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Capannone n. 8
Un romanzo a più voci (volatili inclusi!) rocambolesco e imprevedibile, esilarante e sovversivo, che trascina il lettore in un’avventura surreale ma al tempo stesso mette radicalmente in discussione la prevaricazione del nostro sistema economico sul mondo naturale.rn«Estetisticamente perfetto e filosoficamente profondo» - The Guardianrn«Un caleidoscopico romanzo politico» - Los Angeles TimesJaney e Cleveland sono due ispettrici addette al controllo degli allevamenti intensivi di galline ovaiole in una zona dell’Iowa, Dill è l’ex capo di un’associazione ambientalista, Annabelle la riluttante erede di una famiglia di allevatori; per motivi diversi vivono vite simili: frustrate e piene di rimpianti. Finché, per gli effetti a catena di una decisione impulsiva, non diventano improbabili alleati in una folle missione: liberare di nascosto tutte le novecentomila galline di un allevamento industriale in una sola notte, con l’aiuto di trecento indisciplinati volontari e sessanta camion: ce la faranno? -
Domani avremo altri nomi
Domani avremo altri nomi è una storia d'amore, anzi, una storia dell'amore ai giorni nostri, con tutte le diverse sfaccettature e forme che il sentimento può assumere – oltre l'orientamento sessuale, l'idea classica di coppia e di famiglia, gli stereotipi sulla maternità – in un presente spesso precario, fatto di consumismo e alienazione.«Un romanzo eccellente, che il tempo trasformerà in un vero capolavoro» – Juan José MillásTutto comincia con la divisione della libreria: Lui e Lei si lasciano, senza un motivo apparente, dopo anni passati insieme. Di colpo si ritrovano soli, a rimettere insieme i pezzi delle loro vite in un mondo che riconoscono a malapena: la città ha una nuova fisionomia, la tecnologia penetra ogni aspetto della vita, intimità compresa, e mostrarsi fragili non va più di moda. Li vediamo, in parallelo, alle prese con appuntamenti al buio, dating app, buoni propositi radicali e viaggi alla ricerca di sé: non sanno che qualcosa ancora li lega, che non sono più gli stessi. Domani avremo altri nomi è una storia d'amore, anzi, una storia dell'amore ai giorni nostri, con tutte le diverse sfaccettature e forme che il sentimento può assumere – oltre l'orientamento sessuale, l'idea classica di coppia e di famiglia, gli stereotipi sulla maternità – in un presente spesso precario, fatto di consumismo e alienazione. Quasi scrivendo in presa diretta, con uno sguardo acuto e non privo di tenerezza, Pron ci racconta quanto le relazioni possano dire del tempo in cui viviamo, e indaga un nuovo modo di concepire l'amore, in una storia piena di speranza nella quale il lettore non potrà che riconoscersi. -
Un bacio prima di morire
Un bacio prima di morire è il primo romanzo nato dalla penna (e dal genio) di Ira Levin, l'autore di Rosemary's Baby. Accolto alla sua pubblicazione, nel 1953, dagli elogi del New York Times e del New Yorker, fu premiato l'anno seguente con un prestigioso Edgar Allan Poe Award.«Il brillante inizio di una brillantissima carriera» – Mariarosa Mancuso, Robinsonrn«Levin coniuga un grande talento per la narrazione pura con brillanti stratagemmi da romanzo giallo che reggono il confronto con quelli di Ellery Queen e Agatha Christie» – The New York TimesSi sollevò sulle punte, elettrizzata, e gli diede un bacio sulla guancia. ""Ti amo da morire"""", gli sussurrò. Lui le fece un bel sorriso.I destini di una ricca famiglia newyorkese e di un arrampicatore sociale piacente e spregiudicato si intrecciano quando Dorothy, la figlia più giovane del magnate del rame Leo Kingship, si innamora di un compagno d'università di qualche anno più grande. Qualcosa va storto, però, perché Dorothy resta incinta prima del matrimonio, e i due ragazzi sono costretti a rivedere i loro piani per il futuro. Quello che Dorothy non sa è che i piani del suo fidanzato sono già fin troppo dettagliati, e inclinano pericolosamente dalla parte del denaro più che da quella dell'amore... Un bacio prima di morire è il primo romanzo nato dalla penna (e dal genio) di Ira Levin, l'autore di Rosemary's Baby. Accolto alla sua pubblicazione, nel 1953, dagli elogi del New York Times e del New Yorker, fu premiato l'anno seguente con un prestigioso Edgar Allan Poe Award; nel corso degli anni la sua perfetta trama «hitchcockiana» ha ispirato due fortunate trasposizioni cinematografiche, la più recente, nel 1991, con Matt Dillon, Sean Young e Max von Sydow."" -
Sette case vuote
Nella tradizione di quei racconti del terrore che sono anche splendidi racconti realistici, Samanta Schweblin mette a nudo il lato più spettrale e perturbante della realtà, con una penna finissima e un ritmo che cattura dalla prima all'ultima pagina.«Samanta Schweblin ha storie da raccontare, ha ritmo, ha poesia. Ha uno sguardo personalissimo sulle cose» – Le MondeUna figlia accompagna la madre a guardare, e invadere, le case degli altri; un uomo nasconde all'ex moglie che i bambini stanno scorazzando nudi in giardino con i nonni; una donna vive l'incubo costante di raccogliere i vestiti del figlio morto dei vicini, che ogni giorno vengono gettati in cortile; uno sconosciuto accompagna una bimba a comprare delle mutandine a cuori; un'anziana attende la morte impacchettando tutti i suoi averi. Sette case, ognuna popolata da una storia, da un punto di vista altro, particolare. Sette storie costruite intorno a un dettaglio indecifrabile, a un timore: che a guidarci in queste pagine sia la voce di una bambina di otto anni, di una donna in crisi o di un'anziana delirante, vi troveremo personaggi messi a confronto con l'inquietudine che si cela nel quotidiano, con paure proprie e altrui, in un gioco di specchi che punta a ribaltare ogni pregiudizio, ogni idea sicura sul concetto di normalità. -
La casa di Fripp Island
Nella cornice di una insolita murder story in cui bisogna scoprire la vittima oltre che l’assassino, l’ultimo romanzo di Rebecca Kauffman indaga le dinamiche familiari e i rapporti tra le persone, con la precisione e la tenerezza che i lettori della Casa dei Gunner hanno imparato ad amare.rn«È raro che ci si affezioni a tutti i personaggi di un romanzo giallo. Rebecca Kauffman ricorda la grande Alice Munro». - The TimesFripp Island: un’isoletta esclusiva sulle coste della Carolina del Sud, collegata alla terraferma da un ponte e circondata dalle maree. Qui, in una casa di lusso accanto alla spiaggia, convergono per una breve vacanza i destini di due famiglie: Scott e Lisa Daly, con le figlie Rae e Kimmy, e i loro ospiti John e Poppy Ford, con il figlio maggiore Ryan e la figlia Alex. Lisa e Poppy sono amiche d’infanzia, ma la distanza e le differenze di classe – i Daly sono altoborghesi e vagamente snob, mentre i Ford appartengono a una working class impoverita quanto orgogliosa – le hanno allontanate negli anni; la vacanza insieme è l’occasione per ricucire un rapporto fatto di lealtà femminile e vera amicizia.rnMan mano che si disvelano i piccoli segreti delle due coppie e quelli dei loro figli adolescenti, sospesi tra l’infanzia innocente e le prime trasgressioni della vita, le pulsioni erotiche e la ricerca di un’identità, la vacanza assume però toni sempre più tesi e misteriosi. A complicare le cose c’è la presenza sull’isola di un uomo segnalato come possibile aggressore sessuale. Per uno dei protagonisti, il mare di Fripp Island segnerà il confine tra la vita e la morte. -
Falso nome
In questa raccolta di racconti, che appare oggi per la prima volta in traduzione italiana, Ricardo Piglia fa quello che sa fare meglio: giocare con la realtà e la maschera, mostrandoci in ogni pagina la sua idea di letteratura.«Un capolavoro di ambiguità, un gioco letterario sul tema del doppio.» – Giancarlo De Cataldo, Robinson«Piglia ha fatto della letteratura una forma condensata di autobiografia, critica e finzione.» – Graciela Speranza«""Falso nome"""" rappresenta un esercizio di stile letterario sorprendente, dove realtà e finzione sembrano intrecciarsi indissolubilmente. » – Serena Savatonio per MaremossoUn viaggio notturno per raggiungere un padre in fin di vita; un vecchio pugile che si aggrappa a un ritaglio di giornale per rievocare gli antichi splendori; un uomo che tace invece di pronunciare le poche parole che potrebbero salvare la vita di un bambino; un amore che oscilla tra violenza e malinconia; carte perdute o forse rubate. Sono solo alcune delle indelebili scene di Falso nome, la raccolta di racconti in cui Piglia dà vita per la prima volta a una mescolanza di generi unica – dal poliziesco all'autobiografia allo scritto testimoniale – appropriandosi di suggestioni e influenze letterarie: dall'imperitura presenza di Borges, che troviamo fra le righe, alla prosa spigolosa ed espressionista di Roberto Arlt. Proprio ad Arlt è dedicata la nouvelle che dà il titolo al volume: un omaggio all'enfant terrible delle lettere argentine e insieme un piccolo capolavoro di stile in cui l'eterno alter ego di Piglia, Emilio Renzi, si mette sulle tracce di un manoscritto perduto, e finzione e realtà si sovrappongono fino a diventare del tutto irriconoscibili."" -
Estate
Estate è il quarto volume della tetralogia di Ali Smith dedicata alle stagioni: romanzi che raccontano in tempo reale le crisi del nostro presente (la Brexit, il sovranismo, l'immigrazione, i cambiamenti climatici, la pandemia) ma attraverso una chiave universale: quella dell'incontro salvifico e generativo con l'altro, che sia una persona conosciuta per caso o l'opera di un artista geniale.«Un poema in prosa che onora la memoria, il perdono, la capacità di capire la battuta e cogliere l'attimo» – The New York TimesQuesta volta l'autrice ci presenta la famiglia Greenlaw: Grace, separata dal marito; la figlia Sacha, sedicenne coscienziosa e impegnata; il figlio Robert, tredicenne geniale ma imbevuto di retorica nazionalista e sessista; il loro destino si incrocia casualmente con quello di Art e Charlotte, una strana coppia di creatori di contenuti per il web, e di Daniel, un ultracentenario il cui stato di coscienza è in perenne altalenare fra la realtà e il ricordo. Attorno alle loro vicende Ali Smith crea un collage di flashback e suggestioni: i campi di prigionia britannici per i tedeschi, il cinema rivoluzionario della regista italiana Lorenza Mazzetti, il Racconto d'inverno di Shakespeare, la vita di Albert Einstein. Il risultato è il gioioso movimento finale di una straordinaria sinfonia sul nostro tempo. -
L' avventura di un fotografo a La Plata
Come sempre nelle opere di Bioy Casares, apparenza e realtà, sogno e veglia, consapevolezza e allucinazione si sovrappongono fino a fondersi in una vicenda insolita e coinvolgente, ricca di riferimenti più o meno velati alla realtà della storia argentina. Il racconto di un'avventura, ma anche un romanzo di tensione, e una storia di crescita e d'amore.«Uno scrittore dall'immaginazione inesauribile» – El PaísAl giovane Nicolasito Almanza viene commissionato un servizio fotografico a La Plata, dove sarà ospite dell'amico Mascardi. Appena sceso dal pullman, però, gli basta uno scambio di battute con una famiglia di viaggiatori, i Lombardo – il patriarca Juan, personaggio oscuro e ambiguo, e le sue bellissime figlie Julia e Griselda – per restare invischiato nella loro soffocante cortesia, che sembra nascondere qualcosa di losco, addirittura di diabolico, a detta di Mascardi, che gli suggerisce di tenersene alla larga. Deciso a fare del suo meglio al primo incarico come fotografo professionista, Nicolasito diviene suo malgrado oggetto delle stravaganti richieste di Juan Lombardo, e delle attenzioni amorose di entrambe le donne. Riuscirà a sopravvivere a questa rocambolesca trasferta? Pubblicato per la prima volta nel 1985, L'avventura di un fotografo a La Plata è quel che annuncia il titolo, e molto di più: come sempre nelle opere di Bioy Casares, apparenza e realtà, sogno e veglia, consapevolezza e allucinazione si sovrappongono fino a fondersi in una vicenda insolita e coinvolgente, ricca di riferimenti più o meno velati alla realtà della storia argentina. Il racconto di un'avventura, dunque, ma anche un romanzo di tensione – in cui perfino gli amici sembrano essere potenziali nemici –, e una storia di crescita e d'amore. -
La ferrovia sotterranea
Vincitore del Premio Pulitzer per la narrativa 2017 Vincitore del National Book Award per la narrativa 2016Candidato al Man Booker Prize 2017«Il tipo di romanzo che ci ricorda perché siamo diventati lettori» – Claudia Durastanti, Vanity Fair«Un capolavoro» – Daria BignardiNella Georgia della prima metà dell'Ottocento, la giovane schiava nera Cora decide di tentare la fuga dalla piantagione di cotone in cui vive in condizioni disumane, e insieme all'amico Caesar comincia un arduo viaggio verso il Nord e la libertà. Servendosi di una misteriosa ferrovia sotterranea, Cora fa tappa in vari stati del Sud dove la persecuzione dei neri prende forme diverse e altrettanto raccapriccianti. Aiutata da improbabili alleati e inseguita da uno spietato cacciatore di taglie, riuscirà a guadagnarsi la salvezza? Con questo romanzo Colson Whitehead offre una testimonianza scioccante – e politicamente consapevole – dell'eterna brutalità del razzismo, e al tempo stesso dà vita a un'appassionante storia d'avventura che per ritmo e colpi di scena ricorda i western pulp di Quentin Tarantino, e che ha al centro una moderna e tenacissima eroina femminile. Unica opera degli ultimi vent'anni a vincere sia il National Book Award che il Premio Pulitzer, La ferrovia sotterranea è già un classico. Nel 2021 ne è stata tratta una serie tv diretta dal Premio Oscar Barry Jenkins. -
La sera, il giorno e la notte
Segnalato dal «New York Times» tra i migliori libri dell'anno e tradotto oggi per la prima volta in italiano, La sera, il giorno e la notte è una lettura imprescindibile per gli appassionati di speculative fiction, uno sguardo ravvicinato su una delle menti creative più coraggiose e visionarie della letteratura statunitense.«Narratrice magistrale, Octavia Butler getta uno sguardo impassibile sul razzismo, il sessismo, la povertà e l’ignoranza, mostrando al lettore l’orrore e la bellezza della natura umana» – The Washington Postrn«Tra fantascienza classica e speculative fiction, i suoi racconti sono attraversati da interrogativi esistenziali e, senza mai cedere al didascalico, riescono non solo a condurre il lettore per mano dove, forse, non avrebbe mai voluto trovarsi, ma anche a restituirci il potente ritratto di un’umanità dolente» - Michela Marzano, RobinsonI bambini adesso ammassavano libri come ciocchi di legno per farci il fuoco. Correvano per le strade inseguendosi e gridando come scimpanzé. Non avevano futuro. Il presente era tutto ciò che avrebbero mai conosciuto.Pochi scrittori hanno saputo aprire nuove riflessioni sulla contemporaneità partendo da premesse vertiginosamente fantastiche come quelle che troviamo nella narrativa di Octavia Butler. Perennemente sospese tra utopia e distopia, le sue storie ci obbligano a salti del pensiero in apparenza paradossali, ma ci riportano ogni volta alle radici concrete e umanissime del nostro stare nel mondo. Cosa accadrebbe in una società in cui la parola fosse scomparsa per sempre, e con essa la capacità di mediare i conflitti tramite il dialogo, lasciandoci come unica risorsa disponibile l'uso della violenza? Si può immaginare un mondo in cui siano gli uomini e non le donne a dover sopportare il fardello della gravidanza? Cosa chiederemmo a Dio, se avessimo la possibilità di incontrarlo (o di incontrarla) e di esprimere uno e un solo desiderio per salvare il genere umano dall'autodistruzione? Segnalato dal «New York Times» tra i migliori libri dell'anno e tradotto oggi per la prima volta in italiano, La sera, il giorno e la notte è una lettura imprescindibile per gli appassionati di speculative fiction, uno sguardo ravvicinato su una delle menti creative più coraggiose e visionarie della letteratura statunitense. -
La metà fantasma
Un romanzo ironico e dal finale inatteso. Fra viaggi intorno al mondo, corse, nuotate e deliri su Skype, La metà fantasma racconta una storia in cui non smettiamo di credere: quella secondo cui, da qualche parte, esiste qualcosa – qualcuno – fatto a misura dei nostri desideri.«Caro signor Pauls, lei è uno dei migliori scrittori latinoamericani viventi» – Roberto Bolañorn«Come Ismaele all’inizio di Moby Dick, Savoy è alla ricerca di concretezza in un universo evanescente. Come quella d’ Ismaele, la sua avventura comincia e finisce nelle acque. Col suo kit di nuoto (un regalo di Carla), si dà da fare ogni giorno. Il nuoto gli fa rinnovare il corpo ma anche tutti gli altri corpi, perché nell’uscire dalla piscina trova un mondo più nitido, ""come se avesse un nuovo paio d’occhi""""» - Pablo Maurette, RobinsonrnrnSavoy ha cinquant'anni e una vita tranquilla, monotona: non vuole traslocare, ma passa il tempo a selezionare annunci immobiliari; non ha bisogno di nulla, eppure non fa che comprare online le cose più disparate: piccole grandi ossessioni che gli permettono, anche solo per un attimo, di affacciarsi sulle vite degli altri. Carla è giovane, senza pensieri né legami, e nelle vite altrui si immerge per lavoro: fa la house sitter e non passa mai più di un mese nella stessa città. Un giorno i due si incontrano – l'anacronismo più sedentario incontra la contemporaneità più sfrenata – con effetti impossibili da prevedere, eppure inarrestabili. Dopo qualche settimana di frequentazione quotidiana e intimità, Carla riparte, lasciandosi alle spalle un enigmatico regalo e monetine di tutte le forme e i colori. Quale corto circuito attende Savoy, dopo il contatto con quella «donna del futuro»? Con una scrittura magnetica e avvolgente, che accoglie ogni incertezza, ripensamento ed esitazione di un protagonista alle prese con un amore a distanza, Alan Pauls ci regala un romanzo ironico e dal finale inatteso. Fra viaggi intorno al mondo, corse, nuotate e deliri su Skype, La metà fantasma racconta una storia in cui non smettiamo di credere: quella secondo cui, da qualche parte, esiste qualcosa – qualcuno – fatto a misura dei nostri desideri."" -
Le vene aperte dell'America Latina
Un saggio preciso e fondamentale per comprendere non solo l'America Latina ma molte altre spaccature che ancora oggi percorrono il pianeta.«Le grandi opere letterarie come questa risvegliano la coscienza, riuniscono le persone, interpretano, denunciano e provocano cambiamenti» – Isabel AllendeSi spalancano tempi di ribellione e di cambiamenti. C'è chi crede che il destino riposi ai piedi degli dèi, ma la verità è che lavora, come una sfida incandescente, sulla coscienza degli uomini.L'America Latina è la regione dalle vene aperte. Dalla Conquista ai giorni nostri ogni risorsa naturale e umana è stata depredata e sfruttata, trasformandosi in capitale europeo e, più tardi, statunitense. Metalli preziosi, rame e ferro, petrolio, caffè, frutta, caucciù e forza lavoro sono confluiti all'interno di un sistema capitalistico che ha condannato alla sudditanza e all'instabilità politica un intero continente, a causa non solo del drenaggio delle ricchezze da parte di interessi stranieri, ma anche dell'arretratezza sociale e di un incompiuto – e sempre minacciato – sviluppo democratico. Uscito per la prima volta nel 1971, e oggi riproposto in occasione del cinquantenario della sua pubblicazione, Le vene aperte dell'America Latina «non è stato un libro muto», come ha constatato discretamente il suo stesso autore. Intessendo elementi di analisi socio-economica con un racconto appassionato, Eduardo Galeano ha ricostruito cinque secoli di storia di quella parte del Nuovo Mondo relegata tristemente al ruolo di America di serie b, spingendo intere generazioni di lettori a riflettere sul valore della memoria e sulle strutture geopolitiche che governano il nostro mondo. -
Radici bionde
Pubblicato originariamente nel 2008, candidato all'Orange Prize per la letteratura femminile e all'Arthur C. Clarke Award per la fantascienza, animato da una fervida potenza immaginativa che non serve a far evadere il lettore dalla realtà, ma a mostrargliela in maniera nuova e dirompente, questo originalissimo romanzo d'avventura è oggi più attuale che mai.«Reimmagina il passato e il presente con un umorismo e un'intelligenza entusiasmanti» – The GuardianCon un rivoluzionario atto di fantasia, Bernardine Evaristo immagina un mondo in cui la tratta atlantica degli schiavi viene ribaltata lungo la linea del colore: sono i neri (anzi, i nehri) ad aver fondato un impero coloniale a partire dal Regno Unito di Grande Ambossa, e i bianchi (anzi, i bianki) a essere razziati dall'Europa e trasportati come schiavi al di là del mare, nelle Isole del Giappone Occidentale. La vicenda che seguiamo è quella di Doris, strappata da bambina alle campagne feudali inglesi e venduta ai ricchissimi proprietari di una piantagione, che da adulta sceglie finalmente di inseguire (grazie anche a una ferrovia sotterranea...) la libertà. -
Le cattive
Le cattive è un inno alla vita, un rito di iniziazione, un manifesto esplosivo, una preghiera, una vendetta. Con una prosa originalissima, un immaginario rigoglioso e poetico, questo romanzo racconta una storia che forse non abbiamo mai visto così da vicino ma di cui abbiamo senz'altro bisogno.«Onestamente, ""Le cattive"""" è quel tipo di libro che, quando l'hai finito, vorresti far leggere al mondo intero» – Juan FornCamila non ha ancora vent'anni quando si affaccia per la prima volta sulla zona più buia del Parco Sarmiento. Camila è una donna che ama, soffre, lotta. Camila è Cristian, un bambino che si prova di nascosto i vestiti della madre, i rossetti, gli orecchini, e trema alle sfuriate del padre. Camila è destinata a fare la puttana, a morire buttata in un fosso, così le hanno detto, così le hanno augurato. Questa è la storia di Camila e del gruppo di donne trans che diventerà la sua famiglia: c'è La Zia Encarna, madre protettrice con i seni gonfi di olio motore, c'è María la Muta, che sogna di volare, c'è La Machi, capace di curare ogni male. Ci sono le notti senza fine, le botte dei clienti, gli insulti, le fughe dalla polizia. C'è la scoperta di sentirsi diversi, il rifiuto dei genitori, la solitudine, la povertà. C'è un'ironia caustica, c'è tutta la gioia di un'identità finalmente propria e la voglia di vivere di un corpo che rinasce, che fiorisce."" -
Gli addii
Pubblicato per la prima volta nel 1954, Gli addii è uno dei più celebri e discussi romanzi di Juan Carlos Onetti, un piccolo gioiello di scrittura e suggestione, che in poche pagine racchiude una storia e insieme un invito a farne parte.«Gli scrittori lo onorano. I lettori non smettono di appassionarsi alla sua sobria eleganza. Perché Onetti è uno dei più grandi autori del Novecento» – Matteo Nucci«Gli addii – romanzo che orchestra supposizioni sulla vita altrui e sull'altrui passato – è, in poche pagine, esemplare di ciò che la letteratura è, e fa, dal mito fino alle piattaforme social» – dalla prefazione di Chiara ValerioIl protagonista è un uomo di mezza età, un tempo grande stella della pallacanestro, e ora malato di tubercolosi, che si trasferisce in un paesino di montagna per curarsi nel sanatorio locale. Si tratta del personaggio onettiano per eccellenza: un uomo dal passato sconosciuto ma glorioso, un uomo che ha perso tutto, compresa la voglia di curarsi. Il suo unico legame con il presente sono le lettere che ogni giorno riceve e passa a ritirare all'emporio. Ed è proprio il gestore dell'emporio a osservare l'arrivo dell'uomo e a interrogarsi, insieme al lettore, sul suo esilio volontario, finché l'avvicendarsi di due donne al suo fianco non stravolgerà la calma polverosa della cittadina. Accostato a capolavori quali La gelosia di Alain Robbe-Grillet e Giro di vite di Henry James, Gli addii si dipana con una prosa notturna e sapiente fra illazioni, sospetti e un colpo di scena finale. -
Volevo scrivere una poesia, invece ho fatto una torta
Una scrittrice dalla voce inconfondibile che unisce la profondità degli argomenti alla leggerezza nell'affrontarli e che, come succede con i veri classici, continua anche dopo la morte a sembrarci straordinariamente attuale.«In Grace Paley la vita, la letteratura e la politica convergono in un ingegnoso ricamo fatto di radiosità e dubbio, testimonianza ed esempio, cura e protesta, humour sovversivo e stupefacente maestria» – The NationSenza aver mai scritto un romanzo ma solo tre fondamentali raccolte di racconti, oltre a numerosi saggi e poesie, Grace Paley è considerata una delle maestre della letteratura americana del Novecento. Questo libro presenta quarantuno poesie (finora quasi tutte inedite in Italia) che l'autrice scrisse nell'ultima parte della sua vita, trascorsa perlopiù nelle campagne del Vermont, fuori dalla brulicante, chiassosa New York in cui aveva ambientato la sua opera in prosa. Ma i temi e la sensibilità rimangono gli stessi: dialoghi domestici, bambini che diventano adulti, adulti che diventano anziani, la preoccupazione per la società, il femminismo, la famiglia, l'impegno politico e il pacifismo, a cui si aggiunge il rapporto con la natura, vibrante e appassionato come ogni relazione che l'autrice intesse con il mondo. «Coraggiosa, combattiva, ironica, generosa, innamorata», così Paolo Cognetti nella sua prefazione definisce Grace Paley, una scrittrice dalla voce inconfondibile che unisce la profondità degli argomenti alla leggerezza nell'affrontarli e che, come succede con i veri classici, continua anche dopo la morte a sembrarci straordinariamente attuale. -
L' ora senz'ombra
Con una prosa diretta e cristallina che mescola humour e tenerezza a una struggente malinconia, L'ora senz'ombra è forse l'opera più compiuta di Osvaldo Soriano. Ricordi personali e riflessioni sulla scrittura trovano spazio nel racconto di un road trip trascinante, onirico e commovente, confermando l'autore argentino come uno dei più grandi della sua generazione.«Sembra incredibile, ma c'è ancora qualcuno che non ha letto Soriano» – Alessandro Baricco«Uno scrittore ""on the road"""", che viaggia e fa viaggiare: prosa secca, gran ritmo, taglio cinematografico. Di quegli scrittori che non hanno omre nel loro narrare. Sono sinceri: scrivono di ciò che sanno, scrivono quello che sono.» – Gian Luca Favetto, il Venerdì – la RepubblicaUno scrittore si mette al volante di una vecchia Ford Torino e viaggia nella provincia raccogliendo materiale per la Guida alle passioni argentine che gli è stata commissionata. Scrive ovunque e senza sosta, ma la storia che prende forma sulla pagina è sempre meno un resoconto di viaggio e sempre più l'occasione per riannodare i fili del passato e ritrovare le proprie origini: insegue con la mente il ricordo della madre Laura – che da ragazza sognava Hollywood ma finì per scappare con un droghiere di Mendoza – mentre è sulle tracce del padre Ernesto, in fuga dall'ospedale dov'era ricoverato come malato terminale. Lungo la strada incontrerà una carrellata di personaggi indimenticabili: un maniacale collezionista di sorpresine degli ovetti Kinder, un prete megalomane con due valigie piene di soldi nel bagagliaio, una vecchia prostituta che manda lettere a sé stessa, un attore di teatro alcolizzato che causerà un disastroso incendio... Alla fine lo scrittore perderà tutto (occhiali, soldi, computer, automobile, perfino il libro che sta scrivendo) ma si renderà conto di aver raccontato un'altra storia: quella che abbiamo appena finito di leggere."" -
Questo mondo non ci appartiene
Lirico e visionario, Questo mondo non ci appartiene è un'indagine sul fragile confine tra bene e male, sacro e profano, lucidità e follia.Ogni cosa è ancora lì, ma nulla parla di noi, padre. Anche le case invecchiano e dimenticano.Dopo anni, Lucas torna alla casa dei genitori per trovarla invasa da due sconosciuti: la casa appare intatta, ma tutto è cambiato, a partire dal giardino tanto amato dalla madre, ora un trionfo di pacciame e desolazione. Il ritorno segna un lungo dialogo del protagonista con il padre morto, nel disperato tentativo di rimettere insieme i pezzi di una vita ormai perduta. Che fine ha fatto Josefina, sua madre? E perché il padre ha aperto la porta a Felisberto ed Eloy, che ora sembrano essersi impossessati di ogni cosa? Di fronte al crollo dell'unico mondo che conosce, Lucas troverà conforto nel minuscolo universo degli insetti, punto d'unione fra l'uomo e la terra. -
Meridian
Meridian sente d'istinto ciò che è giusto e ciò che non può esserlo, che si tratti delle sue scelte personali o delle cose che vede accadere intorno a sé. Sa che allevare un bambino, per lei giovanissima sposa e madre, non è l'unica possibilità che offre la vita: e così sceglie lo studio, la libertà. Il college è un'oasi di bellezza e di privilegio da cui Meridian fugge, preferendo l'avventura politica, il Movimento per i diritti civili, e quella romantica, con Truman, l'uomo della sua vita. E mentre l'America conosce il sangue, con l'assassinio di Kennedy e quello di Martin Luther King, e la spinta del Movimento si esaurisce, ancora una volta Meridian sceglie di stare a fianco degli umili e dei dimenticati: indebolita nel fisico, come chi ha vissuto sul proprio corpo il trauma di ogni lotta, ma finalmente in comunione con la persona che voleva diventare, e più viva che mai. -
Componibile 62
Pubblicato per la prima volta nel 1968, Componibile 62 nasce dal seme di quel gioco del mondo che ha reso Cortázar l’immortale autore che conosciamo: nel capitolo 62 di Rayuela, l’indimenticabile Morelli – alter ego dell’autore – immaginava un libro in cui il lettore diventasse parte attiva della storia, portando la letteratura alle sue estreme conseguenze. Un libro che poi lo stesso Cortázar scrisse, un libro componibile: Componibile 62, appunto.