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Zappettini. Catalogo ragionato
Vocazione, ricerca, successo, crisi, rifiuto, abbandono, oblio, scavo interiore costituiscono i momenti topici della vita e dell'arte di Gianfranco Zappettini, raccolti in questa poderosa opera d1 catalogazione. Dagli esordi genovesi nel 1962 con maturi lavori astratti e strutturalisti, al successo degli anni Settanta, culminato nella partecipazione a Documenta 6 nel 1977, al ripensamento della pittura negli anni Ottanta, alla nuova felice stagione che dura tuttora, Gianfranco Zappettini (Genova, 1939) è stato un protagonista internazionale nell'ambito della cosiddetta ""Pittura analitica"""". Il rigore con cui ha affrontato le questioni inerenti al supporto e alla superficie, escludendo ogni narratività pittorica, lo pongono come paradigma importante del versante più concettuale della tendenza, che oggi conosce nuove fortune. La notevole produzione dell'artista trova in questo catalogo ragionato - che raccoglie oltre duemilacinquecento opere, sino al 2021 - uno strumento di verifica utilissimo al collezionista e al conoscitore, nonché di conoscenza per lo storico e lo studioso. Curato da Marco Meneguzzo, oltre al catalogo vero e proprio delle opere, comprende infatti un lungo saggio storico-critico che ne contestualizza l'opera in campo internazionale, un'antologia critica e un apparato scientifico completo."" -
L' Arca di Vetro. La Collezione di animali di Pierre Rosenberg. Ediz. illustrata
Il Novecento ha dato vita a un gigantesco bestiario di vetro proveniente da quasi tutti i settori della produzione artigianale internazionale. Quella di Murano, la cui ricchezza e varietà ci vengono rivelate grazie alla mostra in programma a Venezia e al catalogo realizzato per l'occasione, proviene dalla collezione di Pierre Rosenberg, una delle più ampie, incredibili, a volte piene di umorismo, tecnicamente spettacolari raccolte di questo genere. L'incremento della produzione di animali in vetro è da collegare alla moltiplicazione di piccoli formati scultorei in bronzo e ceramica che a partire dall'Ottocento si sono diffusi sempre più nelle abitazioni borghesi. Questi ""ritratti"""" di animali più o meno realistici o estremamente stilizzati sono infatti recenti su scala millenaria della storia del vetro, ma oggetti e ornamenti in vetro zoomorfo sono stati presenti fin dall'antichità. Oltre alle produzioni regolari delle fabbriche, la fine del XX secolo ha visto anche il mondo degli artisti del vetro aggiungere i loro contributi a questo ramo relativamente recente della scultura animale. La collezione Pierre Rosenberg contiene alcuni straordinari esempi e diverse tipologie di vetri zoomorfi che vanno a comporre questa moderna """"arca di vetro"""". Lo storico dell'arte e conservatore Pierre Rosenberg, presidente onorario del Musée du Louvre, membro della prestigiosa Académie française ha recentemente fatto quest'incredibile donazione a beneficio del Département des Hauts- de-Seine. La vasta collezione, creata pazientemente negli anni da Rosenberg, specialista di dipinti e disegni francesi e italiani del XVII e XVIII secolo, comprende 670 dipinti, 3.500 disegni, 45.000 volumi, oggetti in vetro di Murano, per un valore complessivo che si aggira intorno a i 30 milioni di euro."" -
Identity men. Gli uomini e le donne che hanno difeso il patrimonio culturale italiano (1943-1951)
Ricostruendo le biografie dei componenti britannici e americani della sottocommissione Monuments, Fine Arts and Archives (i noti Monuments Men) che operarono nella Penisola e le vicende dei tanti funzionari che si preoccuparono di mettere in salvo monumenti e opere d'arte, colpisce che a tutela del nostro patrimonio artistico fossero impegnati in quegli anni persone che ricoprivano ruoli e responsabilità diverse. Dai funzionari dello stato fascista che temevano le conseguenze della risalita in Italia degli Alleati, ai funzionari che opponendosi al regime cercavano di ostacolare le razzie, dagli studiosi anglosassoni spinti dall'amore per la storia dell'arte della nostra Penisola, agli alti prelati della Santa Sede, fino alle donne, ausiliarie delle forze armate angloamericane o funzionarie delle sovrintendenze e dell'amministrazione pubblica italiane: la pletora delle personalità impegnate nella salvaguardia del nostro patrimonio artistico e culturale durante e dopo la seconda guerra mondiale, è davvero vasto. E questo volume ne racconta la storia. Persone che sono andate ben oltre i compiti loro assegnati e le mansioni previsti dal loro lavoro, perché avevano interiorizzato il valore dell'Arte e a tale valore hanno corrisposto con i loro comportamenti. -
Il Rinascimento di Bergamo e Brescia. Lotto Moretto Savoldo Moroni. Ediz. italiana e inglese
Il volume che accompagna la rassegna di Palazzo Marino a Milano punta i riflettori su due città che in età rinascimentale hanno visto nascere civiltà artistiche originali. Nonostante Bergamo e Brescia fossero entrambe dominio della Serenissima, i loro principali pittori hanno sviluppato una parlata diversa, autonoma, segnata da una vivace attenzione al vero e alla natura. Sono autori del Cinquecento di primaria grandezza: Moretto, Savoldo Moroni, con l'aggiunta del veneziano Lorenzo Lotto, documentato tramite un capolavoro della sua stagione bergamasca. Quattro le opere presentate: il Matrimonio mistico di santa Caterina d'Alessandria, san Francesco d'Assisi e un devoto in preghiera di Giovanni Battista Moroni conservato alla Pinacoteca di Brera, le Nozze mistiche di santa Caterina d'Alessandria, un angelo e Nicolò Bonghi di Lorenzo Lotto, prestato dall'Accademia Carrara di Bergamo e, provenienti dalla Pinacoteca Tosi Martinengo di Brescia, l'Adorazione dei pastori di Giovan Girolamo Savoldo e la Pala Rovellio di Alessandro Bonvicino detto il Moretto. Si tratta di opere di grande impatto, che ben rappresentano l'originalità del Rinascimento bergamasco e bresciano in cui trovarono espressione e sintesi influenze locali e milanesi, accanto quelle veneziane e romano-fiorentine. Incentrate sul tema della Natività e della Madonna con il Bambino, queste quattro opere dialogano tra loro per l'inedita immediatezza delle scene, il vibrante realismo dei personaggi e lo studio degli effetti chiaroscurali. Tutti ingredienti che saranno ereditati e condotti alle estreme conseguenze, alla fine del secolo, da Caravaggio. -
Bobo Piccoli
Un volume che raccoglie gli studi su uno dei maggiori protagonisti della scena artistica milanese del '900. Nato dall'importante collaborazione tra Accademia di Brera e Fondazione Stelline, il volume, a cura di Cloe Piccoli, vuole approfondire l'arte di Bobo Piccoli (Milano, 1927-1981), figura rilevante del Novecento italiano. Piccoli fu autore della pavimentazione a mosaico del Palazzo delle Stelline e di altre opere, di cui sei conservate presso la collezione del Museo del Novecento e la Casa Museo Boschi Di Stefano. Il volume parte dagli esordi dell'artista milanese e dagli anni all'Accademia di Brera; si passa alle opere cubiste conservate nella collezione Boschi di Stefano; si approfondisce il suo passaggio all'architettura e il ritorno alla pittura, fino al dibattito estetico negli anni '70. A raccontare l'artista Bobo Piccoli alcuni fra i più interessanti studiosi, storici e critici dell'arte, tra cui Clara Bonfiglio, Paolo Campiglio, MariaVittoria Capitanucci, Maria Fratelli, Francesco Librizzi, Francesca Pola, Cloe Piccoli, Elena Pontiggia, Francesco Tedeschi, Angela Vettese, Giorgio Zanchetti. -
Christian Boltanski. Shay Frisch. Ediz. italiana e inglese
L'ampio e articolato progetto ha posto al centro dell'indagine il tema della ""luce"""" come archetipo simbolico, metafisico, ar tistico e ha dato vita ad una nuova riflessione sulle opere di Christian Boltanski e le ha messe in dialogo con le opere di Shay Frisch. Il risultato di questo gioco di rimandi contrapposti è un percorso espositivo che si snoda al piano nobile del Museo RISO a Palermo. Un progetto che si dispiega su linee diverse, parallele ma autonome, che analizza lo stesso rapporto da più angolazioni, legate all'esperienza estetica ma anche ai linguaggi della contemporaneità. È un dialogo diretto tra la luminosa non-luce di Christian Boltanski carica di valori mnemonici, che diventano ombre, fantasmi, simboli forti ei campi elettrici di Shay Frisch con la loro carica energetica, le forme evocative e le declinazioni concettuali derivanti dal suo linguaggio archetipico. Luce come pura energia, un flusso di memoria unico che riceve significati dall'oscurità. Mentre Boltanski amplifica il valore emblematico degli oggetti nella sua riflessione, Frisch piega l'iconografia traendone un nuovo significato."" -
Nespolo. Ovvero il pretesto del funzionale
Il sodalizio Baj-Nespolo ha origini lontane che risalgono alla metà degli anni sessanta in una Milano attraente e promettente. L'incontro è innanzitutto dovuto al riconoscimento reciproco di atteggiamenti culturali molto affini: stesso gusto colto dell'ironia fino al sarcasmo, pratica del gioco e dell'irriverenza e del comune desiderio di violare i margini frigidi imposti dal sistema dell'arte. Un gioco e un riconoscimento tété-béche testimoniati da questi scritti quasi riflettenti fatti di testi colmi di rimandi, narrazioni sghembe, memorie cinematografiche, cronache d'incontri, viaggi. Su tutto brilla la stella del Premiato Studio d'Arte Baj & Nespolo luogo di pitture e d'insofferenze, di teorizzazioni e di non poche meditazioni. Non un testo di ricordi conclusi ma ancora vive scintille di un'energia e di un clima che pretende saper rivendicare l'appartenenza alle radici delle più autentiche avanguardie e mai rassegnarsi ai futili e interessati giochi di superficie di cui dispone l'odierno, confuso Artworld. -
La Chapelle des Scrovegni. La revolution de Giotto. Ediz. illustrata
Giuliano Pisani ci accompagna nel cuore di uno dei massimi capolavori dell'arte occidentale: gli affreschi dipinti da Giotto nella Cappella degli Scrovegni. Tessera dopo tessera ci svela il mosaico affascinante e complesso della storia sacra, individuando le fonti di riferimento e fornendo una lettura finalmente unitaria e coerente dell'intero ciclo. Ne risultano chiariti i numerosi simboli e si individua nel frate eremitano Alberto da Padova colui che fornì al pittore le linee concettuali e il programma teologico. La loro intesa dà vita al capolavoro. Questo mirabile scrigno ci chiama a meditare sulle nostre scelte; ci invita al senso di responsabilità, individuale collettiva; ci indica la via del bene, della giustizia, della speranza, dell'amore. Nella Cappella degli Scrovegni, Giotto rivoluziona il linguaggio della pittura, introducendo il realismo, descrivendo i sentimenti, curando la resa minuziosa dei dettagli, l'esattezza architettonica, la scansione dello spazio, la prospettiva che scandisce i piani e crea profondità. E soprattutto il trionfo del colore e della luce. -
Los Angeles (state of mind). Ediz. italiana e inglese
Il racconto di una città attraverso diverse generazioni di artisti che si sono imposte a partire dagli anni Settanta Se New York è il mondo, Los Angeles è certamente l'America. O almeno quell'America che cattura la nostra immaginazione per non lasciarla più. Una megalopoli nel deserto, un universo a sé che parla molte lingue e vive altrettante contraddizioni: feudo repubblicano e patria dell'underground, Hollywood e beat generation, Charles Manson e Marilyn Manson, insieme di linguaggi, idiomi, popoli. Los Angeles (state of mind) è il racconto di una città attraverso diverse generazioni di artisti che si sono imposte a partire dagli anni Settanta per arrivare fino a oggi. All'inizio anche in California si sovrappongono stili e linguaggi senza una linea o un genere prevalente. Alle ultime esperienze di pittura astratta con Sam Francis ecco coesistere la Pop Art di Ed Ruscha. I Settanta però sono anche il decennio dell'arte concettuale, della Body Art e dell'happening, nelle figure di John Baldessari, di Paul McCarthy, performer spesso estremi, di Ed Kienholz e di Lynda Benglis, tra le esponenti di spicco del femminismo militante. Molto significativa la generazione di mezzo, artisti nati tra gli anni Cinquanta e Sessanta, che Mike Kelley così definiva: ""troppo giovane per essere un freak, troppo vecchio per essere un punk"""". Emersi negli anni Novanta, Doug Aitken che si esprime attraverso videoinstallazioni e fotografie, e la neominimalista Rita McBride. La Los Angeles di oggi guarda soprattutto alla Black Culture, fenomeno che si manifesta in tutta la sua urgenza sociale e costituisce l'asse portante di rinnovamento critico della cultura americana. I disegni di Umar Rashid e l'intensa pittura di Henry Taylor testimoniano questo passaggio epocale, per un'America sempre diversa."" -
Venere. Natura, ombra e bellezza. Ediz. illustrata
Dedicato a Venere, divinità dell'Olimpo greco dalle numerose sfaccettature, il volume indaga le sue svariate raffigurazioni archetipiche, mettendone a fuoco i diversi aspetti: dalle origini classiche del mito alle sopravvivenze nella cultura, nella letteratura mitografica e poetica e nelle immagini fino al primo Seicento. I saggi critici, le approfondite analisi delle opere e delle loro storie e le numerose immagini pubblicate in volume raccontano la Venere Pandemos, divinità legata alla fecondità naturale e generatrice di tutte le cose, la Venere Urania figlia di Ouranos espressione dell'amore divino, la Venere Cnidia di Prassitele, capolavoro assoluto dell'immaginario della bellezza femminile. Venere è inoltre protagonista di favole e presta le sue sembianze anche ad altre figure del mito antico, dando luogo a travestimenti e a interpretazioni complesse, che animano la letteratura e l'arte rinascimentale e barocca. Ma Venere, madre di Cupido nella mitologia antica, è anche soggetta alla variabilità delle occasioni declinando il suo potere in termini ora naturalistici ora erotici, come nel caso dell'arazzo tessuto a Mantova su disegno di Giulio Romano, ma anche in altri aspetti legati all'inganno, alla magia e alla stregoneria, che troveranno espressione nella letteratura e nelle immagini fino al Cinquecento e al Seicento. Infine Venere resta la dea della bellezza secondo il Giudizio di Paride e dunque è divenuta il modello ideale della bellezza femminile, come testimoniano le stanze delle famose Veneri, dove venivano collezionati i ritratti delle donne più belle delle corti italiane ed europee che si confrontavano con la divinità, a partire all'esplosione del fenomeno del collezionismo alla fine del Cinquecento e nel Seicento, come testimonia, fra gli altri il ""camerino delle belle"""" nel Palazzo Ducale a Mantova."" -
Sardegna. Isola megalitica. Dai menhir ai nuraghi: storie di pietra nel cuore del Mediterraneo
La Sardegna, isola nel cuore del Mediterraneo, ha visto svilupparsi, millenni or sono, culture e civiltà originali, capaci di dar vita a testimonianze ed evidenze monumentali uniche che hanno connotato il paesaggio sardo fino ai nostri giorni, affascinando e facendo interrogare intere generazioni di visitatori e studiosi chiamati a decifrare significati e valenze di tali testimonianze e a ricostruire costumi e rituali degli abitanti. Le antichissime culture megalitiche della Sardegna, e in particolare la cultura nuragica, saranno ora per la prima volta al centro di un'incredibile mostra internazionale, che toccherà quattro importanti città europee e i loro prestigiosi musei, rivelando al pubblico storie e testimonianze materiali, paesaggi e civiltà affascinanti e uniche, per molti versi ancora avvolte nelle nebbie della ricerca. -
Il chiostro del Bramante e le «Sibille» di Raffaello
Una guida che permette di immergersi completamente nello spirito della cultura rinascimentale, svelando i segreti di un luogo unico nel suo genere. Non sono molti i luoghi di Roma dove è possibile assaporare la perfezione dell'architettura realizzata nel primo Rinascimento. Uno di questi è il Chiostro del Bramante, capolavoro che inaugura il 1500 e diventa motivo di ispirazione per i grandi maestri che giungeranno a Roma nel giro di pochi anni, Michelangelo e Raffaello su tutti. Il chiostro, luogo dalla tradizione secolare, diventa con Bramante uno spazio in cui mettere a frutto lo studio dell'armonia elaborata sui principi vitruviani di firmitas, utilitas e venustas, solidità, funzionalità ed eleganza. Nelle sue arcate perfette l'architetto plasma un sistema di illusione ottica che favorisce l'armonizzazione delle forme, messa a punto dall'occhio umano, un principio che sarà ripetuto in scala monumentale dagli architetti delle generazioni successive. Quando Pietro da Cortona oltre un secolo dopo sarà chiamato a rimettere le mani sul complesso di Santa Maria della Pace, annesso al Chiostro, farà tesoro della grande esperienza bramantesca e si servirà dei principi di simmetria ed equilibrio per allestire un artificio barocco di grande fascino. La guida permette di immergersi nello spirito della cultura rinascimentale e svelerà tutti i dettagli più curiosi e affascinanti di questo luogo, muovendosi tra riferimenti storici e aneddoti che riguardano i protagonisti e il loro intervento in questo angolo di Roma, dove molto poco è cambiato negli ultimi quattrocento anni. -
Brixia. Parco archeologico di Brescia romana
In età romana Brescia - Brixia - era una delle città più importanti dell'Italia settentrionale, situata lungo la cosiddetta via Gallica, che collegava alcuni tra i più significativi centri di origine celtica a nord del Po, allo sbocco di vallate alpine di antico insediamento (la valle Camonica e la valle Trompia), tra il lago d'Iseo e il lago di Garda, e immediatamente a nord di una fertile ed estesa area di pianura, organizzata a partire dall'età augustea con imponenti lavori di ottimizzazione agraria (centuriazioni). Nell'area archeologica situata al centro del tessuto urbano sono ancora visibili gli edifici più antichi e più significativi della città: il santuario di età repubblicana (I secolo a.C.), il Capitolium (73 d.C.), il teatro (I-III secolo d.C.), il tratto del lastricato del decumano massimo, su cui insiste oggi via dei Musei. Oltre a questi edifici di età romana, fanno parte dell'area anche palazzi nobiliari di età medievale, rinascimentale e moderna, importati e cresciuti direttamente sulle rovine antiche (palazzo Maggi Gambara e casa Pallaveri, entrambi di proprietà comunale). Nel 1830, a seguito di scavi intrapresi in quest'area, nel Capitolium fu posta la sede del Museo Patrio, a inaugurare la vocazione museale di quest'area e la storia stessa dei musei di Brescia. Dal 1998, è stato avviato un progetto organico di recupero dell'area archeologica volto a un completo recupero archeologico e architettonico, nella sua valorizzazione e nella completa e definitiva apertura alla fruizione pubblica. Così da restituire al pubblico la più importante porzione urbana della città di epoca antica e completare un percorso archeologico tra i più significativi e meglio conservati d'Italia, riconosciuto Patrimonio mondiale dell'umanità dall'Unesco nel 2011. Nel volume i seguenti testi: Archeologia, città e musei. Una storia che parte da lontano, La visita dell'area archeologica, L'area archeologica dopo l'età romana, Il Capitolium di Brescia Patrimonio mondiale dell'Unesco. Con testi di Antonio Dell'Acqua, Francesco Franzoni, Francesca Morandini, Anna Patera. -
I macchiaioli. Una rivoluzione en plein air. Ediz. a colori
Nella seconda metà dell'Ottocento Firenze è una delle capitali culturali più attive in Europa, vero e proprio punto di riferimento per molti intellettuali provenienti da tutta Italia. Intorno ai tavoli di un caffè cittadino, il Caffè Michelangelo, si riunisce un gruppo di giovani artisti accomunati dallo spirito di ribellione verso il sistema accademico e dalla volontà di dipingere dal vero, secondo nuovi criteri di rappresentazione della realtà: sono Telemaco Signorini, Giovanni Fattori, Vincenzo Cabianca, Cristiano Banti, Raffaello Sernesi, Odoardo Borrani, Giuseppe Abbati, Silvestro Lega... i futuri ""macchiaioli"""". Sull'esempio della scuola di Barbizon, i pittori macchiaioli escono a dipingere en plein air, trasformando radicalmente l'idea di pittura di paesaggio e anticipando, per molti aspetti, le ricerche degli impressionisti francesi. Ma la loro azione di rinnovamento dell'arte italiana si estende anche ad altri generi pittorici: loro campi di sperimentazione sono il soggetto storico e quello tratto dalla vita quotidiana. In pieno Risorgimento, in un periodo straordinario per la storia italiana, i macchiaioli sovvertono le consuetudini artistiche, accendendo una rivoluzione che si rivelerà fondamentale per la nascita della pittura moderna."" -
Arte al tempo del coronavirus. Ediz. illustrata
Il volume documenta un periodo storico in cui all'arte è stato affidato il compito di condividere un messaggio di luce e di speranza attraverso arcobaleni di colori e di pensieri. Protagonisti di questo volume sono centinaia di artisti che, con testimonianze e opere d'arte condivise durante la pandemia da Coronavirus, raccontano un lasso di tempo che ha condizionato la vita di migliaia di persone. Le opere d'arte prodotte in questa emergenza, che ha coperto quasi tutto il 2020 e ancora non si è ancora del tutto esaurita, ci permettono di leggere il forzato isolamento come un periodo produttivo sul piano creativo. Uno spazio significativo è dedicato alle riflessioni di tutti gli stakeholder del mercato dell'arte, quali collezionisti, rappresentanti di gallerie, case d'asta, musei pubblici e privati, operatori ed esperti di settore, chiamati a esprimere la propria opinione sugli impatti della pandemia sul mercato dell'arte e, più in generale, sul mondo della cultura artistica. Il volume è quindi una fotografia dell'arte intesa in ogni suo aspetto - di creazione come di fruizione - ai tempi del Covid-19, e uno strumento di approfondimento utile a tracciare nuove vie di reazione, nuovi modi per affrontare la crisi e trovare soluzioni nel sistema dell'arte e nel mondo della cultura. -
Heliopolis 21. Architettura: tra natura e artificio. Ediz. illustrata
Il volume, chiamato a raccontare il perché e il come della progettualità di Heliopolis 21, consegna al lettore una visione che muove da ciò che non è umano: l'ambiente che ci circonda, il paesaggio, l'energia, il suolo, le cose. L'uomo non è solo, vive in continua relazione con l'altro, con quanto anima la realtà e con l'inanimato. L'utilità non è quindi progettare uno spazio per l'umano, ma costruire una dimensione dell'essere, tracciando un'evoluzione della condizione dell'uomo. I progetti illustrati e i saggi esposti nel libro raccontano di uno sconfinamento tra vecchio e nuovo, tra naturale, artificiale e tecnologico. Fondato da Alessandro Melis (curatore del Padiglione Italia alla 17a Mostra Internazionale di Architettura alla Biennale di Venezia) e Gian Luigi Melis, Heliopolis 21 è uno studio di progettazione noto a livello internazionale per l'alto tasso d'innovazione tecnologica e attenzione climatico-ambientale dei suoi interventi. Heliopolis 21 (con partner Nico Panizzi, associati Ilaria Fruzzetti, Filippo Mariani e Laura Luperi, e un team formato da una decina di ingegneri e architetti) è stato responsabile del progetto di allestimento generale del Padiglione Italia alla 17a Mostra Internazionale di Architettura alla Biennale di Venezia (2021) all'insegna del riuso, del riciclo e della resilienza. Impegnato in Italia, Messico, Gran Bretagna, Germania, Stati Uniti e Nuova Zelanda, lo studio è attivo nei campi dell'architettura sostenibile, dell'urbanistica, del paesaggio, della ricerca, dell'educazione universitaria e della gestione di processi partecipativi, con sedi a Pisa, Portsmouth e Berlino. Tra i progetti più rilevanti, il Polo fieristico e il nuovo Palasport di Riva del Garda (Trento), il nuovo Ospedale di Neuropsichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza della Fondazione Stella Maris a Pisa, il nuovo polo didattico dell'Università di Pisa: SR1938 Polo della Memoria, e il Centro polifunzionale di Fonte Mazzola a Peccioli (Pisa), mentre numerosi sono i riconoscimenti ottenuti e i concorsi vinti in Italia e all'estero -
Heavy metal. Acciaio, oro e polvere da sparo al Museo Marzoli. Ediz. illustrata
Quando Luigi Marzoli, imprenditore di successo di Palazzolo sull'Oglio, morì nel 1965, la sua celebre collezione di armi e armature, considerata la più significativa d'Europa, passò per volontà testamentaria al Comune di Brescia che, con questo ricco lascito, progettò un museo all'interno del Mastio Visconteo del Castello. Inaugurato nel 1988, il museo vide subito l'interesse dei più grandi esperti di armi antiche, non solo per l'alta qualità delle opere ma soprattutto perché Luigi Marzoli era riuscito a raccogliere nel corso della sua vita le più belle e importanti armi e armature della grande tradizione armiera bresciana. A trent'anni dall'inaugurazione del museo, la collezione Marzoli e i suoi oggetti continuano ad attirare l'interesse di studiosi e appassionati. Grazie anche a nuovi metodi e strumenti di ricerca che abbracciano differenti discipline, dall'ingegneria dei materiali alla storia dell'arte, i ventuno contributi che compongono questo volume, partendo proprio dall'analisi di alcuni capolavori della collezione, forniscono preziose e inedite informazioni, permettendo di ricostruire le storie di eccellenza artigianale e imprenditoriale che, dal Quattrocento ai giorni nostri, hanno reso la produzione armiera bresciana celebre nel mondo. -
CB Hoyo. I didn't know how to name this. Ediz. illustrata
CB Hoyo è il giovane e indisciplinato artista cubano che ha fatto irruzione sulla scena artistica nel 2017, cavalcando l'onda virale dei social media. Spinto dall'istinto naturale e dal talento grezzo, questo artista autodidatta ha costruito una pratica multidisciplinare che lo ha reso uno dei migliori artisti emergenti sul mercato. Hoyo è uno di quei rari artisti il cui lavoro ha un'eco ampia e diversificata grazie all'esplorazione umoristica che fa di pensieri e comportamenti umani. Il suo commento semplice e prolifico è frutto di osservazioni e preoccupazioni: l'artista cattura l'essenza della società contemporanea, sfidando le percezioni precondizionate degli spettatori e creando, così, uno stato di accresciuta consapevolezza per riflettere sulla nuova, bizzarra normalità in cui viviamo. -
Non solo kimono. Come il Giappone ha rivoluzionato la moda italiana
La moda italiana tra influenze e suggestioni orientali: questo libro racconta gli influssi dell'arte e dell'abbigliamento giapponese tra stoffe, colori, tagli e atmosfere. Quando si considera l'abbigliamento giapponese, il pensiero corre subito al kimono, che ha riscosso uno straordinario successo in Europa e in Italia fin dal tardo Ottocento. Da allora il suo taglio e i suoi motivi decorativi sono diventati fonte di ispirazione per gli stilisti desiderosi di proporre abiti con forme e decorazioni sconosciute alla tradizione sartoriale occidentale. Ma il kimono non è stato l'unico aspetto della moda nipponica a rivoluzionare lo stile italiano. A partire dagli anni Settanta, i fashion designer giapponesi d'avanguardia (Kenzo Takada, Issey Miyake, Yohji Yamamoto e Rei Kawakubo) con i loro abiti informi e asimmetrici hanno sovvertito i tradizionali canoni estetici e sono diventati un punto di riferimento anche in Italia per i creatori di moda anticonformisti. Tra la fine del Novecento e l'inizio del nuovo millennio si sono poi diffuse in Italia le subculture giapponesi, dalla moda kawaii ai cosplayers, alle Lolita. Il volume è corredato da un ricco apparato iconografico, con immagini tratte da riviste di moda, fotografie e bozzetti provenienti dagli archivi dei musei e delle case di moda. Con una prefazione di Akiko Fukai, direttrice e Curator Emeritus del Kyoto Costume Institute, massima esperta del giapponismo nella moda. Docente e studiosa di storia della moda, Laura Dimitrio ha compiuto studi specifici sul giapponismo e sulla moda italiana del Novecento. Tra le sue pubblicazioni vi sono saggi sul giapponismo italiano, sui costumi per la prima rappresentazione di Madama Butterfly e sulla condizione di lavoro delle sarte nel XX secolo. -
Orsetto Ice e il soffio ribollente
Una serie di cinque libri racconta, attraverso le avventure di un orsetto, i problemi ecologici che il nostro pianeta deve affrontare e risolvere per potersi mantenere in vita Il Mondo di Ice racconta il viaggio di un cucciolo di Orso Polare che vive al Polo Nord. Nel suo viaggio in cinque libri, dal Polo Nord a New York, il piccolo orsetto Ice scoprirà cos'è il riscaldamento globale, l'accumulo di plastica e rifiuti nei mari, la deforestazione e l'inquinamento. Nel primo libro, Ice viene scelto per aiutare un cucciolo di foca, rimasto intrappolato dal crollo di un gigantesco iceberg. Mentre striscia all'interno dell'unico passaggio ancora percorribile, Ice si rende conto con stupore che il ghiaccio intorno a sé si sta sciogliendo e si chiede come sia possibile. Decide così di recarsi all'ONU per cercare aiuto contro ""il soffio ribollente"""", il vento caldo del riscaldamento globale, creato dal Malvagio Stregone (l'uomo). Età di lettura: da 7 anni.""