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Parmenide. Nostos. L'essere degli enti
Le tesi qui sistematicamente sviluppate costituiscono una svolta negli studi. Parmenide fonda il paradigma di lettura del pensiero occidentale nella sua storia. Il nuovo titolo esplicita due tesi essenziali: la metafora del viaggio costituisce in verità un ritorno (nostos), che pone la necessaria unità che vincola nella verità l'essere e gli enti. Il mondo e gli enti sono espressioni della verità dell'essere: ""Se si accetta il teorema Ruggiu, occorre rendere conto dell'evoluzione del parmenidismo in modi nuovi"""" (L. Rossetti). Parmenide intreccia mythos e logos, in un nuovo concetto di razionalità che dà ragione della verità del mondo in tutti i suoi molteplici aspetti. Una inaudita forma di filosofare e di fare scienza."" -
Ripensare l'Europa dalle fondamenta
Il libro raccoglie gli atti di un Convegno che si è tenuto il 30 novembre 2013 a Sesto San Giovanni (MI). Promotore il CESPI con il patrocinio del Comune di Sesto San Giovanni e la collaborazione della Cooperativa UniAbita. Focus del Convegno è stato quello di mettere in evidenza come la crisi europea abbia cambiato l'assetto dei poteri, modificato l'equilibrio instabile dei rapporti tra gli Stati, e tra il livello nazionale e quello europeo. Le idee pacifiste, federaliste e democratiche, che avevano ispirato il Manifesto di Ventotene di Altiero Spinelli, hanno lasciato il campo alle ipotesi neo-funzionaliste dei burocrati di Bruxelles, le cui decisioni sull'economia non lasciano spazio ai processi democratici. Ma senza democrazia non c'è Europa. Non si uscirà dalla crisi se l'Europa non si decide a ""varcare il passo"""" verso l'integrazione politica, che permetterebbe sia di difenderne la moneta sia di affrontare le politiche di riduzione delle ineguaglianze al proprio interno che è uno dei motivi per cui ha senso che esista l'Europa. Un'Europa politicamente unificata è possibile a condizione d'una democrazia sostanziale. L'individuazione di nuove rotte per l'Europa, a superamento della ricetta di """"austerity e rigore finanziario"""" che, di fatto, ha prodotto recessione e disagio sociale, è l'unico modo per combattere, tra l'altro, populismi e nazionalismi in forte crescita."" -
L' angelo musicante. Caravaggio e la musica
Caravaggio appare costantemente impegnato a liberare le cose dallo ""spazio"""" cui sembra destinato il loro esistere quotidiano; e lo fa a favore dell'esplicitazione di una sorta di """"ritmo"""" originario. Quello di cui le cose medesime mostrano di essere, ai suoi occhi, gelose custodi. Perciò abbiamo cercato di mostrare come il Merisi dipinga; ritrovandosi sempre e comunque mosso all'atto pittorico da un furore essenzialmente musicale; e quindi dalla volontà di riconsegnare le cose tutte al fondo abissale, nero e indecifrabile, che, solo, è in grado di ricordarci quel che, nelle cose medesime, pulsa ingovernabile, senza aver comunque nulla a che fare con i """"significati"""" alla luce dei quali siamo soliti recepirle."" -
Tutto sul crepuscolo
L'effetto che la poesia di Král produce è quella di un continuo camminare del funambolo, nella sospensione necessaria a non desiderare appiglio ma una strada nel vuoto, esattamente a metà tra la sensazione che non mente e la falsità della ""pioggia di cappelli"""", tra la libertà degli spazi naturali e l'oppressione di quello che i russi chiamano byt, la grigia, inesorabile e distruttiva quotidianità."" -
Fenomenologia della grezza materia. Scritto di teoria del linguaggio, etica, estetica
Il saggio contiene momenti di riflessione critica su argomenti di teoria del linguaggio, di estetica, di etica. Si vuole, in qualche modo, mostrare la propensione, propria della filosofia esistenziale e dello schematismo soggettivo post kantiano, considerati in continuum, di creare vuoti, linguistici ed epistemici, perché i pregiudizi della mentalità scientifica positiva possano essere finalmente rivelati nella loro inconsistenza. L'esigenza di restituire il senso delle cose al mondo, umano e transumano, e il tentativo di riportare nella letteratura filosofica un moto regressivo verso l'anarchia del pre-soggettivo, verso la materia grezza, considerata come occasione virtuale e virtuosa di organizzazione di nuove forme di pensiero discorsivo, rendono urgente il ripensamento del rapporto soggetto-oggetto. Il discorso si fa, in conclusione, anche politico. -
Rodolfo Valentino. Un mito dimenticato
Il volume propone l'analisi di un uomo, la cui capacità comunicativa, diviene oggetto di studio da più prospettive. Il cinema, il teatro, la moda, sono i principali ""spazi"""" creativi in cui Rodolfo Valentino è l'attore protagonista. Attraverso il contributo di diversi studiosi, provenienti da discipline differenti, il testo rilegge il percorso di un uomo del sud che già agli inizi del 1900 crea uno stile comunicativo, non indifferente agli esteti, ai sociologi e agli antropologi. È proprio a partire dalle loro analisi, che si vuole riportare in auge, un comunicatore d'altri tempi, il cui fascino rimane indelebile anche oggi, epoca fortemente dominata dalle nuove tecnologie e dalla rete. I contributi toccano cinema, teatro, moda, estetica. Un volume con un approccio sociologico, antropologico e semiotico, che analizza il percorso di un divo del sud che ha portato il Made in Italy nel mondo. II testo contiene i contributi di Mariselda Tessarolo, Angelo Romeo, Mariella Nocenzi, Patrizia Calefato, Sergio Brancato, Vito Zagarrio, Bonizza Giordani Aragno, Anton Giulio Mancino, Lia Luchetti, Massimo Locatelli, Francesco Specchia, Savino Zaba."" -
Etica
Il titolo di ispirazione socratica - Scito te ipsum - con cui l'Etica era nota fin dall'inizio, indica il ruolo centrale dell'interiorità e intenzionalità nell'analisi del problema morale. Già dalle prime battute dell'opera Abelardo definisce la colpa come ""consenso del soggetto all'inclinazione naturale presente nella natura umana"""": non è colpa - osserva - desiderare una donna ma acconsentire al desiderio giungendo all'adulterio. All'opera appartengono anche alcune intense pagine di denuncia della corruzione della chiesa che, oramai lontana dal modello evangelico della povertà, mira solo al potere e alla supremazia temporale. In esse riconosciamo l'Abelardo maestro di Arnaldo da Brescia."" -
Piccola filosofia dello zombie. O come riflettere attraverso l'orrore
Gli zombie non piacciono soltanto. Affascinano, fanno sognare, inquietano mente e corpi. Cosa c'è in questo stranamore sempre più diffuso tra i giovani? Una passione evidente nei prodotti culturali a loro destinati, confezionati secondo il loro gusto. Questo libro parte dagli studi statunitensi, ormai molto approfonditi, sulla cultura pop, dal cinema ai fumetti, per mettere in luce tutte le conseguenze dell'innegabile successo dei morti viventi nell'immaginario mondiale. Tra false paure di istigazione alla violenza e alla mancanza di rispetto, ma anche evitando il facile alibi della catarsi, questo libro profondo e divertente ci mette a tu per tu con paure e allucinazioni del nostro e del tempo che verrà. -
La filosofia di Robert Wyatt. Dadaismo e voce: unlimited
Una voce unica, in apparenza triste, anche se Wyatt non si considera affatto una persona triste. La voce di un elfo, che proviene da spazi siderali, medievali, come omaggio alle folk songs che ascoltava da bambino. Una voce senza tempo, che può sembrare antica, con i suoi falsetti straordinari. Robert Wyatt, fondatore dei Soft Machine e Matching Mole, è innanzitutto la sua inconfondibile voce, ma anche la sua batteria e, ora, anche la sua lunga barba bianca. Wyatt non è jazz, non è rock, non è folk, eppure è riuscito a cambiare la storia di tutti questi generi. Un mito per molti, raccontato da un grande esperto di musica contemporanea. -
Rime sulla morte. Testo tedesco a fronte
Amore e morte sono le dimensioni del senso profondo nella vita dell'uomo che sceglie la filosofia materialista. Svelata la costruzione tutta umana dell'immagine di Dio, Feuerbach indica l'orizzonte del divino per l'uomo nuovo che ridefinisce i confini del suo mondo. Pensare alla morte dal punto di vista materialista significa dare il valore estremo a ciò che lo merita in questa vita: l'amore. Il legame dell'uomo con l'uomo, il sentimento che passa in questo legame è il materiale su cui costruire le vite individuali e politiche. Affrontare a pieno il pensiero della morte significa rinascere a un nuovo progetto di vita piena. In questo libro il filosofo contemporaneo Luciano Parinetto ci apre la mente su un'interpretazione originale e profonda dei fondamenti del pensiero materialista. -
Eleusis, carteggio. Il poema filosofico del giovane Hegel e il suo epistolario con Hölderlin. Testo tedesco a fronte
Hegel si è formato alla scuola della poesia. Prima che la forza della grande ragione prenda il sopravvento nella costruzione del suo sistema, Hegel raccontava, con la passione della parola poetica, le forze in campo in un momento decisivo della storia europea. Questo mirabile testo poetico in dialogo è la lettura dello spirito della storia al lavoro negli esiti giacobini della rivoluzione francese. Un filosofo interprete del presente, Luciano Parinetto, ne rilegge la portata epocale per il pensiero, la letteratura, la storia. -
Confessione. La prima versione del mito di Faust nella letteratura antica
"Confessione"""" è il romanzo agiografico del IV secolo d.C. che ha inaugurato uno dei miti più suggestivi della letteratura di tutti i tempi, quello del Faust e del suo patto con il demonio. È Cipriano stesso, mago antiocheno, viaggiatore instancabile, che, in cambio di poteri sovrannaturali, scende a patti con il principe dei demoni. La mitica figura del sapiente, sempre in bilico tra curiosità e tentazione di superare i limiti umani, ha in questo libro la sua origine." -
Prima modernità. Tra teoria e storia
Per Prima Modernità gli Autori intendono una sorta di versione “originaria” di un atteggiamento problematico nei confronti di fenomeni sociali e culturali che hanno rappresentato momenti di crisi evidente nello sviluppo della società occidentale, in particolare europea. Si è trattato del presentarsi inatteso di svolte critiche nella gestione della relazioni intersoggettive, della produzione intellettuale e delle concezioni dell’ordine politico, in più occasioni messo alla prova. Queste sono date da due conflitti mondiali, da almeno una rivoluzione sociale, da mutamenti dello stile di vita collettivo, e da un ripensamento generalizzato della funzione e delle modalità di alcune forme artistiche e del sapere. Sono state decisive, in questo senso, soprattutto la musica, la letteratura, le arti visive, ed una rinnovata considerazione del sapere scientifico, dei suoi sviluppi interni, e delle sue applicazioni tecnologiche. Gli Autori intervengono offrendo testi interpretativi e di approfondimento delle tematiche sopra annunciate, riuscendo a comporre un quadro della modernità tra metà Ottocento e il secondo dopo guerra. La conclusione della crisi sembra abbia individuato un punto di svolta storico, che ha permesso una delimitazione e un ricompattamento nel senso della densità e della coerenza problematica di questi cento anni, un secolo dopo tutto non tanto breve. -
Bioetica. Educazione e società
Nel libro si affrontano temi e problemi di bioetica con particolare riferimento alla questioni di inizio e fine vita senza trascurare delicati problemi quali la questione ambientale e la decisiva sfida demografica in una prospettiva sociale ed educativa. -
Costruire l'adolescenza. Tra immedesimazioni e bisogni
"Costruire l'adolescenza"""" espone il modello e lo stile di lavoro del suo autore che si racconta dopo più di 35 anni di esperienza clinica. Parte da Tommaso Senise, transita da Giovanni Carlo Zapparoli e arriva fino ai giorni nostri. È un testo che alle solide radici nel passato e nelle tradizioni affianca una forte apertura all'attualità e alle più recenti acquisizioni, anche neuroscientifiche, sull'adolescenza, sulle scoperte che la caratterizzano, sul modo di incontrarla, conoscerla e """"costruirla"""". Il nucleo centrale delle riflessioni, basate sulla teoria e sulla tecnica, riguarda il concetto di """"immedesimazione"""", ponte tra passato e presente che diventa faro e strumento dell'incontro intersoggettivo con l'altro. Numerosi racconti clinici, tra cui una consultazione riportata per esteso, esemplificano il pensiero dell'autore. È un libro """"pratico"""", di facile lettura, destinato alla curiosità e alla conoscenza, per chi si interessa di adolescenza; all'apprendimento, per chi incontra gli adolescenti all'inizio della propria carriera; alla riflessione, per chi ne ha già una pratica consolidata. Presentazione di Stefano Bolognini. Postfazione di Vittorio Lingiardi." -
L' inconscio è la politica
La crisi della politica che stiamo attraversando ha origine in trasformazioni remote che forse soltanto oggi cominciano a diventare leggibili. In questo volume, che testimonia del lavoro portato avanti dalla Segreteria milanese della SLP tra il 2012 e il 2013, psicoanalisti, filosofi e architetti si interrogano sul rapporto tra inconscio e politica, ritrovando nell'insegnamento di Lacan una chiave decisiva di lettura del nostro tempo e un'indicazione etica per non cedere alla crisi. -
Quel che sfugge allo sguardo
La domanda lacaniana su ciò che sfugge allo sguardo, oltre a mettere in discussione una certa concezione moderna della percezione e del primato della visione, rivela una struttura inedita dell'esperienza, della scrittura e del nostro rapporto al reale. La scrittura della percezione prende il posto della nostra fenomenologia moderna e mette in tensione la filosofia, l'arte e l'insegnamento della tradizione cinese. I contributi, nati dalle serate organizzate dalla Segreteria milanese della SLP, trasmettono una sensibilità al dettaglio, al frammento e al resto che ha all'orizzonte il piano di una immanenza assoluta. È da qui che l'ultimo insegnamento di Lacan ci guarda senza lasciarsi vedere. -
Col crimine nasce l'uomo
Psicoanalisi e criminologia condividono da sempre una logica comune: quella che con Freud possiamo definire come effetto del disagio della civiltà. Le due pratiche, distinte nelle loro modalità e finalità, trovano un asse comune nell'intreccio colpa-responsabilità-legge, portando da un lato al percorso di reintegrazione sociale, dall'altro all'assunzione della responsabilità soggettiva. Le riconfigurazioni contemporanee del disagio interrogano però oggi in maniera nuova l'esercizio dell'analisi come anche quello della criminologia. I testi qui raccolti provengono dalle discussioni nate durante un Seminario organizzato dalla Segreteria milanese della SLP insieme al Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute, dell'Università degli Studi di Milano. -
Et si les grenouilles redemandaient un roi?
Jan Spurk esamina l'attualità del testo ""Le rane che chiedono un re"""" di Sartre (1958). Per Spurk noi stiamo vivendo la fine di un'epoca e dobbiamo inventarci l'avvenire. Sebbene il testo di Sartre, scritto poco prima del referendum sulla Costituzione della V Repubblica, non descriva esattamente una realtà comparabile alla nostra, tuttavia Spurk riesce a offrire una panoramica della situazione critica contemporanea, che ci appare come una radicalizzazione della situazione descritta da Sartre: lo scacco del sistema politico, la personalizzazione, la serialità come caratteristica specifica dell'industria culturale, l'incapacità dello """"spazio pubblico"""" di generare del pubblico. La dialettica tra spazio pubblico e privatizzazione dei bisogni e degli impulsi sono altri aspetti importanti analizzati nel testo e l'immagine della """"palude che si dissecca"""" mette in rilievo una crisi che coinvolge a pieno il mondo d'oggi."" -
L' Algérie au Maghreb. La guerre de libération et l'unité régionale
A cinquant'anni dalla fine della guerra d'Algeria nuovi scenari si aprono per la ricerca storica del conflitto che per più di sette anni ha insanguinato l'Algeria coinvolgendo tutto il Maghreb. Avvalendosi di fonti inedite, questa ricerca si concentra sulla dimensione internazionale della guerra di liberazione nazionale algerina, prediligendo l'analisi del versante maghrebino e segnando così la differenza rispetto alla gran parte della letteratura esistente, focalizzata per lo più sul versante francese del conflitto. Dal 1956 il Marocco e la Tunisia, appena divenuti indipendenti, ospitano le basi del Fronte di Liberazione Nazionale algerino e del suo braccio armato, l'Armata di Liberazione Nazionale: singolari relazioni tra i combattenti e i dirigenti algerini ""dell'interno"""" e """"dell'esterno"""" da un lato e i due governi """"fratelli"""", dall'altro, si intrecciano fino al 1962. In questo contesto, la possibilità della fine della guerra d'Algeria, attraverso il progetto di una Federazione nordafricana che avrebbe garantito l'indipendenza algerina, è stata vicina alla realizzazione in diverse occasioni, prima degli accordi di Evian. La conferenza tripartita prevista a Tunisi per l'ottobre 1956 e sabotata dal dirottamento aereo francese, gli incontri """"a tre"""" di Tangeri e di Tunisi del 1958 sono i momenti in cui i partiti nazionalisti dei tre paesi mostrano un fronte compatto unito alla potenza coloniale, che tenta di mantenere la """"questione algerina"""" entro i """"confini"""" francesi.""