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Mattino della seconda neve. Testo russo a fronte. Ediz. bilingue
Tra le voci poetiche più innovative, originali e talentuose della letteratura russa di fine Novecento, Elena Švarc ha attinto a piene mani alle più diverse tradizioni, dalle elegie di Properzio nei lunghi cicli in cui incarna l’antica Cinzia alle avanguardie storiche fino alla grande poesia russa di inizio ventesimo secolo di cui è stata vera erede. Nei suoi versi colpiscono il peculiare simbolismo, la carica sensuale e mistica, le riflessioni sul corpo – depositario dell’anima, e quindi mappa stellare delle esperienze emotive del soggetto – e sulla sessualità, la fede nel potere della parola poetica e la consapevolezza di star cantando, in uno stile ammaliante, dalla metrica irregolare e dalle rime imperfette, la fine di una tradizione, il momento liminare in cui le forme e ciò che ancora conservano si dissolvono. -
Crepare di maggio
Un rogo devasta un negozio di parrucchiera e lascia cinque corpi tra la cenere. I colpevoli sono tre ragazzi, che stanno per diventare a loro volta vittime della rabbia della gente. Ma niente è semplice come sembra.rnSono cinque le vittime dell’incendio che ha divorato un modesto negozio di parrucchiera in un quartiere popolare. I parenti delle vittime sono sconvolti e bellicosi. I sospettati sono tre ragazzi che rischiano il linciaggio. Il furgone che li sta portando in prigione viene speronato da un camion, e nella confusione che segue i tre sono prelevati, gettati su un’auto e portati via. Il giorno dopo il corpo di uno dei tre viene ritrovato in centro. Il giornale locale riceve un messaggio: Uno è andato, ne mancano due. Giustizia per le vittime. Toccherà a Harry McCoy, detective divorato dall’alcol, dalle droghe e dai suoi personali fantasmi, ritrovare gli altri due prima che sia troppo tardi. E pazienza se per farlo dovrà ribaltare gli equilibri che sostengono la cerchia dei ricchi e potenti di Glasgow: alla fine è la cosa che gli viene meglio. -
Il cielo sopra Varsavia
Varsavia, oggi. Pavel, commerciante di tessuti, è inseguito dalla malavita polacca per un debito che ha contratto. Costretto a cercare di recuperare la somma del denaro che gli consentirà di rimanere vivo, cerca soccorso presso i suoi amici. Uno di questi, Bolek, divenuto ricco grazie al traffico di stupefacenti, si offre di aiutarlo, ma gli chiede in cambio un prezzo molto alto: il tradimento di un amico comune. Per le strade di una Varsavia disperata e indifferente, Pavel combatte la sua lotta per avere salva la vita e mantenere la sua dignità di uomo. -
Il futuro del lavoro è femmina. Come lavoreremo domani
Questo è un libro su come lavoreremo domani, e riguarda tutti: uomini e donne, giovani o prossimi alla pensione, persone alla ricerca del primo impiego o di una nuova direzione lavorativa, dipendenti o liberi professionisti, manager o imprenditori. Il futuro del lavoro è femmina, e potrà essere un futuro migliore per tutti.rnIl futuro del lavoro è femmina.rnNon donna, femmina.rnFemminili sono le competenze che saranno sempre più richieste in ambito professionale, perché nessun robot sarà in grado di replicare le cosiddette soft skills, ovvero le capacità emotive e relazionali. Femminili saranno i modi di organizzare le aziende, perché le gerarchie rigide e il comando verticale non funzioneranno più in uno scenario complesso, veloce e incerto. Femminile è oggi il punto di vista necessario per comprendere davvero come lavoreremo domani. Non si tratta infatti di capire chi vincerà la battaglia tra uomo e macchina, ma come cambieranno la gestione del tempo e dello spazio di lavoro, le relazioni e la nostra identità, il modo di cercare e vivere un impiego. L’esperienza del Covid-19, che ha costretto molti al lavoro da remoto e a relazioni professionali a distanza, ci ha dimostrato come ripensare il modo di lavorare sia più che mai necessario e urgente. Dobbiamo imparare a fare vero Smart Working, ma prima ancora a condividere obiettivi, dare e generare fiducia, mostrarci vulnerabili e capaci di metterci in ascolto. Questo libro racconta il futuro del lavoro e la via migliore per arrivarci tutti, maschi o femmine non importa. -
Uno in diviso
Taiwo e Kehinde sono due fratelli, ma abitano assieme uno stesso corpo: sono gemelli siamesi. Nonostante siano molto diversi - come lo yin e lo yang, rappresentano due poli filosofici - la carne di cui sono fatti li lega, nel pensiero come nell'azione. Efferatezze e riflessioni lucidissime sulla società italiana, la Chiesa, l'omicidio, l'aborto, il terrore dello sfruttamento fisico e intellettuale si alternano e si avvitano in una spirale cruenta che porterà i protagonisti a perdere ogni moralità. Vera e propria stagione all'inferno, Uno in diviso è una storia cupa, permeata da una simbologia ossessiva che si ripete e che ci indica le zone più recondite di noi stessi, dove tutto è duplice ma unito. -
Giudei
Un secolo narrato da tanti diversi punti di vista, da tante voci che non fanno mai un coro, attraverso la storia di due famiglie ebree.rnL'orso di vetro posava gli occhi distratti su quell'accozzaglia di libri, di oggetti, ognuno dei quali ricordava un gesto, una frase, occhiaie violacee, sopracciglia inarcate, la famiglia dispersa, una diaspora nell'eternità.rnFebbraio 1903. Aaron e Samuele, cugini e amici, vagabondano in calesse per la Lucchesia. Il loro idolo si chiama Giacomo Puccini; Samuele è un impresario musicalteatrale; Aaron un fresco ingegnere. Ed è proprio in Puccini, sotto l'Isotta Fraschini che gli si è ribaltata addosso durante un'allegra fuga con l'amante di turno, che s'imbattono; sono loro a dare l'allarme. Cose che potevano succedere nell'Italia di allora. Aaron si sposerà con Rebecca (matrimonio combinato); tra discussioni su Verdi, Wagner e Puccini due modi di essere ebrei - i borghesi di Torino, irrimediabilmente marroni; gli agiati provinciali marchigiani - s'incrociano. Zia Ester e il soprano Drusilla, la casa delle Torrette col suo giardino, la piccola Giovanna e la sua mamma putativa Sara, l'artistico Elia, Miriam che amava i libri, l'affettuosa Kate e il suo Cielo; una guerra e poi l'altra, e in mezzo le leggi razziali, nuove famiglie, nuovi bambini, il fronte, la fuga, le perdite. Reinventarsi una vita, ritrovarsi; e poi il mondo nuovo, il mito degli Stati Uniti e quello di Israele, la ricostruzione, il boom, gli anni del terrorismo. -
Il più grande criminale di Roma è stato amico mio
Libro candidato da Edoardo Nesi al Premio Strega 2021Con una scrittura capace di addentrarsi nel buio del male grazie all'innocenza radicale da cui scaturisce, Aurelio Picca fa risuonare le parole dei carnefici e il pianto delle vittime in un profondo silenzio, e scrive un romanzo doloroso e ardente.«In ""Il più grande criminale di Roma è stato amico mio"""" la vita scorre tagliente e laida, bastarda e cattiva e insieme angelica» - La LetturaDalle finestre di una pensione sul lago Albano, Alfredo Braschi guarda l'acqua che colma l'antico cratere vulcanico e stringe una Beretta calibro 6,35 che, insieme alla pistola con cui i suoi antenati ammazzavano i tori, è tutto ciò che gli rimane. Alfredo ha conosciuto la dolcezza di un amore assoluto, l'amicizia, il tradimento, e ora non ha più nulla se non il coraggio per uccidere o morire. A sua volta """"sull'orlo di un cratere"""" popolato di tutte le giovinezze vissute, Aurelio Picca compie in questo romanzo un'operazione letteraria coraggiosa quanto il suo protagonista: lascia emergere dal passato la figura di Laudovino De Sanctis, ferocissimo criminale romano, e la sceglie come specchio attraverso cui condurre la narrazione ai suoi esiti più estremi. Con sette omicidi, quattro sequestri di persona, undici condanne definitive, due rocambolesche fughe dal carcere, Laudovino detto Lallo Lo Zoppo ha fatto tremare Roma fin dagli anni sessanta, ma nessuno finora aveva raccontato la sua storia. Nemmeno ventenne, Alfredo Braschi incontra Laudovino, ne rimane folgorato, è testimone del fascino e dell'orrore. Ma adesso che è solo, circondato dalle ombre, ricordare la fatale amicizia con Lallo è per Alfredo un modo per fare i conti con se stesso, senza pretendere sconti. In testa ha una sola traccia: la Ninnananna che sua figlia Monique cantava da bambina. Monique, come la figlia di Lallo. Monique, che ha subìto una violenza da vendicare...Proposto da Edoardo Nesi al Premio Strega 2021 con la seguente motivazione: «È un romanzo esistenziale, Il più grande criminale di Roma è stato amico mio, e racconta la vita mentre scorre tagliente e laida, cattiva eppure angelica, nelle vene dei suoi personaggi. Anche del dolore, racconta, il dolore anch’esso angelico – e immenso, e mai sedato – che continua a pugnalare il protagonista, luogotenente inventato d’un criminale invece esistito davvero, che negli anni Settanta terrorizzava tutta Roma.rnIn quest’opera ambiziosa e mirabilmente scorretta Aurelio Picca ci mostra il portento del male raffigurato, e nelle pagine migliori arriva a svolgere uno dei compiti più sacri della letteratura, quello di mostrarci il mondo slabbrato e vuoto e insensato nel quale viviamo.rnVorrei dunque candidarlo al Premio Strega 2021.»"" -
Il tempo migliore della nostra vita
Leone Ginzburg rifiuta di giurare fedeltà al fascismo l'8 gennaio 1934. Pronunciando apertamente il suo no imbocca la strada difficile che lo condurrà a diventare un eroe della Resistenza. Un combattente integerrimo e mite che non imbraccerà mai le armi. Mentre l'Europa è travolta dalla marcia trionfale dei fascismi, questo giovane intellettuale prende posizione contro il mondo servile che lo circonda e la follia del secolo. Fonderà la casa editrice Einaudi, organizzerà la dissidenza e creerà la sua amata famiglia a dispetto di ogni persecuzione. Questa è la sua storia, dal giorno della cacciata dall'università fino a quello della morte in carcere. Nel racconto di Scurati accanto a quella di Leone e Natalia Ginzburg scorrono anche le vite di Antonio e Peppino, Ida e Angela, i nonni dell'autore, persone comuni nate negli stessi anni e vissute sotto la dittatura e le bombe della Seconda guerra mondiale. Dai sobborghi rurali di Milano divenuti operai ai vicoli miserabili del ""corpo di Napoli"""", le esistenze umili di operai e contadini, artisti mancati e madri coraggiose entrano in risonanza con le vite degli uomini illustri. Accostando i singoli ai grandi eventi, attraverso documenti, fotografie e lettere, ricordi famigliari e memoria collettiva, Antonio Scurati fa rivivere il nostro passato. Un racconto in cui si stagliano figure esemplari con il loro lascito inestimabile e quelle di persone comuni, fino a scoprirne la profonda comunanza: le nascite e le morti, i libri e i figli, le case abitate o evacuate, la vita privata che per tutti si attiene a una medesima trama elementare, in cui risuonano fatti memorabili e fatti trascurabili e in cui la grande storia incontra le storie di noi tutti."" -
L' Affaire. Tutti gli uomini del caso Dreyfus
«L'Affaire è molto più di un caso giudiziario: è un punto di svolta: Per la prima volta le parole dei romanzi, i tratti dei dipinti, le note degli spartiti, il marmo delle sculture, le formule dei chimici diventano scudi in difesa dell'uomo, del diritto e della democrazia» – Roberto Savianorn«Piero Trellini è il più grande fantasista della letteratura italiana contemporanea» – Antonio D'OrricoNella Parigi fin de siècle si incrociano i destini di una signora delle pulizie, un colpevole, un innocente, un indagatore e un romanziere. L'innocente è l'irreprensibile capitano Dreyfus. Per una incredibile concatenazione di eventi viene arrestato, accusato di tradimento, strappato alla sua famiglia e spedito in un'isola circondata dai pescecani. La giustizia si ferma ma gli eventi corrono: la rete è quella dei treni, la viralità è nei salotti, in mezzo c'è la stampa che proprio in quei giorni impara a pilotare l'opinione dei lettori. Il caso divide in due un paese intero, costringendo chiunque a scegliere da che parte stare. Travolge le vite di Proust, Zola, Rodin, Clemenceau, Degas e molti altri (compreso Oscar Wilde). Genera la fine degli impressionisti, il concetto di ""diritti umani"""", lo sfondo della Recherche, le ninfee di Monet e il Tour de France. Il secolo delle scienze permette poi di conquistare la scena anche a una parata di ciarlatani. E sarà proprio per contrastarli che scrittori, scienziati e artisti si accorgeranno per la prima volta di poter cambiare il mondo. Per tutti loro, futuri primi ministri e premi Nobel, quella formidabile crisi rappresenterà una stagione irripetibile. La più grande della vita.Proposto da Massimo Raffaeli al Premio Strega 2023 con la seguente motivazione:rn«Fu il test d’ingresso del XX secolo e insieme la profezia dei suoi cataclismi ma innanzitutto fu ciò che divise rovinosamente a metà la Francia e, di riflesso, l’Europa: leggibile alla stregua di un documentatissimo libro di storia, L’Affaire di Piero Trellini è una vera e propria Opera Mondo, capace di tenere insieme in maniera appassionante vicende materiali e evenemenziali, fatti del costume e della cultura, modernariato e belle arti, documentaristica e narrativa tout court. La struttura plurale e la scrittura polifonica riadattano il modello della tavola di Warburg dove il dettaglio e la notizia minuta si connettono volta a volta al campo totale assecondando una procedura e uno stile che Piero Trillini ha avviati con La partita, Danteide e che con L’Affaire porta a pieno compimento.»"" -
Noi inarrestabili. Come ci siamo presi il mondo. Ediz. a colori
Noi inarrestabili è il libro perfetto per tutti quelli che almeno una volta si sono domandati: chi siamo? e come siamo arrivati fin qui? Dalle savane africane alle calotte glaciali della Groenlandia, gli esseri umani dominano il pianeta Terra. Ma come hanno fatto a diventare così potenti? Noi inarrestabili svela che gli umani hanno un superpotere, e che l’hanno usato per creare cose strane e misteriose – dai fantasmi agli spiriti fino ai governi e alle società per azioni. Segui il viaggio degli antichi esseri umani fuori dall’Africa, e scopri come la scoperta del fuoco ci ha ristretto lo stomaco, che cosa ci dice il gioco del calcio dell’essere umani, e perché il denaro è la storia inventata che ha avuto maggior successo. Questa è la storia dell’umanità come non l’hai mai sentita prima: incontrerai nani, serpenti giganti, lo spirito del Grande Leone che vive sopra le nuvole e un dito di un bambino di 50.000 anni fa che rivela alcuni misteri sulle origini umane. Con questo libro per ragazzi avvincente e ricco di illustrazioni, l’autore bestseller Yuval Noah Harari raggiunge un pubblico del tutto nuovo ricorrendo al suo stile inimitabile. Chiunque abbia un’età compresa tra i 9 e i 99 anni potrà apprezzare l’epica storia vera di Noi inarrestabili. Età di lettura: da 9 anni. -
Io & tech. Piccoli esercizi di tecnologia
Se non affrontiamo le sue sfide sarà la tecnologia a farci scivolare in tasca le risposte prima ancora di averci dato il tempo di fare le domande.La tecnologia è una presenza costante nella nostra vita quotidiana. Le notifiche scandiscono le nostre giornate, i servizi offerti dai colossi dell'economia digitale selezionano le informazioni a cui possiamo accedere, propongono i temi da discutere, suggeriscono nuovi contatti e reti sociali. Ma vivere con la tecnologia non significa comprenderla. A scuola non se ne parla quasi mai. Nei media se ne parla perlopiù per esaltarla, o per demonizzarla. Con il tono spigliato e ironico di chi conosce molto bene la materia, in questo libro Massimiano Bucchi ci accompagna tra sette semplici lezioni, dialoghi immaginari con le nostre App ed esercizi rivelatori da fare con lo smartphone. Per capire che la soluzione non è né accantonare o rifuggire le tecnologie né sottovalutare l'impatto che hanno su di noi, ma riconoscerne tanto i benefici quanto le controindicazioni. Non c'è rosa tecnologica senza spine. Prenderne coscienza è un primo passo, e nemmeno troppo piccolo. -
I racconti 1927-1951
Questo volume, pubblicato originariamente nel 1952, raccoglie gran parte dei racconti scritti da Moravia tra il 1927 e il 1951rn""Cosma era ancora nell'età felice delle scoperte, delle esplorazioni, degli esperimenti e delle incertezze"""" - L'avventura, 1939rnQuesto volume, pubblicato originariamente nel 1952, raccoglie gran parte dei racconti scritti da Moravia tra il 1927 e il 1951, alcuni già apparsi su giornali e riviste e tutti (tranne l’ultimo, Luna di miele, sole di fiele) distribuiti in raccolte più brevi come La bella vita (1935), L’imbroglio (1937) e L’amante infelice (1943). I primi racconti risalgono agli anni in cui Moravia lavorava a Gli indifferenti (1929) e mostrano già la compiuta maturità tecnica ed espressiva dell’autore. La raccolta, che ottenne il Premio Strega nel 1952, comprende inoltre alcuni tra i suoi racconti lunghi più noti, come Cortigiana stanca, Delitto al circolo del tennis, La provinciale, Fine di una relazione. Sono testi che collocano Alberto Moravia in una posizione di assoluto rilievo nel panorama letterario italiano del Novecento: i racconti hanno spesso un’ambientazione medio-borghese, che Moravia ben conosceva e spesso stigmatizzava e rivelano un mondo di relazioni ipocrite, basate sul potere cinico del denaro, sulla reciproca indifferenza e su rapporti amorosi spesso insinceri e viziati da altre finalità. Moravia ci restituisce personaggi alle prese con i dubbi e le ambiguità di tutti, in bilico tra grandezze e brutture dalle quali sembra difficile redimersi."" -
Tempo con bambina
Che cosa vuol dire essere nonna oggi?rnrnLa mia vita non è cambiata molto da quando il virus ci ha costretti al domicilio coatto. Io, se ho un libro da leggere o un libro da scrivere, non ho bisogno di altro. Ho sempre pensato che avrei potuto scontare vent'anni di galera senza soffrirne troppo. Almeno finché è nata Mara. Mi rendo conto che è lei l'abbraccio che mi manca.rnrnConcluso all'indomani di una visita all'amatissima nipotina che vive in Texas, rivisto alla luce della pandemia che ha reso insormontabile la distanza, Tempo con bambina racconta i primi tre anni di vita di Mara Piccola, che a quattordici mesi veste i panni di bambina operaia, a due anni quelli di esploratrice avventurosa, e a tre e mezzo si avvia ad essere un'adolescente da latte, in lotta per la sua autonomia dal sostegno degli adulti. Sono gli anni più eccitanti di tutto il percorso di vita di un essere umano, i primi tre, e Lidia Ravera li scruta, li descrive e ne condivide l'incanto in un dialogo a distanza con sua sorella, Mara Grande, che è la vera nonna di Mara Piccola, o lo sarebbe se non fosse morta giovane ventisei anni fa, poco dopo aver affidato la figlia a Lidia. Nel 1979 Lidia Ravera ha pubblicato Bambino mio. Nel 1993 Sorelle. Oggi è il momento di Tempo con bambina: tre concessioni all'autobiografia a fronte di trenta romanzi. Tre lettere d'amore: al figlio, alla sorella, alla nipotina. Ma anche tre capitoli della storia di una generazione che doveva restare giovane per sempre e che sta facendo i conti con l'invecchiare. Che cosa vuol dire essere nonna oggi? Nel secolo scorso era l'unica parte in commedia offerta alle donne quando non erano più né giovani né madri. Il nipotino copriva un vuoto. La nonna viveva in casa dei figli, funzione della loro vita. Adesso non è più così. Per far posto ai figli dei figli devi spostare impegni, creare spazi, far saltare appuntamenti. Ma la forza del sentimento è immutata: è l'appassionata curiosità che chi si avvicina alla fine della vita prova per chi la sta incominciando. -
Fratelli e sorelle. Ebrei, cristiani, musulmani
"Il cardinale del dialogo"""" è un appellativo che ben descrive l'instancabile spendersi di Carlo Maria Martini nell'impegno a favore di positivi rapporti con l'alterità, declinata nelle sue più varie versioni: rapporti con gli ebrei, il mondo ebraico e Israele; rapporti con le diverse chiese cristiane e rapporti con i musulmani, anche con uno sguardo alle grandi religioni orientali. Negli oltre cento interventi raccolti nel libro, la voce di Martini si alza limpida sopra il coro di diffidenza che riempie il nostro quotidiano, mettendo a fuoco il senso del farsi altro, dell'aprirsi all'accoglienza, dell'affermare la propria identità partendo dal confronto e non dalla prevaricazione. Così gli incontri legati all'ebraismo diventano per lui fondativi in quanto riconoscimento cristiano delle proprie radici, e il discorso di sant'Ambrogio del 1990, intitolato 'Noi e l'Islam', coglie in anticipo l'urgenza di fare i conti con il nuovo protagonismo della religione musulmana su scala mondiale, all'interno di società sempre più segnate dal fenomeno del pluralismo religioso. Il cardinale rende viva e attuale la riflessione sulla fede, scavando sotto la superficie delle parole evangeliche per arrivare fino alla concretezza terrena della vita umana." -
Dracula
In viaggio d'affari dalla Londra tardo-vittoriana alla Transilvania per incontrare il misterioso Conte Dracula, Jonathan Harker, giovane e brillante avvocato, non immagina gli orrori di cui sarà testimone. Eterno grazie al sangue umano di cui si nutre, il Conte possiede facoltà impensabili per i mortali e coltiva lo spaventoso disegno di inviare legioni di vampiri all'assalto della capitale inglese. Pubblicato per la prima volta nel 1897 e intessuto di temi avvincenti - la tensione tra passato e modernità, la natura del maligno, il rapporto tra fede e scienza -, con una scrittura in vertiginosa oscillazione tra il mostruoso e il divertente, ""Dracula"""" è il romanzo epistolare capostipite di tutte le storie di vampiri contemporanee e a tutt'oggi l'opera più terrificante del genere."" -
Alice nel paese delle meraviglie-Attraverso lo specchio
Che viaggi nel Paese delle Meraviglie o attraverso lo specchio Alice è destinata a imbattersi in creature surreali dall'illogicità inappuntabile e a trascinare i lettori nel più grande capolavoro del nonsense mai scritto. Lewis Carrol libera la sua sfrenata e irriverente fantasia, giocando con la lingua, con gli accostamenti semantici, con le associazioni di pensiero, secondo una logica apparentemente folle eppure del tutto - appunto - logica. Comparsi per la prima volta rispettivamente nel 1865 e nel 1871, i due libri qui raccolti si sono imposti fin da subito con la forza prorompente dei classici, capace di scardinare i luoghi comuni e di regalarci uno sguardo inedito sulle cose - anche le più banali, come prendere un tè - ammaliando, divertendo e sconcertando generazioni di lettori di qualsiasi età. Con le illustrazioni originali di John Tenniel. Età di lettura: da 8 anni. -
Il rosso e il nero
Julien Sorel, figlio di un falegname di provincia, è troppo ambizioso per accomodarsi nel solco per lui tracciato nella segheria di famiglia. Sogna un'ascesa simile a quella di Napoleone Bonaparte, ma al rosso delle armi preferisce il nero degli abiti ecclesiastici. Due donne si materializzano sulla sua strada, due le tensioni contrapposte da cui è animato: Madame de Rênal è il sogno, l'aspirazione a una felicità semplice, Mathilde de La Mole l'energia, l'azione brillante e febbrile. In questo contrasto irrisolto si apre la strada verso la rovina. Stendhal dipinge un ritratto vivido della Francia della Restaurazione, mettendo a nudo le ambizioni, il cinismo e l'ipocrisia che sono alla base dei rapporti umani, in un romanzo immenso che non smette di esercitare fascino e ammirazione. -
Storia dell'Albania contemporanea
"Il popolo delle aquile ha dimostrato di voler intraprendere un cammino vero la trasformazione politica ed economica superando difficoltà di non poco conto e confido che la sua storia, qui raccontata sinteticamente, possa servire a conoscerlo e comprenderlo al meglio"""".Albania. Una terra tormentata, attraverso la quale sono passati i legionari romani, le forze delle nazioni confinanti, le truppe dell’impero ottomano, i soldati italiani, e che ha saputo cionondimeno difendere con fierezza e ostinazione la propria identità e la propria diversità. Una nazione che dopo la seconda guerra mondiale è sprofondata in un regime stalinista, resistendo alle pressioni del vicino jugoslavo ma rimanendo anche esclusa per quasi cinquant’anni dal mondo intero, e che cerca oggi di trovare una soluzione ai tanti problemi che la attanagliano." -
Irina Nikolaevna o l'arte del romanzo
Un neo nero a forma di stella, poco sopra il polso: Lady Brown non può fare a meno di notarlo mentre conduce il colloquio di assunzione con Irina Nikolaevna, che rispondendo al suo annuncio si è candidata per diventare sua dama di compagnia. Così Irina le spiega di essere figlia illegittima di un gentiluomo di camera della zarina Maria Aleksandrovna e di essere vissuta a lungo “nell’orbita della corte”: ora è in cerca di un impiego, ma nelle sue vene scorre il nobile sangue dei boiardi. Lady Brown non ha esitazioni, e Irina Nikolaevna si trasferisce nella sua grande casa di Sanremo, accanto a un compassato maggiordomo e a due personaggi silenziosi ma capaci di osservare ogni cosa con sorniona intelligenza: i gatti Lady Rowena e Sir Galahad. Per più di vent’anni le due donne vivranno insieme le stagioni della riviera ligure, la mondanità invernale, i languori estivi, le calamità, gli incontri sorprendenti: come quello con un ex insegnante anarchico che sembra riconoscere Irina, o con il barone von Tronka, che vorrebbe chiedere la sua mano, o con Alfred Nobel, tormentato dai presagi riguardo alle proprie invenzioni... Nella luce dorata della riviera ligure fin de siècle, con il rombo del Novecento che si avvicina – in un’atmosfera così simile alla nostra recente “belle époque”, spezzata all’improvviso dalla pandemia e dalla guerra – le due protagoniste di questo romanzo vivono e amano: o forse sognano, perché è questo il modo migliore di vivere e di amare. Paola Capriolo costruisce un gioco letterario elegantissimo e profondo, sul crinale tra la luce deludente della realtà e l’ombra affascinante delle grandi speranze. E celebra il potere della letteratura, luogo più reale di quanto pensiamo, dove si può scegliere una terza via: quella dell’immaginazione che tutto trasfigura. -
La speranza
"La speranza"""" è la storia di un manipolo di uomini che combattono nelle fila delle forze della Repubblica spagnola all'inizio della guerra, dalla metà del 1936 ai primi mesi del 1937.rn""""Malraux racconta vicende cruciali di una guerra, quella di Spagna, vissuta in prima persona e affabulata con la lucidità senza fede che era uno dei suoi tratti caratteriali. Cavaliere dell'avventura, fidanzato della morte, specialista del destino, e quanti altri attributi ha meritato la sua variegata esistenza, lo scrittore si cala nel crogiolo di una realtà incandescente stringendo con mano ferma letteratura e vita"""" - dall'introduzione di Enzo GolinornrnLa tragedia della guerra civile spagnola vissuta in prima persona da Malraux è rievocata in questo romanzo con una potenza narrativa che va oltre il reportage. La speranza è il “romanzo della Storia in atto”: giorno dopo giorno registra le azioni di combattenti della repubblica provenienti da diversi paesi facendone materia per un’epica collettiva sublime e umile. L’autore della Condizione umana non risparmia al lettore gli orrori della guerra, l’angoscia esistenziale e le contraddizioni della rivoluzione: eppure dalla confusione emerge almeno una comunione più intima forgiata nel pericolo e nella sofferenza, quella della speranza. Un grande romanzo per tempi difficili, nei quali utopie e fede scricchiolano sotto il peso del dramma ma non ci si può abbandonare alla disperazione, da riscoprire oggi in una nuova vibrante traduzione di Giovanni Pacchiano."