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Van Gogh l'infinito specchio. Il problema dell'autoritratto e della firma in «Vincent»
Questo studio è dedicato a Vincent van Gogh e a ciò che gli è stato tolto: la grandezza del genio unita alla semplicità del pittore ""contadino"""", """"lavoratore"""" dell'arte, grande sperimentatore, lettore accanito e multilingue. La scommessa di questo libro è quella di raccontare il genio che fu, attraverso i numerosi specchi della sua breve esistenza, tra melanconia """"attiva"""" e melanconia della """"disperazione"""". Entrano in scena disegni, dipinti e oggetti, alcuni dei suoi libri più amati. Emergono lettere in passato censurate, o frammenti di lettere ritrovate, ad oggi mai pubblicate in Italia. Alla luce degli ultimi studi scientifici il quadro è sorprendente: una galleria di autoritratti e di firme che rivela una ricerca pittorica e introspettiva consapevole e determinata. Una continua sfida con se stesso, con la pittura e con lo spettatore, in un confronto - firmato sempre e solo Vincent - che Van Gogh porta avanti senza sosta e senza compromessi, spalancando le porte al Novecento. L'altro lato della medaglia - l'aspetto dell'identità che autoritratto e firma chiamano inevitabilmente in causa mostra quanto la pratica dell'arte sia stata, ad un certo punto della sua vita, quello che egli stesso definì il suo miglior """"parafulmine"""". Vita parola e opera si intrecciano in un sol filo per ritrovare la potenza e il fascino dell'opera di Vincent con un occhio e un animo più liberi da miti e fantasmi. Prefazione di Massimo Recalcati."" -
Bioetica, ambiente e alimentazione. Per una nuova discussione
Il C.I.R.B. (Centro Interuniversitario di Ricerca Bioetica), cui aderiscono tutte le Università campane, è un organismo di ricerca nel quale - con metodo rigorosamente scientifico, grazie al concorso di qualificati cultori delle varie discipline interessate e in un clima di costante e costruttivo dialogo con i rappresentanti delle diverse posizioni culturali - è possibile delineare le trame di una serena e ponderata riflessione comune su tematiche che coinvolgono l'identità stessa della persona umana e il destino delle generazioni future. -
Il corpo dell'arte
"Ogni volta è un gesto del corpo e del pittore che fa apparire l'immagine, cioè la presenza vera di quell'assente che si proietta verso se stesso ritornando a sé per offrirsi come spettacolo, gioco di tratti o di macchie, disposizione di ciò che è effettivamente incorporato nel corpo che dipinge."""" (Jean-Luc Nancy)" -
Storia della paura. Gli inconfessabili retropensieri collettivi dell'Occidente
Seguendo una via mediana tra ermeneutica del sospetto e archeologia del pensiero politico, l'indagine sulle paure ""oscurate"""" del Potere nell'attuale fase del Moderno (del popolo, delle donne, dell'altro, del diverso e del contagio) diventa spia dei rapporti di forza e delle poste in gioco. La paura - già analizzata quale stato d'animo dell'uomo medievale (Le Goff, Delumeu) o depressione odierna da precarizzazione (Bauman, Augé) - svela le contraddizioni di una civiltà sorta da rivoluzioni democratiche, che ha finito per sostituire le aristocrazie dell'Antico Regime con le plutocrazie del denaro: la Plutodemocrazia, altamente instabile e oggi a rischio impazzimento. L'Occidente, Giano bifronte smascherato, si trova innanzi a un bivio estremo: scegliere il volto illuminato dalla benevolenza e dal cosmopolitismo oppure l'oscurantismo della possessività bellicosa."" -
The Italian method of La drammatica. Its legacy and reception
The volume The Italian Method of la drammatica: its Legacy and Reception includes the long and complex investigation to identify the Italian acting-code system of the drammatica used by nineteenth-century Italian actors such as Adelaide Ristori, Giovanni Grasso, Tommaso Salvini, Eleonora Duse. In particular, their acting inspired Stanislavsky who reformed twentieth-century stage. The declamatory code of the drammatica was composed by symbols for notation of voice and gesture which Italian actors marked in their prompt-books. The discovery of the drammatica’s code sheds new light on nineteenth-century acting. Having deciphered the phonetic symbols of the code, Anna Sica has given birth an investigation with a group of outstanding scholars in an attempt to explore the drammatica’s legacy, and its reception in Europe as well as in Asia. At this stage new evidence has emerged proving that, for instance, the symbol used by the drammatica actors to sign the colorito vocale was known to English actors in the second half of the nineteenth century. By noting how Adelaide Ristori passed on her art to Irving’s actress Genevieve Ward, and how Stanislavsky, almost aflame, moulded his system from Duse’s acting, an unexplored variety in the reception of the drammatica’s legacy is revealed. -
Con gli occhi di uno straniero. Saggi su Jaspers e altri scritti con tre inediti di Karl Jaspers
"Ho lasciato questo paese sei anni fa perché qui non avevo prospettive. Ero soltanto uno dei migliaia: precariato accademico, generazione Erasmus. Intere leve che in Italia semplicemente non servivano. Giovani ben preparati, persone intraprendenti, che volentieri sarebbero restate in patria, dove qualcosa avrebbero costruito - se solo fosse stata data loro la possibilità. Ma non era possibile, così emigrammo, mantenendoci con piccoli lavori e studiando duramente. Piccoli e grandi riconoscimenti, in Italia impensabili, non ci mancano. Ciò ci ha giovato. Eppure resta il bisogno di agire nel luogo al quale si appartiene. Persino gli scienziati o i manager che lavorano a livello internazionale lo desiderano. Per gli umanisti e gli artisti poi, che si nutrono del rapporto con la propria lingua e cultura, questo diventa una necessità vitale. Può anche essere che questo paese stia morendo. Ma è come una malattia mortale: fintanto che si è in vita, fintanto che si ha la forza, si continua a combattere. Nessuno accetta così semplicemente la propria morte."""" (G. B.)" -
La penna d'oca e lo stocco d'acciaio. Gian Pietro Lucini, Arcangelo Ghisleri e i periodici repubblicani nella crisi di fine secolo
Cento anni fa, mentre deflagrava la crisi che avrebbe portato allo scoppio della Grande Guerra, moriva Gian Pietro Lucini, il più importante scrittore civile italiano tra Ottocento e Novecento. Il saggio di Pier Luigi Ferro ricostruisce e analizza, sulla base di documenti d'archivio inediti e interventi mai più ripubblicati, uno snodo fondamentale della vicenda umana e intellettuale di Lucini, a partire dagli esordi come giornalista culturale e passando attraverso il coinvolgimento nella nascente editoria industriale. Gli eventi del maggio di sangue milanese, con le stragi di Bava Beccaris, porteranno lo scrittore ad accentuare il suo impegno politico e a esprimere le proprie posizioni critiche sui principali periodici repubblicani legati all'iniziativa di Arcangelo Ghisleri (""La Educazione Politica"""", """"L'Italia del Popolo"""", """"La Ragione""""), scontrandosi con la censura e la giustizia monarchica. La storia di un intellettuale """"sovversivo"""", e perciò non casualmente espunto dal canone ufficiale delle patrie lettere, intrecciata a filo doppio con le vicende e le contraddizioni dell'Italia sabauda."" -
Per la critica della notte. Saggio sul «Tramonto dell'occidente» di Oswald Spengler
La civiltà occidentale tramonta sulla notte della tecnica dispiegata. È lo scenario della decadenza, la quale però, come dice Benjamin, ""non ha niente da invidiare, quanto a stabilità e magnificenza, alle fasi ascendenti"""". Da un lato Spengler, fedele al paradigma biologistico, dà una scadenza alla tecnocrazia (all'incirca il 2200), dall'altro lascia indizi piuttosto compromettenti circa la sua effettiva durata. Un acuto lettore come Jünger non aveva dubbi: il mondo della tecnica non cesserà di finire. La Zivilisation, infatti, non è il contrario di una Kultur, ma la sua riproduzione tecnica. Una politica adeguata a questa situazione - una 'politica del tramonto' che oggi non andrebbe confusa con il chiacchierato tramonto della politica - trova ricetto nel mito spengleriano del cesarismo."" -
Costruzione di un concetto. Paradigmi della totalità nella cultura tedesca
Costruzioni discorsive incentrate sul pensiero della totalità pervadono il disegno generale della cultura tedesca al più tardi dalla seconda metà del Settecento. In questo volume, scaturito da un ciclo di lezioni tenute nel 2012 presso le Università di Bari e dell'Aquila, si prova a documentare la dimensione multidisciplinare di tali costruzioni. Storici della letteratura, della filosofia, delle scienze naturali e della politica ricostruiscono il profilo complesso di un lavoro di invenzione simbolica eterogeneo e stratificato, orientato a vedere nella relazione fra totalità e frammento uno degli assi decisivi dell'immagine del Moderno. Contributi di: Marina Barioglio, Alessandro Bellan, Silvia Caianiello, Raul Calzoni, Patricia Chiantera-Stutte, Gaetano Chiurazzi, Gianluca Garelli, Markus Ophàlders, Maurizio Pirro, Giovanni Sampaolo, Luca Zenobi. -
Mi piaccio, dunque sono
Il volume offre una raccolta di 185 ""vignette"""" di satira pubblicate su Linus, il Manifesto, Satiricon (La Repubblica), Reporter, Tango, Cuore, ecc., nonché di 47 """"allegorie"""" pubblicate sul quotidiano francese Le Monde. Se nelle vignette i pensieri """"proibiti"""" dell'inconscio si rivelano nello straniamento di battute malinconiche e beffarde, nelle allegorie i temi si risolvono interamente nell'immagine, forte di ogni possibile allusione. In verità, al di là dei contenuti espliciti, di satira politica o esistenziale a testimonianza dei tempi, la raccolta si presenta come un palcoscenico dove l'intelligenza gioca da protagonista, libertina e implacabile, con se stessa. Prefazione di Paolo Fabbri."" -
Al di là della filosofia. Conversazioni su Benjamin Fondane
All'inizio degli anni '40, nella Parigi occupata dalle milizie naziste, due intellettuali di origine rumena, Emil Cioran e Benjamin Fondane, entrambi influenzati dal filosofo russo Lev Sestov, stringono un rapporto di intensa amicizia. Il sodalizio, però, sarà di breve durata: nel marzo del 1944. infatti, l'""ebreo errante"""" Fondane, arrestato dalla polizia del regime collaborazionista di Vichy, verrà prima internato a Drancy, poi deportato ad Auschwitz, dove troverà la morte tra il 2 e il 3 ottobre dello stesso anno. Cioran, che inutilmente aveva tentato di sottrarre l'amico all'arresto, e alla tragica fine che lo avrebbe atteso, omaggerà Fondane con un toccante ritratto, pubblicato sulla rivista """"Non Lieu"""" (1978) e successivamente negli Exercices d'admiration (1986). Le interviste raccolte nel presente volume, incentrate sulla figura e l'opera di Benjamin Fondane, integrano tale contributo, restituendo l'immagine di un uomo di grande spessore morale, e di un autore di primissimo piano sulla scena culturale europea del primo Novecento."" -
Amare, amarsi, amarci
Da sempre accusata di verbosa inutilità, come la nottola di Minerva o un passionale Epimeteo, la filosofia rischia sempre di arrivare in ritardo sulla realtà. Amico e allievo di Deleuze e Guattari, Bernard Stiegler è una figura ancora poco nota in Italia. Questo suo breve e intenso libro ci mette a contatto con l'atto più profondo del filosofare. Si tratta, allo stesso tempo, di un'origine e di un azzardo. L'impatto della meraviglia che si trasforma in comprensione agita della realtà. Capire e agire non stanno più al tempo pigro di Epimeteo, Stiegler riconcilia le due dimensioni in una nuova pratica filosofica che non rinuncia alla passione e fa accedere a quel che fa girare il mondo. L'amore nelle sue infinite forme di emozione e riflessione. -
L' ora del dialogo. Il papa, la Chiesa, la Libera Muratoria. Intervista di Sabatino Annecchiarico
Fede, ragione, umanesimo, spiritualità, coppie di concetti, di valori che hanno tracciato strade divergenti nella storia della Chiesa cristiana e della cultura laica. Soprattutto per impulso di Papa Francesco, il tempo di questa incomprensione sembra finalmente terminato. La Chiesa del Papa della gente torna a parlare di sentimento, ma anche di razionale confronto con la società e con la storia. Questo libro getta un ponte per il confronto più delicato, ma più proficuo. Un documento possibile per una nuova alleanza che abbia come obiettivo l'uomo. Un inizio di dialogo senza sconti da parte del razionalismo libero e maturo della cultura muratoria, ma anche senza preclusioni. -
Il potere delle donne arabe
Il libro offre un panorama, in parte sconosciuto, delle relazioni private e sociali che caratterizzano la vita delle donne immerse in una cultura araba e islamica nel Nord Africa e in Medio Oriente. I diversi contributi si pongono l'obiettivo di riassumere e scalfire alcuni luoghi comuni che circondano il dibattito intorno a questo mondo femminile e intendono anche descrivere un insieme di problematiche che le donne si trovano a dover affrontare; alcune molto note, altre meno percorse dalla riflessione occidentale. Lo sguardo con il quale si è declinato il lavoro si incentra soprattutto su due paesi, la Tunisia e l'Iraq, ma si estende a tematiche che abbracciano aree territoriali fra loro molto diverse. La scelta di focalizzare l'analisi su queste due nazioni scaturisce dal fatto che le curatrici del libro hanno attinto alla loro esperienza personale nel tentativo di arricchire la riflessione con la conoscenza diretta, certe che è dall'esperienza personale che nascono molti interrogativi, pratici e teorici, anche perché il continuo flusso fra esperienze e riflessione sulle stesse ci modella e ci modifica e quindi varia i nostri comportamenti e i nostri sguardi sul mondo. -
La Terra si rivolta
Alluvioni, smottamenti, frane e dissesti idrogeologici: catastrofi che seguono a piogge appena abbondanti. Il rapporto dell'uomo con la terra si presenta oggi come una relazione pericolosa e distruttiva, identico nel suo svolgersi alla crisi di un legame affettivo. La grande responsabile è l'incuria, ovvero ciò che ha contraddistinto gli interventi umani sull'ambiente naturale negli ultimi due secoli. Questo libro racconta chi siamo diventati quando si è smesso di comprendere che le mancate attenzioni alla terra avrebbero avuto conseguenze per noi stessi e quando non abbiamo più lasciato alle risorse il tempo per ristabilire il proprio equilibrio. Si tratta di una storia di abbandono e di un possibile recupero del rapporto, sviluppando un nuovo sguardo su ciò che ci circonda: l'osservazione sveglia e consapevole, cosciente dell'importanza dei dettagli paesaggistici trascurati, che ha al suo centro, come serbatoio vincolante la memoria e il suo prezioso scrigno di storie. Essa è l'elemento fondamentale per la sussistenza e la sicurezza delle generazioni passate e future, il perno su cui ruota la nostra esistenza, il nucleo della nostra identità. -
Uscire dall'economia. Un dialogo fra decrescita e critica del valore: letture della crisi e percorsi di liberazione
La crisi innescata dai mutui subprime nel 2008 non dà alcun segno di rallentamento. Non si tratta però solo di una crisi economica: essa si sta sempre più rivelando una crisi di portata generale, che coinvolge aspetti sociali, ecologici, culturali e anche psicologici. La ""Decrescita"""" e la """"Critica del valore"""" sono due fra le poche correnti di pensiero oggi capaci di analizzare coerentemente i motivi e i meccanismi di fondo della crisi stessa, e di abbozzare risposte convincenti e proposte coinvolgenti. L'inedito dialogo fra le due correnti, presente in questo libro, offre sicuramente un'occasione importante per fare il punto sulla devastazione in corso, e sulle possibilità di uscirne superando il sistema che l'ha generata."" -
Trauma e malattia. L'EMDR in psiconcologia
Questo libro presenta una prospettiva di approfondimento sulla malattia oncologica che si fonda sull'esperienza della pratica psicoterapica. La spinta fondamentale per la pubblicazione nasce da inappuntabili evidenze che indicano l'EMDR come la disciplina che permette la realizzazione della funzione integrativa con altre psicoterapie, la cui efficacia composita è oggettivamente calcolabile in termini esponenziali. L'intervento diretto sugli aspetti traumatici personali collegati alla malattia recupera e reintegra la frammentazione dei sistemi cognitivo, emotivo, sensoriale e corporeo, tipica del processo di traumatizzazione. L'intervento dell'EMDR permette l'elaborazione adattiva delle informazioni su tutti questi livelli risultando uno strumento incisivo, flessibile e personalizzabile. Gli autori illustrano come l'utilizzo della psicoterapia integrata con EMDR possa migliorare la comprensione di una condizione così complessa, generare strumenti di protezione ed eliminare fattori di rischio. I vari capitoli hanno inoltre l'obiettivo di essere una guida utile al trattamento di pazienti che vivono direttamente l'evento traumatico del male oncologico. Pratica che si è rivelata molto utile anche somministrata ai componenti dei nuclei parentali e terapeutici (personale medico e operatori socio sanitari) che, nel periodo critico, vivono le condizioni affettiva e professionale a stretto contatto con il malato. Prefazione di Isabel Fernandez. -
Quel che resta dell'impero. La cultura coloniale degli italiani
Il ""posto al sole"""" ha tracciato solchi profondi nella mente degli italiani. L'occupazione delle colonie e la costruzione dell'impero sono stati resi possibili dalla diffusione di un mito che ha conquistato l'immaginario e la cultura di un popolo, e ne ha influenzato l'agire. """"Quel che resta dell'impero"""" approfondisce tutti gli aspetti di questa costruzione. La propaganda, sicuramente, l'educazione scolastica, ma anche il violento contributo di una scienza asservita alla bugia dell'invenzione delle razze, dell'assurda gerarchia tra uomini, segnata dal sangue e dalla nascita. Come gli italiani, brava gente, abbiano potuto credere a tutto ciò, non è forse più un mistero così fitto. Questo libro, mettendo in evidenza come i caratteri della mentalità coloniale penetrino in profondità nella società e vi permangano nonostante la fine del colonialismo, è un contributo essenziale per dipanarlo."" -
Idea per una storia universale in prospettiva cosmopolitica. Testo tedesco a fronte
La più incisiva esposizione delle tesi di Kant sulla filosofia della storia, rappresentata qui per la prima volta in Italia come opera a sé stante. Ne mettono in risalto il valore filosofico anche il testo originale a fronte e uno specifico apparato introduttivo e critico. -
Il mondo delle donne. Storia del primo consultorio autogestito nel movimento di liberazione femminile
Costruito sul materiale dell'archivio del Centro Problemi Donna di Milano (CPD), questo libro intreccia le vicende del primo consultorio laico autogestito con quarant'anni di storia del movimento di liberazione delle donne, nel panorama degli avvenimenti mondiali. In questo nostro presente in cui la memoria rischia l'oblio oppure il revisionismo, riappropriarsi della ricchezza di pensiero e azione che le donne hanno saputo creare costituisce il punto di partenza per tornare a essere protagoniste nella costruzione di un futuro, stavolta davvero, a misura di donne e di uomini.