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The New York stories
Trentadue racconti raffinati, ironici e cinici scritti dagli anni Trenta agli anni Sessanta del secolo scorso. John O'Hara fissa in modo vivido e onesto voci e pensieri di tutti gli strati sociali di Manhattan: dai lavoratori precari dell'editoria alle ricche signore bianche, dalle giovani impiegate delle agenzie pubblicitarie che lottano per farsi strada in un mondo di uomini ai vecchi attori in disgrazia.rnrn«Ci si può immergere nelle sue raccolte di racconti esattamente come si fa Binge Watching di ""Mad Men"""", e per le stesse ragioni. Su divisioni tra classi sociali, sesso e alcol – questi sono i temi che gli interessano – i suoi racconti diventano una storia segreta della vita americana» – The Paris ReviewsrnrnRaccolte per la prima volta in un unico volume, queste storie di New York sono opera di uno dei maestri del realismo americano, John O'Hara, cronista lucido e feroce di una città in continuo mutare. Trentadue racconti raffinati, ironici e cinici scritti dagli anni Trenta agli anni Sessanta del secolo scorso: ogni dettaglio dell'arredamento, degli abiti e dei dialoghi in queste pagine sembra scivolato fuori da una pellicola dell'epoca. O'Hara fissa in modo vivido e onesto voci e pensieri di tutti gli strati sociali di Manhattan: dai lavoratori precari dell'editoria alle ricche signore bianche, dalle giovani impiegate delle agenzie pubblicitarie che lottano per farsi strada in un mondo di uomini ai vecchi attori in disgrazia. I grattacieli, le strade brulicanti di vita, gli appartamenti eleganti fanno da sfondo a insoddisfazioni e inquietudini che non trovano mai pace."" -
Long Island story
Long Island Story è un romanzo sulla fatica di passare dai sogni della gioventù all'età adulta, sui compromessi e i conflitti dietro la facciata di una vita solo in apparenza ideale, sulle inquietudini che la maturità non riesce a placare.Se aveva tratto una lezione dal suo passato politico era questa: aspetta il momento opportuno, reta fedele ai tuoi ideali, guarda lontano. Non che con lui avesse funzionato, non ancora, almeno. Quanto diavolo lontano bisognava guardare?Estate 1953. Un'ondata di afa colpisce l'America e la famiglia Grossman – Ben, Addie e i due figli – sta per traslocare da Washington a Long Island. Ben era un avvocato di successo al Dipartimento di Giustizia ma poco alla volta tutto ciò che ha costruito inizia a sgretolarsi: il maccartismo dilaga, è diventato paranoia e persecuzione, così lui è costretto non solo a cambiare casa e città, ma anche ad abbandonare, forse per sempre, il sogno di diventare scrittore. Giorno dopo giorno la vita a Long Island, con la sua parvenza di perfezione, inizia ad aprire crepe tra Ben e Addie che, con un passato oscuro alle spalle e un futuro incerto davanti, si chiedono se vale davvero la pena di lottare per il loro matrimonio e la loro famiglia. -
L' uomo con il binocolo. I delitti di Falsterbo
Bingo canoro, tiro al piccione, un nudista danese e un pizzico di romanticismo sono solo alcuni degli ingredienti di due rocambolesche settimane di indagini a Falsterbo.rnrn""Johan Ekblad atterrò dopo un breve volo del tutto fuori programma nell'erba umida di rugiada ai piedi della torre d'osservazione. Una fortuna che fosse già morto, perché altrimenti avrebbe provato un dolore terribile. Anche se non si può certo parlare di fortuna. Quel giorno infatti Johan Ekblad aveva programmi ben diversi che morire.""""rnrnIl sole di settembre si è levato sulla penisola di Falsterbo e Johan Ekblad, uomo di successo e appassionato birdwatcher, si appresta ad affrontare una giornata carica di soddisfazioni. Quella mattina precipiterà dalla torre di avvistamento dopo che qualcuno gli avrà sparato. L'abituale calma piatta della stazione di polizia di Skanor viene turbata dal delitto e dalla scoperta di un secondo cadavere nella brughiera. Mårten e Lisa, l'improbabile coppia di poliziotti che si occupano del caso, cercano di condurre le indagini con attenzione, ma la comunità è in subbuglio e gli arzilli ottantenni Egon e Ragnar non possono fare a meno di metterci lo zampino."" -
Tutte le opere. Testo spagnolo a fronte. Nuova ediz.
Teresa, come Teresa è. “La vita”, “Il Castello interiore”, “Le Fondazioni”, “Cammino di perfezione”, “Poesie”, sino alle opere minori - che minori non sono - rappresentano un corpo solo, capace di parlare con efficacia alla donna e all'uomo del terzo millennio. Il linguaggio di Teresa - qui esigente, là consequenziale, fintamente distratto e falsamente inconsapevole - parla come parla l'uomo d'oggi: per rimandi, schizzi, analisi ed effetti, che rendono difficile se non impossibile una traduzione “perfetta”. Di qui, dunque, una nuova e invincibile scommessa: una traduzione delle opere della santa di Avila corredata del testo originale a fronte. Nuova, perché è la prima volta che così questi scritti sono presentati; invincibile perché la passione di “dire” porta spesso Teresa a esprimersi con un linguaggio tattico e paratattico, in cui denotazione e connotazione giocano in una sorta di rimando di sensazioni e possibili versioni, in cui si succedono riflessioni e ricordi come flash back cinematografici, apparentemente slegati, in realtà uniti da un filo che conduce parole e frasi dalla dimensione del saggio a quella della poesia, e da questa - per via d'ironia - alle vette della spiritualità. Qui a parlare è l'amore di Dio, per primo ricevuto dall'anima e da questa accettato, a superare il desiderio per poi tutta ritrovarsi nell'Altro dato. E questo, in Teresa, non si ferma alla teoria: l'ascolto si tramuta in fatti. Perché il silenzio, il silenzio di Dio, è in realtà tanto loquace da trasformare le frasi in cose, lo scritto in vita. I santi tracciano luminose scie sulle strade del mondo; Teresa ne fa parte, e con lei, in questo volume, è stata accolta la perenne sfida della parola. -
Luce rubata al giorno
Primo classificato Premio letterariornEdoardo Kihlgren opera prima – città di MilanoCandidato al Premio Strega 2019Alla sua prima prova, Emanuele Altissimo scrive un romanzo scabro eppure carico di emozione, e mette in scena personaggi in lentissima caduta libera, come fiocchi di neve.rn «Buio e luce questi i titoli che fungono da prologo ed epilogo nel romanzo d'esordio di Emanuele Altissimo. Dove ""buio"""" sta per un telefono che squilla di notte per dirti del ritrovamento lontano d'una persona che comunque vuol continuare a scomparire; e """"luce"""" per un ritrovarsi, anche se lì non fisicamente, sulla terrazza del 35° piano di un grattacielo» - La LetturarnQuesta è la storia di due fratelli e dell’estate che segna per sempre le loro esistenze. Diego, Olmo e il nonno sono in montagna, nella baita comprata dai genitori prima di morire. La speranza è che quei luoghi portino serenità nell’animo di Diego, il fratello maggiore, eternamente irrequieto. Ma appena si alza il vento le seggiovie tremano e le nubi proiettano sui valloni ombre profonde. Solo Olmo capisce che Diego sta scivolando in un universo dove non si può raggiungerlo, un delirio che sembra crescere fino a toccare il cielo. E darebbe tutto ciò che ha per salvarlo. In ingegneria si parla di tensione ammissibile: il punto massimo di sforzo a cui si può sottoporre un edificio prima che collassi. L’Empire State Building, per esempio, sopravvisse all’urto di un Bomber B-25. Giorno dopo giorno, Olmo costruisce proprio il modellino dell’Empire State: con infinita pazienza, consapevole che la forza dell’edificio sta nella posa di ogni singolo mattoncino. Ma qual è la tensione ammissibile per una famiglia, per l’amore che tiene insieme le persone? “I miei personaggi li ho immaginati come dei giganti” ha scritto l’autore. “Diego è un gigante incapace di farsi bastare il suo mondo, che sogna di scalare le montagne e prendersi il cielo. Ma soprattutto lo sono Olmo e il nonno. Giganti sono coloro che guardano in faccia il dolore senza più scuse. Che accettano dolori per i quali non c’è consolazione.” Alla sua prima prova, Emanuele Altissimo scrive un romanzo scabro eppure carico di emozione, e mette in scena personaggi in lentissima caduta libera, come fiocchi di neve. Il vento, le radure, il profilo fiero di un daino, l’aria sottile delle vette: tutto in queste pagine è vasto e misterioso come l’animo umano, capace di salvare una scheggia di luce anche nella notte più buia."" -
La bella indifferenza
Un romanzo grottesco e impietoso che nella storia deformata del singolo rispecchia la deriva indifferente del nostro mondo.rn«La bella indifferenza tiene insieme, con matematica e concreta avvedutezza, stile e intreccio. La scrittura di Zontini è dunque lontana, da ogni sorta di ornamentalizzazione. Grazie a questa compatta narrazione, che mai cede il passo all'artificio poetico espressivo, le atmosfere si prestano a molteplci e significativi rimandi» - Orazio Labbate, la Lettura«Che cosa stiamo cercando?»«Qualcosa nascosto nel suo passato, dietro la vita di tutti i giorni... Ma verrà fuori pian piano, non deve avere fretta, sarà lei stesso a capire dove e cosa cercare.»«E se non ci fosse niente?»Una mattina Ettore Corbo, commercialista disilluso che lavora nello studio di famiglia, scopre di non riuscire più a vedere il volto delle persone: al suo posto un vuoto ovale da manichino. Le visite a cui si sottopone, convinto che si tratti di una malattia, non danno risultati, e per Corbo, intrappolato in un matrimonio privo di emozioni con Marta, non c'è via di uscita da quella cecità selettiva che gli nasconde o forse gli mostra la natura dell'essere umano. La nuova prospettiva fa emergere l'inutilità e la falsità delle faticose relazioni che intrattiene con il resto del mondo. Sempre più solo, feroce e impermeabile alla quotidianità fatta di riti in cui non crede, sordo al clima politico sempre più teso, Corbo si chiude in se stesso e si apre insieme a un'altra possibilità di vita che per quanto assurda gli appare praticabile, anzi, desiderabile. -
Un piccolo buio
Massimo Coppola costruisce un libro stratificato, in cui sperimenta registri linguistici e inquadrature, mescola il romanzo storico e la commedia all'italiana, racconta la paura di vivere che attraversa il nostro tempo.rn«Un titolo chimerico, fil rouge intimo che sembra dare nome allo sgomento dei cuori e delle vite dei personaggi del romanzo, ciascuno in cerca dei loro grandi amori sperduti» - Orazio Labbate, La Letturarnrnrnrn«Questo fa il tempo. Prende e ti vomita addosso la tua cecità. Ogni momento passato diventa un piccolo buio, c'è sempre qualcosa che non hai visto, che non hai fatto. Non importa quanto la tua vita sia stata bella.»rnrnMilano, 1936. A girare il filmato della cerimonia di inaugurazione di Palazzo Vittoria è un giovane regista, che si lascia presto distrarre da una ragazza bella e irrequieta con la quale esplora gli appartamenti ancora vergini e scopre una macchia di sangue sul mosaico vicino agli ascensori. La struttura di questo romanzo è semplice: quella del 1936 è solo la prima immagine, il primo movimento della vita a Palazzo Vittoria. Una volta ogni decennio, dal boom economico all'eroina, dagli anni Zero a un futuro vicino, il narratore posa il suo sguardo su quelle stanze dove nuovi protagonisti intrecciano i loro percorsi. Michele, Leda, Carlo, Chiara, Luca, Marco, Vittoria: li vediamo giovani, poi maturi e infine anziani, nascono figli che somigliano a loro da ragazzi, si intrecciano e si disfano cent'anni di vite immaginarie. Comincia un gioco di ricordi, di specchi e proiezioni che fa di Palazzo Vittoria – luogo più che mai reale – uno scenario onirico e rivelatore. Massimo Coppola costruisce un libro stratificato, in cui sperimenta registri linguistici e inquadrature, mescola il romanzo storico e la commedia all'italiana, racconta la paura di vivere che attraversa il nostro tempo: ""un piccolo buio"""" nascosto nel cuore di ognuno, ma sempre sul punto di allargarsi e inghiottire tutto, come uno schermo che si oscura. Ma soprattutto questo romanzo dà dignità di personaggio a un luogo chiave della vita moderna, il condominio, che diventa il teatro di una possibile """"nékyia"""", il rito antico per riportare sulla terra gli spettri dei morti: ciascuno di loro ci consegna il suo frammento di vita pubblica e di privato destino, ci costringe a un bilancio sul secolo da cui veniamo, e poi lascia spazio a un futuro in cui forse costruire qualcosa di nuovo sarà ancora possibile."" -
Come il paradiso, come la morte
Una terra vergine, una compagnia che la sta dissanguando, uomini che vivono in branco come lupi, pronti a scatenare una rivoluzione: Neill Null firma un esordio che nel tratteggiare un disastro ecologico ante litteram ci parla di luoghi crudeli, dentro e fuori di noi, con voce lirica e potente.rnrn«Grande piacere dà il fraseggio, complesso, deliberatamente sicuro e letale come quello di Flannery O'Connor. Un'elegia sconvolgente. Canta la terra e le vite ordinarie nella loro straordinaria capacità di trasformarsi» – Manuel MuñozrnrnUna foschia azzurra inonda la vista di un manipolo di soldati impegnati nella guerra di secessione americana: è il mare di rilievi e crinali del West Virginia, con le sue foreste inviolate. Anni dopo, finita la guerra, tre di loro decidono di tornare per dar vita alla Cheat River Paper & Pulp Company. Sono privi di scrupoli, induriti dal passato, decisi ad avere successo. Abbattendo alberi e sfruttando uomini. Quando il giovane Cur Greathouse, costretto a lasciare la fattoria in cui è cresciuto per evitare l'ombra di uno scandalo, approda nella compagnia vi trova una nuova, improbabile famiglia; ma il lavoro è durissimo, il valore dei compagni si misura secondo le colonne dei libri mastri e voci sempre più insistenti di uno sciopero scivolano di branda in branda. In un tempo scandito dalle frustate della miseria e dai tonfi sordi degli abeti rossi che cadono, Cur incontra il ministro di una congregazione allo sbando, un venditore ambulante siriano che sogna di aprire un vero negozio, una donna slovena oppressa dal marito che trova il suo riscatto tra le fila del sindacato: uomini e donne che mettono in discussione l'integrità e la lealtà del ragazzo in un mondo di frontiera dove l'unica vera legge è quella del più forte. -
Storia della bellezza
La Bellezza non è mai stata, nel corso dei secoli, un valore assoluto e atemporale: sia la Bellezza fisica, che la Bellezza divina hanno assunto forme diverse: è stata armonica o dionisiaca, si è associata alla mostruosità nel Medioevo e all'armonia delle sfere celesti nel Rinascimento; ha assunto le forme del ""non so che"""" nel periodo romantico per poi farsi artificio, scherzo, citazione in tutto il Novecento. Partendo da questo presupposto, Umberto Eco ha curato un percorso che non è una semplice storia dell'arte, né una storia dell'estetica, ma si avvale della storia dell'arte e della storia dell'estetica per ripercorrere la storia di un'intera cultura dal punto di vista iconografico e letterario-filosofico."" -
Storia della bruttezza
Di solito s'intende la Bruttezza come l'opposto della Bellezza tanto che basterebbe definire la prima per sapere cosa sia l'altra. Ma le varie manifestazioni del brutto attraverso i secoli sono più ricche e imprevedibili di quanto comunemente si pensi. Ed ecco che sia i brani antologici che le straordinarie illustrazioni di questo libro ci fanno percorrere un itinerario sorprendente tra incubi, terrori e amori di quasi tremila anni, dove gli atti di ripulsa vanno di pari passo con toccanti moti di compassione, e al rifiuto della deformità si accompagnano estasi decadenti per le più seducenti violazioni di ogni canone classico. Tra demoni, folli, orribili nemici e presenze perturbanti, tra abissi rivoltanti e difformità che sfiorano il sublime, freaks e morti viventi, Umberto Eco ci guida alla scoperta di una vena iconografica vastissima e spesso insospettata. -
Contro l'Europa
Qual è il senso dell'Europa?rnrn«Per Ida Magli l'Europa-UE era il problema antropologico centrale, nostro e del nostro tempo: il vivere dell'essere umano – e tanto più di un popolo – in una comunità creata artificialmente. E il problema antropologico sfociava necessariamente nella politica» – Giordano Bruno GuerrirnrnScritto nel 1997, questo libro audace e provocatorio è un documento che ripercorre uno dei passaggi chiave nella storia della seconda repubblica. Dopo il Trattato di Maastricht agli italiani è stato chiesto un grande sforzo per aderire alle direttive comunitarie: sacrifici economici, nuove tasse, compressione dei consumi. Ida Magli, voce fuori dal coro in un momento storico di europeismo convinto di tutta la classe politica, sollevava numerosi dubbi sul progetto: siamo sicuri che l'Europa sia quel paradiso terrestre promesso? Il tenore di vita è davvero destinato a migliorare? E la disoccupazione? E la cultura delle minoranze? E la nostra identità? Qual è, in sostanza, il senso dell'Europa? Domande alle quali a distanza di più di vent'anni si può provare a dare qualche risposta. -
L'uomo è forte
Un romanzo sorprendente che rivela il lato più visionario e meno noto di Corrado Alvaro.rnrn«Noi non ci apparteniamo più. Qualche cosa ci ha invaso. Qualcuno è padrone di noi. Non materialmente, ma moralmente. Ha invaso i nostri sogni, i nostri pensieri, i nostri propositi e la nostra volontà...»rnrnRomanzo distopico pubblicato nel 1938, fu oggetto di censura per la sua descrizione di un sistema totalitario più cupo ancora di quello descritto successivamente da George Orwell in ""1984"""". A seguito di una guerra civile tra """"bande"""" e """"partigiani"""" l'ingegner Dale assiste impotente all'instaurarsi di una dittatura brutale. Con la promessa di una società giusta e forte il regime controlla ogni aspetto della vita pubblica e privata, instillando paura e sensi di colpa. Anche l'amore è considerato pericoloso per lo slancio individualistico che allontana dal bene della società. È proprio l'amore per Barbara, figlia di una coppia di """"nemici del popolo"""", che porterà Dale a essere marchiato come sospetto, poi a diventare oggetto di persecuzione psicologica e fisica fino alla sua condanna a morte. Ma il destino ha in serbo qualcosa di diverso per quest'uomo che si ostina a resistere."" -
Narciso nero
Il palazzo sulle cime dell'Himalaya scintilla ancora come un gioiello. Quando era l''harem' del generale, signore eleganti ne percorrevano le terrazze battute dal vento di giorno, mentre la notte la musica inondava i villaggi e le gole vicini. Ora suo figlio lo ha donato a un ordine di suore, le Figlie di Maria, che piene di buone intenzioni eppure malaccorte, vi si sono stabilite, hanno risistemato i giardini e aperto una scuola e una piccola clinica per gli abitanti della zona. Non sanno però che l'implacabile ma indifferente vacuità della montagna e i venti incessanti esigono un tributo. E le parole del signor Dean, il locale agente imperiale britannico dal quale dipendono, pieno di fascino eppure insolente e sconcertante, sembrano prospettare il loro destino: ""Non è luogo per un convento, quello."""""" -
Il sopravvissuto
Vincitore del Premio Campiello 2005rnrn«La forza del romanzo di idee. Lo splendore di una narrazione in piena con personaggi e vicende intrecciati alle forze della storia e della natura» – L'EspressornrnUn liceo come tanti, il giorno della prova orale dell'esame di Stato. La commissione attende il primo candidato: un ventenne fatalmente maledetto candidato a una seconda bocciatura. Quando finalmente arriva, Vitaliano Caccia estrae una calibro 9 e stermina i suoi professori, a uno a uno, a bruciapelo. Risparmia soltanto Andrea Marescalchi, l'insegnante di storia e filosofia. Il sopravvissuto. Spetterà a lui il compito di interrogarsi sulle ragioni dell'inaudita violenza. Romanzo di idee e di immagini, dove la narrazione si intreccia a profonde meditazioni, ""Il sopravvissuto"""" fa riecheggiare con forza estrema lo """"spirito del tempo"""" di un'epoca, la nostra, in cui tutti siamo possibili vittime di una violenza casuale, priva di motivi plausibili e di cause individuabili. Una violenza che viene da uno spazio interno, sotterraneo. Da una rinata memoria del sottosuolo."" -
Una storia romantica
Vincitore del Premio letterario internazionale Mondello 2008rnrn«Un libro concitato, ramificato, ambiziosissimo. Una grande storia» – Sebastiano Vassalli, La Stamparnrn1848. La rivoluzione infiamma l'Europa. Milano insorge contro la dominazione austriaca. In soli cinque giorni un popolo conquista la libertà e un uomo e una donna si amano perdutamente. Per farlo, tradiscono tutti, rimanendo fedeli soltanto al loro sentimento assoluto. 1885. Il senatore del Regno d'Italia Italo Morosini riceve un manoscritto anonimo. Le pagine lo riportano indietro di quarant'anni: insieme all'insurrezione, il manoscritto racconta anche la passione che travolse la bella Aspasia, allora musa della rivolta, ora fedele e remissiva moglie del senatore. In un'Europa insanguinata dal terrorismo anarchico il destino bussa nuovamente alla porta. Potente quadro del nostro Risorgimento, ""Una storia romantica"""" parla in realtà di noi, di come, feriti da una dolorosa precarietà sentimentale, siamo condannati a vivere tra le rovine di un mondo che sognò ideali e amori assoluti."" -
Il rumore sordo della battaglia
Vincitore del Premio letterario Edoardo Kihlgren opera prima 2003rnrn«C'è qualcosa di unico in questo grande romanzo destinato a durare» – Tuttolibri, La StamparnrnLa sanguinosa epopea delle armi da fuoco in un grandioso affresco storico del tramonto dell'età eroica. La fine del mondo cavalleresco e l'avvento della guerra moderna nel Rinascimento dei Borgia, di Girolamo Savonarola e degli ultimi grandi capitani di ventura. Una misteriosa confraternita di uomini in armi si oppone con ogni mezzo alla fine delle aristocrazie guerriere e alla marcia inarrestabile della storia. Il libro di esordio di Antonio Scurati con la sua originaria veste di romanzo storico racconta la nascita del mondo moderno attingendo alle sorgenti dove mito, storia e leggenda si intrecciano, spesso confondendosi tra loro. -
Il bambino che sognava la fine del mondo
Feroce critica del mondo dei media ma anche racconto partecipe di una società regredita alle paure dell'infanzia, il romanzo affronta la crisi delle istituzioni, ingaggiando un corpo a corpo con i nostri fantasmi più profondi.rnrn«Nel suo superbo nuovo romanzo Antonio Scurati trae ispirazione dalla cronaca per esplorare la deriva di una società afflitta dalla paura e dal sospetto» – Le MondernrnUna strana telefonata arriva alla stazione di polizia, un bambino racconta l'uccisione della madre per mano del padre. In realtà il suo è sonnambulismo che lo porta a sognare spesso la fine del mondo. Trent'anni dopo un terribile sospetto aleggia su una città del Nord Italia: i bambini di una scuola materna accusano gli adulti di azioni orribili. Ben presto, amplificato da giornali e televisioni, il contagio della paura si allarga fino a coinvolgere tutta l'Italia. Nella stessa città un professore universitario è incaricato da un importante giornale di un'inchiesta sul ''caso che ha messo l'Italia sotto scacco''. Dopo un'iniziale resistenza, sarà ben presto risucchiato nel gorgo della cronaca nera fino a scoprire quanto sia sottile il discrimine tra vittima e carnefice, accusato e accusatore. -
L' orologiaio di Filigree Street
La sua vita era un meccanismo perfetto. Finché non incontrò l'orologiaio.rnrn«È paragonabile a uno degli uccelli meccanici di Mori: complesso, affascinante e del tutto sorprendente» – New York TimesrnrnLondra, 1883. Thaniel Steepleton, giovane, modesto telegrafista al Ministero dell'Interno, una sera trova un dono anonimo sul cuscino: un orologio d'oro. E' proprio l'orologio, strillando, a salvarlo dall'esplosione di un ordigno che devasta un pub. Thaniel si trasforma così in investigatore antiterrorismo e rintraccia l'artigiano che ha creato il prodigioso manufatto: si chiama Keita Mori, viene dal Giappone e nel suo laboratorio in una stradina di vecchie case a Knightsbridge prendono vita straordinari esseri meccanici, prodigi luminosi, uccelli di bronzo, un polpo rubacalzini. L'incontro con Mori e quello con Grace Carrow – brillante studentessa di fisica che cerca di combattere i pregiudizi per diventare scienziata e scoprire la verità sull'etere luminifero – cambierà la vita di Thaniel. Tre personaggi che non sono mai quello che sembrano, un passato – e un futuro – che uniscono in modo singolare l'Inghilterra all'estremo Oriente, una miscela specialissima di storia e magia per un romanzo che sfugge alle etichette e chiede al lettore di stare al gioco senza riserve. -
Tre volte noi
Un racconto di possibilità che scorre dagli anni Sessanta a oggi e ci dice che anche le scelte più insignificanti possono cambiare il corso della nostra vita.rnrn«Un romanzo misurato e intenso sul ruolo che il caso e il destino rivestono nelle nostre vite» – Sunday TelegraphrnrnSi sono conosciuti per caso in una strada di Cambridge e tra loro è scattata una scintilla destinata a durare per sempre. Ma il seguito della storia è tutto da scrivere: si innamoreranno follemente o ciascuno seguirà la propria strada? Si baceranno oppure no? Si sposeranno senza perdere tempo o trascorreranno solo qualche settimana insieme prima di lasciarsi? ""Tre volte noi"""", il romanzo d'esordio di Laura Barnett, ci proietta in una realtà magica e coinvolgente, ci suggerisce ipotesi come hanno fatto altre storie, da """"Un giorno"""" a """"Vita dopo vita""""."" -
Il nostro ampio presente
Disneyland, una piccola città della Louisiana, il centro di Vienna durante i campionati europei di calcio, la Silicon Valley: tutti luoghi apparentemente slegati che in questo saggio coesistono temporalmente tra un passato e un futuro che esperiamo quotidianamente come presenti. Nell'età dell'ipercomunicazione l'accesso immediato al mondo della cultura e della letteratura, dello spettacolo e delle relazioni modifica la nostra percezione del tempo e della storia. Questi aspetti della presenza diventano espressione del nostro ampio presente, di cui Gumbrecht offre una lucida diagnosi attraverso gli strumenti della filosofia e della storia culturale, dell'estetica e della critica letteraria.