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Piazza Fontana. Noi sapevamo. Golpe e stragi di Stato. La verità del generale Maletti
L’indagine dei tre giornalisti riapre gli archivi del generale e uno spiraglio di verità lontano dalle versioni ufficiali.rnrnrnCosa accadde veramente in piazza Fontana alle 16.37 di quel 12 dicembre 1969? Per quale motivo i servizi segreti intervennero per depistare le indagini? Chi furono i responsabili di questa e delle molte altre stragi che si susseguirono in una micidiale escalation di violenza a cavallo tra la fine degli anni Sessanta e dei Settanta? Perché lo Stato, pur sapendo, non reagì? Dopo oltre 35 anni di latitanza sudafricana, l'ex generale del S.I.D. (Servizio Informazioni Difesa) Gian Adelio Maletti, unico condannato in via definitiva nei processi per la strage di piazza Fontana, accetta finalmente di raccontare la sua verità ai giornalisti Andrea Sceresini, Maria Elena Scandaliato e Nicola Palma. Superata la soglia dei novant'anni, Maletti rende noti per la prima volta nomi e cognomi di mandanti ed esecutori, complici e conniventi, sfogliando le pagine più oscure di un album di ricordi che attraversa un'intera, tragica stagione della storia italiana. I sette chili di tritolo alla Banca Nazionale dell'Agricoltura in piazza Fontana, la bomba nel cestino di piazza della Loggia, i quattro colpi di pistola con cui venne freddato Mino Pecorelli, si intrecciano alle trame della Loggia P2, alla storia di Ordine Nuovo e dell'Avanguardia Nazionale, ""lo so i loro nomi"""", afferma Maletti in un passaggio dell'intervista. L'indagine dei tre giornalisti riapre gli archivi del generale e uno spiraglio di verità lontano dalle versioni ufficiali. Prefazione di Paolo Biondani."" -
I diari di Raqqa. Vita quotidiana sotto l'Isis
Samer (è uno pseudonimo), 24 anni, resiste nell’unico modo possibile: scrivendo. Per raccontare e per non dimenticare. In una città dove scrivere è punito con la morte. Questo è il suo diario.rn«Grazie alla coraggiosa testimonianza di Samer entriamo in un mondo diverso, a misura d’uomo, concreto. Niente scenari di guerra o truppe che avanzano, niente roboanti dichiarazioni politiche. Ci sono invece funzionari che sponsorizzano la corruzione, medici privati della capacità di operare. E poi pacchi di riso e pantaloni. I primi arrivano a costare così tanto che diventa impossibile nutrirci una famiglia. Quanto ai secondi, che c’entrano i pantaloni con la guerra?» - criticaletteraria.orgrn“I diari di Raqqa” raccontano anche un’altra lotta: quella clandestina, per la sopravvivenza e per conquistarsi un pezzetto di libertà quotidiana. - Radio TrernrnrnDa quando è stata occupata dall'Isis, la città di Raqqa, in Siria orientale, è diventata una delle città più isolate e terrorizzate sulla terra. La vendita di televisori è stata proibita, indossare pantaloni della lunghezza sbagliata è reato e utilizzare un telefono cellulare è considerato un crimine imperdonabile. I giornalisti non sono ammessi e la punizione per chi parla con i media occidentali è la decapitazione. Nonostante questo, attraverso mesi di conversazioni nervose e spesso interrotte, la BBC è riuscita a entrare in contatto con un piccolo gruppo di attivisti, Al-Sharqiya 24. Alla fine, uno dei membri ha coraggiosamente accettato di scrivere un diario delle sue esperienze. Dopo aver visto massacrare amici e parenti, ridurre in pezzi la vita della sua comunità e rovinare l'economia locale da questi estremisti nutriti solo di odio, Samer ha reagito nell'unico modo possibile: raccontando al mondo quello che accade nella sua amata città. Ecco la storia di Samer. -
Quel che Lacan diceva dell'anoressia
Jacques Lacan non ha mai dedicato all'anoressia un'esposizione sistematica. Nell'arco del suo vastissimo insegnamento, si rintracciano solo poche note, a volte molto brevi, spesso ricche di aporie e cambi di prospettiva. L'anoressia, di volta in volta, è intesa da Lacan come fissazione alla madre, come effetto traumatico dello svezzamento, come abbandono alla morte, come manovra di separazione, come scudo e supporto del desiderio. Questo testo prova a tenere aperte le contraddizioni e a valorizzare la ricchezza clinica e teorica delle vie praticate da Lacan nella sua interrogazione intorno all'anoressia. È questa la bellezza del suo insegnamento: ancora una volta, Lacan si rivela capace di fare emergere la verità nello scarto generato da diverse prospettive sullo stesso oggetto, scardinandola dal luogo di una cristallizzazione monolitica, facendola vivere nel movimento stesso del suo pensiero. -
L' impegno di una vita: insegnare a pensare
In questo scritto Matthew Lipman racconta, con stile autobiografico, il suo percorso di ricerca filosofico, esistenziale e politico che lo ha condotto a creare il progetto della ""Philosophy for Children"""". Attraverso questo testo si intrecciano ricordi, idee e riflessioni dell'autore che, a partire dall'infanzia sino a giungere all'età adulta, hanno creato il tessuto teorico e pratico del suo impegno filosofico. Si tratta di un'occasione preziosa per approfondire le potenzialità emancipative offerte dalla """"Philosophy for Children"""". """"L'obiettivo che mi sono proposto con questo libro non era di scrivere la consueta autobiografia nella quale venisse rivelata per intero l'esistenza - professionale e privata - dell'autore. Mi premeva, piuttosto, realizzare un'opera in cui il lettore potesse trovare argomenti di interesse comune e, nello specifico, i passaggi cruciali nella storia della 'Philosophy for Children'. Solo se possiedi tutte queste cose - idee, ideali, una metodologia appropriata e coraggio - puoi cominciare a distinguere mezzi e fini e poi riunirli così che operino efficacemente insieme come se fossero una cosa sola."""" Prefazione di Duccio Demetrio. Postfazione di Pino Boero."" -
Scritti sulla guerra (1745-1748)
Il volume raccoglie gli scritti di David Hume sulla guerra: ""L'insurrezione giacobita del 1745 e la difesa del prevosto di Edimburgo"""", """"L'incursione britannica del 1746 sulla costa francese"""" e """"La spedizione del 1748 presso le corti di Vienna e Torino"""". I primi due fanno luce sulla guerra civile e sul conflitto Inghilterra-Francia, mentre il terzo riproduce integralmente un diario di viaggio tra le capitali europee settecentesche in tempo di guerra. Tali testi, da cui emerge lo sguardo realista e a tratti ironico di Hume sulla """"miserabile guerra"""", si collocano in una fase decisiva per lo sviluppo del suo pensiero politico e ci consegnano una figura inedita del filosofo come cultore dell'arte bellica, esperto di strategie militari, ufficiale amico di generali e ministri, osservatore acuto delle personalità dei sovrani e delle dinamiche internazionali."" -
Opere epistemologiche. Vol. 1
Questo libro intende riproporre, dopo venticinque anni dalla prima pubblicazione italiana, le quattro opere epistemologiche di H.J. Poincaré. Molto tempo è passato: contemporaneamente a un'elogiabile ricerca di un modo più creativo di fare filosofia della scienza, si è assistito alla perdita di conoscenze rispetto alla storia della filosofia della scienza. È importante restituire alla pubblica conoscenza testi classici come le opere epistemologiche di Poincaré, testi sui quali gli studenti di oggi possono formarsi e plasmare le proprie capacità creative. Rileggere classici è fonte di riflessione creativa che costringe a vedere con occhi diversi problemi contemporanei, trovando spunti per nuove soluzioni. -
Marisia. Frammenti di una vita
Momenti della vita di Marisia, che dopo la morte della madre lascia Vienna per ritornare in Slovacchia. Qui trova lavoro come infermiera e un nuovo compagno, entrerà a far parte della numerosa famiglia di lui e infine scoprirà di non essere figlia unica, come aveva sempre saputo. Gli elementi che compongono la vita quotidiana, banali, teneri, difficili, si incrociano con avvenimenti straordinari. Il tutto raccontato dalla prospettiva di Marisia, in prima persona. I ricordi della madre, la sua vita amorosa e familiare, la vita come immigrata e il mondo del lavoro, la scoperta di un fratello, tutto questo ci viene raccontato dalla sua voce, dalla sua prospettiva interiore e attraverso il suo continuo voler trovare una spiegazione ""razionale"""" in tutto."" -
Non c'è e non deve esserci
Dodici racconti che dischiudono il microcosmo della famiglia e delle relazioni personali con una prosa minimalista in cui gli oggetti parlano più dei personaggi, antieroi prigionieri della quotidianità. La voce di una delle più importanti rappresentanti della prosa breve in Ungheria. -
Parole, silenzi e non-detti nelle organizzazioni
Il taccuino propone uno sguardo insolito sul mondo organizzativo. L'organizzazione è intesa come spazio antropologico in cui si scambiano beni immateriali e non solo materiali. Si vuole riflettere a partire da situazioni di esperienza professionale sulla natura, il peso e il senso delle parole e dei silenzi che accompagnano e strutturano la vita delle persone al lavoro. -
Condannate al silenzio. Le eretiche medievali
Il volume intende indagare luci e ombre sulle eretiche medievali che, quanto più diventano protagoniste di un'avventura di libertà religiosa, tanto più risultano assenti, nonostante una ricca presenza qualitativa e quantitativa nella documentazione, il percorso parte dal ""silenzio"""" delle eretiche del XII secolo per giungere al rovesciamento del """"silenzio"""" che caratterizza l'attenzione intorno al creazione del fenomeno della stregoneria."" -
Tardività. Freud dopo Lacan
In psicoanalisi la Nachträglichkeit ci mostra anzitutto una cosa: per fare un trauma occorrono due tempi: qualcosa diviene vero, ma solo ""dopo""""; l'effetto tangibile di un'esperienza appare sempre più tardi e un ricordo rimosso diventa trauma solamente nachträglich, tardivamente. L'intuizione di Freud è che l'inconscio è qui, nella coscienza, secondo una relazione di coesistenza e simultaneità difficile da pensare e tuttavia ineludibile: c'è qualcos'altro, ma non in un altrove trascendente. Per questo dove l'inconscio è (wo Es ist), in atto, là l'Io sarà stato (wird Ich gewesen sein), sarà stato un fatto o un significato. Il ritardo è irriducibile perché è strutturale ed è tutt'uno con le cose. Il ritardo è anzi la cosa stessa, ma non è l'assoluto. La Cosa s'attarda ma è simultanea. Che l'effetto tangibile di un'esperienza appaia solo più tardi e che qualcosa divenga vero unicamente dopo significa allora, come affermano i filosofi del processo, che """"il tutto non è dato"""" e che l'inconscio è reale."" -
La mia vita incisa nell'arte. Una biografia di Emma Dessau Goitein
Narrazione rigorosamente al femminile: i drammatici eventi del ""secolo breve"""", dalla fine della belle epoque alle due Grandi Guerre, fanno da sfondo alla vita di Emma Dessau Goitein, originale figura d'artista. Emma, nata a Karlsruhe nel 1877 da una famiglia ebraica di stretta osservanza religiosa, rivelò ancora giovanissima una tempra da femminista ante litteram, inseguendo il proprio sogno di essere pittrice per le vie d'Europa, da Londra a Monaco. Giunse infine per amore in Italia, sposa di un fisico. Le sue opere non persero però mai il contatto con la tradizione, conciliando lo spirito europeo e la sensibilità per i sentimenti familiari con i valori del nascente sionismo. Con tenacia giunse a distinguersi negli anni bui del Ventennio, incidendo il suo nome nelle cronache dello stesso regime che di lì a poco avrebbe provato a cancellare lei e i suoi cari. La vicenda non è frutto di fantasia: è una vita vissuta, ricostruita attraverso documenti, lettere e cataloghi di mostre alle quali Emma partecipò. I quadri di Emma si trovano al Museo dell'Accademia di Belle Arti di Perugia e in quello d'Arte Moderna di Bologna. Le xilografie e gli ex libris, che rivelano la sua perizia nell'incidere, si possono ammirare in prestigiose biblioteche americane (Hebrew Union College di Cincinnati e Yale University) e inglesi (British Library e Jewish Museum di Londra)."" -
La mente vista da un cibernetico
"Il fisiologo potrà sì trovare gli organi del mentale e giungere a porre un parallelismo fra il funzionamento osservato su questi e le operazioni mentali, ma soltanto dopo aver individuato la funzione"""", scrive Silvio Ceccato. """"La mente vista da un cibernetico"""" è un'esposizione ben strutturata del suo pensiero, e, soprattutto, della sua proposta di pensiero. Essa punta con decisione verso la costruzione consapevole di un'alternativa alla tradizione """"filosofica"""", individuata come esito fallimentare sul piano scientifico del tentativo di spiegare la percezione nei termini di un rapporto fra """"originali"""" e """"copie"""". All'ingannevole paesaggio di """"enti astratti"""" e """"cose concrete"""", funzionale alla legittimazione di ogni sopruso, Ceccato contrappone un quadro ipotetico di funzioni gerarchizzate, che riconduce i valori agli atteggiamenti e questi al """"pensiero"""", individuato come procedura di correlazione dei risultati della funzione costitutiva, o """"mentale"""", attribuita a sua volta alle combinazioni di un elemento minimo bistadiale, lo """"stato di attenzione"""", comparabile a funzionamenti artificiali o naturali come un circuito elettrico o una catena neuronale. Assumendo quindi l'impegno, come """"tecnico"""", o """"cibernetico della mente"""", a non far rientrare dalla finestra, come invece fanno i fondatori della cibernetica classica parlando ad esempio di """"informazione"""", quell'indebito """"raddoppio del percepito"""" che, volendo procedere scientificamente, consapevolmente e in maniera responsabile verso se stessi e verso gli altri, dev'essere, a suo parere, lasciato fuori dalla porta." -
Devianza conflitti e media. La scuola di Birmingham
L'analisi dell'""egemonia"""" e delle """"contro-egemonie"""" all'interno degli studi culturali ha evidenziato come la cultura mediale partecipi alla riproduzione dell'ideologia, soprattutto quando le forme di opposizione sono interpretate come esempio di devianza. Il gruppo di studiosi che si riunì attorno al Centre for Contemporary Cultural Studies dell'Università di Birmingham, nucleo originario dei Cultural Studies, ha riformulato l'approccio del-le scienze sociali al reale. Il CCCS è stato in grado di proporre un'innovativa e fondamentale lettura dei processi sociali. Il volume ripropone l'analisi che Hall e colleghi hanno fornito del rapporto tra devianza, crimine e media. A corredo del volume alcuni scritti classici, inediti in Italia, che illustrano l'attenzione del gruppo nei confronti di ogni figura che rappresenti l'""""alterità"""" e l'alterazione dell'ordine morale e simbolico egemone."" -
Tra le mani la carne. Maurice Merleau-Ponty
"Toccare è toccarsi"""", afferma Merleau-Ponty in una nota a """"Il visibile e l'invisibile"""", configurando la struttura auto-affettiva del puro sentirsi. Il testo ripercorre geneticamente i rimandi al tatto presenti nell'opera di Merleau-Ponty e rintraccia in quest'ultima il continuo ricorso all'esperienza del reciproco toccarsi delle mani come metafora e matrice della relazione chiasmatica tra il sensibile e il senziente. La metafora auto-tattile che orienta tale fenomenologia si discosta dal modello husserliano che l'ha originata e procede verso un'ontologia della carne come dimensione originariamente confusionale. Indagando l'indistinzione carnale e gli snodi problematici del discorso merleaupontiano, questo testo rileva la spettralità irriducibile che travaglia la pura auto-affezione e disarticola la supposta simmetria tra le mani." -
Grandi affari (Bug business, James W. Horne, 1929). Laurel & Hardy e l'invenzione della lentezza
Distribuito nelle sale americane nella primavera del 1929, ""Big Business"""" (noto in Italia come Grandi affari) è l'ultimo capolavoro muto di Stan Laurel e Oliver Hardy è uno dei titoli imprescindibili per chi voglia accostarsi alla loro opera. Ancora oggi costituisce un esempio raramente eguagliato di slow bum, l'estenuante progressione di gag verso la prevedibile catastrofe finale: una tecnica che nel tempo diverrà il marchio di fabbrica della coppia. Questo volume propone un'analisi accurata dei valori formali e compositivi del film, oltre a definire il contesto sociale e produttivo in cui venne realizzato: da una parte gli Stati Uniti alla vigilia del crollo di Wall Street, dall'altra il progressivo consolidarsi dello Studio System a scapito degli indipendenti. Nell'arco di venti minuti, dietro l'apparenza innocua della commedia, non solo Laurel e Hardy mettono a nudo le nevrosi della middle-class americana, facendo letteralmente a pezzi i suoi feticci (casa e automobile), ma riescono persino a far collassare, in un crescendo irresistibile di trovate comiche, la narrazione classica hollywoodiana e l'ideologia normalizzatrice delle Majors."" -
L'idea di comunismo e il marxismo del Novecento
Questo libro parte dal dibattito sull’idea di comunismo e si interroga sull’esistenza dentro la tradizione marxista del Novecento di un paradigma del comunismo che risponda alle esigenze emerse da questo dibattito evitandone i limiti, primo tra tutti quello della fine del marxismo. Questo paradigma è individuato nel marxismo occidentale degli anni Venti e nella sua ripresa nel pensiero degli anni Sessanta. Esso viene poi messo a confronto col pensiero post-strutturalista su due problemi cruciali per un rinnovamento della teoria critica: la teoria della reificazione e l’ampliamento della strumentazione analitica del marxismo. Ne nasce una concezione del comunismo come progetto di liberazione dell’individuo e di un diverso modo di vivere basato su un marxismo inteso come antropologia e capace di rispondere alle sfide delle teorie della postmodernità. -
Voli d'amore. Architettura, pittura e scultura nel «Bel composto» di Bernini
Il libro analizza tre opere multimediali di Gian Lorenzo Bernini, due cappelle e un altare maggiore. La questione trattata è quella del 'montaggio' di architettura, pittura e scultura in un insieme organico che Bernini ha chiamato «bel composto». Dal punto di vista teorico, la proposta più importante è quella che si propone di modellizzare l'inclusione dello spettatore tramite alcuni dispositivi innestati sull'operazione di rimontaggio tra registri espressivi eterogenei per la natura del loro medium o per il livello (narrativo, concettuale, materico). Il paradigma operativo principale è quello del ""montaggio patetico"""" elaborato da Sergej Éjzenstejn. Il libro si presenta come un contributo allo studio del barocco ma presenta anche notevoli elementi di risonanza con le problematiche attuali dell'arte contemporanea (le installazioni) e del cinema."" -
Atmosferologia. Estetica degli spazi emozionali
L'estetica dovrebbe tornare al suo significato di teoria della conoscenza sensibile, che riguarda la qualità della nostra percezione e, quindi, la nostra vita quotidiana. Più che una teoria del giudizio sull'arte, per Tonino Griffero la nuova estetica sarà una indagine sulla 'prima impressione' che si ha del mondo esterno. Ne discende la descrizione fenomenologica delle 'atmosfere', ossia delle qualità emotive irradiate dagli ambienti e dalle cose. Con 'atmosfera' finora ci si è riferiti soltanto, e in modo vago, alla qualità di un incontro tra persone, alla situazione o al 'clima' politico, all'aria che si respira in un certo ambiente architettonico, interno o esterno, all'aspetto caratteristico di un paesaggio, alla tonalità emotiva associata a un messaggio pubblicitario o evocata da una messa in scena teatrale o da un film, ecc. Una filosofia delle atmosfere di impianto neofenomenologico intende invece dare sistematicità a questa variopinta semantica 'meteorologica', sia per meglio precisare il carattere esterno e quasi oggettivo di sentimenti erroneamente ritenuti privati, sia per capire l'azione esercitata dalle atmosfere sul nostro stato d'animo e sulla connessa dinamica corporea, e, di conseguenza, anche sui nostri comportamenti e valutazioni. L'atmosferologia fornisce così le basi estetiche e fenomenologiche per lo sviluppo di un inedito e fecondo campo d'indagine multidisciplinare. -
Sociologia dei problemi sociali
Il volume costituisce la traduzione in italiano di due importanti saggi di John Kitsuse (con Malcom Spector) sulla costruzione dei problemi sociali. I saggi, pubblicati agli inizi degli anni Settanta, hanno lanciato il filone delle ricerche sui problemi sociali, ancora oggi in pieno vigore. II nocciolo centrale dei saggi consiste nell'invito a considerare i problemi sociali non come condizioni oggettive ma come il prodotto di processi societari di definizione. Il primo saggio illustra criticamente l'approccio convenzionale ai problemi sociali e avanza una prospettiva alternativa, volta a illuminare la ""storia naturale"""" dei problemi sociali. Il secondo saggio discute criticamente le ragioni della prospettiva alternativa e mette in luce una nuova idea degli scopi che dovrebbe avere la sociologia nel campo fondamentale dei problemi sociali.""