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Il museo come laboratorio del presente. Attraverso la fiaba. I dialoghi di «C'era» ancora «una volta...»
In analogia con le vicende che si ripropongono nelle fiabe, quelle dell'essere umano - quindi degli edifici, delle città e della terra che abita - rendono possibile un progetto itinerante transdisciplinare che elabora testimonianze di scrittori, architetti, poeti, filosofi, fotografi, direttori di musei, museografi, museologi e altri rappresentanti dei campi del sapere. In risonanza con i temi offerti, lo sguardo delle loro appassionate pratiche - amplificato dall'eco dei luoghi e delle istituzioni milanesi ospitanti - suggerisce possibili aperture di senso a partire dalle riflessioni intorno alla Giornata Internazionale dei Musei organizzata da ICOM - International Council of Museums - dedicata a Musei e storie controverse: raccontare l'indicibile nei musei. Questo primo volume di Dialoghi inaugura un laboratorio conoscitivo e fondativo che mette in moto un nuovo sguardo sul Museo come possibile e necessaria - quindi autentica - istituzione permanente del presente, in grado di sollecitare riflessioni intorno alle azioni controverse che intervengono nella vita di ognuno, e un loro possibile superamento. -
«Mio padre si sta facendo un individuo problematico». Padri e figli nell'ultimo Pasolini (1966-75)
Basandosi su un impianto teorico marxista-lacaniano, il libro esamina un insieme di testi prodotti da Pier Paolo Pasolini negli anni 1966-75, selezionati tra teatro, narrativa, cinema e saggistica, alla luce di una serie di figure di padri e di figli, rappresentative di una profonda trasformazione nelle strutture familiari rispetto a quella consolidata come tradizionale dalla cultura patriarcale. Si tratta della sceneggiatura del film ""Edipo re"""" (1967), del romanzo e della sceneggiatura del film """"Teorema"""" (1968), dei drammi """"Affabulazione"""" (1969), """"Porcile"""", anche sceneggiatura per film (1969), e """"Bestia da stile"""" (1979), del romanzo """"Petrolio"""" (1992), nonché di una serie di saggi tratti da """"Scritti corsari"""" (1975) e """"Lettere luterane"""" (1976). L'obiettivo è quello di offrire il punto di vista di Pasolini sulla paternità e sulla famiglia in cambiamento, in comparazione con le più recenti teorie sociologiche e psicoanalitiche che hanno elaborato la ridefinizione della famiglia contemporanea. Prefazione di Fabio Vighi."" -
Religioni di minoranza tra Europa e laicità locale
Questo libro parla di religione, e allo stesso tempo non parla solo di religione. L'oggetto del volume riguarda il posto delle religioni di minoranza in Italia sullo sfondo dei processi di cambiamento che caratterizzano le società contemporanee - secolarizzazione, laicizzazione, europeizzazione, immigrazione - e delle tensioni che innescano o mettono in luce. Il processo di secolarizzazione ha gli stessi effetti per le diverse comunità religiose - per la loro organizzazione interna, per il modo di intendere la fede e il religioso, per il modo in cui sono trattate a livello pubblico e politico? Come si configura la laicizzazione, nel senso di separazione tra le istituzioni religiose e politiche, alla luce delle trasformazioni del religioso contemporaneo? E qual è l'impatto del processo di europeizzazione? In particolare, come incide la redistribuzione delle competenze di governo a livello sovra- e sub-nazionale sulle geometrie di laicità? L'europeizzazione ha un effetto secolarizzante? Come si configura la dimensione 'religiosa' dell'immigrazione, in un'ottica intersezionale? -
Eclisse liberale
Arnaldo Alberti è un uomo di cultura, uno dei pochi intellettuali del cantone (il Canton Ticino, Svizzera) impegnato da decenni nel dibattito politico e nella denuncia implacabile dell'appiattimento e dell'imbarbarimento del confronto delle idee. Un personaggio rispettato ma scomodo. La sua retorica è senza fronzoli, diretta, talvolta brutale, spesso appare eccessiva, ma sempre coerente con le verità che richiama alla nostra attenzione. Un fedele, tuttavia. Instancabile e spesso spietato critico delle derive del PLR (Partito Liberale Radicale), rimane fedele al partito contrariamente ad altri che se ne sono andati delusi e stanchi di combattere. Alberti non abbandona, non tace, dice ad alta voce ciò che molti altri pensano, rimane liberale radicale. È il PLR che è cambiato, afferma. Lui è rimasto fedele agli ideali, non così i recenti amministratori del partito che hanno soffocato il dibattito nel nome di un unanimismo, asserita premessa di efficacia. Disturba al punto che certi media ""indipendenti"""" non pubblicano i suoi contributi, anteponendo la preoccupazione di non infastidire la quiete dei propri abbonati alla libertà di espressione così spesso celebrata solo a parole. Prefazione di Dick Marty."" -
Homo imaginationis. Le radici estetiche dell'antropologia storico-culturale
Il volume offre una selezione di saggi relativi a temi cardine della riflessione antropologico-filosofica di Christoph Wulf, sviluppata nell'arco di oltre un trentennio: le nozioni di mimesis e di processo mimetico, l'intreccio di emozione e rituale all'interno delle comunità culturali, l'educazione interculturale nella società globale, il concetto di performatività, il ruolo dell'immaginazione nella costruzione dell'umano. Intento del lavoro è far emergere in maniera sistematica il tenore profondamente estetico della prospettiva di antropologia storico-culturale sviluppata da Wulf, mostrando - attraverso gli scritti dell'autore e in sede di introduzione e prefazione ai saggi - l'importante ruolo giocato dalla dimensione estetica nella costituzione e sviluppo delle comunità culturali, nei processi di trasmissione dei contenuti culturali attraverso le generazioni e nelle relazioni educative tra adulto e bambino. -
L' ombra di Husserl. Il problema della sensazione nella fenomenologia husserliana
Seguendo il filo rosso del problema della sensazione nella fenomenologia di Husserl, questo saggio mostra come le sue analisi della percezione, della costituzione della natura materiale, della temporalità immanente, della sintesi passiva e dell'associazione facciano emergere, al di sotto dell'equivoco dell'idealismo trascendentale, l'operatività di un'intenzionalità fungente, o latente, che mette in discussione il rapporto tra soggetto e mondo nei termini della classica dicotomia tra costituente e costituito, uno strato pre-teoretico e pre-categoriale che allude ai temi dell'incarnazione e dell'affettività. Il problema dell'auto-costituzione della soggettività trascendentale che così viene a delinearsi pone, in tutta la sua urgenza, la questione del modo di essere di quest'ultima, profondamente segnata, prima ancora che dalla finitezza, da un'ambiguità che le consente di essere al tempo stesso un ente tra gli enti e la condizione della loro manifestatività. -
L' oscuro splendore. Testo inglese a fronte
«Talvolta, di giorno, sta sempre per calare la notte, nel tuo cuore, luce striata, di nero, in qualsiasi splendore, quando il sole riscalda, con le sue gentili braci di carbone, ricorda questo, ogni, giorno, notte, l'oscuro caldo splendore.» -
Il tempo giovane. Ragazzo tra le guerre
Il libro si apre sulla scena della Grande Guerra, seguita dai “roaring twenties”, gli anni del grande Gatsby di Francis Scott Fitzgerald, della modernità percorsa da un’euforia generalizzata, del jazz, del cinema, del dinamismo culturale, delle affascinanti flappers, dello sviluppo, ma anche di ogni sorta di eccessi. Dell’Italia documenta il modernismo politico e del costume fascista, la gioventù militarizzata, il sogno di Mussolini della grande potenza, le avventure della guerra d’Africa, la guerra civile di Spagna e l’occupazione dell’Albania, l’alleanza con l’antico nemico germanico, le leggi razziali precorritrici dell’orribile Shoah e, infine, la seconda guerra mondiale, la disfatta italiana e la “morte della patria” risorta con la sanguinosa guerra di Liberazione nazionale. Prefazione di Guido D'Agostino. -
Il male del mondo. Arthur Schopenhauer nella costellazione post-kantiana
Questo libro è un contributo alla comprensione del pensiero morale di Schopenhauer alla luce della tesi che la sua filosofia sia un frutto, tardivo, del dibattito intorno alla rifondazione della filosofia seguito alla rivoluzione copernicana di Kant. Con la pubblicazione del ""Mondo come volontà e rappresentazione"""" nel 1818, che richiama esplicitamente in causa concettualità kantiane che già da un ventennio sembravano avere perso ogni interesse - la cosa in sé, il rigido dualismo tra mondo sensibile e mondo intelligibile, la teoria del carattere -, Schopenhauer si riconnette direttamente ai testi kantiani, e insieme ai loro più autorevoli interpreti. L'ambito di ricerca principale intorno al quale ruota il presente studio è quello morale, e in particolare il problema del male a partire dalla ridefinizione che Kant ne ha dato nello scritto sulla religione come male radicale. Schopenhauer viene qui fatto dialogare con Schulze, Fichte e Schelling, che si sono direttamente espressi intorno alla definizione del male in Kant e alla funzione del male nel mondo, offrendo risposte che egli ha di volta in volta attentamente considerato e discusso."" -
Letteratura e cartografia
Un intenso reciproco interesse ha legato negli ultimi decenni gli studi letterari e gli studi geografici. Mentre i geografi ripensavano la carta come dispositivo mediale e come testo, gli studiosi della letteratura scoprivano la carticità del testo narrativo, la sua capacità di funzionare come una carta, ma anche l'utilità di cartografare i territori della finzione ai fini dell'interpretazione testuale. I saggi presentati in questo volume danno conto dei vari usi possibili della strumentazione tecnica e concettuale sviluppata dalla cartografia per l'analisi di testi e fenomeni letterari, interrogandosi al contempo sui diversi modi in cui la letteratura ha contestato la ragione cartografica o con essa ha rivaleggiato. Non si tratta solo di indagare il ruolo che lo spazio svolge nella narrazione o di ricavare dati sugli aspetti spaziali e spazializzabili del testo. Si tratta anche di leggere la scrittura letteraria come una cartografia alternativa, che contribuisce in modo determinante a strutturare le mappe del nostro mondo e del nostro immaginario. -
Davanti all'enigma: Edipo e Amleto
In greco enigma vuole anche dire ""racconto"""", """"discorso"""", """"favola"""". Edipo risolve l'enigma della Sfinge. Ma sciogliere la domanda fondamentale sull'uomo, incomprensibile ai più, significa entrare in un altro racconto, più complicato e tragico, quello del destino. L'incontro di Amleto con Edipo avviene perciò - secondo la tesi di questo saggio - non soltanto nella condivisione del tormento per avere desiderato o compiuto l'uccisione del padre e l'unione con la madre, come sosteneva Freud, anche se l'intuizione freudiana mette in luce i rapporti più profondi tra passioni familiari e meccanismi di potere, e valorizza la ricezione dei testi e gli effetti sullo spettatore. La proposta è quella di leggere i rapporti tra Edipo re e Hamlet - a partire da alcune ipotesi di circolazione del teatro sofocleo nel Cinquecento - ragionando sullo sviluppo delle forme del tragico nella rappresentazione dell'uomo davanti all'enigma dell'esistenza e del destino, specialmente laddove il trauma si trasforma in simbolo."" -
Cultura tedesca (2018). Vol. 54: Wolfgang Hildesheimer.
"Cultura tedesca"""" è una rivista semestrale, diretta da Marino Freschi, dedicata alla civiltà letteraria di lingua tedesca. Con un comitato scientifico composto da studiosi di fama internazionale, la rivista articola ogni numero in una seziona monografica dedicata a un autore significativo oppure a un luogo emblematico di quella cultura (Austria, Praga, Trieste) o a movimenti, motivi, correnti (Romanzo, Mito, Simbolo, Poesia e Immagine, Ebraismo). La seconda sezione è riservata a interventi liberi con saggi, articoli, rassegne, recensioni." -
Etica e interpretazioni della secolarizzazione: problemi e percorsi
Il presente volume raccoglie alcuni saggi dedicati a indagare momenti significativi della riflessione etico-filosofica contemporanea su quella complessa rete di fenomeni, eventi e prospettive (derivanti, a loro volta, dall'intersezione tra i piani teorico, socio-politico, storico e l'insieme delle pratiche sociali) dalla quale scaturisce la multiforme identità dell'uomo moderno. Fra le imponenti trasformazioni che hanno caratterizzato l'orizzonte culturale della modernità, gli studi qui raccolti privilegiano l'insieme dei processi e dei problemi riconducibili a vario titolo al fenomeno della secolarizzazione. -
L'agire dell'uomo. Sul pensiero di Arnold Gehlen
Grazie alla crescente importanza delle teorie sociali e all'attenzione rivolta dalla cultura contemporanea agli studi sulla natura umana, gli scritti di Arnold Gehlen, filosofo e sociologo tedesco, vengono tradotti e commentati in varie lingue e in diversi ambiti culturali. Questo volume vuole offrire un contributo al ricco dibattito internazionale sul significato delle sue posizioni, specie con riferimento alle delicate domande concernenti la ""disposizione"""" dell'uomo per la tecnica, il ruolo della morale e il valore delle istituzioni."" -
Azrael angelo caduto. Nel dramma dell'uomo l'esame di coscienza dell'Occidente
6 agosto 1942. Nella magnifica villa, fatta costruire nella zona più panoramica di Viareggio da sua madre Sara de Rothschild, il barone Alberto Franchetti, noto compositore amico di D'Annunzio, Puccini e Mascagni, riceve la visita della nuora e dei nipoti. Ella è la vedova dell'esploratore Raimondo Franchetti, morto in un incidente aereo nel cielo del Cairo il 7 agosto 1935. Bianca dei conti Rocca, convertiti di recente al cristianesimo, è venuta a scuotere il suocero dal suo presunto stato confusionale, allarmata per la fulminea avanzata di Rommel in Africa Settentrionale. Ma Bianca trova il vecchio sordo ai suoi appelli, visceralmente legato alla memoria del figlio, prediletto dal Duce e morto per la grandezza d'Italia. Fu un incidente quello in cui morì suo figlio Raimondo? E che ci faceva su quell'aereo il ministro dei Lavori Pubblici Luigi Razza, morto insieme a lui nell'esplosione? Il vecchio svela un piano fatto di congiure e colpi di mano, messo in atto da suo figlio per riportare sul trono d'Etiopia il deposto Ligg' Jasù, tenuto prigioniero dal Negus usurpatore Hailé Sellassié in una fortezza sperduta dell'Altipiano Etiopico... -
Sulla cura. Pratiche e prospettive a confronto
Prendere coscienza della nostra comune condizione vulnerabile significa riconoscere che le nostre vite hanno bisogno di cura. Su questa antica parola molte voci del pensiero contemporaneo riflettono da tempo intensamente, non senza interrogarsi sulle sue ambiguità. A che cosa deve tendere un lavoro di cura come quello che la filosofia ha praticato fin dalle sue origini? A costruire un soggetto completamente autosufficiente, oppure ad accettare una certa dipendenza, persino a valorizzarla, nel riconoscimento del nostro essere sempre ""con"""" altri? Nell'alternarsi di interventi teorici e di contributi fortemente ancorati a pratiche specifiche, quali il diritto, la psichiatria, la psicoanalisi, il volume restituisce l'immagine coerente di un ampio lavoro condotto su più fronti, alla ricerca di un legame non oppositivo tra cura di sé, cura dell'altro, cura del mondo."" -
Utopia didattica: l'apprendimento della lingua straniera oltre l'aula
La conoscenza di diverse lingue straniere è una necessità di base per ogni cittadino che sia un attivo agente sociale, tanto che l'insegnamento di queste lingue può oggi essere considerato un settore altamente strategico. Eppure, esso resiste all'innovazione poiché prevale ancora l'idea comune che il discente adulto non richieda specificità didattiche. Sulla base dell'evidenza scientifica relativa al processo di acquisizione di una lingua straniera, in questo volume si trattano alcune tematiche che paiono utopiche e che, tuttavia, hanno basi teoriche e applicazioni di successo che le rendono una frontiera realistica: l'autonomia del discente, l'autovalutazione, il corpo e l'apprendimento, i gruppi cooperativi e il curricolo aperto. Una riflessione specifica viene dedicata agli spazi pedagogici oltre l'aula, verso la comunicazione mediata digitalmente e gli incontri esperienziali. Infine, il testo affronta il legame fra motivazione ed emozione in relazione al pensiero critico e alla metodologia della ricerca scientifica. -
Le donne nel movimento anarchico italiano (1871-1956)
Ultima tappa di un lavoro collettivo nato in seno all'Associazione Amici Archivio Famiglia Berneri-Aurelio Chessa, il volume indaga, in parallelo, il rapporto tra forme della partecipazione delle donne alla militanza libertaria e la ""questione femminile"""" così come viene affrontata all'interno del movimento anarchico, nel periodo della storia d'Italia che va dall'emergere dei fermenti internazionalisti agli anni della Ricostruzione. I contributi dei numerosi autori (T. Senta, M. Scriboni, E. Fonda, L. Pezzica, G. Sacchetti, G. Galzerano, F Codello, E. Bignami) tessono la complessa trama di questa storia, fanno il punto sui temi più dibattuti e offrono approfonditi profili biografici delle figure più note, ma svelano anche i nodi da sciogliere e nomi nuovi su cui è opportuno, quando non doveroso, soffermarsi."" -
Albert Serra. Cinema, arte e performance
Nel panorama artistico internazionale Albert Serra è un caso esemplare di regista e artista capace di muoversi con facilità tra i mondi del cinema e dell’arte contemporanea, pur mantenendo una poetica visiva coerente. Negli ultimi anni l’autore catalano è stato protagonista dei principali eventi artistici, esponendo retrospettive dei suoi lavori alla Tate Modern di Londra e al Centre Pompidou di Parigi, partecipando alla Biennale di Venezia e alla Documenta di Kassel, vincendo un Pardo d’oro al Festival di Locarno per ""Història de la meva mort"""" (2013) e presentando alcuni dei suoi film al Festival di Cannes. A partire da una conversazione pubblica dei curatori avuta con l’artista durante il Filmforum Festival di Udine e Gorizia e attraverso alcuni saggi critici, questo libro sviluppa un dialogo con l’autore sul suo lavoro, sul suo processo creativo, sul suo rapporto con il cinema e l’arte contemporanea."" -
Forme ed etica del tempo in Nietzsche
Forme ed etica del tempo propone quattro aperture prospettiche su un problema decisivo per Nietzsche: l'esperienza e il manifestarsi della temporalità per il ""soggetto""""; la funzione performativa del pensiero del tempo nella determinazione dell'agire e della forma di vita; la funzione che il tempo svolge nei meccanismi psicofisiologici alla base di fenomeni come la coscienza e la volontà; e infine, l'esplorazione del rapporto tra verità e tempo in un orizzonte psicoanalitico come quello di Jung, profondamente segnato dalla influenza nietzscheana. Una ricognizione teorica il più possibile attenta alla base testuale e che si richiama in questo alla tradizione interpretativa filologica e filosofica della scuola di Mazzino Montinari e Giorgio Colli.""