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Lessico del cinema italiano. Forme di rappresentazione e forme di vita. Vol. 1
Il cinema italiano non è stato mai un cinema nazionale, pur essendo profondamente italiano. Ha individuato uno stile e un modo di vita, piuttosto che un'identità. È stato un cinema tutto radicato nella carne viva del presente, in un sentimento della contemporaneità libero da ogni astrattezza. Un cinema estroflesso nel mondo, preso anche dal suo caos, capace di costruire una vicinanza assoluta tra forme di rappresentazione e forme di vita. È a partire da questa vicinanza che è stato pensato e composto ""Il Lessico del cinema italiano"""". Un'opera in tre volumi che proietta uno sguardo nuovo e costruisce una mappa concettuale inedita della grande tradizione del cinema italiano. """"Amore"""", """"Bambino"""", """"Colore"""", """"Denaro"""", """"Emigrazione"""", """"Fatica"""", """"Geografia"""" sono le voci che compongono il primo volume. Ogni voce, conclusa da una filmografia di venticinque titoli scelti da ogni autore, si apre con il riferimento ad un film recente del cinema italiano, perché ogni sguardo al passato è anche un modo per comprendere, altrimenti e meglio, il presente."" -
Il tempo non è denaro. Credito sociale contro speculazione finanziaria
In questa antologia, la prima pubblicata in italiano completamente dedicata al suo pensiero politico ed economico, le idee di Orage vengono esposte in modo chiaro ed esauriente, com'era nello stile dell'Autore, noto per la sua onestà e sincerità intellettuale. ""Il tempo non è denaro"""" è un'affermazione che vuole ricordarci che le cose veramente preziose non sono in vendita, e soprattutto che il denaro stesso è una convenzione, e non ha valore intrinseco: """"Il denaro è il più importante bene di consumo della società moderna, dato che comanda legalmente tutti gli altri. La produzione del bene-denaro è un Monopolio della Banca Centrale di ogni specifica area di credito, che ne stabilisce arbitrariamente la quantità in circolazione. Tale subordinazione di tutta l'industria al circuito monetario è alla radice della povertà economica del mondo. La funzione corretta di un sistema monetario è il riflettere la produzione industriale, e non viceversa; vale a dire che la quantità di denaro circolante in una data area di credito dovrebbe espandersi soltanto con la produzione e contrarsi solo a seguito del consumo. La resistenza contro l'adozione di un tale sistema monetario è, in definitiva, quella degli attuali monopolisti di denaro"""". Prefazione di Giorgio Galli."" -
Il ritmo della mente. La musica tra scienza cognitiva e psicoterapia
L'attitudine alla musica è una delle caratteristiche dell'uomo da tempi lontanissimi. Non si tratta soltanto di divertimento e piacere: la musica ha contribuito a formare il tipo di mente e di linguaggio che abbiamo, plasmando, così, la natura umana. Essa ha migliorato le nostre capacità di apprendimento ed è stata senz'altro una risorsa importante in ambito terapeutico. Con l'aiuto della scienza cognitiva, della filosofia e della psicoterapia, viene analizzato il legame tra musica e mente. Il risultato è una splendida armonia di note e pensieri. -
Bilinguismo. Miti e realtà
Per essere definiti bilingui non è necessario avere una padronanza perfettamente bilanciata delle lingue conosciute, sostiene Grosjean, né occorre esserlo divenuti sin da bambini (e sicuramente un bilingue non è per forza un traduttore nato). Basta saper usare due o più lingue (o dialetti) nella vita di ogni giorno, alternandoli a seconda della situazione nella quale ci si trova o dell'argomento del quale si sta discutendo. I bilingui smettono allora di essere una rarità, per arrivare anzi a rappresentare quasi la metà della popolazione mondiale. In questo libro l'autore prende in esame una serie di idee preconcette (tra cui quelle appena viste) e ne smonta in modo sistematico i presupposti attraverso l'esame dei più rilevanti fenomeni riguardanti il bilinguismo e i bilingui, dal cambiamento di codice ai prestiti e alle interferenze (grammaticali, fonetiche, lessicali). Se i genitori di un bambino decidono di crescerlo nel bilinguismo, quali strategie, quali accorgimenti usare, quali errori sono assolutamente da evitare? E che ruolo può svolgere la scuola? Grosjean non manca di rispondere a queste preoccupazioni, mostrando inoltre chiaramente che il bilinguismo, a lungo termine, non determina alcun ritardo nell'acquisizione del linguaggio, né può creare problemi di altro tipo nei bambini; al contrario, presenta invece diversi vantaggi cognitivi. Un libro per tutti: studenti di lingue, di scienze dell'educazione o di psicologia cognitiva, genitori, insegnanti... -
Il teatro della crisi. La legge del mercato e la sua interruzione
I due saggi che qui presentiamo intervengono nel dibattito sul problema del rapporto tra economia e politica nel contesto della globalizzazione. Secondo l'interpretazione corrente, l'economia, nell'epoca della mobilitazione globale di informazioni e denaro, ha per così dire fatto esodo dalla terra della concreta e responsabile produzione industriale, per assumere il volto astratto e spettrale del liquido flusso di capitali e del mare degli interessi finanziari. Essi, esercitando un potere anonimo e impersonale, imporrebbero la loro forma di dispotismo decidendo senza controllo le sorti degli individui e degli Stati; i quali sarebbero ridotti, nelle loro istituzioni di democrazia rappresentativa, a fantocci in balìa di quei giganteschi interessi. In quanto segue noi resistiamo alla demonizzazione del sistema dei mercati, e nello stesso tempo ci poniamo il problema di come uscire dall'ordine del discorso. Che per noi non è semplicemente l'ordine imposto dalla finanza mondiale, ma è il discorso che fa coincidere la verità con l'imposizione della cappa di un potere continuo e intrascendibile, invece che con la sua interruzione. La nostra tesi è che il pensiero critico sia inefficace nell'assegnare limiti agli interessi economici perché assume la globalizzazione come un fenomeno di predazione invece di comprenderla come un evento giuridico pubblico. -
L' esilio della bellezza
In un'epoca che insegue il mito della bellezza e sembra dimenticare la sua più cogente e difficile realtà, urge ripensare il concetto del kalòn nel senso di una ricerca, foriera di impegno, di incertezze, di contraddizioni. Questo libro affronta, senza pretesa di sistematicità, la bellezza della parola, dello spirito, della politica, della giustizia; ma anche più tangibilmente la bellezza della città, delle case e dei monumenti, la bellezza della natura e del paesaggio, la bellezza della vita quotidiana. Vuole insistere sulla dimensione non solo estetica, ma prima di tutto etica di questo concetto, calando un pensiero che viene da lontano (da Epitteto e Cicerone, da Omero e da Properzio, ma anche - per li rami - da Camus e da Méliès) in un dibattito mai spento sulla coscienza del presente e sui progetti per ciò che ci attende. -
«Figurando il paradiso»: metafora religiosa e vita materiale dalle origini a Dante
Gli studi sulla metafora sono diventati sempre più raffinati: si è abbandonata definitivamente la posizione aristotelica e classicistica che vedeva nella metafora un semplice tropo ornamentale e sostitutivo, e si è iniziato a studiarla dal punto di vista cognitivo, come forma di interpretazione del reale, e non come semplice panneggio o finzione (più o meno mimetica) di esso. Proprio sulle potenzialità gnoseologiche e sul grado di conoscibilità veicolato dalla metafora è in corso uno dei dibattiti più interessanti, che coinvolge svariate discipline, molteplice essendo la prospettiva da intraprendere, linguistica, semiotica, storico-linguistica. Un discorso particolarmente fruttuoso fornisce lo studio della metafora religiosa, nella quale si affrontano dialetticamente i problemi della dicibilità, dei limiti ""ontologici"""" della effabilità, e i problemi di una possibile conoscenza determinata dal mezzo metaforico - in modo particolare lo studio della metafora religiosa in ambito medievale, in una cultura sensibile alla riflessione teologica e morale, tesa a esplorare i nessi tra realtà ed espressione, e convinta che le parole possano incidere direttamente sulle cose, sulla storia."" -
Una questione di paesaggio. Il villaggio Morelli e la Valtellina
Il Villaggio ""Eugenio Morelli"""" di Sondalo, costruito tra il 1932 e il 1939, offre la visione di un inedito e spettacolare """"teatro sanatoriale"""", che sostituisce all'assetto agricolo e forestale della montagna un paesaggio moderno e sorprendente, ancor oggi esempio insuperato di alta qualità edilizia e di efficace e moderna interpretazione del genius loci. Tuttavia, per molti anni, è mancata al """"Morelli"""" proprio un'adeguata comprensione del suo carattere paesaggistico, che nell'esplicito modernismo e nell'estensione dell'insediamento sembrava costituire uno scarto incomponibile rispetto all'immaginario dell'abitare alpestre. È qui proposta una riflessione sulle realtà paesaggistiche del contesto alpino valtellinese, volta a una contestualizzazione storica ed ermeneutica del Villaggio Morelli di Sondalo in quanto creazione esplicitamente paesaggistica. Considerare il """"paesaggio"""" del Morelli significa anche portare l'attenzione sulle visioni (o mancate visioni) delle pratiche e degli immaginari che hanno strutturato dal dopoguerra in poi il paesaggio valtellinese, la cui portata problematica è questione da affrontare a tutto campo, a partire dalla comprensione delle prospettive e delle dinamiche (anche contrastanti) espresse negli ultimi decenni."" -
Il rientro in Italia (1948-1951)
10 agosto 1948. Giulio (Julius) Evola, pittore e filosofo, rientra in Italia dopo quattro anni di esilio forzato. Disagiato e morto ""per metà"""" a causa della paralisi agli arti inferiori, riprende alcuni vecchi contatti spinto da motivi pratici, ma anche dalla volontà di dar vita a un sodalizio """"spirituale"""" come ai tempi del Diorama filosofico. Non si fa illusioni, la """"legittima unione"""" tra il mito romano e quello nordico-ario è acqua passata. Tuttavia in Europa qualcosa si muove, in Italia ci sono alcuni giovani che si ergono, parole sue, in piedi """"tra le rovine"""". In un contesto fatto prevalentemente di solitudine, Evola si appresta dunque ad affrontare una delle ultime prove."" -
Verità: pluralismo e teoria funzionalista
La filosofia della verità ha come oggetto di studio la verità in ogni suo aspetto, dalle caratteristiche linguistiche alle implicazioni metafisiche. Il Pluralismo Aletico e la Teoria Funzionalista della Verità sono due dei più recenti tentativi di fornire una spiegazione esaustiva del valore della verità nell'economia della conoscenza umana e dei fenomeni ad essa connessi. L'importanza di queste due teorie risiede nell'originalità dell'impianto filosofico da esse costruito e nei rispettivi obiettivi polemici: la Teoria Corrispondentista della Verità e le Teorie Deflazioniste della Verità. -
Istituzione e differenza. Attualità di Ferdinand de Saussure
I testi raccolti in questo volume continuano e approfondiscono la ricerca ""Istituzione e differenza. Attualità di Ferdinand de Saussure"""" avviata dall'Istituto Svizzero di Roma, in collaborazione con l'Università della Calabria e il Cercle Ferdinand de Saussure. Il grande linguista ginevrino, riferimento indiscutibile delle scienze umane del Novecento, torna al centro della scena presentato in una chiave inedita. Studiosi di fama internazionale e giovani ricercatori propongono una ricerca libera dall'ipoteca strutturalista, un laboratorio spericolato capace di offrire strumenti utili alla comprensione del presente. """"Istituzione e differenza"""" sono le nozioni saussuriane a partire dalle quali questo volume sviluppa una traiettoria critica che eccede gli steccati disciplinari, combinando filosofia del linguaggio e antropologia, teoria politica e scienze della vita, economia e psicoanalisi."" -
In fondo al giardino. Ritagli di memorie
Il sottotitolo, Ritagli di memorie, esprime bene la sostanza del libro. Non poesia, non romanzo, non racconto; testimonianza piuttosto: di un tempo davvero lontano, trascorso tra la mia città e il paese in cui ha origine la mia famiglia, tra le rovine della guerra e l'ampio orizzonte dei campi, delle rogge e dei filari di gelsi. Frammenti di vita rappresi nei nomi, negli odori, nei suoni, nei sapori di un mondo che parrà inverosimile oggi, ma in cui chi ha vissuto quegli anni e quei luoghi si riconoscerà. -
Ágalma. Vol. 28: Autore, autorità, autorevolezza.
Questo nuovo numero di ""Ágalma"""", la rivista di studi culturali e di estetica diretta da Mario Perniola, raccoglie gli articoli di Carlo Galli, Giulio Ferroni, Lucilla Albano, Massimo Verdicchio, Anselm Jappe, Diana J. Fembonne, Wasim Salman, Alexandre Kojève, Luigi A. Manfreda, Giacomo Fronzi, Emilio Carlo Corriero, George Steiner, Vilélm Flusser, Arianna Pagliara, Simona Chiodo."" -
Giovani senza. L'universo neet tra fine del lavoro e crisi della formazione
Da qualche anno ha fatto la sua comparsa nei report delle inchieste sociologiche, statistiche e mediatiche l'acronimo Neet (""Not in Employment, Education or Training""""), a designare un universo giovanile dai 15 ai 29 anni che non studia né lavora e, in quanto tale, privo di qualsivoglia prospettiva o fiducia nel futuro. Si tratta di un indicatore particolarmente rilevante, nella misura in cui consente di evidenziare quanti giovani non stanno investendo sul proprio capitale umano in termini sia di formazione sia di sviluppo di competenze professionali. Il lavoro inquadra il fenomeno Neet nella società contemporanea, focalizzando l'attenzione su alcune parole chiave, utili per comprendere il contesto ipermoderno di tale generazione, ripercorrendo il fecondo dibattito intorno alla crisi delle società fondate sul lavoro, nonché analizzando la crisi delle istituzioni e dei processi formativi. Quindi, si indaga la realtà dei Neet da un punto di vista quantitativo, riflettendo sui dati italiani in prospettiva comparata ed evidenziando, all'interno di un universo tutt'altro che omogeneo, i molteplici profili emergenti, che pure risultano accomunati da una desolante assenza di progettualità. Infine, si effettua una comparazione tra le iniziative di contenimento del fenomeno intraprese a livello internazionale, con particolare riferimento al contesto italiano, riportando anche le risultanze più significative di interviste rivolte a testimoni privilegiati."" -
Lessico del cinema italiano. Forme di rappresentazione e forme di vita. Vol. 1
Il cinema italiano non è stato mai un cinema nazionale, pur essendo profondamente italiano. Ha individuato uno stile e un modo di vita, piuttosto che un'identità. È stato un cinema tutto radicato nella carne viva del presente, in un sentimento della contemporaneità libero da ogni astrattezza. Un cinema estroflesso nel mondo, preso anche dal suo caos, capace di costruire una vicinanza assoluta tra forme di rappresentazione e forme di vita. È a partire da questa vicinanza che è stato pensato e composto ""Il Lessico del cinema italiano"""". Un'opera in tre volumi che proietta uno sguardo nuovo e costruisce una mappa concettuale inedita della grande tradizione del cinema italiano. """"Amore"""", """"Bambino"""", """"Colore"""", """"Denaro"""", """"Emigrazione"""", """"Fatica"""", """"Geografia"""" sono le voci che compongono il primo volume. Ogni voce, conclusa da una filmografia di venticinque titoli scelti da ogni autore, si apre con il riferimento ad un film recente del cinema italiano, perché ogni sguardo al passato è anche un modo per comprendere, altrimenti e meglio, il presente."" -
Lo spettatore ironico. La solidarietà nell'epoca del post-umanitarismo
Quali emozioni proviamo nel partecipare a un quiz online, scoprire le confessioni personali della nostra star preferita, assistere dal vivo a un concerto rock o condividere il tweet di un giornalista? Muovendo dalla relazione tra ""ciò che si prova"""" e """"ciò che si può fare"""" in un'epoca di clicktivism e branding umanitario, il libro analizza i modi in cui la comunicazione della solidarietà verso gli altri distanti e vulnerabili è mutata nel corso degli ultimi quattro decenni. Attraverso le campagne di Oxfam e Amnesty International, l'advocacy di Audrey Hepburn e Angelina Jolie, i concerti di Live Aid e Live 8, le informazioni giornalistiche e il live blogging di catastrofi riportate dalla BBC, l'autrice ci invita a comprendere con maggiore chiarezza come lo spettacolo della sofferenza stia impercettibilmente ma inesorabilmente trasformando l'occidente in un tipo specifico di attore pubblico: lo spettatore ironico delle vulnerabili vite altrui."" -
Intersoggettività
La questione relativa all'intersoggettività è un problema relativamente recente ma decisivo per l'indagine filosofica. Lo statuto teorico di tale concetto è infatti ampiamente dibattuto e diverse prospettive concorrenti e a tratti conflittuali si contendono la palma. Questo volume intende apportare alcuni contributi teorici elaborati da studiosi di diversa estrazione, ma convenuti insieme a discutere di tale problematica in un dialogo a molte voci e seguendo vie diverse, tutte intese però a individuare punti di convergenza e a fecondarsi reciprocamente. In questo libro sono raccolti gli interventi presentati nella giornata di studi dedicata al tema, tenutasi a Pavia nel 2011. Come gli scritti qui pubblicati testimoniano, il tema dell'intersoggettività si presta a indagini molteplici e sfaccettate. Senza problemi di esaustività, ma anzi concentrandosi su alcune questioni molto precise, tutti gli interventi ne mettono però a fuoco la pregnanza e la fecondità per una riflessione filosofica che voglia ancora incidere sull'epoca presente senza confinarsi nella ripetizione del passato. -
Due intermezzi di lettura. Testo spagnolo a fronte
Nei due articoli del 1921, per la prima volta ripubblicati in spagnolo e tradotti in italiano in questo volume, Pedro Salinas ci invita a esplorare due opere importanti della tradizione europea, su un filo sospeso tra metaletteratura, psicologia e teatro. Il primo pezzo è un incontro con il personaggio secentesco di Sigismondo creato da Calderón de la Barca, cui Salinas si rivolge come a un personaggio in bilico tra amore e dolore, tra la grandezza dell'identità libera e le rigide regole della nobiltà spagnola. Nel secondo articolo, Salinas rende un precoce e brillante omaggio al primo volume della ""Recherche"""" di Proust, inventando una scena immaginaria dove i personaggi di """"Du coté de chez Swann"""" si animano al tocco delicato del romanziere francese, acrobata di finezze psicologiche e verità estetiche."" -
Sulla filosofia teoretica di Giulio Preti. In occasione del centenario
Meditare l'opera di Giulio Preti oggi, a un secolo dalla sua nascita, non significa limitarsi a rendere omaggio a un protagonista della filosofia e della cultura italiana del Novecento. È invece scoprire un pensiero filosofico che si rivela prezioso per comprendere la complessità del tempo presente. Leggere Preti significa anzitutto stupirsi di fronte alla profondità delle sue riflessioni teoriche e culturali: alla sua attualità epistemica, politica, etica, di metodo storiografico, di spunti storici, estetici, argomentativi, di modelli teorici e culturali... Non da ultimo, l'opera di Preti sembra illuminare, in una sistematica quanto aperta costruzione della ""ricchezza della vita e dell'esperienza"""", il ruolo decisivo svolto dal magistero di Antonio Banfi nel rinnovamento culturale dell'Italia contemporanea. In essa prendono forma idee filosofiche in grado di spiegare la complessità del tempo presente e di suggerire nuovi percorsi interpretativi della cultura italiana contemporanea."" -
Comunicare in medicina. L'arte della relazione
La deumanizzazione in medicina, che regola le relazioni tra i medici, i pazienti e i familiari secondo i bisogni dell'apparato sanitario, spesso in contrasto con quelli degli umani, e la medicina difensiva, che crea un clima di sospetto reciproco tra il medico e il paziente, minano alle fondamenta ogni possibilità di costruire relazioni efficaci. Il volume ha l'ambizione di raccogliere riflessioni teoriche e prospettive pratiche che siano in grado di rispondere a tali problematiche sempre più urgenti, riconoscendo il valore centrale della comunicazione. La filosofia si configura quindi, nel suo connubio con la medicina, come un'arte della relazione. ""Prendersi cura di chi cura"""" è quindi il motto che accompagna le pratiche filosofiche per la medicina.""