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La combattente
Il passato, ai suoi occhi, è fascino e sconfitta. Cercare lì la verità per riuscire a rinascere.«Raccontare la storia della propria vita dentro la storia con la ""S"""" maiuscola di un Paese. Raccontare i frammenti della propria esistenza singola e di coppia dentro le certezze, le ansie, le battaglie, le paure di una generazione. Questo è il libro di Stefania Nardini, """"La combattente"""".» – Pier Francesca Fusari per MaremossoAngelita è rimasta da sola nella grande casa di famiglia. Fabrizio, suo compagno di vita da trent’anni, se ne è andato via divorato da un cancro. Scrittrice, ex giornalista, in età matura è travolta da un’opprimente solitudine. L’impatto con la realtà è violento, privo di certezze. Il mondo, questo nuovo mondo, in cui arranca, non le appartiene. Disperata, si aggrappa a brandelli di lucidità che si trasformano in incubi. È l’anno zero. La sua storia con Fabrizio si trasforma in un ricordo crudele che si va sfumando come un ritratto in seppia. Ma accade qualcosa nel presente, una scoperta oltre la quale cova un mistero. Angelita cerca la verità indagando e ripercorrendo gli eventi degli anni Settanta. Perché è lì che si annida un inspiegabile dolore che aveva attanagliato Fabrizio. Un dolore blindato e inconfessabile che lo aveva accompagnato fino alla morte."" -
Non si tocca
Vincitore in Francia del Prix du Premier Roman.Di giorno professoressa di filosofia in un liceo della banlieue parigina. Di notte regina del Burlesque. Il viaggio di una donna libera.Joséphine è un’insegnante di filosofia trentacinquenne di un liceo nella banlieue parigina. Delusa da un sistema scolastico e da una gerarchia che privano lei e i suoi colleghi degli strumenti per esercitare al meglio il proprio mestiere, ricerca altrove la vitalità che la scuola le sottrae. Si iscrive per caso a un corso di danza burlesque, che presto le restituisce passione e fiducia nel proprio corpo e nelle proprie capacità. Assunta in un esclusivo club di striptease col nome d’arte di Rose Lee, dà inizio a una doppia vita. Di notte, regina e testimone dell’affascinante universo del cabaret, tra strass e corsetti, danzatrici fatali ma dalla profonda umanità e annoiati professionisti in cerca di eccitazione e sogno; di giorno, protagonista e vittima di faticose mattinate al liceo. Lo scambio epistolare con un alunno volenteroso le restituirà un po’ di fiducia nell’insegnamento. I sospetti di un altro studente attireranno dicerie sul suo conto. Ma volgarità e doppiezza non sono sempre dove uno le colloca o se le aspetta. Il libro offre uno spaccato realistico del mondo della scuola ridotta ad azienda, dove i programmi sono sempre più risicati, gli alunni esentati da ogni rispetto dell’autorità, e gli insegnanti imbottiti di ansiolitici. Ma è anche un viaggio nel mondo notturno e polveroso degli strip-club, abitato da ballerine e clienti con le rispettive motivazioni, le loro storie e personalità, mai banali. Infine, Non si tocca è un viaggio nell’identità femminile. Nell’accettazione del proprio corpo, nel conflitto tra responsabilità e libertà. Nei rapporti di solidarietà e complicità tra donne. Nel coraggio e nell’intraprendenza di chi segue strade poco tracciate. -
L' ultima caccia
Deon Meyer ci regala un romanzo trascinante e di tragica attualità.rnrnrn«Potente» - Stephen Kingrnrnrn«Evocativo, un pieno di emozioni». - The Timesrnrnrn«Uno dei migliori autori di thriller del pianeta». - Daily MailrnrnrnSudafrica. Un uomo scompare dal treno più lussuoso del mondo, per essere ritrovato solo dopo qualche settimana tra i cespugli del deserto del Karoo, sfigurato e quasi irriconoscibile. Il caso, gestito con faciloneria e incompetenza, arriva ormai “freddo” sulla scrivania di Bennie Griessel, capitano della polizia di Città del Capo. Affiancato dal passionale collega Vaughn Cupido e dall’inappuntabile colonnello Mbali Kaleni – la donna al comando della sezione Crimini Violenti, meglio nota come gli “Hawks”, i “Falchi” – Griessel tenta di dipanare il bandolo della matassa. Ma qualcuno, ai piani alti del governo e della polizia, non fa altro che mettergli i bastoni tra le ruote, cercando in tutti i modi di depistarlo. La morte dell’uomo, ex piedipiatti e bodyguard di uno dei ministri più in vista, sembra infatti essere legata a gravi episodi di corruzione degli alti apparati. Un caso scomodo, che qualcuno desidera insabbiare il più in fretta possibile. Nel frattempo, a diecimila chilometri di distanza, un uomo di nome Daniel Darret tenta di ricostruirsi una vita nella città di Bordeaux. È un uomo solitario e misterioso, con un passato di sangue e paura, che desidera una cosa soltanto: dimenticare. Ma un amico della vita precedente riesce a rintracciarlo, scoprendo la sua nuova identità. E gli affida un’ultima, importantissima missione. L’ultima caccia. -
Il fiume dentro di noi
Una storia di passioni, classi e doveri sociali: Il fiume dentro di noi è destinato a diventare un classico della letteratura inglese, nel solco di Thomas Hardy, Graham Swift e Helen Dunmore.«Con una prosa poetica, quasi sublime e allo stesso tempo corroborante, Karen Powell ci accompagna in una storia di giovinezze interrotte, famiglie spezzate, incomprensioni e amori logoranti. Con un’atmosfera lugubre e sensuale non bisogna fare altro che immergersi nel fiume fino a scoprirne i segreti sepolti» - Cristiano Saccoccia, Satisfictionrn«L’Amleto di Shakespeare ispira questo romanzo di Karen Powell che lo riscrive in chiave contemporanea mettendo al centro del racconto le voci che nella tragedia appartenevano a Ofelia e Gertrude, dando voce ai sentimenti delle donne di ogni tempo.» - Michaela K. Bellisario, Io Donna«Powell gestisce sapientemente la sua narrazione frammentata, che sfreccia avanti e indietro nel tempo. I personaggi nascondono segreti e traumi o esibiscono gelosie e manie. Powell esplora l’amicizia, il desiderio, la salute mentale e le divisioni di classe. Eccelle nelle sue descrizioni della natura selvaggia, in particolare il fiume, che si rivela sia una forza vitale sia una tomba acquatica» - InternazionaleÈ l’estate del 1955. Il corpo di Danny Masters viene ritrovato da tre amici nel fiume che bagna Starome, un paesino nella tenuta dei Richmond nella contea del North Yorkshire.rnrnAlexander, uno dei tre amici che hanno ritrovato Danny nonché unico erede di Richmond Hall, è sempre stato un ragazzo imprevedibile. Negli ultimi tempi è diventato sfuggente, il suo comportamento è più strano che mai. Sua madre, Lady Venetia Richmond, è da poco vedova ed è troppo impegnata a tenere insieme la vasta tenuta di famiglia per preoccuparsi di Alexander, anche se potrebbe aver bisogno del suo aiuto. Anche la seconda amica, Lennie Fairweather, ragazza di campagna e figlia del segretario personale del defunto Sir Angus Richmond, ha altro per la testa. Innamorata di Alexander, sogna di fuggire dal padre iperprotettivo e dal fratello dispotico, Tom, anche lui presente al ritrovamento del cadavere di Danny.rnrnNelle settimane successive al tragico annegamento, il fiume comincia a svelare i suoi segreti. E mentre emergono le circostanze della morte di Danny, altre storie vengono a galla minacciando di sconvolgere i piani di tutti e di annientare un intero modo di vivere. -
Il cantiere di Berto
Il romanzo del ponte di Genova scritto dal figlio del suo architetto, Renzo PianornLa storia dopo il crollo, della gente che viveva lì sotto. Ma soprattutto l’epico racconto del cantiere per il nuovo ponte che ha mostrato a tutti l’Italia migliorern«Renzo Piano ha progettato il ponte Genova San Giorgio, il figlio Carlo lo ha trasformato in un romanzo» - Stefano Rissetto, Primo CanaleUna corsa contro il tempo per ricostruire il ponte crollato, un amore che si affaccia quando i capelli stingono nel bianco, un cane che non ha nome. La vita di Berto, professione geometra, enigmista per passione, sta per cambiare. Questo, almeno, lui spera. Sono i mesi frenetici del grande cantiere sul Polcevera. Tra i mille operai di questo cantiere, di questo luogo magico sospeso tra dolore e speranza, ci lavora anche lui: Berto fa il caposquadra e non è un mestiere comodo. I riflettori sono puntati su Genova, potenti d’ogni sorta si mostrano in passerella, la gente si assiepa davanti al recinto per seguire la rinascita del viadotto. C’è bisogno di riscatto: c’è una ferita da curare, quella della fiducia smarrita nella tragedia. Che ne sarà del suo ponte? Lo accudiranno gli stessi che hanno lasciato andare in malora il suo predecessore? Il nuovo ponte cresce sano e forte, riempiendo il vuoto che rende orfano il cielo sopra il quartiere di Certosa. Cresce come il figlio che Berto avrebbe desiderato. I politici smaniano per tagliare il nastro, la magistratura indaga sulle colpe del disastro, i parenti delle vittime invocano giustizia, la società che aveva in gestione il vecchio viadotto resiste agli assalti affidandosi a legioni d’avvocati. Il governo tentenna sulle decisioni da prendere e la gente di Certosa si scopre smarrita. Berto sente sfuggire le ultime occasioni della vita, e sa che non torneranno indietro. Ci vuole coraggio a decidere. E lui deve trovarlo per evitare lo scempio: del ponte, dell’amore ritrovato e della sua vita stessa. -
Love After Love
Vincitore del Costa First Novel Award 2020«Uno dei motivi per cui ""Love After Love"""" è così piacevole è che si può leggere come una meditazione moderna sui diversi generi di amore così come vennero catalogati dagli antichi greci. L'amore che cura e l'amore che ferisce, i tormenti dell'ossessione (""""mania""""), il sesso e la passione (""""eros""""), la famiglia, l'amicizia (""""philia""""), l'accoglienza o il rifiuto da parte della comunità (...). La scrittura poi è così vivace e ritmica che a volte al lettore non pare di leggere il romanzo, ma di ascoltarlo» – The Guardian«Irrequieto, straziante, e intensamente affascinante, """"Love after Love"""" rimarrà con voi per molto tempo dopo l'ultima pagina» – André Aciman«""""Love after Love"""" è un regalo dopo l'altro. Un'indimenticabile sinfonia di amore e perdita, angoscia e senso di colpa, e i segreti e le bugie che insieme ci attirano e ci fanno a pezzi» – Marlon James«""""Love after Love"""" è divertente, DAVVERO divertente. Mi ha fatto piangere terribilmente e mi ha portato esattamente a Trinidad. Una storia di seconde e terze possibilità, amore e segreti» – Jessie Burton«Pieno di ingegno e di spirito» – Tracy ChevalierNell'isola caraibica di Trinidad, abitata da una popolazione mista di discendenza indiana e africana, Betty Ramdin, da poco vedova con un bambino di cinque anni, prende in affitto in casa Mr Chetan. Questi è una persona davvero perbene che presto diventa suo amico e anche una figura paterna per il bambino. Mr Chetan è omosessuale in un'isola dove è impossibile dichiararlo apertamente. I tre si stringono sempre più in un legame famigliare che li conforta e li protegge dalle asprezze della vita sull'isola. Presto però sulle loro teste si addenseranno nubi minacciose."" -
I giorni della Comune. Parigi 1871
A 150 anni dalla Comune, il punto più alto nella storia del socialismo, proponiamo documenti e proclami di quel breve, entusiasmante e tragico periodo della storia universale.«La Comune mutò le coscienze dei lavoratori e la loro percezione collettiva. Da quel momento in poi, divenne sinonimo del concetto stesso di rivoluzione» - Marcello Musto, il Manifesto Dal 18 marzo al 28 maggio 1871, il popolo parigino proclamò la Repubblica, elesse la propria assemblea, eliminò l'esercito e armò i cittadini, stabilì l'istruzione laica e gratuita, rese elettivi i magistrati, affermò l'autonomia femminile, unificò i salari degli operai e dei funzionari, favorì le associazioni dei lavoratori, proclamò la libertà di coscienza ed espressione, protesse le arti. Repressa ferocemente nel sangue, resta di esempio per ogni futura e necessaria rivoluzione. Con una cronologia di Mariuccia Salvati. -
Tre
Valérie Perrin ha il dono di cogliere la profondità insospettata delle cose della vita. Seguendo il filo di una vicenda struggente e implacabile, l'autrice ci trascina al cuore dell'adolescenza, del tempo che passa e separa.«Il fenomeno Perrin si fa in ""Tre"""" con il nuovo romanzo. Il suo Cambiare l’acqua ai fiori è stato il caso del 2020. Questa volta il tema è l’amicizia» - il Giornalern«Su tutto, vince il ritratto di una generazione di giovani che morde il freno all’alba di una veloce modernizzazione, così simile alla generazione dei ragazzi di qui (e di qualsiasi posto). Ma anche la sensazione che non tutta l’innocenza sia perduta, non tutte le canzoni siano finite, né tutti i sogni siano caduti, ma anzi, lungo i fili misteriosi che ci legano e qualche volta si ingarbugliano, qualcuno si sia avverato» - la Letturarn«Valérie Perrin è maestra nell’incrociare storie e destini, nell’attraversare il tempo ricomponendone i frammenti con un ritmo implacabile e facendo rivivere la propria di adolescenza, le tristezze e le gioie, ogni prima volta e tutti gli uomini sbagliati, il peso dei segreti. E l’amicizia, quella vera, che, nonostante tutto, è una delle poche cose che, alla fine, contano» - il Secolo XIXrn«Torna la Perrin ed è già bestseller» - il Fatto Quotidiano«Tre è il romanzo dei senza amore, dei figli abbandonati o non considerati e dei loro vuoti. Il tentativo di colmarli attraverso un’amicizia totalizzante si risolve nella condivisione della vita.» – Michela Panichi per Maremossorn«Mi chiamo Virginie. Di Nina, Adrien ed Étienne, oggi Adrien è l'unico che ancora mi rivolge la parola. Nina mi disprezza. Quanto a Étienne, sono io che non voglio più saperne di lui. Eppure fin dall'infanzia mi affascinano. Sono sempre stata legata soltanto a loro tre.»1986. Adrien, Étienne e Nina si conoscono in quinta elementare. Molto rapidamente diventano inseparabili e uniti da una promessa: lasciare la provincia in cui vivono, trasferirsi a Parigi e non separarsi mai.2017. Un'automobile viene ripescata dal fondo di un lago nel piccolo paese in cui sono cresciuti. Il caso viene seguito da Virginie, giornalista dal passato enigmatico. Poco a poco Virginie rivela gli straordinari legami che uniscono quei tre amici d'infanzia. Che ne è stato di loro? Che rapporto c'è tra la carcassa di macchina e la loro storia di amicizia?"" -
Running upon the wires-Un arpeggio sulle corde. Testo inglese a fronte
Un arpeggio sulle corde è un libro appassionato, commovente e gioioso sull’amore, sulla sua fine e sul suo inizio.«Una delle voci più potenti della scena inglese è tornata. E lo fa conturbandoci, sorprendendoci» - la LetturaUn arpeggio sulle corde è la prima raccolta di poesie che Kae Tempest ha pubblicato dopo il successo ottenuto con Resta te stessa. In una serie di poesie, rap, frammenti e schizzi squisitamente modulati, Tempest descrive il crepacuore connesso con la fine di un rapporto e la gioia che circonda l’inizio di un nuovo amore; ma ci racconta anche quello che succede nel mezzo di questo processo, quando il cuore è tirato da tutte le parti.rnrnrnrnrnUn arpeggio sulle corde segna uno stacco netto dalle opere precedenti di Kae Tempest e si presenta in maniera intima e senza falsi pudori – ma conferma anche il ruolo di Tempest come una delle più importanti e veritiere voci poetiche contemporanee: i lettori non saranno sorpresi di ritrovare nelle questioni di cuore la stessa franca e risoluta capacità di osservazione riservata ai mutamenti politici e sociali. -
Heaven
Dall'autrice del bestseller Seni e uova, un romanzo illuminante sulle conseguenze della violenza e sulla forza della solidarietà nella società contemporanea.rnrn«Leggere Heaven di Mieko Kawakami è come vedere un implacabile film horror sulla giovinezza di un ragazzo di 14 anni, senza nome, vittima di bullismo da parte di compagni di scuola sadici, che si prendono gioco del suo occhio pigro» - Internazionalernrn«La cosa sorprendente di Heaven non è tanto la storia bensì il carico di riflessione che causa. Kawakami traccia un quadro crudo eppure poetico del dramma del bullismo che investe un'ampia gamma di partecipanti: chi lo subisce, chi lo perpetua, i genitori, gli insegnanti, i compagni di classe, chi vede e non parla, chi cerca di intervenire, chi è estraneo a tutta la vicenda ma vi assiste per caso, chi – come noi - legge il libro e intanto pensa» - TuttolibrirnrnHeaven indaga l'esperienza e il significato della violenza e il conforto dell'amicizia. Bullizzato per il suo strabismo, il protagonista del romanzo soffre in silenzio. La sua unica tregua è l'amicizia con una ragazza, Kojima, anche lei continuamente vittima dei dispetti delle coetanee per via della trasandatezza con cui si presenta a scuola. Kojima invita il ragazzino protagonista a un fitto scambio epistolare innocente e pieno di sogni, dove non c'è posto per l'angoscia del bullismo. Le lettere si susseguono a gran ritmo, riempiendo fino all'estremo la custodia del dizionario dove il ragazzino le nasconde, nonché diventando l'unico motivo di gioia delle giornate dei due ragazzi, che a scuola tendono a eclissarsi, anche agli occhi l'uno dell'altra. Ci sono molti segreti, cose che secondo la piccola e intelligente Kojima, non potranno mai essere comprese dai compagni di classe, i quali non sanno fare altro che sfogare le loro debolezze su di lei e sul suo amico. Ma qual è la vera natura della loro amicizia se è il terrore ad alimentare il loro legame? -
Macello
Maurizio Fiorino ci trasporta in una periferia di un Sud arcaico, fatto di esistenze disperate che non hanno paura di mostrare i loro abissi interiori.rnrn«Una storia che non lascia scampo, più dei precedenti romanzi dell’autore – dove non è che non abbondassero i drammi, ma lì la pressione del dolore allentava nel germe di proiezioni benefiche, da immaginare come simbolica possibilità di un (pur anticonvenzionale) lieto fine» - Quotidiano del sudrnrn«Romanzo-ballata sanguinante, scavato nella pietra della Sila, ambientato nel paese di una conca bollente della Calabria. Vi si parla di un dolore antico, di una bruttezza (di volti sfigurati) irredimibile, di colpe segrete, di un destino ineluttabile che forse riguarda tutti noi (il Sud è metafora dell'esistenza, non solo luogo geografico). L'incipit è cinematografico, quasi Scorsese, e al tempo stesso sorretto da una lingua tesa, personalissima» - Filippo La Porta, la Repubblicarnrn«Macello conferma Fiorino come autore di spessore, elegante e con senso della misura anche quando naviga nelle paludi del peggior degrado. La sua è una voce salda, precisa, lontana dalle bellurie. Qualcosa che, nonostante la pesantezza delle vicende, è stimolante leggere» - TuttolibrirnAnni '70, siamo a Bagnamurata, un minuscolo paese periurbano di un Sud scabroso e arcaico. Biagio cerca in tutti i modi una via di scampo: figlio unico e orfano di madre, viene cresciuto da Bruno, il macellaio del paese, nonché un uomo prigioniero dei propri silenzi, come tanti personaggi del romanzo, cani sciolti divorati dal bisogno di lasciare un segno, anche disperato, della propria esistenza. C'è Vittorio, il vecchio “vizioso” del paese che paga i ragazzini in cambio di rapporti squallidi e umbratili. Lia, la vicina di casa che pratica bassa magia fino a diventarne ossessionata. Poi Elsa, l'unica donna che sembra in grado di amare suo padre ma che, con la stessa rapidità con la quale si infila nella loro vita, così scompare. E Sara, una vecchia compagna delle scuole elementari che il protagonista finirà per sposare e che proverà, invano, a rendere felice. Infine lui, Alceo, un giovane sognatore che farà respirare a Biagio l'unico istante di tregua di quel mondo-tritacarne dentro il quale, prima o poi, si finisce dentro. Scavando all'interno di ogni singola frase con una scrittura capace di riempirti i polmoni d'aria e di toglierti il fiato un attimo dopo, Fiorino traccia un ritratto emozionante di quelle esistenze che, prima di essere messe al mondo, sembrano essere state imbottite di esplosivo. Senza sconti e con lucidità spiazzante, ci mostra gli abissi emotivi che ognuno di noi si porta dentro e che, come la lama sottile di un coltello, insistono sempre attorno alla stessa ferita, rendendola un'inarginabile e dolorosa crepa dentro la quale non si può che guardare a sé stessi. -
Vicinanza distante
La storia sconvolgente delle mogli degli ufficiali SS che, pur vivendo a Buchenwald, non si ""resero conto"""" dello sterminio in corso. Un romanzo dalla potenza disarmante che, nel raccontare la normalità della vita quotidiana delle famiglie delle SS in servizio presso il campo ci avvicina a quella parte di storia che nel suo orrore crediamo più lontana di quanto non sia.rn«Un mondo fatto di cattiveria e di egoismo in cui ognuno cerca di salvare se stesso, disinteressandosi di ciò che accade agli altri e contribuendo così all'orrore collettivo. La shoah non è solo il frutto della follia di un'ideologia malata, ma anche la conseguenza dell'indifferenza generale, quella stessa indifferenza che, quando la guerra finisce e gli Americani costringono gli abitanti di Weimar a visitare il campo di Buchenwald, li porta a chiudere gli occhi, a negare l'evidenza e a lavarsi le mani» - Michela Marzano, TuttolibrirnrnLasciare l'adorato appartamento a Monaco non è l'esperienza straziante che Frau Greta Hahn si era prefigurata. La nuova casa è ancora più accogliente e basta varcarne la soglia per incontrare alcuni degli artigiani più abili d'Europa. Frau Hahn e le mogli degli altri ufficiali che vivono in questa piccola comunità possono ordinare tutto ciò che desiderano, che si tratti di nuovi tendaggi realizzati con le più pregiate stoffe francesi, o di pezzi di mobilio progettati per le esigenze più particolari. La vita qui a Buchenwald sembrerebbe un paradiso. Acquattata proprio nella foresta che li circonda – così vicina eppure così distante – c'è la presenza incombente di un campo di lavoro forzato. Il marito di Frau Hahn, SS Sturmbannführer Dietrich Hahn, ricoprirà la nuova e potente posizione di responsabile del campo. E con l'aumentare dei prigionieri, il lavoro si fa ancora più intenso. La corruzione dilaga, le scorte sono insufficienti, e il sistema fognario sempre più sotto pressione. Quando Frau Hahn si ritrova incastrata in una collaborazione improbabile e commovente con uno dei prigionieri di Buchenwald, il Dottor Lenard Weber, non potrà più continuare a ignorare ingenuamente ciò che sta succedendo. Un travolgente romanzo polifonico ambientato dentro, e intorno, a un campo di concentramento tedesco durante la Seconda guerra mondiale e nell'immediato dopoguerra. Vicinanza distante ci costringe a interrogarci sulla nostra continua e intenzionale capacità di distogliere lo sguardo in un mondo che è ancora una volta schiavo dell'idea che tutto – persino i fatti, la verità, i princìpi morali – sia relativo. Un romanzo di devastante bellezza."" -
Croci rosse
Un grande romanzo verità che attingendo agli archivi della Croce Rossa porta alla luce la storia tragica dell'URSS e dei suoi prigionieri di guerra.«Se volete entrare nella testa della gioventù russa di oggi, leggete i libri di Filipenko» – Svetlana Aleksievič«Filipenko sa avvincere partendo con una semplicità che fa trasparire la passione da un presente segnato ancora dal peso della storia, dalla difficoltà di capire fino in fondo gli orrori di ieri e, di conseguenza, di costruire un presente diverso, sotto nuove e ottuse dittature» - Internazionale«Una volta, porgendomi un mio romanzo da autografare, un lettore mi disse di essere un archivista e mi chiese se potevo essere interessato a riceverei documenti storici su cui stava lavorando. Per qualche anno, pur imparando dettagli anche atroci, non ci trovai storie interessanti da sviluppare. Poi un giorno ricevetti una sua telefonata: aveva trovato un paio di lettere che il Comitato internazionale della Croce rossa aveva mandato ai nostri vertici e cui era stato vietato di rispondere. Me ne accennò il contenuto. Nel tempo di una doccia il romanzo era pronto.» È così che nasce la storia di Tat'jana Alekseevna, la protagonista di Croci rosse, ex dattilografa al Commissariato del popolo agli Esteri ora malata di Alzheimer che, per timore di portare con sé il suo segreto, lo rivela pian piano al giovane che si è appena trasferito nell'appartamento di fronte al suo (anche lui con un passato pesante sulle spalle) e che ascolta, prima scettico se non scocciato e poi sempre più coinvolto, la storia di come l'URSS aveva scelto di non curarsi dei suoi prigionieri di guerra e di come riuscì a infierire sulla vita di tante persone come Tat'jana. Filipenko ha ricostruito con cura minuziosa gli scambi epistolari fra la Croce rossa internazionale e il governo sovietico (emersi dall'archivio della Croce rossa di Ginevra e parzialmente riportati anche in coda al romanzo), ma ha saputo soprattutto tradurli in pagine dense di umanità. Tat'jana Alekseevna, suo marito e la loro bambina sono gli unici personaggi inventati della vicenda. Per la Storia, invece, parlano tutti gli altri nomi presenti nel libro. -
L' ultimo siriano
Souleimane racconta la tragica quotidianità di un paese come la Siria, dilaniato dalla guerra civile, in cui anche l'amore è terreno di battaglia.«La più bella storia d'amore di tutta la mia vita è stata durante la guerra in Siria. Ma essere gay o bisessuali o atei nella maggior parte dei paesi arabi è orribile» – Omar Youssef SouleimaneIl 17 dicembre 2010 il tunisino Mohamed Bouazizi si dà fuoco sulla pubblica piazza per protestare contro le condizioni economiche e sociali del suo paese. Il suo gesto scatena tutta una serie di proteste che nei primi mesi del 2011 si estenderanno a vari paesi del Nordafrica e del Medio Oriente, dal Marocco all'Arabia Saudita, in un movimento di rivolta contro le autorità noto come la “primavera araba”. In Siria la repressione è particolarmente violenta. Il regime in carica, presieduto dal dittatore Bashar al-Assad, non vuole saperne di aprirsi alle richieste di democrazia, giustizia e libertà che si elevano dai giovani partecipanti alle manifestazioni organizzate a Damasco, Homs, Aleppo e nel resto del paese. Fin da subito fioccano gli arresti, le torture, le uccisioni. Joséphine, Youssef, Khalil, Rashid e altri sono un gruppo di giovani impegnati che portano avanti un messaggio di pace e democrazia e per questo vengono perseguitati. Personalmente, Youssef è innamorato a distanza, Joséphine sogna di diventare professoressa, Rashid studia per diventare medico: le loro storie private si intrecciano con il corso di una rivoluzione che ben presto degenera in guerra civile. La polizia di Assad ha potere di vita e di morte sulla gente, il suo esercito bombarda le zone ribelli facendo strage di civili, e la situazione si complica quando la rivolta viene cavalcata dagli integralisti islamici: stretti tra due forze estremiste e ben armate, i nostri giovani idealisti non hanno più storia. Crollato il sogno della democrazia e del pacifismo, i pochi che non sono stati arrestati o uccisi saranno costretti alla fuga e all'esilio. Un romanzo struggente e spontaneo che fa luce su uno degli episodi più contorti e incomprensibili dei nostri tempi, la guerra civile siriana, che nel 2020, anno in cui stiamo scrivendo, è ancora in corso. -
Suiza
Il romanzo di un amore controverso, ambiguo, capace di mettere alla prova quello che riteniamo giusto.«""Suiza"""" è un romanzo d'esordio straordinario» – L'Express«""""Suiza"""" è una storia di sesso e istinti, amore selvaggio e redenzione» – Livres HebdoGalizia, terra di foreste e di prati, di pioggia e cieli sconfinati, di mare e santuari. In paese la vita scorre lenta e tranquilla, scandita dai lavori della campagna e, la sera, dal bicchiere di vino al bar, rigorosamente tra uomini. Niente sembra in grado di smuovere quella routine che pare cadenzata sulle note di un flamenco in lontananza, finché in paese, catapultata da un'altra vita, arriva Suiza. Suiza ha la pelle bianca quanto quella dei galiziani è conciata dal sole, gli occhi azzurri e limpidi quanto quelli dei galiziani sono scuri e ardenti, i capelli biondi quanto i galiziani li hanno neri. Non parla una parola di spagnolo e non sembra neanche tanto sveglia, alcuni pensano addirittura che sia un po' ritardata; non è neanche particolarmente bella, almeno non in modo appariscente, ma questo non impedisce ai cuori degli uomini di accendersi di passione. Nella corsa alla conquista la spunterà Tomás, il più determinato: ma quello che da principio era solo un desiderio divorante si trasformerà ben presto in amore vero. E l'amore, si sa, fa rima con morte... Il romanzo d'esordio di Bénédicte Belpois è allo stesso tempo struggente e ironico, tenero e spietato, torrido e romantico, ma è soprattutto un inno alla vita semplice e ai pochi, solidi valori fondamentali che, guarda caso, sono quelli della natura e dell'amore."" -
Una bestia in paradiso
Vincitrice del Prix littéraire del giornale «Le Monde.»«Cécile Coulon è una scommessa sicura» – Vanity Fair«Una protagonista femminile indimenticabile» – Lire«Un racconto feroce di amore e follia» – Le Mondernrn«Cécile Coulon scrive un romanzo fortissimo, tutto fatto di sincronie in cui il mondo esteriore cede il posto al mondo interiore, e viceversa. Così la campagna non è solo la cornice in cui si muovono i protagonisti, ma la consistenza stessa, la terra dura di cui è fatta la loro anima - e anche se fuori c'è il Paradiso, dentro brucia sempre l'inferno» - Andrea Marcolongo, TuttolibrirnrnDa molto tempo ormai le chiavi del Paradiso sono in mano a Émilienne, una donna dura ma giusta che conosce le bestie e sa parlare al grano. Sono chiavi che hanno aperto le porte a diverse persone: a Marianne, tornata alla casa materna con un marito poco adatto alla vita in campagna, morta con lui su una curva maledetta poco distante. A Blanche e Gabriel, i due nipotini rimasti a covare il dolore della perdita, lei così simile a nonna Émilienne, lui così incapace di colmare il vuoto e trovare un posto al Paradiso. A Louis, infine, fuggito adolescente ai pugni di un padre violento, ed entrato a far parte del paesaggio e degli abitanti della fattoria. Una squadra dolorosa ma forte, che tesse dentro di sé legami forti e di un amore bizzarro. Louis e Blanche, quasi fratelli eppure distanti, con un sentimento sempre insoddisfatto che va dall'uno all'altra e lì si blocca. Gabriel, sempre con un occhio altrove e Émilienne, per tutti presente e per tutti solida. È in quella casa che, durante l'uccisione del maiale, Blanche e Alexandre fanno l'amore per la prima volta. È lì che Blanche decide di ignorare l'amore di Louis e di abbandonarsi all'abbraccio del suo compagno di classe. È lì che Alexandre, pur così diverso, così ambizioso e bello, viene accolto da un mondo di sentimenti intensi, così lontano dall'apatia dei suoi genitori. Ed è sempre lì, contro il muro della cucina, che Blanche va in pezzi quando Alexandre annuncia di voler studiare in città. Ancora lì che passeranno gli anni, veloci e placidi come solo il tempo senza amore sa essere. Fino al giorno in cui Alexandre farà ritorno al Paradiso. -
Il rospo e la badessa. Venetia 1172
Venezia 1172. Mentre la prima epidemia di peste della storia della città flagella la Serenissima, il doge Vitale II Michiel viene assassinato. Molti membri del Consiglio spingono per un cambiamento radicale del metodo elettivo del Doge: non più affidato alla proclamazione diretta del popolo, ma scelto da pochi prescelti. Mentre le fiamme avvolgono la città, si scrive la storia del mondo.rnrn«La maestria narrativa di Roberto Tiraboschi sa orchestrare storie piene di personaggi, complesse ma al tempo stesso lineari» - Tiziano Scarpa, TuttolibrirnrnVenezia, maggio 1172. La città è in fiamme, devastata da una sommossa scoppiata dopo la sconfitta della flotta veneta nei pressi di Costantinopoli. Il doge Vitale II Michiel viene assassinato dai rivoltosi sul sagrato della chiesa di San Zaccaria. Di cento galee inviate in oriente ne sono tornate solo diciassette. E con i superstiti è sbarcata anche un'epidemia di peste. La prima di cui si ha notizia nella storia di Venezia. Il compito più urgente è scegliere un nuovo Doge. Intorno a questa nomina si scatenano gli appetiti di tutta la nobiltà veneziana. Sicara Caroso, badessa del monastero di San Lorenzo, donna dalla bellezza inquietante, quando scoppia la rivolta sta recandosi a San Giacomo in Paludo, un convento sperduto nella laguna. Una giovane monaca indemoniata, Persede Gradenigo, figlia di uno dei nobili più in vista della città, è stata trovata affogata in fondo a un pozzo. Le consorelle sostengono che si è tolta la vita, spinta dal demonio che la possedeva. La badessa è piena di dubbi. Ha inizio così un lungo e tortuoso percorso alla ricerca della verità. Negli stessi giorni Venezia si trova davanti a una svolta politica, uno scontro tra “populismo” e “democrazia” ancora oggi attuale. Molti membri del Consiglio spingono per un cambiamento radicale del metodo elettivo del Doge: non più affidato alla proclamazione diretta del popolo, ma scelto da pochi prescelti, selezionati tra i rappresentanti dei cittadini. Un cambiamento epocale che può determinare il futuro della città. -
La delinquenza accademica
Che cosa sappiamo davvero del sessantotto? E cosa si nasconde dietro quei movimenti di massa avvenuti in Italia e nel mondo? Questo libro raccoglie testi significativi, come quello di don Lorenzo Milani, autore del severo atto d'accusa Lettera a una professoressa, insieme a tanti documenti che oggi rappresentano un'importante testimonianza.Il '68 come movimento creativo e spinta al cambiamento è durato pochi mesi, soffocato dalle logiche di potere, dal protagonismo dei leader e dalle ideologie della violenza. Questa antologia raccoglie i testi seminali di quella breve stagione, dal mondo all'Italia, ancora attuali e utili ai giovani di oggi per confrontare il loro disagio con quello di ieri e soprattutto a trovare già in quei discorsi la critica radicale a quella istituzione di produzione di conformismo che è l'accademia. Il libro raccoglie testi e documenti nati dall'interno del movimento. Dal Manifesto di Port Huron alla Lettera a una professoressa, e poi i fratelli Cohn-Bendit, Rudi Dutschke, James Petras, Jerry Rubin, Guido Viale, Carlo Donolo e altri. I testi qui raccolti sono molto significativi come testimonianza di un nuovo linguaggio politico e di un'ipotesi di società alternativa. -
Cronache scomode. L'Italia da cui veniamo
La storia del potere delle parole in mano alle donne: Camilla Cederna e le sue inchieste dimostrano gli effetti di un libro scomodo nell'Italia da cui veniamo.In questa antologia sono raccolti gli articoli e le inchieste che Camilla Cederna, una delle più note giornaliste del nostro Novecento, ha dedicato ai fatti di piazza Fontana, dell'omicidio Pinelli e di quello del commissario Calabresi. Sempre dalle colonne dell'«Espresso», a partire dal 1975, Camilla Cederna iniziò una campagna critica contro Giovanni Leone, Presidente della Repubblica in carica, e i suoi familiari per lo scandalo Lockheed (illeciti nell'acquisto da parte dello Stato italiano di velivoli dagli USA). Nel 1978 uscì il suo libro Giovanni Leone: la carriera di un presidente (Feltrinelli) che vendette oltre 600mila copie e che fu determinante nella decisione di Leone di dimettersi da Capo dello Stato. Diffamata, accusata, odiata e amata allo stesso tempo, Camilla Cederna è stata una precorritrice dei tempi e una donna emancipata e realizzata nella sua professione, modello ed esempio per tante altre. -
Tutto perfetto tranne la madre
Tutto perfetto tranne la madre è il terzo sorprendente capitolo della Quadrilogia della famiglia. Una storia breve che saprà emozionare e far riflettere anche dopo l’ultima pagina.rnQuando si è trovato faccia a faccia con un tir fuori controllo, Pietro ha visto tutta la vita passargli davanti agli occhi. C’è un solo problema: la vita che ha visto non era la sua.rnPietro è un uomo fortunato, fa il lavoro che ha sempre sognato, ha una compagna che ama anche i suoi difetti e soprattutto ha il padre migliore del mondo. Eppure, quando si trova faccia a faccia con un tir fuori controllo e per un istante vede tutta la vita passargli davanti agli occhi, in quei frammenti nota qualcosa che sconvolgerà per sempre le sue certezze e le sue priorità. Bartolomei dimostra ancora una volta di saper raccontare con delicatezza autentici drammi in grado di devastare vite, di segnare destini. Sempre sul filo di un’ironia incalzante che affonda nella malinconia e nella rabbia per poi restituire speranza.