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Critica della ragione progettuale
Da secoli i filosofi considerano l'architettura una forma privilegiata di presenza, ovvero di materializzazione di un'idea: l'«ultima fortezza della metafisica», secondo la definizione che ne diede Jacques Derrida. Ma il lavoro degli architetti è anche pratica concreta, fatta di abilità tecniche, esperienza strategica, affabulazione, invenzione e conoscenza delle procedure. In questo libro due architetti e tre filosofi discutono sulle forme con cui i progetti di architettura possono avere efficacia sul mondo. Dal confronto emerge una ragione progettuale che riconosce la consistenza contingente dei propri fini, nonché la natura ibrida, al tempo stesso tecnica e sociale, dei propri mezzi. Testi di Alessandro Armando, Giovanni Durbiano, Maurizio Ferraris, Carlo Galli, Bruno Moroncini e un postscriptum di Tommaso Listo. -
Violenza e giustizia. Beccaria e la questione penale
Nel sentire comune Beccaria è una delle icone della modernità: il filosofo che mobilitò i lumi della ragione e la forza dell’empatia contro la tortura e la pena di morte. Nel discorso di tanti specialisti circola invece un giudizio sminuente: «Dei delitti e delle pene» sarebbe solo un felice mosaico di idee prese a prestito; per giunta, dal loro amalgama verrebbe fuori un discorso incoerente. Fondato sugli studi più recenti, questo saggio abbandona sia l’iconografia civile sia gli stereotipi della vulgata accademica, mettendo in risalto l’originalità filosofica, l’intima coerenza e la valenza normativa del paradigma Beccaria. Siamo immersi nel mondo culturale che il successo dei «Delitti» ha contribuito a generare: perciò abbiamo difficoltà a percepirne il significato radicale. -
Urbano II e l'Italia delle città. Riforma, crociata e spazi politici alla fine dell'XI secolo
La ricerca storica è fatta, sovente, d'intuizioni. La specializzazione degli studi ha contribuito a complicare la comprensione di fenomeni fortemente interrelati: «riforma ecclesiastica», «crociata» e «comune» riguardano allo stesso modo i secoli XI e XII (e non solo quelli, ovviamente), eppure, quasi mai s'è tentato d'instaurare fra loro qualche relazione. L'obiettivo di questo libro è ricostruire il contesto in cui operò Urbano II ridefinendo il significato stesso di crociata alla luce del suo epistolario. In tal modo ci si propone di comprendere se e in che misura il bando d'una spedizione militare in Oriente - funzionale all'affermazione del primato petrino - abbia avuto un ruolo nel favorire, all'interno del Regnum Italiae, quel moto di progressivo affrancamento delle strutture politiche cittadine dall'assetto ereditato dall'età carolingio-ottoniana che avrebbe dato linfa al fenomeno comunale. -
Macroeconomics
Si propone la versione inglese del testo di macroeconomia dello stesso autore, uscito per la prima volta nel 2008 e successivamente nel 2014 e nel 2019. Qui vengono introdotti i fatti macroeconomici – aggiornati ai dati più recenti – in una prospettiva di confronto europeo e internazionale. Il testo è stato adattato nei contenuti e nelle dimensioni alle esigenze dei corsi in lingua inglese; particolare attenzione è riservata al ruolo delle imperfezioni di mercato nella spiegazione delle tendenze economiche di medio e lungo periodo, alla dinamica del debito pubblico, all’economia Keynesiana, alla interazione fra mercati finanziari e reali, alla crisi e agli anni successivi di lenta ripresa, alla crescita economica esogena ed endogena, alla contabilità ambientale. -
Diritto dei mercati finanziari. La disciplina dei contratti di intermediazione finanziaria
Il volume, che per approccio e struttura si presta sia all'insegnamento universitario sia come strumento di supporto professionale, si focalizza sulla tutela dell'investitore attraverso una disamina del dato normativo, dottrinale e giurisprudenziale. Una particolare attenzione viene data anche ai sistemi alternativi di risoluzione delle controversie (ACF) ed alla finanza comportamentale. -
Cosa è cultura
Il concetto di «cultura» ha una grande diffusione in molte discipline come pure nel linguaggio corrente. Il libro traccia una mappa dei significati anche contraddittori di questa parola, fungendo da utile guida per orientare il lettore, grazie anche all'antologia finale di testi esemplari. Muovendo dalla ricostruzione e dalla discussione di genealogie intellettuali e linguistiche, si mostrano i legami che connettono tra loro autori e tradizioni di pensiero, per dare così profondità storica e spiegare le divisioni che segnano il campo contemporaneo sulla cultura, con riverberi sul modo in cui parliamo di cultura nella vita quotidiana e sui media. -
Corso di diritto parlamentare. Nuova ediz.
Il manuale fornisce uno strumento essenziale per la comprensione di una realtà articolata e complessa come è quella del Parlamento italiano, i cui meccanismi di funzionamento vengono analizzati nel dettaglio, ma nel più ampio quadro della storia repubblicana e dei rapporti con l'Unione europea, senza perdere mai di vista le vicende politiche e i momenti istituzionali della nostra democrazia. Questa nuova edizione è aggiornata a seguito della riforma costituzionale sulla riduzione del numero di deputati e senatori (legge costituzionale n. 1/2020) e sull'abbassamento della soglia di età per l'elettorato attivo del Senato (legge costituzionale n. 1/2021), cambiamenti da cui discendono molte delle riforme dei regolamenti di Senato e Camera approvate nel 2022 e nel 2023. Organizzato per grandi temi, il volume si presta sia allo studio universitario sia alla preparazione dei concorsi per l'accesso alle carriere parlamentari. -
Paisà, sciuscià e segnorine. Il Sud e Roma dallo sbarco in Sicilia al 25 aprile
È stato chiamato «l'altro dopoguerra» il periodo vissuto dall'Italia meridionale e da Roma tra il luglio del 1943, quando gli alleati sbarcano in Sicilia, e il maggio del 1945, quando la guerra finisce. Un lungo periodo, segnato dal procedere lento della linea del fronte verso nord, con combattimenti accaniti, violenze ai civili da parte dei tedeschi, atti di resistenza (spesso sconosciuti, ad eccezione delle quattro giornate di Napoli). Ma anche un vitale, caotico, difficile ritorno alla pace e alla libertà. La presenza ingombrante degli alleati, il ritorno dei partiti, delle radio, della stampa libera, la voglia di normalità e di divertimento, e poi la fame, la prostituzione, il banditismo, la criminalità, le marocchinate, gli sciuscià. Attingendo a lettere, diari, corrispondenza censurata, relazioni delle autorità italiane e alleate, giornali, canzoni, film, il libro compone un racconto corale, colorato, drammatico e curioso, e in tanti dettagli inedito, di quell'Italia che per prima si affacciava al dopoguerra. -
Guerre corsare nel Mediterraneo. Una storia di incursioni, arrembaggi, razzie
Nelle acque e lungo le coste del Mediterraneo, soprattutto fra la sponda cristiana e quella musulmana, dal Cinque al Settecento imperversarono i corsari: non pirati né predoni, ma guerriglieri del mare che agivano con patenti statali. Erano in gran parte maghrebini insediati ad Algeri, Tunisi e Tripoli, ma anche l'impero ottomano aveva i suoi corsari. Le città da cui muovevano, le navi con cui operavano, le regole, le pratiche, i rituali, come veniva spartito il bottino, come era organizzato il commercio delle prede e degli schiavi: Salvatore Bono descrive gli usi della guerra corsara e ne ripercorre le vicende principali. Non manca uno sguardo alla poco conosciuta attività dei corsari italiani, francesi, maltesi e spagnoli contro gli europei. -
Ribelli contro Roma. Gli schiavi, Spartaco, l'altra Italia
Il nome di Spartaco è legato alla terza e più nota delle guerre cosiddette servili, ribellioni di schiavi e non solo, che afflissero lo Stato romano fra secondo e primo secolo a.C. All'indomani di conflitti che avevano lasciato strascichi spaventosi di rovine, lutti, odio, Spartaco riuscì a coagulare attorno a sé lo scontento delle popolazioni meridionali, soprattutto appenniniche, non ancora integrate. Fu dunque l'ultimo condottiero di un'Italia disperata e furibonda, da secoli in lotta con Roma. Crasso mise fine alla guerra, ma Roma, provata, fu infine costretta a cedere pienamente alle richieste degli Italici. «Brizzi apre il dossier dell'""altra Italia"""", quella del mondo appenninico e meridionale che fino all'inizio del I secolo a.C. prese più volte le armi contro Roma» (Paolo Mieli)."" -
Mindfulness. Essere consapevoli
Viviamo nel presente, ma non viviamo il presente. Facciamo una cosa e ne pensiamo un'altra. La mindfulness offre una opportunità, quella di essere consapevoli, cioè di essere davvero presenti nella propria vita, momento dopo momento, staccandoci da abitudini nocive e dipendenze mortificanti. Possiamo iniziare a vivere con maggior equilibrio psicofisico semplicemente disciplinando con gentilezza la nostra attenzione, recuperando il tempo di guardare veramente alle cose per quel che sono, e non per quello che si è abituati a pensare, a temere o a sperare che siano. Imparare finalmente a rispondere, anziché reagire, allo stress può far emergere un diverso e più sereno rapporto con la complessità del vivere. -
Dominio e sottomissione. Schiavi, animali, macchine, Intelligenza Artificiale
Dominio e sottomissione sono i due termini di un rapporto di potere fortemente asimmetrico che innerva la storia dell'umanità e che nella civiltà occidentale ha conosciuto numerose metamorfosi. Di questa vicenda millenaria il libro offre una magistrale ricostruzione, mettendo a fuoco alcuni momenti esemplari e sempre soffermandosi sulle teorie filosofiche che hanno plasmato i nostri modi di pensare, sentire, agire, e sulle implicazioni antropologiche, politiche e culturali connesse ai cambiamenti. A partire dalla tradizione antica della schiavitù che trova in Aristotele la sua più potente legittimazione, il racconto si snoda lungo i secoli per concentrarsi sull'evoluzione delle macchine chiamate a sottrarre il lavoro umano prima agli sforzi fisici più pesanti, poi a quelli mentali più impegnativi. Un processo che continua oggi con i prodigiosi sviluppi dei robot e degli apparecchi dotati di Intelligenza Artificiale o, detto altrimenti, con il trasferimento extracorporeo di facoltà umane come l'intelligenza e la volontà, e il loro insediamento in dispositivi autonomi. -
La vita sensibile
La sensibilità marca profondamente la nostra esistenza: piene di forme sensibili sono la vita diurna così come quella che ci regalano i sogni notturni, la musica che ascoltiamo, gli affetti che proviamo e i sapori che gustiamo. Ma la sensibilità è altresì facoltà attiva: parlando, disegnando, modificando la materia che ci circonda produciamo ogni volta sensibilità. Anche se la scienza, la filosofia, il diritto ci hanno abituato a scorgere nella razionalità il tratto distintivo della specie umana, e nella ragione la facoltà che rende veramente umana la vita di Homo sapiens, Emanuele Coccia propone oggi di infrangere questa lunga tradizione di pensiero, riabilitando una modalità negletta eppure onnipresente della nostra vita. -
Il bipolarismo asimmetrico. L'Italia al voto dopo il decennio populista
«Il contesto e l'esito delle elezioni del 25 settembre 2022 si possono sintetizzare in meno di 500 parole, se il racconto inizia dai primi di agosto; se invece si introduce un confronto diacronico con le elezioni di quattro anni e mezzo prima, si notano cambiamenti straordinari e fenomeni allora impensabili. Se poi si allunga lo sguardo partendo dalla metà degli anni Novanta si capisce che le elezioni del 2022 riflettono eredità dell'ultimo decennio destinate a segnare ancora a lungo, in maniera asimmetrica, a sinistra più che a destra, la politica italiana» Era chiaro che di fronte ad avversari divisi il centrodestra avrebbe vinto a mani basse le elezioni del 2022. Allora perché i protagonisti dell'ipotizzato «campo largo» (Conte, Letta, Calenda) non hanno voluto o non sono riusciti a trovare un accordo? Intorno a quali temi e con quali obiettivi si è svolta la strana campagna estiva del 2022? Quali categorie di elettori hanno disertato le urne decretando il calo più vistoso della partecipazione tra una elezione e la precedente di tutta la storia repubblicana? Alla fine, quale impatto ha avuto il sistema elettorale combinato con la riduzione del numero dei parlamentari? E come è cambiata la classe parlamentare ora ridotta numericamente? Da dove sono arrivati i voti guadagnati da FdI e ricevuti dal cosiddetto «terzo polo»? Dove sono andati quelli persi dal M5s? Ma soprattutto, qual è la nuova geografia politica italiana? Quanto sono distanti (o vicini) gli elettorati dei vari partiti sulla transizione energetica o sui diritti civili, sul presidenzialismo o sulla gestione delle grandi crisi globali, dalla pandemia all'invasione russa in Ucraina? Quanto promette di rimanere coesa la maggioranza parlamentare di centrodestra sulle scelte di fondo? E quanto sarà difficile, dall'altra parte, ricucire i pezzi del «polo assente»? -
La solitudine dei numeri ultimi. Invecchiare da soli nell'epoca della pandemia
La pandemia, con il suo pesante carico di morte, ha mostrato una nuova emergenza sociale: la presenza massiccia, nel nostro paese, di persone anziane che vivono sole in condizioni di fragilità psico-fisica. Se vivere la vecchiaia in casa propria rappresenta la soluzione ideale e più diffusa, abitare da soli in età avanzata si può trasformare facilmente in una trappola, segnata da isolamento e solitudine. Come si vive da soli in età anziana? Questo volume - frutto di una ricerca multidisciplinare di sociologi, gerontologi e urbanisti - offre un quadro scientifico aggiornato della situazione. A partire da un'imponente base informativa, vengono trattati diversi versanti della questione: la condizione abitativa; le caratteristiche degli edifici e dei quartieri in cui abitano gli anziani soli; le relazioni con i familiari, i vicini, gli amici; i servizi pubblici; l'uso della badante; la condizione economica; la solitudine e la paura della morte e dell'abbandono. Il volume mostra anche quali sono le soluzioni oggi praticate e adottabili per sostenere l'autonomia e la socialità delle persone anziane. Perché la popolazione anziana rappresenta al tempo stesso il nostro passato, il presente e il futuro a cui vogliamo approdare. -
La meraviglia del barbaro. L'intelletto negli scritti jenesi di Hegel (1801-1805)
Questo saggio indaga la funzione dell'intelletto negli anni jenesi della riflessione di Hegel, in un'ottica che ne accentua la valenza teoretico-conoscitiva. L'obiettivo è di offrire una ricostruzione della teoria hegeliana dell'intelletto a partire dalla tesi di una sua parziale riabilitazione, che ha origine nel confronto con il dibattito post-kantiano e con le cosiddette 'filosofie della riflessione'. Lo studio intende dimostrare che Verstand e Vernunft non possono essere pensate come due facoltà separate. Il processo mediante il quale il potere analitico-astraente dell'intelletto diventa potere negativo coincide già con l'operare della ragione. In questa capacità di fuoriuscire da un modello conoscitivo operante tramite identificazioni e scissioni per cogliersi come inquietudine e movimento risiede il significato più profondo della dialettica hegeliana. -
Il comunismo in una regione sola? Prospettive di storia del Pci in Emilia-Romagna
L’esperienza comunista in Emilia-Romagna, pur considerata rilevante dalla letteratura scientifica italiana e straniera, non è stata finora oggetto di studi approfonditi. Se abbondano gli stereotipi sulla «regione rossa» e sul «modello emiliano», manca un tentativo di storicizzazione di ampio respiro. In occasione del centenario della nascita del Partito comunista, questo volume si propone di colmare tale lacuna, individuando alcune questioni chiave della storia del Pci emiliano-romagnolo e fornendo linee interpretative che attraversano tutto il Novecento. L’obiettivo è restituire l’intreccio dei tragitti individuali e collettivi, la dialettica tra differenti spazi dell’azione politica e istituzionale (locali, regionali, nazionali, transnazionali), le linee di continuità e di frattura nella storia della regione e del comunismo emiliano. Gli autori di questa ricerca, per molti aspetti innovativa, si sono avvalsi di indagini documentarie condotte negli archivi locali e nazionali del Pci, nell’Archivio Centrale dello Stato, negli archivi dell’UE di Fiesole, del Comintern di Mosca e in altri ancora. -
Costruire l'Europa. Giovanni Marcora ministro dell'Agricoltura a Bruxelles (1974-1980)
Quale è stato il contributo dell'Italia alla costruzione dell'Europa nella crisi degli anni Settanta del Novecento? Quale ruolo ha giocato nella realizzazione della Politica agricola comunitaria e quale importanza questa ha avuto nel processo dell'integrazione europea? Frutto di ricerche su fonti inedite, il volume rilegge l'articolato operato di Giovanni Marcora, ministro dell'Agricoltura dal 1974 al 1980, in una prospettiva nazionale ed europea, mettendo in luce implicazioni, significati e conseguenze delle politiche agricole decise a Bruxelles. Dalle nuove interdipendenze economiche alla competizione-collaborazione tra i paesi europei, all'affermarsi di una nuova fase della globalizzazione commerciale e finanziaria durante la stagione del terrorismo, emerge un quadro sfaccettato, tra crisi sistemica e nuova stabilizzazione. Una riflessione storica sull'Europa in un tornante decisivo della storia italiana, attraversata, da un lato, da nazionalismi «sovranisti»; dall'altro, da nuovi importanti impulsi verso l'integrazione. -
Diritto tradizionale. Itinerari di ricerca fra diritto, storia e antropologia
Col termine diritto tradizionale - utilizzato in particolare con riferimento alle società cosiddette «semplici» - si intende di solito il magma di norme e pratiche sociali fondate su diritti/doveri considerati inderogabili da una comunità, entro e al di fuori del mero diritto consuetudinario. Se solitamente il dibattito è imperniato su quanto del diritto tradizionale viene considerato rilevante nella prospettiva del diritto dotto, questo volume intende invece affrontare il diritto tradizionale - solitamente orale, con tracce indirette nelle fonti documentali - secondo uno schema diverso: le prassi normanti popolari quale tassello della cultura «bassa», in perenne dialettica, osmosi e ibridazione col diritto dotto quale tassello della cultura «alta». Nella tradizione della storiografia giuridica gli studi etnografici conobbero un'apprezzabile fortuna fra XIX e XX secolo, per poi declinare e quasi scomparire, relegati nel cosiddetto «folclore giuridico», con accezione implicitamente riduttiva e negativa. Una consapevole ripresa metodologica degli studi storico-giuridici anche in questo ambito rappresenta l'obiettivo principale dei case studies raccolti in questo volume. -
Il demone della battaglia. Alessandro a Isso
Novembre 333 a.C., Alessandro affronta a Isso la grande armata di Dario III. A contrapporsi sono il coraggio e l’ambizione del giovane re di Macedonia, alla testa dell’esercito forgiato dal padre Filippo, e la potenza di un impero. Dopo ore di lotta furiosa, coperto di sangue e di polvere, Alessandro smonta da cavallo ed entra nella tenda di Dario, abbandonata dal sovrano nemico in fuga. Il Macedone non soltanto ha inferto un colpo mortale alla Persia: ha combattuto con slancio irresistibile alla testa dei suoi uomini, dando forma a un mito che durerà nei secoli. La sera della battaglia il suo modo travolgente di conquistare la vittoria è già leggenda. Gastone Breccia ci restituisce uno dei personaggi che più hanno segnato la storia dell’Occidente nel suo giorno perfetto, quando riuscì a vivere in armonia con il «demone della battaglia» che sembrava possederlo e lo rendeva invincibile.