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L' immagine musicale
Cos'è l'immagine musicale? Quali fonti ne documentano la natura e il significato? E quale funzione ha all'interno del discorso musicale? Con questi interrogativi si sono confrontati gli studiosi di Athena Musica (athenamusica.dar.unibo.it), il cui obiettivo è il rinnovamento degli oggetti e dei metodi della filosofia della musica e dell'estetica musicale. Le tematiche discusse dagli autori spaziano dalla tarda Antichità alla seconda metà del secolo scorso, e testimoniano la straordinaria ricchezza e vitalità del sapere musicale nelle sue insospettate intersezioni con le scienze e con le arti della tradizione europea. -
Rivista internazionale di filosofia e psicologia (2014). Vol. 2
"Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia"""" è un periodico peer review che pubblica i propri contenuti in full open access, senza richiedere contributi di natura economica a lettori e autori. RiFP si propone come luogo di riflessione critica sui nessi che legano reciprocamente la ricerca filosofica e quella psicologica (maggiori dettagli sotto la voce Info). Manoscritti originali, articoli di rassegna, discussioni e proposte di recensione su temi e volumi ritenuti di interesse per la rivista possono essere inviati in lingua italiana, inglese, tedesca e francese." -
L'internata numero 6
“Né diario né romanzo, ma con la verità cruda del primo e la fantasia del secondo”. Così veniva presentata al pubblico la prima edizione de L’internata numero 6, apparsa a Roma nell’ottobre 1944. Ma il libro, bello e coraggioso, di Maria Eisenstein (che nell’Epilogo si lasciava intendere fosse stata inghiottita dalla Shoah) costituisce anche la prima testimonianza diretta su un campo di concentramento dell’Italia monarchico-fascista. Chi era realmente Maria? E quali sono, nel suo testo, gli esatti confi ni tra fi ction e realtà, tra “diario romanzato” e denuncia civile? A queste domande, e a tante altre ancora, dà risposta ora Carlo Spartaco Capogreco, che dell’Autrice ci restituisce il volto, il vero nome, il percorso di vita. E ci racconta anche le vicende di questo libro – sempre fresco e sorprendente – che si inseriscono, a pieno titolo, nella storia intellettuale del nostro Paese e nelle sue politiche della memoria. -
Una società di pace. Il progetto politico-utopico di Sylvia Pankhurst
Questa ricerca vuole mettere in luce il progetto politico democratico di Sylvia Pankhurst attraverso l'affermazione dei movimenti popolari. Dopo essersi schierata da parte delle donne, passa a lottare in favore dei diritti delle classi subalterne, fino ad arrivare all'importante attività politica portata avanti nel continente africano, durante e dopo la seconda guerra mondiale, in favore della democrazia. Uno degli aspetti che qui andremo ad esaminare è come abbia lottato per l'affermazione della democrazia e della pace, per una riforma assistenziale e, soprattutto, per dare voce alle classi operaie. La studiosa ha affermato più volte: il popolo deve essere protagonista della politica del proprio paese per ottenere una forma di giustizia sociale. -
Lettera al futuro
La Carta ao Futuro di Vergílio Ferreira è un breve saggio filosofico in forma di epistola a un amico pubblicato in volume nel 1958. Scritta nel 1957 e pubblicata lo stesso anno nella rivista Vértice l’organo del movimento neorealista portoghese, Lettera al Futuro rappresenta il primo tentativo saggistico del romanziere-filosofo di trasposizione delle filosofie esistenzialiste in Portogallo. Inviata a un immaginario amico venturo «ti scrivo a distanza di un secolo, cinque secoli, mille anni…», la Lettera come in nuce specula sulle grandi questioni dell’io (impossibile da pensare se non come relazione con l’Altro), della Storia, della memoria e della conoscenza. In una prosa elegante e complessa che piega il portoghese alle rarefazioni concettuali dell’esistenzialismo, Lettera al Futuro è al contempo la testimonianza della rielaborazione dalla periferia delle posizioni di Sartre e Malraux ma anche un finissimo esercizio poetico sull’uomo del Novecento come interrogazione e come silenzio. -
L' economista mistico. È possibile un'economia spirituale?
Cosa ha a che fare l'economia con la sfera del divino, dello spirituale, del mistico? Dove troviamo le interconnessioni? Ci si rende conto che la proposta è di grande rilevanza teoretica, perché va in controtendenza con la tradizione occidentale (e occidentalistica) di separare e dividere ambiti di conoscenza e di esperienza (etica, filosofia e teologia; etica, teologia e scienza; etica e politica; etica ed economia, ecc.). La riflessione si snoda secondo una duplice prospettiva: da una parte il confronto con economisti, filosofi, teologi e teologhe che stanno pensando (e vivendo anche) modelli altri, prospettive nuove e quello con il pensiero di Raimon Panikkar dall'altra. -
Etica, responsabilità e giudizio in Hannah Arendt
La preoccupazione tardiva per ciò che Hannah Arendt ha chiamato le attività della vita della mente, relative all'azione, all'etica e alla politica, prende forma consistente dopo il processo a Adolf Eichmann. Se la questione centrale in ""Vita activa"""" è quella di pensare """"ciò che stiamo facendo"""" e attestare la preoccupazione che attraversa tutta la sua opera (la definizione dell'azione politica comune), già ne """"La vita della mente"""" l'autrice ci sfida a una fenomenologizzazione della vita contemplativa, il cui punto di vista privilegiato è la visibilità delle azioni e del linguaggio. Il punto cruciale per una praxis etica della visibilità è come il soggetto si singolarizza nella comunità politica, un'etica della responsabilità personale. Ci chiama a una costante """"resa dei conti"""", verso noi stessi, verso gli altri e verso il mondo. Questa etica della visibilità apre la possibilità di riproblematizzare il pathos tra il self e il mondo comune, tra coscienza e esperienza - i pilastri che ispirano una nuova simbologia etica nella politica."" -
Della fiaba. Jacob e Wilhelm Grimm e il pensiero poetante per i 200 anni di «Fiabe del focolare»
Per i 200 anni della raccolta dei Grimm (1815), si è realizzato un volume sulla Fiaba, che è la parola essenziale, ""originante"""" e generativa, """"matrice"""" del pensiero vivente. Il volume prende in visione le idee guida del Romanticismo per incontrare le personalità di Jacob e Wilhelm Grimm, Clemens Brentano, Ludwig Tieck e Wolfgang Goethe, uniti dal medesimo interesse per il fiabesco esemplarmente testimoniato nella raccolta dei racconti popolari, quale forma di poesia. Un'ampia sezione è dedicata alla """"Forma Fiaba"""" europea e al pensiero poetante partendo, dall'ampia riflessione filologica di M. Heidegger e dagli studi di Max Lüthi, e si conclude con la psicanalisi, nell'intento di salvaguardare l'essenza del fiabico. L'impatto simbolico della fiaba ha formato tante generazioni ed è importante farlo conoscere alle nuove e a quelle a venire. Ciò è di particolare importanza per comprendere la nostra identità e il nostro orizzonte simbolico come cittadini dell'Europa."" -
Genesi dell'immagine
Il motto ""immaginazione al potere"""", inneggiato dai movimenti di protesta del Sessantotto, si potrebbe ribaltare oggi nel """"potere dell'immagine"""". L'immagine infatti, oltre a pervadere la vita pubblica, domina la sfera intima dell'individuo e invade la sua percezione soggettiva. Quest'ultima non è mai riconducibile al semplice calco retinico ma, al contrario, è sottoposta all'elaborazione mentale: uno sguardo della mente rivolto alle immagini che in essa si disegnano. Mettendo a confronto le principali posizioni teoriche, da Platone al Concilio di Nicea e da Cartesio alle neuroscienze, il libro costruisce il filo rosso dell'immagine, prospettando un nuovo orizzonte in cui analizzare e interpretare la realtà. Postfazione di Paolo Spinicci."" -
Il discorso amoroso. Seminario a l'École Pratique des Hautes Études 1974-1976. Seguito da «Frammenti di un discorso amoroso» inediti
"Il linguaggio amoroso, 'altro linguaggio' [...:] attrito, frizione insopportabile che l'innamorato avverte tra il suo linguaggio amoroso (per lui: il linguaggio giusto) e ogni altro linguaggio: linguaggi costituiti dalla mondanità, dalla scienza, dalla moda, dalla generalità, avvertiti con orrore come artificiosità. [...] Artificiosità, sensazione della inversione del reale. Il mondano, lo scientifico, la generalità: falsa realtà. Veramente reale è l'Amore 'artificiosità'). Sensazione del soggetto innamorato: che l'Amore faccia vedere lucidamente la futilità, la vanità dei linguaggi non amorosi. L'Amore è mediatore di verità. Allargamento filosofico del sentimento amoroso. [...] Divergenza dei sistemi, l'altro linguaggio rinvia alla divergenza dei campi, dei sistemi. Due sistemi divergenti: l'Amoroso e il Mondano. Ogni accavallamento è intollerabile. Quindi: la nudità della relazione col mondo (di esclusione, di separazione). Ma la separazione (che è di fatto una valutazione) incontra codici culturali che l'alimentano e le servono da alibi. [...] All'innamorato in rottura con la mondanità, la socievolezza, la generalità, la conformità corrisponde un'estetica della dissimmetria, dell'inversione, dell'asindeto, della irregolarità. È almeno così che il soggetto innamorato si dice"""". Roland Barthes, 'Figura 8: Altro linguaggio', Seminario, 30 gennaio 1975" -
Senilità
Questa edizione di ""Senilità"""" ripropone il testo della princeps triestina apparsa nel 1898, documento di un momento euforico, quasi irripetibile, dell'attività creativa di uno fra i massimi romanzieri italiani. La accompagna un corredo esegetico che evidenzia la tecnica narrativa e lo stile dello scrittore, anche nella dimensione diacronica di un processo correttorio che si concluderà nel 1927 con la riedizione del romanzo. Il fitto rinvio ai testi sui quali è cresciuta la cultura europea di Svevo consente di ripercorrere persuasivamente il contesto entro cui la sua scrittura si è formata e di cogliere analogie a volte insospettate. Una narrativa, quella sveviana, di suggestiva singolarità e uniformità, che ha saputo restituire alla grande letteratura la dimensione della malattia nelle sue manifestazioni fisiche e psichiche, secondo le influenze della clinica sperimentale prefreudiana."" -
Il conflitto democratico
Incentrato sull'idea di agonismo politico, questo libro ci invita a non accettare il messaggio che ci viene inviato ormai ogni giorno: non ci sono alternative. Le alternative in realtà ci sono, ma implicano una riattivazione del conflitto e un ripensamento delle logiche dello scontro politico in un mondo che sta cambiando assai rapidamente. Dal cosmopolitismo al futuro dell'Europa, passando per la valorizzazione politica delle pratiche artistiche e la ridefinizione del concetto stesso di democrazia, Mouffe disegna lo scenario di un mondo multipolare in cui potrebbe imporsi un autentico pluralismo culturale e politico. -
La dolcezza delle lacrime. Il mito di Orfeo
Al suono della sua lira si immobilizzano le Simplegadi, le isole mobili che rischiano di far naufragare la nave Argo. La sua voce impedisce a quella malefica delle Sirene di ammaliare gli Argonauti. Nell'Ade, ascoltando il suo canto, le anime dei defunti piangono, le Erinni conoscono per la prima volta la dolcezza delle lacrime, Tantalo dimentica la fame e la sete eterne che lo tormentano. La sua storia con Euridice è la celebrazione più alta del supremo potere di incantamento della musica. Orfeo è il poeta. -
A Milano con Benjamin. Soglie ipermoderne tra «flânerie» e «time-lapse» (1912-2015)
Milano è acquatica, città di fantasmagoriche apparizioni eco-tecnologiche; è la città dei giardini verticali e sommersi. A cento anni dal viaggio di Walter Benjamin, Rosalba Maletta legge Milano a ritroso nel tempo: la guerra di Libia, il teatro di D'Annunzio, la città futurista, il liberty, Brera e il Cenacolo, ma attraversa anche quel villaggio globale che è il nostro presente. Emergono aspetti inediti di una pianta urbana complessa, infiltrata di ipermodernità e testimone di un mutamento antropologico in atto, nel dispiegarsi di Expo 2015 e ben oltre. Benjamin e le sue chiose alla ""società dello spettacolo"""" rivivono e proiettano la loro forza nel nostro futuro."" -
Utopie vocali. Dialoghi con Paolo Fabbri e William J. Samarin
Questo volume raccoglie una serie di conversazioni attorno al fenomeno della glossolalia, sviluppate da Michel de Certeau in dialogo con Paolo Fabbri e William Samarin. È il settembre del 1977 quando i tre studiosi si ritrovano a Roma per preparare i loro interventi in vista del seminario che avrà luogo l'anno successivo al Centro Internazionale di Semiotica di Urbino. Tale materiale, destinato inizialmente alla pubblicazione e rimasto fino a oggi inedito, viene per la prima volta riunito in un volume che prende il titolo dal saggio ""Utopies Vocales, Glossolalies"""" in cui, qualche anno più tardi, De Certeau avrebbe rielaborato alcuni dei temi già presenti nei dialoghi del '77. """"La presenza di Michel de Certeau in Italia"""", costante e attiva fino al 1982, oltre ad aver lasciato tracce di diverso tipo, dà conto di una fitta trama di connessioni tra l'Italia e la cultura contemporanea, soprattutto di area francese."" -
Biografie convergenti. Venti ircocervi filosofici
Se Plutarco compose le Vite parallele di famosi personaggi dell'antichità, qui si presentano le vite convergenti di coppie di celebri pensatori di ogni epoca che - mescolandosi e fondendosi - generano di volta in volta nuove buffe creature: gli ircocervi. Sta ai lettori indovinare le coppie di pensatori che, ibridandosi, vanno a comporre i vari ircocervi. -
Nel mare che ci unisce. Il petrolio nelle relazioni tra Italia e Libia
Il Trattato di amicizia, tirmato nel 2008 da Gheddafi e dall'allora presidente del consiglio Silvio Berlusconi, oltre a porre fine alle estenuanti controversie risalenti alla dominazione coloniale, ha segnato un passo in avanti nei rapporti tra i due Paesi, fornendo un modello per quella che potrebbe essere la futura cooperazione tra l'Italia e una Libia nuovamente pacificata. L'attuale guerra civile libica ha infatti interrotto la lunga e proficua collaborazione nel settore energetico, un settore sviluppatosi grazie all'impegno e all'attività dell'Ente Nazionale Idrocarburi. Sulla base di una ricca e ampia documentazione archivistica sono così ricostruiti e ripercorsi gli sviluppi dell'ENI in Libia lungo il periodo che separa l'oggi dalla Seconda guerra mondiale, passando in rassegna anche le crisi petrolifere del 1973 e del 1978. L'obiettivo della ricerca è quello di disegnare l'evoluzione del progressivo coinvolgimento italiano nello sviluppo dell'industria energetica libica e di capire come e quando la strategia degli idrocarburi si è sovrapposta alle relazioni politiche tra le due nazioni, relazioni spesso difficili e complesse ma sempre dominate da una medesima appartenenza geografica e geopolitica: il Mediterraneo, il mare che ci unisce. -
X-Men. Per un'etica indagata in stile mutante
Se il precedente ""Gli X-Men e la filosofia"""" ha indagato come è essere un mutante, il mutante che dunque siamo, il presente volume intende provare a lasciar raccontare ai fumetti degli X-Men qualcosa riguardo questioni di filosofia etica: un'etica del desiderio, come vuole Lacan, della responsabilità illimitata, come vuole Derrida, un'etica della libertà, della colpa e, soprattutto, un'etica ingrata, di un eroismo senza grazie (thankless heroism) alla portata però di ogni uomo. Un esercizio di filosofia mutante, per contenuto (i comics degli X-Men) e stile (filosofia e pop culture che si indagano e raccontano, insieme). Una filosofia che assume una nuova forma, contaminata, meticcia, ibrida, non fuggendo di fronte alla cultura popolare, ma ricavandone, invece, un modo per spianare una via nel pensiero, per aprire un cammino."" -
Da Heidi a Lady Oscar. Le eroine degli anime al femminile
Destinati a un pubblico femminile che va dai dieci ai diciotto anni, gli shojo anime hanno come protagoniste principali le orfanelle. Prive di un genitore oppure di entrambi, affrontano ogni sorta di ostacolo per farsi strada nella vita e affermare i propri ideali. Si parte da Heidi, la prima a essere trasmessa in Italia, per arrivare a Lady Oscar, che proprio orfana non è, ma è come se lo fosse. -
La brutalità delle cose. Trasformazioni psichiche della realtà
In ogni esperienza psichica, come pure nella produzione di un'opera d'arte, è presente un nucleo intrasformabile, che resiste a qualsiasi intervento su di esso. Siamo abituati a trattare queste alterità irriducibili e radicali in modo da adattarle alle nostre modalità di conoscenza e al nostro vissuto, ma in realtà esse costituiscono la materia bruta del nostro vivere e quindi della nostra umanità. Possiamo tuttavia operare su di esse mediante delle trasformazioni che, pur non alterandone la sostanza, le immettano in una configurazione diversa, generando delle forme nuove. La psicoanalisi può favorire questo percorso, difficile e rischioso, fornendo un'attrezzatura resistente, come una tuta sofisticata, che permetta di attraversare gli spazi siderali della vita psichica e della realtà umana, senza andare in fiamme al primo impatto. Nel mondo attuale ci troviamo a far fronte a problematiche mai poste prima, sradicanti le vecchie certezze, perturbanti rispetto alle usuali esperienze di noi stessi e degli altri. Incontriamo conflittualità disorganizzate e frammentarie alle quali la psicoanalisi può tentare di rispondere adoperando la modalità che è alla base stessa della sua teoria e della sua clinica: una procedura aperta, non difensiva, che allarghi il campo di esperienza piuttosto che circoscriverlo. Per questo appare necessario il suo intreccio con le varie forme del sapere in modo da riuscire a mettere in collegamento aspetti e livelli diversi della realtà psichica...