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I draghi, il gigante, le donne
Libro vincitore del Premio Inge Feltrinelli 2023, categoria Diritti in costruzione.Agli occhi della piccola Tutu – cinque anni – la guerra civile in Liberia appare come una favola. Per tre settimane la bambina fugge e si nasconde dai ribelli (i draghi), assieme alla nonna, due sorelle e il padre (il ""Gigante"""" che la protegge). I cadaveri lungo la strada sono persone """"che dormono"""", le fa credere il padre aiutandola così a superare l'orrore. Le donne del titolo sono la mamma e una giovane miliziana ribelle, che faranno l'impossibile per cercare di salvare Tutu e la sua famiglia. Così un'atroce storia di guerra si trasforma in una favola dove convivono mostri ed eroi, cattivi e fate buone.«La storia commovente di una bambina che inizia una nuova vita negli Stati Uniti, e la narrazione della nostalgia e della perdita di un intero popolo.» – Michela Marzano, Robinson – la Repubblica«I draghi, il gigante, le donne è il racconto di una storia che ha bisogno di prendersi lo spazio per mettersi in ordine. È la crescita di una bambina che diventa donna. È realismo magico, realismo mimetico, memoir. È fuga e ritorno.» - Rebecca Ramacciotti per MaremossoLa piccola Tutu sente uscire dalle nuvole la voce della mamma assente da anni, pensa che sia una di quelle voci delle persone morte che – le ha spiegato la nonna – vivono nelle nuvole e da lì ci parlano. In realtà la mamma non è morta. Vive e studia a New York con una borsa alla Columbia University. Ogni domenica telefona e le manda le videocassette di Tutti insieme appassionatamente e Il mago di Oz, dove la bambina vede per la prima volta delle persone bianche. «Perché sono così?» chiede al padre, «sembrano malati». Un giorno però scoppia la guerra civile e Wayétu è costretta a fuggire con la famiglia e a nascondersi nei boschi. Le strade sono coperte di cadaveri. «Cosa fanno per terra?» chiede la bambina. «Dormono» risponde il padre, che lei immagina come un Gigante buono, capace di difenderli da ogni violenza. Soprattutto dai “Draghi”, che sono in realtà i ribelli che li inseguono per ucciderli. La fuga attraverso la guerra feroce, il pericoloso tentativo di attraversare la frontiera con l'aiuto della madre e di una giovane ribelle, l'arrivo negli Stati Uniti, l'esperienza difficile dell'integrazione in Texas sono narrati come una fiaba che aiuta il lettore a superare l'orrore e a disegnare un senso, e quindi una speranza, nel mezzo dell'assurdo."" -
Mille sospiri
Il nuovo romanzo della grande narratrice delle isole greche.«La storia di un'isola e insieme dell'ostinazione a esistere delle donne che la abitano, in un susseguirsi di nascite e morti cui solo l'amore offre riparo. In una Grecia brulla e orgogliosa come i protagonisti della romanzo, è sempre l'omerico mare a togliere e poi a restituire la verità ai suoi abitanti, trasformando il passato in una storia da trasmettere di generazione in generazione.» – Andrea Marcolongo, Tuttolibri – la Stampa«Tra “mille sospiri” e sfumature, l’autrice sembra intenzionata a dirci che tutto è da ricomporre, dalla dignità di quei miseri dispersi anonimi fino alla tragica difficoltà del rapporto fra passato e presente.» – Leonetta Bentivoglio, Robinson – la RepubblicaEstate del 2015. Il romanzo si apre con la protagonista, Pighì Vojagis, che si trova sull'isola di Siros per riconoscere quello che è probabilmente il cadavere del marito, Stelios, scomparso un paio di mesi prima da Kukutsi, un'altra isola dove Pighì e lui vivevano. Il riconoscimento è un evento doloroso, e ancora più doloroso il rientro della donna con il cadavere a Kukutsi, sorta di corteo funebre attraverso il Mar Egeo. Nel corso del viaggio di ritorno i primi dubbi cominciano ad assalire Pighì: il cadavere scoperto a Siros era davvero quello del marito? Stelios era morto per cause accidentali, scivolato da una scogliera a picco di Kukutsi, come tutto induceva a credere, o si era tolto la vita? Quanto c'entrava la morte di Stelios con la morte della diciassettenne Nina, avvenuta esattamente quarant'anni prima presso la stessa scogliera dell'isola, che aveva visto coinvolti, oltre a Stelios, anche i suoi due migliori amici dell'epoca? E in che misura quella vecchia storia, riportata alla memoria dalla morte di Stelios, era stata determinante nella vita successiva di Pighì e del defunto marito, una coppia che in vita non si era mai abbandonata davvero alla passione e che soltanto dopo la morte di Stelios sembra ritrovare una paradossale, inconcepibile armonia? -
Il figlio recidivo
Tommaso voleva fare l'ingegnere ed era già avviato a una brillantissima carriera quando ha scoperto di avere un desiderio ancora più grande e irrefrenabile: fare il figlio. Un'aspirazione tutt'altro che ordinaria per chi, come lui, è stato abbandonato in tenera età e non ha mai avuto genitori. Ma quando si ha un talento come il suo, perché arrendersi?Il figlio recidivo, l'ultimo tassello della Quadrilogia della famiglia, è una commedia che esplora le profondità dei legami genitori/figli da un punto di vista inconsueto, attraverso le divertenti e appassionanti vicende di Tommaso, un quarantacinquenne senza famiglia. Orfano dalla più tenera età, il protagonista è animato dall'incontrollabile bisogno di sperimentare, in modo compulsivo ed estroso, quelle emozioni che la sorte gli ha negato. Bartolomei racconta il dramma dell'abbandono creando un personaggio dalla struggente umanità che si condanna a rivivere senza sosta le gioie e i dolori dell'essere figlio. Una vita segnata, destinata a segnare e sconvolgere altre vite. -
Nulla ti cancella
Michel Bussi parte dalla sua Normandia per condurci in Alvernia passando per i Paesi Baschi, in un romanzo in cui mescola la suspense di cui è maestro ai sentimenti che sconvolgono una madre alle prese con la scomparsa di un figlio.«Il romanziere francese racconta in maniera convincente una discesa agli inferi, mostrando l'ossessione di una madre che s'inoltra nei territori dell'impossibile, ma anche la determinazione di una donna che non vuole arrendersi alla realtà.» – Fabio Gambaro, Il Venerdì – la Repubblica«Mi piace portare il lettore sull’orlo del precipizio, mollarlo e riacchiapparlo all’ultimo momento.» – Michel BussiUna mattina di giugno del 2010 Esteban, di dieci anni, scompare sulla spiaggia basca di Saint-Jean-de-Luz. Nessuno sa niente, nessuno ha visto niente. Dopo le infruttuose ricerche della polizia locale la dottoressa Maddi Libéri, madre di Esteban, lascia il Paese basco e va a rifarsi una vita in Normandia. Torna a Saint-Jean-de-Luz dieci anni dopo, quasi in pellegrinaggio, e sulla stessa spiaggia vede un bambino di dieci anni che è la copia identica di Esteban, indossa lo stesso costume, ha addirittura una voglia nello stesso punto della pelle in cui l’aveva Esteban. Si apposta, lo spia, riesce a scoprire che il bambino si chiama Tom e vive con la madre a Murol, un paesino dell’Alvernia, antica zona vulcanica al centro della Francia. Colpita dalla straordinaria rassomiglianza e dalle incredibili coincidenze, Maddi si trasferisce a Murol, dove apre uno studio medico e segue da vicino Tom, scoprendo presto che corre un grosso pericolo. Vuole salvarlo, ma l’interesse che mostra per un bambino non suo suscita sospetti in paese. Nel frattempo le coincidenze si moltiplicano. Tom sembra la reincarnazione di Esteban, concetto inaccettabile per la mente scientifica della dottoressa Libéri e allo stesso tempo barlume di speranza per la madre inconsolabile. La ricerca della verità di Maddi segue un percorso parallelo di scientificità e irrazionalità, e a complicare le cose contribuiscono due misteriosi omicidi. -
Storia dei librai e della libreria dall'antichità ai nostri giorni
Jean-Yves Mollier attraversa cinquemila anni di storia per mostrarci il lungo cammino che conduce un libro in mano al suo lettore.«Mollier ripercorre 5mila anni di storia dell'attività libraria passando dalle tavolette sumere alla comparsa dei giganti del web, che mettono a rischio l'esistenza di un professionista dedito da sempre a veicolare cultura.» – Il Sole 24 OreFin dalla più remota antichità, che fosse scritto su tavoletta d’argilla, papiro, pergamena o carta, il libro è servito a trasmettere informazioni, idee, racconti, poesie, preghiere, leggi, contabilità e tutto ciò che di scritto potesse essere letto. Ma il cammino che porta il libro sotto gli occhi del lettore è lungo e complesso e presuppone la collaborazione di una quantità di artigiani che concorrono alla realizzazione dell’oggetto finito. A condurlo per mano lungo questo percorso è il libraio, cioè il commerciante che fin dall’antichità organizza uno stuolo di scribi, copisti, fabbricanti di pergamena, miniaturisti e rilegatori per ottenere il prodotto finito che toccherà a lui vendere. Per vari secoli, nonostante l’avvento della carta e la grande invenzione della stampa, il suo ruolo non cambierà e il libraio, ma forse sarebbe meglio chiamarlo “uomo del libro”, assolverà di volta in volta le funzioni di editore, stampatore, distributore o negoziante. È solo nell’Ottocento che le professioni cominciano a diversificarsi e che la figura del libraio si distingue nettamente da quella dell’editore, del distributore e dello stampatore. In questo lavoro minuzioso e pieno di rivelazioni Jean-Yves Mollier ripercorre cinquemila anni di storia dell’attività libraria passando dalle tavolette sumere scritte in carattere cuneiforme alla minacciosa comparsa dei giganti del web, che occupandosi in maniera capillare e senz’anima del commercio del libro mettono in serio pericolo l’esistenza di un professionista dedito da sempre a veicolare cultura. -
La buona educazione
Un breve, folgorante romanzo d’esordio. Una storia carica di tensione, di amore e di incomprensione, di dolore e di riscatto.Quanto può cambiare una persona da una stanza all’altra della casa?”, si chiede la ragazza protagonista di questo romanzo, osservando incredula i cambiamenti continui di sua madre. Sua madre era una persona dalla faccia strana ma bella ed era una madre diversa con sua sorella, un’altra ancora con suo fratello e decisamente una moglie diversissima con suo padre. Una buona educazione è quella che Antonella ha sempre cercato di trasmettere a sua figlia Lisa. La meticolosità, la precisione e l’approfondimento di quelle lezioni è cosa indescrivibile. Così, da quando Lisa ha più o meno sei anni è costretta a trasformarsi in una spugna per assorbire la cascata di insegnamenti con cui la madre la travolge e la soffoca ogni giorno. La loro relazione non si evolve mai, finché Antonella non si ammala. Di lei e sua madre insieme Lisa ricorda vividamente soltanto il momento più triste della sua vita, vagamente tutto il resto. Un garbuglio di ciò che è accaduto e avrebbe voluto accadesse. Questa, infatti, è la storia della malattia di sua madre, non com’è avvenuta realmente, ma come la ricorda sua figlia. Sono due cose completamente diverse. -
Fare l'Italia. Lettere e proclami
Si diceva un tempo di qualcuno, scandalizzati, “ha parlato male di Garibaldi!”, tanto era l’amore dell’italica collettività per “l’eroe dei due mondi”, artefice primo dell’Unità del nostro paese. Da molti fu però criticato per averlo consegnato alla monarchia piemontese, dicendo, con tragica coscienza della contraddizione, il suo famoso “Obbedisco!”. Di questo gesto egli stesso ebbe a pentirsi, deluso del nuovo ordine, esiliandosi volontariamente nella piccola isola sarda di Caprera. Socialista, fu universalmente famoso, e per decenni uno dei personaggi più amati dagli europei. Le sue azioni vennero cantate dai rivoluzionari di ogni paese. Il suo volto servì di simbolo, dopo il 1945, per l’unità delle sinistre. Oggi, nel disastro della nostra scuola e nella dimenticanza del nostro passato e dei suoi personaggi più alti, è sacrosanto che lo si riscopra e che se ne consideri l’esempio. Viva Garibaldi! -
Zona
Un affresco omerico in cui si mescolano carnefici e vittime, eroi e perfetti sconosciuti, deportati o vittime di genocidio, mercenari e testimoni, pittori e letterati, evangelisti e martiri... Se un'immagine dovesse rappresentare la violenza di un intero secolo, l'ultimo trascorso, sarebbe probabilmente un convoglio, un trasporto di armi, truppe, uomini in cammino verso un'opera di morte.In una notte decisiva, un viaggiatore carico di segreti prende il treno da Milano a Roma, armato di un prezioso viatico che deve vendere l'indomani a un rappresentante del Vaticano per poi – se tutto va bene – cambiare vita. Quindici anni di attività come agente dei servizi segreti nella sua Zona (prima l'Algeria poi, gradualmente, tutto il Medio Oriente) hanno consegnato a Francis Servain Mirkovič i nomi e la memoria di tutti gli attori nell'ombra (agitatori e terroristi, mercanti d'armi e trafficanti, committenti o intermediari, cervelli ed esecutori, criminali di guerra in fuga...). Ma lui stesso ha fatto la sua parte nella carneficina quando la guerra in Croazia e Bosnia lo ha catapultato nel ciclo inebriante della violenza. Viaggio, reminiscenze, manovre, andirivieni negli arcani dell'ira degli dèi. Zeus, Atena dagli occhi glauchi e il furioso Ares guidano i ricordi del passeggero della notte. Il treno parte e, con esso, inizia un'immensa frase iterativa, circolatoria e archeologica, che esplora lo spazio-tempo per portare alla luce le tessere di tutte le guerre del Mediterraneo. -
L' editore presuntuoso
Nel vostro smartphone c’è tutto. Ma fuori (e nei libri) c’è tutto il resto. Un piccolo manuale per farvi largo nel torbido (ma anche divertente) mondo dell’editoria.«Una riflessione in cui non mancano ironia, polemiche, aneddoti, consigli e racconti sulla vita della casa editrice e sulla storia editoriale italiana degli ultimi quarant’anni.» – ilLibraio.itQui dentro ci sono storie divertenti, consigli spericolati e giudizi poco diplomatici. C’è la storia di un editore – la mia ma anche quella della squadra in cui ho giocato. È un libro che può far arrabbiare, ma forse alcuni saranno felici. L’ho scritto per le ragazze e i ragazzi che lavorano o vorrebbero lavorare in campo culturale. Per me la cultura non è un bell’abito di cui farsi vanto, non è uno strumento per accrescere il proprio potere personale, non è qualcosa con cui gratificarsi. La cultura è invece un modo per mettere a rischio ciò che si ha o ciò che si crede di essere, per “esporci” agli altri, per capire come potremmo essere migliori. Leggere un libro è la più prodigiosa delle meraviglie “tecnologiche”, capace di far esplodere dentro di noi scoperte e sorprese di ogni tipo. Vorrei che le ragazze e i ragazzi leggessero libri, li scrivessero, li pubblicassero, li facessero circolare per esplorare le meraviglie del mondo, le sue minacce e la sua bellezza. Non per vantarsi o per illudersi di essere migliori perché più colti, ma per essere più liberi, più coraggiosi, più curiosi... -
Blanca
In commissariato arriva Blanca, poliziotta ipovedente esperta di decodificazione. Un personaggio originale e commovente che porta aria di nuovo nel mondo del giallo.«Un giallo caratterizzato da una rimarchevole consapevolezza stilistica» – Francesco Durante, Corriere del MezzogiornoIl commissariato di Pozzuoli è fermo nel caldo estivo e nella mancanza di casi rilevanti. Il commissario Martusciello e l'ispettore Liguori hanno tempo per i loro contrasti. Martusciello difende la sua appartenenza popolare; l'ispettore aristocratico respinge le semplificazioni del ciuccio di paese e rifiuta i ruoli di proprietario di proprietà, scienziato e cavaliere. Intanto Martusciello soffre i silenzi della moglie e il ritorno della figlia. Liguori vive un amore incerto con Marinella Di Somma. Crimini spezzano la lentezza dei giorni: una donna uccisa sul fondo di un cratere, il rapimento di un giovane e la scomparsa del figlio di Marinella. I casi sembrano legati alla fabbrica Di Somma e a chi la dirige con metodi vicini all'illegalità. In commissariato arriva Blanca, poliziotta ipovedente esperta di decodificazione. Sarà al fianco di Martusciello, il quale saprà fidarsi del suo modo particolare di decifrare parole e sentimenti. I tre investigatori lavoreranno ai casi seguendo piste diverse. Gli indizi portano contraddizioni e instabilità, la soluzione stenta ad arrivare. Blanca ha competenza di mistero, le sue intuizioni daranno ordine alla logica dei fatti. Dopo la soluzione dei casi Blanca racconterà l'origine del suo limite visivo e come è riuscita a convertire la mancanza in conquista di altre capacità. -
I tempi stanno cambiando. Clima, scienza, politica
Oggi nel mondo a ogni secondo che passa si bruciano 250 tonnellate di carbone, 180.000 litri di petrolio e 125.000 metri cubi di gas, che in atmosfera si trasformano in 1.100 tonnellate di CO2. In giro ci sono troppe molecole di CO2, soprattutto. Un atomo di carbonio e due atomi di ossigeno formano una molecola di diossido di carbonio, comunemente detta anidride carbonica, chimicamente CO2. Il carbonio, la base della vita sulla terra. L'ossigeno, che ci fa respirare, che rende possibile la nostra vita basata sul carbonio. L'eccesso di CO2, di questa molecola accumulata nell'atmosfera e prodotta soprattutto dalla combustione di carbone, petrolio e gas, rende più difficile, irrequieta, a volte incandescente, la vita sul pianeta. Abbiamo oggi una mole di dati impressionante e inequivocabile, lo conferma ora anche il Rapporto 2021 dell'IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change), il principale organismo internazionale di studio dei mutamenti climatici, sulla responsabilità della specie umana sul cambiamento climatico. Con un agile e necessario pamphlet ambientalista, Gianfranco Bettin ha scritto il più aggiornato ""stato dell'arte"""" sulle cause, le prospettive e le soluzioni circa la fine della nostra era dell'antropocene."" -
Cadere
Cléo ha dodici anni e il sogno fortissimo di diventare una ballerina. Cathy ne ha molti di più, insieme a eleganza, fiuto nel riconoscere il talento e contatto con una fondazione che assegna borse di studio a ragazzine promettenti. Dal loro incontro nasce la speranza di una vita d'eccellenza e di un futuro che superi i confini angusti della periferia parigina, della noiosa vita familiare della classe medio-bassa. Ma c'è una selezione da passare e forse un prezzo da pagare: un pranzo con i giurati, tutti uomini, alla ricerca di ragazze che diano prova di determinazione, ambizione, maturità, e di essere davvero pronte a tutto per il futuro. Cléo non riesce a dare il massimo, a rilassarsi, a volere davvero quella borsa. Forse non è abbastanza matura. La selezione è mancata, ma può lavorare per la fondazione, aiutare Cathy nella sua incessante ricerca dell'eccellenza, di una ragazza speciale. E partecipare così al sogno di altre come lei. Negli anni la colpa si confonde con l'offesa, nella vita di Cléo subire e infliggere si confondono, rendendola incapace di chiedere perdono e al contempo di dimenticare, decisa a espiare con una vita consacrata alla danza la colpa di non aver detto niente, di non aver fatto niente, di aver partecipato come vittima e carnefice al suo stesso dolore. Sullo sfondo degli anni Ottanta in cui i confini tra il lecito e l'orrore sembravano sfumati, in un'epoca in cui tutti sapevano e trovavano normale, un coro di giovani donne si muove alla ricerca di un sogno. Per risvegliarsi di colpo in preda a un incubo. -
Il club dei padri estinti
Philip Noble è un adolescente di undici anni in crisi. Suo padre, proprietario di un pub, è morto in un incidente stradale, mentre sua madre soccombe al fascino subdolo del cognato, fratello del defunto marito, lo zio Alan. Le restanti certezze nella vita di Philip crollano quando il fantasma di suo padre appare nel pub rivelandogli che è stato ucciso dallo zio Alan. Philip allora reperisce delle armi dagli scaffali dell'aula di chimica della scuola e promette di adempiere all'inflessibile richiesta di vendetta del fantasma di suo padre. Ma le parole di un fantasma sono più credibili delle bugie dei vivi? Improbabile Amleto del XXI secolo, Philip cercherà di portare a termine la vendetta del padre fantasma in un crescendo di avventure, disavventure ed episodi esilaranti fino alla tragedia finale. Un libro toccante e profondo, narrato dalla voce freschissima di un ragazzino strambo, che obbliga noi adulti a fare i conti con le nostre meschinità e ipocrisie quotidiane. -
La figlia oscura. Ediz. tie-in
Elena Ferrante scava, con un racconto avvincente, nei sentimenti contraddittori che ci legano oggi ai nostri figli.«Il romanzo di Elena Ferrante è strepitoso.» – Concita De Gregorio, D - la Repubblica«Una formidabile scrittura.» – Marina Terragni e Luisa Muraro, Io Donna - Il Corriere della SeraLeda è un’insegnante, divorziata da tempo, tutta dedita alle figlie e al lavoro. Ma le due ragazze partono per raggiungere il padre in Canada. Ci si aspetterebbe un dolore, un periodo di malinconia. Invece la donna, con imbarazzo, si sente come liberata e la vita le diventa più leggera. Decide di prendersi una vacanza al mare in un paesino del sud. Ma, dopo i primi giorni quieti e concentrati, l’incontro con alcuni personaggi di una famiglia poco rassicurante scatena una serie di eventi allarmanti. Con questo romanzo feroce e commovente Elena Ferrante racconta una nuova vicenda di donna, quotidiana e che tuttavia toglie il respiro. -
Paradisi perduti. La traversata dei tempi. Vol. 1
Paradisi perduti è il primo volume di quest'avventura unica. Il protagonista è Noam. Nato ottomila anni fa in un villaggio lacustre circondato da una natura paradisiaca, affronta i drammi del suo clan il giorno in cui conosce Nura, donna imprevedibile e affascinante che lo rivela a se stesso, e si confronta con una famosa calamità, il diluvio universale, che non solo fa entrare Noam nella Storia, ma determina il suo destino. Alla fine dell'età della pietra, la società, ancora basata sulla caccia e la raccolta, è strutturata solo vagamente: c'è un capovillaggio, agricoltura e allevamento sono agli esordi e gli utensili, ancora in selce, consentono un artigianato scabro ma funzionale. Sono invece identici a oggi i rapporti che regolano la convivenza: la bontà e la cattiveria, l'altruismo e l'egoismo, la passione, l'invidia, l'ambizione, la sete di potere e soprattutto l'amore, sentimento che i secoli non intaccano. -
Lontani parenti
Due uomini uccisi nel giro di poche ore, entrambi con una freccia tirata da una balestra professionale, ovviamente fanno pensare alla stessa mano. Ma quando gli omicidi vengono collegati ad altri avvenuti negli ultimi mesi in zone più o meno limitrofe, il caso si inserisce in un contesto politico e la prospettiva cambia. Con il progredire delle indagini, infatti, Proteo Laurenti e i suoi collaboratori capiscono che le cause della catena di delitti non devono essere ricercate tanto nel presente quanto nel passato, perché hanno avuto origine nella guerra, nell'occupazione tedesca dopo l'8 settembre, nella Risiera di San Sabba, nella Resistenza. Parallelamente il commissario capo deve fare i conti con la dimensione ben più privata della vita familiare e ingoiare due rospi a breve distanza l'uno dall'altro: Livia e Dirk hanno deciso di sposarsi – quindi è fatta, dovrà mettersi l'anima in pace e accettare l'idea di ritrovarsi in casa un genero tedesco – e Patrizia è di nuovo incinta, ma a quanto pare il padre non è il fidanzato Gigi, come sempre imbarcato su una nave. -
Sarà lunga la notte
Quando si verifica uno scontro terribilmente violento nei pressi di un paesino del Cauca, con l'impiego di un elicottero, l'unico testimone è un ragazzino indigeno. Gli assalitori non lasciano tracce. E nessuno ha visto né sentito nulla. Finché una giornalista e la sua assistente – un'ex guerrigliera delle Farc –, con l'attivo sostegno di un procuratore, non si fanno carico dell'indagine. Si ritroveranno in un mondo sconosciuto e pericoloso di ""guru mistici"""" che pensano di regolare i loro conti personali lasciando una scia di sangue. Fedele alla sua ispirazione e alla sua scrittura, Gamboa conduce il lettore nelle vie di Bogotá e di Cali, fino a Caienna, nella Guyana francese, nei villaggi abitati da minoranze etniche, negli ambienti della polizia e nei bassifondi, e traccia un affresco della Colombia alle prese con la violenza endemica, il narcotraffico, il cupo passato della lunga guerra civile e la problematica pacificazione."" -
Connessioni
Con alle spalle vent’anni di esperienza nel campo della scrittura, delle performance, della poesia, del rap e della narrazione, Kae Tempest spiega come e perché la creatività ‒ laddove scegliamo di metterla in pratica ‒ può aiutarci a sviluppare una maggiore autoconsapevolezza e a instaurare un legame più profondo con noi stessi e il mondo. Intimo, ottimista, scritto con penetrante chiarezza, Collegamenti è una riflessione sulla connessione creativa e un grido di battaglia che rivela una verità universale e ancora nascosta. -
Il profilo dell'altra
Dopo la morte della sorella, Maia ha interrotto gli studi a Parigi e si è trasferita con il suo compagno a Milano, dove non combina nulla. Gloria, invece, è un'influencer e a soli diciotto anni ha tutto quello che si può sognare. È quando Maia inizia a lavorare per Gloria che le loro vite cambiano per sempre. Le due ragazze intessono una relazione intensa e complicata che si dipana dietro le quinte del mondo virtuale a cui Gloria appartiene e che consente a entrambe, per la prima volta, di vedersi per ciò che sono realmente. È grazie a questo gioco di specchi che elaboreranno il senso profondo e oscuro del proprio passato e la natura dei desideri che le abitano, finché non saranno più in grado di distinguere ciò che è dell'una da ciò che è dell'altra. Sullo sfondo di questa amicizia, il contratto che tutti abbiamo sottoscritto con i social network, distorcendoci al punto da perdere la via per tornare a casa.Proposto da Simonetta Fiori al Premio Strega 2023 con la seguente motivazione:«Il profilo dell’altra è il primo romanzo che esplora dall’interno il mondo dei social e degli influencer, con la sua pletora di mestieri inutili, rituali grotteschi, travestimenti e ipocrisie del politicamente corretto, tutte quelle finzioni che coprono i vuoti del pensiero contemporaneo. Solo una ventenne avvertita come Irene Graziosi poteva raccontare con sapienza una rivoluzione culturale a cui abbiamo assistito distratti e per questo colpevoli, per poi mostrarci arresi alla nuova egemonia dei followers che oggi divora ogni aspetto dell’opinione pubblica, dall’informazione alla memoria e alle scelte elettorali. Perché Il profilo dell’altra non è solo un romanzo di formazione che riguarda la generazione di Maia, la image consultant della diva digitale acchiappa-like, ma parla del nostro tempo, minacciato da un mostro comunicativo che rischia di inghiottire la dimensione più autentica dell’esistenza. E anche il dolore che attraversa il romanzo restituisce costantemente il sentimento della perdita, con la morte volontaria di una sorella che diventa metafora della rinuncia a una vita degna di essere vissuta, al riparo dalle semplificazioni dei nuovi media. Se è vero che la letteratura deve cogliere attraverso l’invenzione il senso di verità che sta a cuore allo scrittore, il romanzo di Irene Graziosi colpisce nel segno, demistificando la grande recita di cui siamo prigionieri e nella quale rischiano di restare sempre più intrappolate le generazioni più giovani. Per questo lo candido al Premio Strega.» -
Ognuno accanto alla sua notte
Un libro emozionante e potente che riesce a coinvolgere e scuotere il lettore.«Lia Levi ha il dono di scrivere come se si confidasse.» – Giulio Busi, Il Sole 24 Ore«È incredibile quanta materia Lia Levi riesca a condensare dentro i suoi romanzi. Ed è ancora più incredibile la leggerezza con cui sa trattare questa materia densa e a tratti incandescente.» – Paolo Di Stefano, Il Corriere della SeraRoma nel periodo delle leggi razziali. Come è possibile che Giulio Limentani, commediografo di successo, si trovi a seguire un proprio lavoro di scena in un teatro, nascosto in incognito in un angolo del loggione? E come riusciranno a vivere il loro amore i due quindicenni Colomba e Ferruccio, lei ebrea e lui figlio di un gerarca fascista? Infine un tragico dilemma: la classe dirigente ebraica di quegli anni è forse colpevole di aver sottovalutato il pericolo? E se è un figlio ad accusare di questa inadeguatezza il proprio padre?... Tre vicende diverse se pur collegate in cui Storia e Destino intrecciano il loro enigmatico gioco.