Sfoglia il Catalogo feltrinelli013
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 6301-6320 di 10000 Articoli:
-
Le feste di Billancourt
Billancourt è un sobborgo parigino dominato dalle officine Renault. All'epoca di questi racconti (gli anni Venti e Trenta) vi erano confluiti in massa emigrati della Russia sovietica che l'industria francese reclutava con buoni risultati. Così Billancourt divenne una specie di enclave russa, luogo di tutte le desolazioni e di tutte le nostalgie. C'è una vena di bizzarria, talvolta di patetica follia in molti personaggi, una comicità che nasce da invalicabili discordanze, un'amarezza cechoviana sul fondo. Tutti elementi che la Berberova sa mettere in gioco, fugando ogni patetismo e lasciando parlare la realtà. -
Il segreto di Joe Gould
Negli anni Quaranta viveva al Greenwich Village un letterato di nome Joe Gould che si presentava come un singolare barbone. Macilento e ubriacone, bazzicava le redazioni delle riviste letterarie; non poteva accettare un impiego, perché gli avrebbe impedito di continuare a scrivere la sua Storia Orale, costituita a suo dire, dalle conversazioni ascoltate e orecchiate per strada, al ristorante, nei dormitori, sui treni, al parco, ovunque la gente si riunisse e parlasse. Nel 1942 Mitchell gli dedicò un articolo sul New Yorker, Il professor Gabbiano, nel quale descriveva il personaggio. Dopo la morte di Gould, molti si misero alla ricerca della sua Storia Orale; nel '64 Mitchell decise di raccontare dall'inizio la storia del segreto di Gould. -
Il defunto signor Gallet
Un umbratile viaggiatore di commercio, Emile Gallet, è assassinato in un alberghetto a Sancerre. La caratteristica di quel caso era la mediocrità. Ma questa coltre di mediocrità sembra lacerarsi non appena il commissario comincia a indagare: si viene a scoprire che Gallet aveva da diciotto anni lasciato la ditta per la quale diceva di lavorare e che frequentava Sancerre sotto il nome di Clément. Nell'afa malsana di una precoce estate di provincia Maigret si imbatterà nei segreti, torbidi quanto inaspettati, di un piccolo borghese dalla doppia vita e dall'incerta stabilità. -
Tao tê Ching. Il libro della via e della virtù. Con testo cinese
Mai libro ha detto tanto in così poche parole. Nella ammirevole edizione di J.J.L. Duyvendak, il libro fondamentale del taoismo come Dottrina e Pratica della Via (Tao). Edizione con il testo cinese. -
Piccole storie senza morale
Il libro raccoglie, nella prima traduzione italiana, un ampio fascio di schizzi, glosse, critiche letterarie, cronache, racconti e ritratti. In ognuno di questi scritti Polgar, che era giornalista e critico teatrale, sa innalzare il feuilleton a dignità letteraria e portare a perfezione quella ""piccola forma"""" per la quale, recensendo la quotidiana """"commedia della vita"""" in succosi estratti e profumate essenze, si è guadagnato l'ammirazione di scrittori come Broch, Banjamin, Musil, Roth, Kafka, Tucholsky e molti altri."" -
La cantina. Una via di scampo
Per abbandonare il ginnasio, con la sua mistura di nazismo e pietà cattolica, il giovane Bernhard abbandona il centro di Salisburgo e finisce nel quartiere più malfamato della città. E in quel quartiere si ferma nel negozio del signor Podlaha: una cantina adibita a spaccio di alimentari, sempre piena di clienti, di movimento, di cose da fare. Quel luogo ha qualcosa di oscuramente attraente: i clienti vi entrano anche senza ragione, trafficano con i bollini delle tessere annonarie, parlano della guerra e delle storie che li riguardano. L'apprendista Bernhard li ascolta con attenzione, attraverso loro entra in molte vite, il suo dono di osservatore si acuisce. E' la prima sortita, anche se ancora non lo sa, in quello che sarà il suo territorio di scrittore. -
A mille miglia da Kensington
Ci troviamo nella Londra degli anni Cinquanta e in particolare nel suo mondo editoriale. All'inizio il romanzo ci narra le vicissitudini di Mrs. Hawkins, editor della Ullswater Press, ma poi ci accorgiamo che l'occhio si appunta su figure e su eventi nei quali affiora qualcosa che è il Male, sotto le spoglie di uno di quei personaggi che da sempre flagellano il mondo editoriale: protetto di una illustre scrittrice, scrittore in proprio di orribili testi, arrampicatore letterario. Così la storia, che si è avviata come una commedia agrodolce, finirà in sorprese truculente. Mrs. Hawkins, tuttavia, non si farà prendere alla sprovvista, pronta a liberarsi per sempre da un mondo che conosce troppo bene e ad approdare così ""a mille miglia da Kensington""""."" -
Il legno storto dell'umanità. Capitoli della storia delle idee
"Dal legno storto di cui è fatto l'uomo non si può fabbricare nulla che sia veramente dritto"""". Da questo aforisma di Kant prende il titolo una raccolta di saggi che costituisce in realtà il compendio dell'analisi cinquantennale dedicata da un grande pensatore a filosofie e movimenti che hanno coinvolto o sconvolto le società umane. Isaiah Berlin si pone dalla parte dell'uomo, del """"legno storto"""", per applicare il suo bisturi a molte piante ideologiche e penetrare ben oltre la corteccia, fino al nucleo e alla patologia. Diffidente verso tutte le teorie troppo """"dritte"""" perché consapevole della necessaria conflittualità fra valori comunque irrinunciabili quali libertà, giustizia, uguaglianza, Berlin ha sviluppato una illuminata visione pluralistica." -
Il porto delle nebbie
Un uomo di una cinquantina d'anni viene fermato sui Grands Boulevards mentre si aggira in preda al panico fra autobus e macchine. Non ha documenti e dai suoi abiti sono state strappate le etichette. Non riesce a parlare. Qualche mese prima una pallottola gli ha spaccato il cranio, trasformandolo in una figura senza identità e senza memoria. In compagnia di questa muta silhouette, il commissario Maigret si immergerà nelle nebbie silenziose di Ouistreham, per sciogliere un enigma che ha la stessa cangiante apparenza del brumoso paesaggio normanno: ""Alcuni istanti prima tutto sembrava morto, deserto. E adesso Maigret, che cammina lungo la chiusa, si accorge che la nebbia pullula di forme umane... Più avanza e più quell'universo di nebbia si popola."""""" -
Amori ridicoli
Di questo libro Kundera ha detto una volta di averlo scritto «con maggior divertimento, con maggior piacere» di ogni altro, salvo ""Il valzer degli addii""""."" -
Mekong
Da quando l'Oriente è diventato la discarica degli orrori dell'Occidente, il ""viaggiatore incantato"""" può trovarsi a scoprire templi maestosi, divorati dalla vegetazione, all'interno di una corona protettiva di zone minate. Così accade ancor oggi, vent'anni dopo il conflitto in Vietnam, quindici dopo il genocidio in Cambogia, mentre l'Indocina si riapre agli stranieri e ai consumi e mostra le atroci rovine economiche e culturali delle guerre ideologiche più violente e più vane del nostro secolo. L'occhio e la penna di Arbasino ci trasmettono lo stupore provato di fronte al sorriso del Buddha affiorante da antiche pietre, come di fronte ai migliaia di teschi umani ordinati su scaffalature nel monumento-ossario dedicato alle vittime cambogiane del 1975-1979."" -
Le labrene
La labrena, ovvero il comune ""geco"""", """"turpe bestia"""" nel cui sguardo sono contenuti tutto il male e il dolore del mondo, è il perturbante emblema di questi sette racconti, giocati tra il grottesco e il fantastico. Questa volta il suo sguardo si diverte a irridere e a corrodere soprattutto le convenzioni sociali e sentimentali della famiglia borghese: la vita di coppia con la sua routine, il tradimento, il volto infernale dei parenti, lo straziante patetismo del sesso nella vecchiaia."" -
L' affaire Moro
Scritto a caldo nel 1978, questo libro non ha che guadagnato con gli anni. Mentre, in una nobile gara di codardia, i politici italiani, nonché i giornalisti, si affannavano a dichiarare che le lettere di Moro dalla prigionia erano opera di un pazzo o comunque prive di valore perché risultanti da una costrizione, Sciascia si azzardò a leggerle, con l'acume e lo scrupolo che sempre aveva verso qualsiasi documento. Riuscì in tal modo, sulla base di quelle lettere, a ricostruire una intelaiatura di pensieri, di correlazioni, di fatti che sono, fino a oggi, ciò che più ci ha permesso di capire, o di avvicinarci a capire, un episodio orribile della nostra storia. Presentando il libro nella sua ultima edizione (1983), Sciascia scriveva opportunamente «questo libro potrebbe anche esser letto come ""opera letteraria"""". Ma l'autore – come membro della Commissione parlamentare d'inchiesta sulla """"affaire"""" – ha continuato a viverlo come """"opera di verità"""" e perciò lo si ripubblica (non più col rischio delle polemiche, ma del silenzio) con l'aggiunta della relazione di minoranza (di assoluta minoranza) presentata in Commissione e al Parlamento. Una relazione che l'autore ha voluto al possibile stringare, nella speranza abbia la sorte di esser largamente letta: qual di solito non hanno le voluminosissime relazioni che vengono fuori dalle inchieste parlamentari»."" -
Opere. Hermaphrodito e altri romanzi. Vol. 1
Il volume comprende il primo romanzo di Savinio, Hermaphrodito, La casa ispirata, Angelica o la notte di maggio, Tragedia dell'infanzia, Infanzia di Nivasio Dolcemare, Signor Dido, Introduction à une vie de Mercure. Scrittore europeo per formazione e cultura, Savinio è lo scrittore italiano più ""straniero"""" per gli italiani. Completa il volume un saggio introduttivo di Alfredo Giuliani."" -
Opere
Esponente di punta dellavanguardia scapigliata, raro esemplare di aristocratico dandysmo, raffinato pasticheur dalla verve inesausta erede della grande tradizione portiana e nel contempo aperto alla cultura europea , Carlo Dossi (1849-1910) fu uno scrittore irrimediabilmente troppo avanti rispetto al gusto letterario della società in cui gli toccò di vivere. E proprio a causa di questa sua estraneità alla greve Italia post-risorgimentale è stato a lungo ignorato. Ora, definitivamente uscito dalla clandestinità, ci appare, fra i nostri scrittori di quegli anni, quello che ha cavalcato con più leggerezza londa del tempo, il più vicino alla nostra sensibilità in altre parole, il più ricco di futuro (si pensi solo allespressionismo gaddiano). Curato da Dante Isella, questo volume, che si presenta come un lungamente atteso «Tutto Dossi», propone in unedizione filologicamente ineccepibile fondata su un capillare esame della tradizione manoscritta e a stampa non soltanto scritti ormai noti (come LAltrieri, la Vita di Alberto Pisani, Goccie dinchiostro, La Desinenza in A o Amori) ai quali già Isella aveva riservato fervide cure, ma anche un fascio di testi più rari, che non mancheranno di suscitare, al pari degli altri, fedeli passioni. Le ampie ed esaurienti Note ai testi di Isella forniranno al lettore una guida sicura, consentendogli di ripercorrere le vicende di ogni singolo testo e di penetrare nellofficina di questo solitario discendente di Sterne e Jean Paul. -
I testamenti traditi
I personaggi sono Stravinskij e Kafka con i loro singolari amici Ansermet e Max Brod; o Hemingway perseguitato dal suo biografo; o Céline e Majakovskij messi sotto processo dalla loro epoca; o la ""storia di famiglia"""" del romanzo, a partire dal capostipite Rabelais. Ma, soprattutto, onnipresente protagonista sarà il romanzo stesso, o meglio quella """"sapienza del romanzo"""", quella forma di conoscenza che soltanto il romanzo può dare e che sembra irritare sommamente tutti quelli che la ignorano. E Kundera è magistrale nell'evocazione dei persecutori: dagli amici devoti, ai biografi che vogliono sapere dell'autore ben di più di quanto egli stesso sapeva, ai traduttori infaticabili nel """"migliorare"""" le opere a loro affidate."" -
La paura del cielo
Il volume contiene sette racconti dell'autrice. Una ragazza guarda le finestre illuminate di una villa: guarda ""dove è passato il suo destino"""". Accanto a una strada di benestanti, che finisce sulle rive del lago Lemano, si vede una casa dall'intonaco rosa pallido. Chi passa non sa che è abitata soltanto da esseri che la legge ha privato dei diritti civili. La casa è gratuita, la vita è gratuita. In un'altra casa, linda e ossessiva, una """"vecchia vanesia"""" spinge soavemente al suicidio il suo anziano, premuroso consorte. Due gemelli, cresciuti in un orfanotrofio, tornano alla """"casa dell'origine"""", quella della loro madre, che non hanno mai conosciuto, in un paese prealpino. Un sottile terrore, un gelo intimo si annidano in questi luoghi, in queste strade."" -
Un tè e quattro chiacchiere
C'è ""una donna fatale e un giorno fatale"""" per ogni uomo, dice Peter Hoag, personaggio secondario di questo romanzo. E quel giorno e quella donna verranno anche per il protagonista di questa storia, Robert Grant. Ma prima dovremo osservarlo """"espandersi"""" e fiorire nell'azione, come una vorace pianta tropicale. Il suo alimento principale sono le donne e i soldi. La sua scienza suprema è la seduzione, praticata usando con equanimità gli espedienti più abietti e i più puerili. """"Un tè e quattro chiacchiere"""" è uno di questi. L'efficacia è comunque somma. Robert Grant conosce le donne, ma le donne non conoscono lui, questo è il segreto di cui va fiero. Eppure, come tanti segreti, un giorno potrà anche essere svelato."" -
La luna nel pozzo cosmico. Contare, pensare ed essere
Da quando Galileo e Newton affermarono che la natura è scritta in linguaggio matematico, il numero è diventato il baluardo di ogni certezza, in un mondo dove le certezze in genere tendevano a dissolversi. Ma che cos'è il numero stesso? In questo libro Barrow conduce il lettore dapprima attraverso i sistemi di computo delle più antiche ed eterogenee culture, in una sorta di iniziazione all'entità prima, il numero, della quale vuole cogliere la natura. Prosegue poi esaminando la posizione delle tradizionali scuole (formalisti, convenzionalisti, intuizionisti) che continuano a confrontarsi sui fondamenti della matematica. Infine, lascia intravedere una possibile, nuova prospettiva del platonismo. -
Il sogno
Scritto nel 1901, questo dramma si pone sulla soglia del secolo come prefigurazione di tutte le audacie del teatro moderno. ""Tutto può avvenire, tutto è possibile e probabile. Tempo e spazio non esistono; su base minima di realtà, l'immaginazione disegna nuovi motivi: un misto di ricordi, esperienze, invenzioni, assurdità e improvvisazioni"""". Così scriveva Strindberg presentando Il sogno. In effetti anche il lettore di oggi rimane stupefatto davanti alla naturalezza con cui Strindberg scavalca tutte le convenzioni teatrali del tempo per addentrarsi in una nuova regione, in una nuova forma, che si potrebbe definire """"teatro psichico"""".""