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Il tuo riflesso
Nel tentativo di affrontare una profonda crisi personale Laura - la protagonista - si trova a dover fare i conti con una situazione che non aveva considerato e, in un susseguirsi di stati d'animo contrastanti, è costretta a guardarsi dentro e a percorrere un viaggio catartico alla riscoperta di se stessa. Una storia semplice fatta di normalità che con ironia e spirito affronta il conflitto più vecchio del mondo: quello con se stessi. La debolezza, l'insicurezza, la fragilità, la forza, l'amore, il desiderio, l'abitudine, il coraggio, la passione, il sentimento e l'emozione si rincorrono in queste pagine per raccontare l'universo femminile nella vita quotidiana. -
Appuntamento sotto l'albero. 25 autori raccontano il Natale in Piemonte
25 dicembre, 25 autori, 25 racconti ambientati in Piemonte, per svelare, ricordare o sfatare la magia del Natale. -
La lealtà della montagna
Esistono ombre che si materializzano accanto alle opportunità. Un uomo con gli scarponi gialli in compagnia del suo adorato cane Achille, mastica la strada che da una Torino barocca e indifferente, lo conduce in un percorso a tappe, fino al soffio gelato delle Grandes Jorasses. Di fronte al tradimento, il chinare il capo è un gesto di rivalsa verso un mondo capovolto e silenzioso... sempre senza fare rumore. -
Muti testimoni
Chi erano quegli uomini che contribuirono a liberare il nostro Paese dai tedeschi nel '45? Cosa fecero esattamente? Cosa accadde alle porte di Torino in quegli anni di Resistenza sulle montagne? L'autrice accompagna il lettore passo dopo passo alla scoperta della storia della Resistenza nelle nostre valli, attraverso il racconto delle vicende dei principali capi partigiani che lì operarono e quelle di una ragazzina, Giulia e la sua famiglia. Grazie al ritrovamento di due diari la giovane si mette alla ricerca di quel passato a lei sconosciuto che condiziona pesantemente il suo presente. Attraverso la narrazione dei fatti principali della Storia, tra testimonianze e ricordi, si riuscirà a capire il dramma vissuto da un'Italia alla ricerca della libertà. -
Porta Palazzo e il Balon nelle cartoline della collezione Piero Bianchi
Le cartoline raccolte in questo libro presentano la Porta Palazzo di un tempo, frequentata da umili contadini, madame eleganti e abili venditrici. Una piazza percorsa da carretti a mano, vecchi tram e fumose tranvie a vapore, a due passi dalle vie acciottolate del Borgo Dora con le bancarelle del Balon, il celebre mercato delle pulci di Torino. Sulla base delle antiche immagini, l'autore propone la riscoperta di questi luoghi attraverso due itinerari di visita ricchi di curiosità e aneddoti, integrati dai ritratti di personaggi famosi vissuti in queste zone. -
Ufo tra noi. L'universo è in Piemonte
Questo testo non ha la pretesa di spiegare e chiarire la presenza degli UFO, bensì di mettere a nudo l'impatto che nella cultura questo fenomeno ha avuto nelle varie epoche storiche. Il libro si sviluppa cronologicamente, partendo dall'ipotesi del mito che si dipana nel periodo protostorico ed antico; continua attraverso le credenze e le tradizioni che identificano elementi sconosciuti intravisti nei cieli dall'uomo nell'antichità e nel Medioevo, sino al XIX secolo. Prefazione di Pinotti Roberto. -
Forte di Fenestrelle. La grande muraglia piemontese
Percorrendo la strada in direzione Sestriere, in prossimità dell'abitato di Mentoulles, si nota un panorama inconsueto. Il profilo della montagna ha una forma strana. È troppo regolare, sembra l'opera di un ingegnere, non della natura. In effetti è opera dell'uomo: sono delle mura che sfuggono in sequenza verso l'alto, in una successione che sembra non avere fine. Cos'è quel ""mostro"""" placidamente adagiato sul crinale del monte? È il Forte di Fenestrelle, il gigante di pietra, la """"grande muraglia piemontese"""". Il Forte in numeri 122. Gli anni di lavoro impiegati per costruirlo 4000 Gradini 635 Metri di dislivello 1.300.000 Metri quadrati di superficie."" -
In bocca al lupo. Storie di truffe, furti e rapine
Racconti di fatti realmente accaduti, testimonianze della malvagità e fragilità dell'essere umano, ma non solo... è anche un volume d'informazione per evitare ad altre persone queste spiacevoli situazioni. Ogni giorno l'illegalità si manifesta in modo subdolo mettendo a rischio la sicurezza dei cittadini, in particolare quelli più deboli o soli. Realtà criminali che purtroppo riempiono quotidianamente le cronache. Raggiri, truffe e furti sono raccontati in modo semplice e accurato. -
L' uovo dei mughetti. Una misteriosa vicenda tra Torino e Milano
Gianni Rivetta, il ""mago dei cappuccini"""" del bar Nautilus di Torino, coltiva ambizioni letterarie di non facile realizzazione. Le vicende che lo coinvolgono s'intrecciano con quelle di Stefano Mainero, il suo dispotico datore di lavoro, grande appassionato di mare, che si mette nei guai trattando l'acquisto di uno yacht. Stefano cerca l'aiuto del fratello Giacomo, un astuto antiquario di Milano, proponendogli di comprare un oggetto prezioso quanto misterioso, donato al loro nonno da un ebreo in fuga durante la seconda guerra mondiale. La trattativa s'inceppa e subisce molte complicazioni. La storia, ambientata nella Torino dei nostri tempi, ha svolte inaspettate e s'intreccia con le sfortunate vicende di un prete ambizioso, che Gianni rivive attraverso un vecchio diario e che prova a raccontare per un editore legato alla Curia cittadina e al Vaticano."" -
Favole in Piemonte. Masche, esseri fatati e creature magiche
Tra le grazie spaventose di certi palazzi piemontesi, tra le foglie sussurranti dei boschi delle nostre valli, nascoste nei sotterranei settecenteschi dell'Assedio, a volte bisbigliano, ci invitano, in modo subdolo e suadente, a entrare nelle loro storie, irretiti da magie e da paure che fanno della tradizione onirica e fiabesca piemontese, una delle più antiche e ricche d'Europa. -
Pietro Micca. Nel reale e nell'immaginario
Nella notte tra il 29 ed il 30 agosto del 1706, un soldato di ventinove anni, Pietro Micca, perse la vita per impedire l'ingresso degli assedianti francesi nelle gallerie sotterranee della Cittadella. Gli studi di Antonio Manno e la scoperta della scala fatta da Guido Amoretti nel 1958, riportarono l'episodio nei confini della verità storica. In questo libro ricco di aneddoti e di citazioni inedite, Piergiuseppe Menietti ripercorre un cammino di tre secoli, segnato non solo dalla storia, ma anche dall'arte e dalla letteratura. Gli scrittori minori che si occuparono di Pietro Micca sfoggiarono mille invenzioni, furono più o meno retorici, ma spesso dimostrarono un sincero patriottismo. Le citazioni tratte dai romanzi, poesie ed opere teatrali conferiscono a questo libro caratteristiche di assoluta originalità. -
Le case degli spiriti. In Piemonte e Valle d'Aosta
L'idea che sulla terra abitino presenze invisibili, capaci di manifestarsi a testimoni umani, e che queste presenze siano legate alla dimensione sconosciuta dell'oltretomba, è antica e ha accompagnato l'uomo fin dagli albori della sua storia. Trovare una casa infestata non è difficile, molte ospitano almeno un fantasma, l'anima di un antenato o altre misteriose entità. L'autrice ci insegna che gli spiriti vivono nel mondo che ci circonda, se siamo sufficientemente sensibili per accorgerci della loro presenza, possiamo sentirli e vederli. 50 testimonianze di persone che hanno avuto esperienze soprannaturali nelle proprie abitazioni, in Piemonte e Valle d'Aosta, racconti da un mondo misterioso dal quale provengono apparizioni di vario genere che possono servire da avvertimento e da aiuto. -
Sulle orme di Annibale. Un'indagine sul territorio
Scritto come relazione finale al termine della spedizione ""Annibale '85"""". Il libro, che qui è riproposto nella versione originale, con l'integrazione di due ampie appendici, analizza la discesa in Italia dell'esercito cartaginese, dalla Spagna fino alla morte di Annibale, dedicando ampio spazio alla questione relativa al superamento delle Alpi. Nelle pagine di questa avvincente ricostruzione sono infatti analizzati tutti i colli alpini che potrebbero aver consentito, nel 218 a.C., il transito delle truppe guidate dal grande condottiero di Cartagine. Comparando le fonti antiche che forniscono indicazioni sulla vicenda e provando a riportare le notizie giunte dagli storici del passato direttamente sul territorio, l'autore fornisce un quadro globale, che ci riporta indietro nel tempo, offrendoci anche un frammento importate della storia del Piemonte, attraverso un angolo di lettura che illustra luoghi e popolazioni antiche, realtà e leggenda."" -
Non mi sono mai arreso. Bruno Segre, una vita da resistente
Non mi sono mai arreso racconta la storia di Bruno Segre, avvocato e giornalista torinese, figura tra le più limpide e coraggiose dell'antifascismo italiano. Combattente partigiano nelle valli del cuneese - dopo aver rischiato la fucilazione nel carcere di via Asti e la deportazione per mano dei repubblichini - nel dopoguerra ha condotto battaglie civili per il riconoscimento dell'obiezione di coscienza (nel 1949 difese il primo obiettore in Italia) e a favore del divorzio. Prefazione di Alberto Sinigaglia. -
Mistero Granata. Segreti e pregi del Toro nella storia
In centododici anni di grandi trasformazioni storiche e sociali di Torino e dell'Italia il Toro, dalla sua fondazione nella Belle Époque per opera della drammatica figura di Alfred Dick fino all'attuale era del calcio business, ha costruito con i suoi sostenitori un particolarissimo, stretto rapporto di emozioni che ha influenzato sia le loro vite sia le vicende della squadra, generando un'autentica Fede laica fatta di valori e sentimenti forti e imperituri. Una Fede che ha resistito, temprandosi, a prove ripetute e durissime ed ha attraversato la storia rafforzandosi misteriosamente sia con i gloriosi successi sia con i numerosi sacrifici e lutti vissuti dal club granata. È perciò tempo che questo mistero riveli tutti i suoi preziosi contenuti e additi nella profonda dignità dei tifosi la via per abbandonare per sempre il vecchio e retorico ""mito della sfortuna"""". Prefazione Fabrizio Turco."" -
Derby di guerra Juve-Toro 1 aprile 1945
È il primo aprile 1945 a Torino. In una città che vive ancora nell'incubo dell'occupazione nazista, allo stadio Mussolini si gioca il derby fra bianconeri e granata. È una partita amichevole che dovrebbe rasserenare gli animi; invece li accende. Non si contano i falli, le botte, le scorrettezze: si consumano vendette, vecchie ruggini tornano a galla. Come non bastasse, per sedare i tafferugli in campo soldati tedeschi sparano in aria colpi di mitra intimidatori. In risposta, dall'altra curva qualcuno risponde al fuoco. I calciatori diventano il bersaglio di quella guerra dentro lo stadio, mentre gli spettatori guadagnano velocemente l'uscita. Solo per miracolo non ci scappa il morto. Questo libro racconta per la prima volta la storia di quella giornata di ordinaria follia. -
Tra Piemonte e Savoia. Storie di pastori, di guide e di contrabbandieri. Ediz. italiana e francese
Una parete di roccia che non scende mai sotto i tremila metri separa la Savoia dalle Valli di Lanzo, eppure fino a un'epoca ancora recente i montanari dei villaggi più elevati sui due versanti hanno avuto regolari contatti attraverso valichi oggi praticati soltanto da esperti alpinisti. Testo in italiano-francese. -
A la manera 'd Gianduja
Uno, nessuno e centomila Gianduja. La storia del burattino simbolo del Piemonte è talmente vasta e variegata da meritare un libro che la affronti analizzandola sotto tutti i punti di vista. Il lettore potrà scoprire chi furono gli inventori di Gianduja - dei quali si forniscono forse per la prima volta degli spunti biografici precisi e documentati - e si sorprenderà della complessità degli spettacoli che lo videro protagonista. Immagini d'epoca delle Giandujeidi e dei carnevali ottocenteschi permetteranno di ""immergersi"""" in una Torino molto, molto diversa da quella odierna. Ed oggi? Gianduja vive ancora nell'arte di marionettisti e burattinai che, intervistati dall'autore, narreranno il loro particolarissimo mondo. Per concludere con la realtà delle associazioni, la Famija Turinèisa e l'Associassion Piemontèisa che mantengono viva l'immagine del Gianduja simbolo di Torino; in modo particolare, questo volume ha il pregio di contenere l'autobiografia di Andrea Flamini, per oltre mezzo secolo il Gianduja dell'Associassion, dettata all'autore con il desiderio di vederla, prima o poi, pubblicata."" -
Un bon bicer ed vin... C'era una volta la piòla
Sino agli anni Settanta di piòle ce n'erano ancora tante a Torino, in centro, come in periferia. Oggi, quelle autentiche, quelle DOC, sono scomparse, lasciando il posto ad attività d'altro tipo, trasformandosi in bar anonimi, o al massimo in birrerie alla moda. Via il bancone sontuoso e massiccio con dietro la stagera, via le sedie impagliate, le credenze addossate alle pareti, i tavoli pesanti di legno scuro. Via pure il pavimento fatto di assi o di vecchie mattonelle esagonali e le stufe accanto alle quali c'era il cestone della legna, e poi il tubo per il fumo, detto canun, che attraversava tutta la stanza, solitamente appeso con il fil di ferro. Nelle pagine di questo libro le piòle sono descritte nelle loro innumerevoli sfaccettature, tra l'amarcord e il desiderio di salvare dall'oblio una parte importante della cultura piemontese. -
Alpini in Piemonte e Valle d'Aosta
Piemonte, Valle d'Aosta e Alpini. Due regioni e un corpo militare. Tanta storia e tanti ricordi. Battaglie vinte, guerre perse. Simboli e linguaggio, luoghi e vette. Poi la piana russa, il caldo torrido africano e ancora la vita di caserma. Dal 1872 ad oggi sono cambiati loro, gli Alpini, e anche le due regioni. Un fatto. Per anni sono state costruite caserme e fortificazioni. Ora sono macerie o utilizzate per altro. Rimangono i ricordi e i segni, sono attivi i professionisti, vanto italiano nel mondo. Si faceva la naja, ora no. Si andava in guerra ora alcuni la studiano. C'erano divise colorate e poi grigio-verdi, infine mimetiche. Sono cambiate le armi, i muli sono sulle foto e nulla più. Le lapidi nei nostri paesi ci ricordano più generazioni che non hanno avuto un domani. Ricordiamo davvero la ritirata della Russia? Sappiamo di essere stati in Africa, in Grecia e in Francia a combattere? La storia è davvero come la ricordiamo o come a scuola l'hanno raccontata? Questo volume non è scolastico, non è enciclopedico e neppure nozionistico. Semplicemente, con ""colore"""" dipinge una storia davvero a tinte grigie. È curioso scoprire che il primo alpino indossava i mocassini, aveva la giubba azzurra e sul capo aveva un cappello alla """"calabrese"""".""