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Ercole e il suo mito. Catalogo della mostra (Venaria Reale, 13 settembre 2018-10 marzo 2019). Ediz. illustrata
La figura di Ercole illustrata attraverso una raccolta di straordinari dipinti, sculture e oggetti d’arte dall’antichità classica a oggi.rnrnQuello di Eracle (l’Ercole latino) è uno dei più antichi e popolari miti greci – epici racconti millenari che hanno conservato intatta la loro forza – e affonda le sue radici nel periodo miceneo. Ma la figura di Ercole ha ispirato anche importanti artisti rinascimentali e barocchi, come Michelangelo, Dürer, Luca Cranach il Vecchio, Tintoretto, Rubens, Van Dyck e Tiepolo. Frammenti modesti e piuttosto bizzarri delle gesta dell’eroe sono sopravvissuti fino ai giorni nostri sotto forma di cartoni animati, cartelloni pubblicitari e nei cosiddetti film peplum.rnDedicato a un tema assai impegnativo, Ercole e il suo mito illustra la figura dell’eroe mitologico greco, attraverso un’articolata selezione di opere, tra ritrovamenti archeologici, gioielli, oggetti d’arte applicata, dipinti e sculture creati nell’arco di oltre due millenni e mezzo, dall’antichità classica al XX secolo.rnErcole e il suo mito è pubblicato in occasione della mostra alla Venaria Reale che coincide con il restauro completo di una statua barocca di Ercole, che un tempo adornava una monumentale fontana nei giardini del palazzo della residenza reale dei Savoia e che ora è nuovamente collocata nella sua posizione originaria. Suddiviso in dieci sezioni (Le origini del mito; Ercole nell’età classica; Ercole nel medioevo; Minima mirabilia; Arti decorative; Ercole nella modernità; L’Ercole di Gregorio De Ferrari; Ercole nei giardini; Ercole nell’architettura; Ercole nel cinema), il volume comprende importanti contributi basati sull’analisi di un’ampia tradizione di fonti archeologiche, storiche e storico-artistiche. -
L' ultimo messaggio di Leonardo
Dalla straordinaria scoperta di una studiosa italiana sulla trama occulta e i personaggi della Vergine delle rocce, il romanzo che fa luce sul Leonardo da Vinci più intimo e sconvolgente di cui si abbia mai avuto esperienza.rnrnrnMentre nel mondo si celebra il quinto centenario della morte di Leonardo, nella Milano del XXI secolo si giunge a una sconvolgente rivelazione: la psicoterapeuta e fotografa Adele Cattaneo, giovane e bellissima studiosa, decifra per prima la firma nascosta dell’artista, cui alludono le mani dei personaggi di una delle sue opere più famose ed enigmatiche, la Vergine delle rocce: una pala resa ancora più ambigua e sensuale dalle pericolose relazioni che il suo autore intratteneva con i modelli scelti per rappresentare la Madonna e l’Angelo inviato ad annunciare nuove, imponderabili “maternità”.rnA guidare Adele verso una così rivoluzionaria scoperta è la misteriosa relazione che, attraverso il tempo e lo spazio, lega la sua esistenza a quella del genio più ammirato del Rinascimento italiano. rnUn intreccio straordinariamente calzante e serrato fra scienza e letteratura dà così vita a un romanzo dove il lettore viene catapultato nei continui colpi di scena suscitati da un vertiginoso gioco di specchi. È come se le “estreme” esperienze sperimentate da Leonardo alla corte di Ludovico il Moro, fra macabre camere oscure e labirinti abitati da invisibili potenze, evocassero le peripezie affrontate da Adele nell’Italia dei nostri giorni, dove è a sua volta chiamata a sfidare le tenebre in compagnia del piccolo Edmondo, bambino sordo di cui deve prendersi cura. -
Vathek
Scritto di getto in tre giorni nel 1871, quando l'autore aveva ventun anni, Vathek è la storia di un califfo che frenetico d'ambizione e insoddisfatto dei piaceri che la vita concede a un buon musulmano, attraverso la pratica indefessa del delitto, della magia nera, del sacrificio alle potenze malefiche, conquista insieme alla donna amata il Regno del Fuoco Sotterraneo, che sarà quello della loro eterna disperazione. Le vicende sono percorse da un sottile umorismo e da una prodigiosa fantasia, che tocca l'orrido e il meraviglioso con la stessa grazia e la stessa raffinatezza.rnL'inesauribile stravaganza di questo celebre libro ha molte affinità con la vita del suo autore, William Beckford. Erede di una delle più grosse fortune inglesi, iniziato da ragazzo alle scienze magiche e occulte, passò da uno scandalo all'altro finché, stanco di fuggire e di difendersi, si andò a rinchiudere in una gigantesca e mirabolante torre che si era fatto costruire, imitando Vathek, il personaggio dei suoi anni giovanili.rnWilliam Thomas Beckford (1760-1844) è stato uno scrittore e viaggiatore britannico. Cresciuto tra le più grandi agiatezze (era figlio del sindaco di Londra), ebbe la carriera politica preclusa a causa degli scandali omosessuali in cui rimase coinvolto che lo costrinsero a continui viaggi per l'Europa per evitare un'incriminazione formale. -
Marco Lodola, Giovanna Fra. Tempus-time. Ediz. italiana e inglese
Unione tra passato e contemporaneo, Tempus-time è un voluto riferimento al trait d'union che Marco Lodola e Giovanna Fra, grazie alle loro opere, creano fra il tempus, la dimensione temporale legata all'antichità, al classico, alla storica sede espositiva e il time, sintesi del mondo contemporaneo. Le monumentali sculture luminose di Marco Lodola rappresentano alcuni dei suoi soggetti tipici, uomini e donne, ballerini, danzatrici, animali, figure reali e immaginari che partecipano ad una festa di corte, almeno in senso metaforico. La luce che questi lavori emanano genera dinamismo, vitalità potenza, qualità che vengono trasmesse anche all'ambiente circostante. Le tele di Giovanna Fra sono caratterizzate da un forte cromatismo e incarnano quell'arte contemporanea in cui la contaminazione di tecniche e la sperimentazione sono elementi imprescindibili. -
Argentieri piemontesi del '700. Trovati e ritrovati. Ediz. illustrata
Considerato, nel mondo antico, sacro agli dei, l'argento fu uno dei materiali prediletti dagli artisti piemontesi, i quali seppero imprimergli una forza plastica in sintonia con le mode del momento, passando dai capricci del Rococò alle linee severe del classicismo degli anni della Rivoluzione francese. L'argenteria sabauda, prodotto di una cultura internazionale e raffinata, fu vittima, nel corso del XVIII secolo, di fusioni ""di Stato"""", che ne ridussero considerevolmente la quantità. Realizzati da professionisti altamente qualificati, gli argenti torinesi d'epoca barocca sono tutt'oggi conservati in importanti raccolte pubbliche e private e sono oggetto del contendere tra collezionisti. Questo libro ripercorre la loro storia, partendo dagli esempi più antichi, databili intorno al 1700, per arrivare al Neoclassicismo. Diviso in capitoli corredati da un ricco apparato iconografico, raccoglie oltre 160 schede di oggetti in gran parte inediti o poco conosciuti, ognuno dei quali presentato in modo completo."" -
Paolo Icaro. Un prato in quattro tempi. Ediz. illustrata
Paolo Icaro per questo nuovo lavoro pensa di scolpire la terra: una terra che verrà rispettata, osservata nei suoi ritmi, piegata solo in ultimo per un disegno finale. Il titolo pone l'accento sull'unità della materia che l'artista modifica, facendole acquisire nuovi valori semantici - un prato - e sui quattro tempi dell'intervento trasformativo, quattro fasi in cui la natura compie un ciclo autonomo di crescita: il dissodamento, la rastrellatura, la semina e i tagli. Un ciclo di progressiva purificazione del suolo - dagli infestanti, dall'intervento umano - che culminerà, alla fine, con un segno di Icaro: una geometria, una spirale quadra, già proposta dall'artista in Etcoetera (Square Spirals) del 1978, una forma continua, di tradizione classica e mediterranea, che diventa misura di uno spazio concreto. Catalogo della mostra (Milano, 19 settembre 2017-14 marzo 2018). -
Un sogno per tutti. Il Parenti e i Bagni misteriosi. Ediz. illustrata
Con i Bagni Misteriosi infatti non è stata restituita alla città solo una piscina, ma un intero quartiere di quindicimila metri quadri - compreso fra le vie Pier Lombardo, Botta e Vasari - nella sua unità originale. Gestita dalla Fondazione Pierlombardo (che ha in gestione anche l'attiguo teatro Franco Parenti) è un'opera collettiva che ha saputo unire istituzioni pubbliche e private, cittadini e imprese per ricomporre i pezzi di un luogo storico, smembrato e ferito. Un luogo unico. Un tuffo negli anni Trenta tra iniziative teatrali e bagni in piscina. -
Nel segno di Bruegel. Ediz. a colori
Pieter Bruegel (1525/1530-1569) è uno tra i più importanti esponenti della scuola dei primitivi fiamminghi: i suoi paesaggi e le sue scene contadine sono tra le opere preferite degli amanti dell'arte di tutto il mondo. A una brillante tecnica pittorica univa una spiccata abilità di miniatore, disegnatore e inventore di stampe, rivelando un gusto per il dettaglio che permea ogni sua immagine. Questo volume riproduce i più famosi tra i dipinti e i disegni di Bruegel, presentandone i particolari in grandi primi piani che mettono in luce tutto il suo talento. Organizzato per temi principali - paesaggi, scene di raccolto, fiere e caccia, vita quotidiana, scene bibliche, proverbi e giochi di bambini -, il libro offre scorci straordinari delle opere più popolari dell'artista, dai ""Cacciatori nella neve"""" alle """"Nozze di contadini"""", a """"La torre di Babele"""". Bruegel ha creato un mondo incredibilmente ricco e complesso: oltre alla pura bellezza delle sue opere, c'è il piacere intellettuale di scoprirne i vari livelli di significato e l'umorismo, che si colgono-nel modo migliore osservandole da vicino. Il volume, a cura di Manfred Sellink, comprende una breve biografia dell'artista e le riproduzioni integrali dei dipinti e dei disegni dai quali sono tratti i particolari."" -
Sergio Vacchi. Mondi paralleli. Ediz. italiana e inglese
Tra gli anni cinquanta e sessanta Sergio Vacchi (1925-2016) è stato uno degli artisti italiani più noti. Le prime prove mature sono del 1948; in brevissimo tempo il pittore diventa una figura eminente dell'Informale, sostenuto da critici del calibro di Francesco Arcangeli e di Enrico Crispolti, per poi trovare una particolare e autonoma ""via alla figurazione"""" di cui sono testimonianza i suoi cicli pittorici dedicati a grandi eventi simbolici o a personaggi della storia altrettanto significativi. Artista prolifico, dal gusto narrativo che si potrebbe definire """"cinematografico"""", l'artista si è poi progressivamente e volontariamente isolato dalla scena, continuando furiosamente a materializzare sulle grandi tele le proprie ossessioni, a metà tra il gotico e il fantastico. In questo volume antologico, il curatore Marco Meneguzzo suggerisce una lettura del suo lavoro non più legata solo alla storia dei successi italiani, quanto aperta a una situazione internazionale in cui la sua pittura costituisce un singolare e soprattutto attuale """"caso-studio""""."" -
Ducati. Il racconto di un mito. Ediz. illustrata
Ducati, il racconto di un mito. Una storia di passione, che prende vita in un viaggio alla scoperta del Museo Ducati, per rivivere la storia dell'azienda dalle origini fino ai giorni d'oggi. Un omaggio alle moto più iconiche prodotte nello stabilimento di Borgo Panigale. Un viaggio attraverso le tappe fondamentali e i risultati che hanno scritto la storia nel mondo delle competizioni motociclistiche. Una pubblicazione che evidenzia come Ducati produca non solo moto, ma un universo di emozioni. -
Le mie Biennali (1974-1978)
Tra il 1974 e il 1978 Carlo Ripa di Meana ricopre la carica di Presidente della Biennale di Venezia, istituzione a cui darà il suo personale imprinting attraverso la realizzazione, nel 1977, della Biennale del dissenso: nel clou della cosiddetta Guerra Fredda. Venezia inaugura così la sua Biennale politicamente impegnata, riflettendo sull'ostica condizione geopolitica che in questi anni grava sul mondo occidentale e opponendosi, in particolare, al governo dell'Unione Sovietica. Una selezione di scritti e di interviste a Carlo Ripa di Meana per ricostruire un percorso storico tra i più importanti nella cultura internazionale. Completano la pubblicazione le immagini di Lorenzo Capellini, testimone ""oculare"""" di quanto accadeva in quegli anni a Venezia."" -
Naturans. Il paesaggio nell'arte contemporanea
Il ""paesaggio"""" è il genere nella storia dell'arte che meglio ci aiuta a comprendere lo sguardo dell'artista. Nasce liberamente dal desiderio di dare forma al mondo e di coglierne l'essenza che si sostanzia nella Natura. """"Naturans. Il paesaggio nell'arte contemporanea"""" analizza questo sguardo in uno scorcio storico — dalla seconda metà dell'Ottocento al Novecento, fino ai giorni nostri — durante il quale, attraverso la creazione artistica, il paesaggio si trasforma in un modello per verificare la complessità del fare arte: a partire dalla pittura, passando per gli interventi sul territorio, fino alla riproduzione fotografica, in video e cinematografica. L'arte contemporanea ha articolato attorno al """"paesaggio"""" un discorso appassionato che ha superato ogni confine, attraversato culture diverse, avvicinando Oriente e Occidente, ed è giunta a proporre una possibile risposta all'interrogativo più antico, """"che cosa è l'arte?""""."" -
Artisti per Frescobaldi. Castelgiocondo. Francesco Arena, Claudia Comte, Sonia Kacem. Ediz. a colori
Artisti per Frescobaldi è un premio di arte contemporanea legato alla tradizione di mecenatismo e di promozione delle arti della famiglia Frescobaldi, produttrice di vino in Toscana da 700 anni. La quarta edizione del premio vede coinvolti due artiste svizzere, Sonia Kacem e Claudia Comte, e un artista italiano, Francesco Arena. I tre artisti hanno realizzato le loro opere ispirandosi alla tenuta di CastelGiocondo, a Montalcino. Una giuria internazionale, composta da Elena Filipovic, Hans Ulrich Obrist e Andrea Viliani, è stata chiamata ad assegnare il premio offerto dalla famiglia Frescobaldi. La mostra e la premiazione si terranno alla Galleria d'Arte Moderna di Milano nell'ottobre 2018; in seguito le opere verranno allestite nella tenuta di CastelGiocondo, insieme a quelle delle edizioni precedenti. -
Ducati corse 2018. Official yearbook. Ediz. italiana e inglese
Il volume ufficiale Ducati Corse della stagione sportiva 2018 I momenti più entusiasmanti della stagione sportiva 2018 verranno illustrati attraverso le immagini dei più grandi fotografi del settore raccolte nelle pagine di questo elegante volume da collezione, che rispecchia il prestigio di un marchio che ha fatto la storia della MotoGP scrivendone i capitoli più avvincenti. Ogni Ducatista sarà felice di rivivere i momenti più esaltanti di questa avvincente stagione sportiva. -
I macchiaioli. Una rivoluzione en plein air. Ediz. a colori
Nella seconda metà dell'Ottocento Firenze è una delle capitali culturali più attive in Europa, vero e proprio punto di riferimento per molti intellettuali provenienti da tutta Italia. Intorno ai tavoli di un caffè cittadino, il Caffè Michelangelo, si riunisce un gruppo di giovani artisti accomunati dallo spirito di ribellione verso il sistema accademico e dalla volontà di dipingere dal vero, secondo nuovi criteri di rappresentazione della realtà: sono Telemaco Signorini, Giovanni Fattori, Vincenzo Cabianca, Cristiano Banti, Raffaello Sernesi, Odoardo Borrani, Giuseppe Abbati, Silvestro Lega... i futuri ""macchiaioli"""". Sull'esempio della scuola di Barbizon, i pittori macchiaioli escono a dipingere en plein air, trasformando radicalmente l'idea di pittura di paesaggio e anticipando, per molti aspetti, le ricerche degli impressionisti francesi. Ma la loro azione di rinnovamento dell'arte italiana si estende anche ad altri generi pittorici: loro campi di sperimentazione sono il soggetto storico e quello tratto dalla vita quotidiana. In pieno Risorgimento, in un periodo straordinario per la storia italiana, i macchiaioli sovvertono le consuetudini artistiche, accendendo una rivoluzione che si rivelerà fondamentale per la nascita della pittura moderna."" -
Haegue Yang. Anthology 2006-2018. Tightrope walking and its wordless shadow. Ediz. italiana e inglese
L'ampio orizzonte di Haegue Yang (nata a Seoul nel 1971) si snoda in libertà tra indagine sociale e storia, vissuto personale e memoria collettiva, generando immagini ed esperienze dall'enorme forza evocativa in cui oggetti, figure e luoghi s'intrecciano inestricabilmente. L'artista impiega una vasta gamma di mezzi espressivi, dal collage al saggio video, alla scultura performativa e alla grande installazione, in una sperimentazione continua in cui oggetti e materiali danno vita a forme, emozioni e narrazioni inaspettate. ""Haegue Yang. Anthology 2006-2018. Tightrope Walking and Its Wordless Shadow"""" è un'antologia completa e riccamente illustrata che raccoglie quindici importanti saggi e conversazioni sull'opera di Yang, percorrendone i temi ricorrenti - astrazione e geometria, movimento e performatività, piegare e dispiegare - e restituendo la complessità del loro essere entità interconnesse. Pubblicata in occasione della prima mostra personale dell'artista in Italia - organizzata da Fondazione Furla e dalla Triennale di Milano nel 2018 - l'antologia è introdotta da una sezione iconografica dedicata alla mostra, mentre i testi sono corredati da una ricca documentazione fotografica delle opere più significative che hanno segnato tappe fondamentali nella produzione di Yang a partire dal 2000. Il volume raccoglie conversazioni e testi di rinomati scrittori, storici dell'arte e curatori internazionali, come Lars Bang Larsen, Ute Meta Bauer, Nicolas Bourriaud, Binna Choi, Doryun Chong, T.J. Demos, Yilmaz Dziewior, Patricia Falguières, Eungie Joo, Tom McDonough, Bruna Roccasalva, Bart van der Heide e Anne M. Wagner."" -
Ottocento lombardo. Ediz. a colori
Un viaggio esplorativo nella pittura e nella cultura della Lombardia del XIX secolornrnNel 1820 si fa notare all’esposizione dell’Accademia di Brera un giovane pittore veneto, destinato a diventare il modello e il maestro di un’intera generazione: Francesco Hayez. Indiscusso protagonista del romanticismo italiano, Hayez porta a Milano la ventata di modernità che gli ambienti artistici e culturali, stanchi delle pastoie del classicismo, attendevano da tempo. Con lui altri pittori – da Molteni a D’Azeglio, da Migliara a Canella – operano per un cambiamento dell’arte lombarda, in un’azione di rinnovamento che tocca tutti i generi, a partire dal paesaggio, tema che in quegli anni conosceva finalmente la propria autonomia. In un viaggio che parte dalla generazione romantica e arriva alle soglie della rivoluzione divisionista, passando per la scapigliatura e le tendenze naturalistiche della seconda metà del secolo, le opere in catalogo – provenienti da importanti musei lombardi e da prestigiose collezioni private – raccontano un periodo storico ricco di cambiamenti culturali, artistici, politici e sociali, che apre le porte all’epoca contemporanea. rnIntrodotto dai contributi di Simona Bartolena (Da Hayez a Segantini. La pittura lombarda tra accademia e naturalismo, conformismo e ribellione) e Susanna Zatti (La rivoluzione democratica del paesaggio), il volume documenta questo periodo ricco di rivoluzioni culturali e caratterizzato da un inquieto alternarsi di stili e idee nuove, approfondendo i numerosi temi legati all’Ottocento Lombardo ed esplorandone le diverse correnti e ispirazioni artistiche, dal romanticismo alle esperienze risorgimentali, dalle ribellioni scapigliate alla ricercatezza divisionista. -
Per le strade dell'arte. Ricordi e riflessioni di un protagonista, tra mercato e istituzioni. Ediz. a colori
Il libro di Casimiro Porro, in collaborazione con Gianpietro Borghini, non costituisce soltanto il memoriale di un'attività svolta per oltre cinquant'anni nel mercato dell'arte, ma vuole anche ribadire un'idea di fondo che dovrebbe stare, ma spesso non sta, alla base del rapporto tra arte e mercato, tra tutela e gestione dei beni culturali: l'elasticità. Da Elasticità di Umberto Boccioni del 1912. proveniente dalla collezione Jucker, oggi al Museo del Novecento di Milano, si parte per ricostruire la vicenda della raccolta dal punto di vista di chi ne ha curato la transazione dal privato al pubblico. Porro lascia quindi ampio spazio ai ricordi, che prendono il nome di Gianfranco Ferroni, Giovanni Testori, Carlo Volpe, Federico Zeri, Giuliano Briganti, Paolo Volponi, per non citare che alcuni. Chiudono il volume quattro interviste a quattro grandi amici-collezionisti che arricchiscono la riflessione sul mercato dell'arte e sulla passione e i modi del collezionare: Mario Scaglia, Guido Rossi, Giuseppe lannaccone, Francesco Micheli. -
Jan Henderikse. Mint. Ediz. italiana e inglese
L'artista olandese Jan Henderikse è una figura cardine nell'arte del XX secolo: dagli anni cinquanta, il suo lavoro si è sviluppato oltre le tradizionali nozioni di pittura e scultura, per ridefinire le coordinate dell'immaginario artistico. In primo luogo, neutralizzando la superficie nel monocromo; poi, dal 1959, impiegando materiali e tecniche non convenzionali in composizioni ""all over"""" che connotano il suo linguaggio. Henderikse cerca oggetti usati quotidianamente (come cassette da frutta vuote, bottiglie, tappi di sughero, targhe automobilistiche, monete, banconote, parti di giocattoli, fotografie trovate e altro), che percepisce carichi di contenuti e interessi umani ed emotivi, e li combina in assemblaggi e accumulazioni seriali, sequenze e installazioni multimediali, per mostrare il potere immediato del loro significato."" -
Leonardo da Vinci. Prime idee per l'Ultima cena. Disegni dalle Collezioni Reali inglesi. Ediz. illustrata
Leonardo da Vinci. Prime idee per l’Ultima Cena racconta il percorso creativo che condusse Leonardo da Vinci a realizzare un capolavoro del Rinascimento, l’Ultima Cena nel Refettorio di Santa Maria delle Grazie. rnrnPubblicato a corredo della mostra milanese (di piccole dimensioni, ma di straordinaria qualità) allestita proprio davanti all’opera nel refettorio di Santa Maria delle Grazie, il volume presenta dieci straordinari disegni preparatori che consentono un confronto immediato tra le fasi progettuali dell’Ultima Cena di Leonardo e l’opera finita.rnLe straordinarie qualità compositive, chiaroscurali e tonali dell’opera si possono leggere in filigrana grazie ai fogli eccezionalmente esposti, in apertura del cinquecentenario della morte di Leonardo, all’interno del Cenacolo, vis-à-vis con il dipinto. rnI disegni provengono dal Royal Collection Trust di Windsor e quindi dalle collezioni di Sua Maestà Elisabetta II; sette sono senz’altro di mano di Leonardo, due – tradizionalmente riferiti a Cesare da Sesto – sono qui assegnati al Maestro toscano, mentre uno è attribuito a Francesco Melzi.rnL’analisi del percorso creativo di Leonardo e di questo straordinario nucleo grafico è affidata ai testi di Stefano L’Occaso, Pietro C. Marani, Valentina Ferrari, Michela Palazzo, Chiara Rostagno, Valentina Cane e Giulia Coco.