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Marx combattente
Qualche settimana prima della sua morte, un giornalista gli domandò: ""Cosa ci aspetta?"""" e Marx, scrutando l'orizzonte, risponde; """"La lotta"""". La lotta non è solo una nozione fondamentale della filosofia di Marx: la sua intera vita è stata una continua battaglia. Oltre a doversi sottrarre alle censure e alle misure di polizia di mezza Europa ha anche dovuto affrontare quella forma aspra di lotta che è l'affermazione della verità. Il libro ripercorre, dunque, gli aspetti della biografia di Marx che meglio mostrano l'intreccio tra le scelte di vita e le idee, non intese come semplice descrizione scientifica della società capitalistica ma come lavoro di smascheramento che ha il valore immediato di uno strumento di lotta. Al di fuori della quale la stessa critica sistematica dei fondamenti e delle categorie dell'economia politica perderebbe il suo senso e il suo rigore. Introduzione di Adalgiso Amendola."" -
Outlet. Vol. 5: Legalità. Per una critica dell'ideologia italiana.
Questo numero della rivista Outlet raccoglie gli articoli di: Alberto Abruzzese, Alessandro Antonelli, Adalgiso Amendola, Andrea Colombo, Sandrone Dazieri, Roberto De Angelis, Massimiliano Di Franca, Giovanna Ferrara, Mario Gamba, Rino Genovese, Emiliano Ilardi, Katia Ippaso, Francesco Macarone Palmieri, Fabio Tarzia, Luisa Valeriani e Fabrizio Violante. -
Alle origini della razionalità borghese. Letture di Ulisse e le sirene
L'episodio dell'incontro del navigatore Ulisse con le Sirene, narrato nell'Odissea di Omero, ha dato luogo nella storia della cultura occidentale a una ricca molteplicità di interpretazioni. Con esso si sono misurati scrittori e filosofi la cui opera ha segnato il Novecento, da Franz Kafka a Theodor W. Adorno a Jon Elster. Il volume ripercorre la storia di queste interpretazioni, soffermandosi in modo particolare sulle tesi dei maestri della Scuola di Francoforte, Horkheimer e Adorno, che decifrano la figura di Ulisse come eroe archetipico della razionalità occidentale strumentale e disincantata, che sconfigge la potenza seduttiva delle creature mitologiche, come Circe o le Sirene. Ma il prezzo di questa vittoria è la costruzione di una soggettività che, sul modello di Ulisse che si fa legare all'albero della sua nave, riesce a dominare il mondo solo reprimendo se stessa. -
L' altro Occidente. Dall'Avana a Buenos Aires
Due esperienze di viaggio a Cuba e in Argentina. Con il ventesimo secolo nelle vene, nella fantasia letteraria e nell'immaginario politico. Muovendo dall'Europa verso ovest, si scopre quell'altro Occidente che è il continente latinoamericano, con ¡ suoi miti, le sue illusioni, ma anche con la forza primigenia di una umanità da sempre alla ricerca della propria dignità e, oggi, di nuove vie di progresso possibile. Apparsi separatamente negli anni novanta, qui per la prima volta riuniti insieme, i testi che compongono il volume si misurano con la situazione del mondo dopo la fine del comunismo sovietico, con le difficoltà indotte nella difficile costruzione cubana dal mutamento d'epoca e con il disastro a cui le politiche neoliberiste hanno condotto l'Argentina a cavallo del millennio. Al tempo stesso, in uno stile narrativo sospeso tra la realtà e il sogno, disegnano due forti figure femminili di carattere opposto, che nei loro destini appaiono simbolicamente riassumere lo smarrimento cui la storia del Novecento ha messo capo. -
La deliberazione pubblica. Pluralismo, complessità e democrazia
Questo volume di James Bohman è uno dei testi di riferimento nel dibattito sulla democrazia deliberativa che è al centro della odierna riflessione di teoria politica. Bohman offre una presentazione chiara ed esauriente del tema della ""discussione pubblica"""", dialogando criticamente con le tesi di John Rawls e di Jürgen Habermas. In una fase in cui la sfiducia nelle istituzioni tradizionali della democrazia rappresentativa ha assunto dimensioni eclatanti, il rilancio del tema della """"deliberazione pubblica"""" appare come una via per riattivare delle pratiche di cittadinanza attiva che siano in grado di contrastare il discredito che è caduto sulla politica e le tentazioni del populismo reazionario. Tra i molti temi toccati nel volume ci sono la questione delle crescenti ineguaglianze, quella dei limiti della sovranità popolare, le sfide del pluralismo e del multiculturalismo."" -
Recinti urbani. Roma e i luoghi dell'abitare
Spazio e vita: la riflessione su questo rapporto è il nodo centrale del volume, che apre la collana ""Territori"""". Due urbanisti, un antropologo e un sociologo descrivono le loro decennali ricerche sulle periferie romane attingendo non solo alle esperienze disciplinari ma anche ai ricordi della loro adolescenza. Ne viene fuori il racconto di un lungo viaggio che attraversa Roma dalla Serpentara al Mandrione, dalla Borgata Finocchio all'Idroscalo, dalla Borghesiana a San Basilio fino a giungere a Trastevere considerata la prima periferia storica della città. Al centro di questo viaggio c'è l'interesse per il territorio come costruzione culturale che non si pone se non in relazione all'attività umana: non c'è territorio senza società, senza comunità, senza memoria, senza la presenza dell'essere umano."" -
Outlet. Vol. 6: I sentimenti della crisi. Per una critica della ideologia italiana.
Questo numero della rivista Outlet raccoglie gli articoli di: Alberto Abruzzese, Alessandro Antonelli, Angela Azzaro, Marco Bascetta, Massimo Canevacci, Monia Cappuccini, Andrea Colombo, Danilo Correale, Daria Defloriani, Massimiliano Di Franca, Giovanna Ferrara, Emiliano Ilardi, Massimo Ilardi, Katia Ippaso, Francesco Macarone Palmieri, Emanuele Piccardo, Paolo Ruffini, Antonio Tagliarini, Fabio Tarzia, Paolo Virno. -
Stelle del folk italiano
Quattro biografie di protagonisti del folk italiano per narrare un capitolo fondamentale della nostra storia culturale e musicale: dal Folkstudio a Lavorare con lentezza. Un percorso di racconti e testimonianze dal folk revival al lavoro del Nuovo Canzoniere Italiano, per riscoprire il valore di quattro artisti straordinari che negli ultimi anni stanno vivendo un imprevedibile ritorno di attenzione. Teresa De Sio e Moni Ovadia rendono omaggio all'ironia e all'intensità di Matteo Salvatore. Vinicio Capossela riscopre il repertorio di Enzo Del Re e Matteo Salvatore. Dopo Francesco De Gregori anche Riccardo Tesi ricorda Caterina Bueno. Carmen Consoli chiama sul palco di Catania un folto gruppo di artisti per ricordare la forza di Rosa Balistreri. Eppure le storie musicali di questi quattro folksinger sono poco conosciute dal grande pubblico. Da qui le ragioni di un saggio che vuole ricostruire i loro profili nella gioia e nell'intensità delle loro performance come pure nel buio dei loro drammi esistenziali. -
Storia comune. Nuovi interventi
Mentre strizza l'occhio alla grande narrativa dell'Ottocento (""Una storia comune"""" fu il romanzo d'esordio di Goncarov), il titolo di questo libro rimanda a qualcosa di urgentemente contemporaneo: i dibattito sui """"common goods"""". Perché anche la storia - intesa sia quale scienza di un passato condiviso, sia quale tecnica di una memoria collettiva - deve essere oggi ripensata e tutelata quale """"bene comune"""". Ma per valere da bene comune, deve essere sottratta a chi vuole farne un bene indifferenziato: una """"narrazione"""" spendibile sul mercato della creatività letteraria come su quello della propaganda politica. La storia è un bene troppo prezioso per essere lasciato in pasto a praticoni più o meno abili nella contaminazione dei generi e a liquidatori più o meno seduttivi di ogni cultura dei """"professoroni"""". Che cosa resta, oggi, dell'illuminismo retrospettivo perseguito dai grandi maestri della storiografia novecentesca? Quanta parte delle nostre radici va ritrovata, piuttosto che nel """"secolo breve"""", in certe lunghe durate della storia medievale o moderna? Come giustificare la persistente centralità, nell'uso pubblico della storia, della catastrofe ebraica? Una guida ragionata su alcune domande di fondo della nostra contemporaneità."" -
Michel Foucault. Genealogie del presente
A trent'anni dalla scomparsa di Michel Foucault, i diversi aspetti della sua opera, a partire dalla distanza temporale che ce ne separa, risultano quali snodi problematici per pensare il presente. In particolare la tramatura dei rapporti tra saperi, poteri e soggetti, emerge oggi in primo piano nell'articolare l'esistenza quotidiana. Le diverse letture dei campi del sapere aperti dall'autore degli straordinari Corsi al Collège de France, hanno impegnato in questi anni la filosofia e la teoria politica, spesso nella torsione verso un impiego immediatamente pratico o in una critica infondata della sua opera. L'""uso"""" ha paradossalmente reso opaco il metodo di una tra le più lucide, grandi figure della storia del pensiero. Questo libro intende riflettere su alcuni tra i molteplici aspetti dell'opera foucaultiana per tentare una cartografia dei regimi di verità a partire da cui sono possibili una filosofia politica, una teoria della conoscenza e un'analitica del soggetto adeguate al tempo presente."" -
La rivoluzione nel tardocapitalismo. L'agenda critica di Hans Jürgen Krahl
Il rapporto teoria-prassi tocca l'essenza stessa della filosofia e la prevalenza del primo o del secondo termine di tale binomio condiziona inevitabilmente lo spirito di un determinato frangente storico-sociale. Questo libro cala il complesso rapporto teoria-prassi all'interno del movimento del Sessantotto tedesco e, in particolare, all'interno del pensiero del giovane filosofo Hans Jürgen Krahl, che in quel movimento ebbe un ruolo centrale. La ricostruzione del rapporto teoria-prassi nel pensiero di Krahl procede attraverso un ""dialogo"""" del filosofo con alcuni """"maestri"""": Marx, Marcuse, Lukàcs e Adorno. Attraverso tale """"dialogo"""" emerge la tesi fondamentale del giovane filosofo tedesco, che intendeva rompere la fissità delle teorie, il loro assurgere a dogmi cristallizzati in un'acritica validità fuori dal tempo. Dal momento che Krahl visse in un frangente storico in cui la lotta sembrava imminente e non più procrastinabile, la sua elaborazione teorica si presenta straordinariamente efficace e lucida, in quanto l'ideologia doveva necessariamente ricevere validità dai fatti."" -
Scritti e interventi. Vol. 5: Filosofia e politica.
Questo quinto e ultimo volume degli Scritti e interventi di Herbert Marcuse raccoglie un'ampia selezione di contributi filosofici e filosofico-politici inediti, introvabili o mai tradotti in italiano, fondamentali per una piena comprensione anche di opere più note come Eros e civiltà e L'uomo a una dimensione. Come lo stesso Marcuse ha spiegato negli ultimi anni della sua vita, guardando retrospettivamente al suo percorso intellettuale, il confronto con la filosofia, l'intenso studio di Marx e Hegel, rispondeva per lui non solo a un bisogno teorico, ma anche a una precisa esigenza politica: capire le ragioni della sconfitta dell'ondata rivoluzionaria che aveva attraversato l'Europa e, in particolare, la Germania dopo la Rivoluzione d'ottobre; e al tempo stesso fornire nuove e più solide fondamenta a una prospettiva di emancipazione da svilupparsi su una strada completamente diversa da quella sovietica. Questi scritti costituiscono un presupposto fondamentale di quella filosofia della politica come movimento che il curatore Raffaele Laudani individua come la cifra complessiva dell'opera di Herbert Marcuse. -
Spazi (s)confinati. Puritanesimo e frontiera nell'immaginario americano
Se si legge la sterminata saggistica che ha scandagliato da ogni parte la cultura degli Stati Uniti d'America si rischia ai diventare schizofrenici. L'America sembra essere tutto e il contrario di tutto: progressiva e reazionaria, pacifista e imperialista, libertaria e autoritaria, ottimista e paranoica. Come è possibile? La tesi di questo libro è che una simile identità si fonda sullo spazio (non sul tempo, come in Europa) e, soprattutto, su due rappresentazioni opposte di esso: la prima, derivante dalla matrice della frontiera, vive sul a continua necessità di invenzione di nuove dimensioni spaziali allo scopo di risolvere i conflitti; la seconda invece, basata sulla matrice puritana, percepisce lo spazio vuoto come fonte del male e dunque opera ossessivamente per controllarlo, catalogarlo, misurarlo. È dall'incontro-scontro di questi due mondi che si concretizza quell'inconfondibile ed eccezionale immaginario che tutti oggi sappiamo immediatamente riconoscere, solo guardando un film o una serie televisiva, sfogliando le pagine di un fumetto o giocando con un videogame. Esso permea la politica (interna ed estera), le relazioni sociali, lo sviluppo tecnologico, la strategia economica, persino i nuovi media e il mondo del web. -
Università 3.0. Quattro anni vissuti pericolosamente
La così detta ""Legge Gelmini"""" ha dato avvio a una complessa fase riformatrice, accompagnata da ingenti tagli, che ha mutato il volto dell'università e della ricerca. Colonne portanti della governance """"post-gelminiana"""" sono le politiche di valutazione gestite dall'ANVUR (Agenzia Nazionale di Valutazione del sistema Universitario e della Ricerca). L'Agenzia ha promosso esercizi di valutazione tecnicamente carenti, che, in nome di una malintesa ideologia della """"meritocrazia"""", sono stati poi branditi come strumento di distribuzione dei tagli in chiave """"premiopunitiva"""". Queste politiche sono state favorite da un'informazione ostile al mondo universitario, pronta ad enfatizzarne i vizi, ma cieca di fronte alle loro cause. La battaglia di ROARS parte proprio dal piano dell'informazione: sostituire i dati alle leggende metropolitane, analizzare in modo critico e rigoroso tutto ciò che attiene al mondo della ricerca, dell'istruzione superiore e dell'innovazione. Composto da una rassegna commentata degli articoli più significativi pubblicati dalla redazione, questo libro rappresenta al contempo una micro-storia degli ultimi anni dell'università italiana e un vademecum utile a chiunque voglia partecipare al dibattito pubblico sul destino della ricerca e dell'istruzione superiore nel nostro Paese."" -
Breve dizionario dell'ideologia italiana
In una trentina di voci questo agile dizionario illustra la crisi della politica, della rappresentanza, della partecipazione passando al contropelo le parole stesse attraverso le quali l'establishment, ma anche i suoi tradizionali critici, si rappresentano e si legittimano chiedendo responsabilità e sacrifici. Da legalità a innovazione, da sicurezza a governabilità, una martellante retorica dell'ordine detta comportamenti e forme di pensiero, invita alla repressione di devianze e scelte di libertà, occupa con prepotenza il discorso pubblico. Ma fenomeni sociali e pratiche individuali e collettive sempre più fuori controllo smontano nei fatti il mondo fittizio costruito intorno alle parole dell'ideologia, mettendo in evidenza il vuoto o il nudo contenuto di potere su cui poggiano. I lemmi raccolti in questo volume si propongono come un maneggevole strumentario per non lasciarsi ingannare. -
Ebola e le forme
Mentre in Africa Occidentale la febbre emorragica uccideva migliaia di persone, in alcuni villaggi della Guinea Forestale e negli slum di Monrovia si diffondeva uno slogan: ""Ebola non esiste"""". Eppure il virus era lì, davanti agli occhi di tutti. Cosa stava accadendo? Si trattava di una storia di altri tempi, come sostenevano in vario modo i commentatori europei, oppure l'inconscio coloniale tendeva a esorcizzare una realtà molto più vicina e contemporanea? Forse si poteva ricavare dalla cronaca l'oggetto per un'inchiesta filosofica, che a partire dal focolaio dell'epidemia conducesse al cuore stesso della modernità, dove il """"sogno politico della peste"""" non ha mai smesso di organizzare uno specifico rapporto tra le tecnologie di governo e le forme di soggettivazione. Attraverso le analisi di Fanon, Foucault, Debord e Derrida, ricorrendo spesso alla rappresentazione letteraria del contagio, questo libro conferisce alla ribellione dell'Africa Occidentale un valore storico, che non investe solo il piano del """"nostro modo di fare affari"""" ma ne interpreta la consistenza politica, accorciando le distanze apparentemente continentali che separano i dannati della terra dai populismi europei, dai loro show e dalla nostra esperienza del tempo."" -
Storie di sport ribelle
Lo sport di ieri e quello di oggi legati da un filo comune: l'impegno politico per l'emancipazione sociale. Il libro, che nasce da una serie di articoli pubblicati sul manifesto, racconta storie di personaggi, associazioni sportive e organizzazioni che, un secolo fa come oggi, intendono lo sport come terreno di incontro, di rivendicazione, di denuncia e di nuovi diritti di cittadinanza. Alle storie dei campioni che sono passati dai campi di calcio ai Lager, si affiancano le denunce dei calciatori per le violenze e le minacce che subiscono ogni domenica, l'impegno di organizzazioni per l'inclusione dei migranti attraverso lo sport, le politiche per rendere le città più camminabili e consentire al corpo di muoversi in spazi più vivibili, il ricorso a energie alternative per far funzionare gli impianti sportivi, i movimenti di protesta in Brasile per le olimpiadi di Rio, il calcio vissuto dal basso, le palestre popolari come luoghi di aggregazione sociale e benessere psicofisico, raccontati attraverso le interviste ai protagonisti. Nell'anno dei campionati europei di calcio e delle olimpiadi, anonimi cittadini, campioni dello sport e studiosi parlano dell'intreccio tra sport e società. -
Il futuro oltre la crisi
Che le politiche attuali non siano in grado di rispondere alla crisi risulta sempre più evidente. Il ristagno economico si protrae sostanzialmente dalla fine degli anni Settanta. Ciò accade soprattutto perché manca una vera e propria comprensione della natura della crisi. La prima parte del volume affronta questa problematica, sia attraverso una ricostruzione storica decisamente originale di quanto è successo negli ultimi quarant'anni, sia approfondendo gli ostacoli culturali che si oppongono ad un possibile sviluppo su una nuova base. La tesi fondamentale, d'impostazione keynesiana, è che le sofferenze sociali attuali non siano la manifestazione di una carenza di risorse, come ritiene il senso comune, ma dipendano dall'evoluzione contraddittoria di uno sviluppo che ha creato le condizioni di una possibile abbondanza, con le quali la società non è però in grado di interagire coerentemente. La seconda e la terza parte del testo dimostrano questa tesi eterodossa. Nella parte conclusiva, l'autore esplora le possibili vie per superare la crisi, in modo coerente con i cambiamenti intervenuti nella società e prendendo atto della evidente difficoltà di far leva sulla crescita. -
Viaggio in Italia. Le città nel trentennio neoliberista
A partire dalla metà degli anni Ottanta le città italiane subiscono profonde trasformazioni fisiche, sociali e politiche. La deindustrializzazione, la privatizzazione dei servizi, la mercificazione dei centri storici preda del turismo globale, sono alcune delle forme con cui il capitalismo contemporaneo aggredisce il tessuto urbano e mette in crisi le relazioni della convivenza civile. Ma durante il trentennio, una moltitudine di comitati autorganizzati in difesa della città pubblica si oppone all'erosione degli spazi e dei beni comuni, al processo ai indebolimento della democrazia rappresentativa e alla crescita del potere nelle mani dei sindaci. Il quadro della fase storica neoliberista è qui ricostruito da studiosi che raccontano le città secondo competenze disciplinari e prospettive diverse. Al primo nucleo di città apparso sul manifesto nella rubrica Viaggio in Italia - Avellino, Bologna, Cagliari, Catanzaro, Firenze, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Parma, Reggio Calabria, Roma, Salerno, Sassari, Taranto, Torino, Venezia - si aggiungono Bolzano, Catania, Cosenza, Genova, L'Aquila, Modena, Pisa, Ravenna, Siena e Vicenza. Postfazione di Paolo Berdini. -
Mi fai specie. Manuale di zoologia sociale
Un libro con un messaggio serio può nascere per gioco? Immaginate un uomo davanti alla schermata di un famoso social network blu che improvvisamente ha un'intuizione: parlare di animali è l'unico modo per parlare di futuro. La specie umana, se continua ad autocompiacersi, non ne ha. E inizia a digitare un elogio alla furbizia della lumaca nell'essersi incorporata la casa così da non doversi preoccupare né del mutuo ne' dell'IMU. Immaginate un altro uomo, un appassionato ricco di conoscenze e spirito scientifico, un Piero Angela nel tempo libero, che gli risponde raccontando aneddoti sulla stranezza, la genialità e la bellezza dell'evoluzione. Nascono così, per scherzo, Sequoia Rossa e Nuvola Blu, alter ego di Carmelo Albanese e Alessandro Borgogno, che ci conducono alla scoperta del mondo animale. Il loro dialogo semiserio sopra i massimi sistemi zoologici non è altro che un modo per spiegare che l'essere umano è solo una specie tra le altre. E se non ci credete, provate a chiederlo ai dinosauri.