Sfoglia il Catalogo feltrinelli017
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 9481-9500 di 10000 Articoli:
-
Le politiche di tutela del patrimonio costruito
Nei contributi che qui si presentano vengono illustrati gli ordinamenti normativi in materia di tutela di alcuni Paesi europei che, pur nella specificità del contesto, fanno capo essenzialmente a due differenti modelli: quello della classificazione funzionale alla individuazione dei beni da sottoporre a tutela, tramite l'inserimento in elenchi costitutivi, come in Inghilterra, Francia e Spagna; e quello che presuppone il riconoscimento di alcuni specifici caratteri nell'oggetto, che diviene perciò tutelato de jure, come in Germania e in Austria, con un approccio analogo a quello del sistema italiano. -
Viaggio al termine del desiderio. Beckford, Potocki, Révéroni Saint-Cyr
In cauda venenum. Avviatosi ormai alla sua conclusione, il secolo dei Lumi - quasi a voler rinnegare i suoi trionfi tutti consegnati alla razionalità dei saperi, o nell'intento di voler prendere congedo da quel mondo intriso di magia e soprannaturale che aveva presieduto ai suoi esordi - produce tre opere tutte intrise di mistero, orrore, perversione, ""Vathek"""" di William Beckford (1786), il """"Manoscritto trovato a Saragozza"""" di Jan Potocki che verrà pubblicato solo nel 1814, e """"Pauliska ou la perversité moderne"""" di Révéroni Saint-Cyr (1798). La violenza delle pulsioni che abita questi romanzi, la sorprendente creatività che si manifesta negli scenari che accolgono le vicende, la novità di tanta parte delle narrazioni, ne fanno delle testimonianze preziose del radicale mutamento subito dalla sensibilità di tutta un'epoca, certo sullo sfondo anche degli eventi rivoluzionari in Francia, di cui ci consegnano emblematicamente un'anatomia inquietante e fascinosa al tempo stesso. Magia, erotismo, seduzione, coniugati a un irrefrenabile desiderio di assoluto ci consegnano un mondo che va ben oltre la tradizione del romanzo gotico, cui pure attingono, per annunciare prepotentemente la modernità, tanto più che l'Oriente cui fanno riferimento appare già carico di tutte le minacce dei giorni nostri."" -
Storia ambientale dell'energia nucleare
L'energia nucleare e le relative applicazioni tanto militari quanto civili, da oltre mezzo secolo, circoscrivono uno dei temi più controversi e dibattuti del confronto scientifico, politico e culturale. Una contesa di lunga durata dalle intonazioni spesso aggressive, che schiusasi tragicamente con l'evento ""periodizzante"""" delle atomiche su Hiroshima e Nagasaki, ha accompagnato senza alcuna soluzione di continuità l'intera fase della Guerra fredda, estendendosi fino alle soglie del nuovo millennio e oltre. Sulla base di un'ampia documentazione archivistica e rifacendosi ai criteri della storia ambientale, il libro ne ripercorre soprattutto le vicende che hanno punteggiato la complessa stagione del Sessantotto e dei successivi anni settanta: un periodo storico animato da forti conflitti e violente contestazioni, ma anche dalla piena maturazione, nonché larga diffusione, delle scienze ecologiche. Lo studio, con particolare attenzione al contesto italiano, si sofferma sull'insieme delle criticità geo-ambientali storicamente sollevate dalle applicazioni industriali della tecnologia nucleare. L'accento cade su una fase della """"controversia atomica"""" non ancora inquinata dai drammatici incidenti di Cernobyl' e Fukushima, svelando tuttavia il complesso di contraddizioni e fratture che già agitavano comunità scientifica e società civile."" -
Episteme. Un laboratorio dei saperi e delle pratiche educative nella scuola superiore. Vol. 8
Episteme, ovvero il sapere scientifico. Abbiamo scelto questo termine per indicare un vero e proprio laboratorio dei saperi e delle pratiche educative e come simbolo il labirinto rappresentato sulle antiche monete di Creta. Perché questa scelta? Il labirinto è un problema: rappresenta infatti la ricerca dell’unico percorso che conduce a una meta, la quale può essere all’esterno (in tal caso l’abilità consiste nell’attraversare il labirinto per trovare l’uscita) oppure al centro del labirinto stesso (da dove poi si può uscire ripercorrendo a ritroso il cammino percorso). Quest’ultimo è il caso del labirinto di Creta, che nella sua iconografia tradizionale è unicursale, ovvero è un falso labirinto, consistente in una sola strada, tortuosa, aggrovigliata, ma priva di biforcazioni e incroci, in cui non è possibile perdersi. Tale significato è coerente con quello che vogliamo dare al nostro lavoro: un percorso tortuoso, lungo, a volte faticoso, che però tende verso una meta ben definita. Può darsi che poi, una volta raggiunta, questa si presenti come un nuovo problema e un nuovo inizio: ricominceremo a porci domande e a cercare risposte per raggiungere una nuova meta. -
Alla ricerca dell'immortalità perduta. Il trapianto di organi tra scambio e dono
La filosofia dimostra che la paura della morte costringe l'uomo a ripensare al proprio rapporto anima-corpo. In queste pagine si è scelto di partire dalla domanda edipica, ossia da quella domanda che sta alla base di ogni domanda. Il richiamo alla morte, limite e origine di ogni nostra narrazione, è evidente ed è proprio qui che culmina la questione del soggetto umano. È noto, infatti, che la piena consapevolezza di sé la si raggiunge grazie all'angoscia della morte. Per dimostrare praticamente questo assunto filosofico si è messo in evidenza il nesso tra la paura e il trapianto di organi, facendo dialogare arte, filosofia e clinica. L'impostazione dialettica propria del pensiero hegeliano si è rivelata un interessante filo rosso da seguire. Ne è emerso un percorso che tenta di offrire una nuova prospettiva per indagare non già temi propri della filosofia politica o del diritto, ma tre concetti fondamentali del mondo trapiantologico: la morte (tesi), il corpo (antitesi) e il dono (sintesi). Prefazione di Claudio Bonvecchio e postfazione di Mario Tavani. -
Tecniche procreative e nuovi modelli di genitorialità. Un dialogo italo-francese
"Il C.I.R.B. (Centro Interuniversitario di Ricerca Bioetica), cui aderiscono tutte le Università campane, è un organismo di ricerca nel quale - con metodo rigorosamente scientifico, grazie al concorso di qualificati cultori delle varie discipline interessate e in un clima di costante e costruttivo dialogo con i rappresentanti delle diverse posizioni culturali -è possibile delineare le trame di una serena e ponderata riflessione comune su tematiche che coinvolgono l'identità stessa della persona umana e il destino delle generazioni future."""" (dallo Statuto del C.I.R.B., 1996)" -
La corruzione attori e trame
La corruzione è un fenomeno complesso: si espande con modi e tempi diversi e molti elementi concorrono a determinarla. Questo volumetto, partendo dalle definizioni fondamentali dei processi corruttivi, compie un'analisi che evidenzia le cause e i possibili rimedi a uno dei mali maggiori del nostro Paese. Il testo non affronta la corruzione legata a singoli fatti episodici - presenti in tutte le società, anche in quelle più sane - ma a realtà pervase da questo fenomeno, in cui, pur in presenza di leggi ispirate a principi sani, i rapporti politici, sociali e istituzionali si fondano quasi esclusivamente sull'accantonamento del bene comune in favore di quello personale, o meglio sull'uso strumentale del potere pubblico al fine di ottenere o scambiare vantaggi personali. Il tutto è frutto del confronto fra un docente universitario e un magistrato, che molto spesso, con differenti approcci, hanno a che fare con attori e trame della corruzione. Il libro affronta temi inerenti alla natura della corruzione, alle relative indagini giudiziarie, al rapporto con le mafie, agli aspetti di èthos civile e a quelli di vita cristiana; all'energia morale e alla lotta per debellare la corruzione. -
Il prisma dei beni comuni tra diritto e scienze umane
Il presente volume, secondo Quaderno del Dottorato in Diritto e scienze umane, raccoglie i contributi dei dottorandi del XXX ciclo dell'Università degli Studi dell'Insubria. Si tratta di interventi di carattere interdisciplinare - connotato valorizzante del Dottorato stesso - nati dai lavori di ricerca di dieci studiosi e condotti in ambiti giuridici, storici, filosofi ci, linguistici e letterari. Saggi che hanno l'ambizione di porsi come ideale continuazione delle riflessioni aperte con il primo Quaderno, ""Contributi e riflessioni sui beni comuni"""", pubblicato presso questa stessa collana nel 2016. In tale prospettiva, nel volume i beni comuni sono intesi e rappresentati come una sorta di prisma, un insieme organico derivante da approcci esteriormente eterogenei, nondimeno in grado di offrire ai lettori le molteplici sfaccettature che coniugano le diverse conoscenze umanistiche e scientifiche. Come emerge da queste pagine, infatti, la radice comune di tali riflessioni - al di là del tema specifico di volta in volta indagato - risiede nel principio, ormai largamente condiviso, per cui non solo la conoscenza è un bene comune, ma lo è anche il processo di creazione della conoscenza pubblica. In questo orizzonte si inseriscono quindi i contributi del volume, che ben mostrano come il processo di riflessione sulla questione si stia sviluppando anche, se non soprattutto, con il decisivo apporto di diverse anime e aree culturali e scientifiche in costante dialogo tra loro."" -
Il giovane Schopenhauer. L'origine della metafisica della volontà
Il pensiero di Arthur Schopenhauer (1788-1860) ha catturato nel tempo l'interesse non solo di filosofi di professione, ma anche di illustri musicisti, scrittori, artisti e persino scienziati. In questo libro vengono analizzati i quaderni che Schopenhauer ha redatto dai 16 ai 26 anni: essi documentano tutte le fasi della sua precoce ricerca filosofica, intrapresa con la passione giovanile per l'avventura e la sfida, ma anche con la serietà radicale che caratterizza ogni autentico pensatore. Gli anni in cui il giovane Schopenhauer cerca di decifrare ""l'enigma del mondo"""" appartengono a una stagione eccezionalmente ricca e, forse, ineguagliata della speculazione filosofica europea. Registrando la lunga e complessa gestazione del suo pensiero, questi manoscritti esibiscono anche ciò che Schopenhauer ha voluto """"occultare"""" nelle opere a stampa - e ciò vale sia per i debiti intellettuali nei confronti degli autori a lui contemporanei, sia per alcuni tratti cruciali del suo sistema che, se esplicitati, rendono possibile comprendere l'origine e il significato di alcune rilevanti aporie del sistema stesso, altrimenti inspiegabili."" -
Tutta colpa di Ismene? Interrogativi e questioni simbolico-politiche sulla tratta delle donne nella società contemporanea
Il traffico delle donne-merce ha assunto proporzioni macroscopiche, talvolta con un'importanza economica considerevole; è alimentato da maschi occidentali e intercetta il delicato fenomeno dei flussi migratori. Diversi gli interrogativi circa una diffusa, mancata maturazione della sfera sessuale. Un esercito di donne, deportate nell'inferno della società contemporanea subisce un processo di nientificazione che annichilisce la loro stessa capacità reattiva e quella dei passanti, degli osservatori, dei cittadini. Il corpo vivente e la sua sacralità o vilipendio si colloca al centro del dibattito filosofico-politico, convergenza tra le differenze del mondo globale e oggetto di un dispositivo del biopotere. La filosofia, confusa nella società civile, deve farsi carico di suscitare senso critico, interrogativi sulla natura umana e sulla polis; provocare le coscienze a riflettere sui nodi doloranti di questo grado di ominizzazione. Non solo periferia e degrado, occorre interrogarsi su sovranità, esclusione, deportazione e annientamento, questa volta declinati al femminile. -
Privati del pubblico ovvero dell'indistinzione Teoria e critica della regolazione sociale (2017). Vol. 1
L'idea del privato, come sfera sottratta a qualunque ingerenza esterna, è dialetticamente legata alla stessa costruzione di una sfera pubblica. Ma l'odierna esibizione solipsistica del privato in che termini incide sul tessuto delle relazioni sociali e pubbliche? In quale misura disgrega la trama sociale su cui la dimensione pubblica deve fondarsi? E ancora, in che termini la società digitale del controllo determina la riduzione della percezione soggettiva di un'autentica sfera privata? In che termini determina l'espansione abnorme della sfera pubblica con la paradossale conseguenza di un mondo di vita interamente pubblico e quindi per nulla pubblico? A partire, tra gli altri, da tali spunti, in questo numero si dà vita a una riflessione sulla tenuta odierna delle categorie di pubblico e privato, quali fondamenti dell'assetto sociale e istituzionale moderno. -
Storia dell'architettura in Francia tra Illuminismo...
In Francia, nel periodo compreso tra l'ultima stagione dell'Ancien Régime e la metà dell'Ottocento, si afferma una storiografia dell'architettura separata dalla storia delle arti figurative e distinta dalla tradizione biografica di matrice vasariana che aveva dominato l'età moderna. Una storiografia che sottolinea il legame tra architettura e civilisation e che ambisce a costruire genealogie sul modello delle scienze naturali. Una storiografia che promuove la costruzione di un discorso storico a partire dalla creazione - reale o puramente ideale - di una collezione di monumenti e che si avvale della comparazione quale principale strumento operativo. Una storiografia dove la narrazione spesso si intreccia a pratiche museografiche, come suggerisce il fil rouge che lega fra di loro i protagonisti di questo libro. -
Poesie d'amore. Testo francese a fronte
Proust poeta e poeta d'amore è un concetto difficile da assimilare per noi lettori della Recherche, abituati alla logica ferrea, alla profondità emotiva e alla capacità descrittiva del suo autore, qualità in gran parte contrarie alla stessa idea estetica, riguardante il genere poetico, dichiarata da Proust. Eppure Proust, che è stato forse lo scrittore del Novecento che più di tutti ha indagato l'erotismo in ogni sfumatura, ci ha lasciato alcune poesie che rendono onore a questo sentimento contorto e tremendamente vitale. Bisessuale o omosessuale che fosse, Proust ha saputo anche in poesia universalizzare l'amore e in questa selezione tematica si è cercato di evidenziarlo e di evidenziare, al contempo, la modernità lirica del Proust poeta. -
Progetto architettonico e discorso letterario. Intersezioni nella letteratura e cultura tedesca moderna e contemporanea. Studi in onore di Antonella Gargano. Vol. 1
Sin dall'antichità - ad esempio con Vitruvio, convinto che linguaggio e architettura nascano nel medesimo momento - costruire e scrivere sono posti topicamente sullo stesso piano. L'architettura, che è per sua vocazione un medium incline a dialogare con altre forme artistiche e con infiniti contesti, rappresenta dall'inizio del XXI secolo la nuova frontiera degli studi letterari dedicati alla spazialità e gli studi di ambito europeo dedicati a questo terreno, tuttora non sufficientemente dissodato, si sono andati vieppiù moltiplicando. Questo volume vuole offrire una sezione trasversale di come l'architettura viene tematizzata e rappresentata - certo non solo in termini tematici o ecfrastici - nella letteratura e cultura tedesca (con qualche incursione in altri ambiti disciplinari limitrofi) e di quale influenza esercitano immaginario, metaforica e descrizione architettonica su forma, struttura, estetica, stile e contenuto testuale, volgendo anche lo sguardo, di contro, a come il testo letterario, in guisa di modello o ispirazione per singoli architetti, abbia inciso e incida nella progettazione architettonica medesima, dando vita a molteplici interessanti forme di adattamento intermediale. -
Studi di estetica (2017). Vol. 3: Letture shakespeariane: Otello e Re Lear.
"Studi di estetica"""" è stata fondata nel 1973 da Luciano Anceschi. La sua caratterizzazione accademica e scientifica è stata tale da favorire negli anni l'attivo confronto con diverse scuole di pensiero. Alla rivista hanno infatti collaborato studiosi italiani e stranieri, critici, letterati, e uomini di cultura di varie tendenze. Fino al 2013 sono usciti 66 numeri a stampa suddivisi in tre serie. Dal 2014 ha assunto la sua veste attuale di rivista anche online, e in questa nuova serie viene edita da Mimesis. """"Studi di estetica"""" vuole essere una sede di discussione e di aperto confronto sui temi tradizionali e sulle prospettive più recenti dell'estetica. È una rivista internazionale peer review, impegnata a promuovere il dibattito teoretico e storiografico fra le diverse tendenze critiche che animano l'indagine contemporanea; a favorire gli scambi interdisciplinari e sviluppare relazioni anche coi campi più prossimi e affini all'estetica filosofica; a mantenere alta la qualità delle pubblicazioni nel rispetto del più rigoroso metodo scientifico." -
Nietzsche. Tracce morali
Corpo, dolore, fraternità e responsabilità rappresentano per Nietzsche i luoghi di una crisi morale della civiltà occidentale. Mentre rivendica la concretezza del corpo nei confronti dei suoi dispregiatori, di questo stesso corpo Nietzsche recupera la ragione intrinseca. Ragione a sua volta inconcepibile e bugiarda senza incarnazione, etica compresa. Gli sguardi nietzscheani sul dolore denunciano, sullo sfondo pubblico della città degli uomini, tutta l'ipocrisia di logiche onnicomprensive e giustificazioni del male, per suggerire al pensiero un cammino di conversione in ascolto della sofferenza. Stessa cosa per fraternità e responsabilità, da sempre coacervo di spinte sociali e umanitarie, e per Nietzsche di altrettante menzogne. Nietzsche si scaglia contro i miti del sentimento fraterno e decostruisce le maschere morali della responsabilità. Ma al tempo stesso, tra pesanti accuse e sospetti genealogici, riabilita ciò che demolisce, replicando con una fraternità elitaria e una responsabilità per uomini superiori. Un Nietzsche che, pur fuggendo dall'epoca e ficcandosi da solo in vicoli ciechi, sembra tenere in vita, fra le stesse righe delle sue polemiche, fraternità e responsabilità. E così le rimette in gioco, per possibili ripartenze etiche. -
Dike. Rivista di storia del diritto greco ed ellenistico (2016-2017). Vol. 19-20
AteneMirko Canevaro, Edward M. Harris The Authenticity of the Documents at Andocides’ On the Mysteries 77-79 and 83-84Laura Pepe Osservazioni sul ruolo e sulla funzione degli esegeti ateniesiSviatoslav Dmitriev The Theoric Fund, the Athenian finance in the 330s, and ApollodorusMichael Leese Lysias and a forgotten law on the administration of orphans’ estates in classical AthensCirene Stefano Struffolino Gruppi etnici, divisioni sociali e organizzazione del territorio in Cirenaica tra Batto II e i Tolemei Età ellenistica Philip Egetenmeier Prozessrechtliche Überlegungen zum geplanten Synoikismos zwischen Teos und Lebedos (RC 3) Recensioni Monique Bile M. Gagarin - P. Perlman, The Laws of Ancient Crete Michele Faraguna R. Fabiani, I decreti onorari di Iasos. Cronologia e storia Cronache Alberto Maffi XXI Symposion di diritto greco ed ellenistico -
Filosofia. Burocrazia (2017)
Rivista annuale fondata nel 1950 da Augusto Guzzo. -
Apologia della virtù sociale. L'ascesa dell'amor proprio nella crisi della coscienza europea
Il periodo compreso fra la fine del XVII e l'inizio del XVIII secolo viene identificato, secondo una definizione coniata da Paul Hazard e divenuta ormai classica, come la fase della ""Crisi della coscienza europea"""". Annunciata e accompagnata da profonde trasformazioni di natura storica e sociologica che hanno aperto all'Europa la strada verso la modernità, questa """"Crisi"""" si è manifestata sul piano filosofico anche nella forma di una revisione radicale dei criteri della morale. Il saggio si propone di ricostruire, attraverso le opere di quattro autori dell'epoca - La Rochefoucauld, Nicole, Bayle e Mandeville - il processo di trasformazione a cui sono stati sottoposti i concetti di """"amor proprio"""" e """"virtù"""" nell'ambito di questa gestazione dei paradigmi morali, dalla quale è emersa una nuova coscienza individuale e sociale."" -
Le parole del maggio. Le scritte sui muri nel Sessantotto parigino. Nuova ediz.
L'esplosione di scritte che fiorirono sui muri di Parigi a partire dal '68 nacque come significativa reazione ai limiti della comunicazione sociale standardizzata degli anni Sessanta. In opposizione a un sistema comunicativo caratterizzato da canali strettamente controllati, i muri commentarono in presa diretta il clima e gli eventi di quel periodo storico. Una produzione apocrifa in grado di coniugare politica e arte, esistenzialismo e rivolta, in cui l'immaginazione salì al potere e si propose al mondo con i suoi paradossi (""Vietato vietare""""; """"Siate realisti, chiedete l'impossibile""""), coi suoi dadaismi (""""CRS = SS""""), con i suoi accenti erotico-maoisti (""""Abbraccia il tuo amore - senza abbandonare il tuo fucile"""") e con i mille fantasmi ed entusiasmi di una primavera che i mesi e gli anni successivi avrebbero presto raffreddato. Anche la violenza, evocata in tanti proclami militaristi, in quel maggio fu molto più recitata che praticata. Una galleria di slogan, spesso irriverenti e giocosi, che riuscì a esprimere con grande efficacia la ricchezza culturale e il cambiamento sociale introdotto dal leggendario """"anno degli studenti"""". Prefazione di Pierre Dalla Vigna.""