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Il mito del duale. Antropologia e letteratura in Wilhelm von Humboldt
Il duale è la forma grammaticale con cui in alcune lingue si designa la relazione di appartenenza reciproca tra due termini che, legati da vincoli durevoli e necessari, formano una coppia. Grazie a Wilhelm von Humboldt (1767-1835) la questione del duale diviene per la prima volta oggetto di un'approfondita analisi filologica e filosofica. Ai fenomeni della dualità tra questi, l'endiadi del maschile e del femminile, i casi di gemellanti, ma anche i legami di amore, di amicizia e le loro rielaborazioni letterarie Humboldt dedica uno studio appassionato che accompagna tutta la sua vita. L'esistenza del duale si mostra nelle sue riflessioni come la via d'accesso a una visione generale del mondo ispirata all'idea di una dualità originaria e creatrice delle forze e delle forme. L'immagine della coppia duale diviene così, tra la fine del Settecento e l'inizio dell'Ottocento, un vero e proprio mito moderno, legato non soltanto a problematiche di natura linguistica, ma anche e soprattutto ai principali discorsi storico-politici e antropologici dell'età goethiana. Questo libro intende ricostruire le ragioni storiche di tale interesse per la categoria del duale e propone un nuovo percorso di lettura delle pratiche culturali dell'età classico-romantica, prestando particolare attenzione all'intreccio dei saperi elaborati nel contesto dinamico e straordinariamente inventivo del tardo illuminismo europeo. -
Il daimon di architettura. Vol. 1: Theoria.
Pensare e progettare in architettura vuol dire innanzitutto riconoscere i limiti contraddittori della nostra cultura contemporanea, e quindi impegnarsi con cura nella ricostruzione della triplice ""arché"""": della legge, della libertà, della necessità. Ovvero: dell'""""estetico"""", della """"singolarità"""", della """"visione""""."" -
L' alchimia svelata dal mito
Questo saggio ha lo scopo di indicare nuovi percorsi di ricerca individuando gli archetipi della filosofia ermetica nei miti del lontano passato, che suggeriscono allegoricamente pratiche operative secondo l'insegnamento che già fu di Dom Antonio Pernety e ancor prima di Michael Maier. Seguendo un percorso alternativo al libro, al manoscritto e all'immagine alchemica, e aggirando così la barriera del linguaggio criptico che gli alchimisti usano nel descrivere l'opera, la lettura dei miti interpretati in chiave alchemica e il linguaggio spogliato degli stereotipi daranno al neofita nuova energia nel formulare semplici ipotesi operative. -
Filosofia. Rivista annuale (2008-2014)
SOMMARIO. Editoriale 7. Auguri a Vittorio Mathieu 9. Vittorio Mathieu, Della libertà 13. Andrea Poma, Violenza e nonviolenza 17. Elio Bianco, Evidenza e problematicità nel pensiero di Carlo Mazzantini 31. Francesco D’Agostino, Diritto e religione 57. Antonio Dall’Igna, L’arabesco dei consumi e l’infernale mondo della merce 65. Vittorio Mathieu, Il fine e la fine delle rivoluzioni. Il caso dell’ecologismo 77. Rassegna di libri 83 -
Narrazioni di genere e biopolitiche neoliberali. Mildred Pierce e i suoi spettri
Cosa accade quando la narrazione politica e culturale è destabilizzata? Quando la crisi rende manifeste strategie e aporie nei processi di soggettivazione di cui siamo soggetti e oggetti nel nostro presente? I saggi raccolti in questo libro, frutto di una riflessione a un tempo individuale e corale, propongono il caso Mildred Pierce, protagonista del romanzo di James M. Cain e delle sue trasposizioni cinematografica e televisiva, come un laboratorio per indagare quell'effetto di ""disorientamento"""" che già Wendy Brown ha indicato come dimensione della nostra crisi attuale. La critica femminista è usata qui come un prisma attraverso il quale leggere le dinamiche del potere sia nelle sue forme istituzionali sia nelle sue pratiche discorsive per metterne in luce non solo le logiche egemoniche ma anche gli effetti liberatori. Mildred e i suoi spettri ci offrono un luogo a partire dal quale provare a riflettere sulle nostre capacità di agire nel senso di una risignificazione politica del presente."" -
Un' aspirina e un caffè con Bernardo Bertolucci. Regista e attori si raccontano
Un testo che per la prima volta, all'interno del ricco panorama di pubblicazioni su Bernardo Bertolucci, traccia il profilo dell'autore attraverso conversazioni e pensieri di alcuni suoi attori e collaboratori. Professionisti che hanno vissuto i set del regista e, descrivendone situazioni e dinamiche, forniscono un quadro inedito allo stile proprio del regista parmigiano vincitore di nove premi Oscar. È in questa prospettiva che il libro penetra il lavoro del più internazionale dei registi italiani, raccontando anche aneddoti sconosciuti al grande pubblico. Nel testo sono contenute anche fotografie rare oltre a lettere e carteggi. -
Ebbrezza
Che cos'è l'ebbrezza? È possibile darne una definizione? Dopo Baudelaire, Rimbaud, Trakl, Benn, Jünger, Hemingway, Fitzgerald, Kerouac, Burroughs, ci siamo abituati a pensare alla complicità tra l'ebbrezza e la letteratura come a un'ovvietà. E se ci fosse una parentela altrettanto stretta tra l'ebbrezza e la filosofia? Non è Hegel a ricordarci che il trionfo dello spirito è simile al corteo bacchico, in cui non c'è membro che non sia ebbro? Non è forse lo ""spirito"""" un termine che accomuna il filosofo e colui che distilla gli alcol forti? E che dire dell'ebbrezza tossica, l'ebbrezza indotta dalle droghe? Si tratta di un'ebbrezza congenere ovvero di tutt'altro tipo? Può anch'essa avere qualche cosa da dire al filosofo, spesso fiero del proprio ascetismo e nemico implacabile di ogni forma di addiction?"" -
Origine e senso della storia
Oggi c'è bisogno di sapere da dove veniamo, ma anche di sapere dove stiamo andando e se questa strada è un ritorno. Da qui l'indagine sull'origine e il senso della storia umana. Karl Jaspers, uno dei pensatori tedeschi più importanti del '900, espone qui il fondamentale concetto di età assiale. Tra l'800 e il 200 a. C. sono nate le cinque più grandi civiltà che nutrono ancora, culturalmente e spiritualmente, il nostro tempo. Se siamo stati uniti nel più lontano passato, se le diverse civiltà sono nate ad uno stesso parto, pur seguendo strade storiche diverse e dando vita a forme diverse di modernità, possono oggi tornare a capirsi. Siamo alle soglie di una seconda svolta assiale della storia umana? Sarà possibile una civiltà del mondo? Un libro importante che ambisce a diventare un classico. Un libro che offre un'occasione per varcare i confini disciplinari e interrogarsi a tutto campo sul destino umano nell'era globale. Introduzione di Raniero Regni. -
Il futuro degli intellettuali. Per una sociologia del discorso critico
Dubbio sistematico e senso critico sono stati i due attributi fondamentali della cultura degli intellettuali e degli scienziati nel corso della modernità. Attraverso tali strumenti essi hanno contribuito tanto ad abbattere il dogmatismo delle società tradizionali quanto ad edificare un mondo caratterizzato da un crescente ritmo di innovazione in campo economico e sociale. In questo libro del 1979, con straordinaria lucidità e spingendosi oltre le riflessioni della Teoria critica di Adorno e Habermas, Alvin Ward Gouldner è tra i primi ad evidenziare come la cultura del discorso critico sia allo stesso tempo l'ideologia di una nuova classe dominante in ascesa - quella degli intellettuali, degli scienziati e dei tecnici - portatrice tanto di emancipazione quanto di nuove forme di dominio e disuguaglianza. Una diagnosi che risulta oggi quanto mai attuale. -
Gli editti di Asoka
Illuminato, potente e tollerante, l'imperatore Asoka ha infuso la saggezza del Budda nella cultura indiana. Con i suoi splendidi editti che fanno la poesia di questo libro ha dato un'impronta indelebile a quella filosofia indiana che ancora oggi ci affascina, ci ispira e fa riflettere l'Occidente frettoloso e guerrafondaio. Una lettura piacevole e formativa, oggi come millenni fa nel segno di un'eterna saggezza. -
Otto conversazioni
Consacrato da un'autorità esterna come messia della Teosofia, quando ancora era un bambino, Jiddu Krishnamurti si ribellò a un destino imposto da altri. Questo libro contiene le sue preziose perle di libertà. Dopo una vita dedicata a una forma di culto particolare, Jiddu sviluppa lo spirito della piena indipendenza. Per lui ""la verità è una terra senza sentieri"""" e dopo aver restituito le ricchezze accumulate grazie alle donazioni alla Società Teosofica, dedica la sua vita a rendere libero l'uomo da qualsiasi condizionamento, viaggiando in tutto il mondo per denunciare l'oppressione di chiunque - organizzazioni, chiese o sedicenti guru spirituali - voglia dirci cosa dobbiamo fare."" -
Il popolo licio
Il popolo licio, importante civiltà indoeuropea dalla cultura in profonda armonia con la natura, è oggi poco noto e ancora poco studiato. Questo libro è il frutto di uno studio fondamentale, appassionato e competente di questa straordinaria e fertile filosofia. Partendo dalla mitologia licia, Bachofen ci mette a contatto con una saggezza tanto attuale da apparire una rivelazione. La piena, intima dedizione alle forme immutevoli della vita naturale, un giudizio sull'esistenza umana in armonia con la natura e una gioiosa consapevolezza della mortalità di ogni vita, sono il dono prezioso e millenario del popolo licio. -
Generazione nerd. Gioco, tecnologia e immaginario di una subcultura mainstream
Dagli ideatori dei primi computer nel secondo dopoguerra ai capitani d'industria come Bill Gates, Mark Zuckerberg e Steve Jobs, Generazione nerd descrive ed esplora una cultura che sta cambiando le nostre vite. Con interviste ad autori, addetti ai lavori, giornalisti e gente comune, tutti legati a vario titolo a questa cultura e ai suoi settori (giochi di ruolo, giochi da tavolo, LARP, wargame, letteratura di genere, tecnologia, ecc.), il libro presenta uno spaccato attuale, dinamico e articolato di cosa significa essere nerd in Italia. Una ricostruzione prima nel suo genere, significativa eppure snella. Uno degli obiettivi: comprendere come dal pregiudizio del ""goffo occhialuto"""" si è passati all'intellettuale di grido, fino alla fama del nerd, protagonista dei videoclip delle grandi popstar o personaggio dei cataloghi di moda. Un racconto tra sociologia e vita quotidiana, utile anche per una accesso al mondo dei figli o nipoti che dietro un monitor, con un click, aprono nuovi portali sul mondo."" -
Silenzio profetico. In ascolto mistico dell'Islam
L'Islam è avvolto oggi da una barriera di violento rumore, ma è anche una spiritualità piena di silenzio. Profondi interpreti dell'Islam, i Sufi ci fanno accedere a una dimensione dell'Oriente islamico che ci costringe piacevolmente a fermarci e riflettere. Tacere, guardare, considerare o semplicemente contemplare sono azioni dello spirito cui dedichiamo troppo poco tempo e poche energie. Questo libro è una piacevole e poetica introduzione al regno del silenzio sufi. Alberto Fabio Ambrosio c'insegna a nutrirci di questo silenzio, del suo segreto e dei suoi favori. -
Sul buon uso del silenzio
Silenzio è il nome di un fantasma che spaventa e insieme meraviglia l'uomo. Quale silenzio ci è dato in realtà? Come un inno al tempo interiore, questo libro evoca le tante voci del silenzio. Immaginiamo silenzi luminosi, di pudore e rispetto, di umiltà e prudenza, di mitezza e pazienza o silenzi oscuri di disprezzo e rancore. Silenzi violenti di bocche cucite, di chi manda giù veleni. Ogni parola ha il suo silenzio e la biblioteca universale ne è piena. Questo libro è una occasione d'ascolto e poesia. -
Il dramma del Mediterraneo. Malta e Lampedusa, frontiere liquide, confini solidi
Il testo esamina le modalità attraverso le quali la frontiera liquida mediterranea si ricompone all'interno di territori paradigmatici d'emergenza, quali le isole, secondo le logiche solide della territorialità moderna. L'idea che sottende il lavoro è che la frontiera sia un luogo (o un non-luogo) che manifesta o nega se stesso, a seconda di chi e come decide di attraversarlo. Da spazi utopici o spazi dell'ideale, le piccole isole di Malta e Lampedusa oggetto di una ricerca etnografica condotta dall'autrice tra il 2011 e il 2013 - divengono spazi distopici, di messa al margine dell'Altro, del diverso, dell'errato. L'Altro è il migrante, attore dell'attraversamento, colui che agisce la frontiera e ne sperimenta le sue ricadute, una volta approdato ""sulla terraferma"""". Ed è qui che la frontiera si ricompone, secondo distinzioni chiare, binarie e di mutua esclusione (dentro/fuori), attraverso quelli che l'autrice individua come: confini di significato, confini spaziali, confini di cittadinanza. Prefazione di Emilio Cocco."" -
Paul Celan. La dimensione romena
Questo libro-testimonianza di Petre Solomon sull'amico Paul Celan è di fondamentale importanza per gli specialisti del più grande poeta di lingua tedesca del XX secolo. In questo libro vengono ripercorsi i momenti salienti degli anni 1946-1947, quando il poeta originario della Bucovina, traduttore dal russo in romeno, esordisce come poeta a Bucarest con lo pseudonimo Paul Celan, consegnando alle stampe la prima versione della ""Todesfuge"""" in lingua romena (Todestango) con il titolo """"Tangoul Mortii"""" (Il Tango della Morte) e pubblicando le sue prime poesie in lingua tedesca sulla rivista """"Agora"""". In questo volume la figura di Paul Celan è presentata dall'amico in tutta la sua complessità e in tutte le sue ambivalenze, a partire dagli eventi cruciali della vita del poeta: la morte dei genitori, vittime dello sterminio nazista, l'esperienza del lager, l'auto-esilio dalla capitale Bucovina sovietizzata verso una Bucarest vivace e libertaria, non ancora completamente assoggettata al regime comunista, la fuga verso Vienna, lo stabilirsi definitivo a Parigi, l'accusa di plagio, l'angoscia intollerabile per le recrudescenze antisemite e neonaziste in Europa, la malattia mentale e la morte tragica nella Senna. Questo libro, composito ed eterogeneo, mette insieme memorialistica, analisi poetica, sociologica e prosa letteraria, documentando l'atmosfera bucarestina di quella che Paul Celan definiva in francese """"cette belle saison des calembours."""" Postfazione di Mircea Tuglea."" -
Quel tempo terribile e magnifico. Lettere clandestine da San Vittore e dal lager di Bolzano e altri scritti
A diversi decenni dalla fine della seconda guerra mondiale vengono sorprendentemente alla luce lettere e biglietti clandestini che documentano ""in presa diretta"""" l'attività di un gruppo di donne e di uomini antifascisti deportati in un Lager delle SS decisi nonostante tutto a continuare a combattere il fascismo e il nazismo. A coordinare il comitato clandestino dei prigionieri nel campo di Bolzano fu Ada Buffulini. Le sue lettere, il suo diario di quegli anni e un memoriale scritto nell'immediato dopoguerra testimoniano con vivacità e freschezza il percorso di formazione di una giovane donna dalla famiglia triestina d'origine ai primi contatti con gli ambienti antifascisti a Milano negli anni dell'università, fino al turbine della guerra e della Resistenza. Prefazione di Tiziana Valpiana."" -
Cosa pretende una figlia dalla propria madre? La relazione tra madre e figlia da Freud a Lacan
L'autrice sbroglia i legami che si intrecciano nella relazione madre e figlia e porta un importante contributo alla comprensione dell'identità femminile. In questi legami ogni figlia cerca i segni della femminilità della propria madre, perché dalla relazione con lei dipenderà in gran parte la sua vita futura di donna e la sua identità femminile. Una questione attraversa il libro: come una donna costituisce la sua femminilità partendo dal modo in cui sua madre ha forgiato la sua? Avviene in un momento della vita, che una madre e una figlia abbiano bisogno di capire la natura delle relazioni che le legano reciprocamente, spesso in modo passionale tra rimproveri e allontanamenti. Questa ricerca così unica tra due donne, attraversate l'una e l'altra da questioni che riguardano la femminilità, va al cuore della loro identità: perché tra madre e figlia soggiace sempre l'enigma della sessualità femminile. M. Zalcberg ci conduce dal punto in cui Freud e Lacan ci hanno lasciati fino a oggi, su questa sottile relazione così desiderata, così dolorosa, ma così piena di promesse. Un libro scritto per tutte le figlie, da una donna, ma non solo per le donne. Tramite il supporto di vignette cliniche, accenni a miti, a romanzi e a film, il libro presenta concetti rigorosi con leggerezza e con un linguaggio libero da eccessi di tecnicismo, e testimonia una modalità di trasmissione della psicoanalisi che è propria di una scrittura femminile. Prefazione di Jean-Pierre Lebrun, postfazione e cura di Costanza Costa. -
Gli animali e l'etica
Agli animali è dovuta una qualche considerazione morale? È legittimo mangiarli, indossarli, utilizzarli nella ricerca, metterli in mostra (negli zoo) o farli esibire (nel circo e negli spettacoli acquatici)? Subiscono un danno da una morte indotta anticipatamente? La loro sofferenza ha un peso? E, in caso positivo, quanto vale? Conta anche quando confligge con gli interessi umani? Il libro di Francesco Allegri tratta il tema dell'attribuzione di status morale agli animali da un punto di vista non militante né pregiudizialmente avverso, servendosi degli strumenti dell'etica filosofica. Nel testo vengono presentate tutte le principali posizioni sviluppate al riguardo nella storia del pensiero occidentale, con particolare attenzione per il fitto dibattito contemporaneo. Il responso conclusivo a cui approda questa disamina è che gli animalisti hanno in gran parte ragione: molti dei nostri comportamenti verso gli altri esseri senzienti che con noi popolano la Terra non trovano alcuna giustificazione di fronte a un'analisi rigorosa.