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Barba intrisa di sangue
Un romanzo forte e delicato insieme, che esplode in un finale potentissimo capace di spiazzare piacevolmente il lettore.rnrn«Un noir con i piedi affondati nella sabbia» – The New York TimesrnrnUn ragazzo affetto da un raro disturbo che gli impedisce di ricordare i volti, una cittadina di mare fuori stagione, un mistero da svelare, la sola compagnia dell’oceano e di una cagnetta di nome Beta: questi sono gli elementi intorno ai quali Daniel Galera, con una penna finissima, costruisce una storia sulla ricerca dell’identità, di un posto nel mondo e nella propria famiglia. Poco prima di suicidarsi, il padre rivela al protagonista una scomoda verità sul passato di Gaudério, suo nonno. Il ragazzo decide quindi di trasferirsi a Garopaba, idilliaco villaggio di pescatori, dove il nonno è morto in circostanze poco chiare anni prima, per far luce sulla vicenda. Qui la narrazione prende i ritmi del mare in autunno, mentre l’alone di mistero che avvolge il villaggio si fa più fitto: ben presto, il protagonista scopre il lato nascosto di una comunità felice solo in apparenza, dove viene trattato come un intruso. Tutti sembrano ricordarsi di Gaudério, eppure nessuno vuole parlare di lui. In bilico tra due relazioni e due donne che sembrano guidare le sue scelte, il ragazzo riuscirà poco a poco a stringere il cerchio, fino a portare a galla una verità del tutto inaspettata. -
Autunno
Un romanzo polifonico dalla voce ammaliante, carica di echi letterari (da Dickens a Shakespeare, da Ovidio a Huxley) ma capace di parlare in maniera straordinariamente diretta alla nostra inquieta contemporaneità.rn«Dietro la sua calibrata leggerezza Ali Smith è una scrittrice intensamente politica.» - Livia Manera, La Lettura - Corriere della SerarnrnElisabeth, 32 anni, contratto a progetto presso un’università di Londra, torna nella cittadina di provincia dove abita la madre per stare accanto a un vecchio vicino di casa, Daniel, 101 anni, che sta trascorrendo in uno stato di sonno prolungato quelli che sono forse i suoi ultimi giorni di vita. Attorno ai loro incontri, muti ma carichi di emozione, si agita un paese in crisi, diviso politicamente e minato dall’intolleranza e dalla paura. Primo romanzo di una tetralogia in corso d’opera ispirata alle quattro stagioni, Autunno è costruito come un caleidoscopio di aneddoti, visioni, salti nel tempo: gli episodi quotidiani della vita di Elisabeth si mescolano ai sogni di Daniel e ai ricordi dell’amicizia inconsueta e profonda che lega i due fin dall’infanzia della ragazza – fra i quali campeggia la figura affascinante di Pauline Boty, una delle pochissime esponenti femminili della Pop Art britannica, oggetto dell’amore di Daniel e degli studi di Elisabeth. I reality show sull’antiquariato, le pastoie burocratiche per il rinnovo di un passaporto, le scritte xenofobe sui muri fanno da sfondo a un’appassionata meditazione sull’incontro con il diverso e il potere trasformativo della creatività umana, un romanzo polifonico dalla voce ammaliante, carica di echi letterari (da Dickens a Shakespeare, da Ovidio a Huxley) ma capace di parlare in maniera straordinariamente diretta alla nostra inquieta contemporaneità. -
Le più fortunate
Un esordio spettacolare e polifonico che ricama intorno all’impeccabile ritratto psicologico dei suoi personaggi l’affresco politico e sociale di un’intera società.rn«Un impeccabile romanzo corale.» - Tiziana Lo Porto, il Venerdì di RepubblicarnCosa sappiamo della Colombia? È un paese lontano che in noi evoca quasi solo l’immagine spaventosa quanto stereotipata dei narcos col mitra in mano. Gli undici episodi che compongono questo romanzo sono un viaggio nella sua storia recente, dal 1993 al 2013, raccontata con un taglio inedito, e cioè attraverso le vicende di un gruppo di ragazze privilegiate, figlie di diplomatici, politici e uomini d’affari, educate nelle scuole migliori e imbevute di cultura nordamericana. Saltando avanti e indietro nel tempo le seguiamo dall’infanzia alla maturità, conoscendo le loro domestiche e i loro professori, i loro compagni di giochi e i loro amanti, e vedendo dipanarsi tutto intorno un mondo contraddittorio fatto di ville faraoniche e guerriglia nella giungla, coniglietti da coccolare e sacchi di coca nascosti in garage, da cui non tutte usciranno vive. -
I cani romantici. Testo spagnolo a fronte
«Queste poesie dicono molto della particolare posizione di scrittura che Bolaño, tra necessità e libera scelta, ha saputo conquistarsi. E non solo la illustrano ma a loro volta hanno probabilmente contribuito a metterla a fuoco.» - Roberto Galaverni, La Lettura - Corriere della Serarn“Il talento e l’originalità di Bolaño sono capaci di aggiungere carne a Borges, politica a Rodolfo Wilcock, struttura a Nicanor Parra.”rnrnrnNelle poesie che compongono I cani romantici – scritte in Catalogna tra il 1980 e il 1998 – convivono gli elementi narrativi che qualche anno più tardi avrebbero reso Roberto Bolaño immortale nelle Lettere: entriamo in un mondo fatto di detective e poeti, dove fanno capolino allo stesso modo Daniel Defoe, Nicanor Parra e Sam Peckinpah, in cui Barcellona e Città del Messico appaiono come poli opposti e sempre coesistenti nell’immaginario dell’autore.rnrnTanto poetica è la prosa di Bolaño, quanto narrativa è la sua poesia, in una commistione di generi che punta a un unico obiettivo: la parodia dei generi stessi, a favore di un’immaginazione che è al tempo stesso quotidiana e visionaria.rnrnCosì, i quarantatré componimenti che formano il volume raccolgono e ricostruiscono in modo caleidoscopico le riflessioni e le esperienze dello scrittore alla luce dei suoi spostamenti tra Cile, Messico e Spagna, donando al lettore l’immagine perfetta della fucina di idee che negli stessi anni avrebbe dato vita ai Detective selvaggi. -
Dormire al sole
Che lo si legga come una brillante parabola politica in chiave satirica, o come una riflessione sull’amore e l’identità personale, Dormire al sole è uno dei libri fondamentali della letteratura argentina, che unisce un’atmosfera fantastica e a tratti allucinatoria a uno scaltro umorismo.rnrnLucho Bordenave è un orologiaio di quartiere. Conduce una vita tranquilla che viene di colpo sconvolta quando Diana, la moglie – bellissima e tirannica – inizia a comportarsi in modo strano: la sera esce e torna sempre tardi, mentre si fa più brusca e schiva durante il giorno. Seguendo i consigli di un misterioso conoscente, l’uomo permette il ricovero della moglie in una Clinica per malattie mentali. Da quel momento, la sua esistenza viene intossicata, non solo dall’assenza della donna amata: Lucho subisce infatti la prepotente intrusione della cognata, e i tortuosi ragionamenti del direttore della clinica non fanno che scoraggiarlo. Eppure, quando i medici la dimettono, Diana non sembra più lei. L’arrivo di un cane che porta il nome della moglie trascina Bordenave in un inquietante traffico di anime e corpi, di cui rischierà di essere insieme spettatore e vittima. -
Feel free. Idee, visioni, ricordi
Seguire le ipotesi e le intuizioni di Zadie Smith, lasciarsi guidare dalla sua intelligenza curiosa e dalla sua miscela di autorevolezza e autoironia, dà al lettore il senso di una continua, gioiosa, libera esplorazione del mondo che lo circondarnrn«Osservare Zadie Smith mentre dipana il suo pensiero sulla pagina è un piacere squisito, anche perché non sappiamo mai dove andrà a parare [...] A volte mi ricorda un musicista che improvvisa, o uno di quei cuochi invidiabili capaci di prendere cinque ingredienti a caso che si ritrovano in cucina e tirarne fuori un pranzo completo.» – The New York Times Book Reviewrn«La meraviglia dei romanzi di Zadie Smith è che parlano dell'attualità con precisione chirurgica, ma senza mai l'aria dell'apologo» – Irene Soave, Setternrn«Proprio a questo serve la letteratura: a offrire lo sconosciuto, l'inedito, il visionario, l'Aperto. Come fa la stessa Smith in questo suo libro appassionato.» – Franco Marcoaldi, D, la Repubblicarnrn«Nel modo particolare che ha di pensare tracciando costellazioni, legando cioè cose che tra di loro non c'entrano nulla – come faceva Montaigne nei suoi Essais, tenuti insieme dal sublime io –, riesce a rendere cool qualsiasi soggetto.» – Laura Pezzino, Vanity Fair rnrnrnrnFeel Free raccoglie ventisei articoli e saggi scritti fra il 2010 e il 2017, che spaziano fra l'analisi politica e la critica culturale, l'autobiografia e la riflessione. In queste pagine l'occhio penetrante della scrittrice si concentra di volta in volta su popstar del calibro di Jay-Z e Justin Bieber, su artiste di culto come Billie Holiday e Joni Mitchell, su Mark Zuckerberg, sul referendum della Brexit, sui giardini di Roma o sui cartelloni pubblicitari di New York, o ancora su una vecchia foto di famiglia: ma supera sempre lo specifico oggetto della sua attenzione per abbracciare questioni più ampie o apparentemente lontane. Da un video di David Bowie si ricava un consiglio di scrittura, da un quadro del Settecento un ragionamento sull'identità femminile. Seguire le ipotesi e le intuizioni di Zadie Smith, lasciarsi guidare dalla sua intelligenza curiosa e dalla sua miscela di autorevolezza e autoironia, dà al lettore il senso di una continua, gioiosa, libera esplorazione del mondo che lo circonda: un potente antidoto al ritratto appiattito e opprimente che di quello stesso mondo tendono a darci i media e i social network. -
Ornamento
«Se sei triste, ti tira su. Se sei troppo euforica, ti calma e se hai bisogno di energia, te la dà. È una droga pericolosa perché ti dà quello che ti serve, sempre, una droga intelligente che soddisfa le necessità e i desideri. Accontenta tutti».rnIn uno strano laboratorio diretto da due gemelli che fanno «tutto il possibile per non sembrarlo» e il cui personale di vigilanza è una coppia di scimmie ragno, un gruppo di scienziati è al lavoro per sintetizzare un nuovo tipo di droga, che ha effetto solo sulle donne. Attraverso il diario del protagonista, il medico che si occupa di registrare le reazioni di un gruppo di volontarie che fanno da cavia, osserviamo i progressi del test in vista dell'imminente lancio del «prodotto» sul mercato. Tra le pazienti c'è un caso speciale, la «numero 4», che ben presto instaurerà un rapporto particolare con il medico e sua moglie, una prestigiosa artista in piena crisi creativa. E se il lancio della nuova droga causerà reazioni spropositate e imprevedibili, l'irruzione della numero 4 nella vita della coppia avrà un effetto corrosivo sulle loro certezze. ""Ornamento"""" è un romanzo solo in parte distopico: con uno stile ingegnoso e una lingua mai banale Càrdenas costruisce infatti una contemporaneità eccentrica e surreale, ma non così diversa dalla nostra. Una società classista, il problema della droga e dell'utilizzo del corpo, le contraddizioni della politica e i cliché dell'arte: sono solo alcuni degli elementi che guidano il lettore in un viaggio provocatorio al cuore dei mali contemporanei."" -
Tutti i racconti
Tornano i personaggi dei racconti di Grace Paleyrnrn«Leggendoli, veniamo trasportati dalla sua voce colloquiale e inconfondibile, dal suo amore per il genere umano e da quell'ironia del dolore che le consente di parlare di vicende terribili come se fossero normali» - Gaia Manzini, L'EspressornrnrnI quarantacinque racconti che compongono questa raccolta rappresentano l'intera opera narrativa di Grace Paley: un corpus a prima vista esiguo ma di enorme rilevanza, che la consegna alla storia della letteratura come una maestra della short story americana del Novecento, ammirata da intere generazioni di scrittori, da Philip Roth e Donald Barthelme a George Saunders e Ali Smith. Ciò che li rende inconfondibili è la loro voce, una voce vivacissima, ora colloquiale ora poetica, ora spiritosa ora malinconica, capace di illuminare e riscattare dalla banalità le storie quotidiane dei personaggi. È un mondo umile, poco comodo e poco ordinato quello in cui Grace Paley ha vissuto, e che racconta: una New York working class - dal Bronx al Lower East Side - fatta di famiglie chiassose, bisticci, pettegolezzi, storie di sesso e divorzi, un miscuglio di razze e culture che coesistono non sempre pacificamente, di generazioni che stentano a capirsi. -
Ultimo round
Un libro che è allo stesso tempo un oggetto di culto e un'esperienza unica con cui scoprire, in maniera chiara ed evidente, l'universo letterario e politico di uno degli scrittori più sorprendenti, profondi e ironici del Novecento.rnrn""Ultimo round"""" è un omaggio a una delle più grandi passioni di Cortázar: gli almanacchi che sfogliava da ragazzo. Nei capitoli che compongono questo grande collage troviamo infatti tutti i temi e gli amori dell'autore argentino: il jazz, i gatti, la letteratura francese, le storie di crimini al limite della fantascienza, la fisica e la metafisica, il Maggio '68 in Francia, la Rivoluzione cubana, le donne e, ovviamente, la tanto amata boxe. Costruito unendo appunti, fotografie, illustrazioni, pensieri, saggi e suggestioni varie, questo libro-oggetto – composito e surrealista quanto """"Il giro del giorno in ottanta mondi"""", di cui rappresenta la naturale prosecuzione –, sottolinea ancora una volta il talento dell'autore nel contaminare i generi e invitare al tempo stesso il lettore a comporre il proprio finale."" -
Carlos Gardel
Fuori la luce dei lampioni e dentro le note di un tango, fumo di sigarette, fruscio di gonne e cappelli: in questo volume Muñoz e Sampayo ci catapultano nell'atmosfera inconfondibile dell'Argentina degli anni Trenta, confermando il loro talento nel raccontare la musicalità di un mito - in questo caso Carlos Gardel, il più grande cantante di tango di tutti i tempi - attraverso immagini e parole. Non una semplice biografia a fumetti, ma una vera e propria indagine sulla vita di uno dei personaggi più ambigui, misteriosi e universali della storia argentina, che serve ai due autori per riflettere, al tempo stesso, sull'identità nazionale di un paese da sempre crocevia di mille culture. Muñoz e Sampayo immaginano un animato talk show televisivo in cui si discute di Gardel come dell'«argentino ideale». Da questa cornice narrativa si dipana quindi un racconto fatto in parti uguali di fedeli ricostruzioni storiche ed episodi inventati, dando vita a una carrellata di figure memorabili, ora divertenti ora grottesche, che ci restituiscono la storia avvincente di un'icona della cultura argentina. Di Gardel ripercorriamo così le origini incerte, l'amore per la madre, la voce inconfondibile - divenuta poi Patrimonio dell'Umanità -, e ancora il rapporto con la politica, gli amori e le amicizie, il cinema e la scoperta degli Stati Uniti, fino alla tragica morte in un incidente aereo: una narrazione in cui parole e disegni si intrecciano a ricostruire un ultimo tango struggente. Prefazione di Riccardo Falcinelli. -
Billie Holiday
In molti hanno provato a raccontare la vita di Billie Holiday – una vita travagliata, densa, sfuggente –, eppure, pochi ritratti hanno la forza e il fascino di questo storico graphic novel, firmato dai maestri del fumetto argentino José Muñoz e Carlos Sampayo.rnrn«Ma l'arte, alla lunga, prevale sulla brutalità mortifera di ogni potere, e ammesso che riusciamo a sviluppare il giusto sguardo, e un buon orecchio, continua a salvarci. È questa, credo, la lezione più importante di Muñoz e Sampayo alle prese con Billie Holiday» – Nicola LagioiarnrnNew York, una sera di fine anni Ottanta. Proprio mentre sta per lasciare la redazione e tornare a casa da una donna che lo aspetta, un giornalista viene incastrato dal suo capo, che gli commissiona un profilo di «Lady Day», ormai un'artista affermata e conosciuta in tutto il mondo, da consegnare entro poche ore. Per scriverlo prende a documentarsi, con iniziale riluttanza verso un personaggio di cui conosce poco o niente e che per lui è solo un ostacolo che lo intralcia nel suo obiettivo di una notte di passione. Subito però viene rapito dalla storia di Billie, che diventerà la sua sola compagnia per tutte le ore che lo separano dall'alba. È con il suo stesso stupore che il lettore si affaccia sulla vita tormentata della Holiday e di quella sua voce immortale in cui si sono rispecchiate intere generazioni. La discriminazione razziale, la carriera minata dai problemi con droghe e alcol, la fraterna amicizia con Lester Young: in poche pagine si snodano tutti gli elementi che hanno fatto dell'autrice di «Strange Fruit» una leggenda, tragica e indimenticabile, del jazz. -
Santa Evita
Torna in libreria un classico contemporaneo in cui saga familiare, storia d'amore, romanzo politico e spy story s'intrecciano con una leggerezza e una sapienza narrativa che ne hanno fatto uno dei romanzi più venduti di tutti i tempi.rnrn«Finalmente il romanzo che ho sempre voluto leggere» – Gabriel García MárquezrnrnSanta Evita, pubblicato in più di sessanta paesi, è il romanzo più tradotto della storia della letteratura argentina. Basato sulla leggendaria figura di Eva Perón, la first lady passata alla storia con il vezzeggiativo di Evita, il romanzo inizia là dove finisce la vita della sua protagonista. Mentre ripercorriamo a ritroso la vicenda della sgraziata attricetta di provincia che dopo il presidente della Repubblica argentina fece innamorare l'intera nazione, siamo stregati dall'avventurosa vita post mortem del suo corpo: prima affidato da Perón alle cure di un imbalsamatore cui spetta il compito di rendere immortali le spoglie di Evita; poi moltiplicato in più esemplari con l'obiettivo di sottrarlo a macabri tentativi di rapimento; trasferito, nascosto, ricercato addirittura dai servizi segreti, e infine idolatrato, reso mitico dall'aura di «santità» che emana la leggenda di Evita. -
Vicini di casa
Vicini di casa, qui tradotto per la prima volta in italiano, è un piccolo gioiello di black humour: un romanzo in crescendo che tiene il lettore sulle spine fino all’ultima pagina, divertito e frastornato dalle stesse fantasie paranoiche del protagonista.rnrnQuesto romanzo «divertentissimo e misterioso», come lo ha definito il New York Times, si svolge tra le case di un sobborgo residenziale americano, popolato da vite sonnecchianti e avvolte in un manto borghese di stabilità. Earl Keese, un uomo di mezza età anonimo e sovrappeso, vive qui con la moglie Enid; sono felicemente soli, perché da qualche tempo la loro figlia ventenne, Elaine, si è trasferita al college. Quando nel vicinato trasloca una giovane coppia, Harry e Ramona, la routine di Keese viene improvvisamente sconvolta: Harry è un omone all’apparenza bonario che nasconde però un lato aggressivo e calcolatore, mentre Ramona, sensuale e sicura di sé, inizia da subito a provocare Keese. Semplici eccentrici o abili impostori? Enid nonostante tutto sembra subire il carisma dei vicini, gettando ulteriormente in crisi il marito. I quattro diventano protagonisti di una rocambolesca guerriglia di piccole violenze reciproche, sotterfugi, manipolazioni e trucchetti. Incapace di distinguere tra alleati e nemici, tra realtà e allucinazione, Keese dovrà fare appello a tutte le sue risorse per non perdere la sanità mentale e resistere all’assalto dei nuovi arrivati. -
Scoppi urla risate. Testo inglese a fronte
rnrnIn Scoppi urla risate, questo grande scrittore leva ancora la sua voce contro le ineguaglianze, le guerre e la sopraffazione su cui si basa la prosperità dell’Occidente. E oggi ce n’è bisogno più che mai. rnPoeta, pittore, agitatore culturale, editore, all'età di cento anni Lawrence Ferlinghetti è un'icona della controcultura americana. Dopo essere stato uno degli animatori della Beat Generation - primo editore dell'Urlo di Allen Ginsberg, amico di Jack Kerouac e Gregory Corso, autore di raccolte di poesie e testi teatrali - ha sempre portato avanti di pari passo l'attività letteraria e quella politica, animato da un pacifismo ecologista e anarchico che ne ha fatto una delle grandi voci critiche del sistema politico-economico degli Stati Uniti. È inoltre il fondatore di City Lights Bookstore, la leggendaria libreria indipendente di San Francisco che dal 1955 a oggi non ha mai smesso di essere un luogo simbolo della cultura alternativa. Nella sua più recente raccolta di poesie, questo grande «irregolare» della letteratura contemporanea leva ancora la sua voce contro le ineguaglianze, le guerre e la sopraffazione su cui si basa la prosperità dell'Occidente. Unendo lo slancio estatico di Walt Whitman agli echi della tradizione classica dà vita a poesie attualissime e senza tempo che ci richiamano con forza alla nostra umanità: lo sguardo di Ferlinghetti è sempre pieno di ardore e compassione, che si posi sulle ferite di un'intera nazione o su una semplice coppia di innamorati seduta su un molo. -
Persone care
Persone care raccoglie dieci racconti che parlano di famiglia, violenza, impulsi innominabili, desideri nascosti. rn«L'uruguaiana Vera Giaconi nella sua seconda raccolta di racconti solleva un velo sui desideri sepolti, gli impulsi più violenti e la tensione che si nascondono all'interno di quell'inferno chiamato famiglia» - Ilaria Zaffino, Robinson«Le persone care sono quelle che ci definiscono, eppure le stesse che a un semplice cambio di prospettiva - sguardo, parola - possono annientarci... In superfice legami, in profondità rovinosi viaggi dentro sé stessi, proiezioni in cui l'altro non ha esistenza propria» - RobinsonrnUna ragazza che non riesce a essere davvero felice per i successi della sorella; un figlio che d’improvviso fa i conti con la vecchiaia della madre; un nonno che vuole proteggere la nipotina da tutto e tutti, nei turbolenti anni Settanta argentini; un padre che fatica a comunicare con la figlia adolescente.rnrnPersone care raccoglie dieci racconti che parlano di famiglia, violenza, impulsi innominabili, desideri nascosti. rnrnDieci racconti in cui l’inquietudine e la minaccia latente filtrano in modo quasi impercettibile nel quotidiano, esplodendo in piccole e intense epifanie, alle quali spesso il lettore è chiamato a dare la propria interpretazione.rnrnLa scrittura di Vera Giaconi lavora sulla quotidianità come un bisturi affilato, portando allo scoperto la ferocia che cova sotto i sentimenti di ognuno di noi, illuminando istinti comuni a tutti, eppure per tutti inconfessabili. Con una prosa solida e raffinata, ci regala una galleria di situazioni e personaggi così umani, fragili e imperfetti da far male, nei quali non possiamo che trovare un po-tente e impietoso riflesso di noi stessi. -
Cintura nera
Una storia ironica e grottesca a metà fra Orwell e la saga di Fantozzi, che porta in Italia una delle voci più sorprendenti della nuova letteratura messicana.rn«Rabasa crea un carnevale aziendale coloratissimo, eccessivo, in cui è costante per il lettore il rischio di perdersi nella varietà di situazioni messe in scena, ma di grande generosità immaginativa» - Peppe Fiore, La LetturarnLa cintura nera è il massimo traguardo a cui aspirano tutti i dipendenti di Soluzioni, l'azienda in cui si svolge questo esilarante romanzo: un mega-call center i cui impiegati risolvono ogni giorno centinaia di problemi di ogni tipo – familiari, finanziari, filosofici, esistenziali. Ogni soluzione rappresenta un punto in più e, grazie alla sua performance, Fernando Retencio osserva orgoglioso il proprio nome brillare in pole position sul tabellone luminoso che riporta la classifica in base alla quale si assegnerà la cintura nera. Sotto di lui, gli altri impiegati, che si chiamano tutti Pérez: ogni tanto gli tocca assistere al balletto delle cheerleader addette alla plateale e mortificante cerimonia di licenziamento di uno di quegli sventurati. Proprio quando Retencio assapora ormai il successo personale e la scalata ai vertici dell'azienda, per un banale imprevisto la sua stella improvvisamente si offusca, e inizia la rovinosa discesa agli inferi. Costretto a umilianti colloqui con la diabolica direttrice del personale, e ossessionato dall'idea che la moglie Karla lo tradisca, Retencio cerca di mandare a mente le massime zen da quattro soldi con cui la megaditta gli fa quotidianamente il lavaggio del cervello. Riuscirà Retencio, con l'aiuto del fido galoppino Dromundo, a superare le sabbie mobili in cui è imprigionato, e a conquistare l'agognata cintura nera? -
Non si uccidono così anche i cavalli?
Hollywood, anni Trenta. Robert e Gloria sono due tra i tanti giovani che durante la Grande Depressione si riversano da ogni parte d'America nella città del cinema, in cerca di un'occasione.«Pubblicato per la prima volta nel 1935 e diventato poi un film di Sydney Pollack con Jane Fonda, torna in libreria il libro di McCoy, uno dei capostipiti del genere hard boiled» - Robinsonrn La loro amicizia nasce dopo un primo incontro fortuito, quando insieme decidono di iscriversi a una maratona di ballo, attratti dal premio di mille dollari e dalla possibilità di essere notati da qualche produttore a caccia di volti nuovi. Durante la massacrante esibizione, via via che le altre coppie in gara si ritirano o vengono eliminate, Robert avrà modo di conoscere a fondo Gloria, la sua lingua svelta e i modi divertenti, ma anche le sue fragilità e il malessere interiore. Alla vicenda dei protagonisti, e all'epilogo di sangue annunciato fin dalla prima pagina, fa da vivace controcanto una serie di personaggi indimenticabili: c'è Socks, l'impresario senza scrupoli, e Rocky, l'esuberante presentatore; c'è Mario, il gigantesco ballerino italiano che nasconde un passato oscuro; e poi divi e dive del cinema che fanno la loro comparsata sugli spalti, poliziotti e gangster, anziane benefattrici e donne virtuose disperatamente intenzionate a boicottare la manifestazione. Prefazione di Violetta Bellocchio. -
Il pane del patriarca
Con una prosa sensuale e ricca di intensità biblica, Nassar riesce a riprodurre su carta tutte le ansie e i deliri di una mente turbata, proiettandoci in un universo remoto e al tempo stesso ben riconoscibile per ogni lettore: quello della grande letteratura.rnrn«Un romanzo essenziale e coraggioso che combina tormento e desiderio» – Publishers WeeklyrnrnScritto originariamente nel 1975, Il pane del patriarca è il primo romanzo di Raduan Nassar, definito dal New Yorker «il più grande autore brasiliano vivente», che dopo aver pubblicato tre opere memorabili ha deciso, nel 1984, di ritirarsi in campagna e smettere di scrivere. Ed è proprio la campagna brasiliana a fare da sfondo a questo romanzo, con la sua vita scandita «dalla terra, dal grano, dal pane e dalla famiglia». Stanco del lavoro sfiancante e dei rigidi precetti religiosi di un padre autoritario, André abbandona la casa in cui ha sempre vissuto. Eppure, la monotonia del lavoro nei campi, la fatica fisica e le parabole declamate dal padre – intorno a quella tavola che considera il suo pulpito personale – non sono le uniche ragioni che lo spingono alla fuga. André nasconde un terribile segreto e solo la visita del fratello maggiore, incaricato dalla madre di riportarlo a casa – come fosse un figliol prodigo contemporaneo –, lo spingerà ad aprirsi e a confessare ciò che lo tormenta fin dall'infanzia. -
Friday black
Un esordio potentissimo, con un immaginario degno di Black Mirror e una lingua essenziale e tagliente, che ha ricevuto elogi da grandi nomi della scena letteraria amaricana come George Saunders e Colson Whitehead, e paragoni con classici contemporanei del calibro di Kurt Vonnegut e Ralph Ellison.rn«Dalle aberrazioni del consumismo, alle tensioni tra neri e bianchi, alla sovrabbondanza di armi da fuoco: un ritratto distopico (ma ferocemente reale) degli Stati Uniti in 13 racconti che oscillano tra satira e horrorrn» - TuttoLibrirn«Un esordio incredibile, una voce nuova e necessaria» – New York Timesrnrn«Questa raccolta è letteralemente sbalorditiva» – Boston GlobernrnUn centro commerciale che durante le campagne di sconto del Black Friday viene invaso da orde di consumatori-zombie; un parco a tema in cui i bianchi possono simulare di uccidere presunti malintenzionati neri; l'autore e la vittima di una sparatoria in una scuola che, dopo morti, cercano di prevenirne un'altra; un gruppo di attivisti neri che vendica con surreale violenza l'ennesima clamorosa assoluzione di un omicida razzista; un mondo postapocalittico in cui ogni giorno si ripete, in un loop eterno, una catastrofe nucleare. I dodici racconti di Nana Adjei-Brenyah sono un ritratto distopico degli Stati Uniti contemporanei, in cui la realtà del consumismo, delle diseguaglianze di classe, delle tensioni razziali, dell'uso incontrollato delle armi da fuoco vengono portate alle loro estreme conseguenze, usando in maniera brillante i dispositivi della satira, della narrativa fantastica, dell'horror. Al cuore delle storie restano però personaggi umanissimi e credibili, nostri simili, che cercano di conservare la sanità mentale o la coerenza morale in un mondo che deraglia: a loro – a noi – l'autore affida la sua speranza. -
The Buenos Aires affair
Un eccentrico caleidoscopio di voci, una scrittura moderna capace di raccontare l'animo umano e le sue miserie con sguardo impietoso ma sempre ironico.rnrn«Manuel Puig sta alla letteratura come Andy Warhol sta all'arte» – Revista Anfibiarn«The Buenos Aires Affair è un testo che sovverte in modo brillante il genere poliziesco» - Loris Tassi, Robinsonrn«The Buenos Aires Affair» è uno dei romanzi chiave di Manuel Puig: apparso per la prima volta nel 1973, è stato ritirato dalle librerie con l'accusa di pornografia e rimesso sul mercato dopo la censura di alcune scene erotiche e dei riferimenti alla politica peronista. La storia si apre nel maggio del 1969, quando Gladys – giovane artista plastica dall'incerta fortuna – scompare in circostanze misteriose. Ad accorgersene è la madre: disperata, non trova la figlia da nessuna parte e tutti gli indizi fanno pensare sia stata rapita. Perché Gladys se n'è andata senza lasciare nemmeno un biglietto e portando con sé solo una vecchia pelliccia fuori moda? E chi è Leo, l'affascinante e tormentato critico d'arte di cui Gladys è follemente innamorata? Alla tossica relazione tra i protagonisti, e ai fantasmi del passato che non cessano di ossessionarli, fanno da sfondo New York, Washington e Buenos Aires, metropoli cupe sopraffatte da un presagio di violenza. Definito dall'autore come ""Romanzo poliziesco"""", «The Buenos Aires Affair» è un intrigo nel quale la vera indagine è quella psicologica e i fatti ci appaiono – come sempre in Puig – attraverso stralci di conversazioni telefoniche, interviste e infinite citazioni hollywoodiane.""