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Quaderno dell'Istituto di psicoterapia del bambino e dell'adolescente. Vol. 45: Identità.
In questo volume viene proposta una composizione di lavori che sono stati portati ai seminari Aggipsa nel 2015 e un estratto dei seminari clinici tenuti presso l'istituto nel 2016. Nella prima parte del quaderno il filo conduttore degli approfondimenti portati ai gruppi di lavoro Aggipsa a Roma riguarda l'attenzione ai nuovi strumenti di definizione identitaria dell'adolescente e le loro potenziali declinazioni nel lavoro terapeutico. Nella seconda parte del volume sono proposti due seminari che offrono una riflessione su diverse applicazioni di strumenti di matrice psicologica - l'analisi peritale e giuridica da un lato e la conduzione di Gruppi Balint dall'altro - esportati in contesti più ampi dove si possono tracciare feconde risonanze. -
Il Protagora (2014). Vol. 21-22: Libertà di stampa, Marx, Italia del risorgimento, Dal Pra, Simondon.
Rivista di filosofia e cultura fondata nel 1959 da Bruno Widmar, diretta da Fabio Minazzi e codiretta da Evandro Agazzi, Fulvio Papi e Jean Petitot. -
Il Protagora (2015). Vol. 23-24: Marx, Einstein, Simondon, Martinetti, omaggio a Fabio Minazzi, «Cronache pretiane».
Rivista di filosofia e cultura fondata nel 1959 da Bruno Widmar, diretta da Fabio Minazzi e codiretta da Evandro Agazzi, Fulvio Papi e Jean Petitot. -
Homo ab humo dicitur
Il presente lavoro analizza il ""Commento al Vangelo di Giovanni"""" di Meister Eckhart, opera che fa della radicalità speculativa entro la relazione Dio-uomo il suo principale fulcro problematico. Non dimenticando gli approdi raggiunti da Eckhart nelle altre opere, latine e tedesche, e facendo riferimento all'influsso sul pensiero di Niccolò Cusano, il testo mira a sondare la natura della divinità, l'origine dell'uomo e le modalità del rapporto tra l'ente situato e la sua prima sorgente all'interno della filosofia eckhartiana. La divinità, intesa come abisso e grazia, costituendo l'uomo secondo una dinamica di univocità dell'essere e analogia di attribuzione, crea un ente a cui è affidata la possibilità di confermare l'eccellenza della imago Dei. L'Abgeschiedenheit e la Gelassenheit rappresentano l'opera interiore in grado di conferire all'essere umano lo statuto divino, uno stato supremo dell'essere e del conoscere che può tradursi nelle opere dell'uomo e transitare lungo i sentieri della molteplicità."" -
Arkete. Rivista di studi filosofici (2016). Vol. 1: Categorie ontologiche e conoscenza del mondo fenomenico.
Rivista annuale di studi filosofici. -
Ritorno sulla questione ebraica
"Chi è antisemita e chi non lo è?"""". Per rispondere a questa domanda Elisabeth Roudinesco si lancia in una lunga e articolata disamina storica sull'antisemitismo (e sulle sue differenze dall'antigiudaismo medievale o di epoca illuminista) che nasce e si radica in Europa alla fine del XIX secolo diventando, in pochi decenni, uno dei codici culturali più condivisi. La Shoah, il negazionismo (vero e proprio """"grande delirio devastatore""""), il conflitto israelo-palestinese (attraverso il quale viene ripercorsa la storia del movimento sionista) hanno rilanciato il dibattito, un dibattito che l'autrice affronta convocando le figure più significative (da Freud a Hannah Arendt, da Voltaire a Celine) e i momenti salienti (come il processo Eichmann), offrendoci un'analisi lucida della presenza, del significato, delle sottili sfaccettature e degli usi dell'antisemitismo oggi." -
Riprendersi la vita. Dal trauma della malattia al ben essere dopo la guarigione
In ambito psicoterapico è ormai universalmente riconosciuta l'efficacia del trattamento EMDR per la sua capacità di aiutare le persone ad affrontare eventi traumatici e a sviluppare le proprie risorse interiori. Il libro è rivolto a tutti coloro che desiderano conoscere l'EMDR, con particolare attenzione al suo utilizzo in ambito psiconcologico, per la sua validità nello sviluppo del sistema di autoguarigione dei pazienti oncologici. Proprio di trauma, di stress e dei disagi a esso correlati si parla in questo libro, perché una malattia come il cancro è, nella maggior parte dei casi, una dolorosa esperienza che sconvolge la vita di una persona e di coloro che le sono vicini. Anche esperienze avverse precoci, oltre allo stress cronico, possono causare alterazioni nel funzionamento di strutture neuroendocrine e del sistema nervoso centrale. Tuttavia, nel nostro cervello esiste un meccanismo innato capace di elaborare le esperienze negative, stressanti o traumatiche. In alcuni casi questo meccanismo si blocca e il ruolo dell'EMDR è di fornire uno stimolo affinché nel cervello si possa riattivare questo naturale processo di guarigione. Nel testo la spiegazione di concetti teorici e scientifici è integrata dalle testimonianze dirette dei pazienti e, talvolta, degli psicoterapeuti, che raccontano storie di dolore, di malattia, ma anche e soprattutto storie di speranza e di resilienza. I pazienti oncologici che si sottopongono al trattamento EMDR, infatti, possono trovare in esso uno strumento potente ed efficace per la valorizzazione delle risorse interiori individuali, attraverso il ripristino dell'equilibrio emotivo e relazionale a seguito della rielaborazione dei ricordi traumatici. Questo libro accompagna il lettore verso una maggiore consapevolezza che ""si può fare qualcosa"""", si può uscire dal mal essere in cui ci si trova, si può intervenire sulla sofferenza e andare verso una condizione di maggior ben essere. Prefazione di Isabel Fernandez e presentazione di Vincenzo Soresi."" -
Libertà relazionale. Caratteristiche del campo interpersonale
In ""Libertà relazionale"""" si affrontano le proprietà emergenti del campo interpersonale nella clinica psicoanalitica e psicoterapeutica partendo da concetti quali l'esperienza non formulata, la dissociazione e l'enactment. Stern considera analista e paziente insieme, poiché la loro condotta conscia e inconscia costituisce la sostanza del campo. Se infatti la natura del campo determina l'esperienza creata da paziente e analista, la diade terapeutica riconfigura incessantemente il campo. La """"libertà relazionale"""" è la concezione interpersonale del campo formulata da Stern, che l'autore confronta con l'opera dei teorici bioniani del campo. Il ruolo del campo viene tra l'altro esaminato nel trattamento del trauma, nel contesto della tecnica terapeutica, nella valutazione della ricerca quantitativa, dell'utilità del concetto di fantasia inconscia, nel trattamento del paziente difficile. """"Libertà relazionale"""" è una dichiarazione chiara, autorevole e spassionata dello stato attuale della teoria psicoanalitica e della riflessione clinica relazionale, e un'introduzione ad alcune questioni centrali della psicoanalisi contemporanea."" -
Il filo rosso dell'ecologia
A dieci anni dalla morte di André Gorz (Vosnon, settembre 2007), un volume per ricordare il prezioso lavoro teorico del filosofo fondatore dell'ecologia politica. Tre interviste (1990, 2003, 2005) e un saggio inedito risalente al 2004 attraversano gli assi principali del pensiero di Gorz - questione ambientale, trasformazioni del lavoro, tendenze dello sviluppo capitalistico - e anticipano alcuni temi di stretta attualità, come quello del reddito di base. Un'opera che riscopre la concezione innovativa di uno degli ultimi maître à penser della politica e del giornalismo francese, che con i suoi libri aperti a teorizzazioni antiautoritarie ed ecologiste ha influenzato in modo significativo l'esperienza della sinistra europea. -
Il disegno del piacere
Scrive Jean-Luc Nancy: ""Il disegno è la forma non data, non disponibile, non formata. È dunque, al contrario, il dono, l'invenzione, il sorgere o la nascita della forma."""" Pubblicato da Galilée nel 2009, questo saggio di Nancy sul disegno, ancora inedito in Italia, costituisce un riferimento non solo per le arti visive, ma per l'arte tutta. Il piacere del disegno risiederebbe, secondo il filosofo, nell'infinito desiderare e nella tensione da esso prodotta, e non tanto nella sua realizzazione, poiché più si capisce l'opera d'arte, meno la si gode."" -
Non si riesce mai a parlare di cio che si ama
Scritto per il convegno su ""Stendhal e Milano"""" (Milano, 19-23 marzo 1980), questo, a quanto pare, è l'ultimo testo di Roland Barthes (Cherbourg, 12 novembre 1915 - Parigi, 26 marzo 1980). La prima pagina era stata dattiloscritta. La seconda pagina risulta inserita nella macchina per scrivere il 25 febbraio 1980, il giorno in cui Barthes fu investito da un camioncino (ricoverato in ospedale, morì dopo circa un mese). Si tratta di un testo terminato, stando al modo in cui esso si presenta, anche se, forse, come era solito fare, Roland Barthes vi avrebbe apportato qualche modifica, come risulta che abbia fatto sulla prima pagina."" -
Tra inquietudine e fede. Corrispondenza (1967-1992)
Il presente volume raccoglie in maniera integrale lo scambio epistolare, costituito da cinquantatré missive, intercorso tra Emil Cioran e George Balan nel periodo 1967-1992. In pieno regime comunista, nell'agosto del 1965, Balan si imbatte per caso nella lettura dell'opera giovanile di Cioran ""Cartea amagirilor"""" (1936). Nonostante questi sia considerato un pensatore """"sospetto"""" dall'intellighenzia della Repubblica Socialista di Romania, finanche un """"traditore"""", per le posizioni critiche espresse dall'esilio parigino verso la nazione che gli ha dato i natali, Balan, affascinato dalla sua prosa, decide di approfondire la conoscenza dell'autore e di riabilitare la sua figura in patria. Inizia così tra i due intellettuali un intenso scambio epistolare, che si protrae negli anni e che lascia trasparire, al di là dell'amicizia, una diversa, opposta concezione riguardante il rapporto tra inquietudine e fede. La fervida spiritualità cristiano-ortodossa di Balan si scontra spesso con il profondo scetticismo di Cioran. Malgrado ciò, Balan è costretto a riconoscere nel pensatore di Ra?inari """"uno degli spiriti più religiosi del secolo"""" e, al tempo stesso, un autentico """"maestro"""" nell'evoluzione del proprio percorso esistenziale."" -
D'un disastro oscuro. La fine della verità di Stato
Scritto a caldo al momento del tracollo dell'Unione Sovietica, il pamphlet di Badiou prende in contropiede ogni lettura luttuosa e malinconica della fine del socialismo reale. La ""fine della verità"""" di Stato annuncerebbe invece un nuovo inizio per l'ipotesi comunista, finalmente svincolata dalla propria incarnazione ufficiale staliniana e post-staliniana. Con una nota pensata da Badiou appositamente per quest'edizione e un'intervista in appendice a cura di Livio Boni."" -
Bhagavad Gita. Con un commento del testo basato sul Gita Bhaṣya di Ramanuja
La Bhagavad Gita consiste in un dialogo tra maestro e discepolo, Krsna e Arjuna, che avviene sul campo di battaglia dove si fronteggiano gli eserciti armati dai due rami della stessa famiglia regnante; il colloquio comincia con la crisi di coscienza di Arjuna, schierato in una delle due fazioni, sgomento dinanzi alla prospettiva di dover massacrare amici e parenti per affermare i suoi diritti. Di là del significato letterale del testo, nelle parole di Arjuna si scorge il lamento dell'anima impegnata in un conflitto esistenziale che sembra sopraffarla e al quale, in qualche modo, cerca di sottrarsi: egli è l'emblema dell'uomo che, nel momento cruciale della battaglia contro se stesso, rappresentata nel testo da una guerra fratricida, tende a tergiversare, a fare un passo indietro; non vorrebbe abbandonare, per una sorta di attaccamento o di timore, quelle negatività che pure riconosce come tali, ma che considera anche parte di sé, cioè suoi ""parenti"""", vale a dire i suoi difetti, i suoi vizi, le sue cattive abitudini, la sua debolezza nei confronti dei piaceri sensoriali; difetti con i quali ha sviluppato nel corso degli anni una grande familiarità e dai quali una parte di sé, inconsciamente, non vorrebbe separarsi. Per dirla con le parole di san Paolo, Arjuna deve deporre l'uomo vecchio, con la sua condotta, e rivestire l'uomo nuovo; ma per arrivare a questo deve imparare ad agire senza attaccamento, cogliendo in ogni azione, anche la più semplice, un significato che l'uomo vecchio, dedito esclusivamente alla soddisfazione del proprio ego, non riusciva a scorgere: la sacralità di ogni azione compiuta nell'adempimento dei propri doveri quotidiani, anche i più semplici, quando questa sia concepita come un'offerta al Maestro interiore, e non motivata dal proprio personale tornaconto."" -
La cartolina. Da Socrate a Freud e al di là
"Leggevi una lettera d'amore un po' rétro, l'ultima della storia. Ma non l'hai ancora ricevuta. Sì, per mancanza o per eccesso di indirizzo, acconsente a cadere nelle mani di chiunque: una cartolina, una lettera aperta in cui il segreto appare ma indecifrabile. Puoi tenerla o farla passare, per esempio, per un messaggio di Socrate a Freud. Cosa vuole dirti una cartolina? A quali condizioni è possibile? La sua destinazione ti attraversa, tu non sai più chi sei. Nel momento stesso in cui dal suo indirizzo ti interpella, unicamente te, invece di rintracciarti ti divide o ti scarta, qualche volta ti ignora. E tu ami e non ami, fa di te quello che vuoi, ti prende, ti lascia, ti dona. Dall'altro lato della cartolina, guarda, ti è rivolta una frase, S e p, Socrate e plato. Il primo, per una volta, sembra scrivere e anche con l'altra mano cancellare. Ma Platone, con il dito teso alle sue spalle, che fa? Mentre ti industri a rivoltarla in tutte le direzioni, è l'immagine che ti mette sottosopra come una lettera, ti decifra anticipatamente, preoccupa lo spazio, ti fornisce parole e gesti, tutti i corpi che credi di inventare per accerchiarla. Ti trovi, tu, sulla sua traiettoria. Il supporto spesso della carta, un libro pesante e leggero, è anche lo spettro di questa scena, l'analisi tra Socrate e Platone, nel programma di qualcun altro. Al pari del cartomante, un """"fortune-telling book"""" veglia e specula su quanto-deve-succedere, su cosa può voler dire accadere, dover accadere, lasciare o far accadere, destinare, indirizzare, inviare, lasciare in legato, ereditare, ecc., se questo significa ancora, tra qui e lì, il vicino e il lontano, da und fort, l'uno o l'altro. Inquadri l'argomento del libro: tra le poste e il movimento analitico, il principio di piacere e la storia delle telecomunicazioni, la cartolina e la lettera rubata, in breve il transfert da Socrate a Freud e al di là. Questa satira di letteratura epistolare doveva essere farcita: di indirizzi, di codici postali, di missive criptate, di lettere anonime, il tutto affidato a tanti modi, generi e toni. Vi abuso anche di date, firme, titoli o riferimenti, perfino della lingua."""" (J.D.)" -
Sociologia del rischio
In queste pagine, l'autore si sofferma su un fenomeno che negli ultimi anni ha preso il sopravvento non solo nei giochi politici ed economici messi in atto dagli stati, ma anche e soprattutto nelle nostre vite di tutti i giorni: il rischio.rnrnNel corso della sua carriera, David Le Breton ha sempre dimostrato grande abilità nel cogliere i cambiamenti del contemporaneo, interpretandoli alla luce del pensiero sociologico. In queste pagine, l'autore di opere di successo come La pelle e la traccia e Antropologia del dolore, si sofferma su un fenomeno che negli ultimi anni ha preso il sopravvento non solo nei giochi politici ed economici messi in atto dagli stati, ma anche e soprattutto nelle nostre vite di tutti i giorni: il rischio. In un'epoca in cui l'insicurezza regna sovrana, quale ruolo occupano il rischio e la paura e da cosa sono originati? La riflessione di Le Breton rappresenta anche una disamina delle principali tipologie di insicurezza sociale, e chiama in causa questioni non soltanto di carattere culturale, ma anche etico. -
Quando le immagini prendono posizione. L'occhio della storia. Vol. 1
A partire dall'analisi delle opere ""L'Abicì della guerra"""" e """"Diario di lavoro"""", Georges Didi-Huberman approfondisce le dinamiche, le idee e le disposizioni formali della riflessione di Bertolt Brecht sulla guerra. Un percorso che, passando in rassegna i documenti visuali e i reportage fotografici raccolti da Brecht sulla seconda guerra mondiale, attraversa alcuni motivi cruciali per il pensiero del drammaturgo tedesco, come il concetto di esilio e quelli di rilettura e di costruzione della storia attraverso il montaggio delle immagini. Obiettivo dell'opera è quello di individuare nei montaggi brechtiani un momento fondamentale della cultura europea del Novecento e un modello di intersezione tra l'esigenza dell'interpretazione della storia, la sfida del politico e lo spazio estetico. Didi-Huberman si sofferma con particolare attenzione sull'esperienza brechtiana della """"messa in scena"""" quale processo conoscitivo in cui gli elementi del montaggio - come """"le riproduzioni delle opere d'arte, le fotografie della guerra nei cieli, i ritagli di giornale, i volti di chi gli stava vicino, gli schemi scientifici, i cadaveri dei soldati sui campi di battaglia, i ritratti dei dirigenti politici, statistiche, le città in rovina, nature morte, paesaggi e le opere d'arte rese oggetto di vandalismo dalla violenza militare"""" - intrattengono fra loro un rapporto vivo e dialettico, che non li irrigidisce nelle strette maglie della presa di partito, ma li colloca piuttosto sul versante critico del sapere e del vedere che ogni presa di posizione necessariamente comporta."" -
Nel cammin di nostra vita. Dante, Petrarca e Boccaccio visti da vicino
Il libro si compone di un trittico di saggi, ognuno dei quali offre un’ampia panoramica sulle rispettive tre corone trecentesche (Dante, Petrarca e Boccaccio).rnrnrnIl libro si compone di un trittico di saggi, ognuno dei quali offre un'ampia panoramica sulle rispettive tre corone trecentesche (Dante, Petrarca e Boccaccio). Si indirizza, oltreché agli specialisti, a tutti gli appassionati e ai curiosi che vogliano riaccostarsi alla nostra massima letteratura antica. Il primo capitolo è dedicato alla vita di Dante, narrata sulla base di una ricognizione delle fonti biografiche antiche e moderne, tra le quali spicca, per importanza e profondità artistica, il Trattatela in laude di Dante di Giovanni Boccaccio, il padre della narrativa europea e il primo tempestivo pontefice del culto dantesco. Francesco Petrarca e Giovanni Boccaccio, ai quali sono dedicati i restanti due capitoli, sono i dioscuri che hanno fondato la tradizione letteraria moderna, con la responsabilità di amministrare l'eredità dantesca, secondo due prospettive culturali profondamente diverse l'una dall'altra. I saggi raccolti mirano così a raccontare a un lettore odierno in cosa consista la perenne giovinezza artistica dei nostri capolavori delle origini. -
Animali in rivolta. Confini, resistenza e solidarietà umana
La resistenza si ha quando gli animali agiscono ripetutamente contro il proprio interesse per sottrarsi a situazioni di oppressione.rnrn«Il saggio offre gli strumenti necessari per interpretare correttamente - come fenomeni di resistenza appunto - quanto è comunemente derubricato ad aneddoto insignificante e da ridicolizzare - dalle evasioni alle aggressioni, dalle fughe alle automutilazioni degli animali reclusi.» - il manifestornrnrnrnNel 2000, mentre veniva condotta al mattatoio di Brooklyn, una mucca scappò per salvarsi la vita. La fuga andò a buon fine. Anche se era previsto che Queenie, come fu poi ribattezzata, dovesse essere riportata al macello, lo sdegno sollevato attorno al caso prevalse, risparmiando alla bestia un terribile destino. Sarat Colling prende in esame le vicende degli animali fuggiti dai macelli e analizza l'impatto che queste storie hanno avuto sull'opinione pubblica. Obiettivo della ricerca è quello di comprendere le forme di resistenza degli animali e il ruolo delle loro storie nella messa in discussione delle modalità con cui gli umani, e in particolare i consumatori, prendono le distanze dalla violenza delle imprese zootecniche. Nel volume sono riportate sei storie che consentono di esaminare in maniera approfondita i casi di fuga animale occorsi nello stato di New York. L'indagine si colloca nel campo interdisciplinare dei critical animal studies e attinge alle più recenti teorie elaborate dalla geografia animale, dai femminismi transnazionali e dall'analisi critica del discorso. Questo contributo affronta nello specifico la resistenza degli animali allevati e mette a confronto le esperienze e le rappresentazioni di tale resistenza sia da una ""prospettiva dal basso"""", acquisita tramite chi si prende cura degli animali, sia da una """"prospettiva dall'alto"""", che traspare dalle raffigurazioni presenti nei principali mass media influenzati dalle multinazionali."" -
La vita si cerca dentro di sé. Lessico autobiografico
Raccontarsi per rileggere la propria esistenza alla luce di una nuova prospettiva.rnrnrnDuccio Demetrio, filosofo dell'educazione e fondatore della Libera Università dell'Autobiografia, ci mostra in questo libro come intraprendere un percorso di autoformazione coraggioso e creativo. Nella prima parte, Demetrio discute da un punto di vista teorico l'approccio autobiografico come fonte di formazione di sé e come modalità per un'interpretazione simbolica della propria vita. Nella seconda, vengono presentate le parole chiave che compongono il ""lessico autobiografico"""", un insieme di termini che rinviano al lavoro di autonarrazione. È dunque questo un libro sul senso dello scrivere personale in grado di orientare il lettore verso i passaggi tematici e gli snodi esistenziali indispensabili per intraprendere una scrittura autobiografica non superficiale o banale. Perché, come sostiene Demetrio, """"il bisogno di raccontarsi è una costante della nostra esistenza. Arriva il momento in cui raccontare la propria storia diventa una necessità. Non si tratta solo di affidare le proprie memorie a un foglio di carta o a una pagina elettronica; scrivere di noi e della nostra vita passata sollecita una maturazione interiore"""".""