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Macerie d'Italia. Storia politica di una nazione in lotta contro la natura
Le calamità si presentano come un'interruzione della vita quotidiana che costringe i sistemi politici ad una risposta capace di mettere in mostra l'essenza e il significato ultimo dell'azione di governo in tempo di pace. Affrontare terremoti, frane, esondazioni, eruzioni - dalla prevenzione alla ricostruzione, passando per i soccorsi - significa impiegare risorse normative, tecniche, finanziarie, culturali e umane che mettono in gioco gli equilibri politici e soprattutto svelano il rapporto sempre problematico tra lo Stato, le sue articolazioni e la società civile. Nel caso dell'Italia questi eventi traumatici hanno da sempre scandito non solo la storia del territorio della penisola, ma anche quella politica e sociale. Il volume getta lo sguardo sulle principali catastrofi naturali che dal secondo dopoguerra hanno interessato la penisola, con l'obiettivo di farne un «termometro» per misurare la salute delle istituzioni pubbliche della nostra storia repubblicana e democratica. -
Filologia romanza. Vol. 1: Critica del testo.
La filologia romanza in quanto critica testuale studia gli antichi manoscritti e offre alla lettura contemporanea i testi medievali, fondamento sia dell'analisi linguistica sia della storiografia letteraria. Per raggiungere questo obiettivo, si interroga sulle trasformazioni dei testi nel tempo e su come essi costituiscono una tradizione, da una generazione all'altra, da un'epoca all'altra. Questo manuale conduce attraverso il percorso che dalla lettura dei manoscritti e dallo studio delle diverse condizioni materiali dell'oggetto-libro porta alla trascrizione e all'interpretazione dei testi per definire le tappe della loro storia, fino al confronto tra le diverse testimonianze e alla proposta di un'edizione che rappresenti la complessità di questa tradizione. La critica del testo appare così come uno strumento imprescindibile per la comprensione della cultura letteraria. -
Filologia romanza. Vol. 2: Linguistica.
Nell'ambito della filologia romanza, la linguistica affronta il problema del passaggio dal latino alle nuove realtà romanze e di queste segue gli sviluppi dall'epoca medievale ad oggi; essa studia inoltre la storia linguistica delle comunità parlanti, indagando i tempi e i modi dell'accesso alla scrittura delle singole lingue e seguendo i processi che hanno portato all'espansione o alla riduzione della loro funzionalità sociale. Un'adeguata formazione linguistica è indispensabile per lo studio dei testi, letterari e documentari, prodotti nello spazio romanzo in epoca medievale e moderna. -
Corso di diritto processuale amministrativo
La disciplina del processo amministrativo costituisce un corpo normativo in costante evoluzione. Per quanto oggi assuma un ruolo fondamentale il Codice approvato nel 2010, il valore delle letture dottrinali e giurisprudenziali è molto significativo; anzi, a seconda dei casi, proprio il Codice o ha rilanciato teorie elaborate da tempo o ha provocato ricostruzioni ulteriori. Questo volume si propone di collocare l'attuale fisionomia del processo amministrativo nel contesto delle grandi tendenze che ne hanno percorso l'evoluzione e animato i profili distintivi. La trattazione è articolata in cinque capitoli (la giurisdizione amministrativa; il sistema delle azioni; il giudizio di primo grado; i riti speciali; le impugnazioni), nei quali all'esposizione piana dei principali istituti si accompagnano alcuni approfondimenti puntuali. A completamento dello studio viene messa a disposizione del lettore una piattaforma online, nella quale reperire la versione integrale delle sentenze più significative e una selezione di altri materiali utili alla migliore comprensione della materia. -
Storia della musica. Dal Settecento all'età contemporanea
Questo volume offre uno sguardo interdisciplinare sulla storia della musica, al confine con le arti, la letteratura e la filosofia: vuol spiegare Bach passando attraverso il pensiero di Leibniz, usare i fumetti Peanuts per capire meglio il messaggio morale di Beethoven, considerare «musica letteraria» la produzione di Schumann, capire la svolta atonale di Schönberg lavorando sulla pittura di Kandinskij. Sono le intersezioni a facilitare la comprensione del repertorio grazie ad analogie ben tracciate dalla storia della cultura occidentale. Testo, rubriche e parole-chiave riflettono questo principio, con l'obiettivo di spingere il lettore a meditare sui molteplici intrecci che la musica può stabilire con le altre discipline. I lettori? Studenti universitari, senza dubbio, impegnati in corsi specifici, ma anche appassionati in cerca di ampi scenari all'interno dei quali collocare le loro opere preferite. -
Islam e pluralismo. La coabitazione religiosa nell'Impero ottomano
La pax ottomana ha rappresentato per oltre quattro secoli la cifra distintiva del più longevo degli imperi mediorientali: l'Impero ottomano. La formula che ha garantito la convivenza pacifica tra culture, lingue ed etnie all'interno di un territorio vastissimo come quello ottomano è oggi più che mai attuale, alla luce delle sfide proposte dall'elaborazione di progetti, analisi e politiche che vadano nella direzione di una mediazione tra Occidente e islam. Il volume, ripercorrendo la traiettoria storica ottomana, mostra come alla base della coabitazione vi fossero elementi riconducibili ad esperienze eterogenee, tra le quali il legalismo islamico, le consuetudini turco mongole, il misticismo sufi e la tradizione cristiano bizantina. Il millet, organizzazione comunitaria non territoriale, rappresentava l'approdo istituzionale della strategia di coabitazione ottomana e si rivelò essere la dimensione privilegiata in cui gli affiliati delle tre grandi comunità religiose (ebrei, cristiano-ortodossi e armeni) poterono contribuire attivamente alla vita di un Impero a maggioranza musulmana, diventandone un pilastro portante. -
La fine del colonialismo italiano. Politica, società e memorie
Quando e come finì il colonialismo italiano? Quali furono i suoi principali lasciti per l'Africa e l'Italia? A queste domande gli autori dei saggi raccolti nel volume rispondono partendo da diverse prospettive disciplinari, argomenti e casi di studio. Nel volume vengono così poste a confronto la storia politica, sociale e delle relazioni internazionali con il diritto, l'antropologia e la demografia. Tre sono i nodi tematici affrontati in particolare: la rinnovata politica coloniale dell'Italia repubblicana nel secondo dopoguerra; il mutare dei rapporti politici e sociali tra colonizzatori e colonizzati nella lunga transizione all'indipendenza delle colonie; e infine la dimensione delle memorie e delle rappresentazioni del passato coloniale. Solo nel 1949, l'Italia riconobbe per la prima volta il diritto degli ex colonizzati all'autodeterminazione; ne seguirono tre differenti processi di decolonizzazione in Libia, Eritrea e Somalia. -
Riscrivere la nazione. La letteratura italiana postcoloniale
La letteratura italiana postcoloniale è fra i fenomeni letterari più rilevanti dal punto di vista storico, incisivi dal punto di vista culturale e rivitalizzanti dal punto di vista artistico degli ultimi decenni. Essa ha fornito e quotidianamente fornisce una rappresentazione simbolica dei numerosi cambiamenti sociali che hanno avuto luogo in Italia dalla fine degli anni Ottanta a seguito delle migrazioni globali transnazionali, incoraggiando la società a mettere in discussione il concetto stesso di identità italiana, a ripensare sé stessa e a concepire i migranti e le generazioni seguenti di nuovi italiani in modi che vanno oltre il rifiuto e la vittimizzazione. Il presente volume è un tributo alla rilevanza culturale e letteraria della letteratura italiana postcoloniale e al ruolo cruciale che essa ricopre nell'ampio contesto della cultura italiana contemporanea. -
Fondamenti di diritto tributario
Il «fondamento» dei tributi, prima ancora che normativo, è politico-sociale: i tributi disegnano il rapporto tra individuo e Stato e gli assetti della convivenza civile, mentre il prelievo fiscale incide nei rapporti produttivi e di mercato, condizionandone lo svolgimento ed essendone a sua volta influenzato. Nel fenomeno tributario si intrecciano dunque vari elementi e punti di vista, economici, politico-sociali, filosofici e storici, oltre che giuridici. Ciò che è vero in generale per lo studio del diritto, il quale non si esaurisce nell'esegesi o peggio nell'esposizione di «materiali» normativi o giurisprudenziali, vale a maggior ragione per questa disciplina: comprendere gli istituti tributari significa interrogarsi sulle loro giustificazioni di fondo, come si è tentato di fare in questo volume, rivolto agli studenti universitari nonché a studiosi e interessati a vario titolo al tema. -
Istituzioni di diritto privato
Il volume, con linguaggio prevalentemente rivolto agli studenti del primo anno, affronta le tradizionali materie civilistiche secondo la partizione del codice civile, storicizzando il fenomeno giuridico e stimolando la riflessione sui profili comparatistici. La trattazione tiene in massimo conto le prassi sociali e l'applicazione concreta della regola giuridica, alla ricerca di quello che è il diritto vigente, nel tentativo di abbattere la frattura tra la teoria e la pratica. Lo studio delle Istituzioni impone di comprendere che il diritto privato è un sistema giuridico unitario, non da vedersi come cristallizzato nella lettera della legge, ma in un'ottica dinamica, per giungere alla giustizia del caso concreto. È in tal senso costante nella trattazione il dialogo con le Corti, non certo tuttavia nell'ottica dell'appiattimento sulla massima giurisprudenziale, anzi, tentando di sviluppare un metodo per cui l'interprete - lungi dal concepire il diritto come mera tecnica - deve farsi portatore di ideologie e di valori. -
Nazione e coscienza. Il liberalismo moderato di Filippo Ugolini (1792-1865)
Filippo Ugolini è qui considerato soprattutto nella sua qualità di uomo politico, caratterizzato da sinceri sentimenti religiosi e sensibile al progresso economico e sociale delle classi più disagiate. Dopo una fallimentare parentesi carbonara e dopo una momentanea, e poco convinta, iscrizione alla Giovine Italia, si orientò verso un liberalismo di tipo moderato, scelta che non gli avrebbe impedito di collaborare con la Repubblica Romana del 1849. Esiliato, ebbe stretti legami di amicizia con il migliore ambiente culturale toscano, impegnandosi attivamente con il circolo di Giovan Pietro Vieusseux. Solo in vecchiaia poté infine far ritorno nelle Marche, sua terra d'origine, a ridosso dell'unificazione nazionale. La figura dell'Ugolini emerge da questa ricerca come modello esemplare per ricostruire in un'area periferica dello Stato Pontificio la travagliata evoluzione del sentimento nazionale nella coscienza di un cattolico liberale, verificata nel mutare dei tempi e ripensata nelle diverse contingenze della politica. -
Oltre i confini. Le occupazioni italiane durante la Seconda guerra mondiale (1939-1943)
L'occupazione di Albania, Francia, Jugoslavia, Grecia e URSS durante la seconda guerra mondiale è rimasta per decenni una pagina non scritta della storia del fascismo. Basandosi su fonti di provenienza internazionale e sulla più recente letteratura pubblicata in diverse lingue, il volume ricostruisce le vicende dei territori europei occupati dall'Italia tra il 1939 e il 1943. Ne esce un quadro ricco e ragionato di come, parallelamente ai suoi partner dell'Asse, il fascismo inseguì il sogno di creare un proprio «spazio vitale», un impero centrato su Roma e includente territori europei ed africani. Andando oltre la sola prospettiva politica e militare il volume indaga, inoltre, le rapide trasformazioni e le violente contraddizioni che guerra e occupazione generarono nelle società occupate, conducendo l'impero fascista sull'orlo della dissoluzione ben prima della caduta del regime. -
Diritto alla bellezza. Educazione al patrimonio artistico, sostenibilità e cittadinanza
Il volume raccoglie gli interventi presentati dall'autrice in occasione di un ciclo di seminari rivolti a insegnanti e funzionari museali sul tema dell'educazione al patrimonio, della sperimentazione didattica e della valorizzazione della storia dell'arte. I vari contributi propongono una visione coerente e dinamica della storia dell'arte, aperta al presente e capace di mobilitare risorse utili al rilancio dell'Italia e dell'Europa, in senso valoriale e socio-economico. La conoscenza del patrimonio artistico e culturale ispira sentimenti di appartenenza e favorisce inclusione, pluralità e corresponsabilità democratica. Spogliata di una veste elitaria ormai superata, la storia dell'arte si rivela leva di sviluppo e di coesione sociale, ma anche palestra sentimentale capace di nutrire il bisogno di bellezza di ciascun cittadino. Con un misurato equilibrio tra esempi concreti e riflessioni teoriche, il testo si offre come manifesto di una politica culturale ed educativa che vede nei beni culturali il nutrimento di una spiritualità al tempo stesso individuale e collettiva. -
Qualunquismo. Una storia politica e culturale dell'uomo qualunque
«L'Uomo Qualunque» fu un settimanale satirico, un movimento di protesta e un partito politico. Nato, in tutte e tre queste sue componenti, dall'irriverente penna di un commediografo tutt'altro che anonimo, Guglielmo Giannini, il fenomeno del «qualunquismo storico» segnò una reazione spontanea alla nuova politicizzazione dell'Italia a seguito del crollo del regime fascista. Il successo pubblicistico del giornale fu seguito dal successo politico del partito che arrivò a influenzare in maniera rilevante le scelte della politica italiana negli anni di transizione dal fascismo alla Repubblica. Questo libro prova a delineare la storia politica e culturale del movimento di Giannini: prova cioè da una parte a rintracciare scopi, struttura e attività del partito politico e dall'altra a evidenziarne il retaggio, l'origine e il clima del suo formarsi e la sua eredità nella nostra cultura politica. -
Nell'immagine. Realtà, fantasia, esperienza estetica
In un panorama come quello contemporaneo, in cui gli studi sulla nozione di immagine proliferano attraversando molteplici ambiti disciplinari, questo volume propone un'analisi fenomenologica dell'immagine volta a descriverne le strutture essenziali e a indagarne il rapporto con la realtà. Più in particolare, a partire dagli scritti husserliani sulla fantasia e sull'immagine, il testo mira a mostrare come le distinzioni fatte emergere dall'occhio fenomenologico possano risultare decisive per la caratterizzazione dell'esperienza estetica, nella quale sembra messo fuori gioco l'interesse per l'esistenza delle cose e nella quale ci è dato di cogliere, sentendolo, un peculiare «valore». Tale aspetto viene qui sviluppato non solo su un piano prettamente teoretico, ma anche mediante un confronto con artisti le cui opere non cessano di sollevare questioni che sondano il confine fra realtà e finzione. -
Fumo. La storia d'amore tra gli italiani e la sigaretta
«Un libro che parla molto di come eravamo di come siamo diventati.» – Il VenerdìrnIl XX secolo, non solo in Italia, è stato avvolto in una nuvola di fumo di sigaretta. A lungo fumare è stato figo, un modo per manifestare ricchezza, seduzione, maturità, indipendenza, cameratismo, ribellione... La coltre si diradò man mano che l'opinione pubblica prese coscienza del nesso tra fumo e malattie, stabilito dalla ricerca medica sin dagli anni Cinquanta. Oggi il fumo ha perso le sue connotazioni positive, eppure non si è ancora dissolto del tutto, nemmeno dopo i divieti di fumare nei luoghi pubblici. Seguire la parabola del consumo di un prodotto così pervasivo offre una particolare via d'accesso al passato. Questa indagine, basata su una ampia varietà di fonti, dalle statistiche ufficiali al cinema, dalla letteratura ai periodici illustrati, permette di cogliere aspetti e trasformazioni avvenute in Italia nel XX secolo: l'evoluzione della ricchezza, i rapporti di classe, tra uomini e donne e tra Stato e cittadino, il ruolo della stampa, l'atteggiamento di fronte al rischio, l'immaginario erotico, l'americanizzazione del secondo dopoguerra. -
La lingua nella comunicazione. Corso di linguistica generale
Nessun momento storico è stato così fortemente dipendente dalla comunicazione come il nostro. Molte professioni, anche nuove, sono coinvolte direttamente in questo processo o si basano su abilità comunicative (il docente, l'avvocato, il magistrato, il politico, il medico, il giornalista, il pubblicitario, l'autore, per citarne alcune). In molte altre saper comunicare efficacemente garantisce opportunità maggiori a supporto della propria professionalità (il manager, il bancario, l'architetto, l'imprenditore, il funzionario della PA, l'artista, e così via). Il lettore di questo libro si troverà ad approfondire, in un percorso che si snoda per 10 capitoli, la conoscenza dello strumento che sta alla base della comunicazione, la lingua. Partendo dalle unità (i suoni, le parole, le frasi della lingua), studiate tradizionalmente nell'analisi linguistica, verrà portato a comprendere il funzionamento della lingua nella comunicazione e potrà impossessarsi degli strumenti per capire e produrre testi efficaci e per muoversi con scioltezza nell'universo comunicativo. Il percorso include anche una ricca considerazione della comunicazione non verbale (gesti, sguardi, posture). Esercizi e rinvii bibliografici consentono di esercitarsi e di studiare ulteriormente in autonomia. -
Marco Minghetti. Giovinezza e politica (1818-1848)
In questa prima parte di una ricerca biografica complessiva su Marco Minghetti (1818-1886), la formazione politica e culturale dell'uomo politico bolognese, futuro ministro e presidente del Consiglio del nuovo Regno d'Italia, viene inquadrata alla luce della complessiva storia europea del tempo. Dal decisivo ruolo della madre e della famiglia, che lo indirizzano fin da subito verso una concezione liberale dell'esistenza, agli studi condotti con maestri e precettori che gli forniscono solide basi culturali, la giovinezza di Minghetti si svolge lungo direttrici plurime, sia per quanto riguarda le materie di studio che per le esperienze di vita. Lo studio dell'Economia politica, verso la quale ben presto s'indirizzò influenzato dalle teorie di Sismondi, gli fornì le categorie interpretative per comprendere le dinamiche di quella grande trasformazione ottocentesca nella quale era immerso. I viaggi in Europa avevano il duplice scopo di osservare direttamente la modernità industriale in atto e di familiarizzarsi con il funzionamento dei regimi liberali rappresentativi. Trovò nel liberalismo moderato la piattaforma politico-programmatica per avviare il processo riformistico e l'elezione di Pio IX gli spalancò le porte della carriera politica. Giornalista, Consultore e poi Ministro del papa, con l'emergere nel 1848 dei limiti del riformismo pontificio Minghetti prese atto del fallimento del tentativo di conciliare religione e nazione e si recò al fronte a combattere per la guerra d'indipendenza. -
Augusto dopo il bimillenario. Un bilancio
Dopo le numerose iniziative (monografie, convegni, mostre) che hanno accompagnato il bimillenario della morte di Augusto, con i venticinque contributi raccolti in questo volume si è voluto non solo proporre un bilancio degli studi condotti in questi ultimi anni su Augusto e il suo principato, ma anche approfondire e mettere a fuoco aspetti che sono restati più in ombra negli studi e nel dibattito recente. Un ampio ventaglio di temi trova spazio nel volume: le Res Gestae divi Augusti; l'immagine di Augusto trasmessa da autori antichi quali Sallustio, Cicerone, Tibullo, Plutarco; alcuni nodi di politica interna ed estera; le riforme religiose; la Domus Augusta; l'Italia. Non vengono trascurati argomenti di carattere giuridico e archeologico e riflessioni sull'opera storiografica di Ronald Syme e di M.I. Rostovtzeff. Il volume si chiude con un saggio dedicato a Ottaviano e il cinema. -
Democrazia. L'invenzione degli antichi e gli usi dei moderni
Con la traduzione dei testi di Aristotele nel Duecento, il termine greco «democrazia» è stato introdotto nella lingua latina ed è diventato un elemento centrale nella comprensione dei fenomeni politici moderni. L'introduzione di «democrazia» nel latino medievale e nelle lingue volgari ha permesso di designare con questo termine realtà del tutto diverse da quelle pensate in origine. Non solo si è cominciato a parlare di «democrazia» e di «democratico» per fenomeni e personaggi del mondo contemporaneo, ma si è denominato così il momento iniziale di vita politica, o certe realtà primitive, assai lontane da quelle della Grecia antica. Con l'età delle rivoluzioni e il mondo del socialismo, il termine ha assunto un ruolo polemico, prima di consolidarsi nell'ambito della riflessione politica tra Otto e Novecento. I continui tentativi di conferire nuovi significati al concetto di democrazia, fino al giorno d'oggi, mettono in evidenza il singolare percorso seguito da questo termine tra i vocaboli politici di origine antica, in un processo ininterrotto di 'invenzione degli antichi' - di costruzione della tradizione e di definizione dell'eredità politica. Questo volume permette di capire la costruzione ideologica di una continuità democratica pensata come europea o occidentale.