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L'ordine nascosto. La vita segreta dei funghi
«I funghi sono ovunque, ma è facile non notarli. Sono dentro e fuori di noi. Anche mentre leggete questo libro, stanno modificando il flusso della vita, come fanno da milioni di anni.»«Questo libro fa parte di quel ristretto gruppo di opere in grado di modificare la percezione stessa del mondo» – La LetturaMescolando capacità narrativa e rigore investigativo, Merlin Sheldrake ci accompagna in un viaggio alla scoperta degli organismi più misteriosi del pianeta e ci aiuta a comprendere appieno la meraviglia e l'importanza degli ecosistemi naturali di cui facciamo parte. Combinando storia della scienza e nature writing, il biologo ci guida tra gli sciamani dell'Amazzonia, i cercatori di tartufi in Piemonte e gli esponenti della controcultura e della psichedelica come Timothy Leary, spaziando dai cibi fermentati alle reti sotterranee attraverso cui gli alberi si scambiano informazioni fino alla capacità dei funghi di digerire plastica e pesticidi. Sono solo alcuni dei tasselli di un percorso affascinante che solleva domande fondamentali su cosa siano la vita, l'intelligenza e l'identità, e che ci spinge a cambiare punto di vista e osservare il mondo abbandonando uno sguardo antropocentrico. Sheldrake tratteggia un grandioso affresco di un regno della natura maestoso ma quasi invisibile, capace di mettere in discussione le nostre certezze e condurci sulle strade dell'immaginazione verso la progettazione di un futuro sostenibile grazie a tecnologie prima impensabili. -
Ali d'argento. La storia di Faye. Vol. 2
Grazie a un piano raffinato e crudele, Faye si è lasciata alle spalle il tradimento e le umiliazioni inflitte dall'ormai ex marito Jack e sembra aver ripreso in mano le redini della propria esistenza: è una donna autonoma, si è rifatta una vita all'estero, Jack è in prigione e la società da lei fondata, la Revenge, va a gonfie vele. Ma nuove sfide potrebbero incrinare la sua serenità così faticosamente conquistata. Sull'azienda e sul lancio del marchio Revenge negli Stati Uniti pesa una grave minaccia, tanto che Faye è costretta a rientrare a Stoccolma. Non può e non vuole rischiare di perdere tutto quello per cui ha tanto lottato. Questa volta, però, la determinazione non basta, e per risorgere dalle ceneri e riprendere il controllo della situazione ci vuole un piano ancora più diabolico. Così, con l'aiuto di un gruppo sceltissimo di donne, Faye torna a combattere per difendere ciò che è suo, e per proteggere se stessa e i propri cari. -
Ogni cosa a suo tempo. Storia della mia vita
A seguito delle dimissioni di Michail Gorbacëv nel 1991, si concludeva la storia dell'Unione Sovietica. All'indomani della morte dell'amata moglie Raisa, nel 1999, l'ultimo presidente dell'URSS decide di scrivere «il racconto della nostra vita»: questa la genesi della sua autobiografia, che dall'infanzia nel cuore del Caucaso ci porta sull'onda dei ricordi ai vertici della politica mondiale. L'autore ripercorre con onestà e schiettezza le sue vicende private e i più importanti avvenimenti del Novecento, dall'incontro con Reagan ai contrasti con Putin, descrivendo eventi, protagonisti e svolte epocali che hanno segnato la sua carriera e il mondo che oggi conosciamo. Un libro sulle scelte, la politica e il destino di un uomo alla prova della Storia: «A guardare le cose da una prospettiva più ampia - scrive nell'epilogo - posso dire di essere stato fortunato. Ho bussato alle porte della Storia e le porte si sono aperte per me e per coloro per i quali ho ingaggiato la mia battaglia». -
Il guardiano dei coccodrilli. La serie di Copenaghen. Vol. 1
Davanti al corpo tagliuzzato di Julie, giovane studentessa trovata morta nel suo appartamento, la polizia di Copenaghen non ha risposte: la sola traccia lasciata dall'assassino sembra essere il misterioso disegno, simile a un origami, che la lama di un coltello ha inciso sul viso della ragazza. A guidare le indagini è l'investigatore Jeppe Kørner, affiancato da Anette Werner: lui - con l'aria del classico sbirro separato - in profonda crisi di autostima, lei energica e dirompente, sempre di buonumore. La loro attenzione si concentra sulla padrona di casa, che vive al terzo piano della stessa graziosa palazzina in cui è stato rinvenuto il cadavere, nel centro storico della capitale danese. Docente di letteratura in pensione con la tendenza a organizzare scintillanti cene mondano-artistiche, Esther de Laurenti si rivela infatti essere un'aspirante scrittrice di gialli. E, curiosamente, l'omicidio di cui si legge nel manoscritto al quale sta lavorando ricalca esattamente le modalità con cui è stata uccisa la sua inquilina. Un collegamento tra finzione e realtà troppo clamoroso perché possa essere ignorato. -
Racconto dalla spiaggia del tempo
Sulla riva del fiume Umbeluzi, al confine tra la terra e l'acqua, un vecchio africano dall'incontenibile sorriso che brilla nell'oscurità dei tropici siede davanti al fuoco e, nel corso di una lunga notte, racconta. Racconta della sua grande famiglia e di Samima, l'antenata da cui tutti discendono; dell'arrivo dei bianchi, sbarcati con le loro spade e i loro bauli pieni di preconcetti; di un pianoforte abbandonato nel porto e di un cannocchiale rubato; di rivolte e libertà. Tra sogno e reale, le sue mille storie, unite in un caleidoscopio di leggende e ricordi frammentati, si fondono in un quadro grandioso che restituisce l'anima di un continente intero, e diventano la storia dell'uomo. -
Mai più sola nel bosco. Dentro le fiabe dei Fratelli Grimm
C'è una fiaba in questo libro, e la fiaba racconta di una bambina e di una creatura misteriosa. La Creatura d'acqua scura che striscia nella soffitta è forse il fantasma di un uomo ucciso durante la Resistenza e il cui corpo è stato occultato nello stagno. La Creatura d'acqua scura somiglia - dal buio nel quale la bambina la incontra - al lupo che attende Cappuccetto Rosso, al ginepro che conserva vita e morte nei suoi rami, al fuso di Rosaspina bella addormentata nel bosco, alla mela avvelenata di Biancaneve. La Creatura d'acqua scura torna, come in una favola nera, ad avvertire, raccontare, raccordare la vita adulta e l'infanzia, le colpe e le assoluzioni, i morti propri e quelli degli altri, gli amici perduti e i luoghi ritrovati. Simona Vinci, raccoglitrice di erbe per l'arrosto, fichi per le conserve e storie per queste pagine, continua a dire della sua paura e della nostra, svelando perché abbiamo tutti vissuto nelle Fiabe dei Fratelli Grimm e come, qualche volta, torniamo a viverci. Un viaggio dentro e fuori ""il gusto della paura"""" di una scrittrice italiana che, per sua stessa ammissione, talvolta vede ancora l'invisibile."" -
Il volo di Ulisse. Variazioni sul mito
Il mito di Ulisse è diventato, nel tempo, una storia infinita, declinata in mille modi, con mille diverse sfumature. Le vicende del suo viaggio - da Troia a Itaca -, narrate come fantastiche avventure alla corte dei Feaci, hanno posto le basi per trasformare l'uomo del ritorno, il reduce per eccellenza, in un eterno errante, sospinto da un irresistibile impulso verso mete sconosciute. Nel vastissimo e multiforme campo della letteratura che trae ispirazione da questo tema (e che nasce dalla profezia dell'indovino Tiresia nel canto undicesimo dell'Odissea), sono stati scelti, per questa «variazione», quelli che possono essere considerati come gli snodi fondamentali della leggenda di Ulisse: la volontà disperata di rivedere la piccola amatissima patria (Omero), il desiderio altrettanto irresistibile di abbandonarla per andare «oltre» senza scopi precisi se non quello di «lottare, cercare, trovare» (Dante, Tennyson, Dallapiccola). Nel mezzo si leva, a contrasto, la voce di un poeta come Pascoli che decostruisce il passato e il presente dell'eroe troncandone brutalmente i sogni avveniristici con la morte. -
Beethoven. La vita, l'opera, il romanzo familiare
«La prima buona ragione per leggere questo libro è elementare: quasi non esistono in lingua italiana altri testi biografici dedicati a Beethoven. Ma questa non è semplicemente una biografia utile, esauriente, autorevole. È una biografia anomala, sì che al lettore l'indagine condotta da Solomon sembra a ogni passo custodire in filigrana una più generale riflessione sull'atto stesso dell'indagare, e su certe sue interessanti variabili. Una biografia che è in nuce un saggio sull'arte della biografia.» – Alessandro Baricco, L'IndiceNell’assenza, fra gli studi beethoveniani disponibili nella nostra lingua, di contributi biografici e bibliografici, il Beethoven di Maynard Solomon viene a colmare una lacuna evidentissima: Beethoven, onnipresente nella programmazione concertistica, radiofonica e discografica, come figura biografica è, da noi, uno sconosciuto, consegnato a poche nozioni e alcuni luoghi comuni. Ma l’interesse di questo libro non è solo in funzione delle lacune italiane. Vi è infatti un elemento in più rispetto alla scrupolosa documentazione e allo scaltrito esercizio critico, un elemento vistoso anche se non condizionante: la categoria dell’analisi psicanalitica come mezzo conoscitivo della personalità. L’autore, servendosi di una vasta gamma di categorie di interpretazione – estetica, storica, psicanalitica, sociologica –, fa luce sullo sviluppo psicologico del compositore e stabilisce nessi fra la vita e l’opera: «In questo senso» scrive «il mio libro è un saggio sull’interpretazione e sul significato: cercherò di scoprire il significato di alcune ambiguità e fissazioni nella vita di Beethoven, e di offrire alcune indicazioni sulla loro possibile importanza nei confronti della sua ricerca creativa». -
Tu puoi cambiare il mondo. La reputazione personale: promuovere il talento, condividere il valore
Come costruire una reputazione capace di supportare la propria crescita personale? Come distinguersi in un mondo del lavoro e in un contesto della comunicazione in rapida evoluzione? Come scegliere temi e strumenti efficaci per parlare al pubblico? Gli autori, professionisti con una consolidata esperienza nel settore, rispondono a queste domande superando alcuni luoghi comuni sull'argomento. Mostrano ad esempio come la costruzione di una reputazione personale di qualità non sia un lavoro di autopromozione, ma un'attività che alimenta la propria comunità di riferimento, fornendo elementi utili di conoscenza e condividendo il sapere. ""Tu puoi cambiare il mondo"""" attinge a casi di studio e best practice internazionali che raccontano come una buona reputazione non è solo un modo per promuovere il talento, ma può essere utilizzata per far crescere i risultati di un'azienda, stimolare un cambiamento culturale o dare voce e forza a temi sociali."" -
Il mercato dell'energia elettrica a venti anni dalla liberalizzazione
Le sfide del settore elettrico sono ancora tante. Per continuare questo percorso, avvincente e complicato, è sembrato perciò opportuno fare un bilancio di quanto sia stato fatto. Per questo, nel ventesimo anniversario dell'avvio delle liberalizzazioni del settore elettrico, il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) ha promosso il Convegno di studi ""Il mercato dell'energia elettrica a venti anni dalla liberalizzazione"""", che si è svolto a Roma il 29 e 30 maggio 2019. Il Convegno è stato l'occasione per svolgere una valutazione critica e per tracciare un bilancio del processo di liberalizzazione del mercato dell'energia elettrica in Italia, anche alla luce del contesto europeo. L'analisi e il confronto hanno consentito di cogliere gli esiti di un processo evidentemente non ancora concluso, in termini di concorrenza, tutela del consumatore, sostenibilità ambientale e qualità del servizio. Il dibattito che ne è seguito, alto e vivace, ha riscosso un enorme consenso. Sicché, è stato del tutto fisiologico e naturale il compimento del passo successivo: prendere le mosse da quell'incontro per incastonare la gran parte di quelle relazioni e di quegli interventi all'interno di questo volume."" -
La musica degli angeli. Bernardo Zenale e la cantoria di Santa Maria di Brera. Un dono, un ritorno
Dono eccezionale e raro alla Pinacoteca della famiglia Sormani Andreani Verri, le cinque tavole, dipinte intorno al 1500, sono uno dei capolavori di Bernardo Zenale. Esse ornavano in origine il parapetto dell'organo di Santa Maria di Brera, casa madre dell'ordine degli Umiliati e cantiere artistico tra i più importanti di Milano alla fine del Quattro e all'inizio del Cinquecento. Il loro ingresso presso la Pinacoteca di Brera permette di riunire in museo la gran parte delle testimonianze di quella stagione sopravvissute alla soppressione della chiesa nel 1808 e alla conseguente annessione all'Accademia di Brera. Gli Angeli cantori e musici sono presentati accanto alla Madonna del tappeto (1485) e al Martirio di san Sebastiano (1488 circa) affrescati da Vincenzo Foppa e alla Pala Busti (circa 1515/1518) dello stesso Zenale, ai quali si aggiunge l'affresco di Bernardino Luini con il Padre Eterno e la Vergine con il Bambino, i santi Antonio abate e Barbara e un angelo (1521) depositato ed esposto al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci. Quando realizza la cantoria dell'organo di Santa Maria di Brera Bernardo Zenale è già uno dei maestri più affermati di Milano. Socio di Bernardino Butinone nel polittico di San Martino a Treviglio e nella cappella Grifi in San Pietro in Gessate a Milano, alla fine degli anni ottanta e nei novanta del Quattrocento è attivo nei cantieri ducali di Santa Maria delle Grazie e della Certosa di Pavia. Per vari decenni il suo stile, in continuo dialogo con Bramante e poi con Bramantino e Leonardo, esercita una notevole influenza su altri pittori, fra i quali Bernardino Luini. I saggi di James Bradburne, Stefania Buganza, Cristina Quattrini e Matteo Ceriana, Giuseppina Di Gangi, Massimiliano Guido e Alessandro Morandotti ricostruiscono nel suo complesso le vicende di questa incredibile opera, per l'occasione sottoposta anche a un intervento di manutenzione che ha permesso di riportare alla luce la brillantezza dei colori. -
Vi racconto di me. Settant'anni di vita tra affetti e lavoro
«Le persone prima di tutto»: è questo il mantra di Fabio Tronchetti, che in questa autobiografia intreccia la sua storia intima e personale con quella lavorativa. Lo spirito di gruppo e l'amicizia sincera, il rispetto per le persone, il valore della comunità, la passione e l'impegno hanno ispirato tutta la sua vita, privata e professionale. Scritta con uno stile diretto e sincero, la narrazione accompagna il lettore lungo un percorso che copre un periodo di oltre settant'anni. -
La caccia
Dopo un'intensa e sfibrante esperienza londinese al Guardian, Tuva Moodyson è finita alla redazione di un insignificante quotidiano locale di una cittadina del Värmland, nel cuore della Svezia. Curiosa e ostinata, alla notizia della morte di un cacciatore, centrato in pieno petto da un proiettile di fucile, è subito in prima linea. Tutto fa pensare che il killer chiamato Medusa, noto per aver colpito nella zona molti anni prima, sia tornato a uccidere. All'improvviso, la cittadina dimenticata dal mondo si riempie di giornalisti alla ricerca di scoop, ma è Tuva ad avere in mano la grande occasione per dare una svolta alla sua carriera, tanto più che nessuno dei suoi concorrenti conosce gli stravaganti abitanti del posto come lei. Ci sono però due problemi. Primo: Tuva è sorda, e in un'indagine che percorre aree inaccessibili e isolate questo può essere un grosso inconveniente. Secondo: a Tuva i boschi non piacciono per niente, tutt'altro, la spaventano a morte. Perché lei ama l'asfalto e le stazioni di servizio, il cinema e i fast food, vuole essere circondata dalle luci e sentire intorno a sé il movimento e l'energia. Ma più si immerge nel caso, più è costretta a inoltrarsi nel fitto della foresta e a fare i conti con le sue paure, fino a rendersi conto che il silenzio assoluto non esiste. -
Viaggio al Congo
André Gide (1869-1951) è stato un'apparizione unica nel panorama della cultura europea a cavallo tra xix e xx secolo. Di quell'epoca di transizione è stato un sensibilissimo rivelatore, mescolando inestricabilmente vita e opere in un inconfondibile impasto di idealismo e materialismo, devozione e miscredenza, trascendenza e degrado. Allevato secondo i precetti del calvinismo paterno e del cattolicesimo materno, nel suo sviluppo umano e artistico non si è limitato a una banale ribellione a tali rigidi, nativi presupposti, ma ha ostinatamente tentato una coincidentia oppositorum dove l'un estremo non negava mai l'altro, senza mai concedersi interamente allo spirito del tempo quale che fosse il suo effimero vessillo: spiritualismo, nichilismo, immoralismo, comunismo. Opere narrative, diaristiche, reportage vanno così a comporre il quadro di una psicologia di sconcertante complessità, consapevolmente rapsodica e contraddittoria, nella quale il rischio dell'eclettismo è scampato grazie a una sintesi lirica, non meccanica, di tutte le influenze culturali e gli eterogenei materiali assimilati, sintesi che riflette la fondamentale unità della sua coscienza artistica. -
Lessico della propaganda barocca
Dopo la fine del Rinascimento, alle soglie della nostra modernità, la rappresentazione del potere politico a teatro, nelle arti e in letteratura va incontro a una metamorfosi. I simboli e le dottrine ereditati dalla tradizione non bastano più per celebrare l'autorità del re, del principe o del doge, perché bisogna convincere un pubblico nuovo, più ampio e smaliziato che in passato, e per farlo occorre sedurre i sudditi con le parole e le figure, avvincere la loro immaginazione e conquistarla. Allora il sovrano sale sul palcoscenico: si traveste da divinità olimpica, recita e balla nei panni degli antichi eroi, compare in quadri e poemi adorno di attributi mitologici. Questo libro indaga tale processo e ne fissa il vocabolario, studiando voce per voce, come in una piccola enciclopedia, i concetti decisivi per capire il rapporto tra cultura e potere nell'età del barocco. Da «festa» a «lusso», da «kitsch» a «pirotecnica», i dieci lemmi proposti delineano un ritratto inedito di questo secolo, fatto di censura, guerre e pestilenze, ma anche di fantasticherie, costumi sgargianti e maschere mitologiche: il secolo della propaganda barocca. -
Pinocchio, Attila e oltre. Viaggiando tra Pinocchio e Cuore
A distanza di soli tre anni vengono pubblicati Le avventure di Pinocchio di Collodi (1883) e Cuore di De Amicis (1886): da quel momento scatta una competizione nel segno del best seller che dalla fine dell'Ottocento arriva ai nostri giorni, con risvolti curiosi e a volte sorprendenti. Pinocchio è il libro italiano più tradotto nel mondo, oggi considerato il testo ""laico"""" più diffuso dopo il Corano e la Bibbia, mentre Cuore si propone come testo di formazione ed edificazione. E Attila? L'autore ricostruisce un """"percorso collodiano"""", che spazia nei diversi generi e campi di intervento dello scrittore, mostrando come Collodi, con acutezza, ironia e sarcasmo, scompose e ricompose il ritratto del mitico condottiero unno."" -
Paese che vai. I caratteri nazionali fra teoria e senso comune
Quando affermiamo che i francesi sono effeminati e gli inglesi tenaci utilizziamo un attrezzo che fa parte della nostra cultura dal tempo di Ippocrate: l'idea di carattere nazionale. Bodin e Du Bos, Montesquieu e Hume, Herder e Madame de Staël, Michelet e Hegel, Tocqueville e Spencer, Weil e Bateson hanno contribuito a costruirlo. La teoria dei caratteri ci restituisce l'immagine che nel tempo i vari popoli hanno dato di se stessi e degli altri, le loro idee di contatto e scambio oppure di chiusura. E oggi? La scommessa è mostrare che una nazione può possedere un carattere e al contempo riuscire a mantenere apertura e libertà. -
Luis Buñuel
Dall'occhio tagliato che apre Un chien andalou (1929) all'esplosione che chiude Quell'oscuro oggetto del desiderio (1977), Luis Buñuel ha esplorato le regioni misteriose dell'inconscio e del sogno, del desiderio e delle pulsioni, e ha irriso i miti della società borghese. Il suo cinema, sovversivo ed enigmatico, visionario e politico ma sempre refrattario agli eccessi incontrollati, ha vissuto l'esperienza surrealista, la guerra civile spagnola, il lungo sodalizio con il mélo messicano, il ritorno alle produzioni europee e alla radicalità sperimentale degli esordi, senza mai perdere la sua coerenza e il suo anticonformismo. Con uno stile spesso venato di ironia, sempre segnato dal dubbio e dal paradosso, l'opera di Buñuel ha attraversato e raccontato il Novecento. -
Italia e Giappone. Narrazioni interculturali tra Orientalismo e Occidentalismo
Il Giappone di oggi continua a rappresentare un'alterità che costituisce un riferimento costante e problematico. Tale alterità si ammanta di indecifrabilità, assume i contorni dell'oggetto del desiderio o può arrivare a rappresentare un punto di osservazione critica sulla realtà occidentale stessa. In questo quadro, il volume indaga su aspetti della cultura visiva che mettono in comunicazione i due mondi, l'Oriente e l'Occidente, visto soprattutto nella sua declinazione più specificamente italiana. In una ricerca a più voci sui rapporti culturali tra Italia e Giappone, gli autori mettono a fuoco alcune delle tante relazioni bilaterali tra cinema, cinema d'animazione e arti come la ceramica, evidenziando così, in una dimensione interdisciplinare, le reciproche modalità di ricezione culturale tra i due mondi. -
Futilità
Con l'Italia degli anni Novanta che sta cambiando, una generazione di intellettuali cinquantenni si rifiuta di diventare adulta, rifugiandosi nella futilità.«Se non fate più l'amore, che cosa fate assieme?»«Stiamo insieme da tanto tempo. È un piacere anche questo.»Certo non è facile descrivere sentimenti amorosi diversi dalla passione senza risultare stucchevoli e un po' deprimenti.Ugo insegna storia dell'arte all'università; Chiara, sua moglie, lavora in ospedale. Nell'appartamento di fianco al loro, vive un collega di Chiara, più giovane, che, con il beneplacito di Ugo e l'abitudine di Chiara, campicchia sui resti della formidabile coppia che i due sono stati. Ugo contrae il malessere che coglie molti uomini al raggiungimento della mezza età: la paura dell'invecchiamento come crepuscolo della seduzione e declino dell'erotismo. Si trasferisce per un anno a Parigi, dove s'innamora di Sofia, molto più giovane di lui, affascinato dall'idea di avere una seconda possibilità. A differenza di Chiara, Sofia però aspira a una condivisione completa di tempo e di pensieri. Tra una vita elegante e noiosa e il demone del dongiovannismo, ben presto Ugo si troverà di fronte a scelte radicali. In mezzo alle tempeste d'amore ci sono anche quelle del lavoro, di una vita accademica cosparsa di tranelli e pettegolezzi, di una mondanità intellettuale fatua e maligna. Con l'Italia degli anni Novanta che sta cambiando, una generazione di intellettuali cinquantenni si rifiuta di diventare adulta, rifugiandosi nella futilità.