Sfoglia il Catalogo feltrinelli017
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 7301-7320 di 10000 Articoli:
-
L' eclissi della sovranità
La sovranità è uno dei temi più noti del pensiero politico. Ogni regime o sistema politico si rapporta, infatti, alla sovranità che determina l’esistenza politica delle istituzioni, nonché lo stesso agire politico degli uomini. Ma la sovranità rimanda, necessariamente, a qualcosa che la legittimi e la fondi: in quanto il semplice uso della forza non è in grado di supportarla. Questo qualcosa, da tempo immemorabile, è stata la trascendenza: ossia la sacralizzazione della sovranità stessa. Grazie ad essa, l’umanità è riuscita, con difficoltà, a superare quello che Hobbes definiva il “bellum omnium contra omnes”: ossia il particolarismo e l’egoismo dell’individuo o delle collettività, integrandosi in aggregazioni più ampie, legittime e fondate. Questa realtà – che ha ritmato la storia dell’Occidente ed ha costruito la sua coscienza collettiva – si è incrinata con la Riforma Protestante e si è interrotta definitivamente con la Rivoluzione Francese. Questo studio si propone di analizzare la crisi della sovranità, mostrando come la sua lenta eclissi abbia prodotto il riemergere di forme arcaiche dell’inconscio collettivo, aprendo la strada a momenti incontrollabili, destabilizzanti e sanguinari nell’agire politico. Come è avvenuto nella Rivoluzione Francese e come potrebbe avvenire ancora. -
La strana copia. Carteggio fra due avversari su natura e funzione della filosofia, con documentazione a sostegno di entrambi
Un carteggio a tema. Unico. Natura e funzione della filosofia. Uno, il metodologo, che ne dice tutto il male che gli è possibile. L’altro, il filosofo, che ovviamente ne dice tutto il bene che gli è possibile. Un carteggio dove, come nelle migliori tradizioni delle dispute, ciascuno rimane del suo parere. Con una sorpresa finale, tuttavia. Quando tra i contendenti urge l’invito reciproco a sostenere le proprie affermazioni con esempi tratti dalla storia della filosofia - da Hume a Berkeley, da Husserl a Schopenhauer, da Heidegger a Ceccato - si scopre che le stesse prove vanno bene a entrambi, che Accusa e Difesa si basano sugli stessi argomenti. O, almeno, così potrebbe sembrare. -
Meyer Shapiro e i metodi della storia dell'arte
Definire il ruolo e l’importanza del contributo di Meyer Schapiro (1904-1996) allo sviluppo degli studi storico-artistici non è semplice, di là dalla retorica eulogistica d’occasione, così come non è semplice ridurre a una rigida ortodossia di scuola la peculiare finezza e insieme la ricchezza del suo stile di ricerca, frutto di poliedrici interessi intellettuali, di voraci curiosità scientifiche, di una multiforme strumentazione filologica e teorica. Eppure, proprio questa difficoltà sembra riflettere esemplarmente il carattere costitutivamente problematico della stessa disciplina storico-artistica, sempre costretta a ridefinire storicamente i propri oggetti di indagine e a rinegoziare con rigore di metodo i propri strumenti di analisi. Il volume delinea il profilo scientifico di Schapiro secondo diverse angolazioni critiche, per cercare di restituirne appunto la complessità non meno che la coerenza, ma anche alla luce dei problemi attuali, pragmatici e teorici, posti dallo studio dell’arte, delle immagini e della loro storia. A partire dunque da una prospettiva privilegiata i saggi qui raccolti si offrono pure come momento di riflessione sui fondamenti, sulle possibilità e i limiti di una disciplina “sfuggente” quasi per definizione. -
Cura di sé e filosofia. Interpretazioni fenomenologiche di Platone
Cosa significa aver cura di sé? Qual è il legame fra la cura di sé e la filosofia? Quale lo sfondo teorico che accomuna medicina e filosofia? Cosa ha a che fare il dialogo, o più in generale il linguaggio, con la cura dell’anima? Questi sono gli interrogativi da cui muove quest’indagine sul ruolo della cura di sé nella filosofia platonica. Il lavoro avanza un’interpretazione fenomenologica nel senso suggerito dal radicamento heideggeriano del conoscere e della ricerca filosofica nella vita effettiva. Proprio attraverso il metodo fenomenologico viene individuato il nesso tra filosofia e cura: la cura del mondo e dell’esistenza implica sempre la modalità d’incontro che è propria del discorso. La centralità del linguaggio, insistentemente sottolineata da Heidegger nel corso degli anni, rappresenta il punto di partenza del libro, che tenta di cogliere il legame fra ricerca filosofica e vita effettiva, fra indagine sulla natura e cura di sé, intesa come cura delle proprie relazioni con il mondo e con gli altri uomini. L’indagine fenomenologica sulla cura, avviata mettendo in discussione la tradizionale opposizione corpo/anima attribuita a Platone, mette in luce un rapporto dialogico fra anima e corpo, e permette di individuare il nesso essenziale fra cura, linguaggio e verità. Il carattere dialogico del filosofare all’interno delle pratiche di “cura dell’anima” è il filo conduttore dell’intero lavoro che, in riferimento a posizioni ermeneutiche contemporanee fra le quali quelle di Foucault e di Gadamer, si propone di rivendicare il ruolo della verità a fondamento della cura. -
Cinema
Il cinema è un linguaggio fondamentale del nostro tempo. Gilles Deleuze scopre e scandisce la bellezza del suo alfabeto. Il regista è un pensatore che pensa attraverso immagini-movimento e immagini-tempo. Uno dei più grandi filosofi del Novecento mette in gioco la riflessione, le passioni dello spettacolo, il loro significato estetico profondo che sa essere e individuale e collettivo. Gli universali dell'estetica vengono riletti nella grande narrazione cinematografica. Il tempo e i suoi momenti si rivelano in immagini affezione, immagini azione e immagini pulsione. La guida affascinante e autorevole del grande filosofo ci sta seduta accanto nel buio della sala e ci fa vedere di più. -
The Matrix
Il cyberspazio contiene una dimensione gnostica. Vale a dire una sorta di materialismo spiritualizzato. Non una realtà superiore, puramente speculativa e astratta, ma una proto-realtà evanescente, una dimensione di fantasmi irreali. Una delle menti più brillanti dei nostri giorni, il filosofo irriverente per eccellenza Slavoj Zizek sa penetrare l'ovvietà dell'immagine per aprirci gli occhi su quel che abbiamo ancora il potere di vedere. -
Virtuale
I nuovi media sono senza dubbio destinati a nascere, stanno già nascendo. Nel frattempo, però, il paesaggio dell'immaginario si manifesta senza alcun pudore nei vecchi media della morente civiltà di massa: il cinema e il libro. Smentendo una profezia di Me Luhan, già negli anni ottanta Ridley Scott e David Gronenberg, William Gibson e Bruce Sterling, Paul Verhoeven hanno cominciato a disegnare le mappe della nuova simbiosi, a far circolare i primi veri trattati di psicologia del cyborg. -
L' uomo. La sua natura e il suo posto nel mondo
Pubblicata nel 1940, ma profondamente riveduta dopo la seconda guerra mondiale, ""Der Mensch. Seine Natur und seine Stellung in der Welt"""" si può considerare l'opera fondamentale dell'antropologia filosofica di Gehlen. Qui prende forma una concezione dell'essere umano come natura biologicamente carente, costretta a procacciarsi chance di sopravvivenza attraverso l'azione e il continuo intervento sull'ambiente. La povertà di istinti e di specializzazioni, che distingue l'uomo dall'animale, trova compensazione nella capacità di creare cultura, facendo così dell'artificio la vera essenza della vita umana. Il linguaggio, la tecnica, le istituzioni sono i mezzi attraverso i quali l'uomo trasforma il proprio destino, libero e nondimeno vincolato a regole che non può trasgredire. Sullo sfondo, l'aridità di un pensiero marcatamente conservatore, ma tuttavia capace di sollecitazioni decisive e di straordinario rigore."" -
Filosofia nei manga. Estetica e immaginario nel Giappone contemporaneo. Con un saggio di Marco Pellitteri
I fumetti e i disegni animati giapponesi sono ormai noti in tutto il mondo per il loro stile, la loro carica innovativa, talvolta provocante e violenta, spesso romantica e graffiante. I manga riscuotono successi tra il pubblico giovane, e interesse, curiosità o sconcerto negli adulti e negli appassionati legati al mondo dei fumetti americani o europei. Ma cosa significa dire che in questo genere di storie vi è un contenuto filosofico? Questo testo prova a rispondere a questa domanda, fornendo alcune possibili chiavi di lettura per un approfondimento dei loro contenuti e modalità narrative. L'idea che anima queste pagine è quella che considera il mondo della ""letteratura disegnata"""" come un luogo decisivo nella contemporaneità per il dialogo tra le culture, che possono riscoprire se stesse attraverso il confronto con l'altro."" -
Animali sulla soglia. Percorsi scientifico-filosofici nel mondo animale
Viene presentata in questa raccolta di studi una panoramica sulla complessità del mondo animale, costruita intrecciando riflessione filosofica e ricerche scientifiche. È da intrecci come questi che ha preso corpo quella revisione critica del rapporto uomo-animale che oggi si avvia ad una riconsiderazione dell'animale in termini più rispettosi e adeguati delle sue capacità e della sua sensibilità. Dopo una prima parte dedicata ai temi capitali della percezione visiva nelle differenti specie, della mente animale e della varietà delle sue strategie comunicative, il volume presenta alcune posizioni caratteristiche del pensiero filosofico, antico e moderno, sulla natura animale e sulle sue prestazioni.Vengono poi delineate le principali questioni che alimentano il dibattito contemporaneo sugli aspetti normativi e bioetici del rapporto uomo-animale. Tale rapporto fa altresì da sfondo ad un'analisi epistemologica delle strategie diagnostiche impiegate nella clinica veterinaria. A suggellare l'intreccio che ha ispirato questa raccolta, viene in ultimo ricordata, nella sua straordinaria ricchezza, la preveggente intuizione poetica di un grande scrittore, A. de Saint-Exupéry, sul giusto rapporto fra uomo e animale. -
La generazione di Gesù Cristo nel Vangelo secondo Matteo. Vol. 3: La regola dell'apostolo.
La generazione di Gesù Cristo si compie negli adamo che entrano a farne parte. Li aiutano a entrare gli adamo apostoli. Chi sono gli adamo apostoli? Sono dei già adamo che non soltanto vivono in sé la adamità del mondo di YHWH, ma che la diffondono, in modo che gli altri adamo o non ancora adamo la possano vivere. L'apostolo è un adamo che ha un cibo per ogni anima vivente e una cura per ogni anima debole e sofferente. L'evangelista, dopo avere raccolto una lista di quattordici situazioni di anime deboli e sofferenti, presenta la Regola dell'apostolo dettata da Gesù. Preceduta dalla constatazione che ""la messe è molta, gli operai sono pochi"""", e che il numero giusto degli operai impegnati nella messe dovrebbe essere """"dodici"""", ha fra le altre due disposizioni ferme: l'apostolo non deve mendicare l'accoglimento, né temere le divisioni originate dalla parola dell'evangelo."" -
La generazione di Gesù Cristo nel Vangelo secondo Matteo. Vol. 2: La legge.
Dei cinque libretti di fatti e di parole, che vengono dopo gli inizi, e che devono ricordare i cinque libri della Torah di Mosè, e formano il cuore del secondo Matteo, il primo è dedicato alla Legge della generazione di Gesù Cristo. Dopo una serie di fatti che provano l'urgenza di una nuova vita per continuare a fare il mondo di YHWH, - la predicazione di attesa di Giovanni il battezzatore, le pretese del diàbolos su ogni israelita fedele, la pesca infruttuosa di ""uomini delle genti"""" nel """"mare"""" di Galilea da parte di alcuni discepoli di Giovanni, la condizione adamica malata della sinagoga e non adamica delle genti, - ecco la Legge della generazione: la severa Legge di Mose del fare la giustizia, che, interpretata in profondità di senso da Gesù, diventa, la Legge del fare tutta la giustizia."" -
Lingua di gatta. Dialogo d'arte tra pittura e poesia
Una scrittrice e una pittrice, venute a conoscere e apprezzare l’una le produzioni dell’altra, decidono di mettersi al lavoro su uno stesso argomento che tocca la loro esperienza personale: la maternità. Le due donne intuiscono un dialogo possibile, la cui felice riuscita è testimoniata da questo libro, che intende comunicare la felicità del dialogo realizzato. L’incontro è sempre gioioso, anche quando quel che ha urgenza di essere espresso gioioso non è. -
Oltre l'utopia basagliana. Per un nuovo paradigma della psichiatria. Fondamenti psicosociologici e sociopolitici della Legge 180
Il basaglianesimo rimane l'ultimo approccio fondamentalista al problema della malattia mentale. Con la propaganda mistificante sulla Legge 180, esso rimane uno strumento ideologico al servizio di una settaria visione politica. ""Prendersi cura della persona"""" significa porre in sinergia le conoscenze complesse sull'uomo, per un lavoro che coinvolga la psiche, il corpo e il contesto di appartenenza. Non riconoscere ciò dimostra solo la volontà di voler continuare a gestire un potere politico ed economico, e il disinteresse per una reale partecipazione condivisa alla salute individuale e comunitaria. Superare il basaglianesimo significa rifiutare ogni deriva relativista e pensare in convergenza ciò che si vuole artatamente opposto per contrarietà."" -
La pagina bianca. Thomas Bernhard e il paradosso della scrittura
Questo volume, ripercorrendo i luoghi nei quali Thomas Bernhard, attraverso i suoi personaggi, s’interroga sulla questione della scrittura e del suo “insuccesso”, intende gettare luce sulle potenzialità del “fallimento” stesso, che può essere considerato come un’occasione per ripensare la parola in tutto il suo spessore teoretico e come serbatoio di un senso possibile. Lo scacco nell’impresa di scrittura dell’opera della propria vita è la condizione di possibilità del darsi del successo, così come il silenzio è l’orizzonte della parola stessa, e non la sua negazione. All’interno di queste coordinate si colloca, nel pensiero narrativo di Bernhard, il tema centrale e ricorrente del compito della scrittura, che deve essere eseguito, pur essendo ineseguibile. Quel che gli antieroi bernhardiani si ritrovano di fronte è sempre la pagina bianca: un luogo che è assenza di parola, ma anche uno spazio d’interrogazione sulla propria origine. Se guardato in controluce e da una giusta angolazione prospettica, quel “foglio bianco” si profila come il punto di incontro (e di scontro) di una costellazione di temi: il rapporto tra esistenza e morte, tra compito e origine, tra verità e menzogna, tra partecipazione (alla vita) e rappresentazione (della vita), tra estinzione e produzione, tra memoria e oblio. -
Natura, storia, società. Studi in onore di Mario Alcaro
Il presente volume, che raccoglie contributi di studiosi di varie università italiane e di diverso orientamento riflessivo, di colleghi, amici ed allievi di Mario Alcaro, ripercorre temi e problemi propri dei filoni di ricerca maggiormente frequentati dallo stesso Alcaro: dalla riflessione sul pensiero meridionale e mediterraneo ai temi della politica e del marxismo, ai rapporti tra scienza e filosofia della natura, alle interrelazioni tra filosofia e storia delle idee. Il volume si presenta come un doveroso omaggio a uno studioso che ha educato più di una generazione di allievi nell'Ateneo di Messina e nell'Università della Calabria. -
La finestra svelata. Leon Battista Alberti e l'anima delle immagini
Quali scene primarie lascia intravedere il dispositivo ottico più famoso della storia dell'arte occidentale: la ""finestra aperta"""" albertiana. Che regimi simbolici della visione dissimula il velum attraverso cui il reale viene rispecchiato in immagine. A quali altezze o profondità si spinge il celebre, quanto enigmatico, occhio alato dell'Alberti. Ancor prima della razionale gabbia prospettica della historia Leon Battista Alberti, """"padre delle tre arti"""", ha voluto rendere visibile, per scene distinte, il racconto delle origini dell'arte che anima i variegati spazi che si dispiegano tra il simile e il dissimile, la copia e il deforme, i sottili riflessi della fonte di Narciso e le inquietanti metamorfosi burlesche del dio velato Momo. Rendendo presente l'assente, come si legge nel De pictura, il poliedrico e camaleontico umanista delle arti dilata gli orizzonti visivi della ragione fino ad includervi il cielo stellato del mito e le fluide regioni del sogno. È questo il percorso che ci invita a seguire l' Alberti, """"virtuale"""", riletto seguendo nei suoi scritti gli stratificati rinvii associativi della celebre metafora del quadro-finestra."" -
Eros, corpo, notte. Ricerche immaginali
Eros, Corpo e Notte sono figure simboliche perlopiù escluse dalle forme di riflessività, dagli approcci di ricerca e dai linguaggi che dominano la nostra cultura da tempo guidata da un pensiero astratto, distanziante e chiarificatore. Anche quando le esperienze legate all’Eros al Corpo e alla Notte divengono temi di riflessione pedagogica la tendenza diffusa è di analizzarle “dalla parte della luce”, di inserirle nelle categorie attinte dai saperi scientifici che affollano il campo dell’educazione, di disciplinarle o controllarne la carica dirompente imbrigliandole in rigorosi discorsi concettuali. La ricerca immaginale propone di riconoscere e meditare queste e altre dimensioni della vita e dell’esperienza educativa rivolgendosi al sapere umbratile, sensuale e magmatico condensato in opere d’arte di particolare densità simbolica, affidandosi ad una modalità conoscitiva ricettiva, affettiva e partecipativa che mira a riconnettere il nostro sguardo al corpo animato del sapere e del mondo. Il testo raccoglie tre ricerche di “pedagogia immaginale” orientate da questo approccio che attraversano i mondi simbolici dell’Eros (Valentina Meggetto), del Corpo (Elisa Rossoni) e della Notte (Sara Riva) elaborati dall’immaginazione creatrice di artisti dallo sguardo diffuso, spregiudicato e appassionato come Pablo Neruda, Stephen Frears e Johannes Brahms; Francis Bacon, Dylan Thomas e Kim Ki-duk; Rainer Maria Rilke, Stanley Kubrick e Mark Rothko. -
Sul problema del linguaggio nella fenomenologia di Husserl
Dal suo esordio editoriale con Filosofia dell’Aritmetica (1891) fino alla pubblicazione del primo volume delle Idee (1913) Husserl affronta il problema del linguaggio, attraversandolo lungo le sue ricerche psicologiche e fenomenologiche in quanto punto di passaggio inevitabile in una rigorosa considerazione dei modi intenzionali di vivere della coscienza. I segni, gli indici, le espressioni in questa prospettiva si rilevano come altrettanti ostacoli rispetto ad un rapporto proprio perché diretto con le cose ed ancora come supporti indispensabili in una progressione del pensiero, significativa ed intuitiva, scientifica o comune che sia. Segni, significati ed intuizioni si incrociano nella fenomenologia husserliana, secondo modi caratterizzati da continui rimandi di senso, dove ogni momento della sintesi risulta indispensabile rispetto agli altri, tra vuoti e pieni, nuovi vuoti, nuovi pieni in un orizzonte sempre aperto perché semiotico, significativo ed intuitivo. -
L.PH.G. Lingua philosophica graeca. Dizionario di greco filosofico
Sono stati qui identificati e descritti, in circa 300 lemmi, i concetti principali della filosofia greca, cioè del pensiero che sta al fondamento della tradizione culturale dell’intero Occidente. Non si tratta però di un compendio: quanto piuttosto della messa a punto di uno strumento di base utile a chi voglia essere sempre in grado – come diceva Epicuro – «di venire in aiuto a se stesso», una volta che sia risultata chiara l’importanza di tenere a mente la propria storia e l’impronta della propria esistenza. Inoltre, cinque vocabolari (greco-italiano, latino-greco, inglese-greco, francesegreco, tedesco-greco) permettono di raggiungere, per percorsi intrecciati, i lemmi di riferimento; si spera così di venire incontro anche all’esigenza di chi, soprattutto oggi, deve affrontare testi e saggistica di ambito filosofico in lingua straniera, ma che non sempre è in grado di cogliere le corrispondenze più corrette.