Sfoglia il Catalogo feltrinelli026
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 821-840 di 10000 Articoli:
-
Dingo
Completato grazie all'amico Léon Werth, che ne trascrisse gli ultimi capitoli quando Mirbeau era ormai troppo malato, ""Dingo"""", l'ultimo romanzo dell'autore francese, venne pubblicato nel 1913. Un'autobiografia bizzarra, in cui Mirbeau racconta dal punto di vista del suo cane gli anni trascorsi insieme, a partire dallo squallore vissuto nella cittadina di Ponteilles-en-Barcis fino alla morte del cane avvenuta nel 1904. Un sodalizio tra i due dovuto non solo alla reciproca compagnia, ma anche allo spirito libertino che li accomunava. Dingo, infatti, con scorribande tra pecore e galline, fughe e piccoli crimini di ogni genere, era malvisto dai benpensanti locali, quasi quanto il ribelle scrittore che mai si fece mettere alla catena dalla società borghese."" -
St. Mawr
Lou Witt ha venticinque anni. Non è bella ma il suo aspetto particolare, la familiarità con le lingue straniere e una certa aria gipsy la rendono attraente. L’incontro con un cavallo purosangue di razza gallese, St. Mawr, creatura che incarna la dignità dell’esistere, la nobiltà della potenza animale e l’ambivalenza della natura, segna l’inizio di un rapporto imprevedibile e decisivo. Un giorno Lou decide di lasciarsi alle spalle il proprio matrimonio e la cinica Inghilterra del primo dopoguerra per raggiungere, insieme alla madre, una donna dalla personalità caparbia, un ranch sperduto tra le montagne del New Mexico. Ad accompagnare le due protagoniste c’è Lewis, un rude stalliere che non si lascia scalfire da nulla. Scritto nell’estate del 1924, St. Mawr è considerato un piccolo capolavoro in cui l’autore riuscì a infondere tutta la sua voglia d’avventura e libertà. -
Verde Nilo
Scritto nel 1963, ""Verde Nilo"""" racconta il viaggio intrapreso da Cesare Brandi lungo uno dei fiumi più celebri della storia. Un fiume che attraversa sette paesi africani, che contende il titolo di fiume più lungo del mondo, con i suoi 6.671 chilometri, al Rio delle Amazzoni, e che ha segnato il corso di un'intera civiltà, scandendo il tempo dei riti e della vita, fino al punto da creare un'identità tra la portata dell'acqua e il fluire di un popolo. """"L'Egitto è un fiume"""" scrive Cesare Brandi, mentre osserva e poi riporta ogni dettaglio geografico, storico e culturale che incontra, con la sua prosa raffinata da grande saggista e viaggiatore, restituendo al lettore topografie ricche e affascinanti."" -
Quarto di donna
Una donna acculturata, borghese, moglie, madre, lavoratrice, impegnata politicamente, una donna che si barcamena nei ruggenti anni Settanta. Una donna media, si potrebbe dire, che passa il tempo tra la scuola dei ragazzi, le cene con gli amici e il rapporto complesso col marito, e ce ne racconta tutti i retroscena. Pensieri di disgregazione dell’io di quegli anni in cui le donne dimettevano abiti e abitudini, e si trovavano fatte a pezzi nella loro interiorità, tanto da perdere di vista se stesse e l’amore per i figli. Donne non più con la maiuscola, come le loro madri, ma esseri parziali, “quarti” di donne. La prematura scomparsa dell’autrice ha impedito il dispiegarsi di quella che in molti considerarono una grande nuova voce della nostra letteratura, ma la presenza di argomenti difficili come la malattia e l’aborto, e la sua scrittura poetica, rendono ancora oggi questo libro un’opera moderna. Introduzione di Angela Scarparo. -
Tutto quel buio
Susanna Marino, una studentessa squattrinata laureata in cinema, viene incaricata da un misterioso collezionista torinese di ritrovare una preziosa pellicola degli anni Venti, scomparsa durante l'occupazione nazista. Il regista è l'ungherese Károly Lajthay, il titolo ""Drakula halála"""". Si dice infatti che sia questo, e non il """"Nosferatu"""" di Murnau, il primo film in cui compare il personaggio di Dracula di Bram Stoker; nessuno però è mai riuscito a trovarlo, o, se l'ha fatto, non l'ha potuto raccontare. La pellicola pare infatti maledetta, e una mano misteriosa uccide chiunque tenti di venirne in possesso. Una volta giunta a Budapest, Susanna dovrà muoversi in una città dalle atmosfere espressioniste, tra tetti acuminati e oscuri sotterranei, in mezzo a cacciatori di pellicole privi di scrupoli, poliziotti sospettosi e ambigui musicisti noise, lungo una pista di sangue che affonda le radici in un tragico passato."" -
L'uomo in blu
«È un romanzo sul potere. O meglio, sugli uomini che il potere lo esercitano. Non di denuncia ma un racconto sui meccanismi della politica, che non pretende di fare la morale o di dare giudizi.» - Salvatore Aloïse, InternazionalernValerio è un giovane capitato quasi per caso al servizio di un deputato della Repubblica, dopo una vita trascorsa a guardare quel mondo con ironia e disincanto. Siamo agli inizi degli anni Duemila, centrosinistra e centrodestra si contendono il governo dell'Italia mentre all'orizzonte si intravedono già le onde dell'antipolitica. Il protagonista vive quel periodo con iniziale distacco insieme a una segreta speranza di poter assistere finalmente al cambiamento. Ma onorevoli e ministri lottano per affermarsi, per comandare, e restare ai margini è impossibile. Con il passare del tempo, Valerio si troverà sempre più al centro della corrente, sfrecciando a bordo delle auto blu, seduto su aerei di Stato che attraversano l'Europa, impegnato anche lui a correre, amare, soffrire. Un romanzo di formazione e di passione, una riflessione dall'interno sul potere che racconta con sincerità e grottesco umorismo la frenesia, le contraddizioni e le insospettabili somiglianze della politica con l'amore. -
Trasfondo
Trasfondo: oltre il fondo, in sottofondo, doppio fondo. Sono alcuni dei molteplici significati del titolo di questo affascinante romanzo, che ci indica la direzione in cui orientarci nel leggere una storia ispirata a un fatto vero. Siamo portati a credere che la verità si trovi sul fondo, celata alla luce del sole. Eppure, secondo l'autrice, nelle profondità appare il falso, l'irreale, cosi come l'impossibile, il desiderato, il temuto. In altre parole, la finzione. Tramite questo sguardo originale Patricia Ratto si avvicina all'evento assurdo per antonomasia, la guerra, e ne riemerge con un romanzo che racconta il conflitto delle Falkland dagli abissi, in cui i protagonisti sono costretti a una continua ricostruzione della realtà. Dal sottomarino sconquassato in cui sceglie di calare il suo punto di vista narrativo, l'autrice racconta dinamiche e tempi della realtà militare, incomprensibile per chi la sta vivendo (soprattutto se incastrato in una prigione acquatica) e composta da atroci momenti d'azione ma anche e soprattutto da infinita pazienza. Un romanzo sulla guerra e sull'attesa. -
La famiglia Pargiter
«Incentrato su una sorte di gioco didascalico tra passato e presente, con capitoli descrittivi della vita borghese del XIX secolo alternati a riflessioni saggistiche sull'emancipazione della donna moderna» - Renzo Crivelli, Il Sole 24 Ore«Nel mare di manoscritti ritrovati di scrittori celebri del passato, che di solito riserva più delusioni che entusiasmi, La famiglia Pargiter di Virginia Woolf [...] merita senz'altro una chance. Perché contiene, allo stesso tempo, una conferma e una sorpresa.» - Claudia Morgoglione, Robinson – la Repubblicarn«La narrazione ci mostra una Woolf felicemente descrittiva, capace di collegare perfettamente la psicologia delle sue donne con gli ambienti in cui sono racchiuse.» - Andrea Cortellessa, Il Sole 24OrernLa storia de ""La famiglia Pargiter"""" contiene in sé tutti i tratti del caso letterario: un manoscritto abbandonato dalla scrittrice e in parte occultato nel romanzo """"Gli anni"""" (1937), poi dimenticato per quasi cinquant'anni fino al ritrovamento da parte del critico Mitchell A. Leaska in una biblioteca newyorkese. Oltre alla prima stesura del sofferto romanzo """"Gli anni"""", l'opera è uno straordinario esperimento narrativo che Woolf scrisse in pochi mesi nel 1932, riportandovi """"il resoconto fedele della vita della famiglia Pargiter"""", le loro vicende, soprattutto, di denaro e amore, e l'angustia di viverle nei salotti vittoriani. L'esperimento consiste nella scelta di una forma inedita, quella del """"romanzo-saggio"""", che testimonia l'ambizione di coniugare critica e creatività al servizio dell'adesione a una causa, quella del femminile, e della ferma decisione di confrontarsi con i fatti, con la Storia. Una svolta poetica dell'autrice protagonista del Bloomsbury Group, che con questa nuova forma tentò di """"comprendere tutto: sesso, educazione, vita, valicando precipizi con possenti e agilissimi balzi da camoscio""""."" -
Vi prego di strappare questa lettera. Carteggio confidenziale con Aleksandra A. Tolstàja
Aleksandra incontrò per la prima volta a Pietroburgo nel 1856 il nipote Lev, più giovane di lei di soli undici anni e già noto nei salotti culturali della città, con il quale nacque un’amicizia profonda destinata a durare per tutta la vita. Si racconta che, dopo la morte della zia Aleksandra, Tolstòj leggesse e rileggesse quelle lettere ora burrascose ora affettuose, e affermasse spesso che nel ripensare alla sua buia e lunga vita solo il ricordo di “Alexandrine” gli tornasse alla mente come un costante raggio di luce. In questo carteggio, che è davvero confidenziale – “Come fanno le collegiali, vi prego di non mostrare a nessuno e di strappare questa lettera”, scrive Tolstòj ad Aleksandra – e che viene qui riproposto dopo una lunga assenza in Italia nella cura d’eccezione di Olga Resnevic Signorelli, incontriamo Tolstòj in tutte le sue sfumature, a tratti allegro e irriverente, a tratti deluso e tormentato, e ne ricaviamo un ritratto intimo e prezioso dello scrittore e dell’uomo. -
Una nave di gatti e altri racconti animali
Conosciuto principalmente per le sue storie dell'orrore e di fantasmi e per lo sguardo sardonico sulla natura umana — non a caso venne soprannominato ""Bitter"""", amaro -, Ambrose Bierce fu un prolifico scrittore di racconti, tra cui spiccano quelli fantastici a tema animale. Questo volume seleziona quattro racconti brevi, in cui le sue qualità di moderno Esopo spiccano con maggiore evidenza: veniamo a conoscenza delle tragicomiche avventure di una nave talmente piena di gatti da deformarsi, constatiamo la diffidenza dei soldati per i tordi, apprendiamo le miracolose e misconosciute proprietà dell'olio di cane e infine spiamo una cattiva coscienza alle prese con terribili allucinazioni canine."" -
Il bibliomane. L'amante dei libri
Scritto intorno al 1830 da Charles Nodier (considerato da Calvino il capostipite della famiglia dei grandi scrittori-bibliotecari), ""Il bibliomane"""" racconta la giornata di un bibliofilo tranquillo, in una Parigi assolata che ancora porta i segni dei drammi della rivoluzione di luglio. È l'ultima passeggiata di Monsieur Théodore, compiuta tra librai antiquari, editori e case d'aste, un cammino che con poche variazioni si potrebbe percorrere ancora oggi. """"L'amante dei libri"""", del 1841, accanto alle descrizioni del bibliofilo, delinea un futuro fosco per l'editoria: schiacciato sotto il peso dell'iperproduzione, il libro è destinato a morire. Profezie allarmate e allarmanti si mescolano ad aneddoti sul mondo del libro, tra curiosi tipi umani (tra cui il biblio-fobo) e ritrovamenti avventurosi, secondo il principio per cui """"meglio un libro raro che un buon libro"""", in due scritti divertenti, leggeri e terribilmente pessimistici sulla sorte della lettura."" -
Poesie italiane 2017
«Galaverni non si è lasciato scoraggiare né dall'enorme quantità di scrittori, che non ha precedenti, né dalla sconfortante debolezza critica della cultura letteraria di chi produce versi e di chi li legge e li giudica» - Alfonos Berardinelli, Il Sole 24 OrernrnLa poesia non è affatto un genere letterario in crisi, come si sostiene ormai da decenni, semmai un fenomeno che appare sempre più difficile contenere e, soprattutto, sistemare in piccoli canoni o panorami che si pretendano esaustivi. Di fronte alla moltiplicazione degli scriventi e dei modi di scrittura, l'approccio più concreto e plausibile sembra allora la selezione del meglio della scena poetica contemporanea, lasciando che a parlare siano direttamente i testi, con la loro peculiare energia espressiva e la loro visione della realtà. È quanto si propone questa antologia, la cui cura è affidata a Roberto Galaverni, che raccoglie una rappresentanza qualificata della poesia italiana pubblicata nel corso del 2017. ""Poesie italiane 2017"""" fa seguito infatti all'antologia curata da Alfonso Berardinelli per il 2016. Un simile tipo di campionatura, che propone singole poesie meritevoli più ancora che libri e autori, consentirà al lettore un contatto immediato con la parte più necessaria e vitale della poesia che si scrive in questi anni in Italia."" -
Noir
«Un romanzo folle e spassoso, sorprendentemente malinconico e commovente.» - Chicago TribunernEstate del 1947, bassifondi di San Francisco. Un'enigmatica bionda di nome Stilton entra nel localaccio di Sammy ""Due Dita"""" Tiffin. È amore a prima vista. Sammy è pronto ad attaccare bottone, ma nel locale irrompe Remy, un generale dell'Aeronautica con una questione urgente da sbrigare. In questi casi, l'uomo giusto al momento giusto è proprio Sammy, che ha i contatti utili e un fido compare cinese. Nel frattempo, un oggetto volante non identificato viene avvistato nello Stato di Washington e un misterioso incidente aereo si verifica nel deserto del New Mexico, in un posto chiamato Roswell. Ma le cose più improbabili accadono comunque in città: quando i piani di Sammy andranno a rotoli e la donna svanirà misteriosamente, Sammy, per ritrovarla, sarà obbligato ad affrontare il suo segreto più riposto."" -
Le regole della prudenza
Una ricca collezione d'opere d'arte destinata al museo civico, una potente famiglia, il ritratto bruciato di un conte fascista ucciso alla fine della guerra, storici dell'arte e picchiatori senza scrupoli compongono un groviglio che un ambizioso assessore alla cultura cerca di districare seguendo le regole della prudenza. La violenza e il delitto, tuttavia, irrompono nella vita della città di provincia e ne scardinano in poco tempo il perbenismo, rivelando relazioni dominate da falsità, avidità e arrivismo. Condotta sul filo dell'ironia e raccontata con un linguaggio raffinato, la storia coniuga la trama gialla con la satira sociale e approda a un finale sorprendente che ne ribalta completamente il senso. -
In cerca della primavera
Nel marzo del 1913, Edward Thomas partì per un viaggio in bicicletta da Londra al Somerset, spinto da un'intuizione: quell'anno l'arrivo della primavera avrebbe coinciso con la sua rinascita interiore, ed entrambi gli eventi sarebbero stati improvvisi, da cogliere al volo. Per una settimana Thomas andò così in cerca della primavera: prese nota dei cambiamenti nel paesaggio e nel comportamento degli animali, descrisse i percorsi e le visite alle chiese, e meditò su maestri come Coleridge e Wordsworth e sul loro rapporto con la natura. In cerca della primavera, per la prima volta in traduzione italiana, rappresenta l'opera-ponte tra la carriera dell'autore come giornalista/critico e quella di poeta, brevissima ma fulminante. Oggi è considerato un punto di riferimento fondamentale per la poesia inglese del Novecento, modello imprescindibile per autori come W. Auden, Cecil Day-Lewis, Dylan Thomas, Philip Larkin e Michael Longley. -
Ricette per puntuali e ritardatari e altri scritti di cucina
«Dietro le ricette, i pettegolezzi, le cronache e gli incontri della buona società britannica, dietro il menù per il primo dinner party di famiglia appena formato o il racconto delle cene della domenica e delle gite in campagna, l'intento di Agnes è tramandare con levità tutto un mondo che sta sparendo e salvare l'arte dell'ospitalità» - Angelo Molica Franco, il Venerdì di Repubblicarn«Se Gertrude Jekyll fu un'artista dei giardini, sua cognata Agnes fu un'artista dell'ospitalità»: così si parlava all'epoca delle due donne, l'una celebre botanica e scrittrice e l'altra rinomata ospite e cuoca. Moglie del fratello di Gertrude, un diplomatico di rango, ai suoi dinner party riceveva personalità del mondo politico e culturale come Browning, Burne-Jones e Ruskin, e la sua casa divenne nota per accoglienza, qualità delle conversazioni e ottimo cibo. Da questa felice esperienza Lady Jekyll ricavò degli articoli qui proposti per la prima volta in Italia - con titoli bizzarri come ""Per il troppo grasso"""", """"Per il troppo magro"""", """"In assenza del cuoco"""", """"Il divertimento dello scapolo"""" - in cui innumerevoli ricette sono intervallate da deliziosi commenti sulle occasioni mondane e acute considerazioni sulla società dell'epoca."" -
Scorpione e felice
Nell'ottobre del 1837, fl diciannovenne Karl Marx invia a suo padre, per il suo compleanno, una bizzarra prova letteraria: è Scorpione e Felice, antiromanzo ispirato al Tristram Sbandy in cui il giovane Marx svela con sottile umorismo le ipocrisie della moraleggiante borghesia berlinese e trasforma in parodia il mondo accademico e i suoi eruditi membri. Una serie di divagazioni, frammenti e vagabondaggi letterari che mostrano l'altro volto dell'algido castigatore dell'economia politica: quello del letterato, profondo conoscitore dei grandi autori classici, e dalle felici inclinazioni satiriche. -
Molti matrimoni
"Può un unico matrimonio incatenarmi, assorbire la mia intera vita? Sono condannato a non scrivere più di un libro, a non amare più di una donna?"""". Per provare a rispondere a queste domande Sherwood Anderson scrisse """"Molti matrimoni"""", romanzo dalla trama apparentemente semplice: John Webster è un uomo alle soglie dei quarant'anni sposato e con una figlia, da sempre ligio al dovere, che un giorno inizia a desiderare un'altra donna. Ed è a partire dalla crisi interiore di John e dalla sua decisione di assecondare il desiderio che prende il via un intreccio struggente e un'indagine, condotta da Anderson con la caparbietà del pioniere, sulle forze nascoste che muovono il comportamento umano e sui fragili confini della monogamia. Quando apparve, nel 1923, """"Molti matrimoni"""" fu rifiutato da molte librerie e venne attaccato duramente per una presunta amoralità. Ebbe anche, tuttavia, illustri estimatori, tra cui Francis Scott Fitzgerald, che lo indicò come la migliore tra le opere di Anderson, autore che con il suo audace realismo avrebbe aperto la strada a Hemingway, a Faulkner e a tutta la letteratura americana a venire." -
L'altro Novecento. Poeti italiani
Questa antologia presenta un'ampia selezione di autori del Novecento poetico italiano, ognuno con un componimento commentato da Paolo Febbraro, presentati all'interno di una rubrica settimanale uscita sulle pagine del «Sole 24 Ore-Domenica» fra il 2015 e il 2017. Dagli inizi dello scorso secolo, con autori storici come Ceccardo, Soffici, Moretti e Jahier, passando per il cuore del Novecento con nomi come Noventa, Betocchi, Sinisgalli o Erba, per finire con i protagonisti degli ultimi decenni, come Scataglini, Ferretti, Salvia e Pagnanelli, questo libro affianca gli autori meno celebrati o più appartati, allestendo uno straordinario quadro sintetico del nostro Novecento poetico. Al di fuori del canone accademico e delle letture obbligate, appare in queste pagine un panorama di eccezionale vivacità e qualità altissima, che integra anche l'opera di narratori-poeti tra cui Massimo Bontempelli, Cesare Pavese, Elsa Morante, Primo Levi, Giorgio Bassani, Goffredo Parise. Nelle prose di accompagnamento, Paolo Febbraro illustra le poesie in modo originale, fra critica e invenzione. -
La cura degli alberi
«Inebriati da vasi di basilico, ciuffi di coriandolo e menta, rasserenati da file di zucchine e melanzane brunite, sorpresi da vivaci incursioni di caprioli, conigli selvatici, ""cince che fanno il nido in mezzo alle foglie d'estate"""", ghiandaie e scoiattoli, tartarughe a orecchie rosse, all'improvviso precipitiamo nel noir e non riusciamo a smettere di leggere. Perché dovremmo?» - Cristiana Minelli, Gazzetta di ModenarnModena, estate del 2017. Una città intera in attesa del megaconcerto di Vasco Rossi. L'entusiasmo alle stelle, la paura degli attentati. Sono passati due anni dalla nascita della Compagnia delle Piante. Jan De Vermeer, il poliziotto che colonizzava di notte le rotonde abbandonate, ha cambiato vita. Anna, la sua bellissima compagna sfregiata da una terribile cicatrice, aspetta un figlio. Il serial killer che li minacciava marcisce in carcere. Il poliziotto italo-belga si è lasciato andare alla vita familiare, e non compie più attacchi di guerrilla gardening negli angoli spogli della città di San Geminiano. Ma poi arriva la notizia che il killer è scappato, forse sta tornando in città per completare l'opera. Nuovi morti scannati. Il destino bussa una seconda volta alla porta di Jan De Vermeer. E proprio mentre riscopre la paura di venire assassinato e il concerto è ormai alle porte, Jan si rimette in gioco con nuove imprese botaniche.""