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Il dottore delle pietre. Domenico Lovisato
Un excursus tra la storia e la cultura dell'Istria, dalla figura dello scienziato ed esploratore Domenico Lovisato: il ""dottore delle pietre"""", alle notizie sul museo istriano costituito a Trieste. Gli altri personaggi citati rappresentano altrettanti punti di riferimento nella nomenclatura dell'Istria: Antonio Madonizza, qui ricordato per il suo interesse ai metodi pedagogici di Ferrante Aporti, ma ben più conosciuto come fondatore del giornale """"La Favilla"""" a Trieste (1836-1846), Giovanni Quarantotto, padre del noto scrittore, Enrico Morovich e i suoi rapporti con il periodico """"Voce Giuliana"""", un incontro con Fulvio Tomizza, un santo tuttora misterioso, San Pellegrino, patrono di Umago. Momenti e temi storici diversi, suscettibili d'interesse e di approfondimento."" -
I quaranta giorni di Trieste. 1 maggio-12 giugno 1945. La storiografia tra ideologia e critica
Il libro analizza le diverse ricostruzioni che autori di varia ideologia, testimoni e protagonisti degli eventi triestini del maggio-giugno 1945, hanno prodotto in scritti, che intendono essere opere storiche serie ed attendibili. L'obiettivo è stato di verificare in che misura le discrepanze, la parzialità e le diversità di interpretazione, in dipendenza da impianti ideologici contrapposti, si siano concretizzati in un caso specifico. Più attendibili come testimonianze che come vere opere di storia, i loro scritti hanno permesso di contestualizzare però la questione di Trieste nel suo vero alveo, che è quella delle nascenti tensioni internazionali che daranno origine in pochi anni alla guerra fredda. -
Il buio nel sacco
La stesura del libro parte quasi per scherzo con semplici fogli scribacchiati e dimenticati nel vecchio furgone, trovati da una ragazza che diverrà in seguito un grande amore. Il libro prende poi forma tra le raffiche di Bora, a Trieste, dove l'autore è un conducente di autobus urbani. Ma è nell'avventura che trova modo di sperimentare un'interpretazione originale della propria vita, imboccando prima la strada della speleologia e dell'alpinismo, e poi dei numerosi viaggi in Oriente. L'amico Erich si trasforma negli anni in una pedina importante per filtrare le considerazioni sui trascorsi assieme, divenendo un insostituibile complice nella comune esistenza, finché la natura spietata spazzerà via una traccia di sentiero. Il buio quindi è la dominante delle grotte profonde e fredde in alta quota ma diventa presto la metafora di molte domande. Da qui nasce lo spirito di ricerca che raggiunge, per mezzo del destino, la grande amicizia di Anthere e quindi i forti affetti della sua gente Tamang a Giuke, un villaggio sperduto nel cuore dell'Himalaya nepalese. -
Non capivo. Parole reali che la storia nasconde
Questo libro è la trasformazione delle testimonianze dell'autore a seguito di incontri pubblici in scuole ed Enti istituzionali per raccontare la storia dei profughi/esuli dall'Istria. Un testo che ""parla"""" con i lettori, raccontando la vita di chi c'era tra le righe dei libri di storia che riportano date e fatti ufficiali, ma mai la realtà di chi ha vissuto quei momenti. """"Non capivo"""" abbraccia il periodo che va dal 1922 ad oggi. Si tratta di memorialistica frammista a narrativa storica, con i personaggi che raccontano i loro ricordi in periodi diversi. L'autore scrive di quello che ha vissuto in quel periodo di storia volutamente nascosta e ancora oggi poco chiara."" -
Sulla nave dell'imperatore
Con la collaborazione del capitano Nicola Odoardo Falconi. Ancora una volta i fondali dell'Alto Adriatico rivelano un segreto che richiama una oscura vicenda il cui protagonista è nientemeno che l'Imperatore Francesco Giuseppe d'Austria. Le acque al largo del Delta del Po celano il relitto di una nave misteriosa che gli autori dopo appassionanti ricerche riescono ad identificare, svelando una storia persa nel tempo e straordinaria, collegata all'occupazione austriaca ed alla Repubblica di Venezia. La nave è stata la prima unità a vela e vapore della Marina Austro-Veneta poi K.u.K. a solcare le acque dell'Adriatico e del Mediterraneo in un contesto storico-geografico di grande interesse per i luoghi visitati, per gli equipaggi ed i passeggeri che vi hanno navigato. Il rinvenimento e l'identificazione di questo particolare scafo affondato a poche miglia da Porto Levante accrescono l'importanza storica delle acque marittime del Veneto aprendo all'archeologia subacquea nuovi orizzonti di ricerca. -
Regio Cacciatorpediniere Vincenzo Gioberti. La storia operativa, la tragica fine ed il ritrovamento della gloriosa unità sfuggita alla battaglia di Capo Matapan
Il 9 agosto 1943, a guerra in corso ma ormai vicini all'armistizio, il cacciatorpediniere ""Vincenzo Gioberti"""" veniva colpito dai siluri del sommergibile inglese """"HMS Simoom"""" al largo di Punta Mesco. Finiva così drammaticamente ed inaspettatamente la leggenda del """"Gioberti"""" protagonista delle principali battaglie del Mediterraneo nel corso della Seconda Guerra Mondiale. Dopo quasi 73 anni l'ingegner Guido Gay con il suo inseparabile catamarano """"Daedalus"""" ed il ROV """"Pluto Palla"""" fa riemergere dagli abissi del Mar Ligure la storia del mitico cacciatorpediniere della Regia Marina."" -
Nazario Sauro. Il Garibaldi dell'Istria
"Figlio dell'Istria, Eroe d'Italia"""". Queste sono le parole che risultano scolpite sul basamento del monumento dedicato a Sauro innanzi alla Stazione Marittima di Trieste. Nel centenario dell'anniversario del supremo sacrificio dell'Eroe della Marina Italiana, questo libro continua a sfogliare le pagine gloriose del martire di Capodistria, figlio dell'Istria e fedele all'Italia." -
Il bosco Bazzoni. Storia dell'imboschimento del Carso
Possiamo dare alla storia dei boschi triestini due differenti inizi: alla comparsa del mondo vegetale sulla terra e nel 1842, quando sull'altopiano triestino, oramai trasformato in una sterile pietraia da una incontrollata deforestazione, incominciarono i primi rimboschimenti artificiali. Vogliamo riassumere questa lunga storia e ricordare i poderosi lavori di rimboschimento che ancora oggi, dopo due guerre mondiali e alterne sensibilità verso l'ambiente, continuano. Citeremo gli uomini, spesso sconosciuti, che si sono succeduti in questi lunghi, fragili e silenziosi lavori, come ad esempio Eliseo Osualdini e Sergio Peschier, che hanno operato per far sì che la Particella del Bosco Bazzoni sia un piccolo gioiello fruibile a tutti. -
Cantico solitario dell'Ulisse
Cantico rivoluzionario nel suo candore. Proposta letteraria alternativa nei contenuti, nel genere e nello stile. Alternativa fin dall'utilizzo della forma del dialogo in prima persona: da proprie esperienze di pensiero e di vita indubbiamente emozionanti, nella discrezione dell'anonimato l'autore si rivolge al lettore guardandolo negli occhi dal bel ritratto in copertina, a proporgli un confronto su argomenti abitualmente lontani dalle nostre considerazioni. Attrae la spigliatezza nell'affrontare i più gravi dilemmi esistenziali. Attrae la semplicità del linguaggio nel delinearne i riferimenti culturali significativi. Attrae l'armonia che raccoglie la vastità degli argomenti trattati. Anche attrae il desiderio di verità che muove dall'avventura dell'Ulisse. -
La rabbia in smoking
"Lui, semplicemente Lelio, il simbolo dello swing e dell'ironia che sfuma nel disincanto (...) ci sono voluti anni per lenire la rabbia tenace e rivoltosa, che traspare intera dalle pagine di questo libro che raccoglie brevi racconti, apologhi, appunti sparsi e scalette per sceneggiature (...) Insomma, quello che state per leggere è materiale incandescente, ancora allo stato di fusione, il magma di un'anima scossa che forse non ritroverà mai più lo stato solido, la pace...""""" -
Dal Lloyd Austriaco a Italia Marittima. Navi e servizi dal 1836 ad oggi
Nel 1985, con l'indimenticabile amico Aldo Cherini, abbiamo realizzato il Quaderno ""Aldebaran"""" n° 15/86 dedicato ai 150 anni di vita della grande Società di navigazione triestina con il quale, in particolare per la parte relativa alle navi, abbiamo contribuito alla stesura del volume pubblicato dal Lloyd per l'occasione delle celebrazioni cittadine del Centocinquantenario. Oggi, alla soglia dei 180 anni di vita della Società triestina che, come noto, nel 2006 si è vista cambiare la ragione sociale, ho pensato di aggiornare il lavoro con una nuova """"Fleet list"""", sostituendo i vecchi profili con disegni, sempre in scala ed a colori, che illustrano anche le varie versioni più importanti delle singole navi. Dopo i preziosi volumi del centenario e del centocinquantenario questo lavoro non ha la pretesa di fare la grande storia ma presenta in modo completo tutte le 421 navi in 180 anni di attività ed i servizi cui sono state destinate."" -
Il caso Winckelmann. Uno dei più famosi casi giudiziari d'Europa nella Trieste del Settecento
Il giorno 8 giugno dell'anno 1768 fu assassinato a Trieste J.J. Winckelmann, ""Principe del classicismo"""", il più celebre storico dell'arte antica, conosciuto in tutta Europa. Il delitto, avvenuto nel principale albergo della città, la """"Locanda Grande"""", alimentò molte fantasie e ipotesi, puntando l'attenzione soprattutto sull'omosessualità di Winckelmann e sulle sue frequentazioni. L'autore del delitto, Francesco Arcangeli, che si trovava per caso alla """"Locanda Grande"""" nello stesso periodo di Winckelmann, subì un'orribile pena di morte per il suo misfatto, esecuzione che ebbe luogo sulla pubblica piazza, di fronte alla """"Locanda Grande"""", alla stessa ora in cui presumibilmente compì l'omicidio. Tutta la vicenda, che ha affascinato a lungo scrittori e commediografi, suscita ancora molti interrogativi e dubbi che le pagine di questo libro intendono svelare e sciogliere. Premessa di Elvio Guagnini."" -
Profumo di mare. Storielle umoristiche, ma reali del litorale triestino
Con l'uscita del volume Profumo di mare del cap. Lisjak gli sloveni si sono ulteriormente arricchiti di un genere letterario infrequente, ma capace di fornire al lettore con i racconti sui pescatori una gran mole di informazioni circostanziate sulla storia marinara e sul modo di vivere della gente nel tratto di costa che si estende tra Trieste e il Timavo. Chi avrà il piacere di leggere l'opera potrà facilmente rendersi conto quanto, seppur vissuta in povertà, fosse ricca e creativa la vita sul piano culturale nel tempo in cui, in assenza di televisione e di automobili, la povera gente si ritrovava, d'estate al mare sotto la frescura ombrosa degli alberi e d'inverno attorno al calore del focolare, per divertirsi in compagnia cantando e scherzando. Siccome i contenuti predispongono al buonumore e la lettura risulta piacevole il libro sarà apprezzato da tutti coloro che amano godere la vita con il sorriso sulle labbra. Prefazione di Paolo Rumiz. -
Mons. Antonio Santin e Maria Pasquinelli. Un'amicizia difficile. Corrispondenza
Questa ricerca di Pietro Zovatto si accinge ad approfondire la figura di Maria Pasquinelli, bergamasca, che nel 1947 uccise un generale inglese a Pola per protestare e ribellarsi alla cessione dell'Istria alla Jugoslavia. Secondo lei i responsabili di questa ingiustizia erano gli inglesi che in quel periodo occupavano Pola. In questo contesto si delinea la personalità religiosa d'una donna condannata all'ergastolo nel suo rapporto epistolare con mons. Antonio Santin, ultimo vescovo di Trieste e Capodistria. Essa veniva guidata con mano forte e soave per riscoprire la consapevolezza d'essere cristiana, tra i problemi del chiedere ""la grazia"""" al Presidente della Repubblica e dell'aiuto ai profughi. Mentre, nella detenzione di Firenze, intratteneva rapporti non sempre chiari entro e fuori dei confini dell'Italia."" -
Una sfida lunga trent'anni. MIB Trieste School of Management
Il libro è un racconto in chiave autobiografica sul cammino trentennale di MIB Trieste School of Management, un'istituzione formativa che oggi è una delle business school più importanti del nostro paese, con una consolidata posizione tra le realtà di settore a livello internazionale. Il racconto prende le mosse dagli eventi e dalle esperienze che hanno determinato le caratteristiche personali e professionali del fondatore, in quanto è proprio su di esse che nasce e cresce l'iniziativa MIB, assumendo prima i connotati di un'ambiziosa scommessa e trasformandosi poi in un sogno da perseguire con tenacia e determinazione. Il volume ricostruisce le principali fasi e i momenti più salienti che hanno contraddistinto il percorso della Scuola, in particolare le sfide che essa ha dovuto superare per affermarsi in un contesto ambientale non facile e in un mercato sempre più competitivo. -
La risonanza della memoria. Testimonianze e ricordi dell'emigrazione giuliana nel mondo
Riordinando il mio archivio ho ritrovato i numerosi articoli che per oltre un decennio ho scritto e curato per il periodico Voce Giuliana sulla Pagina dell'Emigrazione, inoltre relazioni tenute nei vari convegni, contributi storici di docenti d'oltremare, interventi nell'ambito delle ""Triestine Girls"""", scritti sull'attività dell'Associazione Giuliani nel Mondo di Trieste. Ho quindi ritenuto non inutile raccogliere tante testimonianze che ormai appartengono alla storia. Nel corso degli anni infatti, numerosi anziani di valore che hanno dato il loro contributo sin dall'inizio dei primi Circoli Giuliano Dalmati sono scomparsi, l'Associazione delle """"Triestine Girls"""" si è sciolta, le generazioni che si sono succedute hanno sì interesse e manifestano curiosità per i luoghi della famiglia di origine, ma la memoria storica si va affievolendo. La digitalizzazione ha fatto oggi passi da gigante e i giovani sanno destreggiarsi su internet ed hanno il mondo a disposizione a soddisfare le loro curiosità. C'è da aggiungere che la terza e quarta generazione di emigrati discendenti da Giuliano Dalmati sono profondamente assimilate dal mondo in cui vivono."" -
La Romania di Ceausescu. E il martirio della Chiesa Greco-Cattolica
Il periodo interbellico è stato il momento della realizzazione della Grande Romania, in cui convivevano ortodossi, cattolici e greco-cattolici. Nel 1946 la Chiesa ortodossa, pur rimanendo fondamentalmente ostile al nuovo totalitarismo antireligioso, accettò la convivenza con il regime comunista, mentre i greco-cattolici opposero un netto rifiuto, subendo anni di carcere, torture ed eliminazioni. Fra i tanti perseguitati eccelle la figura del vescovo uniata Ioan Ploscaru. Nicolae Ceausescu intanto, divenuto dopo il 1960 il despota unico della Romania, dava l'avvio ad un paranoico programma di grandezza nazionalistica. Ma l'avventata trasformazione di villaggi e città in grandi agglomerati urbani e la conversione forzata di un paese agricolo in massicce strutture industriali causarono indebitamento, miseria e ribellione. La fucilazione pose fine alle mostruosità del dittatore. -
Paura di giocare. Il calcio che non ci piace più
La società italiana sente e vive il mondo del calcio in modo totalizzante; ma questo è un gioco semplice, istintivo e proprio su queste basi ha fatto la sua fortuna planetaria. Questa distorta percezione, insieme ad una cultura sportiva latitante, crea molti problemi. La paura di giocare è il gioco del calcio che perde brillantezza perché quanto gli gira attorno appanna la lente attraverso cui lo si osserva e mina il campo ove lo si gioca. Tutti parlano e sanno di calcio, tutti vi si proiettano perché esso è appiglio, rifugio sociale, business. Si carica il gioco del calcio di fardelli enormi che da solo esso non può sopportare e quindi occorre creare una sovrastruttura che possa reggere questi ciclopici pesi. Il risultato è talvolta una specie di eco-mostro, uno di quelli da abbattere. Qui non si tratta di distruggere nulla. Qui si tratta solamente di tornare a tirare calci ad una palla come sinonimo di sport vero, sano svago, intrattenimento familiare, ma anche giusta professione. -
Il vescovo Antonio Santin e la tutela dei diritti umani nella Venezia Giulia
"Pastore tutto dedito al suo popolo le cui istanze non temeva di rappresentare presso le varie realtà politico-istituzionali secondo le necessità del momento e in un tempo buio, incerto e violento; Padre vicinissimo a chi subiva lo sfregio di contingenze storiche drammatiche, senza fare distinzioni di sorta e con una dedizione totale che non aveva riguardo a mettere a repentaglio la propria vita. In mezzo a mille conflitti, bellici e ideologici, il vescovo Santin si schierò, ponendosi dalla parte di Dio e dalla parte del popolo, improntando la sua azione alle superiori esigenze del suo ministero religioso e pastorale"""". (Dalla presentazione di S.E. Mons. Giampaolo Crepaldi, Arcivescovo di Trieste)" -
Per Sua Maestà. Storia di una nave e dei suoi equipaggi
L'esistenza della nave da guerra di Sua Maestà l'Imperatore d'Austria, l'incrociatore-torpediniere Zenta viene scandita, fin dal momento del suo varo avvenuto all'arsenale militare di Pola nell'estate del 1897, da vicende assai significative, anche se per molti del tutto sconosciute. Si tratta di vicende che possono accendere l'interesse di chi ama la storia e il mare perché riguardano aspetti della vita di bordo di equipaggi in rotta verso continenti lontani. Esse si riferiscono pure a missioni che possono sembrare impossibili e pertanto quanto mai intriganti. I marinai, molti dei quali provenienti dalla costa adriatica, erano portati dall'altra parte del mondo e dovevano misurarsi in situazioni di estremo pericolo che esigevano coraggio, disciplina e spirito di adattamento.