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Jazz Frames. Ritratti ad acquerello. Ediz. a colori
Questo libro, e l'esposizione che lo accompagna, è frutto di una tripla contaminazione: la musica jazz, l'acquerello e il framing. Tre ingredienti, in parte anche tra loro contradditori. Innanzitutto i miei musicisti preferiti - non certo la Storia della musica jazz - con dentro anche qualche artista eterodosso, che magari farà arricciare il naso ai puristi. Una musica imperfetta, un po' sghemba e sporca, con scarti di lato e un mix di swing e di saudade. Poi l'acquerello, con l'acqua che scappa da tutte le parti e i contorni che non trattengono, ma con le tinte su tinte più dolci e aggraziate possibili. La terza dimensione è la prospettiva, il frame, l'inquadratura. Un taglio fotografico che mette sotto controllo i primi due aspetti, un po' anarchici. Il frame che struttura, che spiazza, che rende i personaggi protagonisti unici. Ecco, questo libro in filigrana sono io: un perenne tentativo di controllare razionalmente ciò che deve essere lasciato andare. Una battaglia continua tra il rischio di errare e il desiderio di non sbagliare, convinto però che la vita sia troppo corta per essere vissuta solo con la testa e non invece anche con la pancia. Che evitare l'imperfezione sia un po' evitare la piena esistenza. Se poi, soffermandovi sulle immagini, sentite sotto le note e magari vi parte il fischio che vi fa battere il piede e muovere la gambetta, vuol dire che la missione è riuscita. Punto. Partita. Incontro. -
Not vital. Sculpture. Ediz. illustrata
La prima monografia interamente dedicata all'opera scultorea di Not Vital, uno dei più importanti scultori internazionali La carriera di Not Vital (Sent, Svizzera, 1948) si sviluppa in oltre cinquant’anni di attività e l’artista è considerato una delle voci principali e più radicali nel panorama della scultura contemporanea. Questa monografia offre una selezione estremamente ampia della sua produzione e fornisce un quadro illuminante di una carriera straordinaria, costituendo un imprescindibile punto di riferimento per chi vuole conoscere l’artista e le sue pratiche scultoree e architettoniche davvero uniche. Il volume è introdotto da un’analisi tematica dell’opera scultorea di Not Vital, suddivisa in cinque sezioni (La trasformazione; I sogni, le esperienze e l’identità; L’umorismo; La natura, gli animali e il folclore; La materialità e la scultoreità); questi temi vengono successivamente affrontati e ampliati per creare una sorta di narrazione. Il libro è scandito in dieci capitoli intitolati e definiti dai diversi luoghi in cui Not Vital ha vissuto e lavorato dalla sua nascita, nel 1948, fino alla fine del 2021. Segue il corpus principale dell’opera, costituito dal catalogo cronologico e descrittivo di 455 sculture, “SCARCH” e relative opere su carta; questa sezione centrale è accompagnata da un’ampia selezione di disegni e scritti originali di Not Vital, oltre a fotografie d’archivio e disegni tecnici delle opere architettoniche, materiali in gran parte inediti. La sezione finale comprende una breve biografia dell’artista, l’elenco delle esposizioni, la bibliografia e l’indice. Il termine “SCARCH” è stato coniato dall’artista per descrivere la sua combinazione unica di scultura e architettura, un’intersezione che lo ha sempre interessato e che negli ultimi decenni è diventato un aspetto centrale della sua pratica. -
Power and Prestige. Simboli del comando in Oceania
La rappresentazione del ""potere"""" nelle civiltà oceaniche attraverso 150 bastoni del comando realizzati nel XVIII e XIX secolo """"Power and Prestige"""" è la prima pubblicazione dedicata all'arte dei bastoni di comando in Oceania. I """"bastoni"""" infatti non sono solo armi, ma pregevoli sculture che nel corso del Settecento e dell'Ottocento svolgevano molteplici funzioni. Nelle società delle isole del Pacifico erano simbolo di rango e autorità, incarnazioni del potere divino, preziosi beni di scambio e accessori usati nelle occasioni rituali o ufficiali. Molti di essi non sono mai stati impiegati come armi. L'incredibile varietà di forme in cui erano realizzati dimostra le eccezionali capacità innovative degli scultori dell'Oceania. Non più in uso, oggi sono perlopiù abbandonati nei depositi di musei sparsi in tutto il mondo. L'intento di questo libro, e della mostra che accompagna, è riportare alla luce questi oggetti consentendo al pubblico di ammirarli come sculture annoverabili tra le più raffinate opere d'arte della regione del Pacifico. Il volume, riccamente illustrato, sarà apprezzato da tutti coloro che amano la scultura e il design. I contributi esaustivi di insigni esperti di questi manufatti e della loro storia ne fanno un testo di riferimento per curatori, collezionisti e chiunque nutra un interesse per la creatività umana."" -
In missione in... Italia. Ediz. italiana e inglese
Metti in valigia penne, matite, forbici, colori, gomma da cancellare, colla, un pizzico di curiosità e tanta voglia di esplorare e scoprire cose nuove. Buon viaggio!In missione in... Italia è un viaggio alla scoperta dell'Italia e delle sue meraviglie lungo le tappe del Grand Tour, il ""grande giro"""" per l'Italia in cui si avventurano giovani europei del Settecento in cerca di formazione culturale. Un viaggio in 10 missioni che farai con una guida d'eccezione: Johann Wolfgang von Goethe, Wolfy per gli amici. Wolfy è uno scrittore, poeta, filosofo, un uomo poliedrico e appassionato che a 37 anni intraprende il suo primo viaggio in Italia, un tour durato quasi due anni che ha raccontato nel suo libro Viaggio in Italia, un vero e proprio bestseller. Chi meglio di lui può accompagnarti in questa avventura? Età di lettura: da 8 anni."" -
Quayola
L'artista italiano, fra i maggiori della sua generazione, ha sviluppato ne gli anni un lavoro importante e sfaccettato che presenta alcune linee di congiunzione uniche nel panorama internazionale. Fra queste, importante è sicuramente il rapporto che l'artista ha sviluppato con la storia dell'arte. Dalla tradizione italiana barocca all'Impressionismo, Quayola ha dialogato attraverso installazioni video, sculture realizzati da bracci robotici, stampe ad alta definizione, ecc, utilizzando la tecnologia come lente per esplorare le tensioni e gli equilibri tra forze apparentemente opposte: il reale e l'artificiale, il figurativo e l'astratto, il vecchio e il nuovo. La scultura ellenistica, i dipinti antichi e l'architettura barocca sono alcune delle estetiche che servono come punto di partenza per le composizioni astratte di Quayola. Oltre ai testi di importanti studiosi e curatori, il libro sarà sviluppato come un viaggio in immagini, guidando così il pubblico in un percorso visivo inedito -
Toni Zuccheri alla Venini
Nato a San Vito al Tagliamento (Pordenone), ma veneziano d'adozione, Toni Zuccheri (1936-2008) si forma alla scuola del padre Luigi, pittore animalista, frequentando poi l'Istituto Universitario di Architettura di Venezia dove si laurea nel 1968. Ancora studente alla fine del 1961 giunge alla Venini - in sostituzione del padre - per la progettazione di un bestiario in vetro che Ludovico de Santillana voleva realizzare dando corso a un'idea di Paolo Venini, cui egli era succeduto nella direzione dell'azienda. Inizia così in modo quasi fortuito una collaborazione destinata a protrarsi nel tempo seppur in maniera discontinua. In una fase ""iniziale"""", anche con l'appoggio di Ginette Gignous Venini, vedova di Paolo, Toni Zuccheri ha la possibilità di prendere confidenza con il vetro muranese, materia che lo affascinerà tutta la vita. Artista di grande curiosità e inventiva, egli si dedica con passione alla ricerca e alle sperimentazioni acquisendo nel tempo una notevole dimestichezza sia con le tecniche di lavorazione a caldo sia con quelle a freddo, instaurando rapporti proficui con i vari reparti della vetreria (fornace e moleria). Nascono così serie di vetro come quelle esposte alla Biennale di Venezia del 1964, dove è evidente una prima riflessione sulla trasparenza e sul colore (Crepuscoli e Giade). Accanto ad esse vengono esposte le anatre in vetro policromo insieme a inediti animali da cortile di in vetro e bronzo (tacchino e faraone) in breve pubblicati sulle pagine di """"Domus"""", insieme alla celebre upupa, dalle innumerevoli penne eseguite a caldo e dalla valenza scultorea. Questo stesso periodo è segnato anche dalla collaborazione tra Gio Ponti e la vetreria, alla quale l'architetto milanese si era rivolto per la realizzazione di vetrate con lastre di grosso spessore."" -
Tapio Wirkkala alla Venini
Tra i maggiori protagonisti del vetro finlandese, Tapio Wirkkala (1915-1985) giunse a Murano nel 1965 chiamato a collaborare con la vetreria Venini dal suo giovane direttore, l'architetto Ludovico de Santillana, che al design nordico guardava con un certo interesse anche in un'ottica di rilancio della produzione a livello internazionale, in linea con l'operare del suocero Paolo Venini, a cui era succeduto. Attivo alla Karhula Iittala dal 1947, Wirkkala si era affermato, in particolare, con una produzione in cristallo di grosso spessore dalle caratteristiche forme organiche che, tra l'altro, aveva ricevuto ampi consensi alle Triennali di Milano del 1951 e del 1954. Quando Wirkkala ha disegnato i suoi primi oggetti per VENINI, a metà degli anni '60, era già una figura di fama mondiale, con progetti di spicco nei vari settori del design. Particolarmente interessato al vetro veneziano e alle sue tecniche di lavorazione, che permettevano possibilità espressive del tutto diverse rispetto a quelle del cristallo nordico, Wirkkala affrontò l'esperienza muranese con entusiasmo, potendo contare anche sulla grande abilità delle maestranze con cui riuscì a stabilire una straordinaria intesa. Questo lavoro intende documentare l'intera opera vetraria di Tapio Wirkkala alla Venini, frutto della contaminazione tra realtà apparentemente antitetiche, un'opera che innestandosi nella tradizione dell'azienda è stata in grado di attualizzarne la produzione con ampie ricadute anche sulla contemporanea vetraria muranese. -
Monet dal Musée Marmottan Monet, Parigi
Attraverso una cinquantina di capolavori provenienti dal nucleo della collezione del Musée Marmottan Monet di Parigi, il volume propone una riflessione sul tema della luce e dei suoi mutamenti nell'opera di quello che è uno degli indiscussi protagonisti della stagione dell'Impressionismo. Claude Monet, esponente centrale dell'Impressionismo, ha influenzato il suo tempo ed è stato capace di definire il futuro dell'arte per merito dei suoi capolavori. Pubblicato in collaborazione con il Musée Marmottan Monet di Parigi, da cui proviene l'intero corpus di opere, e curato da Marianne Mathieu, storica dell'arte e direttrice scientifica del Museo, il volume introduce alla scoperta di opere chiave dell'Impressionismo e della produzione artistica di Monet sul tema della riflessione della luce e dei suoi mutamenti nell'opera stessa dell'artista, l'alfa e l'omega del suo approccio artistico. Oltre cinquanta le opere di Monet tra cui capolavori come La spiaggia di Trouville (1870), Passeggiata vicino ad Argenteuil (1875), Il ponte di Charing Cross (1899-1901), le sue Ninfee (1916-1919), Londra. Il Parlamento. Riflessi sul Tamigi (1905) e Le rose (1925-1926), la sua ultima e magica opera. Il percorso cronologico ripercorre l'intera parabola artistica del maestro impressionista, letta attraverso le opere che l'artista stesso considerava fondamentali, private, tanto da custodirle gelosamente nella sua abitazione di Giverny; opere che lui stesso non volle mai vendere e che ci raccontano le più grandi emozioni legate al suo genio artistico. -
Museo archeologico regionale «Antonino Salina». Palermo. Guida
Nelle stanze recentemente e splendidamente restaurate sono allestiti i capolavori dell'arte antica antica, come le celebri metope dei templi di Selinunte. Il Museo Archeologico ""Antonino Salinas"""" di Palermo è la più importante e antica istituzione pubblica museale dell'Isola, formatosi già nel 1814. Restaurato integralmente nelle strutture e nell'esposizione il museo offre la possibilità di ammirare le celeberrime metope dei templi di Selinunte, considerato il più importante complesso scultoreo dell'arte greca in Occidente. Il museo conserva inoltre la cosiddetta Pietra di Palermo, con iscrizioni geroglifiche di importanza capitale per la ricostruzione della storia dell'antico Egitto. La guida testimonia il nuovo allestimento con la creazione della terza corte """"la nuova agorà del Salinas"""" dove trovano hanno trovato posto il monumentale frontone del tempio C di Selinunte e lo straordinario complesso scultoreo delle gronde leonine del tempio di Himera."" -
Venezia è tutta d'oro. Tomaso Buzzi. Disegni «fantastici» 1948-1976. Ediz. italiana e inglese
Il catalogo presenta circa novanta disegni e acquerelli dell'architetto Tomaso Buzzi protagonista visionario di un ""altro"""" Novecento. Appassionato disegnatore e instancabile narratore per immagini, di allegorie, di cronache mondane, di sogni e di paesaggi lagunari, il lombardo Tomaso Buzzi aveva eletto Venezia, nella seconda metà degli anni Quaranta, come luogo del cuore, la giusta scenografia la sua visione del mondo. Egli capta l'essenza della città attraverso una rilettura di alcuni luoghi eponimi, come il centro monumentale di piazza San Marco o la basilica della Salute, e luoghi appartati, silenziosi, deserti, come l'Arsenale o le piccole isole della Laguna, sia con il passato glorioso della Serenissima, per esempio attraverso il fantasma del Bucintoro, emblema della magnificenza dogale, sia con gli impalpabili vapori delle acque e delle nebbie lagunari, come un novello Guardi. Da questi schizzi emerge l'amore disincantato che Buzzi prova per Venezia, palcoscenico incantato e malinconico, ironico e nostalgico insieme, così come racconta il repentino variare del cielo e delle acque della Laguna nei diversi momenti del giorno, del clima e delle stagioni. Il volume è interamente composto da disegni schizzati su fogli sciolti, così come su taccuini, fatti dal vivo o estratti dalla memoria, con inchiostro, acquerelli, biro, talvolta arricchiti da un breve testo o una didascalia, per fissare sulla carta avvenimenti quali concerti e feste, sia mondane sia popolari, vedute di Venezia e della Laguna, architetture, angeli e immagini fantastiche."" -
Tiziano e l'immagine della donna nel Cinquecento veneziano
Un volume che parla della donna dipinta da Tiziano e dai suoi contemporanei: di bellezza, eleganza e sensualità, e del ruolo tutto particolare che la loro rappresentazione acquistò nella Venezia del Cinquecento A Venezia nel Cinquecento l'immagine femminile acquista un'importanza forse mai vista prima nella storia della pittura. Questo è dovuto a vari fattori, quali la presenza di Tiziano e di altri artisti operanti sia a Venezia che in terraferma, particolarmente interessati alla bellezza muliebre, ma anche, parallelamente, al particolare status che le donne avevano nella società veneziana. Bellezza, amore e poesia sono i temi centrali dei ritratti femminili di Tiziano e dei suoi contemporanei e successori nella Venezia del Cinquecento, tra cui Paris Bordon, Lorenzo Lotto, Jacopo Tintoretto, Palma il Vecchio e Paolo Veronese. Si va dai ritratti di rappresentanza alle immagini a mezza figura delle ""belle veneziane"""", dalle coppie di amanti alle eroine e sante, dalle letterate e poetesse alle affascinanti figure mitologiche e allegoriche. Tra eros e ambiguità, virtù e voluttà, eroismo e seduzione, il potere delle donne emerge in tutta l'ambiguità dei gesti grazie alla loro bellezza, alla loro forza e al loro ruolo centrale negli eventi universali del mondo. Realizzato in collaborazione con il Kunsthistorisches Museum di Vienna e pubblicato in occasione della straordinaria esposizione milanese, il volume affronta un argomento eternamente valido ma anche completamente nuovo, presentando l'immagine femminile attraverso tutto l'ampio spettro delle tematiche possibili e, parallelamente, mettendo a confronto gli approcci artistici individuali tra Tiziano e gli altri pittori del tempo, dando così vita a un affresco opulento attraverso eccezionali opere provenienti dalla Pinacoteca del Kunsthistorisches Museum e dai più importanti musei internazionali."" -
Turismo di Alta Gamma. Leva strategica per l'Italia
Il turismo rappresenta uno dei settori chiave per la nostra economia. Il contributo di questa industria vale più del 13% del Prodotto Interno Lordo italiano, ma la sua rilevanza va ben oltre questo dato. Nel nostro Paese i viaggiatori stranieri scoprono lo stile di vita italiano e apprezzano il bello, il buono e il ben fatto dell'Italia, che poi ricercano anche al ritorno dal loro viaggio. L'accoglienza turistica è dunque il più efficace strumento del nostro soft power. Il turismo di Alta Gamma costituisce una nicchia che oggi vale il 3% del PIL, ma con un potenziale inespresso straordinario. Turismo di Alta Gamma - Leva strategica per l'Italia, realizzato da Fondazione Altagamma, che riunisce più di 100 brand dell'industria di eccellenza italiana, offre una fotografia dell'apporto economico generato da questa nicchia di mercato e una proiezione di quello che potrebbe generare, se fosse sostenuta da un piano di riposizionamento verso l'alto dell'offerta turistica italiana. Un riposizionamento che produrrebbe straordinari effetti positivi sull'industria di alta gamma, sul turismo di ogni fascia e sul Paese nel suo complesso. -
Luisella Traversi Guerra. Ediz. illustrata
L'opera dell'artista che utilizza la pittura per esprimere una profonda ricerca interiore attraverso immagini simboliche. Questa monografia dedicata a Luisella Traversi Guerra propone una ricostruzione della ricca produzione di un'artista autodidatta che considera la pittura come un importante cammino di conoscenza. Quella di Luisella Traversi Guerra si può definire come una carriera artistica articolata e nata da bisogni differenti rispetto alle consuetudini. Se da una parte già da ragazzina sente l'esigenza di esprimere il suo io interiore attraverso un mezzo (che sarà prima la scrittura e solo successivamente la pittura), solo in una fase di maturità personale, dopo essere diventata madre e imprenditrice, la vita la mette davanti alla necessità di risolvere un problema pratico: abbellire con un tocco femminile l'azienda americana appena rilevata. Apprezzata dai critici più importanti che hanno scritto di lei e per lei, nella sua pittura, l'artista riesce a filtrare i sentimenti rendendoli sempre positivi, trasformandoli in luce e in continua ricerca, in emblematica trasformazione, in crescita che va di pari passo tra maturità e creazioni. La pittura di Luisella Traversi Guerra è realisticamente un processo di conoscenza che si trasforma e si manifesta nella ricerca appassionata di una forma e di colori che possano esprimere coerentemente la gamma dei sentimenti e dei valori che appartengono alla sua vita. Nata a Borgonovo Val Tidone (PC) nel 1944, Luisella Traversi Guerra è pittrice, scrittrice e imprenditrice innovativa, formatore e animatore di processi aziendali da oltre trent'anni. Ha al suo attivo quattro personali presso l'Arai Gallery di Tokyo e quattro personali a Newburg (Indiana, USA). Nel 2005 ha ricevuto una menzione di eccellenza dalla Galleria Esart di Barcellona. Ha partecipato a esposizioni collettive. -
Rembrandt
Rembrandt indagò il proprio volto per tutta la vita: in mostra all'Accademia Carrara l'""Autoritratto"""" giovanile del Rijksmuseum di Amsterdam Nell'arco della propria carriera - dal 1626 al 1669 - Rembrandt realizzò un numero enorme di autoritratti, suddivisibili in circa 50 dipinti, 30 incisioni e circa 8 disegni. Quali sono, dunque, le modalità con cui il pittore si relazionò a questo genere pittorico? E perché così tanti autoritratti? Qual era la loro funzione e a chi erano destinati? A lungo interpretati come una precoce - e quasi inequivocabile - dichiarazione di poetica circa il """"sé"""" del pittore, solo in tempi recenti sono state avanzate proposte differenti riguardo la genesi e la destinazione degli autoritratti dipinti (e incisi) dall'artista. L'autoritratto divenne, così, il luogo poetico e di sperimentazione nel quale inseguire il tempo e ridefinire l'immagine di sé e dell'artista. Questa pubblicazione, legata all'esposizione in Accademia Carrara dell'""""Autoritratto"""" giovanile del Rijksmuseum di Amsterdam, indaga un rapporto complesso e duraturo attraverso i seguenti testi: Lo specchio di Rembrandt. L'artista e i suoi autoritratti, entro il 1645 circa di Marco M. Mascolo; Intorno a Rembrandt, in Accademia Carrara a cura di Paolo Plebani; Rembrandt e l'attimo sottratto al tempo di Mauro Piantelli."" -
Campari e il cinema
Campari e il cinema: la storia di una perfetta alchimia tra passione, creatività e immaginazione.Questo libro vuole raccontare come la passione per l'arte e la creatività di Campari siano intimamente connesse alla sua esigenza e al suo desiderio di comunicare e di innovare. Da sempre la sua predilezione per l'arte cinematografica ha costituito il motore per sperimentare e dare vita a progetti ogni volta diversi e inattesi: un'evoluzione espressiva che - dopo le esperienze dei Red Diaries - sfocia in una nuova produzione, Fellini Forward, che è un modo di fare cinema davvero senza precedenti. I saggi pubblicati in questo volume non si limitano alla narrazione dell'esperienza di Campari ma la affrontano con uno sguardo di ampio respiro sulla storia del cinema: grazie a una fitta rete di rimandi, mostrano come il lavoro di Campari, e dei registi con cui ha collaborato negli anni, sia inserito in una storia ancora più grande e nobile. Il volume è articolato in quattro sezioni (Rivoluzione Cinema; Rivoluzione Campari; Campari e il cinema: un'attrazione fatale; Il cinema nell'era dell'AI) e riunisce i contributi critici di Gianni Canova, Giuseppe Mazza, Rocco Moccagatta, Guido Cornara, Guido Di Fraia. -
Terra sacra. L'arte necessaria. Luoghi, comunità, esistenze
Da Gina Pane a Quayola, da Renato Birolli a (Z)Zerocalcare, la sacralità della terra nell'arte contemporanea Curato da Flavio Arensi e pubblicato a corredo dell'esposizione negli spazi della Mole Vanvitelliana, Terra sacra indaga, attraverso trentasette artisti e oltre cento opere, il tema della sacralità della terra, come territorio relazionale. Artisti portavoce di linguaggi espressivi spesso molto diversi tra loro: Claudio Abate, Guido Airoldi, Giovanni Albanese, Peppe Avallone, Gianfranco Baruchello, Matteo Basilè, Mirella Bentivoglio, Renato Birolli, Gregorio Botta, Andrea Bruno, Silvia Camporesi, Maurizio Cannavacciuolo, Leonardo Cremonini, Gino de Dominicis, Franco Fanelli, Flavio Favelli, Piero Fogliati, Paolo Icaro, Antonio Marras, Titina Maselli, Pietro Masturzo, Marco Mazzoni, Zoran Music, Pasquale Palmieri, Gina Pane, Luca Pancrazzi, Filippo Piantanida, Franco Piavoli, Franco Pinna, Roberto Pugliese, Quayola, Salvo, Giorgio Santucci, Giuseppe Spagnulo, Pierantonio Tanzola, Alessandro Tesei, (Z)Zerocalcare. In catalogo testi di Flavio Arensi, Piera Talin, Andrea Mangialardo, un approfondimento sulla Urban Exploration (Urbex) di Alessandro Tesei e il progetto Quatrani di Danilo Garcia Di Meo dedicato alla generazione post-terremoto dell'Aquila. Flavio Arensi (Milano, 1975), giornalista e critico d'arte, ha collaborato lungamente con le pagine culturali di importanti quotidiani e con istituzioni pubbliche e musei per realizzare progetti espositivi e culturali. -
Tom of Finland. An imaginary sketchbook. Ediz. a colori
Il primo libro dedicato agli straordinari schizzi e disegni a mano libera dell'artista finlandese, icona dell'omosessualità. Tom of Finland è senza dubbio una delle figure più influenti e celebrate della cultura gay del XX secolo. Attraverso le sue immagini iconiche, ha cambiato il modo in cui gli uomini gay erano percepiti dalla società e, forse ancora più importante, di come gli uomini gay percepivano loro stessi. La grande quantità di opere che l'artista ha prodotto nel corso di una carriera di quasi sei decenni è dedicata quasi interamente a questo tema: gli uomini, i loro corpi e i loro spiriti. Questa straordinaria coerenza di soggetto è stata accompagnata da una passione ininterrotta per la disciplina suprema del disegno a mano libera. Tutto ciò di cui aveva bisogno per creare un universo di uomini incredibilmente belli era una matita e un foglio di carta. Il mondo di Tom è popolato da cowboy, meccanici, poliziotti, punk, teppisti e tutti assecondavano i loro desideri con grande cameratismo e senza sensi di colpa o pregiudizi. Questo libro riunisce una sezione trasversale di disegni e schizzi di questi personaggi (appena abbozzati o definiti più nel dettaglio) che per lo più servivano come disegni preparatori per le opere finite, molte delle quali erano destinate alla pubblicazione. Un originale quaderno di schizzi immaginario che offre al lettore uno sguardo intimo nell'opera dell'artista e nella sua esuberante joie de vivre. -
Tullio Pericoli. Frammenti. Ediz. italiana e inglese
Un punto di riflessione e un omaggio alla lunga carriera di Tullio Pericoli che, per le collaborazioni alle pagine dei giornali, per i lavori teatrali, le mostre e le numerose pubblicazioni è considerato uno dei maggiori artisti contemporanei. Sono incluse nel catalogo oltre 150 opere, fra cui l'ultima produzione dell'artista, in gran parte dedicata al tema del paesaggio. Una sezione sarà dedicata ai ritratti: una raccolta delle figure più importanti della scena culturale italiana e estera. Celeberrimi i suoi ritratti di personaggi del mondo della cultura, che ci aiutano a non dimenticare quali intelletti hanno illuminato le pagine della nostra storia. -
Atchugarry. Vita della materia. Ediz. illustrata
Una grande mostra a Palazzo Reale rende omaggio all'artista uruguaiano con un'esposizione spettacolare delle sue sculture Pablo Atchugarry (1954), uruguaiano con origini italiane, è oggi uno degli scultori più affermati in campo internazionale, e da molti anni ha eletto la Lombardia come luogo di ispirazione e di produzione. È dunque naturale che Milano lo ricompensi con una grande rassegna delle opere degli ultimi vent'anni, dopo le personali italiane a Genova a Palazzo Ducale, a Roma e a Pietrasanta, luoghi fondanti della scultura storica e tradizionale, e quelle negli ultimi anni nel mondo al Groeningen Museum di Bruges, nella moderna Singapore nel 2018, a Ginevra e Miami nel 2020. Noto in Europa e in America - anzi, nelle Americhe - l'artista uruguaiano ha scelto Lecco e le sue montagne per costruire il suo lavoro e diffonderlo nel mondo. La sua Fondazione, aperta a Miami, non solo contribuisce alla sua fama, ma realizza mostre temporanee per far conoscere il mondo artistico, in special modo quello sudamericano, in uno spirito di solidarietà davvero fuori dal comune. Il senso ""moderno"""" della sua scultura, nel senso che si potrebbe attribuire alla """"tradizione del nuovo"""", incarna perfettamente il gusto internazionale che lo ha ripagato con un lento, crescente e inarrestabile successo. La mostra andrà in scena a Palazzo Reale di Milano dal 26 ottobre di quest'anno, con il nucleo centrale nella bellissima Sala delle Cariatidi, il luogo scelto, nel 1953, da Picasso per esporre Guernica dopo il Metropolitan di New York. Le opere esposte saranno allestite nella maggior parte in modo spettacolare e scenografico, mentre alcuni spazi saranno riservati a una visione più raccolta, quasi intima: è prevista ad esempio una parziale ricostruzione dell'atmosfera della """"bottega"""" dove l'artista scolpisce."" -
Giovanni Boldini. Lo sguardo nell'anima. Ediz. illustrata
Boldini lo stregone, Boldini il fauno, Boldini il pittore! Questo e molto altro era quell’omino insolente dall’accento italiano che passeggiando per Parigi, da sotto la bombetta, guardava chiunque dall’alto in basso, ricambiando un saluto con una smorfia di distaccato disappunto. Lui, figlio del modesto pittore-restauratore Antonio, sapeva cosa fosse il disagio, avendo provato sulla sua pelle l’umiliazione della miseria, di quel corpicino striminzito compreso in un solo metro e cinquantaquattro di altezza. Lui che da giovane non era stato considerato un buon partito per il suo unico grande amore, Giulia Passega, andata in sposa a un giovanotto di buona famiglia, impiegato alla prefettura. Ecco chi era, davvero, Boldini: un ragazzo della provincia padana venuto dal basso, finito nei salotti dell’alta società, nel cuore pulsante della civiltà e di un’epoca che lo avrebbe consacrato quale uno dei suoi più iconici protagonisti. (Tiziano Panconi)