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Prendersi cura degli altri. Pazienti, medici, infermieri e la sfida della malattia. Nuova ediz.
Sempre più spesso la cronaca riporta casi di «malasanità». Errori diagnostici, interventi mal realizzati, attese lunghissime, condizioni igieniche approssimative suscitano sdegno e sconcerto nell'opinione pubblica. E anche medici e infermieri denunciano condizioni di lavoro difficili, risorse non adeguate, stipendi non gratificanti. Tutto ciò, però, è solo la punta di un iceberg - la cura dei malati, degli anziani, dei soggetti più deboli, che è forse la questione sociale e culturale più importante dei nostri tempi. Per molto tempo Marie de Hennezel è stata a stretto contatto con pazienti e dottori, con familiari di pazienti e infermieri, dentro ospedali, cliniche, residenze per anziani. Ha voluto toccare con mano come si vive e si lavora in questi luoghi, per capire, innanzitutto, e anche per individuare delle alternative, delle possibili soluzioni. Gli interrogativi che solleva ci riguardano tutti, come individui e come comunità: gli ospedali (e le strutture a essi assimilabili) sono ancora il luogo dove ci si prende cura di persone in difficoltà oppure sono soltanto macchine amministrative o aziende preoccupate di far quadrare i loro bilanci? I malati e le loro famiglie sono semplici utenti di un servizio o devono essere al centro di una relazione fatta di capacità di accoglienza, sensibilità, comprensione? E, infine, chi si preoccupa dei bisogni di medici e infermieri, spesso sottoposti a un severo stress emotivo? L'ospedale, scrive la De Hennezel, ha un senso solo se non smarrisce la sua natura di luogo umano, nel quale le speranze degli uni trovano riscontro nell'impegno e nel senso di responsabilità degli altri. -
Manuale pratico di sceneggiatura
Basato sulle otto lezioni di un noto corso di sceneggiatura, questo manuale illustra le strategie più efficaci per scrivere un film. Dall'elaborazione del soggetto alla definizione del protagonista, dalla stesura dei dialoghi al processo di riscrittura, il testo affronta tutti gli aspetti fondamentali della scrittura cinematografica (oltre, ovviamente, a quelli tecnici). Include inoltre un modello semplice e intuitivo per strutturare la propria sceneggiatura, suddividendola in piccole sezioni caratterizzate dalla loro specifica funzione all'interno del racconto. L'idea di base è che per scrivere un buon film sia necessario accettare alcune regole. La qualità e l'originalità non si ottengono infatti rifiutandole — sarebbe troppo facile —, ma sfruttando al meglio il proprio talento all'interno del sistema che esse delineano. -
Dizionario del cinema immaginario. I film che esistono solo dentro i film
Estrapolati dai film reali, i film immaginari ritrovano ora una trama coerente, rivendicano una critica onesta, rinascono a una nuova vita, ottengono finalmente piena cittadinanza.rnrn«La storia del cinemarnè piena di pellicole che appaiono solo dentro altre. Eccole in un libro» – Robinsonrnrn«Questo libro è un compendio dell'altro, grande e speculare piacere cinematografico, quello di liberare i sogni (nostri e dei personaggi dei film) per far loro prendere vita attraverso tanti piccoli ma indimenticabili film-nei-film. Che spesso riescono a cogliere in poche scene segreti e intuizioni che altrimenti ci sfuggirebbero.» – Paolo MereghettirnrnQuesto dizionario è un atto di fede. È il primo mai compilato sul cinema immaginario: raccoglie i film nei film, le pellicole fittizie che, all'interno di quelle reali, si vedono realizzare sui set, proiettare in sale cinematografiche, trasmettere in TV. È fatto di capriole della visione, si tuffa negli abissi dello schermo. Per goderseli bisogna prima dar fiducia ai film che li contengono: occorre una sospensione dell'incredulità al quadrato.rnrnDal punto di vista pratico è un dizionario totalmente inutile. È un catalogo di sogni, raduna pellicole fantasma, elenca alfabeticamente opere che nessuno ha visto e vedrà mai. Eppure quei film esistono, qualcuno li ha pensati, ha dato loro un titolo, degli attori, un pubblico: importa davvero che siano immaginari? Non sono immaginari anche i personaggi e la trama che li ospitano?rnrnrnQuesto dizionario è assolutamente necessario. -
Autobiografia di Alice B. Toklas
Il fatto che si tratti di un'autobiografia di Alice B. Toklas e che però a scriverla sia stata Gertrude Stein dà subito la misura di un testo davvero fuori dagli schemi. Se il lungo sodalizio delle due poteva consentire questo gioco delle parti a ruoli invertiti, ad assicurare la vivacità e l'alto tasso di interesse è soprattutto l'ambiente di cui furono protagoniste e animatrici nella Parigi della prima metà del '900. Negli anni che l'Autobiografia ripercorre, tra 1907 e il 1932, fu proprio nella casa-atelier della coppia Stein-Toklas, al 27 di Rue de Fleurus, che i grandi protagonisti delle nuove correnti letterarie e artistiche si incontrarono per discutere nelle famose cene del sabato sera. Picasso, Matisse, Braque, Apollinaire, Satie, Cocteau, Scott Fitzgerald e Hemingway, solo per citare i più famosi, trovarono nella Stein un'interlocutrice di grande sensibilità, capace di indirizzare le loro ricerche e le loro carriere in modo assolutamente geniale. -
Sciamanesimi. Storia, miti e simboli dal Grande Nord al Mediterraneo
Lo sciamanesimo, nato nelle regioni settentrionali eurasiatiche, trae origine da un sentimento animista ancestrale. Lo sciamano è il tramite tra gli uomini e gli spiriti: in stato di trance, riceve i responsi dagli dèi, guarisce i malati e accompagna nell'aldilà i moribondi. In questo volume si cercheranno le tracce di un sentimento sciamanico primordiale nel mondo siberiano e in quello degli antichi scandinavi, presso i celti, e, inaspettatamente, presso gli egizi, i greci e i romani. Si analizzeranno l'universo dello sciamano, i ruoli che assume, i modi della sua iniziazione, le sedute di trance, la mitologia, le piante e gli animali sacri che lo accompagnano. Si scoprirà come persino il mondo attuale riveli influssi sciamanici più o meno evidenti, nella musica, nella letteratura, nel cinema, nei videogiochi. Infine si mostrerà come certe pratiche sciamaniche possano ancora contrassegnare il rapporto dell'uomo con la natura e come la trascendenza dell'insegnamento sciamanico possa toccare nel profondo l'animo contemporaneo. -
Una giornata da cane o L'angelo della casa
«Che strazio farsi fare il bagnetto, e quella terribile sensazione che ti lascia addosso, alla quale può porre rimedio solo una bella rotolata nel fango! Quella gattaccia spocchiosa e arrogante, ma chi si crede di essere? E Miss Brown, come la adoro! Mi fa sempre tante coccole e mi dà gli zuccherini. Le voglio così bene e la perdono per quella volta che mi ha messo quel nastro rosa al collo che mi faceva sembrare così ridicolo e che tra l'altro aveva un sapore schifoso». Raccontata in prima persona dal suo peloso protagonista, ""Una giornata da cane"""" ci fa vivere un'avventura fuori dagli schemi. Osserveremo il mondo dal punto di vista di un cagnolino un po' bricconcello, che ne combina veramente tante ma a cui tutti vogliono un gran bene. Un testo divertente accompagnato dalle illustrazioni di Cecil Aldin; una lettura per gli amanti dei nostri amici a quattro zampe e delle storie ricche di sense of humour, anche in versione canina. Età di lettura: da 8 anni."" -
Prendiamoci il tempo per stare con noi. Educare all'ascolto, alle emozioni, alla felicità
Spesso sentiamo dire: «I bambini non sanno ascoltare. Non si concentrano su niente». Ma cosa facciamo noi educatori per seminare questo inesplorato e magico terreno dell'ascolto? La scuola deve essere appassionante, inclusiva, accogliere e sostenere le emozioni e la creatività dei bambini: questo libro è un invito a promuovere questo tipo di didattica. Nella prima parte vengono delineati i «fili educativi» per tessere la nostra tela pedagogica: l'alfabetizzazione emotiva, il valore di un tempo lento, l'importanza dei sensi e della natura, le valenze educative del silenzio. Helga Dentale invita il lettore a costruire una scuola incentrata sull'esperienza e non sul prodotto finale. Una scuola dove nutrire il pensiero, lo scambio, la condivisione, la gentilezza. Una scuola dove sentirsi accolti e felici. Nella seconda parte del libro queste riflessioni confluiscono in un percorso operativo: vengono descritti diversi laboratori espressivi da svolgere in classe con i bambini, per educare all'ascolto e alle emozioni. Percorsi ricchi di attività, storie e giochi teatrali strutturati con il Metodo Teatro in Gioco®, adatti ai bambini del nido, della scuola dell'infanzia e primaria. Perché i bambini possano scoprire il piacere che può dare il processo della conoscenza, immergendosi curiosi alla scoperta dei mondi che si aprono via via all'esplorazione e conquistando quell'universo di sensazioni ed emozioni che è la vita. -
Una piccola grande storia di amicizia. Ediz. a colori
È una notte buia e tempestosa quando riccio e coniglio arrivano a casa di volpe per gustare insieme una talla di cioccolata calda alla cannella. All'improvviso sentono bussare alla porta. Chi potrà mai essere? Riccio ha paura di ogni piccolo rumore. È topo, preoccupato poiché la sua pera è finalmente matura ma lui non sa come coglierla. Ha paura delle api che le ronzano attorno. Fortuna che coniglio non ha paura di niente! Il giorno dopo il gruppo di amici accompagna topo a cogliere la pera, e allora si scoprirà che anche coniglio ha paura di qualcosa... Una piccola, grande storia sull'amicizia e su come, tutti insieme, si possono vincere le paure, divertendosi allegramente. Età di lettura: da 4 anni. -
Grande orso abbraccia tutti. Ediz. a colori
«NicholasrnOldandrnracconta in questo deliziosornlibretto per piccoli lettorirnche cosa deve fare un cuorerngrande e generoso quandorns’imbatte in qualcuno che generosornnon è.» – TuttolibrirnC'era una volta un orso così felice e pieno d'amore che abbracciava tutto ciò che incontrava. Passava le sue giornate gironzolando per la foresta, ritrovando vecchi amici e facendosene di nuovi, e a tutti regalava grandi e forti abbracci come soltanto un grande orso sa fare. Un giorno però si imbatte in un uomo con una grossa accetta, e per la prima volta in vita sua, l'orso non ha tanta voglia di essere affettuoso... Tenera e divertente, Grande orso abbraccia tutti è una fiaba che racconta l'incredibile potere di un cuore aperto e generoso. Età di lettura: da 4 anni. -
L' abisso
A scendere nell'abisso evocato dal titolo è Durtal, scrittore della Parigi fin de siècle in preda a una profonda crisi umana e professionale. Non si riconosce più nell'ambiente culturale che lo circonda e si trova a disagio con i modi del naturalismo e del razionalismo, di cui percepisce i limiti e la ristrettezza di orizzonti. La società contemporanea, coi valori e i meccanismi che la reggono e con la sua visione dell'uomo e della vita, produce in lui un senso di repulsione e sofferenza dal quale non riesce a trovare sollievo. Soprattutto, sente insopprimibile la necessità di sondare i presunti confini della celebrata realtà, di capire se effettivamente tutto può essere ridotto entro le sole coordinate materiali e terrene. Questa sua ansia di evadere dalle forme intellettuali in voga e di sperimentare il nuovo lo portano a scrivere un libro su Gilles de Rais, maresciallo eroico, mistico, ma anche libertino sfrenato, torturatore e assassino, che Durtal definisce «il più crudele e scellerato degli uomini del XV secolo». Per documentarsi, inizia a frequentare il mondo affascinante e perverso dell'occultismo e del satanismo. Saranno il medico Des Hermies, l'amante Hyacinthe Chantelouve e il canonico Docre e le sue messe nere a trascinarlo Là-bas (come recita il titolo originale), laggiù: una discesa che è anche esplorazione della complessità dell'animo umano, in cui si mescolano bene e male, santità e crudeltà, in un chiaroscuro di fortissime contraddizioni apparentemente insanabili, autentico riflesso della realtà. -
Storia di Sophie Scholl e della Rosa Bianca. Nuova ediz.
Sophie Scholl fu condannata dal Tribunale del Popolo di Monaco di Baviera per tradimento contro lo Stato e il Führer e ghigliottinata il 22 febbraio 1943, all'età di 21 anni. Insieme a lei vennero decapitati il fratello Hans, Christoph Probst e, due mesi dopo, Alexander Schmorell, Willi Graf e il loro professore di filosofia, Kurt Huber. Si concluse così l'avventura della «Rosa Bianca», il gruppo di cinque giovani universitari tedeschi che nel corso del 1942 e nelle prime settimane del 1943 sfidarono il regime nazista stampando e diffondendo clandestinamente in Germania e Austria sei opuscoli contro Hitler. Quei fogli raccontavano gli orrori che si stavano consumando ai danni degli ebrei, informavano delle sconfitte militari naziste — una su tutte: Stalingrado facevano appello ai grandi ideali della cultura e alle lezioni della storia, esortavano i tedeschi alla ribellione, al sabotaggio, alla diserzione. La Rosa Bianca non fu un'organizzazione diffusa, strutturata, con legami e finanziamenti internazionali, sul modello della nostra Resistenza. Fu qualcosa di diverso, si può dire di unico nella storia della lotta ai totalitarismi del '900, perché in essa il ruolo della religione cristiana fu cruciale. Quei giovani non erano animati da un'ideologia né erano interessati alla politica. Il loro sacrificio ha un significato profondamente religioso perché è un inno alla sacralità della vita di fronte alla barbarie e al disprezzo per l'uomo. -
Una scienza senz'anima. Nuova ediz.
L'autore di queste pagine ribalta molte delle affermazioni correnti sulla fede, la scienza e la tecnica. La fede, innanzitutto, non è un'invenzione umana: è vero il contrario, l'uomo è una creatura della fede. La scienza, invece, è un prodotto dell'uomo. «L'aspirazione verso la verità e la comprensione – ha scritto Albert Einstein – sorge dalla sfera della religione». La tecnica, poi, è stata rappresentata come il frutto dell'albero della scienza. Anche in questo caso è vero il contrario: la scienza è una teoria sulle ragioni che fanno funzionare la tecnica. La locomotiva è nata prima della termodinamica, i vaccini prima dell'immunologia, l'allevamento equino prima della teoria dell'evoluzione. Come ha ammesso Francis Bacon, «a dire il vero, col sorgere della scienza esatta, la scoperta delle cose utili cessò». In uno slancio di concretezza, la scienza moderna ha smarrito l'anima e scoperto il cervello. Si accinge ora a decifrare il destino, nostro e della specie, negli oscuri meandri del DNA. Ci si augura che, al di là delle elaborazioni dei bio-tecnologi, essa non rifiuti l'eterno profumo di mistero e di incanto che emana dalla natura, e seguiti a provare un'accorata nostalgia dell'anima. -
Nella tana
Anouk è una giovane donna che, non sopportando più i meccanismi che regolano il mondo di oggi, ha lasciato il suo confortevole appartamento di Montréal per rifugiarsi in una piccola capanna immersa nei boschi, nei pressi del fiume Kamouraska. Ci racconta la sua vita durante dieci giorni di un freddissimo gennaio attraverso una sorta di giornale di bordo, qualche disegno e diversi elenchi. Pagina dopo pagina, registra la metamorfosi che si opera in lei: la paura del buio e dei coyote lascia spazio alla meraviglia; al disgusto per il sistema a cui ha voltato le spalle si sostituisce la speranza; le difficoltà della vita di ogni giorno si traducono nel proficuo apprendimento delle tecniche che le servono per sopravvivere e coabitare con gli animali che popolano la foresta boreale. Nella tana è un affascinante viaggio nelle profondità della natura e di sé stessi. Una ricerca di senso lontano dalla civiltà. Un ritorno alle origini per riscoprire il nucleo profondo dell'essere umano. -
Scritti sospesi. Visioni estatiche
Le pagine di questi ""Scritti sospesi"""" ci invitano alla scoperta di una nuova nascita che prende le mosse dal compimento della Fontana della giovinezza di Lucas Cranach il Vecchio da parte del figlio, in una città tedesca nel 1546. Proprio a partire dai quesiti posti dall'immersione nella vasca, dove a essere rigenerate sembrano solo le donne, siamo presi per mano e condotti in un viaggio fra iconografie, mitologie e simbologie che attraversano – a volte in superficie, a volte nella dimensione carsica della coscienza – territori che vanno dalla Russia delle icone di Rublëv all'India dove Krishna discute con Arjuna sulla necessità di conquistare ciò che solitamente noi umani consideriamo estraneo e nemico e che altri non è se non quella parte che col suo resistere ci impedisce la rinascita. Un viaggio «eroico», per dirla alla Campbell, che attraverso ricostruzioni di senso ci suggerisce letture rinnovate di temi fondamentali della nostra cultura e del nostro tempo. La fontana della giovinezza di Cranach si trasforma così in un bagno di trasformazione alchemica, di immersione generativa capace di portarci a considerare l'umano senso di mancanza quale motore forte per risalire quella scala che, spezzata da un approccio incauto col divino, noi possiamo riparare grazie a un gesto rituale di simbolica resa del toro bianco. E mentre molte immagini svaniscono alla luce del sole e le parole stanno sospese, la nostra più intima essenza attende quieta un sacrum facere che riconduca all'unità."" -
Oscariana. Wilde secondo Wilde
Quella che avete tra le mani non è una qualunque raccolta di aforismi. Pubblicata per la prima volta nel 1895 da Arthur Humphreys direttore della storica libreria londinese Hatchards e amico di Oscar Wilde, è l'unica di mano dello scrittore. Una prima selezione era stata concepita da Constance, la moglie di Wilde, ma quest'ultimo, non del tutto soddisfatto, decise di rivederla per intero. Il risultato è una autobiografia intellettuale sui generis in cui citazioni provenienti dal Ritratto di Dorian Gray, dai testi teatrali e dai saggi ci restituiscono il genio, l'ironia e l'intelligenza mordace dell'autore irlandese. -
Hundreds of Buddhas. Viaggio intorno al mondo alla ricerca di nuovi paradigmi educativi
Un giorno Emily Mignanelli e il suo compagno iniziano a pensare a un secondo figlio. Questo comporta la ricerca di una nuova casa, perché quella dove vivono è davvero troppo piccola, e la richiesta di un mutuo, perché i soldi sono pochi. Ma proprio mentre sono impegnati con calcoli e scartoffie richieste dalle banche, cominciano i dubbi e si profila una scelta ben diversa. Perché si accorgono che, presi dall’ingranaggio del consumismo sfrenato dentro il quale siamo tutti caduti, hanno perso di vista ciò che davvero conta nella vita. E allora niente casa nuova, nessun prestito e per un altro bambino… c’è tempo. È meglio partire, insieme al figlio che hanno, e visitare le scuole più particolari e innovative in India, in California, a New York: scuole in cui non esiste l’ora di yoga, perché è già parte del metodo di insegnamento; scuole in cui il bambino decide e agisce in piena libertà; scuole che prestano la massima attenzione al suo sviluppo emotivo, ai suoi sogni, alle esperienze di condivisione e crescita comune. -
Un Natale selvaggio. Ediz. a colori
C'erano una volta un orso, un alce e un castoro che amavano festeggiare il Natale. La Vigilia, i tre amici erano così occupati per i preparativi della festa che avevano scordato di procurarsi la cosa più importante: l'albero di Natale! E così lo cercarono nella foresta e trovarono il più bel pino che avessero mai visto. Ma c'era un problema: l'orso, che amava tutti gli alberi, non avrebbe mai permesso agli amici di tagliarlo. Ma come avrebbero potuto festeggiare il Natale senza l'albero? ""Un Natale selvaggio"""" è una fiaba sulla gioia di festeggiare assieme e sull'importanza di fare le scelte giuste, quelle che fanno felici tutti, alberi compresi! Età di lettura: da 4 anni."" -
Qui da noi non c'è posto. Ediz. a colori
Marwan e Tarek fuggono dal loro paese in guerra. A bordo di una barca sovraccarica di profughi, i due fratelli affrontano l'ignoto e il pericolo, alla ricerca di una terra che li possa accogliere. Ma sono ignorati, temuti e respinti ovunque. Riusciranno a trovare un luogo dove vivere in pace, accanto a persone accoglienti? Ma in quale porto sbarcare? Su quale isola approdare? In quali cuori trovare rifugio? Età di lettura: da 6 anni. -
Moro. Il caso non è chiuso. La verità non detta. Nuova ediz.
Tutto quello che la gente sa sul cosiddetto «caso Moro» si basa in gran parte su una ricostruzione dei fatti frutto di un compromesso volto a formulare una «verità accettabile» sia per gli apparati dello Stato italiano, sia per gli stessi brigatisti. Le verità finora «non dette» emergono invece da quattro anni di lavoro della Commissione parlamentare d'inchiesta Moro 2 che ha chiuso i suoi lavori nel dicembre 2018. Migliaia di documenti desecretati dagli archivi dei servizi segreti italiani, nuove prove della Polizia scientifica e dei RIS dei Carabinieri, centinaia di nuove testimonianze, permettono finalmente di «ristrutturare il campo della conoscenza» di questo grande delitto della storia italiana, paragonabile, nell'età contemporanea, solo al caso Matteotti. Una sterminata serie di nuovi elementi (non teorie cospirative) permettono di dare «una nuova forma» agli avvenimenti dei 55 giorni del sequestro e a quello che finora ne sapevamo e fanno emergere uno scenario internazionale del delitto (dal Cile al Nicaragua) che i brigatisti hanno sempre negato. Il Muro di Berlino, ai tempi del rapimento di Moro ancora solidamente in piedi, si era trasformato in Italia in un muro di specchi che ha impedito di vedere la più grande operazione «segreta» concepita nel corso della Guerra Fredda. Ma ecco qualche esempio di quanto si è accertato. Almeno due terroristi della Rote Armee Fraktion, la formazione terroristica tedesca gestita dalla Stasi (il servizio segreto della Germania Est), erano in via Fani. Un insolito caffè, posto all'angolo della strada dove avvenne l'agguato, era al centro di un vasto traffico d'armi con il Medio Oriente e con la criminalità organizzata. La prima prigione di Moro era nell'attico di una palazzina dello Ior, la banca vaticana. Secondo le nuove perizie, l'omicidio ben difficilmente è potuto avvenire nel box di via Montalcini 8 così com'era nel 1978. Invece, secondo convergenti testimonianze, Moro fu ucciso nei pressi di via Caetani, in «una cantina di un'ambasciata che adesso lì non c'è più». Fu un imprenditore israeliano che fornì i 10 miliardi del riscatto consegnati a Paolo VI. Le fazioni palestinesi giocarono un pesante ruolo nella trattativa, e il principale protagonista di essa venne ucciso a Berlino Est. Durante il sequestro passarono alle BR documenti top secret della NATO. Quanto basta, evidentemente, per delineare un contesto nuovo e sconcertante. -
Il Napoleone di Notting Hill
Che cosa accadrebbe se il re d'Inghilterra venisse eletto tramite un sorteggio? E se a essere sorteggiato fosse un bislacco funzionario governativo in frac, Auberon Quin, dotato di un sulfureo senso dell'umorismo e di un gusto particolare per l'epoca feudale? E che cosa accadrebbe se a condurre questo gioco narrativo fosse Gilbert K. Chesterton? Re Auberon conferisce ai quartieri di Londra la dignità di città-stato e un ragazzo dai capelli rossi di Notting Hill, Adam Wayne, prende talmente a cuore le burle del re che per contrastare il progetto di una strada che attraversa il suo quartiere scatena una vera e propria guerra con gli altri boroughs londinesi. L'unico modo per sconfiggerlo sarà affrontarlo sul suo stesso terreno. Con il suo spirito incline al paradosso e all'ironia, Chesterton imbastisce una farsesca allegoria sulla condizione dell'uomo, costretto a domandarsi se il mondo è uno scherzo di Dio e se lui deve stare al gioco seriamente, oppure scherzare, a sua volta, fino alla morte.