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Che cos'è il graphic novel
Negli ultimi trent'anni la straordinaria evoluzione del graphic novel gli ha consentito di superare in tutto il mondo le convenzioni ormai vintage del fumetto per dimensioni, forma e contenuto, sino a trasformarlo in un veicolo per la narrazione di problemi cruciali. Ma che cos'è un graphic novel? Le statistiche ci dicono che è uno dei media oggi a più rapida crescita, perché unisce le parole e le immagini, la complessità di una narrazione romanzesca alla scattante sinteticità di un montaggio visivo, e tale completezza suggerisce persino agli operatori scolastici di introdurlo nei curricula formativi. Il volume ricostruisce la storia del graphic novel, le sue caratteristiche formali e i testi che ne hanno sancito il successo, da Maus di Art Spiegelman ai racconti di Lorenzo Mattotti. -
Che cos'è la conoscenza
Come ha sottolineato Aristotele all'inizio della “Metafisica”, aspiriamo alla conoscenza perché siamo curiosi, e il sapere come stiano le cose è qualcosa che ci appaga di per sé, indipendentemente dalle conseguenze pratiche. Ma in che cosa consiste questa condizione che desideriamo per noi stessi e che ricerchiamo nei nostri simili? Platone, nel “Menone”, afferma che la conoscenza non è riducibile a una mera credenza vera. Ma che cosa dobbiamo aggiungere? Stando ad una risposta tradizionale che molti fanno risalire proprio a Platone, una credenza vera, per essere conoscenza, deve anche essere giustificata sul piano epistemico. Partendo da questa analisi, e dalla critica a cui è stata sottoposta da parte di Gettier, il libro ripercorre le principali risposte offerte dall'epistemologia contemporanea, e affronta la questione connessa se la conoscenza sia una condizione alla quale possiamo legittimamente aspirare. -
Breve dizionario di retorica e stilistica. Nuova ediz.
Questa edizione ampiamente rinnovata mantiene le caratteristiche della prima: definizioni sintetiche e chiare, esempi che spaziano in vari ambiti (letteratura, cinema, pubblicità, canzone, fumetti, sport), così da offrire una conoscenza di base della disciplina in modo rigoroso ma leggero e accattivante. L'aggiornamento riguarda l'inserimento di alcune voci e molti esempi nuovi, che attualizzano il repertorio, anche allargandone il campo, dalla finanza a Internet. Pensato per gli studenti del triennio universitario, il libro può essere utile anche a quelli di scuola secondaria superiore e agli insegnanti, come sussidio didattico agile e perfino divertente. Accanto alla normale consultazione delle singole voci, la lettura può percorrere strade trasversali, attraverso autori e temi: ad esempio la musica, dai libretti di Verdi alle canzoni di Tiziano Ferro. -
Il parent training
Nato nell'ambito della ricerca educativa e clinica, il parent training è un intervento psicologico destinato ai genitori che desiderano migliorare le relazioni con i figli anche di fronte a difficoltà nello sviluppo infantile (come la disabilità i disturbi del comportamento) che rendono complessa la vita familiare. Il parent training valorizza esperienze e competenze dei genitori, coinvolgendoli nella realizzazione dell'intervento, ma non rinuncia a verificare con modelli sperimentali risultati che produce. Il volume, rinnovato in questa nuova edizione alla luce delle più recenti acquisizioni della ricerca, offre un panorama aggiornato dei programmi più validi. È dunque uno strumento utile per quanti, appassionandosi a questo modello di lavoro con i genitori, intendano coniugare flessibilità e rigore metodologico nella progettazione dei parent training. -
Didattica speciale e inclusione scolastica
Porre l'inclusione al centro delle politiche e delle prassi educative significa concentrare l'attenzione sulle esigenze diversificate di tutti gli allievi, nessuno escluso, nel rispetto del principio di pari opportunità e di partecipazione attiva di ognuno. La prospettiva dell'inclusione scolastica è sviluppata nel volume su quattro piani fra loro integrati: il piano dei principi, che tende a sottolineare come ogni individuo, indipendentemente dai tratti culturali o personali, sia un'entità costitutiva dell'istituzione sociale, che trova nella piena valorizzazione di rutti la sua stessa ragione d'essere; il piano organizzativo, inteso come interazione e coordinamento fra i diversi attori che entrano in gioco, sia interni che esterni alla scuola; il piano metodologico-didattico, che si riferisce alle procedure da mettere in campo per promuovere il successo formativo e il ruolo attivo di ogni allievo; e infine il piano dell'evidenza empirica, che fissa l'attenzione sulle ricerche che hanno affrontato il tema dell'educazione inclusiva, al fine di giustificarne l'applicazione generalizzata. Nei capitoli viene enfatizzata la dimensione operativa, associando alla trattazione teorica di ogni argomento delle proposte curricolari riferite a diverse situazioni e ambiti disciplinari. -
Teoria del progetto architettonico. Dai disegni agli effetti
Dopo gli anni fortunati dell'impegno dell'architettura italiana, e dopo più di tre decenni di silenzio, il libro riapre la discussione sulla teoria e propone, a partire da categorie completamente rinnovate, una riflessione sistematica sul potere del progetto. Grazie allo spostamento dell'attenzione dal soggetto (le sue buone intenzioni, insegnate all'università) all'oggetto (i prodotti progettuali, in azione nel sistema sociale che li contiene), il volume si impegna in una trattazione analitica e verificabile delle pratiche progettuali. Che cos'è un progetto architettonico? A chi e a che cosa deve il proprio potere? Quali fatti deve considerare? Quali valori può incarnare? Invece di rivolgersi alle teorie dell'architettura e alla loro implicita normatività, il libro risponde a queste domande concentrandosi sulle forme della prassi progettuale. In un confronto continuo con altri saperi - quali l'ontologia sociale, l'Actor-Network Theory, la semiologia, la sociologia della tecnica, le scienze cognitive, la geografia -la ""teoria del progetto"""" ambisce a ricomporre un campo di competenza, altrimenti misconosciuto o ridotto ad altro: l'arte, le tecniche edilizie, la burocrazia, l'attivismo politico e sociale. Se concepita come sapere positivo, l'azione progettuale può invece essere intesa come uno specifico insieme di competenze e poteri, a cavallo fra tecnica e politica, dimensione burocratica e simbolica, previsione e narrazione."" -
Storia del teatro. Le idee e le forme dello spettacolo dall'antichità a oggi
Una storia del teatro diversa dalle altre, che non solo affronta con chiarezza e linguaggio non accademico i percorsi della grande drammaturgia, da Eschilo agli autori contemporanei, ma soprattutto ricostruisce la complessità delle diverse culture teatrali attraverso l’analisi delle teorie e delle modalità concrete di fare spettacolo specifiche di ciascuna società, dal mondo classico a quello medievale, dal Rinascimento all’età elisabettiana, dalla spettacolarità barocca a quella romantica, dal Naturalismo alle varie forme della teatralità contemporanea o delle tradizioni orientali. Completa il volume una seconda parte, con saggi tematici che ripercorrono in maniera particolare la storia delle principali componenti dell’evento teatrale: l’attore, gli edifici e la scenografia, l’organizzazione e le diverse forme di produzione degli spettacoli, i modelli fondamentali della drammaturgia. -
Il teatro e le arti. Un confronto fra linguaggi
Originariamente, nella storia e nella concezione teorica, il teatro non è distinguibile dalla danza o dalla musica, perché è un evento fatto di azione, parola, musica, movimento, visività. E così è ancora in molte culture extra-europee. La cultura occidentale, invece, intendendo il teatro quasi esclusivamente come drammaturgia, lo ha scisso dalla musica, dalla danza, dagli aspetti visivi, registrando come eccezioni i casi in cui il teatro diviene il luogo di incontro e di reciproca modificazione di tutte espressioni artistiche. Ma l’analisi storica dimostra che la sinergia tra le varie arti, pur in forme differenti, è in atto in ogni epoca, dalla tragedia classica allo spettacolo medievale, dalla scenografia rinascimentale e barocca al melodramma seicentesco, dall’opera lirica al teatro-danza contemporaneo. In capitoli esemplari, il linguaggio e la storia del teatro vengono dunque messi a confronto con il linguaggio e la storia della letteratura, dell’arte figurativa, della musica, della danza e del cinema. -
Fonti medievali. Un'antologia
Pensato per professori e studenti, il volume fornisce alla didattica un utile strumento di lavoro, aperto e dialettico, che permette di sviluppare percorsi di insegnamento flessibili e articolati. L'antologia, introdotta da tre saggi sui rapporti fra gli studiosi e le fonti e sui modi con cui gli studenti si possono avvicinare ad esse, fornisce una gamma di testimonianze variegata per tipologie documentarie, contenuti e autori. Le fonti, frutto di una scelta equilibrata, non si limitano alla sola sfera europea e occidentale ma includono anche le realtà del Mediterraneo e dell'Oriente, in una prospettiva policentrica. -
Lineamenti di grammatica tedesca
Il volume descrive sistematicamente la lingua tedesca sulla base delle metodologie più aggiornate messe a disposizione dalla ricerca linguistica recente e intende fornire una conoscenza approfondita delle sue strutture a chi la studia a livello universitario e non solo. Dopo un profilo sintetico di orientamento sia storico-linguistico che sincronico della lingua tedesca, il libro ne espone: la fonologia e la grafematica; la morfologia e la formazione delle parole; la sintassi della frase; la sintassi del periodo complesso. Benché fortemente interconnessi, i capitoli sono autonomi e affrontano con difficoltà progressiva le strutture della lingua tedesca, dalla forma fonica a quella delle parole, fino alla sintassi, a cui è dedicato ampio spazio. Ciò li rende un utile strumento di lavoro anche per singoli moduli di insegnamento universitario di complessità crescente, a iniziare dal primo anno di corso. -
Costruire unità di apprendimento. Guida alla progettazione a ritroso
Il volume, attento ai più recenti orientamenti emersi nel nostro paese in tema di progettazione formativa, propone un percorso strutturato per elaborare unità di apprendimento orientate verso traguardi di competenza, sia di tipo disciplinare, sia di carattere trasversale. Come evidenziano gli esempi illustrati nel testo, il percorso può essere impiegato nei diversi gradi scolastici del primo e del secondo ciclo di istruzione, in quanto fornisce una struttura logica basata sul modello di progettazione a ritroso di Wiggins e McTighe e imperniata sulla centralità del traguardo di competenza nella progettazione di una unità di apprendimento. La proposta di lavoro fornita dall'autore - frutto di una continua ricerca delle soluzioni più appropriate e sostenibili svolta insieme agli insegnanti all'interno di attività formative condotte con scuole e reti di scuole - si colloca nel contesto di un più ampio ripensamento dell'ambiente di apprendimento che caratterizza il lavoro scolastico, sia nei suoi aspetti strutturali (spazi, tempi, attrezzature, sussidi), sia in quelli metodologici e relazionali. Particolare attenzione viene posta alla flipped classroom come modalità low cost per liberare del tempo nel lavoro scolastico e per riconfigurare il setting formativo. -
Management per l'impresa culturale
Come può essere definita un'impresa culturale? Che cosa sono le industrie culturali e le imprese creative? E quali sono i principali problemi di gestione che affrontano organizzazioni quali musei, teatri, fondazioni liriche, archivi o biblioteche in un contesto altamente dinamico come quello attuale? Il volume fornisce una risposta a questi interrogativi, approfondendo temi quali il rapporto tra cultura e sviluppo territoriale, il ruolo dei siti Unesco e delle città capitali della cultura, l'evoluzione del concetto di distretto industriale. Si pone inoltre attenzione agli strumenti manageriali a disposizione delle imprese culturali, funzionali alla pianificazione strategica, allo sviluppo di azioni di audience development, alle attività di valutazione. Ampio spazio viene poi dedicato all'impatto delle nuove tecnologie sulla gestione dell'impresa culturale, considerando il ruolo dei social media, delle soluzioni di realtà virtuale e aumentata, del gaming, della stampa 3D nonché dei paradigmi tecnologici emergenti: Internet of Things, Big Data e Intelligenza Artificiale. Infine, vengono considerate le tematiche connesse al finanziamento delle imprese culturali, tra intervento pubblico e mecenatismo privato. -
Etica del turismo. Responsabilità, sostenibilità, equità
Che cosa c'è di sbagliato nel farsi un selfie ad Auschwitz? O nell'andare a vedere le donne ""dal collo lungo"""" in Thailandia? O nel farsi scortare dagli sherpa sull'Everest? O, ancora, nel fare le vacanze in un villaggio turistico situato nel Sud del mondo? Sono alcuni degli interrogativi cui risponde questo volume, inquadrandoli in un'indagine teorica più ampia, che parte dalla definizione di turista e dalla distinzione fra turista e viaggiatore per arrivare alle nozioni chiave della riflessione morale sul turismo: responsabilità, sostenibilità, equità e rispetto delle differenze culturali. Il libro non offre soltanto una panoramica delle questioni etiche con cui i turisti e l'industria turistica si misurano o dovrebbero misurarsi, ma esplicita e discute anche i loro presupposti e le loro implicazioni, consentendo al lettore di acquisire maggiore consapevolezza degli effetti del turismo sulle persone e sull'ambiente, e favorendo così una riflessione più approfondita sul tipo di turismo che sarebbe moralmente auspicabile realizzare e sui limiti che possiamo giustificatamente invocare per quello attuale."" -
La tentazione dell'altro. Avventure dell'identità occidentale da Conrad a Coetzee
Mentre l'Europa tra Otto e Novecento trasformava il mondo a sua immagine e somiglianza, nei romanzi si moltiplicavano i casi di personaggi che abiuravano la loro identità occidentale ""inselvatichendosi"""", sprofondando in qualche alterità antropologica e ambientale. Il volume ricostruisce le trame che autori come Melville, Conrad, Stevenson, Malraux, Flaiano, Vargas Llosa, Coetzee e tanti altri hanno concepito per raccontarci la tentazione di essere altri-da-sé, il sogno impossibile di perdersi oltre il confine della cosiddetta civiltà, di sradicarsi dalle proprie origini e appartenenze. Ne risulta il quadro multiforme ma coerente di una letteratura che, valorizzando figure e soggetti alla deriva, si costituisce come il contro-discorso segreto e illuminante dell'impresa coloniale di unificazione e assoggettamento del globo. L'incontro con popolazioni e culture diverse non fu soltanto l'occasione per venire in contatto con le ultime diversità umane prima di una definitiva omologazione della terra, ma offrì anche la possibilità di accedere ed esplorare un'alterità che è dentro prima ancora che fuori di """"noi""""."" -
Federigo Tozzi in Europa. Influssi culturali e convergenze artistiche
Unendo tradizione e talento individuale, Federigo Tozzi ha tratto dalla vita di provincia un'epica del quotidiano, moderna e internazionale. Questa è la ragione di un libro dedicato non solo alla multidisciplinare cultura europea dello scrittore senese, ma anche alle convergenze, talora sorprendenti, con le arti e i grandi autori modernisti, da Joyce a Virginia Woolf, da Musil a Kafka e a Roth. Il volume raccoglie contributi di Romano Luperini, Matteo Palumbo, Massimiliano Tortora, Riccardo Castellana, Giuseppe Episcopo, Valeria Taddei, Ilaria de Seta, Valeria Merola, Marco Menicacci, Federico Boccaccini. -
Dante leggero. Dal priorato alla «Commedia»
Il tempo della «visione» – collocato in anticipo rispetto alla fase culminante della vita politica del poeta (che si snodò dal maggio 1300 all’autunno 1301 e che fu coperta nella Commedia da un velo di impenetrabile silenzio) – consente di riaprire il dossier della genesi dell’opera. Perché Dante, in esilio, volle retrodatare il viaggio rispetto alla sua responsabilità nel governo di Firenze? La primavera giubilare, messa di norma a frutto per storicizzare gli interlocutori del viandante e le sue profezie, torna allora preziosa per comprendere i fatti che, dal priorato di Dante (dal 15 giugno al 14 agosto seguenti), portarono alla stesura del poema. In pochi giorni egli visse, con un senso di tripudio e di predestinazione, gli eventi che sarebbero divenuti le coordinate temporali del suo cammino: il trentacinquesimo anno, il decennale della morte di Beatrice e la guida della città. Presto, tuttavia, sarebbe cominciata la fase più drammatica di quell’esperienza, che avrebbe condotto al confino dei capiparte Bianchi e Neri (tra i primi, vi fu anche il suo amico prediletto Guido Cavalcanti) e, via via, al bando del 1302. Il traviamento simboleggiato dalla selva, dove Dante sceglie la controfigura salvifica di David, riceve allora una nuova luce in questa prospettiva. Dalla gravezza della storia ci troviamo così a seguire il cammino di un Dante leggero, che, da Firenze, approda al luminoso fulgore della «candida rosa». -
Il fango e l'oro. Parigi da Voltaire a Breton
Nel corso dei secoli, il mito letterario di Parigi è andato costruendosi per 'sovrapposizioni successive di immagini, figure, tipi. A partire dalla fine del Settecento, col monumentale Tableau de Paris di Louis-Sébastien Mercier, questo mito ha cominciato ad alimentarsi della realtà stessa della città, della miseria dei suoi sobborghi, delle sue strade, del loro fango. La metropoli inizia allora a diventare l'oggetto di una rappresentazione letteraria che si vuole realistica, senza per questo perdere nulla del proprio fascino romanzesco, avventuroso, misterioso. Sarà Balzac il primo a riconoscere in Parigi la «città dai centomila romanzi». La letteratura scoprirà, grazie a lui, nuove possibilità di parlare di una Parigi che nessuno scrittore aveva mai descritto prima, né, forse, visto. Scopo del volume è mostrare, attraverso lo studio di alcuni temi ricorrenti ed esemplari, come romanzesco e realtà si siano intrecciati nelle pagine delle successive generazioni di romanzieri, da Flaubert a Huysmans e Zola, fino a quando i surrealisti, in primo luogo Breton e Aragon, inseguirono lungo le strade parigine la rivelazione di un «meraviglioso» che ne trasformasse la banale realtà quotidiana in «surrealtà» - aggiungendo così un nuovo capitolo alla storia del mito di Parigi. -
Le scale argomentative. Linguaggio, logica, persuasione
La teoria dell'argomentazione afferma che gli enunciati, da intendersi come realizzazioni concrete delle frasi in contesto, possiedono non solo - non necessariamente - un contenuto informativo, ma anche uno specifico orientamento argomentativo. Questa caratteristica, insita nella stessa natura linguistica degli enunciati, rivela la presenza di una disposizione innata delle strutture linguistiche all'uso persuasivo. Radicata in una concezione strutturalista della lingua, e pienamente inserita in una prospettiva benvenistiana sull'enunciazione, la teoria dell'argomentazione, nella particolare elaborazione fornita da Oswald Ducrot, ha suscitato vivo interesse anche in ambiti teorici distanti, come la filosofia del linguaggio d'impronta analitica e la linguistica generativa. A distanza di anni ormai dalla sua prima pubblicazione, questo testo appare tuttora fertile di spunti e suggestioni ancora rilevanti, e costituisce una lettura particolarmente istruttiva per linguisti e filosofi di varia estrazione. -
Fare ricerca collaborativa. Vita quotidiana, cura, lavoro
Il volume descrive come la ricerca collaborativa - connettendo azione, partecipazione e apprendimento - sia una risorsa utile nel generare cambiamenti individuali e sociali attraverso una partnership tra ricercatori interessati a comprendere le realtà di cui si occupano e attori sociali e organizzativi volti a sviluppare la conoscenza prodotta attraverso le loro esperienze. Indagando su numerosi contesti sociali - nei luoghi della cura e della detenzione, negli ambiti di lavoro e negli spazi urbani - il testo si rivolge a professionisti, consulenti e ricercatori offrendo loro studi di caso in chiave transdisciplinare e pratiche di intervento per affrontare sfide e dilemmi disorientanti. -
Nello scrittoio di Machiavelli . «Il Principe» e la «Ciropedia» di Senofonte
Senofonte è lo scrittore greco che Machiavelli cita più spesso, e la ""Ciropedia"""" - il racconto della giovinezza del fondatore dell'impero persiano Ciro il Grande - è l'unica opera antica esplicitamente nominata nel Principe. Non stupisce perciò che le somiglianze e le differenze tra i due autori siano state oggetto di oltre mezzo millennio di discussioni fra gli studiosi, che hanno visto in Senofonte ora un precursore delle turpi massime del Principe, ora un antidoto al veleno del machiavellismo. Il volume ritorna dunque su un problema antico, ma cerca di risolverlo in modo innovativo, trattando Machiavelli, prima che come uno scrittore, come un lettore, e interrogandosi su come la forma in cui egli lesse Senofonte abbia influito sui contenuti delle sue opere, prima fra tutte """"Il Principe"""", e sulla loro ricezione. Entrando nello scrittoio di Machiavelli, si scoprono particolari sorprendenti sulla sua biografia, il suo pensiero e la sua fortuna e lo si può osservare non solo nelle vesti di lettore geniale, ma anche nei suoi rapporti quotidiani con stampatori, amici e protettori. Il confronto ravvicinato fra testi e contesti diviene in tal modo un ingrediente essenziale per conoscere meglio il più influente pensatore politico della prima età moderna.""