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Bianciardi. Una vita in rivolta
In questo volume l'autore indaga la figura di Bianciardi (Grosseto 1922-Milano 1971) nei suoi difficili rapporti con i centri di potere, la politica, la schiavitù del consumismo. Questo libro, oltre a dare un ritratto ampio e documentato dell'intera vita e attività dello scrittore, si concentra sul suo rapporto con il linguaggio e sull'aspetto piuttosto trascurato del suo rapporto con la sessualità e la censura, mettendo al centro dell'indagine non i suoi più celebri volumi di prosa ma la sua non sufficientemente studiata produzione giornalistica. Per Bianciardi la libertà di affrontare certi temi, così come il lavorìo linguistico, erano uno strumento fondamentale in quel processo di liberazione e crescita in cui ha creduto fortemente, fino alle amare delusioni degli ultimi anni della sua troppo breve vita. -
Vivere negli aeroporti. Ediz. a colori
Gli antichi ben sapevano che il destino di quegli organismi che oggi chiamiamo città fosse strettamente legato alle vie di comunicazione, ovvero a ciò che le connette al resto del mondo generando la relazione con l'alterità. Oggi gli aeroporti sono gli spazi emblematici della cultura della società che li genera e vive, nonché incubatori del suo cambiamento e con la loro carica anticipatoria, talvolta contraddittoria, anche delle sue trasformazioni; non più aridi non-luoghi divengono ora isole di un arcipelago a scala globale, fisico almeno quanto immaginario. Che cosa succederebbe quindi se si andasse a vivere negli aeroporti? Questo viaggio nasce tracciando una mappa di possibili risposte a questa irragionevole domanda, esplorando la complessità dello stare al mondo odierno, navigando fra le tematiche che legano le città, gli aeroporti e l'utopia, volando alla ricerca di un nuovo destino per il vivere le nostre città. Prefazioni di Franco Purini e Luca Merlini. -
Akaito. Archeologi e antropologi all'ombra del Sol Levante
Tra l'Ottocento e il Novecento il fascino esotico del Giappone non soltanto ha toccato le sorti dell'arte, ma ha traversato insospettabilmente anche gli spazi dell'archeologia e dell'antropologia europee. I saggi qui raccolti, introdotti da Rossella Menegazzo, delineano i ritratti di alcuni importanti studiosi che hanno intessuto con il paese del Sol Levante particolari e influenti relazioni, la cui ricaduta nell'elaborazione del loro pensiero e del metodo d'indagine a esso sotteso, pur con angolazioni personali e diverse, è stata per tutti significativa e profonda. -
Ladri e testimoni
Dopo ""Marisia. Frammenti di una vita"""", la collana eLit torna a pubblicare un altro romanzo di Svetlana Zuchová. Quattro i personaggi: quattro immigrati che cercano di adattarsi a una nuova società e che, tentando di raggiungere la sicurezza economica e materiale, spesso scelgono la via dell'illegalità. Il romanzo è strutturato in due parti, """"I ladri"""" e """"Deposizioni"""". Entrambe riportano una sorta di confessione dei personaggi principali: persone normali, con sogni, desideri e un'idea di vita da realizzare. Attraverso le loro esperienze, scopriamo i sentimenti, i pensieri e le opinioni che ne determineranno la rottura con la realtà."" -
Romanzo di Londra
Dopo anni di peregrinazioni in Europa, conseguenti alla fuga dalla Russia dopo la Rivoluzione d'ottobre e la guerra civile, il principe Nikolaj Rodionovic Repnin e sua moglie Nadja, segnati dagli eventi della seconda guerra mondiale, conducono a Londra una vita ai margini, tra quotidiane umiliazioni, in cui il progressivo depauperamento materiale si accompagna alla prostrazione spirituale. Sono emigrati, profughi, displaced persons. Ma mentre Nadja vuole vivere, Repnin non riesce a farlo al di fuori dei propri ricordi. In un'atmosfera di eterno dopoguerra, da cui emerge, a tratti, la Swinging London dei primi anni Sessanta del secolo scorso, in un continuo gioco di specchi tra la figura del principe e quella dello stesso autore e i rimandi alla storia che irrompe e si riverbera nella storia di un uomo, Crnjanski restituisce al lettore un affresco in cui l'esilio diventa destino. Postfazione di Bosidar Stanisic. -
Il mago
Berlino, 2011. In un palazzo abbandonato la polizia scopre il cadavere martoriato di un impiegato del Commissariato Federale per gli Archivi della Stasi. Nel frattempo, a Sofia, il fotoreporter tedesco Gerhard Samuel scompare in circostanze misteriose. Quando le indagini della polizia non approdano a nulla, il commissario Kowalski decide di investigare per conto proprio. Con l'aiuto della figliastra di Samuel, la giornalista televisiva Dagmara Bosch, scoprirà segreti compromettenti sul passato di un famoso politico, oggetto di un ricatto... -
L' esperienza giuridica del silenzio
Dopo un rapido e necessario inquadramento teoretico sul tema del silenzio, anche con riferimento alle dimensioni teologiche, filosofiche, esistenziali che ne accompagnano la consistenza, si presenta una piccola fenomenologia del silenzio, come la si può cogliere all'interno della dimensione giuridica della esistenza umana. Alla fine di questo piccolo viaggio fenomenologico, si potrà apprezzare come - al contrario di ciò che comunemente si pensa - il diritto parli anche, e forse soprattutto, attraverso il silenzio. Un orizzonte di comprensione diverso e originale dunque e molto fecondo anche nella prospettiva della formazione della coscienza giuridica contemporanea. -
«E mi coprii i volti al soffio del silenzio»
L'ebraico antico, nel descrivere un individuo, raramente conosce il singolare della parola volto. Di un individuo si parla spesso de ""i volti"""" (Panim), che sono dunque manifestazione di un'identità plurale e collettiva. Di fronte alla manifestazione del silenzio l'uomo in cammino spirituale si copre dunque """"i volti"""", in un commovente gesto di pudore e protezione. Ma """"guardando e rimirando"""" l'armonia di quel gesto, mi sono sempre chiesto se la stessa non potesse anche significare un anelito all'unità, o quanto meno all'armonizzazione dei nostri """"esseri"""". Il silenzio, specie quello biblico, è un richiamo all'elevazione e all'unità, e al contempo il silenzio è la memoria della perdita di quella stessa armonia."" -
Filosofia della fantascienza
Il volume mette in dialogo due discipline che, seppure quasi mai poste a confronto sul piano accademico, hanno dei profondi punti di contatto. Di certo usano strumenti e linguaggi radicalmente differenti, talvolta apparentemente inconciliabili, eppure possiedono un terreno comune di temi e problemi che può essere indagato con profitto. In alcuni casi, la fantascienza pare addirittura costituire un tentativo di risposta a quesiti ed esigenze filosofiche. Un tentativo che risponde in primo luogo alle logiche dell'immaginazione e del mito, ma che può anche fornire interessanti spunti di discussione ai filosofi, sotto forma di quegli esperimenti mentali che spesso la dialettica del pensiero utilizza fruttuosamente. Se, quindi, come sostiene Dick, la fantascienza ha la capacità di stupire attraverso una ""trasposizione fondata dell'esistente"""", allora può anche costituire il luogo di scaturigine di interrogativi e problemi da indagare razionalmente. I saggi proposti esplorano il rapporto tra filosofia e fantascienza sotto molteplici punti di vista, interrogandosi costantemente sulla relazione tra l'uomo e il mondo in cui vive. Così facendo possono aiutarci a comprendere più a fondo il tempo presente, senza dimenticare mai di gettare lo sguardo verso il futuro. Introduzione di Luca Gallesi."" -
Ultimi saggi gulla teoria della storia. Ein ganz neues Buch (1916-1918)
I testi di Georg Simmel, qui presentati, appartengono all'ultimo periodo della sua produzione filosofica (1916-1918) e riprendono il tema della storia che già era stato trattato nei ""Problemi della filosofia della storia"""", la cui terza edizione del 1907 - la più importante - mette in discussione l'impianto dello storicismo contemporaneo tedesco. Poi, per un decennio, la riflessione sui problemi storici viene abbandonata. Questa riemerge in virtù di due eventi che determinano il pensiero simmeliano: la filosofia della vita e la produzione estetica, soprattutto con il Goethe e il Rembrandt. Ma non va nemmeno dimenticato l'ambiente bellico in cui tali riflessioni si svolgono. """"Il problema del tempo storico"""" (1916), """"La formazione storica"""" (1917-1918) e """"L'essenza del comprendere storico"""" (1918) sono legati a filo doppio alla crisi della cultura moderna, al conflitto vita/forma e all'intuizione estetica dell'accadere del mondo. Non si potrebbe comprendere in tutta la loro portata questi scritti enucleandoli dal multiversum filosofico simmeliano e tanto meno interpretandoli alla luce di uno storicismo o di una specifica filosofia della storia propria di Simmel. Il tempo storico, le formazioni storiche così come il comprendere storico, che sembrano inserirsi nel contesto teorico diltheyano, devono altresì essere intesi all'interno di un ambito vitale, in quanto anch'essi istantanee e frammenti di un insieme al suo interno conflittuale e sempre in mutamento."" -
Weaning. Lo svezzamento come conflitto
Il testo sullo svezzamento che qui viene presentato fu esposto da Melanie Klein nell'ambito di una serie di lezioni aperte al pubblico alla Caxton Hall di Londra nel febbraio del 1936. Scritto un anno dopo ""A Contribution to the psychogenesis of manic-depressive states"""", in cui Klein precisa dal punto di vista teorico e clinico la """"posizione depressiva"""", il saggio sullo svezzamento ha per oggetto quelle che si potrebbero descrivere come delle strategie di contenimento delle angosce depressive del bambino, dettate dalla sensazione di aver perso per sempre l'oggetto amato interiorizzato e dal senso di colpa per averlo fantasticamente distrutto assimilandolo. Strategie difensive la cui funzionalità, tuttavia, deve essere costantemente affiancata dalla consapevolezza che, come la Klein avverte, """"le frustrazioni giungono fino a un punto impossibile da evitare e le angosce fondamentali che ho descritto non possono essere in ogni caso completamente sradicate"""". Postfazione di Adriano Voltolin."" -
La vita di Erasmus Darwin
Questa biografia è un'importante testimonianza dell'interesse provato da Charles Darwin nei confronti della vita e delle opere di suo nonno Erasmus; i due non si conobbero mai, ma lo stesso Charles confessò, fra le pagine della sua ""Autobiografia"""", come l'opera di suo nonno fosse riuscita a preparare il """"terreno favorevole a quella dottrina che più tardi, in forma diversa, ho sviluppato nell''Origine delle specie'"""". Diversi contadini della cittadina di Lichfield credevano che il dott. Erasmus Darwin fosse un mago, altri pensavano si trattasse di un ateo, a giudizio di molti fu uno strabiliante poeta, per alcuni invece fu il primo grande teorico delle leggi della vita organica. Egli, infatti, già nel corso del XVIII secolo iniziò a porsi alcuni fondamentali interrogativi sulla natura e sulla storia della vita, cercando di rispondere alla più difficile delle domande: da dove veniamo e qual è la nostra storia? Con uno sguardo al contesto filosofico e scientifico in cui emersero le sue risposte trasformiste e tentando di porre nuovamente in rilevanza anche alcuni aspetti dell'opera e del pensiero del nipote, questo testo intende offrire un ampio quadro del trasformismo settecentesco attraverso lo sguardo di uno dei suoi più noti pensatori."" -
Erotismo eversione merce. Nuova ediz.
"Nessun potere ha avuto infatti tanta possibilità e capacità di creare modelli umani e di imporli come questo che non ha volto e nome. Nel campo del sesso, per esempio, il modello che tale potere crea e impone consiste in una moderata libertà sessuale che includa il consumo di tutto il superfluo considerato necessario a una coppia moderna. Venuti in possesso della libertà sessuale per concessione, e non per essersela guadagnata, i giovani - borghesi, e soprattutto proletari e sottoproletari - se tali distinzioni sono ancora possibili - l'hanno ben presto e fatalmente trasformata in obbligo. L'obbligo di adoperare la libertà concessa: anzi, d'approfittare fino in fondo della libertà concessa, per non parere degli 'incapaci' o dei 'diversi': il più tremendo degli obblighi. L'ansia conformistica di essere sessualmente liberi trasforma i giovani in miseri erotomani nevrotici, eternamente insoddisfatti (appunto perché la loro libertà sessuale è ricevuta, non conquistata) e perciò infelici."""" (Pier Paolo Pasolini)" -
Metafisica e antimetafisica. Gli argomenti ontologici e le sfide dell'ateismo
C'è una relazione privilegiata che lega gli argomenti ontologici alle posizioni di pensiero atee, scettiche e agnostiche. Non è un caso, infatti, che l'unum argumentum anselmiano nasca in relazione dialettica con la figura dell'insipiens, per dare una risposta alla sua dichiarazione atea ""Dio non esiste"""". In effetti, una delle caratteristiche tipiche degli argomenti ontologici consiste proprio nel fatto che non intendono soltanto dimostrare l'esistenza di Dio, bensì difendere la visione metafisica raccogliendo espressamente la sfida posta dalle prospettive antimetafisiche. In che modo è avvenuto - e avviene tutt'oggi - questo spinoso confronto? Disponibilità all'ascolto, apertura al dialogo, e capacità di esaminare attentamente la posizione di pensiero del proprio interlocutore: ecco gli elementi che, da Anselmo fino ai nostri giorni, contraddistinguono il dibattito tra teismo e ateismo sviluppato dagli argomenti ontologici. In questo volume si intende riprendere ed esporre almeno una parte di tale interessante confronto critico, considerato estremamente fruttuoso e proficuo: attraverso di esso, infatti, emergono molteplici spunti di riflessione e notevoli suggestioni, capaci di approfondire considerevolmente l'intera Quaestio Dei."" -
Oikosophia. Dall'intelligenza del cuore all'ecofilosofia
Perché Oikosophia e cosa significa questa parola insieme nuova e arcaica? Sophia, in greco, è la Sapienza, cioè una conoscenza, o intelligenza, che un tempo veniva detta anche ""del cuore"""": innato modo di essere relazionale, all'unisono con il resto del mondo vivente, anziché attività analitica di un sapere che, discriminando, reifica. Oikos, in greco, è la casa comune, ed è questa parola che ha dato origine al prefisso eco- così in """"eco-logia"""" come in """"eco-nomia"""". Questa raccolta di saggi intende dire che per poter (ri)trovare un rapporto autentico con la nostra casa comune non basta """"preoccuparsi dell'ambiente"""": occorre innanzitutto (ri)trovare lo sguardo e la presenza interiori che a quella casa comune ci fanno sentire, e sapere, di appartenere in modo irrinunciabile. La sapienza necessaria a raggiungere questo inter-essere - che è il nostro solo e universale, unico e vero interesse - ci interpella con urgenza oggi, ma non è di oggi: dall'antico Egitto alla sapienza ermetica, pitagorica, presocratica, misterica, neoplatonica, le tracce e il ricordo di questa gnosi si rinvengono come un sottile filo rosso lungo tutto il percorso della storia indo-mediterranea. Nella prima metà del Novecento divennero effettive forze di cambiamento epistemologico coloro (tra i quali G. R. S. Mead, C. G. Jung, R. A. Schwaller de Lubicz, H. Corbin) che videro, e preannunciarono, come non vi sia futuro per l'umanità o per la casa comune senza un ritorno dell'intelligenza del cuore. Oggi le tradizioni indigene intessono nel discorso ecologico questo stesso messaggio ancestrale, con il medesimo intento di dare all'ambientalismo il suo necessario fondamento sapienziale; pertanto, anche la loro voce è stata inclusa in queste pagine. Nelle parole di uno dei più eminenti contributori al volume, David Abram: """"Siamo pienamente umani solo in contatto, e convivialità, con il non-umano"""", cioè con il mondo vivente più-che-umano, che oggi più che mai, come noi, da noi dipende per la sua stessa sopravvivenza."" -
Le avventure della socializzazione. Dalla teoria monetaria del valore alla teoria macro-monetaria della produzione capitalistica
Dagli anni Settanta del secolo scorso si sono diffusi nuovi approcci alla lettura di Marx in termini di ""teoria monetaria del valore"""". Questi incrociano due distinte problematiche: quella del rapporto valore-denaro e quella del rapporto valore-lavoro astratto. Il saggio di Riccardo Bellofiore propone un confronto critico con la Neue Marx-Lektüre: dalla preistoria in Adorno e Horkheimer allo sviluppo in Schmidt, Reichelt e Backhaus, fino alla """"teoria monetaria del valore"""" di Heinrich e alle critiche di Kurz e Postone. L'orizzonte problematico è quello della migliore tradizione italiana (Colletti, Napoleoni, Graziani, Finelli, Frison, Tomba), incrociata con il contributo seminale e ancora attuale di Rubin. L'intento è quello di rifondare la nozione di sfruttamento come """"consumo"""" dei lavoratori e di ridefinire la teoria monetaria del valore(-lavoro), allo scopo di ricostruire la teoria marxiana del valore come """"teoria macro-sociale e monetaria della produzione capitalistica""""."" -
Incontri con la macchina. Scritti meta-scientifici
La macchina, non tanto come oggetto tecnologico, ma come idea, pervade sempre più la nostra società con promesse meravigliose, talora inquietanti. I confronti avuti con numerosi giovani nel corso epistemologia della macchina, nella Scuola di dottorato del Politecnico di Torino, hanno prodotto una serie di brevi libere “scritture” che potremmo definire “ai confini della realtà”, ma già ampiamente nei territori dei sogni, della fantasia, dell’arte, della paura, dell’amore. Gustabili da tutti, uomini di scienza o no, questi piccoli saggi sono la prova che solo superando i limiti imposti da rigide discipline, e accompagnati dal coraggio che affianca ogni entusiasmo giovanile, si può sperare di capire un po’ di più il mondo, di scoprire ancora qualcosa di nuovo. -
L' Africa esposta. Realtà e rappresentazioni del continente africano nelle esposizioni universali dall'Ottocento al 2015
Le esposizioni internazionali hanno contribuito in modo decisivo alla costruzione di un'immagine del continente africano che perdura nel tempo e con la quale occorre confrontarsi anche oggi. Nella prima parte del volume, studiosi di letteratura e antropologia analizzano gli aspetti culturali del fenomeno, mostrando le asimmetrie di potere che hanno contraddistinto le diverse esposizioni dei soggetti africani nel passato. Nella seconda parte, ricercatori e operatori della cooperazione internazionale analizzano la situazione contemporanea, con particolare riferimento all'esperienza di Expo 2015. -
Affidarsi al nulla. Una ricognizione intorno a Max Stirner
Stirner è un pensatore spesso citato, ma non sempre attentamente letto, talvolta vituperato, quando non anche dimenticato o sottovalutato. Le interpretazioni del suo pensiero oscillano dall'essere visto talvolta come capostipite di una linea dell'anarchismo, talaltra come esponente di una rivolta autenticamente e principalmente esistenziale. Questo studio vuole dare spazio a una sintetica ricostruzione del suo pensiero dell'Unico, presentando in sintesi le polemiche seguite alla pubblicazione del magnus opus del filosofo, e cercare di vedere nella sua dottrina una forma significativa di nichilismo. Particolarmente interessante è il confronto con Nietzsche, che mette in luce profonde differenze fra i due filosofi. Un ultimo interrogativo, destinato a rimanere tale, riguarda la possibilità di andare oltre il nichilismo, culminante in due differenti prospettive. -
Il biosistema tra tecnica ed etica. Nuove questioni di bioetica ambientale
Il volume pubblica gli atti di AmbientaMente, il meeting internazionale di Isernia che, negli anni 2016 e 2017, ha messo a tema le correlazioni tra tecnica e possibili sofferenze dell'ambiente. Con un approccio olistico, tutte le molteplici discipline coinvolte nell'ottica bioetica (dalla filosofia e teologia al diritto, dalla biologia all'ingegneria, dall'ecologia alla zoologia, alla botanica...) esaminano scientificamente le realtà che definiamo biosistemi, cioè sub-sistemi d'interconnessione tra vivente e non vivente, ciascuno interagente nel complesso cosmico. Il meeting è promosso da FNOMCeO, UEMS, Istituto Italiano di Bioetica-Campania, Centro Interuniversitario di Ricerca Bioetica (C.I.R.B.), a cui aderiscono tutte le università campane. Il C.I.R.B. è un organismo di ricerca nel quale è possibile delineare le trame di una serena e ponderata riflessione comune su tematiche che coinvolgono l'identità stessa della persona umana e il destino delle generazioni future.