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I sensi del visibile. Immagine, testo, opera
Questo libro offre la definizione integrata dei concetti di immagine, testo e opera. Essi hanno oggi un'evidenza operativa tale che identifichiamo il testo con qualcosa di scritto, l'opera con l'oggetto d'arte e qualsiasi cosa con l'immagine per le nuove tecnologie che mappano ogni evento. Ma quali sono le proprietà, le funzioni e le valenze del testo, dell'opera e dell'immagine? Con il metodo della semiotica, riflessioni teoriche e analisi sull'arte contemporanea ci permettono di pensare ""tessere"""", """"operare"""" e """"immaginare"""" come i tre momenti orientati e reversibili dell'esperienza e della significazione che attribuiamo ai modi di esistere. Il testo è il modo """"attuale"""" del senso, la fase in cui instauriamo relazioni con forme e sostanze del mondo; l'opera è la fase della loro attivazione e messa in scena, il modo """"realizzato""""; l'immagine è la fase di inscrizione nella memoria in ricordi, credenze e sogni, riunisce i modi """"potenziale"""" e """"virtuale"""" del senso. Disegni e modellini di un progetto si distinguono da come viene attivato senza confondersi con l'immagine che ne conserviamo. Sono in grado di accendere l'immaginazione ed entrare nell'immaginario, individuale e collettivo, attraverso tracce che vengono poi restituite all'esterno sotto forma di nuovi testi. Percepiamo la discontinuità e lo slittamento fra testo, opera, immaginazione e immaginario vivendoli, ma ce ne sfugge la logica. """"I sensi del visibile"""" comincia a ricostruirla."" -
Voci nere. Storia e antropologia del canto afroamericano
Qual è il rapporto fra secoli di schiavitù e il falsetto di James Brown? In quale misura l'esperienza delle comunità nere americane si riflette nel timbro di Nina Simone o nei gesti vocali di Bobby McFerrin? Com'è possibile comprendere ciò che avviene oggi negli Stati Uniti, con il Black Lives Matter e l'elezione di Donald Trump, ascoltando le melodie di vocalist e attivisti? ""Voci nere"""" risponde a queste domande sviluppando un'analisi critica dei modi in cui il canto afroamericano rappresenta allo stesso tempo uno stereotipo razziale e un potentissimo elemento culturale. Lo studio di registrazioni e incisioni sconosciute, unito al lavoro etnografico nel South Side di Chicago e all'uso di diversi media, genera un viaggio attraverso la storia americana che si muove lungo tracciati di memorie culturali e soniche, cercando di individuare i significati riposti nel canto di un solista o in quello di un coro. Storia e antropologia, etnomusicologia e cultural studies si fondono nel tentativo di approcciare le componenti corporee, letterarie, materiali, politiche e spirituali che connotano il potere della vocalità black."" -
Lo Stato come organizzazione sociale. Modelli antropologici della filosofia politica
L'origine dello Stato è una questione che s'inquadra nei grandi temi del pensiero politico e, sebbene dal punto di vista storico e filosofico-politico sia fatta coincidere con l'età moderna (e quindi con il passaggio dallo ""Stato di natura"""" allo """"Stato civile""""), è pur vero che, dalla fine dell'Ottocento, tale concezione è messa in crisi. Muovendo dalla crisi del concetto, questo lavoro si propone di indagare lo Stato come organizzazione sociale, la cui origine ed evoluzione sono lette attraverso la lente dei modelli antropologici della filosofia politica. Il percorso metodologico che qui si presenta assume una trasversalità temporale che risale all'età classica, rintracciabile nell'osservazione e nell'analisi delle comunità sociali, delle idee e dei comportamenti espressi in tempi e luoghi differenti. Si tratta, com'è noto, di un campo d'indagine che ha una forte valenza per la comprensione dei presupposti che caratterizzano la varietà e la differenziazione dei comportamenti umani, una rilevanza analitica che emerge non solo sul piano socio-culturale, ma anche sul piano politico ed economico, fino ai giorni nostri."" -
La funzione moderna dell'arte. Estetica delle arti visive nella modernità
La modernità del XVIII secolo si caratterizza con una nuova funzione dell'arte in senso evolutivo dell'uomo. L'artista non è più servitore della forma, ma esecutore artefice della mimesis, creatore. Contemporaneamente in Europa si affermano tre istituzioni: il Museo come tutela e valorizzazione del bene culturale, l'Accademia come contesto di formazione e di produzione dell'arte e dell'artista, e l'Estetica come definizione dei nuovi concetti di gusto, genio, arte, operatività. Da Diderot a Winckelmann, da Kant a Hegel, da Nietzsche a Baudelaire, l'arte e l'artista assumono una centralità inedita. La rivoluzione industriale, la fotografia, il cinema, le tecnologie in genere interrogano l'arte e aprono nuove prospettive, orientando gli artisti verso soluzioni originali. Nuovi interrogativi si pongono nel contemporaneo: come è possibile insegnare l'arte? Quale il ruolo dell'arte e dell'artista nel trionfo dell'estetica, mentre l'arte attuale sembra avere perduto ogni rilevanza? Le domande aprono verso il possibile, l'arte può ancora fare cenno al pensiero. -
Scenari. Rivista semestrale di filosofia contemporanea & nuovi media. Vol. 6
Attraverso il commento dei fatti più significativi nell'ambito della politica, della cultura, dell'arte e dell'economia, la rivista Scenari, quadrimestrale di approfondimento culturale di Mimesis Edizioni, vuole costituirsi come un potente laboratorio di idee e dibattito, fornendo ai lettori la possibilità di commentare gli articoli attraverso blog appositamente dedicati. -
Scenari. Rivista semestrale di filosofia contemporanea & nuovi media (2017). Vol. 7
Attraverso il commento dei fatti più significativi nell'ambito della politica, della cultura, dell'arte e dell'economia, la rivista Scenari, quadrimestrale di approfondimento culturale di Mimesis Edizioni, vuole costituirsi come un potente laboratorio di idee e dibattito, fornendo ai lettori la possibilità di commentare gli articoli attraverso blog appositamente dedicati. Di seguito, i contributi di questo numero: Giulia Raciti, Aprire i corpi come affezione visuale del cinema di Carmelo Bene; Roberto Tessari, L'immagine scenica: dalla riproduzione specchiata del reale all'icona visionaria; Ruggero Eugeni, Temporalità sovrapposte. Articolazione del tempo e costruzione della presenza nei media immersivi; Salvatore Tedesco, Intermedialità come Gesamtkunstwerk critico. Appunti sul visuale nella scrittura di W.G. Sebald; Simone Arcagni, Computer Vision e Imaging come ""visionica"""". Verso la Visual Intelligence; Stefania Rimini, Teatro in immagine. Sguardi, ambienti, dispositivi; Andrea Rabbito, L'iceberg e l'angelo benjamiano sulle nuove immagini; Luca Taddio, eXistenZ: """"terroristi e nuovi realisti"""". Osservazioni fenomenologiche sul rapporto illusione-realtà nel cinema e nella realtà virtuale."" -
Frances Elliot and Italy. Writing travel, writing the self
Frances Elliot was a British Victorian writer and traveller. She spent most of her life in Italy to which she dedicated much of her work: travelogues, social histories and various critical articles. This book identifies and critically analyses the strategies that she uses in her texts to construct an image of the Italian peninsula for her British contemporaries. Elliot’s representations of the Mediterranean country, which she explored from North to South, from the Alps to Sicily, were deeply ambivalent, and were seen through the prism of her experiences as a woman in patriarchal Victorian England. This volume explores how, for Elliot, Italy became a space of ‘otherness’ with a disturbing but also enriching and empowering potential. Ultimately, it provides an insightful examination of the extent to which Italy opens up a space in which Elliot managed to find her own voice as a woman and as a writer. -
Il giardino e la rosa. Tre saggi per Franco Scataglini
La più bella versione poetica del Roman de la Rose ha la sua fucina ad Ancona, dove Franco Scataglini visse la sua intera parabola di uomo e di intellettuale (1930-1994), guardando alle origini romanze come al suo riscatto. La Rosa è anche un ennesimo omaggio cortese alla donna amata: Rosellina, sua moglie e Musa. La sua incantevole lingua letteraria muove dal dialetto antico, decantato alla scuola dei trovatori e dei siciliani. Con tale pigmento linguistico, egli sagoma e pennella anche il suo scontroso paesaggio marino e litoraneo attraverso gli animali che lo popolano, il suo originalissimo bestiario finora rimasto incredibilmente inavvertito. -
Democrazia senza futuro? Scenari dall'interregno postdemocratico
Il nostro tempo presente è profondamente segnato dagli esiti della rivoluzione conservatrice neoliberale, che si è affermata negli ultimi quattro decenni. Tuttavia, anche il neoliberalismo è in crisi. Siamo ormai entrati in una fase di interregno postdemocratico di cui questo libro indaga alcuni aspetti. Seguendo una direttrice principale, intervallata da alcune digressioni genealogiche, il volume si sofferma sulla «rivoluzione dall'alto» che ha ridefinitogli assetti della costituzione materiale dell'Unione europea, s-velando la separazione tra il demos e il kratos. La democrazia finisce così per riflettere l'assiomatica imposta dal capitalismo inteso come un dispositivo complesso che, anche grazie alla trappola del debito, punta oggi - come già sosteneva Kafka - a farsi «condizione del mondo e dell'anima». In questo senso, a meno che non si torni a riempirla di sostanza, la democrazia rischia di non avere futuro. -
La questione francese. Marx e la critica della politica
In occasione del bicentenario dalla nascita di Marx, questo libro ripercorre la prima fase della sua riflessione per indicarvi la persistenza di un'interrogazione tenace sul senso delle cose politiche, sull'essenza e sulla natura della politica in età moderna. La tesi è che i testi del decennio 1842-52 siano attraversati da un'inesausta tensione a elaborare una differente esperienza della politica rispetto a quella cristallizzata nella concettualità moderna, ""riscrivendo"""" e """"traducendo"""" il lessico politico in una nuova grammatica dell'emancipazione volta a tracciare, dentro la società civile, inediti confini e traiettorie di politicità. Il giovane Marx afferma il primato ontologico della dimensione sociale e nello stesso tempo identifica nel processo della sua radicale spoliticizzazione la cifra specifica della modernità: a partire da questo snodo, la costruzione marxiana del soggetto rivoluzionario viene qui riletta come articolazione di un progetto di integrale risignificazione politica di alcune sfere dei rapporti sociali e dell'esistenza collettiva."" -
Pensieri sulla vera valutazione delle forze vive
I ""Gedanken"""" rappresentano il primo momento sintetico della speculazione kantiana. In essi è affrontata la celebre querelle delle forze vive, occasionata da Leibniz nel 1686 nei riguardi della filosofia cartesiana attorno al tema della conservazione della quantità di moto. Già da questo primo scritto emerge chiaramente il filo conduttore che attraversa tutta la ricerca scientifica di Kant, volta al perseguimento di una descrizione sistematica dell'universo, antecedentemente determinata (a priori), secondo l'indirizzo programmatico della scienza """"classica"""", vale a dire in assoluta conformità rispetto alla legge di causalità e al principio di ragion sufficiente, secondo cui: posita ratione, ponitur rationatum."" -
Pop-sophia. 12 ingressi (senza omaggi) alla filosofia
Esibizionismo, immortalità, Kant e Derrida; algoritmi animali, emozioni e esseri umani; neurotrasmettitori, amore e ""alianza"""", David Bowie e l'idea di Europa; robot e nuove pratiche sessuali; senso della vita e colonizzazione della merce; genocidi umani, genocidi animali e funzione dello Stato; misericordia per i ricchi e opere di Gianluca Vacchi; fine della provvidenza, Descartes e pop art; paura e intelligenze artificiali; bellezza e ingiustizia; teologia e Depeche Mode: 12 introduzioni fuori dagli schemi ai problemi della filosofia."" -
Buchi nell'acqua. Sinistra ed egemonia liberale nel movimento Acqua bene comune
Fino a che punto il pensiero neoliberale ha invaso gli ""accampamenti"""" della sinistra? Il presente lavoro prova a rispondere indagando il passaggio al postfordismo nel nuovo mondo globale tra economia e cultura, esaminando gli effetti dell'onda lunga del '68 in relazione anche alle questioni dello Stato e della transizione verso un'alternativa di società, senza rinunciare a una riflessione sul Novecento e sulle mutazioni del concetto di partito in epoca neoliberale. Come queste tracce neoliberali affiorino nello studio di un caso particolare - quello del movimento per l'acqua bene comune"""" che ha dato vita in Italia a una stagione referendaria segnata da un successo elettorale nella primavera del 2011 - è il cuore della ricerca. Un percorso attraverso le origini, le evoluzioni, i pregi e i difetti, ma anche le voci di testimoni privilegiati ai vari livelli del movimento ABC, con una rassegna sul tema dei beni comuni o del """"comune"""". Prefazione di Onofrio Romano."" -
Bernard Mandeville. Corruzione, umorismo, male minore
Questo libro tenta un'interpretazione del pensiero di Bernard Mandevilie ponendo in dialogo fra loro le sue opere. Operazione non priva di difficoltà rappresentate sia dai diversi generi letterari adottati, sia dai differenti argomenti trattati. Confrontando gli scritti di Mandevilie, però, emergono alcuni nuclei tematici da cui è possibile delineare una struttura coerente. Per questa ragione la prima parte del libro è focalizzata sul metodo e su come questo metodo, applicato all'indagine della natura umana, porti all'individuazione di pochi semplici principi. Un approccio empirico che prelude e sostanzia la dimensione umoristica e la sua funzione oggettivante. Tenendo fermo questo apparato concettuale, la seconda parte muove dall'antropologia per tracciare il pensiero socio-economico di Mandevilie. Qui, mantenendo distinti il piano morale, etico e politico si può comprendere come i ""vizi privati"""" diventino """"pubblici benefici"""". Lontano dall'essere una dichiarazione utilitarista ante litteram, l'aforisma diventa il correlativo oggettivo di un pensiero che vede nel male minore una possibilità filosofica: possibilità non libera da problemi e contraddizioni."" -
Jean Cocteau teorico del cinema
L'interesse di Jean Cocteau è interamente rivolto alla «poesie», come strumento principe per conoscere e rappresentare il mondo, soprattutto quello interiore, ed è proprio in questa chiave che bisogna leggere anche ir suo cinema. Il suo approdo alla «dixième muse» è assolutamente naturale per un artista a tutto tondo come lui, che non ha mai operato una netta distinzione tra le arti, promuovendo una straordinaria intermedialità ed esplorando i tutti i tipi di linguaggio tino a scoprire le potenzialità del connubio tra immagine e parola in questa «véritable art des poétes». I suoi film, intervallati spesso da un notevole lasso - di tempo, si presentano come degli «objets difficiles à ramasser», secondo la celebre espressione di cui il poeta stesso si serve per definire le sue opere, in quanto è difficile inferirli a pieno in una corrente artistica e sono piuttosto criptici, se non si conosce a fondo la sua concezione del cinema. Infatti Cocteau può essere a buon,diritto inserito nel novero dei teorici del cinema, in quanto, pur non avendo mai scritto un vero e proprio trattato sull'argomento, in numerose sue opere si evincono i principi guida della sua riflessione sul nuovo medium, che si ritrovano poi applicati nella sua filmografia. -
I volti dell'affresco: conoscenza, realizzazione, conservazione e valorizzazione. Vol. 1
In questa pubblicazione viene offerto un breve excursus sulle tecniche per la conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale umano e di quei valori che costituiscono la nostra identità culturale e che trovano nell'affresco una peculiare specificità. Proteggere e preservare l'antica arte dei maestri frescanti e il valore intrinseco delle opere è il fulcro dell'interesse e dell'impegno di quanti hanno cercato di dare il proprio contributo tecnico-scientifico grazie alla loro esperienza, ma soprattutto hanno voluto comunicare la passione per l'affresco, arte da tramandare. Presentazione di Campanella Stefano. -
Spazi globali. Soglie contemporanee della politica
Sin dall'antichità le migrazioni si mostrano intrinsecamente legate ai fenomeni di modificazione degli spazi. Muovendo da questo dato, il volume affronta il complesso tema del rapporto tra identità e spazio. Spazio non è solo un concetto geografico, è anche un concetto culturale e simbolico - un luogo da cui si parte, con il suo carico di identità; un luogo al quale si giunge, e che possiede altra e diversa identità. Confini instabili separano gli spazi, la globalizzazione costantemente ne modifica la percezione; gli Stati approntano dispositivi di sicurezza per contenere le ondate migratorie, per arginare nei cittadini la paura. A fronte delle politiche di esclusione e isolamento, l'autore richiama l'attenzione sul concetto di persona; coniugando la tematica hegeliana del riconoscimento con le istanze della filosofia personalista di Mounier, delinea un percorso teorico teso al superamento della distanza che ancora separa i concetti di persona e cittadino. -
Non sarà mica la fine del mondo
Luglio '43. Il Professore arriva a Cotignola. Porta con sé un bagaglio speciale. Con esso ha intenzione di isolarsi, per consacrarsi allo studio del pensiero magico di popoli lontani nello spazio e nel tempo. Ma proprio lì, nella Romagna sperduta, la Storia incombe. Un fiume si tramuta in fronte di guerra. Le cose inanimate si mettono a parlare: una bicicletta, un giornale, un fantoccio, la pianura, le armi. Per non dubitare del proprio essere al mondo, alle persone non resta che inventare un mondo nuovo: un nuovo avvenire sulle macerie della distruzione e un nuovo ""popolo"""" su quelle della guerra civile. Ma, per farlo, ci sono solo un manipolo di vecchi fascisti convertiti, sfollati meridionali, ebrei perseguitati e intellettuali persi nel mondo teorico; e un contadino canapino, un'azdora, un oste, un fornaio, un birocciaio e una massa che parla altro linguaggio. Questa è la storia romanzata di un incontro: quello tra l'antropologo Ernesto de Martino e la Resistenza romagnola. Con quel suo bagaglio speciale che ha qualcosa da dire."" -
Gli insediamenti tradizionali delle Alpi. Conservazione e riuso
Vale ancora la pena di proteggere gli insediamenti tradizionali delle Alpi? Questo libro propone una selezione di ricerche e progetti su come far buon uso di queste ultime testimonianze della civiltà contadina. -
L' arte di Malu Cruz Piani. La forma e la materia-The art of Malù Cruz Piani. Form and matter. Ediz. illustrata
L'arte plastica e la produzione pittorica di Malù Cruz Piani si muovono tra percorsi narrativi e classici, per poi addentrarsi in sperimentazioni minimaliste e innovative. Il catalogo, attraverso un'analisi formale e stilistica e un'ampia casistica di confronti, delinea le principali peculiarità compositive di un'autrice alla ricerca inesausta dell'intimo significato della forma, della materia, dell'operare artistico. Prefazione di Spiriti Andrea. Postfazione di Claudio Bonvecchio.