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Il secondo libro
Il secondo libro è un sorprendente racconto autobiografico, la testimonianza comica, struggente e appassionata di un’esperienza totale, come nella migliore tradizione del Novecento.rnRoma, metà anni Novanta: uno scrittore sui trent’anni vive un personalissimo esilio volontario per provare a scrivere il suo secondo romanzo, già contrattualizzato da un’importante casa editrice. Ma dopo quasi un anno, nei vari file aperti sul suo computer (che ha chiamato con parolacce e bestemmie), non compare nemmeno una parola.rnIl giovane scrittore passa il tempo a sfuggire lo sguardo della sua dirimpettaia; ritaglia quotidianamente articoli di giornali e li separa per argomenti, convinto com’è che gli serviranno per scrivere il prossimo libro; segue morbosamente le vicende dei vari maniaci seriali (Jack Taglierino, Rocky Mannaia, Nick Martello, Bill Punteruolo); non si perde una puntata di trasmissioni come Chiedi al sindaco e Amministratori e cittadini e chiama in diretta per segnalare problemi della città e disagi personali; trascorre interi pomeriggi a sterminare con l’insetticida gli acari che hanno invaso il suo appartamento e gli provocano irritazione alla zona perineale; registra segretamente tutte le conversazioni telefoniche con i suoi colleghi scrittori; litiga con la sua fidanzata doppiatrice che lo accusa di essere «rabbioso» e di pensare solo ai serial killer e alle buche killer; esce soltanto per fare visita al suo amico Giovanni e maltrattarlo sadicamente e per andare in una chiesetta di Trastevere, alla messa vespertina delle sei e mezza, dove prega il Signore che lo faccia riprendere a scrivere. -
Belle Greene
La storia vera (e segreta) della donna più celebre della cultura americana della prima metà del Novecento: famosa bibliofila, icona di stile, astutissima protagonista delle cronache mondane.«Erudita, pungente, mondana, nascondeva un incredibile segreto (…). Raccontata a ritmo travolgente da Alexandra Lapierre, la vita di una delle prime donne del Novecento ad aver avuto la follia, e soprattutto il coraggio, di scegliere il proprio destino». - Alix Girod de l’Ain, ELLE«La scommessa del suo ultimo trascinante romanzo è quella di ricostruire ragioni e strategie della mistificazione che consentì a Belle Greene, icona dell’establishment newyorkese, di riuscire, grazie all’intelligenza e alla determinazione, ad imporsi in una società maschilista e a diventare, oltre che la direttrice della prestigiosa Morgan Library, la donna più pagata degli Stati Uniti.» – Benedetta Craveri, Robinson - la RepubblicaUna donna anticonformista e brillante che ha saputo rompere ogni soffitto di cristallo della sua epoca. New York, primi anni del Novecento. Una ragazza appassionata di libri rari si fa beffe del destino salendo tutti i gradini della scala sociale e professionale, fino a diventare la direttrice della favolosa biblioteca del magnate J.P. Morgan e la beniamina dell’aristocrazia internazionale con il falso nome di Belle da Costa Greene, Belle Greene per gli amici. Ma in realtà, in quell’America violentemente razzista, la brillante collezionista che fa girare le teste e regna sul mondo dei bibliofili nasconde un segreto terribile. Benché sembri bianca è afroamericana, per giunta figlia di un famoso attivista nero che vede come un tradimento la volontà della figlia di nascondere le proprie origini. Quello che racconta Alexandra Lapierre è il dramma di una persona divisa tra la propria storia e la scelta di appartenere alla società che opprime il suo popolo. Frutto di tre anni di ricerche, il romanzo ripercorre gli amori travolgenti e le frequentazioni aristocratiche di una donna libera e determinata, che seppe portare avanti battaglie che ancora oggi risuonano molto attuali. -
La voce di Robert Wright
La verità è che siamo tutti tizi impauriti, vestiti a festa ma nascosti chissà dove nella speranza che qualcuno si accorga di noi.Da quasi trent’anni sei il doppiatore ufficiale di uno degli attori più famosi e strapagati di Hollywood. Per il pubblico non hai neanche un nome, sei “la voce di Robert Wright”. Consacrare l’esistenza a un portento del cinema mondiale ha avuto il suo prezzo: rimanere nell’ombra. Sei comunque una star, ma dei titoli di coda. Quaranta film e tanta abnegazione ti hanno consentito di avere soldi, riconoscimenti, una bella casa nel centro di Roma. Una famiglia. Un giorno arriva la notizia: Robert si è suicidato nella sua villa in California. Ora sei la voce di un morto. La perdita del tuo dio ti lascia orfano. Dopo aver fatto parlare innumerevoli personaggi te ne resta solo uno da interpretare: te stesso. Stavolta non c’è copione, sei costretto a scendere dal palco, a togliere la maschera. E la finzione crolla. Chi sei adesso? Possibile che la tua vita sia stata solo un’inutile esibizione? Qualcosa dentro di te si rompe, ti sembra di impazzire, nemmeno la tua famiglia riesce ad aiutarti. Poi scorgi i primi indizi. Non sai cosa pensare quando intuisci che forse, come da dietro le quinte, qualcuno sta allestendo una terribile congiura ai tuoi danni... Per scoprire la verità devi finalmente vestire gli abiti del protagonista. E distruggere tutto. -
L' ultima battaglia del capitano Ni'mat
Un romanzo che esplora i desideri più reconditi di un uomo capace di sfidare i pregiudizi, anche degli ambienti più conservatori.«I personaggi sono dipinti in modo perfetto, la prosa è alta, poetica, letteraria e conturbante, fin troppo» - Susanna Nirenstein, RobinsonSono sessantenni panciuti e stanchi quelli che sguazzano nella piscina dell’esclusivo club Ma’adi, per lo più militari in pensione, generali e alti gradi dell’esercito egiziano. Fra loro c’è il capitano Ni’mat, ex pilota di caccia che ha combattuto nella guerra dei Sei Giorni, quella del 1967 contro Israele che si è conclusa con una sonora sconfitta dell’Egitto e, quindi, sua. A un certo punto il club viene invaso dai giovani, i ragazzi della locale squadra di nuoto venuti ad allenarsi, e i vecchi sono costretti loro malgrado a lasciare la piscina e rifugiarsi al tavolo sotto il pergolato. Fra loro non c’è il capitano Ni’mat, che va a mettersi su una sdraio in disparte da dove osserva, divertito e ammirato, i corpi lisci e flessuosi dei giovani che guizzano agili nell’acqua azzurra. Poi quell’osservazione diventa contemplazione, e il capitano Ni’mat è il primo a sorprendersi del rapimento estatico da cui è travolto e al quale non sa ancora dare un nome. Il libro racconta il viaggio dell’ex militare, sposato e padre di due figlie, nella propria tardiva omosessualità: una scoperta di se stesso esaltante, quando in una successione di torridi incontri sessuali prova un piacere mai provato prima, e allo stesso tempo devastante, quando si rende conto che la deriva presa dalla sua vita va contro tutte le regole del vivere sociale, tanto più in un paese come l’Egitto, sempre più succube della rigida morale islamica. La difesa della propria individualità contro le convenzioni del sistema è l’ultima battaglia del capitano Ni’mat. -
I terrestri
Dall'autrice della Ragazza del convenience store.«Cosa significa sentirsi a casa nel mondo? Natsuki, la protagonista di questo sorprendente romanzo, non lo sa: fin da piccola è convinta di essere stata contattata dagli alieni, che la porteranno via da una vita nella piccola borghesia giapponese segnata dalla crudeltà... Murata parte da un'idea infantile e la porta avanti con fervore immaginativo, mostrando brillantemente l'ottusità e l'arbitrarietà delle convenzioni.» – The New YorkerNatsuki è stata incaricata dal peluche Piyut di salvare la Terra. Può trasformarsi grazie a un portacipria e una bacchetta e compiere magie, che però gli adulti non sembrano capire: dopo averla sorpresa a fare sesso con il cuginetto Yū le impediscono di rivederlo, e quando racconta che il Professor Igasakile propone cose strane, non viene creduta. Natsuki si domanda se un giorno le faranno il lavaggio del cervello per far sì che si attenga alla loro strana normalità... O forse è lei a vederla strana, arrivando dal pianeta Poapipinpobopia? Né lei né il marito capiscono per quale motivo gli abitanti che popolano la terra debbano sentire il bisogno di creare regole e avere figli. Ai loro occhi sono solo animali costretti da quell’enorme fabbrica che è la società a funzionare come strumenti di lavoro e di riproduzione, vivendo in nidi che chiamano case. Decidono quindi di lasciare tutto per andare a vivere ad Akishina, nella vecchia casa di famiglia di Natsuki, dove incontrano Yū e cominciano un’improbabile convivenza a tre che infrange ogni confine… -
Blanca e le niñas viejas
Una nuova indagine per la protagonista della serie Blanca, da cui è tratta la serie TV prodotta da Lux Vide in collaborazione con Rai Fiction. Per indagare sull'omicidio di due maestre di tango, Blanca deve entrare nel mondo delle sale di tango, di milonghe e di intrighi. Per imparare i passi, Blanca dovrà provare a fidarsi. È una sfida difficile per lei, che nel buio ha imparato a contare soltanto sui suoi passi.Blanca indaga sull'assassinio feroce di due maestre di tango in là con gli anni, dalla bellezza tenace. Nel tango argentino di scuola storica, le ballerine mature sono le più volute, perché la carica sensuale dei passi si precisa negli anni. Perciò la lezione del tango sconfigge i canoni estetici dominanti: la bellezza non si sciupa, ma si perfeziona col tempo. Durante la vita delle due maestre la senilità non ha rispettato l'ordine del farsi da parte, di perdere lentamente il corpo, della fine prima della morte. Un uomo giovane viene da lontano per ammazzare l'amore; un'insegnante di periferia cerca di aiutare una bambina che non vuole essere salvata; il desiderio di Liguori per Blanca si accende di voglie nuove e di nuovi sospetti. Blanca si appassiona al passato delle due donne uccise, grazie al racconto di un'amica delle vittime, Gabriella. Gabriella le suggerisce che, per venire a capo dell'enigma, deve entrare nel mondo delle sale di tango, di milonghe e di intrighi. -
Parole di conforto
Con questo libro Haig prosegue la riflessione sulla salute mentale cominciata con Ragioni per continuare a vivere e proseguita con Vita su un pianeta nervoso.Come Matt Haig confida nell'introduzione, scrivere lo aiuta a mettere le cose in prospettiva, a vederle da un'angolazione diversa o semplicemente a «sfogarsi». È il primo dei molti consigli che dà ai suoi lettori – ricercare sempre la bellezza, anche quando certi stati d'animo non permettono di apprezzarla fino in fondo, perché tiene per mano la speranza; concedersi di non puntare sempre alla perfezione, perché non è di questo mondo; e sono consigli sinceri e spassionati, maturati con l'esperienza personale. Il lettore non deve aspettarsi la panacea, inesistenti soluzioni universalmente applicabili. Le parole – scritte, lette, ascoltate, pensate – diventano strumento di conforto, un modo per avvicinarsi agli altri e anche a se stessi, per conoscersi meglio e trovare il proprio modo personale di stare meglio. Parole di conforto è un libro da leggere e rileggere. -
Lo splendore della luna. La saga degli Otori. Vol. 3
Con la consueta sapienza narrativa, che coniuga liriche note paesistiche a crude immagini della follia umana, Lian Hearn conduce il lettore nei meandri più intricati e suggestivi dell’intero ciclo, mostrando come, sotto il chiarore di una luna “che mai chiede a chi appartenga la notte”, umili e potenti, eroi e malvagi siano, in fondo, solo “pedine sulla scacchiera del destino”. «Avvincente ed elegante... ""Lo splendore della luna"""" incanta per la sua bellezza e il suo stile unico immersi nella magica atmosfera del Giappone antico.» – Adelaide Advertiser«La più bella storia di magia, amore, sesso e suspense dai tempi di Philip Pullman.» – Independent on Sunday«""""Lo splendore della luna"""" seduce con la sua prosa semplice e poetica.» – The AgeBreve è la felicità di Takeo, l’erede degli Otori, e della sua sposa Kaede, signora di Shirakawa e Maruyama. Fujiwara, il nobile di corte che si riteneva fidanzato con lei, non le perdona di avere sposato Takeo. Arai Daiichi, il signore della guerra ormai sovrano dell’intero paese, non sopporta che i due abbiano osato convolare a nozze senza chiedergli il permesso. Inoltre i perfidi zii di Lord Shigeru attendono nell’inespugnabile Hagi la sconfitta di un erede che non riconoscono. “Dovrai combattere cinque battaglie per ottenere la pace: quattro le vincerai, una la perderai” aveva detto la profetessa della montagna a Takeo. E la profezia sembra avverarsi. Terzo e ultimo volume della grande saga ambientata in un Giappone immaginario, Lo splendore della luna narra la fase cruciale della leggenda degli Otori in un susseguirsi di battaglie ed emozionanti colpi di scena."" -
Anatomia del borghese
Un saggio irriverente sulla cultura borghese e il conformismo, nel quale si scatena lo spirito incandescente di Léon Bloy.rnrnLéon Bloy (1846-1917) fu in continua polemica con la società del suo tempo, e in particolare con la borghesia e la sua cultura, irridendone i “luoghi comuni” in questa Anatomia, apprezzata in particolare da Walter Benjamin. Molti di questi “luoghi comuni” sono tuttora presenti nel mondo contemporaneo ché, nella sua essenza, la borghesia non è certo cambiata (al suo opposto ci sono per Bloy i poveri), nonostante i suoi faticosi aggiornamenti. “Bisogna mangiare per vivere”, “Gli affari sono affari”, “Tutte le strade portano a Roma”... Con verve satirica di prim’ordine, Bloy li mette in discussione con spietata e implacabile acutezza, mostrandone superficialità e stupidità. Ognuna di queste esegesi ha il piglio del racconto, la forza dell'esempio. Forse solo Flaubert con i suoi Bouvard e Pécuchet così formidabilmente stupidi è stato pari a Léon Bloy -
Terremoti (San Juan Parangaricútiro)
Una riflessione sull’umana precarietà e sulla forza della natura in confronto con la storia, da un luogo dove la parola “terremoto” non ha solo un significato metaforico. Victor Serge, figlio di esuli russi in Belgio in fuga dallo zarismo, prese parte da anarchico a molti movimenti rivoluzionari, prima di aderire al bolscevismo diventando intimo di Trotskij, ma finì nel gulag in quanto critico della deriva autoritaria della rivoluzione. Le proteste internazionali, aperte da Salvemini, indussero Stalin a liberarlo e, dopo gli anni del Fronte Popolare in Francia, egli dovette emigrare ancora, nel lontano Messico dove morì. Fu lì che scrisse questo appassionato pamphlet sulla nascita di un vulcano alla quale poté assistere, vicino allo sperduto villaggio di San Juan Parangaricútiro, che fu tradotto nel 1991 per la rivista Linea d'ombradal giovane e geniale scrittore sardo prematuramente scomparso Sergio Atzeni. -
I due castelli. N.E.O.. Vol. 2
I segreti di Versailles, le avventure sulla Senna, e sempre più misteri nella saga per ragazzi che ha riscritto le regole della distopiaLa tribù del tepee e quella del castello si sono unite formando un’unica grande comunità odiata e osteggiata dalla strega Mordelia. I misteri però rimangono. Chi ha avvelenato gli animali prima della fuoriuscita del sangue giallo? Chi era davvero Maria Luna, l’ultima adulta sopravvissuta al passaggio della nube? Quali segreti racchiude la sua tomba, affannosamente cercata da tutti? I “figli della nube” hanno ormai quattordici anni, sono in piena adolescenza e con la responsabilità di un mondo nuovo da ricostruire, ma ciò non impedisce che ragazzi e ragazze scoprano l’amore, inventino un nuovo modo di vestirsi chiamato Lollymoda, creino un rivoluzionario modo di suonare chiamato new world music e addirittura organizzino un grande ballo. Eppure la domanda che tutti si pongono è: sono soli su questa Terra o esistono altri sopravvissuti come loro? Ogenor e il consiglio decidono allora di organizzare una spedizione esplorativa con l’Albatros, un veliero rimesso in sesto e incaricato di scendere la Senna fino al mare, e ciò che scoprono cambierà per sempre il corso normale delle cose. -
L' eredità dei padri
Quanto della nostra personalità è frutto del rapporto con i nostri genitori? È proprio vero che l'eredità di quest'ultimo segna il nostro destino? Esistono rapporti umani privi di complicazioni emotive?«Un ritratto straziante e meditato di una cittadina scozzese sconvolta dal senso di colpa per una storia di violenza familiare». - Publishers Weekly«Profondo, intenso e umano». - Kirkus ReviewsLitta è un'isoletta delle Ebridi, a nord della costa scozzese, con più pecore che abitanti, un'unica scuola, un'unica strada principale che la percorre in cerchio e poche case. Ci si conosce tutti da sempre e si vive con la porta aperta: non c'è nemmeno un poliziotto. Per questo, quando negli anni Novanta John Baird, un «figlio dell'isola», un uomo così gentile e devoto alla famiglia, uccide la moglie e due dei suoi tre figli e poi rivolge il fucile verso se stesso, gli isolani restano impietriti ma, di più ancora, si sentono traditi nell'intimo. Vent'anni dopo Tom Baird, unico superstite della tragedia, si ripresenta inaspettato alla porta dello zio Malcolm. I ricordi di ciascuno sono così strappati ai recessi della memoria dove erano stati ricacciati per ritornare a riflettere sulla infausta vicenda. Con uno stile semplice e coinvolgente, l'autrice immerge il lettore in un'atmosfera inquieta, spesso burrascosa e con rari sprazzi di serenità come la natura selvaggia e il tempo indomito che imperversano a Litta. Una lettura che si apprezza sia dal punto di vista dell'intreccio sia dal punto di vista della riflessione sui tanti spunti offerti: quanto della nostra personalità è frutto del rapporto con i nostri genitori? È proprio vero che l'eredità di quest'ultimo segna il nostro destino? Esistono rapporti umani privi di complicazioni emotive? -
La prima figlia
Una storia sul conflitto tra cuore e ragione, sul legame viscerale tra madre e figlio che si instaura prima della nascita, sul perché sentiamo il desiderio di procreare e sul timore di farlo per la responsabilità che comporta il decidere di far venire al mondo un essere umano. Un modo trasversale per accostarsi al mondo della diversa abilità, a ciò che significa essere genitori di una persona Down.«In una notte di attesa, Anna Pavignano intesse una trama di pochi personaggi e molti pensieri sul materno: angosciosi, inevitabili e profondamente umani» – TuttolibriPoliana è incinta e ricoverata in day hospital per fare l'amniocentesi: ha quarant'anni, il rischio di avere un bambino down è piuttosto alto. Non ha mai pensato al feto che ha in corpo come a un bambino, l'ha sempre considerato un essere provvisorio il cui futuro è legato all'esito dell'esame. Poliana è immersa in un conflitto da cui non riesce a uscire: ormai ha permesso alla sua bambina di esistere, come potrebbe liberarsene, se l'esame avesse esito infausto? Usa la propria fantasia per dare vita all'idea di come sarà la sua bambina se sarà una persona down. Immagina tutte le difficoltà e le gioie che quella bambina le darà, ciò che dovrà affrontare per il suo futuro. Improvvisamente le è tutto chiaro e lo dichiara, proprio sulla porta dell'ambulatorio: anche se avrà la Sindrome di Down, lei vuole tenere il figlio. Una storia sul conflitto tra cuore e ragione, sul legame viscerale tra madre e figlio che si instaura prima della nascita, sul perché sentiamo il desiderio di procreare e sul timore di farlo per la responsabilità che comporta il decidere di far venire al mondo un essere umano. Un modo trasversale per accostarsi al mondo della diversa abilità, a ciò che significa essere genitori di una persona Down. Sassi lanciati nello stagno e non risposte, perché quelle si possono trovare solo nella consapevolezza di ognuno e nel proprio modo di vedere la vita. E forse in un ""sentire"""" che poco ha a che fare con la ragione e la saggezza."" -
I margini e il dettato
Conversazioni sul piacere di leggere e scrivere.«Oggi penso che se la letteratura scritta da donne vuole farcela ad avere una scrittura sua di verità, serve il lavoro di ognuna. Dobbiamo rinunciare per un lungo arco di tempo alla distinzione tra chi fa solo libri medi e chi fabbrica universi verbali inevitabili. Contro la lingua cattiva che storicamente non prevede di accogliere la nostra verità, dobbiamo confondere, fondere i nostri talenti, non un rigo va perso nel vento. Ce la possiamo fare.»Questo libro accoglie quattro testi inediti di Elena Ferrante sulla altrui e sulla propria ""avventura dello scrivere"""": tre lezioni magistrali destinate alla cittadinanza di Bologna (in occasione delle Umberto Eco Lectures) e un saggio composto per la chiusura del convegno degli italianisti su Dante e altri classici. Da queste sedi alte della cultura, la scrittrice ci chiama a raccolta contro """"la lingua cattiva"""", storicamente estranea alle verità delle donne, e propone una fusione corale dei talenti femminili. """"Non un rigo va perso nel vento""""."" -
Se avessi due vite
Un romanzo d’esordio luminoso che segue la vita di una giovane donna, dall’infanzia in Vietnam alla condizione di migrante negli Stati Uniti, fino al necessario ritorno nella terra natia.«Evoca in modo struggente la difficoltà di riconciliarsi con il presente attraverso “una storia inafferrabile”.» – The New Yorker«Rosewood ha costruito un romanzo di formazione in cui la protagonista, piuttosto che trovare le risposte, scopre che è più illuminante convivere con le domande difficili della vita.» – Ryan Smernoff, Los Angeles Review of Books«Un romanzo lirico scritto meravigliosamente.» – New York Journal of Books«Un racconto commovente sulla solitudine e l’amore.» – BooklistDa bambina, isolata dal mondo in un accampamento militare segreto e cresciuta da una madre poco presente, si affeziona a un soldato compassionevole e alla sola altra ragazza nel campo, coltivando due amicizie che plasmeranno il resto della sua vita. Da giovane donna, a New York, lontana dal paese d’origine e tormentata dalle ferite dell’adolescenza, è ancora alla ricerca del suo posto nel mondo. Si innamora di una donna sposata che è la fotocopia della sua amica d’infanzia, e si ritrova a seguire degli sconosciuti che le ricordano il suo soldato. Quando la tragedia deflagra, deve tornare in Vietnam e affrontare i ricordi del suo passato per riconciliarsi con la propria identità.Attraverso una riflessione profonda sull’amore, la perdita, la presenza di un passato che non muore mai, il romanzo indaga un antico dilemma: apprezziamo le persone che fanno parte delle nostre vite per ciò che sono o per ciò che abbiamo bisogno che siano? -
Nuotare nel buio
Nuotare nel buio è un romanzo d'esordio indimenticabile sulla giovinezza, sull'amore, sulla perdita e sui sacrifici che facciamo ogni giorno per vivere una vita senza bugie.«Un'esplorazione lirica del conflitto tra amore gay e conformità politica. Jedrowski è una nuova star internazionale» – Edmund White«Elegante, irresistibile e pieno di malinconica bellezza. Da tenere sullo scaffale accanto ai romanzi di Alan Hollinghurst, Edmund White e altri classici del canone gay» – Evening Standard«Avevi ragione quando dicevi che le persone non possono darci sempre ciò che vogliamo.»Polonia, 1980. Ludwik Głowacki, ragazzo ansioso e disilluso prossimo alla laurea, è stato inviato insieme agli altri ragazzi del suo corso a un campo agricolo estivo. Qui incontra Janusz; insieme i due trascorrono un'estate da sogno nuotando in un lago appartato, leggendo libri proibiti e innamorandosi. Quando l'estate finisce, i due tornano a Varsavia e all'ipocrisia della vita sotto il Partito. Costretti a fare i conti con la dura realtà, Ludwik e Janusz devono decidere come sopravvivere e nelle loro scelte si trovano su fronti opposti.COME COMINCIANon so cosa mi abbia svegliato stanotte. Non il ramo del castagno che sbatte contro la finestra e nemmeno Pani Kolecka che tossisce nella stanza accanto. Non più. Forse sono stati i fantasmi di quei rumori, sollevati dal vento e portati attraverso l'oceano a bussare alla mia coscienza. Può essere. Di questo sono certo: il mio corpo si sente svuotato, come un paese straniero dopo una guerra. Eppure non riesco a tornare a dormire. -
La promessa
Vincitore del Booker Prize 2021La promessa è un dramma epico che si dispiega al ritmo dell'incessante marcia della storia nazionale, che i lettori di Galgut ameranno di certo e che ne incanterà di nuovi.«Damon Galgut ha il tono paziente di chi deve sempre un po' tradurre quell'intraducibile sensazione di vivere in un posto dove l'ingiustizia è un fatto endemico: crescervi in mezzo è come farsi largo tra una giungla di contraddizioni, dove ogni pudore relativo al politicamente corretto, al mondo come dovrebbe essere e come vorremmo che fosse si infrange nell'esperienza quotidiana della segregazione, che è finita ufficialmente nel 1993, ma resiste nei cuori e nelle teste di chi abita questa terra» – Tuttolibri«""La promessa"""", rappresenta, solidamente immerso nel dubbio come sempre, un Paese, un'era , cavalca la Storia. Lo fa in maniera straordinaria, modernista, alternando la voce in prima, seconda e terza persona, usando un narratore fluttuante insomma, persino rivolgendosi a noi, i lettori, spiazzandoci di continuo, deliziandoci delle sue invenzioni, quasi a dimostrare che geopolitica e lettere possono ancora convergere con energia» – Robinson«Un'allegoria delle più vaste debolezze di una nazione» – The Irish Times«Complesso, ambizioso e brillante» – Financial Times«Uno dei migliori libri dell'anno» – The TimesUna saga familiare moderna che poteva arrivare solo dal Sudafrica, scritta in splendida prosa dall'autore due volte finalista al Booker Prize, Damon Galgut. Perseguitati da una promessa non mantenuta, dopo la morte della madre i membri della famiglia Swart si perdono di vista. Alla deriva, le vite dei tre figli della donna procedono separatamente lungo le acque inesplorate del Sudafrica: Anton, il ragazzo d'oro amareggiato dal potenziale inespresso che è la sua vita; Astrid, il cui potere sta nella bellezza; e la più giovane, Amor, la cui vita è plasmata da un nebuloso senso di colpa. Ritrovandosi per quattro funerali nel corso di tre decenni, la famiglia in declino rispecchia l'atmosfera del paese: un'atmosfera di risentimento, rinnovamento e infine di speranza."" -
Lo shtetl perduto
Da decenni lo shtetl ebraico di Kreskol vive in tranquillo isolamento in una selvaggia foresta della Polonia orientale, ignaro delle guerre che sconvolgono il mondo. Un mattino però Pesha Lindauer, una giovane donna reduce da un burrascoso divorzio, scompare senza lasciare traccia. I rabbini e gli abitanti di Kreskol piombano nel panico: da centoundici anni nessuno oltrepassa i boschi che cingono la piccola città – e i pochi che si sono avventurati non hanno più fatto ritorno, forse sbranati dagli animali o tramutati in lupi da qualche strega incontrata lungo il cammino (così dice la leggenda). I rabbini incaricano il giovane Yankel, che alcuni considerano un po' il tonto del villaggio, di rintracciare la donna. Yankel oltrepassa la fitta barriera delle foreste e arriva nel... mondo di oggi! Città, strade asfaltate, automobili, luci, cinema, supermercati: ogni incontro è occasione di stupore e di avventure esilaranti. Quando poi le autorità polacche si rendono conto di questo strano individuo vestito come cent'anni prima e, alla fine, credono alle sue ""storie"""" sul villaggio dimenticato di Kreskol, le cose si fanno anche più serie... e più comiche. L'incontro inevitabile tra i due mondi produrrà conseguenze incredibili da una parte e dall'altra."" -
Storie di giustizia, di ingiustizia e di galera
“Avvocato dei deboli”, è stata una delle prime donne penaliste in Italia. Antifascista, attiva nella Resistenza, dopo il 25 aprile del 1945 si è dedicata alla difesa dei diritti civili, alla tutela dei lavoratori e in generale dei più deboli con una intensa attività giudiziaria e politica. In questo libro sono raccolti ricordi e testimonianze che coprono gli anni dal 1944 al 1992: il processo ai torturatori del giovane partigiano ebreo Emanuele Artom; la difesa della Banda Cavallero nel 1967; il confronto con le donne accusate di terrorismo; e infine la sua radicale critica dell'ergastolo. -
Viaggio nella terra dei morti
Taichi è stato costretto a smettere di lavorare dieci anni fa e da allora lui e sua moglie Natsuko sopravvivono grazie allo stipendio part-time di quest'ultima. Natsuko, tuttavia, è una donna abituata alla sofferenza. Il fratello e la madre hanno dilapidato il patrimonio di famiglia approfittandosi di lei per anni, incapaci di accettare la loro nuova condizione sociale. Un giorno Natsuko legge l'annuncio di una spa e riconosce quello che un tempo era stato l'hotel di lusso dove il nonno aveva portato sua mamma da piccola. Nonostante i costi, decide di andarci con il marito infermo, ma il soggiorno innesca una serie di ricordi legati alla difficile storia della sua famiglia, pensieri dolorosi che rievocano alcuni fantasmi del passato ma che si rivelano infine liberatori e le permettono di riconciliarsi con Taichi.Ispirato al classico di Jun'ichirō Tanizaki Neve sottile, Novantanove baci è il secondo racconto del libro che ritrae con uno stile toccante e poetico la vita di quattro sorelle che abitano nello shitamachi di Tōkyō. La storia, narrata da Nanako, la minore delle sorelle, è intrisa di una delicata carica erotica e presenta una vivida descrizione delle persone che abitano nel loro quartiere: pure, nobili d'animo e orgogliose.