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Flâneur. Scritti sparsi di architettura, arte e design. Ediz. italiana e inglese
Questo nuovo libro di Stefano Casciani raccoglie testi, pubblicati in un arco di trent'anni, che descrivono con qualità narrativa l'evoluzione della cultura artistica e progettuale internazionale. Ritratti concisi eppure minuziosi dei suoi protagonisti, grandi e piccole storie di debolezze e genialità, successi e fallimenti, si snodano sempre sullo sfondo dello SCOE - il Sistema Capitalistico Occidentale Evoluto -, dove l'arte e le forme di espressione sono destinate a vivere in precario equilibrio tra utopia e asservimento, reazione e rivoluzione. In questo paesaggio Casciani si muove con la consapevolezza critica dell'intellettuale di opposizione, mascherata nei suoi vagabondaggi letterari dall'ironia scettica del flâneur. Introduzione di Jean Nouvel. Con uno scritto di Alessandro Mendini. -
Chiara Dynys. Labirinti di memoria. Più luce su tutto. Ediz. italiana e inglese
Pubblicata in occasione dell.esposizione romana allestita negli storici ambienti dell.Archivio di Stato, la monografia presenta una serie di installazioni dell.artista protese al dialogo e strettamente attinenti alle specificità del sito, in bilico tra memoria e oblio. Le memorie degli italiani custodite in ben cento chilometri di scaffalature dell.Archivio suggeriscono la costruzione di labirinti, videoproiezioni e di opere interattive realizzate leggendo tra gli spazi .interstiziali. nella babele dei documenti. La presenza ossessiva della carta genera un viaggio alchemico che esplora quella sottile linea che separa il passato dal presente. ""Labirinti di memoria"""" è una visione concettuale fluida, un magma prolungato all.esterno dell'edificio dell.Archivio che si muove verso la città e prosegue presso la galleria d.arte MLF di Marie-Laure Fleisch. Le altre installazioni preparate da Chiara Dynys per questa mostra, """"Più luce su tutto"""", dal nome di una delle opere presenti in galleria, supportano il dialogo tra i luoghi e allargano gli ambiti sensibili del sapere, promettendo altre opportunità di incontri tra storia e mondo contemporaneo."" -
Pao. Mondo tondo
Pubblicato in occasione della prima personale dell'artista Pao, indiscusso protagonista della Street Art italiana, la monografia presenta oltre quaranta creazioni tra dipinti, sculture e sperimentazioni su vetroresina, realizzate negli ultimi due anni di attività. Un viaggio all'interno di un ""MondoTondo"""" poliedrico popolato da incredibili personaggi che testimoniano il passaggio da un'arte puramente di """"strada"""", a una forma più matura e ricercata della stessa. L'artista vuole descrivere al pubblico i cambiamenti del suo modus operandi impegnandosi a mantenere quelle che sono le caratteristiche della sua arte: colore, vivacità, allegria e simpatia. Curato da Federico Sardella, il volume è introdotto dalla prefazione di Dario Fo, premio Nobel per la letteratura."" -
Franco Battiato. Prove d'autore. Ediz. italiana e inglese
La galleria di immagini qui raccolte ripercorre la produzione di Battiato pittore dagli anni Novanta a oggi, e trova nel rapporto fra musica e pittura il suo tema conduttore, nel quale il dipinto diviene rappresentazione di un universo personale, dove la purezza del segno e del suono musicale vivono in tensione dialettica; un universo nel quale la figura umana respira e si muove al ritmo di un suono limpido, prolungato, evocante ricordi di trascorse fioriture. -
Longhi
Dotato di uno spirito brillante, Longhi dipinse scene di vita veneziana, colte sempre con acutissimo spirito di osservazione e con ironia sottile e garbata, nei palazzi patrizi come nelle abitazioni borghesie nei campielli della città lagunare. Come si legge negli scritti di Bernard Berenson ""Longhi dipinse per i veneziani appassionati di pittura la loro stessa vita, in tutte le sua fasi quotidiane, domestiche e mondane. Nelle scene riguardanti l'acconciatura e l'abbigliamento della dama, troviamo il pettegolezzo del barbiere imparruccato, le chiacchiere della cameriera; nella scuola di danza, l'amabile suono del violino. Non c'è nessuna nota tragica... Un senso di profonda cortesia di costumi, di grande raffinatezza, insieme con un onnipresente buonumore distingue i dipinti del Longhi da quelli di Hogarth, a volte così spietato e carico di presagi di mutamento."""""" -
Il sapore dell'arte. Guida gastronomica ai musei del Castello Sforzesco di Milano
Un museo ""da gustare"""", non solo da osservare. È la proposta del volume, una inedita guida pensata per aiutare il visitatore dei Musei del Castello Sforzesco di Milano ad apprezzare non solo il valore formale delle opere conservate, ma anche il loro significato """"gastronomico"""". In effetti, arte e cucina hanno sempre avuto nel corso della storia un legame molto stretto: al di là del fatto che ceramisti, vetrai e orafi abbiano realizzato servizi per le mense più lussuose, spesso artisti e cuochi hanno condiviso un medesimo progetto, configurandosi per molto tempo il banchetto come una grandiosa scenografia in cui cibi e strumenti convergevano nella costruzione di un apparato completo, per quanto effimero. Arte e cucina condividono molto spesso, come si vedrà, un analogo substrato culturale. L'arte figurativa costituisce inoltre una fonte documentaria indispensabile per lo studio delle abitudini alimentari, per conoscere che cosa si consumava e come. Questa guida costruisce quindi un divertente gioco di relazioni, abbinando ad alcune opere esposte una ricetta gastronomica contigua per epoca, area geografica e contesto: l'accostamento accende relazioni in entrambe le direzioni, dall'opera d'arte alla cucina e viceversa, incrociando dati storici e suggestioni culturali, in maniera agile e non sistematica. Di ogni ricetta si pubblica sia il testo originale sia una sua """"traduzione"""" che permetta di riprodurla con ingredienti oggi facilmente reperibili."" -
Artisti contemporanei tra Italia & Turchia. Ediz. italiana e inglese
Sono secolari i rapporti di natura politica, economica, culturale tra l'Italia e la Turchia e le relazioni tra i due paesi hanno sempre influito positivamente sull'approccio dei turchi verso l'Occidente e degli italiani nei confronti dell'Oriente. Nel passato molti furono gli artisti che dall'Italia intrapresero il viaggio verso Istanbul, e alcuni vi si stabilirono, attirati dal fascino indiscusso di questa metropoli, capitale di due grandi imperi, in continua trasformazione. Ampia è la letteratura al riguardo e numerose le esposizioni, anche recenti, che ne hanno dato conto. Pubblicato nell'ambito delle celebrazioni di ""Istanbul 2010, Capitale Europea della Cultura"""", il volume nasce dall'intento di considerare i flussi dalla Turchia all'Italia di artisti che nell'arco degli ultimi trent'anni hanno instaurato un dialogo sempre più intenso nel campo delle arti visive. Lo prova la costante presenza della Turchia alla Biennale di Venezia, la frequenza di esposizioni collettive e personali dedicate a giovani artisti turchi organizzate in Italia e i """"progetti misti"""" intrapresi da molti giovani artisti, che, per esempio, realizzano la loro ricerca in parte in Italia, in parte in Turchia oppure si associano a colleghi dell'altro paese per creare una vera e propria rete di rapporti umani e contaminazioni culturali. Una selezione significativa di queste produzioni è documentata nel volume che presenta circa cinquanta opere, fra dipinti, disegni, sculture, fotografie, video e piccole installazioni."" -
Il chiarismo. Omaggio a De Rocchi. Luce e colore a Milano negli anni Trenta
Agli inizi degli anni trenta, a Milano, un piccolo nucleo di artisti si dedica a una pittura chiara, impostata soprattutto sulla luce. I più vecchi di loro hanno poco più di trent'anni, e si raccolgono intorno al critico Edoardo Persico, che è altrettanto giovane (morirà nel 1936, a trentacinque anni). Sono Angelo Del Bon, Francesco De Rocchi, Cristoforo De Amicis, Umberto Lilloni, Adriano Spilimbergo, a cui vanno aggiunti Renato Vernizzi, Goliardo Padova, Oreste Marini e altri. Nelle loro opere un nuovo rapporto fra arte e sentimento, fra arte e vita, subentra all'arte classicheggiante del Novecento italiano; un senso inquieto della brevità del tempo sostituisce la ricerca di una dimensione di eternità; il linguaggio soggettivo dell'emozione, della fantasia, del colore succede al disegno oggettivo. Anche la rappresentazione dell'uomo si modifica: le figure compatte, potenti, del ""Novecento"""" cedono spazio a una famiglia di figurette disorientate, oppure a figure grandi, ma eteree e inconsistenti. Nasce così una pittura che comunica un senso di fragilità e di vulnerabilità. La luce di cui è intrisa non è una luce solare, ma una luce pallida, più da limbo che da paradiso terrestre. Definita inizialmente """"romanticismo impressionista"""", questa pittura verrà chiamata da Leonardo Borgese nel 1935, e poi da Guido Piovene, chiarismo. Il volume esamina appunto questo movimento e uno dei suoi protagonisti, Francesco De Rocchi (1902-1978), autore di alcune opere tra le più poetiche del periodo."" -
Enrico Baj. Dalla materia alla figura
Il percorso creativo di Enrico Baj coniuga il piacere ludico (ovvero il piacere di stupirsi e di stupire il prossimo) a una severa disamina della società che ci circonda e che sembra continuamente attirata da una masochistica vocazione per la catastrofe. È il 1951 quando il maestro milanese fonda con Sergio Dangelo il movimento nucleare con il pensiero rivolto al De Rerum Natura di Lucrezio e al rischio di catastrofe atomica che incombe sul nostro pianeta appena uscito dalla guerra. Le sue opere di quegli anni evocano un mondo devastato dall'immane tragedia e propongono un day after che ha cancellato l'umanità o l'ha trasformata in un rinnovabile incubo. Da qui, attraverso i caustici ""generali"""" e le frivole """"dame"""" si arriva all'ultimo, coloratissimo periodo delle """"maschere tribali"""" e dei """"totem"""" in cui l'""""objet trouvé"""" partecipa appieno al gioco compositivo dell'artista. La monografia si articola in sette sezioni (Il movimento nucleare, I primi collage, Le montagne, I generali, Le dame, Da me, Le maschere) e raccoglie 57 opere eseguite a partire dal 1951 fino alla fine degli anni '90, periodo in cui i concetti di """"materia"""" e """"figura"""", che avevano precedentemente interessato l'elemento pittorico, danno vita alle """"maschere tribali"""" e ai """"totem"""", in cui la pratica del """"ready made"""" diventa l'ennesimo pretesto per una disamina dei comportamenti umani, capaci di mescolare nello stesso tempo una tecnologia sempre più sofisticata ad atteggiamenti regressivi."" -
Architettura sostenibile. Durabilità del progetto urbano ed efficenza energetica dell'architettura. Ediz. italiana e inglese
Un'occasione di riflessione sulla compatibilità tra architettura e habitat, tra produttività economica, tutela delle risorse e qualità dell'ambiente. L'architettura sostenibile rappresenta la sfida che è necessario affrontare nel nostro presente e nel prossimo futuro per garantirci uno sviluppo equilibrato fondato su una piena compatibilità tra processo costruttivo e qualità dell'habitat. Il volume riunisce i progetti che hanno partecipato alla sesta (2009) e settima (2010) edizione del Premio Internazionale Architettura Sostenibile ideato e promosso dalla Facoltà di Architettura di Ferrara e dall'azienda Fassa Bortolo, leader nel settore delle soluzioni innovative per l'edilizia. Il Premio vuole incentivare e promuovere architetture che sappiano rapportarsi in maniera equilibrata con l'ambiente, che siano pensate per le necessità dell'uomo e che siano capaci di soddisfare i bisogni delle nostre generazioni senza limitare, con il consumo indiscriminato di risorse e l'inquinamento prodotto, quello delle generazioni future. -
Carla Maria Maggi. E il ritratto a Milano negli anni Trenta
Un omaggio a Carla Maria Maggi, artista milanese recentemente riscoperta, rivalutata e apprezzata con riconoscimento internazionale. Carla Maria Maggi (1913-2004), discendente del grande poeta secentesco Carlo Maria Maggi, di cui porta il nome, ha studiato nell'atelier di Giuseppe Palanti. Abbandonata la pittura dopo il matrimonio, come era consuetudine di costume, ha lasciato un nucleo di opere di significativa intensità. Pubblicata in occasione della mostra milanese, la monografia indaga per la prima volta un ambito artistico particolare dell'arte del Novecento, di notevole interesse espressivo: il ritratto e il nudo, soggetto abitualmente non affrontato dalle donne artiste. Vengono presentate 50 opere, comprendenti i dipinti dell'artista e un'antologia di ritratti di importanti esponenti dei principali movimenti artistici presenti a Milano in quegli anni. Si va dal ritratto dagli accenti classici dei maestri del Novecento Italiano (Funi, Ritratto di Marta, 1940) ai ritratti altrettanto classici degli Italiens de Paris attivi nel decennio a Milano (Campigli, Ritratto di Adriano Pallini, 1934), da quelli straniati e onirici dei protagonisti del realismo magico (Usellini, Ritratto dell'architetto Majocchi, 1930) ai ritratti lirici dei chiaristi De Rocchi, Lilloni, Spilimbergo e altri, fino ai ritratti più drammatici degli espressionisti di Corrente (Cassinari, Ritratto di Treccani, 1940). -
La moneta di Akragas
406 a.C. Dopo un lungo assedio Akragas si arrende ai Cartaginesi. La città viene distrutta. 1909. La scoperta in un campo di una piccola moneta d'oro, unica al mondo, preziosissima. Per l'emozione il dottor Stefano Gibilaro, medico condotto di Vigata, cade da cavallo. Comincia così una storia che si dipana con risvolti inaspettati, tragici ed esilaranti, tra le campagne di Vigata e la Messina distrutta dal terremoto, fino all'imprevedibile conclusione. -
Tony Dallara. Moon Landing. Ediz. illustrata
Pubblicata in occasione dell'esposizione a Vigevano, la monografia presenta una ventina di opere di Tony Dallara che ha dedicato alla luna molta della sua produzione pittorica densa di crateri materici e costellazioni planetarie. Come scrive il curatore nel suo saggio «La pittura astratta di Tony Dallara nasce in un'epoca in cui i voli spaziali americani e russi sollecitano l'arte e l'immaginazione verso i mondi lunari. L'infinito a colori, tra pianeti e buchi neri, esalta le visioni di esplosioni cosmiche, sollevando questioni profonde sull'origine dell'uomo e il suo destino. Un viaggio spaziale tra i misteri della vita per una generazione che spera di poter trascorrere, un giorno, le vacanze sulla luna. In quegli anni, il corpo celeste, che ha una faccia sempre nascosta, è un soggetto continuamente proposto in scenari futuri ideali, rappresentato in dipinti, nella pubblicità e nei film di fantascienza. La plastica liquida, bollita e versata da Tony Dallara sulle tele con lo scopo di creare crateri e superfici irregolari, è il segno evidente della vocazione di una generazione a sperimentare soluzioni contemporanee e a realizzare un moderno universo di immagini, simulacro di territori extraterrestri». -
Ultimo atto d'amore-The final act of love. Ediz. bilingue
L'essenza intima del progetto risiede nell'incontro dell'inattesa triade: Alda Merini, Marilyn Monroe e Mimmo Rotella e riassume la carnalità e la materna comprensione, l'ineffabilità intrappolata dalle parole, il lirismo di Alda Merini e la fusione dei suoi versi con le opere di Mimmo Rotella e Giuliano Grittini, in un atto di reciproca fecondazione. È Alda Merini, la più grande, ed eccentrica, poetessa italiana dell'ultimo secolo, a tributare un altissimo ""Ultimo atto d'amore"""" poetico a un'autentica icona, luminosa e dolente, quale Marilyn Monroe - in cui riconosce una sorta di arcana corrispondenza e che definisce a sua volta, con folgorante intuizione, inaspettatamente, """"poetessa"""". All'eccezionale binomio Marilyn-Alda Merini dedica il proprio, non meno eccezionale, """"Ultimo atto d'amore"""" Mimmo Rotella. È, il suo, un omaggio che finisce con l'essere """"ultimo"""" in senso letterale, purtroppo, poiché l'artista viene a mancare proprio mentre sta realizzando la serie dei décollage ispirati alle poesie dedicate a Marilyn da Alda Merini, così che questo suo """"Ultimo atto d'amore"""" acquista un ulteriore, inestimabile carattere di eccezionalità. A Mimmo Rotella è legato da lunga collaborazione, ancora una volta, Giuliano Grittini - artefice, in questo caso, di un """"atto d'amore"""" che finisce per travalicare ampiamente il puro ambito professionale connesso alla sua, pur magistrale, attività di stampatore d'arte."" -
Michelangelo Merisi da Caravaggio. Chiuder la vita. Ediz. illustrata
Una monografia dedicata allo straordinario San Giovanni Battista della Galleria Borghese. Il volume celebra gli ultimi momenti della vita del grande artista che proprio a Porto Ercole concluse la sua esistenza nel luglio del 1610. Scrive il biografo Bellori: ""Così il Caravaggio si ridusse a chiuder la vita e l'ossa in una spiaggia deserta, ed allora che in Roma attendevasi il suo ritorno, giunse la novella inaspettata della sua morte, che dispiacque universalmente."""" Nel disperato ed estremo tentativo di tornare verso Roma, da dove era fuggito avendo ucciso un uomo, Caravaggio lascia per l'ultima volta la costa di Napoli con le sue poche cose. Con lui tre dipinti (uno dei quali lo straordinario San Giovanni Battista) probabilmente destinati al Cardinale Scipione Borghese, suo avido collezionista e uomo dall'enorme potere, unico probabilmente in grado di commutare la sua pena in grazia, permettendogli di tornare a una vita vera. Quali siano state le reali circostanze che lo portarono alla morte nessuno le sa con precisione; dopo alcuni anni i biografi più noti del tempo lasciarono ai posteri una versione curiosamente concorde sulla fine della sua esistenza."" -
Mikel Gjokaj. Terre e cielo
Pubblicata in occasione della prima retrospettiva italiana dedicata a Mikel Gjokaj, nato in Kosovo nel 1946 e residente a Roma dal 1975, la monografia ripercorre l'intera attività artistica del maestro attraverso oltre cento opere tra dipinti a olio, disegni, acquerelli, tecniche miste e incisioni realizzate negli ultimi trentacinque anni. Nel Kosovo, ombelico dei Balcani, la luce che si accende nei cieli è una luce rosa che con il passare delle ore si fa sempre più rossa e violenta fino a diventare blu cobalto, viola, violetto scuro. Qui ha inizio l'Oriente e Mikel Gjokaj non ha mai dimenticato nei suoi paesaggi evocativi, i colori e i cieli della sua terra. Il volume illustra l'universo pittorico di Gjokaj dagli anni settanta, caratterizzati dalla dominanza della cultura e dell'impostazione dell'est europeo (cultura plumbea, seria, problematica che si travasa in pittura con la scelta di colori densi, risonanze opache, un pessimismo che fa da basso continuo all'invenzione della forma), ai colori più baldanzosi degli anni ottanta, disposti con un senso drammatico del contrasto, della sorpresa, della dialettica serrata, fino alla poetica degli ultimi quindici anni con una tavolozza più luminosa e colori delicati come acquerelli. -
Culture nature. Ediz. italiana e inglese
L'integrazione delle aree multidisciplinari, sul tema dell'ambiente e l'habitat contemporaneo, determina le letture delle iniziative coordinate sotto il titolo di Culture Nature, a cura di Alessandra Coppa e Fortunato D'Amico. L'esposizione si tiene presso lo Spazio Thetis ed è un Evento Collaterale della 12. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia. In quest'area sono presentati una serie di progetti multidisciplinari che hanno come tema la natura. Architettura, paesaggio, agricoltura, energie, design, arte, cinema sono i protagonisti di questa manifestazione estesa a dibattiti, conferenze e ad altri incontri programmati a partire dal 29 agosto sino al 21 novembre 2010. Negli spazi del parco-giardino, il cui concept è stato sviluppato da Andreas Kipar, le installazioni e le opere di architetti e artisti evidenziano gli aspetti del rapporto uomo-architettura-ambiente nella cultura contemporanea del terzo millennio. Il Politecnico di Torino, organizzatore e promotore di questa iniziativa, presenta, nell'Officina Lamierini, i lavori svolti nell'ambito della didattica dalle scuole di architettura e di design, italiane e straniere. -
Exhibition, exhibition. Ediz. italiana e inglese
Il catalogo, legato all'innovativa mostra di Rivoli (Castello, 21 settembre 2010 - 9 gennaio 2011), si propone di trasformare il modo comune di guardare l'arte, attraverso le opere di circa cinquanta artisti internazionali dagli anni sessanta ai giorni nostri, emergenti ed affermati, che si sono ispirati ai concetti di doppio e simmetria producendo opere pittoriche e scultoree, installazioni e performance, in paia, in serie e/o in differenti versioni. Il tema del doppio abita trasversalmente la filosofia, in particolare quella contemporanea, così come buona parte della letteratura e dell'arte. La letteratura, fin dall'antichità classica, è sempre stata ossessionata dal problema dell'identità, dai turbamenti dell'Io e dai suoi innumerevoli sdoppiamenti. Il tema del doppio, nella sua sostanziale ambiguità, permette, infatti, di indagare non solo il problema dell'identità, ma anche la questione altrettanto complessa del rapporto con l'altro, e quindi della sua rappresentazione. Nel contesto delle arti visive il campo tematico del doppio offre una complessità di approcci paragonabile a quello della letteratura; si tratta di una storia forse meno nota ma certo non meno importante. Tra gli artisti il problema del doppio suscita da sempre un grande interesse, basti pensare al tema ricorrente in pittura dell'antico mito di Narciso, ma è nel corso del secondo Novecento che l'idea dello sdoppiamento diventa un vero e proprio territorio di esplorazione e di esperienza. -
John McCracken. Ediz. illustrata
Tra i maggiori esponenti storici del Minimalismo, insieme a Donald Judd, Carl Andre e Dan Flavin, John McCracken (Berkeley, California, 1934) vede l'arte come mezzo per una esperienza contemplativa, spirituale, alta e misteriosa, e i suoi lavori come prototipi di un mondo a venire, in cui regnerà una forma di bellezza assoluta. Convinto che l'arte, risvegliando la nostra coscienza, possa dare forma ai misteri della vita e alle leggi insondabili dell'universo, McCracken rivela - contro il suo preteso empirismo radicale - la vera complessità del movimento americano. Pubblicato in occasione della retrospettiva al Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea, questo catalogo include saggi di Andrea Bellini, Alex Farquharson e Marc-Olivier Wahler; una intervista realizzata da Marianna Vecellio e una conversazione su McCracken tra Daniel Baumann e l'artista John Armleder. -
Per-corsi di arte contemporanea. Dall'Impressionismo a oggi. Ediz. illustrata
Questo volume, pur strutturandosi come un manuale, lascia emergere la sua natura di discorso sull'arte, di posizione teorica, di racconto e di sguardo critico. Differisce da altri manuali sull'arte perché esclude le formule compilative e indaga i motivi e le ""interferenze"""". Ciò che si è cercato di riprodurre è un clima, un ambiente, un orizzonte. Si è scelta una temporalità ribaltata, dove gli accadimenti camminano all'indietro: un'irregolarità temporale che introduce ad altri tipi di irregolarità, lo scorrere nell'arte di un tempo alterato e totale. Subito le problematiche più urgenti ed evidenti del contemporaneo, e dopo, con un balzo lungo cent'anni, scopriamo le tensioni di fine Ottocento e la nascita del nuovo secolo. Da qui in avanti il tempo scorre normale. Frammenti di manifesti teorici, parti di testi critici originali, dichiarazioni di poetica, la storia delle grandi mostre sono parte integrante della lettura di situazioni che si sono volute testimoniare con le voci che le hanno determinate. In uno dei """"Racconti in sogno"""" di Yves Bonnefoy si immagina l'artista dell'ultimo giorno: """"Il mondo stava per finire, giacché l'insieme delle immagini prodotte dall'umanità avrebbe superato il numero delle creature viventi"""". Questo libro inizia da qui, dal momento in cui pare che l'equilibrio tra la vita e il sembrare dei segni possa spezzarsi, dal momento in cui le immagini sembrano potersi sostituire alla vita.""