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Uno strano paese
Uno strano paese è allo stesso tempo un racconto imbevuto di magia, un romanzo d'avventura, una meditazione e un invito all'immaginazione e al sogno. Ispirato ampiamente all'estetica asiatica, è un libro in cui si mischiano umorismo e considerazioni metafisiche, elementi che suscitano meraviglia e temi contemporanei. Una riflessione sugli eterni tormenti delle civiltà, sulla vita dei morti e sul potere della poesia e dell'opera di finzione.rn«Dall'autrice del best seller internazionale ""L'Eleganza del riccio"""", una nuova, grande avventura narrativa» - Style Magazine - CorrierernIn una notte di neve, un affabile tipo dai capelli rossi di nome Petrus sembra spuntare dal nulla nella cantina del castillo dell'Estremadura in cui Alejandro de Yepes e Jesús Rocamora, giovani ufficiali dell'esercito regolare spagnolo, hanno fatto accampare le loro truppe. È il sesto anno della più grande guerra mai combattuta dagli uomini, e l'inizio di un'avventura straordinaria che vede i due spagnoli lasciare il proprio posto e attraversare un ponte invisibile. Il fatto è che Petrus è un elfo. Viene dal mondo segreto delle brume dove è già riunita una compagnia di uomini, donne ed elfi sulle cui spalle poggia il destino della guerra. Alejandro e Jesús scopriranno la terra del loro nuovo amico, terra d'armonia naturale, di bellezza e di poesia, anch'essa costretta a confrontarsi con i flagelli del conflitto e del declino, e là frequenteranno esseri insoliti, renderanno omaggio a strani rituali di tè e di calligrafia, incontreranno l'amore e in compagnia di Petrus, elfo iconoclasta e bevitore, parteciperanno all'ultima battaglia in cui si delinea l'identità del mondo a venire."" -
Ragioni per continuare a vivere
Cosa significa sentirsi veramente vivi?rnrn«Uno dei libri più freschi, pratici e lungimiranti sulla depressione» – Sunday Timesrnrn«Caro Matt, grazie di essere una forza del cambiamento. Il mondo ha bisogno di te» – Meghan Markle, Duchessa del SussexrnrnA 24 anni, il mondo di Matt Haig si sgretola. Non riesce a trovare alcuna ragione per vivere. Questa è la storia vera di come è riuscito a superare le sue crisi, venire a patti con la depressione, la malattia che lo ha quasi annientato, imparando a vivere di nuovo. Un’esplorazione toccante, divertente e gioiosa di quello che si può fare per vivere meglio, amare meglio e tornare a sentirsi pienamente vivi. Ragioni per continuare a vivere è molto più di un memoir: è un libro per godere a pieno il tempo che ci è dato sulla terra.rnrn«Quando ero depresso credevo un mucchio di cose brutte, che poi si sono rivelate false. E così il libro ha assunto in buona sostanza la forma di una lettera al me stesso di allora, in cui gli fornivo delle ragioni per vivere. Era una cosa molto personale, ma i lettori ci si sono riconosciuti. Due settimane dopo la pubblicazione il libro era in vetta alle classifiche inglesi (non ero mai stato nella top ten, prima di allora) ed è rimasto tra i best seller per un anno.» (Dalla nuova introduzione di Matt Haig all’edizione italiana) -
Tutti gli uomini aspirano per natura al sapere
Finalista al Prix Femina e al Prix Médicis«Il titolo lo ha preso in prestito dalla Metafisica di Aristotele, quel ""tutti gli uomini aspirano per natura al sapere"""" che sposta su un piano filosofico gli accadimenti della vita» - Tiziana Lo Porto«Cercavo l'amore. Ho imparato a conoscere la violenza e la sottomissione. Questo libro è lo spazio sconfinato di questi due territori, è la storia delle notti della mia giovinezza, delle loro peregrinazioni, alleanze e palpitazioni. È la storia del mio desiderio, divenuto identità e lotta» – Nina BouraouiNella vita di Nina Bouraoui ci sono un prima e un dopo. Un luogo e un altro. Un ricordare e un divenire. Attraverso piccole polaroid che saltano di qua e di là nel tempo e nello spazio, percorre con occhio tenero, emozionato ma al contempo chirurgico una vita da comprendere e analizzare. Posa in qualche modo su di sé lo sguardo del filosofo, perché """"tutti gli uomini aspirano per natura al sapere"""". Guidata da questo desiderio aristotelico, fa scorrere davanti a noi il film della sua vita. Fotogrammi da dividere tra il Ricordare del tempo algerino, le difficoltà della madre per sempre """"roumia"""", straniera, e la libertà della natura rigogliosa del Nord Africa. L'accento magrebino da perdere velocemente una volta arrivata a Parigi, per integrarsi e parlare """"bene"""" francese. Ma anche il Divenire la persona che è, tra le serate al Kat insieme alle prime donne a cui sente di appartenere, al sorgere dell'omosessualità per sempre a braccetto con il bisogno di scrivere. Un racconto toccante capace di trasmettere il doppio straniamento di chi è per sempre diviso tra la terra dell'infanzia e quella dell'età adulta, tra la cultura algerina e quella francese, entrambe rappresentate non solo nel suo mondo ma tra le pareti di casa. Una straniera fuori posto da una parte e dall'altra, dentro la sua stessa vita, straziata dal sorgere di un'omosessualità che ha bisogno di tempo per integrarsi appieno in un'unica persona."" -
Nulla si perde
Struggente, inquietante, molto sensibile, agghiacciante, Cloé Mehdi ci racconta una storia di oscurità assoluta.rnMattia Lorozzi è un ragazzino di 11 anni che vive in una banlieue francese non meglio precisata. Alla sua età ha già conosciuto un carico di sventure sufficiente per una vita intera. I genitori lo hanno, in modi diversi, abbandonato e lui dunque vive con Zé, suo tutore, giovane di buona famiglia dalla quale però si è allontanato dopo la morte accidentale di una compagna di liceo, qualche anno prima. Tutte queste esistenze ruotano per molti aspetti intorno a un episodio di violenza poliziesca di una decina d’anni prima: Said, un ragazzo di banlieue picchiato a morte da un poliziotto.rnrnUn passato che riemerge, al pari dei graffiti col volto di Said tracciati sui muri, e subito ricoperti. Inquietudini private e pubbliche che si sommano, distruggendo vite.rnrnUn romanzo malinconico e dolente, a tratti cupo, su vite tritate da un tritacarne sociale che non perdona gli errori, ma che nonostante ciò non perde la bussola della speranza, di una possibile ripartenza. -
Ogni volta che ti picchio
Lucido, toccante e poetico, il romanzo della scrittrice indiana Meena Kandasamy porta in scena, passo dopo passo, e in uno stile ricco, originale e visionario, la lenta discesa agli inferi della violenza domestica, indagandone e scardinandone i meccanismi di manipolazione, di ricatto emotivo e pressione sociale.«Sconvolgente e necessario» – The New York TimesIndia dei giorni nostri. Lei è una scrittrice, una poetessa, una giovane attivista dal passato tormentato e il cuore spezzato. Lui è un docente universitario, un ex guerrigliero maoista, un uomo che, parlando della rivoluzione, sembra più intenso di qualsiasi poesia, più commovente di qualsiasi bellezza. Si conoscono, si innamorano, decidono in fretta di sposarsi. La coppia si trasferisce in una lontana città costiera dell'India, senza vincoli né programmi, pronta a un salto nel vuoto che li vedrà protagonisti insieme. Lì, dietro le porte ben chiuse di una villetta circondata da un giardino selvaggio, il marito perfetto cambia volto, trasformandosi poco a poco in un carceriere e in un carnefice. La limitazione delle libertà della moglie – vestiti, trucco, capelli; e poi: email, telefonate, fino al divieto di scrivere – traccia l'inizio di una spirale di violenza e sopraffazione che vedrà la donna sempre più sola e terrorizzata, abbandonata anche dalla famiglia di origine. Finché lei stessa non deciderà di reagire riprendendo in mano il controllo della propria vita. Il romanzo di Meena Kandasamy è un pugno allo stomaco. Non solo perché porta in scena, passo dopo passo, la lenta discesa agli inferi della violenza domestica, scardinandone i meccanismi di manipolazione, di ricatto emotivo e pressione sociale, accompagnando il lettore nelle stanze solitarie dell'abuso attraverso le pieghe del linguaggio e le armi delle tecniche narrative. -
La lettera e il pianoforte. Quartetto ottomano. Vol. 3
La lettera e il pianoforte è un romanzo costruito con maestria. Le scene di guerra o d'amore, mai prolisse, sono inframmezzate da descrizioni approfondite degli stati d'animo dei personaggi, le cui debolezze e contraddizioni sono cesellate perfettamente. Seguiamo in un crescendo di intensità la storia d'amore tra Nizam e Anya, che si fa sempre più ossessiva, ma anche le traversie di personaggi incontrati nei capitoli precedenti del Quartetto: i dilemmi di Ragıp Bey e Dilara Hanım, così come il dolore di Rukiye per la perdita del marito. L'autore utilizza l'impianto storico del romanzo per sferrare una critica feroce contro la mascolinità, che spesso degenera in violenza sulle donne, il nazionalismo, la censura. Altan si conferma scrittore caustico e coraggioso, che non teme di denunciare un potere arrogante e antidemocratico che fa leva sulla religione e il bigottismo, lasciando al lettore la possibilità di leggere tra le righe un richiamo alla situazione della Turchia contemporanea. -
Breviario (1843-1855)
Di Søren Kierkegaard (Copenaghen 1813-1855), filosofo e scrittore tra i più geniali della storia del pensiero, critico delle culture dominanti il suo tempo, precursore dell'esistenzialismo, Max Bense ha scelto alcuni dei testi seminali per il pensiero moderno: l'Estetico e l'Etico, il pensatore astratto e quello concreto, la critica del tempo e del cristianesimo, la ""scelta"""". In antitesi a Hegel: l'individuo non è quel che è, ma ciò che sceglie di essere."" -
L' isola dei bambini
Tra le esperienze di pedagogia e di sviluppo comunitario pre-'68, l'Arn, Associazione risveglio Napoli, si occupò della drammatica condizione dell'infanzia nelle parti più povere di quella città. Quella esperienza, vissuta in prima persona da una delle migliori scrittrici del nostro Novecento, rivive in un capitolo esemplare di storia dell'intervento sociale che ha ancora molto da insegnare agli educatori e agli operatori più esigenti e più necessari. -
Come cambia l'Italia. Discontinuità e continuismo
Durante la sua lunga militanza di osservatore della società italiana come fondatore e presidente del Censis, Giuseppe De Rita ha spesso fatto ricorso alle categorie del continuismo e della discontinuità per interpretare le diverse fasi che hanno contrassegnato l'evoluzione della storia del nostro paese. Questo libro raccoglie un saggio magistrale per leggere gli eventi recenti alla luce del passato, preceduto da un altro sul ""consolato guelfo"""", un'ipotesi di governo per il futuro per coniugare le spinte individuali e insieme collettive della nostra società."" -
Sparando all'elefante e altri scritti
A 70 anni dalla morte, sei pezzi esemplari del grande autore inglese, che più di tutti ha compreso il ventesimo secolo, le sue tentazioni e i suoi tradimenti. Si raccolgono qui le riflessioni di Orwell su nazionalismo e patriottismo, su vocazione letteraria e propaganda, su usi e abusi del linguaggio, su lotta politica e ricerca della verità. E vi si aggiunge il racconto su due animali, un elefante e un rospo, che ci mettono paradossalmente in guardia dal pericolo di perdere la nostra umanità. -
Ultimo discorso alla società proustiana di Barcellona. Testo francese a fronte
Ultimo discorso alla Società proustiana di Barcellona accompagna vent’anni di scrittura romanzesca e disegna una sorta di autobiografia nomade dell’autore di Bussola, Premio Goncourt 2015.«In questo libro c'è tutta la vita di Enard. E c'è tutta la scrittura di un uomo che per decenni non ha fatto altro che viaggiare senza trovare pace con il nonsenso del mondo» - Andrea Marcolongo, Tuttolibri«Enard non è certo un guerrafondaio. Pure, nei suoi libri, la violenza della guerra è un tema centrale. Lo è anche in queste poesie, dove torna a più riprese la figura del poeta armato, capace di maneggiare bene tanto le armi quanto ""il calamaio"""". Questo basta a capire che non è la violenza in sé a interessare Enard ma la violenza collettiva che prende una forma anche culturale con la guerra». - Matteo Giancotti, La LetturarnAttraverso questa raccolta di vagabondaggi, Mathias Énard traccia la sconfinata mappa della sua scrittura e della sua geografia interiore. Da Beirut a Sarajevo, dalla Russia al Tagikistan fino alla Spagna, l’autore di Bussola ci offre schegge di racconti esplosi, folgoranti, talvolta sensuali, spesso imprevedibili.rnrnNutrito dai rumori soffocati della guerra e del caos planetario, questo Ultimo discorso ci fa sentire l’eco lontana del conflitto in Libano, ci mette sulle tracce divenute sempre più sfuggenti del genocidio ebreo in Polonia, ci consente di percepire la spettrale presenza degli scontri che hanno lacerato i Balcani, ci conduce nelle pianure russe prima di lasciarci ai piedi dell’ultimo letto di Proust, per un ultimo immobile viaggio.rnrnAttraversando forme letterarie classiche e moderne con la stessa attitudine di un esploratore, Mathias Énard percorre prosa, lasse poetiche, versi rimati e ci restituisce poesie il cui stile, avventuroso e poliglotta, ricorda Blaise Cendrars, François Villon o Federico García Lorca per la loro brutale semplicità e la loro evidenza poetica."" -
L' ombra del fuoco
Un nuovo capolavoro dell’autore di Dopo la guerra. Un noir palpitante che offre all’autore l’occasione di raccontare la tragica epopea della Comune di Parigi.rnrn«Il governo rivoluzionario parigino a bandiera rossa è il vero protagonista del crime di Hervé Le Corre. Un intreccio di quattro storie ad alta tensione» - Daria Galateria, Robinsonrn«In una Parigi di fuliggine e di notte, qua e là, tocchi di colore si mescolano all'inchiostro nero: il rosso sangue della bandiera comunarda, l'incandescenza di un fuoco. I barlumi della speranza tremolano e non si spengono». - Le Monde des Livres«Le Corre ci porta nel passato con il suo noir storico, quasi un feuilleton, ra le vie di Parigi in fiamme» - Eleonara Barbieri, il Giornalern«Non inganni però la quarta di copertina, che parla di noir. Questo libro è altro e semmai, a imporsi cromaticamente è il rosso del fuoco, delle passioni e dei vessilli (strappati) dalla libertà» - Marco Ostoni, la LetturarnLe Corre ci ammalia e ci dimostra che sono le storie di personaggi in carne e ossa, con i loro sogni e le loro viltà, a tessere la trama della Storia.rnParigi, primavera 1871. La città, cinta d’assedio dai prussiani, ha subìto un inverno rigidissimo, la popolazione ha sofferto il freddo, la fame e le cannonate degli assedianti. Il governo francese accetta una pace umiliante. Ma il popolo di Parigi non ci sta, insorge e affida il governo della città alla Comune, struttura politica di matrice anarchico-socialista a gestione popolare diretta. Allora il governo francese organizza la riconquista della città per strapparla ai comunardi. La guerra fratricida si conclude con quella che è passata alla storia come la “settimana di sangue”, dal 21 al 28 maggio, in cui nonostante le barricate e la strenua resistenza dei parigini l’esercito francese entra in città con l’artiglieria pesante e un numero di uomini venti volte superiore, e in pochi giorni trucida oltre ventimila persone compromesse a vario titolo con la Comune. Ed è proprio sullo sfondo della tragica “settimana di sangue” che si svolgono le vicende del presente romanzo, un intreccio di storie individuali che va dall’amore irto di ostacoli di Caroline e Nicolas all’inchiesta di Antoine Roques, ex rilegatore eletto “delegato alla sicurezza” da un’assemblea popolare, agli intrighi del perverso criminale Pujols, rapitore di fanciulle, alla misteriosa presenza del cocchiere Clovis, talmente irsuto che non se ne distinguono i lineamenti. Il tutto sotto una devastante pioggia di ferro e fuoco che, insieme a buona parte di Parigi, distruggerà il sogno utopico di una società egualitaria. -
Usciti di Senna
Una girandola di personaggi, un crescendo di situazioni in cui le tracce dell'assassino in fuga si confondono con quelle di pirati vichinghi o del Cinquecento, una successione di colpi di scena in cui le vite di tutti sono in bilico sullo sfondo magico delle più belle navi del mondo. Bussi mozzafiato più che mai.Maline, ex reporter d'assalto dal passato turbolento, fa ora la giornalista al SeinoMarin, un settimanale di Rouen a media tiratura. Rientra nei suoi compiti recensire l'Armada, spettacolare manifestazione che si svolge ogni cinque anni in cui i più bei velieri delle marine militari di tutto il mondo – per l'Italia l'Amerigo Vespucci – si ritrovano a Rouen e da lì scendono il corso della Senna fino a Le Havre: una sontuosa parata che si snoda per decine di chilometri tra le anse e i meandri del grande fiume navigabile e richiama sugli argini milioni di spettatori entusiasti. Un lavoro come tanti, non particolarmente interessante. Almeno fino a quando un marinaio messicano non viene assassinato in circostanze a dir poco misteriose. Il commissario Paturel, che si occupa del caso, pensa a un delitto passionale o a una rissa tra marinai, e gli indizi sembrano dargli ragione. Sarà Maline a scoprire lo strano intreccio che c'è tra l'omicidio in apparenza banale e il bottino dei pirati della Senna, mitico tesoro che da secoli sarebbe nascosto da qualche parte nei meandri del fiume. Ma la sua scoperta non fa che infittire il mistero e trasformare un'indagine di routine in un'aggrovigliata matassa. -
Echi in tempesta. L'Attraversaspecchi. Vol. 4
Ofelia e Thorn affrontano un universo colmo di allegorie e di realtà interiori profonde, di orizzonti antichi e di sentimenti nuovi, fino a scovare la verità che da sempre è nascosta dietro lo specchio. Nell'ultimo avvincente capitolo della saga, Christelle Dabos ci trasporta, con la potenza suggestiva del suo ritmo incalzante, in un grande gioco di fantasia avvinto alle vicende fin troppo umane dei suoi protagonisti.rnCrollati gli ultimi muri della diffidenza, Ofelia e Thorn si amano ormai appassionatamente. Tuttavia non ufficialmente: la loro unione deve infatti rimanere nascosta perché possano continuare a indagare di concerto sull'indecifrabile codice di Dio e sulla misteriosa figura dell'Altro, l'essere di cui non si conosce l'aspetto, ma il cui potere devastante continua a far crollare interi pezzi di arche precipitando nel vuoto migliaia di innocenti. Come trovare l'Altro, senza sapere nemmeno com'è fatto? Più uniti che mai, ma impegnati su piste diverse, Ofelia e Thorn scoprono che i crolli sono collegati agli echi, che sempre più spesso alterano le comunicazioni radio. Ma come sono fatti gli echi? È ciò che viene studiato all'osservatorio delle Deviazioni, un istituto avvolto dal segreto più assoluto e gestito da una setta di scienziati mistici in cui, dietro la facciata di una filantropica clinica psichiatrica dedita ad aiutare i cittadini colpiti da infermità mentale, si cela un laboratorio dove vengono condotti esperimenti disumani e terrificanti. È lì che si recheranno Ofelia e Thorn, lì capiranno tutto quello che c'è da capire e da lì proveranno a fermare i crolli e a riportare il mondo in equilibrio. -
Le nevi dell'esilio. La saga degli Otori. Vol. 2
I magici e affascinanti scenari di un Giappone sospeso in una dimensione quasi onirica, in cui echeggiano le risonanze di miti millenari, fanno da sfondo a una storia in cui il clangore delle armi si mescola a profezie sconvolgenti e complessi intrighi tra diversi ordini gerarchici, ognuno con il rispettivo codice morale. Un mondo permeato da un’atmosfera epica e visionaria, in cui le alleanze si dissolvono come neve al sole e dove le oscure trame dell’ambizione sembrano non lasciare spazio ad altri sentimenti.rnIl secondo volume della saga degli Otori.rn«Una delle saghe più avvincenti del nostro tempo». - The TimesrnTakeo, ormai erede del potente Clan degli Otori, si è impegnato a unirsi ai ranghi criminali della Tribù, rinnegando la sua educazione pacifica, abbandonando ciò che gli appartiene di diritto, terre, denaro e potere, e rinunciando persino all’amore per Kaede. Ma la Tribù potrà davvero condurre Takeo verso il proprio destino? Il cammino che sceglierà lo condurrà in un vortice di pericoli, di sfide e di sacrifici, nel cuore delle montagne ghiacciate del Paese di Mezzo. Kaede, principale pedina nei giochi di potere dei signori della guerra, dovrà fare ricorso alla sua intelligenza, alla sua bellezza e alla sua tenacia per imporsi in un mondo di uomini potenti e per proteggere il suo prezioso segreto. Mentre cadono le prime nevi, Takeo e Kaede cercano di perseguire i loro scopi nel cuore di un Giappone feudale, crudele e magnifico. Riuscirà il loro amore a sopravvivere alla guerra e all’odio, alle alleanze promesse o infrante? Una storia indimenticabile in cui la passione scalpita, la violenza imperversa e la bellezza cattura ogni cosa. -
Dopo la pioggia
Libro candidato da Jhumpa Lahiri al Premio Strega 2021rnUn romanzo che parla dell’oggi e del domani e che ci fa fremere di paura e di speranza.rnQuando il mondo sembra crollare, quello esterno e quello interiore, inventiamo nuovi modi di stare insieme e di amare.A seguito di un’estate troppo lunga, calda e secca, le piogge violente fanno esondare il Tevere, allagando Roma e tutta la valle. Il fiume diventa barriera fisica, limite geografico e ciò che sembrava familiare, ordinario, diventa improvvisamente estraneo ed ostile. È in questo contesto climatico stravolto e travolgente che Elena e Ettore si confrontano con la fine del loro matrimonio e del mondo come lo hanno conosciuto fino a quel momento. Il viaggio che intraprenderanno diventa occasione di pensieri, emozioni, domande e incontri che segneranno un percorso di cambiamento profondo per entrambi. In questa avventura carica di suspense, tanti personaggi - i loro figli, un fascinoso cercatore di tartufi, una donna giapponese sopravvissuta all’incidente nucleare di Fukushima, una comunità di monache militanti, un giovane norvegese, una cagna ferita e altri ancora – accompagneranno i due protagonisti nella pericolosa scoperta di un mondo nuovo.rnProposto da Jhumpa Lahiri al Premio Strega 2021 con la seguente motivazione: «Come La tempesta, il capolavoro rinascimentale di Giorgione, questo romanzo si interroga sul rapporto profondo e misterioso fra natura e umanità. Anche il romanzo parla di un fiume, un ponte, le rovine. Inquadra una famiglia precisamente raffigurata. E ci troviamo in un’atmosfera burrascosa, densa di nubi, con un cielo squarciato che darà, ai personaggi ma anche al lettore, una svegliata cruciale. In questo romanzo tanto feroce quanto fine la tensione monta pagina dopo pagina. Mezzalama si interpella sul senso precario dell’innamorarsi, di mettere su una casa, di crearsi una famiglia. I punti di vista del marito e della moglie si alternano e oscillano fra passato e presente ma le riflessioni più urgenti riguardano un futuro in ballo, non solo per la coppia ma per un pianeta a rischio i cui fenomeni naturali mostrano un profondo sbilanciamento. Queste pagine affrontano, con grande compostezza e lucidità, le distanze che erodono le relazioni più intime, la vicinanza fra creazione e caos, e lo sconforto di trovarci ai limiti di un mondo sostenibile. Scritto con il massimo controllo, Dopo la pioggia arde quietamente e rivela la mano di un’artista esatta, matura e incisiva. Mezzalama ha realizzato un romanzo straordinariamente attuale, eppure, nella sua specificità, si nutre di mitologia e di una dimensione astratta attraverso la quale questa famiglia affranta diventa ogni famiglia, e questa Roma travolta dalla tempesta diventa ogni luogo sulla terra. Capiamo meglio, leggendolo, come sopportare i rovesci della sorte, come tutelare le generazioni che verranno, come resistere a tutte le incertezze all’orizzonte.» -
Morti ma senza esagerare
L'autore di Giulia 1300 e altri miracoli, La banda degli invisibili e tanti altri romanzi che in questi anni ci hanno fatto ridere e commuovere torna con un romanzo breve, un piccolo gioiello di umorismo e poesia.«Ci sono scambi esilaranti, battute e tanta umanità in queste pagine e nei dialoghi dei protagonisti. I romanzi di Bartolomei sono vere e proprie commedie che riescono a trattare temi difficili con estrema delicatezza e leggerezza: questa è la sua forza» - TuttolibrirnVera è andata a casa dei genitori, si è addormentata nella sua vecchia cameretta e al mattino viene svegliata dalla madre, con il solito vassoio della colazione tra le mani, e dal padre, con il consueto sorriso amorevole sul volto. Tutto normale, a parte il fatto che i genitori erano morti quattro giorni prima. Morti ma senza esagerare, la prima di quattro storie che compongono la ""Quadrilogia della famiglia"""", è una commedia esilarante e profonda che esplora i legami tra genitori e figli, che mappa confini e altitudini del più complesso tra i rapporti umani."" -
Madame Pylinska e il segreto di Chopin
L’opera di un musicista geniale può incantare tutta un’esistenza e darle un senso? Aiuterà anche il narratore a capire lo sconvolgente segreto di una persona amata?rnL'ottavo romanzo del Ciclo dell’invisibile del grande autore francese.rnStudente a Parigi, il ventenne Éric vuole migliorare la sua conoscenza del pianoforte. In particolare vorrebbe capire come suonare bene Chopin, la cui esecuzione continua a lasciarlo insoddisfatto nonostante lo studio e l’applicazione. È così che capita su madame Pylinska, pianista polacca trapiantata in Francia e grande appassionata di Chopin. Le cose però non vanno come il giovane aveva previsto. Anziché vertere su spartiti, note e tempo, le lezioni dell’eccentrica polacca consistono in bizzarri esercizi fisici e mentali.rnrnÉric è perplesso, si arrabbia, arriva a decidere di interrompere le lezioni, senonché lentamente, grazie agli insegnamenti di quella stravagante maestra, si fa strada in lui un modo nuovo di percepire e interpretare Chopin, un approccio al grande musicista che non passa dalla testa, ma si trasmette direttamente dal cuore alle dita sulla tastiera. -
Montagne e nuvole negli occhi
Sull'isola di Wayo-wayo, il destino di ogni figlio maschio secondogenito è già segnato: al compimento dei quindici anni, dovrà mettersi in mare per offrirsi come sacrificio umano al dio del mare. «Un romanzo che racconta senza essere brutale il nostro essere brutali. Ma che non è solo denuncia dell'uomo e del suo modo assurdo dirnstare al mondo, del perdurare dei suoi sbagli, dei soprusi che commette sulle altre specie, dell'errata credenza che lo muove di essere alrnvertice di una piramide che non esiste. È anche e soprattutto omaggio alla parte nobile che ci abita e ci pone in armonia con il tutto, e cirnspinge a rispettare le forze della natura, ci dona l'istinto di sopravvivenza che ci fa continuamente risorgere, nonostante il dolore» - Lorenzo Marone, Tuttolibrirn«La rappresentazione del regno magico di Atile'i, la sua innocente meraviglia di fronte a questo mondo sconosciuto e oscuro, sono fantasiose e commoventi» - Trisha Andres, Financial Timesrn«È un (ir)realismo magico, quello di Wu. Il romanzo è anche un manifesto ecologista, tanto più persuasivo quanto più espresso nelle immagini, nei dettagli e nella progressione della trama» - Marco Del Corona, la LetturaAtrei, tuttavia, ha deciso che sarà il primo a sfidare questa sorte. E a sopravvivere. Sull'altra costa, la vita di Alice sarà travolta da un gigantesco accumulo di spazzatura galleggiante venuto a infrangersi sulle coste di Taiwan, e che porta con sé anche Atrei. All'indomani della catastrofe, Atrei e Alice intraprendono un viaggio fra le montagne, cercando di ripercorrere il sentiero battuto dal marito della donna, prima di morire: sperano così di risolvere il mistero della scomparsa del figlio. Mentre fra i due nasce un'inaspettata amicizia, emergerà un oscuro segreto, per cui Alice dovrà mettere in discussione i propri ricordi e tutte le sue (finora incrollabili) certezze. -
Peste & colera. La vita avventurosa dello scienziato che sconfisse la peste
Un'avventura scientifica, la storia di un uomo che sfidando i confini del suo tempo ha salvato milioni di vite.rnQuesto romanzo fa conoscere ai lettori la storia affascinante e avventurosa di Alexandre Yersin, scopritore nel 1894 del bacillo Yersinia pestis, nonché uno dei più giovani e forse il più geniale fra i componenti della “banda Pasteur”, come Deville chiama il gruppo di scienziati che lavoravano insieme al grande scienziato francese. Scienziato a sua volta Yersin, ma non solo. Uomo sempre in movimento, inquieto, diventato prima marinaio, poi medico di bordo, infine esploratore. Patrick Deville ne ripercorre la vita, seguendone fisicamente le tracce, a Parigi, in Svizzera, a Berlino, e poi in Asia, come un vero e proprio detective letterario, munito di penna e taccuino.rnrnRicostruendo la vita di quest’uomo, attraverso un dialogo serrato e ironico con il suo protagonista, l’autore disvela allo sguardo incantato del lettore avvenimenti storici che vanno dalla fine dell’Ottocento alla metà del Novecento, come la competizione scientifica tra francesi e tedeschi, l’inebriante esplosione di scoperte mediche e tecnologiche, la parabola tragica dell’imperialismo. Patrick Deville definisce questo libro un romanzo senza finzione, dove tutti gli elementi sono reali, e il detective letterario si muove sulle tracce di Yersin sì munito di penna e taccuino ma, soprattutto, di una capacità di sguardo davvero unica.