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Ariadne auf Naxos
Opera in un atto con un Prologo. Libretto di Hugo von Hofmannsthal, nuova versione. Musica di Richard Strauss opus 60. Prima rappresentazione: Vienna, Teatro di Corte, 4 ottobre 1916. Con un saggio di Giangiorgio Satragni. -
Senza rete 3
La poesia di Gualberto Cattoli nasce dall'osservazione del mondo. Una notizia o un incontro possono essere le micce che accendono l'animo dell'autore; da qui, con uno stile personalissimo, Cattoli mette in versi il suo pensiero. A volte irritandosi, a volte intenerendosi, le sue strofe ci raccontano la giovinezza e la vecchiaia, il peccato e la santità, l'arroganza e l'arredevolezza; ma anche gli avvenimenti del mondo - e in modo inconsueto, perché guarda la realtà con gli occhi di un poeta. -
Sala da Barba Gino. Almanacco dei cento anni
Era l'ottobre del 2019 quando Francesco Scigliano decise che il 21 aprile 2022 avrebbe organizzato una festa per celebrare il centenario della sua Sala da Barba Gino, inaugurata da Giovanni Luminosi nel 1922 ed ereditata successivamente da Gino Poggi, prima di appartenergli. La Sala da Barba Gino di piazza Santo Stefano per molti bolognesi è sinonimo di taglio perfetto, chiacchiere amichevoli e arredamento tradizionale del locale. È una certezza, quasi una seconda casa, così come lo era anche per i nostri antenati. La testimonianza di Giuseppe Guidicini, infatti, nel quinto volume del suo Cose Notabili della Città di Bologna, pietra miliare della storia cittadina, cita un rogito del 1459 di ""un terreno sotto Santo Stefano confinato dalla via pubblica, da altra via vicinale, del già Bartolomeo Barbieri sopra il qual terreno vi era una casa con metà pozzo, e una bottega di dietro ad uso di barbiere"""". Una storia, insomma, lunga più di cinquecento anni. Questo almanacco, iniziato da un'affascinante ricerca negli archivi bolognesi, ne ripercorre le vicende e gli aneddoti, grazie soprattutto ai ricordi degli affezionati clienti, che da cento anni entrano in questo storico locale."" -
Soliloqui. Lettere, poesie e confessioni di un itinerante
L'infanzia trascorsa a Napoli, in un golfo tanto mozzafiato quanto aspro, una giovinezza dedicata allo studio e una carriera professionale capace sia di dare che di togliere tanto. Camminando, camminando l'autore annota sul taccuino del proprio ""viaggio"""" gli eventi che più l'hanno colpito, entrando a far parte della sua struttura mentale e professionale. Un """"tesoretto"""", figlio della sua educazione familiare e religiosa, del quale si renderà pienamente conto il 26 settembre del 2003, data della sua folgorazione: sarà, infatti, l'incontro con un sacerdote a cambiarlo per sempre, indirizzandolo verso il sacro e a un rapporto con Dio vissuto in modo totalizzante. Un viaggio nel tempo e nei """"ricordi"""" di un uomo giunto a uno stadio della propria vita nel quale affrontare il passato diviene lo strumento per prepararsi al futuro. Il desiderio di aprire il cuore e comunicare i valori ricevuti e vissuti fanno da cornice a un racconto che varia sapientemente registro narrativo. Dall'epistola alla poesia, dal saggio alla narrazione intimista, il magistrato napoletano scava a fondo nel proprio vissuto personale, tenendo come filo conduttore della sua esistenza la relazione con il sacro."" -
Vero sera. Parole
Francesca Ciampi ha una vocazione poetica autobiografica e nel suo precedente libro ""La Casalunga"""" ha percorso l'infanzia e la gioventù. In queste pagine ha scelto un modo diverso per raccontare l'età matura e la vecchiaia."" -
Non isolarsi ma ascoltare
A dieci anni dalla scomparsa di Roberto Roversi esce questa agile antologia di testi, la prima a lui dedicata, che vuole offrire l’occasione per conoscere da vicino una delle voci più significative e autorevoli della cultura e della poesia italiana del Novecento. Con scritti di: Marco Antonio Bazzocchi, Marco Giovenale, Matteo Marchesini, Fabio Moliterni. -
Così si suonava in paradiso. Romanzo dei musicisti italiani
Fabio comincia suonando le pentole di casa e si ritrova dopo tanta gavetta a cantare per oltre duecento volte all’anno, osannato dal pubblico e amato dai gestori dei locali da ballo. Su e giù dai palchi, alle prese con musicisti professionisti e amatoriali, ballerini scatenati, impresari disonesti, dj che si credono primedonne, proprietari di dancing dispotici, fidanzate ufficiali e no, genitori scettici, fan adoranti e colleghi traditori… Una storia vorticosa e altalenante, in cui il rock’n’roll è la colonna sonora principale. Un romanzo che è anche l’occasione per ripercorrere gli ultimi sessant’anni di musica dal vivo a Bologna (e non solo), attraverso le gesta di chi – assomigliando molto al suo autore…– li ha vissuti intensamente, sulla propria pelle. Perché cantare o suonare bene è solo l’inizio di un percorso dove dobbiamo mettere cervello, anima e cuore per scrivere la linea melodica della nostra vita. -
Il libro della Porta
Lo stupore di Ernst Bloch è il nostro stesso stupore di fronte all’attrazione misteriosa che esercita immancabilmente una Porta. Forma variabile ma sempre necessaria, la Porta è simbolo determinato e tuttavia sconfinato, costitutivamente non racchiudibile in un’unica, univoca definizione. Indagata attraverso alcune delle sue infinite “epifanie” letterarie, filosofiche, artistiche, e architettoniche, e suddivisa in base ai suoi stati “fenomenologicamente” determinanti – aperta, chiusa, socchiusa – la Porta si mostra qui non semplicemente bifrons, come Giano che ne è il nume tutelare, bensì addirittura multifrons: molteplice, sfaccettata, “plurale”. Luogo notevole dello spazio fisico come di quello interiore, la Porta sta a segnalare, insieme ad ingressi, passaggi ed esodi del tutto concreti, la presenza di un’inesauribilità, di una vitalità spirituale, che ne fa in qualche modo il simbolo per eccellenza, il simbolo del simbolo. -
Nel gran teatro della natura. Maria Sibylla Merian donna d'arte e di scienza (1647-1717)
Donna, divorziata con due figlie, cinquantaduenne: anche negli ambienti più colti della società europea di fine Seicento, il talento poco valeva a riscattare una condizione femminile inesorabilmente minoritaria. Consapevole del proprio valore di pittrice, illustratrice e naturalista, la tedesca Maria Sibylla Merian ha saputo tramutare a suo vantaggio pregiudizi e costrizioni secolari, in un modo che ancora oggi appare sbalorditivo, grazie a un impegno instancabile, fatto di rigore, pazienza, visione, studio. Si imbarca, alla fine del mese di giugno 1699, su un veliero della Compagnia Olandese delle Indie Occidentali, che da Amsterdam la porterà nella colonia del Suriname, per una spedizione che è al tempo stesso artistica, scientifica e commerciale: per sostenerne i costi ha venduto tutto ciò che possedeva. Nelle terre incognite del Nuovo Mondo raccoglie insetti e altri animali che osserva e disegna, documentando minuziosamente quello che più le sta a cuore, e cioè il processo di trasformazione. Serpenti, iguane, rospi, bruchi e farfalle, con le piante di cui si nutrono, daranno vita a meravigliose tavole di incisioni acquerellate: un corpus prezioso per l’avanzamento delle scienze naturali, che ha saputo catturare l’interesse di collezionisti, studiosi e intellettuali di tutta Europa, da Linneo a Goethe. Dotata, temeraria e determinata, Maria Sybilla Merian ci offre l’esempio di un destino eccezionale, compiuto forzando le convenzioni sociali, reinventando i codici della propria professione, realizzando una felice sintesi di arte e scienza. -
Matti e Angeli. Una famiglia ebraica nel cuore della Linea Gotica. Diario 1943-1944
Presidiata da nazisti e fascisti anche per via della sua posizione strategica nel cuore dell’Appennino, Firenzuola era uno dei luoghi più pericolosi in cui trovarsi nei terribili mesi dell’occupazione tedesca dopo l’8 settembre 1943. Eppure, proprio in faccia agli aguzzini, si svolse tra le sue strade un’incredibile storia di salvezza che ebbe come protagonista una famiglia ebraica. Una vicenda ricca di colpi di scena, ma anche di calore e umanità, ricostruita dalle pagine vive di un diario scritto in presa diretta. -
Vetro e architettura. Progettare sostenibile, confortevole, innovativo
Vetro & Architettura è un binomio virtuoso per la sostenibilità, la salvaguardia dell'ambiente, la qualità della vita, il comfort interno e l'integrazione estetica nel tessuto urbano. Questi devono essere, infatti, i principali obiettivi nella progettazione di piccole e di imponenti realizzazioni. L'architettura degli ultimi tre secoli ha evidenziato la costante e proficua interazione fra la genetica trasparenza di questo materiale e la sua attitudine a integrarsi ad altre tecnologie avanzate, così da garantire un futuro abitativo migliore. Scopo di questo volume è guidare il lettore-utilizzatore - grazie ad un linguaggio immediato, seppur tecnico, e al corredo di immagini - alla conoscenza approfondita e alla selezione del vetro più adeguato. Il tutto per mezzo dell'esperienza di chi questo materiale esclusivo - principale veicolo di luce naturale negli ambienti nei quali viviamo - lo produce, lo trasforma, lo progetta e lo applica. Uno strumento pratico che, oltre a percorrere la millenaria storia del vetro nell'arte e nell'architettura, ci accompagna nella comprensione del suo mercato, dei processi produttivi attuali, delle normative, dei protocolli energetici e delle innovazioni più attuali e prossime. -
Dimoiare
Ci sono anime che, giunte a un punto delle loro esistenze, sentono il bisogno di liberarsi dall’orgoglio rappreso e dai rancori. Siamo come gli alberi, quando negli interminabili giorni di inverno si ritrovano a essere asserragliati e bloccati dalla morsa del gelo. Sembra la fine… Poi, ecco che il gelo si scioglie, si arrende, molla la presa. È, questo, il tempo del dimoiare ed è un tempo che arriva per tutti: alberi e uomini. Maurizio, infermiere sulla cinquantina, reduce dalla prima ondata pandemica di Covid-19, ha un’unica certezza: è un anaffettivo costantemente bisognoso di ricevere attenzioni. Questa “freddezza che sfiora il cinismo” avrà a che fare con il suo passato? La riapparizione di Edith Mayer, dopo mezzo secolo, lo spingerà a ripercorrere la propria vita a ritroso, costringendolo a fare i conti con i fantasmi di un tempo ormai lontano. Il rimorso, si sa, quando riaffiora, fa rumore. Come un brutto male, arriva con prepotenza e ci consuma. Il primo passo per guarire? Il perdono. Sarà un incontro rivelatore e sorprendente che permetterà a Maurizio di apprezzarne il valore. -
I fantasmi di via Veneto
Al tramontare degli anni Sessanta, Olindo De Maraglis - per gli amici Olli - avvocato che vive di rendita, è il re della notte romana. La sua giornata inizia e finisce nella zona di via Veneto, dove il night club Carrousel è una vera e propria casa; qui trascorre le serate alternandosi tra il pippotto (striscia di cocaina) fornito da Peppe il Giapponese, le penne all'arrabbiata e lo champagne consumati in compagnia di Frida (la giovane entraîneuse argentina di cui è amante) e la grande passione per la musica. De Maraglis appare come l'ultimo vero protagonista di quella ""dolce vita"""" romana raccontata da Federico Fellini e ormai al tramonto. A fare da sfondo è una Roma sotterranea con le sue storie nascoste e le sue strade abitate da spacciatori, maruani e prostitute. Qualcosa però sta cambiando: la città eterna e l'intero Paese si ritrovano sempre più in balia di estremismi e terroristi che segneranno inevitabilmente la fine di una stagione e l'inizio di un nuovo ciclo. Sarà questo il pretesto che spingerà finalmente Olindo a cambiare vita?"" -
Domenica ore 18 circa
In questo libro non ci sono racconti inventati, ma storie legate al sangue ereditato, al desiderio di ritornare alla terra, ma da vivo. Ci troviamo l'amore verso il sudore, la fatica di inventare lavori che potessero produrre un qualche cosa in più da portare in tavola, sempre imbandita di onesta povertà e cibo condito con un po' di fame. Sono modi di provarci sempre, esperienze di vita velata, volutamente nascosta, a coprire la paura, l'eccitazione e il coraggio, descrizioni di notti chiare e di notti scure, di boschi, di campi arati e di profumi dimenticati. Ricordi pieni di realtà con poche speranze, che fanno bene all'anima, come lasciti da donare in eredità. -
Il mio aikido
Dopo cinquant'anni di pratica dell'Aikido, Enrico Marri ci accompagna in un percorso attraverso gli incontri, gli aneddoti e gli eventi che hanno caratterizzato il suo appassionato rapporto con questa disciplina. Dal primo impatto con la ""nuova"""" arte marziale, durante un viaggio da tredicenne a Roma, ai tanti Maestri incontrati; dagli stage con gli amici e gli allievi con cui ha condiviso il tatami, al viaggio a Iwama, dove l'Aikido è nato: i ricordi e le fotografie si susseguono in queste pagine dove il lettore viene coinvolto dalla vita del protagonista e, seguendone la maturazione, aprirà la sua mente a nuovi e diversi modi di pensare. In questo originale """"romanzo di formazione"""" il vero protagonista è l'Aikido stesso, che Marri racconta e ci fa rivivere con rispetto, emozione e grazia."" -
Spazio bianco
Una raccolta di testi poetici dalla forte impronta autobiografica. -
Né uomo né donna né androgino né... ovvero Il signore di Casaralta
La leggendaria epigrafe cinquecentesca nota come ""Pietra di Bologna"""" offre alla meraviglia di chi legge la misteriosa figura di Aelia Laelia Crispis. Dal XVI secolo in avanti, la Pietra ha affascinato gli eruditi di tutta Europa, che l'hanno citata e indagata in una gran mole di libri. Fatto più straordinario ancora: essa è stata menzionata e assunta variamente nella letteratura europea: in quella tedesca (Clemens Brentano), britannica (Walter Scott), francese (Gérard de Nerval, André Pieyre de Mandiargues) e italiana (Giuseppe Raimondi). Frutto di una lunga consuetudine con l'argomento, il lavoro drammatico che si offre qui, pieno di invenzione e di poesia, ma fedele al quadro storico, viene ad arricchire le passate testimonianze con la sua sorprendente cura della lingua e originalità di rappresentazione."" -
I ragazzi dei giardini
Roberto Dall'Olio ha colto, attraverso un viaggio nella sua giovinezza a Medicina, un paese della provincia bolognese, alcuni fili di questa rimozione, rievocando la vicenda ancora conficcata nella sofferenza silenziosa di tante famiglie a cui la droga e l'allora misterioso e incurabile Aids strapparono figli e figlie, caduti come ""d'autunno sugli alberi le foglie"""". E ha inteso chinarsi su quelle storie, alcune delle quali sono strettamente intrecciate con la sua biografia e lo ha fatto con pudore nel rispetto di quel """"dolore racchiuso"""" e nell'intento di scalfire """"questo silenzio di marmo / d'acciaio""""."" -
Hotel AmOre
Cosa succede quando l'amore finisce, quando al posto della complicità subentrano i dubbi e le tentazioni? Arriva la routine, carica di quelle abitudini che possono diventare l'anticamera del tradimento. È in questo spazio che si intrecciano le storie clandestine dei protagonisti del romanzo. Dall'amore nato su Facebook tra i due ""subsonici"""" Francesco e Veronica, alla scoperta di nuovi lati di sé da parte di Alberto a seguito dell'incontro con Tony, sino al sentimento ritrovato tra Marco e Laura, amanti di gioventù separati dalla paura di rischiare. Il luogo di questi incontri clandestini è uno solo: l'Hotel Pianura Relax; struttura controversa la cui attività desta non pochi malumori. Un racconto dinamico e sfaccettato, capace di riflettere in maniera lucida e senza filtri sull'amore ai tempi dei social e di WhatsApp."" -
Il futurismo politico di Attilio Crepas
Questo volume ricostruisce la biografia di Attilio Crepas e presenta ai lettori un'ampia silloge delle sue composizioni futuriste.