Sfoglia il Catalogo feltrinelli024
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 2761-2780 di 10000 Articoli:
-
L' osteoporosi a tavola
Sostegno del corpo, protezione degli organi interni, equilibrio, movimento, deposito di sali minerali e produzione delle cellule ematiche sono le funzioni straordinarie che il nostro scheletro ci garantisce giornalmente. Come se non bastasse grazie agli studi condotti sulle ossa fossili è stata dettagliata tutta l'evoluzione umana. Non sarebbe interessante avere un manuale accurato e semplice da consultare a piacimento, per scoprire i dettagli degli ingranaggi che compongono il sistema scheletrico e capire come garantirgli una vita più sana e lunga? Con questo intento nasce ""L'osteoporosi a tavola"""", un testo impreziosito da immagini chiare e tabelle dirette, che accompagnano il lettore in maniera semplice attraverso il multisfaccettato percorso di conoscenza di se stessi. L'autore, mediante una raccolta effettuata in molti anni di esperienza, ha qui risposto alle domande ricevute più frequentemente, iniziando ogni capitolo proprio con un breve dialogo medico-paziente riguardante l'osteoporosi, la sua relazione con il cibo e l'attività motoria."" -
La disobbedienza civile. Profili storici e temi attuali
Nella prima parte (profili storici) vengono analizzate le teorizzazioni, concernenti il diritto di resistenza, la disobbedienza civile e l'obiezione di coscienza, svolte durante i secoli dai grandi pensatori (San Tommaso d'Aquino, gli scrittori del XIV secolo, Johannes Althusius e i Monarcomachi, Hobbes, Locke, Thoureau, Gandhi). Si prosegue con l'analisi della disobbedienza civile nel contesto della letteratura anglo-americana degli anni '70, vista dagli autori come una ribellione per il diritto (Arendt, Rawls, Dworkin). Nella seconda parte (temi attuali) vengono prese in esame le realtà della disobbedienza civile (peculiarità, obiezione ecologica e fiscale), l'obiezione fiscale in Italia (fattispecie, obiezione fiscale alle spese militari, teoria politica di Miglio) e il futuro della disobbedienza civile (obbligo politico, relazione con le obbligazione assunte all'interno di gruppi e movimenti, fenomeno politico). Un ultimo capitolo è riservato all'opzione di coscienza. -
Parole di pietra. Il Duomo di Venzone si racconta
Il Duomo di S. Andrea Apostolo a Venzone crolla rovinosamente con il terremoto che investe il Friuli nel 1976. Viene ricostruito con un complesso intervento di restauro che prevede la ricollocazione delle pietre che facevano parte della muratura (circa 9.000 pietre) nella stessa posizione precedente al crollo. A 25 anni dalla riconsegna al culto avvenuta nel 1996, il libro propone, attraverso documenti inediti, una rilettura di alcuni aspetti della complessa vicenda legata alla ricomposizione del Duomo. -
La poesia di Pietro Zovatto. Antologia «L'anima sul davanzale»
E che cosa si può dire al termine di una esistenza quando si arriva alla soglia del grande mistero di fronte alla morte ineludibile passaggio. Fu il grande e discutibile Rousseau a dire che nella morte noi vediamo la verità totale dell'esistere. Eppure in questa situazione degli estremi ""Perché"""", della ricerca di senso da dare all'esperienza del vivere nostro quotidiano ci troviamo a tentare un momento di sintesi nel balzo della trascendenza. Una antologia, un trascegliere i versi che si ritengono espressivi di un itinerario di emozioni lungo il cammino dell'intelligenza contemplativa ci riportano a vedere ciò che siamo stati e a intuire che dopo la morte non c'è il baratro del niente (come dice Leopardi), ma la vita continua in una dimensione di pienezza da non potersi dire a parole piane e usuali. Prospettati in questo avvolgimento di luce suprema si sfidano tutti i scetticismi per riposare nella sponda di Cristo dopo aver combattuto la buona battaglia e aver toccato il fuoco del vero e del bello."" -
Magia runica. L'archetipo, il simbolo, la tradizione e il mito
Nella sua valenza magica, la completa ed unica reale conoscenza di ciascuna delle 24 rune dell'alfabeto ""fuÞark antico"""" passa attraverso l'approfondito studio dell'archetipo, del simbolo, della tradizione e del mito che le accoglie. Nasce quindi il frutto di un'innovativa contestualizzazione della sequenza runica e degli elementi della natura che vede ghiaccio, acqua, aria, terra e fuoco narrare le gesta d'altri tempi, nella moderna concezione dell'individuo al di là di ogni confine culturale. Magia runica è pertanto un vero e proprio grimorio che accompagna il lettore mostrandogli la via da intraprendere, grazie anche al supporto di una ricercata scomposizione di galdrastafir."" -
Io non ho fatto castelli di sabbia
È la storia di una passione che si trasforma in professione. Una famiglia molto unita e compatta che riesce a reinventarsi creando dal nulla un polo nautico di successo e dove da un quarto di secolo si commercia, si lavora e si narra di barche. Il libro racconta la saga dei Coretti, ognuno con un passato diverso, che si coalizzano per costruire un futuro comune, alimentato dalla passione velica dei due maschi, papà Gennaro e il figlio Luigi, che vengono supportati dall'oculata gestione della figlia nonché sorella Giovanna, a cui si aggiunge la paziente e vigile mediazione di mamma Nelly. Contagiano e cooptano nel loro clan Andrea, il marito di Giovanna, che prende in mano la logistica dell'affaccio al mare di questa impresa. Adria Ship, che venticinque anni prima era nata a terra, successivamente si affaccerà al mare acquisendo la Darsena San Marco-Marina Resort. Il ""vecchio"""" del clan, giornalista e scrittore, percorre a ritroso i primi venticinque anni e avvia la sua narrazione che poi rivelerà i veri protagonisti di questa storia, Giovi & Gigi, contornati da episodi allegri, talvolta bizzarri, al limite di una drammatica tragedia, e descritti come sono stati vissuti."" -
Gino Brazzoduro. Per una moderna cultura di frontiera
Gli articoli raccolti in questo libro intendono fissare un punto di partenza per la ricostruzione della complessa e ricca personalità intellettuale di Gino Brazzoduro, ""grande mediatore tre le culture italiana, slovena e tedesca e fautore del dialogo e di un'analisi controcorrente e antinazionalistica del rapporto tra italiani e slavi a Trieste"""". Personalità continuamente attraversata da suggestioni culturali, politiche, civili, ma proprio per questo aperta all'alterità, Brazzoduro è convinto che """"la comunicazione con culture diverse può tracciare il profilo di un'identità originale: tanto più autentica e creativa, quanto più chiara sarà la coscienza che nessuna vera difesa è possibile oggi al riparo di un confine-baluardo"""". La difesa della propria identità, per l'intellettuale fiumano, """"si attua costruendola ogni giorno, dinamicamente nella dialettica, in campo aperto"""", nella consapevolezza critica che """"i confini attraversano ogni comunità, ogni singolo"""" e che """"la frontiera che separa è solitudine; è già sconfitta""""."" -
Le Lambrette di Trieste. Il Lambretta Club, lo scooter milanese e la città di Trieste
Un viaggio nella storia della Lambretta e della città di Trieste. Le oltre 300 foto e numerosi documenti d'epoca raccontano la vita triestina, degli anni '50 e '60, a cavallo della mitica Lambretta. Uno spaccato di ""com'eravamo"""" nel dopoguerra e negli anni del boom economico. Documenti inediti e incredibili ritrovamenti fanno compagnia alle immagini del """"Lambretta Club Trieste"""" che, collezionate in uno splendido album rosso, sono divenute parte del patrimonio storico/culturale dell'attuale club """"Trieste in Lambretta""""."" -
Valle d'Istria in tavola. Ricette, storia, cultura
Nel libro si presenta una raccolta di cento ricette della tradizione culinaria di Valle d'Istria, registrate dalla viva voce dei parlanti l'antico idioma istrioto, e in esso puntualmente riportate. Quasi ogni testo è inoltre corredato da espressioni, memorie o bozzetti, attinenti la singola ricetta e tratti dai Quaderni in dialetto istrioto di Giovanni Obrovaz (1897-1977), i cui scritti sull'argomento rappresentano il filo conduttore di questa raccolta, facendo così confluire in un unico discorso storia, tradizione e cultura. Ad ogni testo in dialetto segue la traduzione in lingua italiana. Emergono, così, intrecciate alla storia del borgo istriano, le abitudini alimentari del passato dei suoi abitanti: dai gingioi (ciccioli) alla polenta; dalla pasta (lasagne, sorsinudi, patanostri, macaroi, fracadisi) alla minestra, passando per piadene de salata cul pan, fino alla (sporadica) consumazione della carne e del pesce. -
Tripcovich. Raccolta di memorie di una famiglia e di un'azienda
Il libro riassume le principali tappe di vita dell'armatore triestino di origine dalmata Diodato Tripcovich, di sua moglie Ermenegilda Balzani Pozza e dei loro figli Mario, Maria e Oliviero nonché del genero Goffredo de Banfield e del nipote Raffaello de Banfield-Tripcovich. Contiene inoltre per sommi capi, la storia della loro azienda ""D. Tripcovich"""", la sua creazione, lo sviluppo e purtroppo la sua fine ingloriosa mirabilmente descritta dallo scrittore Paolo Rumiz. La raccolta delle memorie, quasi tutte inedite, e alcune molto personali, è stata lunga e faticosa e alle volte anche avventurosa. Diari, lettere, documenti privati e societari, stupende foto di famiglia e della flotta, integrano il testo rendendolo quanto mai vivo e interessante."" -
Pattuglie ad Est. L'Esercito Italiano alla frontiera orientale durante la Guerra Fredda
Ai giorni nostri, per chi non ha vissuto il periodo della Guerra Fredda, può sembrare strano e lontano nel tempo pensare a Trieste come la città tanto contesa, estremo avamposto alla frontiera orientale d'Italia, alla soglia di Gorizia, al Carso, alle Valli del Natisone e alle Alpi Giulie come baluardi contro una possibile invasione da est e come luoghi di una contrastata e sofferta storia di confine. Ora quel confine, dove i cippi sono in molti punti ormai poco distinguibili perché nascosti dalla vegetazione, viene attraversato da sentieri escursionistici e piste ciclabili liberamente transitabili che si combinano con i vecchi percorsi di pattugliamento, consentendo di organizzare itinerari estremamente gratificanti. Durante la Guerra Fredda il confine orientale fu il più delicato d'Italia e richiese la massiccia presenza dell'Esercito Italiano per garantire la sua difesa, principalmente nel quadro del confronto con il Patto di Varsavia ma anche nei momenti di tensione con la Repubblica Federale Socialista del Maresciallo Tito e per i contenziosi ancora esistenti dopo il Trattato di pace del 1947. -
La primavera di Zagabria
La Primavera di Zagabria racconta un movimento politico e studentesco, una richiesta di democrazia e indipendenza nella Jugoslavia federale di Tito e la sua dura repressione. Protagonisti due giovani studenti, due personaggi immaginari che in un gioco di specchi riflettono la vita di personaggi veri, e viceversa. Su tutti loro si abbatte la furiosa reazione del regime che arresta, perseguita, minaccia e distrugge le vite di migliaia di persone. Il silenzio assordante del mondo occidentale e il silenzio imposto da Tito viaggiano di pari passo e la Primavera croata viene taciuta dal mondo intero. Passeranno due decenni, fino alla guerra che smembrerà la Jugoslavia e farà riemergere antiche ferite e vecchi rancori. In un viaggio nella memoria e nella storia, il protagonista scopre un'amara verità e trova una nuova consapevolezza nel crepuscolo della sua vita. -
Trieste. Breve storia della città
Un libro che vuole dare risposta semplice ed esauriente alle mille domande che da sempre suscita la controversa vicenda storica di Trieste e del suo territorio. Dai tempi della fondazione ai giorni nostri, Glauco Arneri delinea i fatti, le persone, le guerre e le aperture che hanno fatto della città giuliana un centro mercantile, culturale e politico dove si incontrano passato e futuro. In apertura, ""Siete a Trieste"""" di Pietro Spirito: un itinerario storico fra palazzi, musei e monumenti della città, una passeggiata insolita per visitatori sensibili e curiosi. In appendice, una cronologia dei principali eventi storici e tutte le informazioni utili per cittadini e turisti."" -
Quel giorno a Trieste. Nuova ediz.
"Quel giorno a Trieste"""" è il racconto in parte reale e in parte romanzato di una storia lunga quasi un secolo. Il Settecento per la città asburgica è stato un periodo importante e di rilevante trasformazione. Quando l'imperatore Carlo VI nel 1719 decreta il Porto Franco, il piccolo borgo di pescatori racchiuso nelle antiche mura conta poco più di cinquemila anime. Con l'avvento di Maria Teresa e fino al 1797 - quando la città venne occupata dalle truppe di Napoleone - Trieste diventa una città cosmopolita e addirittura il secondo porto più importante del Mediterraneo. In questa vorticosa trasformazione si intrecciano inevitabilmente storie, drammi, successi e arricchimenti smisurati di personaggi che con la loro intraprendenza contribuiscono a far diventare Trieste """"la perla prediletta dell'Impero"""", come orgogliosamente la definiva l'imperatrice Maria Teresa. Nel percorso straordinario della storia di Trieste si sviluppano le storie più diverse, tra cui quella fantasiosa di Valerio Orlando, ufficiale della Marina asburgica, e di Matilde, giovane e bellissima ragazza triestina." -
Ferriera. La fenice triestina. Nascita, fine e rinascita di un'industria triestina
La storia della Ferriera è quella di un colosso, apparso quasi dal nulla come un minaccioso Ciclope alla fine dell’Ottocento in un popoloso e periferico rione di Trieste, allora sotto l’Austria-Ungheria, fino ad allora votato all’agricoltura, alla vita di paese e alle scampagnate domenicali della gente di città. Visto con diffidenza nei primi decenni di vita dai triestini e dagli stessi servolani e con forza lavoro composta soprattutto da sloveni e da abitanti dei paesi vicini, vive tra gli anni Sessanta e Novanta del Novecento un periodo di relativo successo con ampia occupazione. I continui cambi di proprietà però non ne permettono l’ammodernamento degli impianti e le condizioni obiettivamente difficili come in qualsiasi impianto di questo tipo unite a una crescita della coscienza ambientalista e ad allarmanti studi medici fanno crescere l’insofferenza della popolazione, vittima di inquinamento, che ne reclama la chiusura. La parola fine all’area a caldo viene posta nel 2021 con il tritolo che demolisce parte delle strutture: una permuta di terreni permetterà l’ampliamento delle aree del porto di Trieste negli ultimi anni in costante espansione. -
I ponti del diavolo e altri luoghi misteriosi e infernali in Piemonte e Valle d'Aosta
222 storie, leggende e curiosità su luoghi del Piemonte e della Valle d'Aosta nei quali il diavolo ha lasciato traccia del suo passaggio e della sua opera. Non solo ponti, ma castelli, case, abbazie, cappelle, piloni, camini, garitte e mulini. È difficile immaginare che gallerie, canali, pozzi, strade, rotaie, sedie, scrivanie, porte, campane, carri, possano rappresentare luoghi o oggetti in cui il maligno abbia lasciato una perpetua traccia, una firma invisibile e terribile. Montagne, valli, passi, colline, bricchi e rocche, pietre, rocce, impronte, dirupi, campi, pascoli, grotte, tane, buchi, gorghi e fontane: ogni luogo che ci circonda, ogni oggetto che sfioriamo può essere pervaso dalla sua presenza... -
Il signore dei Gasepiu
In questo mondo magico si nasconde ciò che nessuno ha mai osato cercare: il Libro Sacro ""Tirtenabala"""". Un viaggio pericoloso, costellato di personaggi comici o demenziali tra cui eteree principesse ammaliatrici, diaboliche e stolide creature maligne, veggenti improbabili e fatue regine, ci condurrà fino all'epica battaglia conclusiva, in cui, in un crescendo pirotecnico di sorrisi ironici che diventano risate a crepapelle, il lettore dovrà convenire che chi ha scritto questa storia non può essere altro che un """"Gadano""""."" -
Andar per erbe in Piemonte e Val d'Aosta
Quale meraviglia, se non quella di passeggiare tra prati e boschi raccogliendo piante genuine per preparare saporiti piatti. Non vi è nulla di più naturale e biologico delle erbe che crescono spontanee. Il Piemonte e la Valle d'Aosta sono terre ricchissime di vegetazione e questo volume vuole guidarvi all'uso del verde commestibile. Andar per erbe comporta numerosi vantaggi: piacevoli passeggiate, nuovi sapori, prevenzione e cura senza alcun costo e riscoperta del piacere di essere... figli della Terra. -
Vocabolario piemontese sacociàbil. Italiano-piemontese, piemontese-italiano
Questa nuova edizione ""tascabile"""" del vocabolario di Camillo Brero e Michele Bonavero è un aiuto per scegliere le parole giuste, arricchire e perfezionare l'uso corretto della lingua Piemontese: Oltre 23.000 vocaboli; Grafia e pronuncia; Nomi propri; Numeri cardinali e ordinali; Regole grammaticali di base; Esempi e modi di dire."" -
Come nuvole nel vento. Il grande Torino di Julius Schubert
Questo romanzo è ispirato alla vicenda umana del giocatore Julius Schubert che, nella ultra centenaria storia granata, meglio di chiunque altro, incarna la figura del Milite Ignoto. Infatti si sa poco di lui, non si conosce esattamente la sua provenienza, cosa avesse fatto prima di approdare al Grande Torino e persino sulla grafia del suo cognome si hanno parecchi dubbi. Il lettore si affezionerà subito a Julius (o Giulio come veniva chiamato in Italia), tiferà per questo giovane giocatore già segnato dalle disavventure di quella guerra che sconvolse la sua vita e quella dei suoi affetti. Seguirà con passione la nascita della storia d'amore dei due protagonisti, le loro avventure, le partite di calcio, e la vita di quella Torino che lentamente stava riprendendo a vivere. Come ha scritto nella prefazione Gian Paolo Ormezzano ""è una tenera storia che nutre il cuore"""".""