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Sui criteri per individuare i sensi. Verso un'ontologia estetica
Dai tempi di Aristotele fino alla filosofia analitica contemporanea è stata discussa una serie di criteri atti a rendere conto di cosa siano i sensi e a tassonomizzarli. Nel corso del libro, l'autore articola a livello concettuale il criterio esperienziale-ontologico e il criterio sottrattivo, e studia come essi aiutino a inquadrare i casi empirici del dolore, delle percezioni artificialmente assistite, delle sinestesie, dell'olfatto e dei sensi animali. -
La tutela della persona e della proprietà nell'Atene arcaica
Il volume affroIl volume affronta il problema della tutela dei diritti del cittadino relativamente alla persona fisica e alla proprietà nell'Atene di età arcaica. L'indagine parte dal mondo omerico, in cui la comunità scientifica riscontra diverse radici di vari sviluppi politico-costituzionali di età arcaica, per procedere poi con i momenti principali dell'evoluzione cittadina ateniese, ossia Draconte, Solone, Pisistrato, Clistene. L'aspetto della tutela dei diritti del cittadino è considerato alla luce delle iniziative comunitarie volte non soltanto a limitare ogni forma di autotutela ma più genericamente a salvaguardare il cittadino nella sua persona fisica e nella sua proprietà. A tal fine si prendono in esame sia aspetti di carattere politico, come leggi o istituzioni, sia aspetti di carattere informale, come pressioni o sanzioni sociali. -
Libertà politica e religione in Spinoza. Saggio sul «Trattato teologico-politico» e sul «Trattato politico»
Il percorso delineato da Marco Iannucci inquadra il pensiero di Spinoza nel dibattito politico-religioso della sua Amsterdam, che nella seconda metà del '600 fu teatro di un forte sviluppo economico e di tumultuosi fermenti politico-religiosi. Dall'analisi dei due trattati politici emergono non solo l'interesse di Spinoza per le circostanze che determinarono lo sviluppo della società, ma anche, grazie a un serrato dialogo con religiosi e politici del suo tempo, la sua volontà di guidarne i mutamenti in corso, di contribuire a migliorarli e di partecipare al processo di democratizzazione delle istituzioni. Ciò al fine di condurre la maggioranza degli uomini ad acquisire la libertà, intesa come liberazione da ogni forma di schiavitù. Egli diviene un tassello necessario al processo di emancipazione della collettività in cui vive, provocando così una vera rivoluzione politica, religiosa e morale, tanto che il suo messaggio, a più di tre secoli dalla sua morte, conserva ancora una bruciante attualità. -
Phillip Lopate. Una vita allo schermo. Riflessioni sul cinema da un maestro americano del personal essay
Da un lato uno sguardo transatlantico sul cinema autoriale europeo; dall'altro uno sguardo indigeno sui critici cinematografici statunitensi del '900. In questo lavoro monografico, Stefano Calzati propone una ricognizione della produzione del saggista e critico americano Phillip Lopate, in grado di far emergere sia il soggettivismo stilistico che connota molti scritti sul cinema di Lopate, sia la visione lucida, penetrante, talvolta fulminante, con la quale lo scrittore newyorchese approccia i contenuti e la condizione attuale della critica cinematografica ""made in the US"""". Il volume si arricchisce di due interviste inedite a Lopate e della traduzione di diversi suoi saggi non ancora apparsi in Italia. Professore alla Columbia University e membro della American Academy of Arts and Sciences, la produzione saggistica e critica di Lopate è unanimemente riconosciuta nel suo paese e ora, grazie a questa rigorosa monografia, essa potrà essere apprezzata anche in Italia non solo dagli addetti ai lavori, ma anche da un pubblico più ampio che troverà, nello stile affabile di Lopate, una voce familiare con la quale conversare."" -
Il teatro cambia genere
Il volume è una raccolta di saggi che ripercorrono la storia del teatro delle donne in Italia negli anni '70-'80. Adottando approcci diversi e interdisciplinari, gli interventi critici tracciano una panoramica della convergenza tra il movimento femminista italiano e la scena, colmando una lacuna critica e offrendo una testimonianza di un tassello fondamentale della storia della drammaturgia moderna. Nel decennio di riferimento femminismo e teatro s'intersecano, influenzandosi a vicenda e creando nuove possibilità. Da un lato, il teatro viene utilizzato dal nascente pensiero della differenza sessuale (il neofemminismo italiano) come strumento e veicolo ideologico per (ri)definire il ruolo del femminile e i rapporti tra i sessi. Dall'altro, le scelte estetiche adottate influiscono inevitabilmente sulle convenzioni drammaturgiche vigenti, sovvertendole. Con questi saggi si è voluto far luce su una drammaturgia femminile e femminista che, riscattando il teatro dall'eccesso di sperimentalismo della neoavanguardia, ne ha saputo riaffermare per contro la funzione civile, ideologica ed educativa. Una drammaturgia di parola che sancisce il primato dei contenuti sulla forma. Un'eredità storica e culturale troppo spesso dimenticata, eppure di grande rilievo e carica di provocazioni irrisolte nella nostra attualità. -
La democrazia a una dimensione. Percorsi filosofici su modernizzazione, laicità e costituzione
Questo testo torna a riflettere sul modello di razionalità che ha ispirato il costituzionalismo liberale e sull'idea di laicità che a esso si richiama. Un modello che nel corso del Novecento è stato tragicamente travolto dai totalitarismi e che oggi appare nuovamente in crisi. È necessario indagare sulle cause di tale crisi - come ormai si fa da prospettive diverse ma convergenti - risalendo anche al modo, troppo meccanico e lineare, con cui quel modello di razionalità, sorto nell'ambito della rivoluzione scientifica, è stato trasferito in ambito sociale e politico, dando inizio, a sua volta, a una rivoluzione antropologica. I processi di modernizzazione costruiti su questa base hanno liberato le spinte all'autoaffermazione individuale e all'innovazione economica, ma non si sono rivelati altrettanto capaci di garantire una convivenza equilibrata e inclusiva. Si tratta di prendere atto che tali limiti, non contingenti ma strutturali, favoriscono il sorgere periodico di derive illiberali che tornano a mettere in discussione lo Stato di diritto e le sue irrinunciabili libertà; derive e regressioni che non possono essere arginate facendo ricorso soltanto alle risorse cognitive e morali messe a disposizione dal modello antropologico e politico liberale. Parte essenziale di questo lavoro è un confronto critico con alcuni autori - Löwith, Habermas, Fukuyama, de Giovanni, Butler - che sui limiti del liberalismo classico si sono interrogati, ispirandosi variamente al pensiero politico hegeliano. -
Zanzotto/Lacan. L'impossibile e il dire
La teoria psicoanalitica di Lacan occupa un posto di grande rilevanza nella poesia di Zanzotto. Questa presenza è indagabile a più livelli: dall'uso intertestuale di termini e concetti, all'assunzione di prospettive teoriche. Il saggio offre una ricostruzione rigorosa di queste dimensioni dell'opera del poeta, prestando particolare attenzione alle loro interazioni con le diverse fasi del pensiero lacaniano, da quella più strutturalista all'ultima, più orientata dal registro del reale. Partendo da questo allargamento, l'autore esplora un'ulteriore prospettiva d'indagine, quella che vede Zanzotto, al di là del proprio sapere su Lacan, impegnato nel confronto della parola poetica con l'impossibile a dire. È questa la dimensione più feconda del rapporto tra il poeta Zanzotto e lo psicoanalista Lacan. È questo il viaggio a cui il lettore audace è chiamato in questo saggio. -
Malattie rare in emergenza. Una ricerca antropologica tra biopotere e saperi della cura
La categoria di malattia rara, d'insorgenza relativamente recente, ha oggi grande rilevanza in sanità pubblica e in biomedicina. Il concetto merita un'analisi antropologica approfondita, in grado di mostrare, da un lato, le pratiche sociali, culturali e politiche che hanno portato alla sua plasmazione e, dall'altro, quelle che ne sono scaturite. Questo libro propone innanzitutto una genealogia delle malattie rare, mostrando le dinamiche che hanno condotto alla comparsa della categoria e le trasformazioni occorse con la sua diffusione a livello internazionale. In seguito, ripercorre una ricerca etnografica svolta lungo la Rete Interregionale per le Malattie Rare del Piemonte e della Valle d'Aosta, esplorando le rappresentazioni e le pratiche associate al concetto, contese tra forme di soggettivazione, processi biopolitici, nuove interpretazioni del disagio e tentativi di risignificare queste ultime per consolidare una certa verità. -
Viaggio in terra compromessa
È possibile capire Israele e Palestina a partire dall'immaginario che avvolge i diversi luoghi che compongono quella terra? Una terra complicata in cui la memoria viene utilizzata come titolo di proprietà e il sovrapporsi di narrazioni e miti antagonisti rappresenta forse l'ostacolo maggiore a una possibile riconciliazione tra i due popoli che la abitano. Questo libro, sotto forma di reportage narrativo, tenta di far parlare pietre e tombe, strade, moschee e sinagoghe attraverso i ricordi e i racconti di coloro che se le contendono. Una pluralità di voci e di interpretazioni, di microstorie individuali e di identità lacerate che testimoniano di come la trama di fondo della Storia, in tutta la sua complessità, corra sul filo di una memoria irrimediabilmente divisa. -
A mezzi termini. Forme della contaminazione dal XX secolo
Parlare ""senza mezzi termini"""". Esprimersi con parole piene, decise e non equivoche. Oppure, ribaltare l'espressione per affermare con forza la volontà di fare il contrario: parlare con-fondendo, prediligere le forme ibride, praticare sconfinamenti. A partire dal XX secolo, il panorama delle arti ha vissuto una nuova fase di emancipazione dalle soluzioni tradizionali aprendosi a inedite possibilità espressive, sempre più eterogenee e contaminate. Nasce da questo assunto l'intento di riunire un insieme di voci che ha scelto di indagare l'orizzonte della contaminazione artistica spaziando tra letteratura, fumetto, fotografia, cinema e performance: i contributi qui inclusi, che procedono da un'impronta letteraria a un carattere via via più visivo-performativo, restituiscono gli interventi discussi nell'ambito del convegno che al volume presta il titolo, svoltosi a Pavia il 12 aprile 2018 presso il Collegio Nuovo - Fondazione Sandra ed Enea Mattei, che ha contribuito anche alla pubblicazione di questo volume. Saggi di Paolo Giovannetti, Pietro Benzoni, Niccolò Scaffai, Giuliano Cenati, Giuliana Benvenuti, Roberto Pinto, Elio Grazioli, Paolo Campiglio, Lorenzo Donghi. Saggio introduttivo di Clelia Martignoni."" -
Ripensare Dario Fo. Teatro, lingua, politica
A quasi quattro anni dalla scomparsa di Dario Fo, i contributi raccolti in questo volume - nati da una giornata di studi svoltasi presso la Scuola Normale Superiore nell'ottobre del 2017 - intendono riflettere su uno dei nostri ""classici"""" teatrali più controversi, dismettendo vecchi schemi agiografici e polemiche preventive. L'opera di Fo viene esaminata da alcuni dei massimi esperti dell'argomento nonché da vari studiosi più giovani, nel tentativo di metterne in luce i molti motivi d'interesse e le molte facce: i contributi toccano problemi decisivi come il rapporto di Fo con il teatro classico (Battistella), le sue esperienze drammaturgiche più importanti (Barsotti, Marinai, Maiolani), i suoi legami con la politica (Farrell), le sue innovazioni linguistiche e i problemi filologici posti dal suo teatro (Vescovo, Trifone, D'Onghia). Il volume è chiuso da una testimonianza del regista Eugenio Allegri e dell'attore Matthias Martelli, che hanno lavorato con Fo al nuovo """"Mistero Buffo"""" tra il 2015 e il 2016. Con una testimonianza di Eugenio Allegri e Matthias Martelli."" -
La fine della morale. Genealogia, forme storiche e criticità dell'autodescrizione della società moderna. Vol. 2
In questo volume 2 il libro chiarisce le ragioni strutturali per cui la società moderna avanzata genera il paradosso di una morale al tempo stesso inflazionata e deflazionata: per un verso, tramite i mass-media (fortemente propensi a enfatizzare ogni caso di scandalo), inflaziona la comunicazione pubblica di discorsi morali; per l'altro, a causa della ""superiore amoralità"""" dei suoi sistemi di funzione, dà luogo a un effetto contrario di deflazione morale. L'economia, il diritto, l'arte, la scienza operano infatti esclusivamente in base a criteri propri (profitto/perdita; ragione/torto; bello/brutto; vero/falso), i quali sono indifferenti alla morale poiché sono primariamente indirizzati alla rispettiva funzione. Così, mentre da un lato la società funziona in chiave amorale, dall'altro lato si crea la percezione di un'immoralità crescente. La politica può sfruttare opportunisticamente il lato inflazionato di questo paradosso, ma ne resta poi vittima. Anch'essa, infatti, opera necessariamente tramite un criterio funzionale (potere/non-potere) e inoltre, se i sistemi di funzione fossero costretti a operare con criteri morali, cadrebbero in una crisi irreversibile."" -
Herman Melville. Racconto di un tipo strano
La vita di un gigante della letteratura mondiale tra difficoltà psichiche, viaggi avventurosi, incontri magici, svolte del destino, coincidenze, sfide, affetti, perdite, ostinazioni e procrastinazioni.rn«Paolo Parisi Presicce ci offre, nel bicentenario dalla nascita di Melville, una biografia rigorosa ma anche piacevolmente narrativa» - Beppe Sebaste, Il Venerdìrn Con puntuali riferimenti alla storia e alla cultura coeve e alla fortuna critica postuma, la biografia di Herman Melville. Lo scritto di Parisi Presicce ha sempre rispetto delle fonti e del metodo storiografico, ma si permette qualche volo interpretativo, se non poetico sulla misteriosa esistenza dell'autore di Moby Dick. -
La tessitura della saggezza. Tra Oriente e Occidente
Gli scritti raccolti in questo volume, per quanto non esaustivi della consistenza e dell'organicità del progetto teorico perseguito da Paolo Vicentini nel corso della sua breve ma intensa attività di ricerca, ci consegnano tuttavia lo spessore di un percorso intellettuale maturo, che intreccia studi specifici sulla tradizione buddhista - dall'analisi testuale alla riflessione sui limiti e i fraintendimenti presenti in una certa ricezione da parte occidentale, fino alla definizione dell'etica buddhista - ad alcuni temi della filosofia greca classica, fino alle questioni speculative connesse alla cosiddetta ""ecologia profonda"""". Sospettoso nei confronti di ogni forma di adesione entusiastica agli approcci esotizzanti al mondo orientale e contrario a ogni forma di semplificazione del portato speculativo delle tradizioni intellettuali non occidentali, Vicentini mette alla prova i nodi teorici fondamentali dell'insegnamento buddhista ponendoli in dialogo con alcuni luoghi classici della riflessione filosofica occidentale, interrogandone la tenuta rispetto a questioni oggetto di contemporaneo dibattito e di più urgente attualità. Ne risulta un autentico """"pensiero della relazione"""", che è al tempo stesso capacità critica di dialogo e concreta azione su se stessi e sul mondo: la parola diviene un'occasione di trasformazione etica del soggetto, che si dispone al pensiero attraverso l'esercizio della scrittura e della lettura."" -
Cento anni di filosofia e di cultura polacca
Riconoscere l'unità dell'umanità e l'unità dell'intera terra attraverso l'unità differenziata di una specifica tradizione culturale riflessa nello specchio altrettanto diversificato di un'altra cultura, ecco lo scopo generale e fondamentale verso cui convergono i contributi raccolti in questo volume. I singoli saggi intendono ripresentare, ripensare e approfondire i temi toccati nei volumi precedenti della collana ""Biblioteca di Cultura Polacca"""" e insieme ripercorrere l'ultimo secolo di pensiero filosofico e di ricerca umanistica in Polonia nel quadro delle sue relazioni soprattutto con la cultura italiana, ma anche con altre culture con cui si è intrecciata. Specialmente in una situazione di chiusure, divisioni, antagonismi e conflitti, ma al contempo di estremo bisogno di solidarietà globale, il compito della riflessione umanistica è aiutare e stimolare la comunicazione e il dialogo, lo sviluppo di una coscienza interculturale."" -
Dimensione simbolica. Attualità e prospettive di ricerca
La polverizzazione del legame sociale e la costituzione sempre più problematica dei gruppi e delle alleanze sociali segnalano con crescente urgenza la necessità di una riflessione sulle capacità politiche unificatrici dei sistemi simbolici, cui è da presupporre una ricostruzione critico-genealogica, relativa alle modalità della loro costituzione teorica. In quest'ottica, i percorsi teorici delineati nel presente testo rendono ragione di una riflessione critica sulle condizioni sotto le quali le culture possono storicamente darsi, sulla loro capacità di sopravvivere al naufragio contemporaneo della socialità, nonché sui processi epistemici che hanno presieduto alla loro formalizzazione. Ritornare sulla costruzione fantasmatica dell'autorità e pensare la crisi del legame sociale alla luce della nozione di ""dimensione simbolica"""" sono, in questo senso, i momenti di un radicale ripensamento della soggettività, così come si dà, in tutta la sua enigmatica problematicità, nelle sue forme contemporanee."" -
Corpo, potere e rappresentazione. Figure della sovranità tra teologia politica e antropologia
Tema di questo studio è il ruolo che il corpo svolge nella rappresentazione e nell'esercizio del potere. Riferendosi alla ricerca filosofico-politica, storica, antropologica e sociologica del Novecento (da Carl Schmitt a Michel Foucault e Claude Lefort, da Marc Bloch a Ernst Kantorowicz, da Arnold Gehlen e Helmuth Plessner a Jean Baudrillard e Pierre Legendre), esso evidenzia diverse figure del corpo e del suo rapporto con la dimensione politica e rappresentativa. Ne emerge una duplice accezione del ""corpo politico"""": come metafora che, nella storia del pensiero politico e delle rappresentazioni del potere, è servita a caratterizzare la società, lo Stato e la sovranità, e come corpo dei singoli individui e della popolazione, che costituisce l'oggetto degli interventi normalizzatori della biopolitica contemporanea. In questo orizzonte si pone la questione del senso della norma, dell'istituzione e del loro rapporto con la vita, ovvero il problema delle condizioni di possibilità dell'ordine e dei suoi limiti."" -
Quaderni materialisti (2017). Vol. 16: Nuovi studi su Machiavelli.
La rivista ""Quaderni materialisti"""" nasce per iniziativa di Mario Cingoli, ordinario di Storia della Filosofia all'Università degli studi di Milano-Bicocca, e dei suoi collaboratori. Il gruppo di studiosi diretti dal Professor Cingoli si dedica da anni allo studio della tradizione materialista, dal pensiero antico al materialismo moderno, con particolare attenzione al pensiero di Marx ed Engels. Questo numero presenta una raccolta di contributi volti a fornire nuove interpretazioni sulla persona e la poetica di Machiavelli: dal significato del termine """"tumulto"""" a quello di """"istituzione"""", dal concetto machiavelliano di """"riscontro"""" a quello di """"coniettura"""", fino allo studio delle influenze che il pensatore ha esercitato, da Simón Bolívar a Claude Lefort."" -
Capitoli di storia linguistica della medicina
Il volume si presenta come lavoro sistematico sulla storia della lingua medica dal medioevo al Novecento: dalla veterinaria medievale alle chirurgie quattrocentesche e alla lingua dell'anatomia di Leonardo da Vinci, per arrivare ai consulti medici settecenteschi e alla lingua della trattatistica psichiatrica tra Ottocento e Novecento. -
Il cannocchiale d'oro ovvero guardare vicino, guardare lontano con Galileo Galilei
In occasione di un viaggio di lavoro a New York, un affermato professionista si vede costretto a rivedere i canoni fondamentali della sua vita. Il percorso lo porta a maturare un processo evolutivo che condurrà a imprevisti e imprevedibili esiti esistenziali. Si tratta di una esperienza che genererà un uomo diverso da prima, completamente rinnovato e mutato; essa metterà in discussione i cardini di un modus vivendi e i principi stessi del passato e del presente, le certezze consolidate e granitiche insite nell'impostazione consuetudinaria di abitudini quotidiane. Da ciò scaturisce un modificato rapporto con se stesso, con le donne, con il mondo che lo circonda. Ne risulta scardinata la visione ""ordinata"""" di chi, radicato in ataviche certezze, si trova impreparato davanti all'imprevisto. Le situazioni si capovolgono; come col cannocchiale le cose vengono viste alla rovescia. È la fine di convincimenti stabili, il suo habitat ordinato va in crisi. Il romanzo prende le mosse dal ruolo dello sguardo nel coinvolgimento emotivo entro le relazioni interpersonali. Le potenzialità della vista e di quanto è a essa connesso, saranno quindi simbolo di atteggiamenti vitali e diventeranno comportamenti che condizioneranno la realtà del protagonista e delle persone che verranno in contatto con lui, modificando il presupposto stesso delle capacità affettive. Grazie a un percorso di crescita e maturazione il personaggio troverà la strada per emergere dalla dimensione oscura e inconsapevole dei rapporti sentimentali superficiali, giungendo alla chiara consapevolezza di un approdo strutturale non più offuscato da un confuso modo di gestire i sentimenti. Una nuova luce aprirà impensati orizzonti e riflessioni.""