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Il paesaggio storico ricostruito. L'insediamento di Piana San Felice a Gravina in Puglia
Le attività di sorveglianza e scavo archeologico svolte nell'ambito dei lavori per la realizzazione del Parco eolico ""Gravina-Poggiorsini"""" hanno offerto una preziosa occasione per arricchire il panorama delle testimonianze storico-archeologiche relative alla piana di San Felice, ampio terrazzo inserito all'interno di un vasto comprensorio collinare coltivato a grano, degradante verso la valle del Basentello. Al quadro già delineato dalle ricognizioni territoriali dirette dal prof. A. Small, si sono aggiunti dati rilevanti che consentono di evidenziare una continuità di frequentazione della piana dall'età del ferro al IV sec. a.C., insieme alla rarefazione delle testimonianze a partire dal III sec. a.C., conformemente a quanto documentato per Botromagno come conseguenza del sacco di Silvium nel 306 a.C."" -
Un registro di beni confiscati. P.Pher. (P.Vindob. inv. G 257+24568+29781)
Rivisitazione di un importante documento papiraceo di fine II-inizi III sec. d.C., di cui si ridefiniscono natura e finalità (registro di beni fondiari e immobiliari del fisco, disponibili per la locazione). Osservazioni sul rapporto tra locazione quinquennale e oktadrachmia e sulla durata delle locazioni fiscali. -
L' archeologia della produzione a Roma (secoli V-XV). Atti del Convegno internazionale di studi (Roma, 27-29 marzo 2014). Con DVD
Il volume costituisce l'edizione degli Atti del Convegno Internazionale di Studi L'archeologia della produzione a Roma (secoli V-XV), svoltosi dal 27 al 29 marzo 2014 a Palazzo Massimo alle Terme e all'École française de Rome, che ha fissato l'attenzione, per la prima volta in modo esaustivo e sistematico, sull'Urbe come centro di una ricca rete produttiva entro l'ampia diacronia dai secoli finali della Tarda Antichità a tutto il Medioevo. -
Popolazione e risorse nell'Italia del nord dalla romanizzazione ai longobardi
La controversia sulle dimensioni della popolazione dell'Italia romana e sulla sua dinamica dal terzo secolo a.C. sino alla dissoluzione dell'impero mediterraneo di Roma nel quinto d.C. non accenna ad esaurirsi, né è prevedibile a breve il suo superamento con l'affermarsi di una posizione condivisa. I contributi raccolti in questo volume affrontano, dal particolare angolo visuale del rapporto tra popolamento, sfruttamento delle risorse e urbanizzazione, la vicenda di una regione che appare del tutto sui generis rispetto al resto della penisola proprio in virtù di questo rapporto. Alcuni di questi contributi ripercorrono la storia dell'Italia settentrionale nella sua globalità, mentre altri analizzano in questa chiave le realtà insediative e i fenomeni di mobilità; altri ancora esaminano alcuni ambiti territoriali specifici e altri illustrano l'apporto che è derivato - o che può ancora derivare - a una migliore comprensione del nesso tra popolazione, risorse e urbanizzazione, dall'adozione di tecniche e di metodologie di indagine sempre più sofisticate. -
La villa romana di Cottanello. Ricerche 2010-2016
Il volume propone una sintesi dei dati acquisiti grazie alle indagini archeologiche intraprese presso la villa romana di Cottanello nel 2010 dalla Sapienza Università di Roma e dal 2013 proseguire dall'Istituto di Studi sul Mediterraneo Antico (ISMA) del CNR in collaborazione con l'Università stessa, in una prospettiva più ampia. Lo studio della villa di Cottanello e del suo territorio è stato affrontato, infatti, anche attraverso indagini scientifiche (rilievi topografici, prospezioni geofisiche, studio della geologia del territorio, motivato dalla presenza di importanti cave connesse con la villa) e analisi archeometriche dei reperti di scavo. Grazie al convergere delle diverse competenze disciplinari degli autori del volume (ricercatori dell'ISMA e degli Istituti ICVBC, ITABC, ISM e IGAG del CNR, della Sapienza Università di Roma e delle Università Suor Orsola Benincasa e Federico II di Napoli, oltre ad alcuni studiosi indipendenti) è stato dunque possibile ricavare una nuova immagine della villa che arricchisce quella già delineata negli studi precedenti in un'ottica multidisciplinare, basata su una stretta interconnessione tra ricerca, didattica e valorizzazione. -
Amici di penna. Dall'epistolario di Sidonio Apollinare
Una raccolta delle lettere inviate dall'autore Sidonio Apollinare (V secolo d.C.) agli amici ""... che condividevano con lui e la sua famiglia tutto quel mondo di certezze, di cultura e di architettura politica e sociale ereditato dalla romanità classica""""."" -
Antiche città e paesaggi d'Albania. Un secolo di ricerche archeologiche italo-albanesi. Ediz. italiana, albanese, inglese, tedesca e francese
Il volume documenta una Mostra dedicata all'archeologia dell'Albania e alla storia dei rapporti tra archeologi italiani e territorio albanese. Tre sono le sezioni di questo racconto: nella prima parte viene affrontata la storia degli archeologi italiani in Albania tra la fine dell'Ottocento e la seconda guerra mondiale. La seconda è dedicata alle nuove Missioni archeologiche che, a partire dal 2000, hanno ripreso a effettuare scavi e ricerche sul suolo albanese (Università di Bologna, Chieti, Macerata, Foggia, Bari e Ferrara). Nella terza ed ultima parte sono presentate le schede dei materiali esposti, dalle sculture rinvenute negli anni '20 del Novecento a Phoinike e Butrinto agli oggetti recuperati durante le ricerche più recenti. -
Ierofanie e luoghi di culto. Atti del IV convegno internazionale (Monte sant'Angelo, 21-23 aprile 2015)
Indagare la ierofania, quale manifestazione sensibile del sacro, presente in molti aspetti del vissuto religioso antico e moderno, acquista un significato ben preciso che coinvolge e interessa il rapporto, talvolta ambiguo e inspiegabile, che questa nostra epoca ha con il sacro e con il divino nelle sue varie forme. Indagare la ierofania, fenomeno peraltro ricco di sfaccettature ancora da studiare, con particolare attenzione alle forme e ai luoghi, anche non fisici, nei quali si verifica, significa indagare anche questo nostro presente e il suo rapporto con il divino. Leggendo i contributi nel volume si potrà constatare quanto nel tempo sia maturato questo rapporto e non in una direzione univoca. -
La battaglia di Farsalo. Saggio di commento a Lucano, ""Bellum civile VII""
Questo saggio di commento, dedicato alla sezione centrale del settimo libro del ""Bellum Civile"""", si propone di analizzare nel dettaglio lo svolgimento della battaglia di Farsalo così come è descritto da Lucano, mettendo a nudo i meccanismi narrativi, i rapporti con la tradizione storiografica e il dialogo coi grandi modelli letterari dell'episodio. L'esegesi minuta del testo non nasconde sorprese, come l'individuazione di numerose suggestioni omeriche e uno spregiudicato impiego delle fonti storiche, costantemente filtrate attraverso la lente dell'ideologia lucanea."" -
Libertas tuenda. Forme di tutela del cittadino romano in età repubblicana
Il cittadino della Repubblica romana antica gode della facoltà di protestare contro i depositari del potere pubblico che intendano ledere l'integrità fisica, giuridica o politica dei privati: le minacce di coercizione si interrompono dinanzi alla provocatio ad populum e alle appellationes, vere grida di sfida con cui il civis ufficializza la sua contestazione nel Foro romano, centro del controllo sociale e del dibattito politico. -
Annibale un viaggio. Catalogo della mostra (Castello di Barletta, 2 agosto 2016-22 gennaio 2017)
Questo catalogo raccoglie i testi che hanno accompagnato il percorso della mostra Annibale. Un viaggio tenuta nel Castello di Barletta nel 2016 in occasione dell'anniversario della battaglia di Canne (2 agosto 216 a.C.). Saggi e schede approfondiscono tematiche legate alla vita, alla cultura e alla straordinaria impresa del generale punico Annibale Barca, uno dei più grandi condottieri dell'antichità, figura storica di riferimento nel contesto mediterraneo del III e II secolo a.C. Immagini, reperti, disegni, stampe antiche illustrano i luoghi percorsi dal generale, dall'Africa all'Italia, e ci raccontano il suo rapporto con la religione, con la guerra, con i soldati, con le popolazioni italiche e con i territori attraversati. -
L' eradicazione degli artropodi. La politica dei beni culturali in Sicilia
"Una lettera, datata 3 aprile 2013, giorno del mio insediamento all'Assessorato dei Beni Culturali della Regione Siciliana, chiedeva un piano di controllo/eradicazione della infestazione di artropodi nel sito di Tindari. 'No, non ci posso credere - pensai ridendo - mi trovo ad affrontare nei prossimi mesi una delle questioni più complesse e strategiche per la Sicilia, la politica dei beni culturali, e invece che cosa mi chiedono? Di organizzare un «piano di lotta» contro le zecche!' Mai e poi mai avrei immaginato che, nei mesi a venire, questa sarebbe diventata la mia principale aspirazione: eradicare artropodi/politici dalle aree archeologiche, dai centri storici, dalle coste; sottrarre al loro controllo vampiresco quello che resta del passato della più grande isola del Mediterraneo.""""" -
I frontoni fittili della Civitella di Chieti
Il volume costituisce la prima edizione integrale dei complessi figurativi in terracotta provenienti dalla Civitella di Chieti, recuperati in uno scarico intenzionale effettuato in antico, dopo la dismissione degli apparati decorativi. Si tratta di tre grandi frontoni realizzati fra II e I secolo a.C. relativi a edifici sacri che dovevano sorgere sull'acropoli dell'antico centro marrucino, non lontano dal luogo di ritrovamento. Il tema è incentrato rispettivamente sulle figure dei Dioscuri, di Apollo Ercole e le Muse, della Triade capitolina. Il volume offre un'analisi tecnica, iconografica e stilistica dei singoli personaggi e degli insiemi in generale, proponendone un inquadramento storico sullo sfondo delle vicende politiche e culturali del mondo italico nei suoi rapporti con Roma. -
Monte Calvello. Una comunità di età arcaica ai confini della Daunia
Il volume offre l'editio princeps dei corredi provenienti dalla necropoli arcaica (VI secolo a.C.) di Monte Calvello, località del comune di Troia (Foggia), indagata nel 2006 durante le indagini di archeologia preventiva per la realizzazione di un parco eolico. Lo studio dei materiali provenienti dalle tombe a fossa e l'analisi del rituale funerario, che prevedeva l'inumazione dei defunti in posizione supina, permettono di distinguere questa piccola comunità dai tratti culturali e identitari della Daunia coeva e di ricondurla, invece, al mondo sannita. Il contesto archeologico presentato fornisce, dunque, un nuovo tassello per la ricostruzione storica dell'antico territorio dei Dauni, del loro stretto rapporto con i vicini Sanniti e dei permeabili confini arcaici. -
Gli Imperiali di Francavilla. Ascesa di una famiglia genovese in età moderna
La famiglia è argomento di grande rilievo nell'odierna storiografia e numerosi lavori hanno affrontato il tema secondo differenti approcci metodologici e disciplinari. Inserito in questo ricco filone di studi, il volume ricostruisce la storia plurisecolare degli Imperiali di Francavilla, casato di origini genovesi trapiantato nel Mezzogiorno d'Italia alla fine del XVI secolo in seguito all'acquisto di un vasto complesso feudale nella provincia storica di Terra d'Otranto. Mercanti-banchieri elevati allo status di principi nel Regno di Napoli, gli Imperiali furono protagonisti di una brillante ascesa sociale e politica, favorita da una grande disponibilità economica e perseguita attraverso accorte strategie patrimoniali, oculate scelte matrimoniali nonché grazie all'intraprendenza di singoli individui. Lo studio intreccia analisi economica e analisi sociale e pone attenzione non solo alle relazioni interne alla famiglia, ma anche alla proiezione pubblica del casato. -
Fanum Iunonis melitense. L'area centrale del santuario di Tas-Silg a Malta in età tardo-repubblicana
Le attività della Missione archeologica italiana a Malta, iniziate nel 1963, portarono alla luce a Tas-Sil? i resti di un luogo di culto che fu da subito identificato con il fanum Iunonis di cui parla Cicerone. Del santuario, frequentato dall'età preistorica sino alla trasformazione in chiesa cristiana, si conservano scarse evidenze monumentali, per la maggior parte riferibili agli interventi di ristrutturazione attuati in età tardo-repubblicana, quando gli spazi vengono riorganizzati e l'area centrale - gravitante intorno al tempio - è monumentalizzata con la costruzione di una corte-peristilio che impiega su tre lati l'ordine dorico e i capitelli corinzio-sicelioti sul braccio antistante l'ingresso al tempio. Si tratta di un intervento coevo alle ristrutturazioni di alcuni centri urbani della provincia Sicilia (di cui Malta fa parte), e probabilmente realizzato grazie all'iniziativa di personaggi che svolgevano i propri affari tra l'arcipelago maltese e la Sicilia. Negli stessi anni viene costruita anche la celebre domus di Rabat, i cui materiali architettonici presentano strette affinità con quelli del santuario. -
Apprendere ciò che vive. Studi offerti a Raffaele Licinio
Interrogare il presente con inquietudine e ironia, «e tutto imparare senza perdere di vista lo scopo ultimo che è di meglio conoscere se stessi attraverso gli altri e gli altri attraverso se stessi», come scriveva Antonio Gramsci: se c'è una lezione che Raffaele Licinio ha appreso e trasmesso a noi tutti che abbiamo voluto regalargli un frammento delle nostre ricerche, a molti altri che per varie ragioni non compaiono, pur avendolo desiderato, e a tutti i suoi studenti e amici che nel corso di decenni ha incontrato, è questo nesso inscindibile tra cultura storica e impegno politico: «tutto è politica [...] e la sola 'filosofia' è la storia in atto, cioè la vita stessa». -
Territorio, insediamento e istituzioni ecclesiastiche nel mezzogiorno moderno
Partendo da una concezione dell'insediamento come fenomeno dinamico e relazionale, definito dai rapporti conflittuali o negoziali fra gruppi sociali localizzati e poteri sovralocali, questo libro indaga i repertori di centri abitati costruiti dalla Chiesa nel mezzogiorno di età moderna, comparandoli con quelli di natura fiscale prodotti dallo Stato meridionale - in particolare le liste delle 'università' chiamate a gestire e pagare le imposte sui 'fuochi'. La ricerca, concentrata sui decenni che seguono il Concilio di Trento e in quelli del riformismo tardo-settecentesco, si fonda su un'analisi puntuale delle Relationes ad limina, nelle quali i vescovi, ogni tre anni a partire dal 1585, mettono sotto osservazione la dotazione di enti e di personale della propria diocesi ed i risultati conseguiti nell'opera di inquadramento e cristianizzazione delle popolazioni urbane e rurali. Ne emerge una visione dei quadri dell'insediamento che, oltre a non rispecchiare la geografia materiale degli addensamenti edilizi, non coincide con quella statale. -
Liburna. Archeologia subacquea in Albania. Vol. 1: Porti, approdi e rotte marittime.
Il progetto ""Liburna. Archeologia Subacquea in Albania"""" si è posto come obiettivi principali la redazione di una carta archeologica del litorale albanese, l'indagine di alcuni siti di particolare interesse e la realizzazione di varie attività mirate alla formazione professionale di archeologi subacquei e alla tutela e valorizzazione del patrimonio sommerso. Il volume prende in esame i risultati delle ricerche effettuate nel corso di quattro campagne di ricognizione condotte tra il 2007 e il 2010 lungo le coste meridionali dell'Albania, e in particolare tre grandi aree: la baia di Porto Palermo, la baia di Valona e il promontorio di Karaburun. I dati acquisiti sul campo, integrati al quadro delle informazioni pregresse e alla lettura delle testimonianze letterarie e cartografiche, hanno consentito di ricostruire le trasformazioni del paesaggio costiero e subacqueo, le rotte marittime e la circolazione delle merci fra l'età della colonizzazione e il pieno Medioevo."" -
La Puglia nel mondo romano. Storia di una periferia. L'avvio dell'organizzazione municipale
Guardare al centro dalla periferia: la storia locale come percorso privilegiato per rileggere la storia dell'Italia romana. Per quanto la formazione di un'identità regionale della Puglia sia fenomeno di età moderna, gli spazi sui quali insiste la 'regione' Puglia come entità istituzionale coincidono per circa due terzi con quelli che, già in età augustea, la prima ripartizione a fini statistici della penisola italica attribuì alla regio secunda, più tardi denominata Apulia et Calabria. Per la seconda parte della storia della Puglia nel mondo romano il racconto assume come periodizzanti l'estensione dell'ordinamento municipale al mezzogiorno adriatico, durante e dopo la guerra sociale, e il suo consolidamento, simbolicamente espresso dal censimento del 28 a.C. L'istituzione dei municipi rimodellò la geografia antropica e portò a compimento l'assimilazione reciproca delle popolazioni locali e la dissoluzione delle loro specificità ataviche, linguistiche e culturali, come notava Strabone, che ne fu lucido e disincantato osservatore.