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Ti direi di si ma sono fidanzato
La storia di amicizia tra Emma e Violetta e dell'immenso affetto che le lega, della loro crescita in un mondo di sentimenti nuovi dove l'amore è vissuto con coraggio, superando i limiti e le barriere. Il ""diario intimo"""" delle protagoniste vuol mettere in evidenza due temi principali: l'amicizia e l'amore. L'amicizia tra le due ragazze occupa un posto autonomo accanto ai loro amori e al brancolare delle loro passioni. L'amore raggiungibile per Emma e l'amore non vissuto fino in fondo, e dunque irraggiungibile per Violetta che conosce il rifiuto, l'umiliazione e il fallimento. C'è poi un terzo tema, che è il tratto distintivo del romanzo, ossia il tradimento tra fidanzati, evidenziato dal titolo Ti direi di si ma sono fidanzato. La presenza nel testo di numerosi SMS testimonia una forma di comunicazione scelta dall'autrice per far emergere la personalità dei protagonisti e l'intensità dei loro sentimenti."" -
I Guarini pionieri dell'olio a Fasano. La famiglia del sole nascente
Questo libro è frutto di un lavoro certosino che ha visto la collaborazione dei tanti, discendenti ed amici, che hanno fornito una data, una foto, una rivista, facendo in modo che la famiglia Guarini continuasse ad essere ricordata da chi l'ha conosciuta e conosciuta da chi non poteva ricordarla. -
Orario di visita
"'Orario di visita' è una raccolta di poesie rappresentative dello stile di Gianni Marcantoni, a tutti gli effetti un poeta, data la già corposa produzione pubblicata e pluri premiata. La caratteristica dei versi che compongono le poesie qui raccolte è in primo luogo la libertà del verso che procede secondo i percorsi mentali del poeta, non lasciandosi condizionare dalla metrica e creando in chi legge situazioni emozionali scaturenti da immagini e visioni che si avvicendano copiose durante la lettura. Ciò testimonia la carica emotiva dei versi, sviscerati senza riserve da una mente carica di patos.""""" -
Fiore
La storia, narrata in prima persona da Fiore, si sviluppa attraverso il recupero memoriale, in uno spazio in cui la bellezza di Polignano, Torino e Londra fa da sfondo alla vicenda. Nel tempo si condensano episodi che, nel ricordo, rivelano il loro peso specifico. Sono i tasselli di un mosaico che, finalmente, può ricomporsi. L'asse portante della storia è l'intenso rapporto d'affetto e complicità che c'è tra Fiore e il fratello Dario, entrambi adolescenti alla ricerca di sé. Scopriranno l'amore: Dario conoscerà il vero sentimento grazie ad Alessandro e verrà appoggiato incondizionatamente da Fiore. La ragazza invece andrà incontro ad una forte delusione: l'incontro con John rischierà di avere un epilogo drammatico. Fiore si salverà, e la sua voce non verrà messa a tacere, come le tante voci di donne strappate alla vita e divenute casi di ordinaria follia. -
Umberto Boccioni. Dalla formazione al futurismo
La mostra ""Umberto Boccioni. Genio e memoria"""" che si è tenuta a Palazzo Reale di Milano (marzo-luglio 2016) è stata un'occasione unica, al centenario della morte, per ripercorrere la carriera del grande artista, dagli esordi ancora legati alla tradizione fino alle evoluzioni divisioniste, all'avvicinamento al Simbolismo e all' Espressionismo per giungere al Futurismo. Prendendo spunto da questa importante mostra, dietro una spinta emotiva certamente forte, l'autore di questo saggio ha voluto, tramite l'esame delle opere esposte, delineare il percorso artistico di Boccioni e, inquadrandolo nel contesto in cui si è trovato ad operare, ricavarne una visione d'insieme alquanto esaustiva, favorita da un approccio interpretativo piuttosto stimolante e interessante."" -
Adolfo Rollo (1898-1985). Il persistente ritorno all'ordine
Adolfo Rollo è un artista contemporaneo non ancora oggetto di grande attenzione critica. Gli rende merito questo libro di Tommaso A. Galiani che ne sottolinea il percorso. Dopo aver vissuto un intenso periodo in Puglia, imparando a lavorare la pietra e il marmo e frequentando corsi serali di disegno, partecipa alla I Guerra mondiale e poi si trasferisce in Brasile. Ritorna in Italia nel 1927 e soggiorna in alcuni conventi in Toscana, a Roma e in vari ordini ecclesiastici. Il suo soggiorno presso i Cappuccini di Giovinazzo rafforza in lui la fede in Cristo. Questo lo porta ad una costante ricerca della bellezza formale, in particolare nell'espressività di Cristo. Rollo ha caratterizzato con la sua impronta diversi luoghi di culto, in particolare pugliesi con crocifissi, altari, dipinti e porte bronzee (Santi Medici a Bitonto, S. Fara a Bari, S. Domenico a Rutigliano, Santi Medici a Alberobello, Cappuccini a Giovinazzo). -
La mia vita controcorrente. Episodi
Carlo Bonazzi è nato nel 1929 a Castelbelforte (MN). Nel 1955 ha fondato, con la moglie Silvana Radici, il Gruppo tessile Bonazzi. Da ragazzo aiutava suo padre che vendeva tessuti. Dopo gli studi, la passione per il lavoro e l'istinto commerciale lo portarono ben presto a dedicarsi al negozio di tessuti che nel frattempo i suoi genitori avevano aperto a Verona. Il matrimonio con Silvana nel 1955 lo proietta definitivamente nel mondo della confezione prima e dell'industria tessile dopo, su scala nazionale e internazionale. Dopo la morte di Silvana, Carlo continua a dedicarsi al lavoro, conseguendo risultati sempre più importanti nel settore tessile, rinnovando costantemente impianti e produzione. Affida Aquafil al figlio Giulio, che la proietta nel mondo. Giulio, cavaliere del lavoro, è un antesignano dell'economia circolare e lancia Econyl, un prodotto ricavato dal recupero soprattutto di reti da pesca abbandonate, molto inquinanti. Negli anni '60 Carlo Bonazzi è stato presidente del Verona Hellas. Da qualche anno è in pensione e si è trasferito in Puglia, dove si dedica ad un ambizioso progetto per salvaguardare l'ambiente coinvolgendo i giovani. -
La ricamatrice, la ricamata e la ricamanda amata
Il racconto dell'autrice è un viaggio nelle vite che le hanno dato la vita: felice, intinge il calamaio nel sangue del suo sangue, e scrive. La traccia d'inchiostro che si imprime sul foglio è come un filo setoso che ha il suo bandolo nel sole, con esso vorrebbe poter intrecciare serti fioriti di tralci antichi da consegnare con amore, ai figli che non ha avuto. Pennellate di luce si stemperano sull'arazzo della vita, baluginando, dopo aver graffiato il buio. -
Respirando in acque lerce
Una nobile città, un quartiere signorile, una realtà in cui è facile scorgere, attraverso il luccichio brillante dell'oro, grandi crudeltà, guerre personali e tradimenti. Un posto dove il pettegolezzo si fa testimonianza, dove l'abuso di potere, correlato all'abusivismo, regna sovrano. In questo clima prende vita la storia di una ragazza troppo onesta, eccessivamente comprensiva, quieta ma non rassegnata all'indignazione di un sindaco abusivista che reprime il bene incrementando il suo bottino di vittorie illegali, di una moglie compiacente testimone dei tradimenti del marito, ossessionata dalla caducità del tempo della giovinezza e da ulceranti rancori contro le giovani donne. È nel fragore del sottobosco toscano che si inscena il dramma umano dell'incoscienza ed è lì che gli attori scendono a singolar tenzone nella lotta di ogni tempo, quella tra il bene e il male. -
Santa Maria d'Idria a Martina Franca. Storia del convento dei Cappuccini dai Basiliani ai Somaschi
Questo studio spiega che il toponimo Valle d'Idria o Valle d'Itria definisce impropriamente un vasto comprensorio rurale compreso tra tre comuni della Murgia dei Trulli, ossia Martina Franca, Locorotondo e Cisternino. Nel Basso Medioevo, invece, la località detta Santa Maria d'Idria o d'Itria indicava esclusivamente l'omonima chiesa rupestre esistente in una dolina e il modesto terreno circostante, che costituivano una grancia posseduta dal monastero di San Nicola di Càsole, presso Otranto, fondato nel 1098 dai Padri Basiliani. Il tenimento era incluso nell'esteso territorio della città di Monopoli ma poi, con la rifondazione di Martina agli inizi del XIV secolo, entrò a far parte del distretto martinese dal 1317; perciò il sito assunse la nuova denominazione di Santa Maria di Martina, mentre fra i suoi abitanti si diffuse il culto per la Madonna dell'Odegitria. L'autore descrive metodicamente la nascita e l'affermazione nel medesimo luogo dell'insediamento dei Frati Cappuccini, dalla fondazione del convento nel 1546 alla sua soppressione nel 1866, nonché la successiva acquisizione delle stesse strutture da parte del Comune di Martina Franca e di altri enti, odierni proprietari. -
Impianto
Fiore, xennial giornalista freelance di un quotidiano distribuito gratuitamente ai pendolari, esiste senza vivere a Mestre, nel secondo decennio del terzo millennio. La sua vita, vissuta senza alcuna partecipazione emotiva, somiglia a quella di un automa, a sua volta ingranaggio di un impianto molto più grande di lui. L'incontro con Sofia, splendida segretaria del giornale per il quale scrive, lo porterà a riscoprire i propri sentimenti e a ricominciare a vivere come un essere umano, consapevole che il grande impianto del mondo non può essere per lui una gabbia. Così rivelerà a Sofia il segreto che aveva custodito per anni. -
I ragazzi delle Casermette. Racconto di un'adolescenza
Questo libro racconta una storia (vera in quanto autobiografica) di amicizia e solidarietà, ambientata alle Casermette, immobile militare adibito a ospitare i senza tetto, nei difficili anni della ricostruzione postbellica che impegnarono Foggia, martoriata dai bombardamenti durante la seconda guerra mondiale. Il romanzo trasmette un alto messaggio morale: l'invito ad avere sempre un atteggiamento positivo e a non arrendersi mai, neanche di fronte alle prove più dure che la vita inevitabilmente ci riserva. -
Per correr miglior acque. Diario di un prof. emerito tra serio e faceto
"Il mio è il diario di bordo di una lunga navigazione nel mondo della scuola fatta da un prof. 'emerito', ovviamente tra virgolette, 'illustre, insigne', ma detto con ironia, un percorso tra serio e faceto sulla base delle mie esperienze, prima come studente, poi soprattutto come docente: ricordi lieti e tristi, aneddoti, piacevolezze, gite scolastiche o meglio 'viaggi di istruzione' (o di 'distruzione'?), riforme della scuola e in particolare degli esami di maturità (a cui è dedicata un'appendice), nuovi programmi e metodi di insegnamento, cambiamenti di ogni genere nella società, nella vita politica e civile, nel modo di comportarsi, di vestire, il tutto visto da un osservatorio speciale. Per concludere, una piccola antologia personale, con quasi tutti i miei 'cavalli di battaglia': i temi, gli autori e le opere che ho più amato, una lettera ai miei alunni, e i necessari riferimenti bibliografici."""" (L'autore)" -
La consolazione della sera
A cento anni dall'abbattimento della Mariensäule, la colonna mariana che un tempo sorgeva sulla piazza principale di Praga, il romanzo ripercorre le vicissitudini del rapporto dell'autore con l'illustre germanista e amico Italo Alighiero Chiusano a partire dalla prima conoscenza nel 1986 fino alla pubblicazione postuma di ""Consideratemi un sogno"""", il dramma dedicato alla figura di Kafka. Questo rapporto, che richiama alla mente quello di Federico II con il suo giovane discendente nel romanzo Konradin, ha sullo sfondo, quasi una sorta di alter ego, il grande scrittore praghese. È un diario elegante che si interseca con l'orizzonte della vita percepito attraverso la lente dell'arte. Kafka vi appare lontano eppure, procedendo nella lettura, si penetra nel suo spirito, nella sua solitudine piena di miti bui che illuminano la notte della vita, molto più che leggendo i saggi e le biografie dei critici. Il grande scrittore praghese è fatto rivivere immaginando i suoi gesti, le sue parole, i suoi sentimenti, le sue ansie... ma senza il timore di perdersi nell'abisso della sua opera."" -
Nonno Luigi
"Ripercorro in queste pagine tutte le tappe della mia movimentata esistenza, coinvolgendo il lettore nelle varie fasi, dai sacrifici dell'infanzia e dell'adolescenza, ai successi della giovinezza, dalle esperienze lavorative più varie, alle riflessioni dell'età matura. Umiltà e determinazione connotano il mio percorso di vita dedicato al lavoro, alla famiglia e ai rapporti umani."""" (L'autore)" -
Versi occasionali
Scrivere una poesia è lacrimare. Sgorgano infinite gocce di tristezza, di rabbia, di gioia dal cervello, dal cuore, dal fegato. Scrivere una poesia è denunciare. Illegalità, traffici, maltrattamenti, ingiustizie, situazioni paradossali. Scrivere una poesia è raccontare. Scrutare con occhi diversi la realtà, sprofondando nel suo strato più oscuro e infame. Scrivere una poesia è far rivivere. La memoria di chi è morto per i valori della libertà, della legalità, del rispetto o per semplice senso del dovere. Scrivere una poesia può essere anche perdita di affetti. Amori, amici, colleghi. Chiunque si interponga tra la penna ed il foglio. -
Sallentum. Epopea messapica del III sec. a. C.
Agli inizi del III sec a. C., Tarentum e l'intera Messapia erano ormai destinate a soccombere di fronte alla straordinaria potenza militare di Roma. Plaratames di Manduria, giovane e valoroso discendente di Arthas il Grande, temendo la ripresa del conflitto con Roma, si recò a Taranto in veste diplomatica alla ricerca di un accordo per fronteggiare l'imminente pericolo. Nel frattempo, strani segni premonitori si stavano manifestando nei cieli della Messapia e, in particolare, presso il santuario di Damatra Sturnia. Il responso della dea fu molto chiaro. Le legioni romane ben presto sarebbero ritornate per sterminare tutti quelli che si opponevano al loro imperium. Le forze straniere e i loro mercenari, con la scusa di prestare soccorso alle popolazioni messapiche, tentavano di impadronirsi delle loro terre. Prima di soccombere sul campo di battaglia combattendo strenuamente per il suo popolo, l'estremo desiderio del valoroso Plaramates era stato quello di essere almeno ricordato dai suoi posteri come un eroe. Ma i Romani, cancellando i Messapi dalla Storia, resero vano anche quel suo sacrosanto, ultimo auspicio. -
Prima dell'Erasmus. Storie di giovani a Firenze negli anni '60
Nino arriva a Firenze da un paese del Salento; per mantenersi agli studi, fa il cameriere alla mensa universitaria e poi l'istitutore in due collegi. Conosce tanti ragazzi di regioni e facoltà diverse, con loro va a spasso per la città, a teatro, a ballare, al cinema, sua passione sin da bambino, a fare la questua alle feste della matricola, ad abbordare le turiste americane. Nei giorni successivi all'alluvione del 1966, Nino si unisce con i suoi amici ai giovani provenienti da tante parti del mondo per salvare dal fango preziosi volumi custoditi nella Biblioteca Nazionale. Due anni dopo partecipa con i suoi compagni ai cortei contro la guerra del Vietnam e protestano per far riaprire la mensa occupata di Sant'Apollonia. Superano le difficoltà degli studi, hanno delle storie d'amore. Prima di terminare l'università e affrontare la fase più difficile della vita, Nino, col suo amico Nicola, si mette in viaggio alla ricerca di libertà e di avventure, vent'anni prima dell'avvento dell'Erasmus. -
Gita a Pradispiss
Ambientata a Perlasca, una cittadina della Brianza che ha una luce particolare - luce di perla, non è alba, non è crepuscolo (non sai se consegna o strappa alla vita quello che tocca) - e costruita sull'agonia e la morte del personaggio principale, la Cottalorda, la damazza che lascia in eredità i suoi beni ai poveri della valle, e di chi è presente a quella agonia, il medico condotto della valle, il Dottor Vernazza, la Celesta, la serva della Cottalorda, che più di tutti riesce a comporre i legami tra la vita e la morte, tra la terra e il cielo, Maria e il Vecchio muto, la progenitura ai margini che resta nell'ombra ma in realtà muove la storia e un coro di popolo e di suore, a cui va l'animo partecipe dell'autore, Gita a Pradispiss presenta come un racconto in prosa e in versi in cui si ragiona su quanto accade nella mente umana quando muore una persona che conta profondamente nel nostro vivere, che ""la morte apre un varco nella mente di chi resta, poi insensatamente lo richiude""""."" -
L' archeologia industriale e le fabbriche del tabacco in Puglia
Argomento della ricerca sono le manifatture di tabacco, magazzini e depositi presenti in Puglia, non solo a Lecce, città cuore nella produzione di tabacco in Italia, ma in numerosissimi centri minori legati alla fitta rete del tabacco che si sviluppa in Italia durante la prima metà del Novecento. A differenza di altre regioni d'Italia, la Puglia non ha ad oggi uno studio di questo tipo, nonostante la mole di documenti presenti negli archivi e ancora inediti. Oltre a ripercorrere le vicende delle fabbriche e a inquadrarle nel panorama nazionale e internazionale, la ricerca è arrivata anche a formulare apposite schede di catalogo: una detail-form molto articolata, e una easy-form più veloce, eventualmente proponibile in sede di tutela e catalogazione a livello nazionale. Filo conduttore di tutto il lavoro è l'obiettivo della conservazione delle fabbriche studiate - sia nel loro involucro esterno, sia nei macchinari superstiti - nonché quello della riappropriazione del bene da parte della collettività, con usi compatibili e rispettosi delle istanze sociali.