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Storie di fantasmi
Dal fantasma inesperto, descritto da H.G. Wells, che non sa ancora bene come apparire e scomparire, ed è obbligato a chiedere aiuto alle sue ""vittime""""; al tribunale in cui lo spirito del morto diventa il tredicesimo giudice per incastrare il proprio assassino, in uno dei racconti più celebri di Charles Dickens; dall'apparizione che invita il protagonista a visitare le stanze della «Casa del Passato» di Algernon Blackwood; alle «Ombre sul muro» dei cari estinti che spaventano tutta la famiglia nella short story di Mary Wilkins Freeman; fino allo spettro, evocato da Poe, di «Ligeia», moglie scomparsa che ha portato il marito alla follia; per concludere con un'altra donna perduta che perseguita, con il suo risciò fantasma, il bel Jack di Rudyard Kipling, in sei storie classiche dell'orrore che mettono alla prova la capacità umana di credere o meno nel sovrannaturale."" -
Le primavere di Ivan Galeb
Un virtuoso del violino è costretto a interrompere la sua carriera internazionale a causa di un infortunio alla mano. Sottoposto a un intervento chirurgico, durante il periodo del ricovero Ivan Galeb inizia a ripercorrere la propria vita. Alla scrittura affida non solo la registrazione dei ricordi, ma anche la riflessione sul passato e sul presente, su se stesso e sul mondo. Il resoconto di una vita si intreccia agli impulsi immaginativi dello stesso, andando a costruire nuclei narrativi dotati di una loro autonomia, e la riflessione sull’Io diviene anche riflessione sull’arte della scrittura e sulla forma del romanzo, non senza una certa dose di (auto)ironia e una critica implicita del provincialismo e della mentalità piccolo-borghese. -
In tribunale
Ripicche, discordie e processi sono al centro del secondo volume della Saga dei Forsyte. Soames, uomo senza scrupoli protagonista de «Il Possidente», divorato dalla frustrazione e dalla gelosia, decide di portare in tribunale sua moglie Irene, dopo aver scoperto l'affaire della donna con l'architetto Bosinney. Irene scappa a Parigi e instaura un forte legame con il più ribelle dei Forsyte, Jolyon, cugino di Soames. In una spirale di vendetta, Soames decide di accusarla di adulterio per ottenere il divorzio da una donna che non lo ha mai voluto. A colpi di sentenze, equivoci e arringhe, nasceranno amori e alleanze, e una nuova generazione di Forsyte dovrà assumersi il peso delle colpe dei propri padri. -
Lois la strega
Rimasta orfana di entrambi i genitori, Lois è costretta a lasciare l'amata casa del padre, pastore anglicano, e a partire per l'America, dove sarà accolta dagli zii puritani che vivono nel villaggio di Salem. La giovane, onesta e timorata di Dio, fa fatica fin da subito ad adattarsi alla nuova vita oltreoceano, in particolare nell'incontro con una parte della sua famiglia a lei sconosciuta, che scopre essere dominata dall'egoismo, dal sospetto, dalla discordia e dalla gelosia. Siamo alla fine del Seicento e la cittadina di Salem è in preda alla paura: la superstizione sta guidando i gesti della comunità, tutti rischiano di venire accusati di stregoneria, e Lois è in pericolo soprattutto tra le mura domestiche. Una novella gotica e cupa, in cui Elizabeth Gaskell si confronta con l'idea del male e con le conseguenze distruttive che ne derivano. -
Il mio cane preferisce Tolstoj
Adelmo è il Grande Santini, un comedian che si è ritirato dalle scene e vive da solo con il suo cane, il Piccolo Santini, nella vecchia casa di campagna dei genitori. Nel suo momento di splendore ha goduto del successo portato dalla radio, dalla televisione e poi dalle vendite del suo primo libro. Ma il successo dà alla testa, esalta, sfinisce e quasi sempre corrompe. Così Adelmo, dopo gli anni in cui si è trascinato fra le meschinità del jet set culturale e dello spettacolo, e dopo aver perso moltissimi amici e più di una moglie, è ora pronto a espiare le sue colpe. Ed è a questo punto che riceve una lettera minatoria. Impaurito e spiazzato – sorretto solo dal fedele amico Gilli, fumettista squattrinato e generoso – non trova soluzione migliore del chiamare in aiuto lo scrittore Livio Varani, che essendo un autore di gialli dovrebbe essere esperto in queste faccende. Ma una minaccia di morte impone sempre un bilancio, così il passato di Adelmo riaffiora, rispuntano passioni e odi sepolti, tornano sulla scena nemici e vecchi colleghi, e soprattutto si riaffaccia l’amore per Vera, ex moglie mai dimenticata, compagna e amica, che con sé porta gioie, amarezze e segreti del passato. -
Il catechismo della pecora
Mezzo secolo di storia narrato attraverso i miti culturali e politici degli anni Sessanta e Settanta (come il terrorismo, latitanti e pentiti inclusi), miti che ritornano prepotenti in questa nuova avventura narrata da Gesuino Némus, autore/protagonista de ""La teologia del cinghiale"""".rn«Lo scrittore ogliestrino torna in libreria con il quarto capitolo di una saga corale intessuta di ironia folgorante e improvvise impennate liriche» - Grazia Brundu, La Nuova Sardegnarnrn«Il libro dialoga intensamente con l'opera d'esordio, a cominciare dalla copertina. Se in principio era un Cristo benedicente con volto da cinghiale e cannonau sotto braccio, ora la fisionomia del Salvatore è quella di una pecora, emblema di virtù e vizi dell'umanità in genere e, in particolare delle anime di Telévras, paese abbarbicato tra i Tacchi d'Ogliastra, ancora una volta quinta della narrazione» - Manuela Arca, L'Unione SardarnrnrnIl primo ottobre del 1964, Mariàca Tidòngia sale sul davanzale della scuola di Telévras e scappa. Mariàca è figlia di un pastore e il suo futuro sembra già segnato; ciononostante Marcellino Nonies, maestro unico al suo primo incarico, fa di tutto perché quella bambina straordinariamente intelligente riesca a prendere almeno la licenza elementare. Un giorno però Mariàca, appena quattordicenne, annuncia di essere incinta e si rifiuta di dire chi è il padre del bambino. Poco dopo scompare nel nulla. Sono passati cinquant'anni e in paese nessuno sembra più ricordare questa storia finché non si torna a parlare di Mariàca e la sua presenza aleggia come un'ombra, insieme a due morti sospette, sulla piccola comunità di Telévras. Ettore Tigàssu, """"brigadiere per l'eternità"""", ce la metterà tutta per scoprire il mistero che circonda da decenni la donna e saranno i ricordi del maestro unico, vergati a mano in """"bella e ornata grafia"""" ad aiutarlo a comprendere - almeno in parte - la verità."" -
La casa del tempo
La Prima guerra mondiale è in corso e nel villaggio di Fetter-Rothnie, piccolo centro rurale scozzese, scarseggiano i giovani uomini: chi non è lontano, impiegato nell'industria bellica, sta combattendo in trincea. Le donne - comprese Lang Leeb e le tre figlie, che abitano a Weatherhouse, luogo di ritrovo di madri e figlie, zitelle e vedove - nel frattempo si sono riorganizzate come hanno potuto. Dal fronte occidentale, però, torna in permesso di malattia Garry Forbes: profondamente traumatizzato dalla guerra, ha maturato un'instabile percezione di se stesso e del tempo e dovrà tentare di ricostruirsi un'identità nella sua terra d'origine, così diversa dall'inizio del conflitto. ""La casa del tempo"""" è l'intenso ritratto di una comunità alle prese con le crudeli perdite della guerra e le piccole tragedie, le brame e le delusioni che compongono ogni vita, un romanzo che sa raccontare il dolore e i turbamenti in modo potente."" -
Casa Forsyte
Definito da Galsworthy ""un volume di racconti apocrifi intorno ai Forsyte, che contribuiranno realmente a completare le cronache della famiglia"""", questa raccolta del 1930 si colloca cronologicamente dopo la Saga e prepara alla lettura della Commedia, tasselli di uno dei corpus narrativi più amati della letteratura inglese. """"Casa Forsyte"""" tratta delle vicende di alcuni membri della famiglia - Soames, Jolyon, Swithin e molti altri -, disseminate in un ampio arco temporale e distillate in diciannove racconti in cui si ritrovano intatte le qualità di superbo narratore di John Galsworthy, insignito del Nobel per la Letteratura due anni dopo l'uscita di questo volume."" -
Storielle ebraiche
Ambientato nei dedali dei ghetti, nelle case o nei retrobottega, ma anche nei luoghi più ufficiali del commercio o alla sala Borsa, «Storielle ebraiche» rappresenta il felice esito del lavoro di raccolta di Raymond Geiger, folklorista del primo Novecento; mosso dalla convinzione che esistesse un'essenza dell'""umorismo ebraico"""", Geiger andò direttamente alla fonte, ascoltando centinaia di storie della variegata comunità aschenazita europea e d'oltreoceano. Ne emerse un irresistibile campionario di aneddoti sparsi. Tratti distintivi di questa psicologia collettiva sono la tendenza alla grassa ironia, il desiderio di conoscere e discutere di qualsiasi cosa, lo smaliziato ottimismo e lo sguardo impietoso che non risparmia nessuno, soprattutto se stessi. Sono, queste, storielle che più di qualsiasi saggio riescono a sintetizzare una tradizione orale ricca quanto volatile, impresa riuscita anche grazie al loro essere distillate, brevissime e cariche di quello humour unico, caustico e sornione, tipico della cultura ebraica."" -
Curiosità letterarie
Wilkie Collins, considerato il padre del genere poliziesco, fu amico stretto e collaboratore di Charles Dickens e scrisse a lungo sulle sue riviste saggi e divertissement letterari. Il ""Pubblico Sconosciuto"""" (1858) è il tentativo semiserio di scandagliare il sottobosco, fitto quanto misterioso, dei lettori dei penny journals, """"un pubblico di tre milioni di lettori situato appena oltre il confine della civiltà letteraria"""", sconosciuto (a torto) a editori, circoli dei lettori e critici letterari. E di un'altra mancanza si parla in """"Ritratto di uno scrittore"""", eseguito dal suo editore (1859), in cui si cercano invece le ragioni di un fosco fenomeno nazionale: perché Honoré de Balzac, arcinoto in Europa, in Inghilterra è pressoché ignorato? Ne emerge un ritratto quanto mai vivo del maestro francese, scritto con arguzia e con quello humour tipicamente inglese di cui Collins è stato paradigma perfetto."" -
Discorso sulla natura degli animali
Il ""Discorso sulla natura degli animali"""", quarto volume della """"Storia naturale"""" di Buffon, apparve nel settembre del 1753, suscitando grande clamore e divenendo all'istante modello imprescindibile dell'arte di pensare e scrivere in modo scientifico. Anche i detrattori dell'autore, gli stessi che nel 1749 erano rimasti scioccati dall'audacia di """"Teoria della terra e dai paradossi"""" di """"Storia dell'uomo"""", dovettero inchinarsi di fronte a questo genio del discorso scientifico e a quest'opera caposaldo dell'illuminismo, capace di influenzare le successive generazioni di naturalisti, compresi gli evoluzionisti Jean-Baptiste Lamarck e Charles Darwin."" -
Lasciami l'ultimo valzer e altri scritti
«Il romanzo di Zelda, luminoso, dalla scrittura ipnotica, mostra l'altro suo talento, oltre alla danza, e da affiancare alla pittura, ed è autobiografico.» - Pier Luigi Razzano, la Repubblica NapolirnAl di là del mero dato biografico, Zelda e Scott Fitzgerald coppia icona dell'età del jazz, Zelda Sayre fu una figura eclettica. Pittrice, scrittrice, ballerina, a ognuna di queste discipline si dedicò con ardore e impegno, ma della sua personalità carismatica e vitalissima ci è giunto solo il ricordo di una donna fragile, vissuta all'ombra di un marito famoso quanto ingombrante. ""Lasciami l'ultimo valzer"""", il suo primo e unico romanzo - qui presentato insieme a una raccolta di articoli apparsi su giornali e riviste -, attinse a piene mani dalla sua autobiografia, e tuttavia è molto più di uno sguardo intimo sulla vita e la scrittura di Francis Scott Fitzgerald. Con una prosa irregolare, brillante, pervasa da un'immaginazione selvaggia e intessuta da un linguaggio diretto come quello parlato (da lei), Zelda Fitzgerald emerge finalmente dall'ombra di Scott tramite questo romanzo e i suoi scritti, rivelando le sue doti di acuta narratrice dello spirito di un'era."" -
L'anno del giardiniere
«Per capire cosa sia il giardinaggio occorre interrogarsi sulla complessità della natura umana. In questo resoconto pervaso di ironia e comicità, l'autore ci offre uno spaccato che, con la descrizione della lotta contro i nemici (i malanni delle rose, ad esempio), consegna una riflessone utile a giardinieri e non.» - Karel Apek, La Gazzetta di ParmarnIl mestiere del giardiniere, le mani sempre immerse nella terra, in costante contatto con la natura, potrebbe apparire idilliaco se rapportato agli affanni della vita sull'asfalto; ma niente, secondo Karel Capek, è più lontano dalla realtà. Autore acclamato e prolifico (e giardiniere), Capek tratteggia una memorabile psicologia di questo tipo umano, infestata da problemi e tribolazioni, manie di grandezza in angusti giardinetti cittadini, gelo e siccità che si ripresentano mese dopo mese con la quieta inesorabilità dell'eterno ritorno. Un acuto resoconto, scritto meravigliosamente e pervaso di ironia e comicità, che tramite la descrizione della lotta eroica contro temibili nemici (come la pompa per annaffiare o i pidocchi delle rose) costruisce una riflessione utile a giardinieri e non, perché per comprendere cosa sia il giardinaggio occorre interrogarsi, senza prendersi troppo sul serio, sulla complessità della natura umana. -
Sulla baia
Prima protagonista di questo racconto lungo, scritto nel 1921, è la natura della baia di Crescent, in Nuova Zelanda.rn«È la magia della scrittura di Katherine Mansfield: una penna raffinata che iniziò a farsi strada per le sue doti di narratrice sin da quando aveva otto anni. Da non perdere.» - la RepubblicarnrnPrima protagonista di questo racconto lungo, scritto nel 1921, è la natura della baia di Crescent, in Nuova Zelanda. È una natura che palpita ed è immaginifica: il mare vi sbadiglia, gli alberi hanno le braccia protese e i capelli arruffati, la nebbia ha fretta di sparire. Ecco la grandezza di Mansfield: riesce a creare scenari naturali - popolati da grossi pesci che guizzano davanti alle finestre, gatti sdegnati e pecore i cui belati echeggiano nei sogni dei bambini - tanto ricchi da giungere al limite dell'autosufficienza narrativa. E in questo materiale armonioso si incastonano alla loro maniera gli esseri umani, che provano a superare tutte le barriere e a vivere come ""bisognava vivere: noncuranti, senza paura, dandosi per interi"""", ovvero allo stesso modo in cui l'autrice realizzò """"Sulla baia"""", piccolo gioiello di cui disse """"vi ho messo tutto il mio cuore e tutta la mia anima... fino alle ultime particelle""""."" -
Lezione all'aperto e altre poesie (1968-1992)
"Scruta l'occhio della scimmia, osserva il giallo quasi-umano, il gesto pigro e svelto. Ricorda il salto, il pelo grigio, l'unghia nera e lunga, l'inquieta e sospettosa calma. La fronte è un'acuta lingua. La coda è animata e tesa. Il corpo è una molla equamente caricata da Dio. Guarda il sonno dei cani, il loro scuro giaciglio. L'arcaico stile di vita che li governa. L'occhio loro non ha ruotato lungo tutti i perimetri. La lingua loro non immagina niente. E tutto questo non è un travestimento. Prova a guardare, a vedere. Smetti di leggere: guarda!""""" -
Pellegrini del cielo e della terra
Siamo in Spagna, nella prima metà del Cinquecento. Un sivigliano, uomo dotto, figlio di conversos, viene imprigionato con l'accusa di possedere e studiare i libri proibiti, tra cui la Cabala e i mistici ebrei. Condannato a morte, proprio mentre si trova già sul rogo, il vescovo gli concede insperatamente un'opportunità: per avere salva la vita e la propria anima egli dovrà affrontare un viaggio di espiazione con ""l'attraversamento del mare"""". È l'inizio di una pericolosa avventura per mare e per terra, durante la quale il protagonista si troverà a fronteggiare corsari, belve fantastiche e feroci, spiriti infestatori, oltre che pellegrini in cerca di salvezza. Un romanzo epico, avventuroso e affascinante che supera i confini della narrazione storica incrociando il cammino con il fantastico, l'occulto e il misticismo, fino al suo sorprendente finale."" -
La ragazza con la macchina da scrivere
Juliet Appleton è la giovane figlia di un ufficiale, che si ritrova costretta a cercare di sopravvivere dopo la morte del padre. Come molte delle ragazze ai primi del Novecento, anche Juliet impara a fare la dattilografa, usando la macchina da scrivere, sinonimo in quei decenni di emancipazione e progresso, uno strumento in grado di creare una schiera di giovani impiegate: le type-writer girls. Juliet diventa una di loro e trova lavoro in un ufficio legale, ma la vita con il capo e i colleghi è difficile: è considerata una ragazza eversiva perché vive da sola, frequenta il Girton College, fuma sigarette e gira in campagna con la sua bicicletta, anch'essa simbolo di una dirompente forma di libertà femminile. Dopo molte avventure la giovane dattilografa riuscirà a trovare un buon impiego e l'amore, ma non senza difficoltà. Un romanzo incredibilmente moderno e pioneristico che sa parlare di donne, conquiste e nuove libertà. -
Fatina Sed. Biografia di una vita in più
Fatina Sed fu arrestata nel 1944 a Roma e deportata ad Auschwitz a tredici anni. Lei e il fratello furono gli unici a sopravvivere della loro famiglia. Solo molti anni dopo riuscì a scrivere la sua storia su un quaderno, fortunosamente ritrovato dalla nipote Fabiana. Attraverso una lingua semplice, priva di orpelli o digressioni, e proprio per questo estremamente efficace, Fatina riporta i fatti così come si erano svolti e come la sua mente ancora bambina li aveva cristallizzati nella memoria. Pagine preziose per la forza e la verità che sprigionano, che ci lasciano attoniti ancora una volta, come se tutto ciò che sappiamo della ferocia del fascismo e del nazismo non fosse mai sufficiente. Ciò che rende unico questo libro, inoltre, è il lavoro fatto dalle due curatrici, che oltre a prendere in esame la storia di Fatina hanno tentato di fare luce sulle conseguenze che quell’esperienza inumana ha avuto e ancora ha sulle generazioni successive, sulle figlie e sui nipoti di Fatina, di cui vengono riportate qui le testimonianze. -
Gli amanti
Un minuto è sufficiente per cambiare la vita di Antonio. Il telefono squilla, la voce angosciata del suo amico Jean Charles gli chiede aiuto ma viene interrotta prima che possa dire altro. È passato del tempo dal loro ultimo incontro. Il loro rapporto era stato perfetto fino all’arrivo di Ofélie, una donna piena di fascino, complicata. Lei credeva nell’amore, Jean Charles nell’amicizia, Antonio in entrambe le cose. La complessità dei sentimenti li aveva trascinati in un labirinto di passioni, tradimenti e segreti che li aveva fatti allontanare. Ora però l’unico obiettivo è ritrovare Jean Charles, e forse sarà necessario ritrovare anche Ofélie. -
Miraggi
Se essere è una tragedia, non essere o non essere più è forse una tragedia ancora maggiore. Quasi tutti i personaggi di questi racconti di Rigoni – dal pensionato che di notte torna in segreto a lavorare nel proprio ufficio allo scultore mediocre e velleitario che sogna di essere baciato dal successo dopo la morte, dalla donna che non si rassegna di aver perduto la sua miracolosa bellezza alla terrorista delusa che la rivelazione delle sue imprese trovi nella stampa solo un'infima eco – incarnano un dramma le cui forme variano dal nostalgico fino al patetico e al grottesco, ma rivelano una stessa, insopprimibile, universale esigenza: il desiderio di esistere o di sopravvivere, di affermarsi, di essere riconosciuti nel mondo. Una prosa elegante e una voce disincantata accompagnano il lettore in una rappresentazione implacabile delle fantasie di gloria e delle rovinose cadute dell'animo umano.