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Benefial
Marco Benefial (1684-1764) fu tra i più famosi artisti del suo secolo; il solo pittore romano del Settecento a essere onorato con un busto nel Pantheon. In seguito il suo nome ha subito la sorte di tutta l'arte della sua epoca ed è caduto nell'oblio. Questa monografia esamina la sua figura e la sua opera in rapporto alla cultura del Settecento romano ed europeo e ne ricostruisce la biografia sulla base dei documenti d'archivio, delle testimonianze storiche e letterarie, della storiografia artistica a lui dedicata. Ne vengono illustrati la formazione e gli esordi, le opere della maturità, i rapporti con l'Accademia romana l'attività ritrattistica. -
Bernardino Luini
Nei suoi cinquant'anni di vita (1481 o 1482-1532), Luini fu testimone di quattro guerre nello Stato di Milano, della nascita di una nuova Europa e dello scisma di Luterò; lavorò per frati, monache, congregazioni, cardinali e principi, quasi tutti impegnati a riformare la chiesa; frequentò grandi artisti, tra cui Leonardo. In questa rete di relazioni, la ""grazia"""" del suo stile non può essere attribuita ad un individuale candore, bensì a preparazione, esperienza e doti. Questo libretto intende riportare il Luini al ruolo che gli compete, quello del più grande pittore milanese nei vent'anni tra il 1512 e il 1532."" -
Ingres. Ediz. illustrata
Il volume è dedicato a Jean-Auguste Ingres (1780-1867). Considerato uno dei più grandi disegnatori di tutti i tempi, l'artista francese ha lasciato migliaia di studi preparatori, tra i quali ""Edipo e la Sfinge"""" e """"Il bagno turco"""", e un'incomparabile serie di quasi cinquecento ritratti che sono sempre stati considerati la più alta espressione del suo genio. Cresciuto come artista nel culto dell'antico e nell'ammirazione incondizionata per Raffaello, Ingres ha saputo trascendere questa prestigiosa eredità creando forme che, secondo la definizione di Baudelaire, attingono naturalmente all'Ideale. Il suo audace talento sarà fonte d'ispirazione anche per gli artisti più innovativi del XX secolo."" -
Raffaello. Da Urbino a Roma. Catalogo della mostra (Londra, 20 ottobre-16 gennaio 2005)
Questo catalogo copre il percorso artistico di Raffaello dal ducato di Urbino, dove nacque nel 1483, fino alla corte pontificia romana, dove giunse nel 1508. Quella di Raffaello è una storia di straordinaria precocità e determinazione. Ogni stadio della sua carriera fu dettato dall'energica determinazione a superare i prototipi a cui guardava, persino quelli più celebri. Raffaello fu anche il precursore di un approccio più umano ai soggetti devozionali. Le immagini dei disegni e dipinti di questo catalogo raccontano meglio di qualsiasi discorso la storia di questo straordinario viaggio. -
La pittura in Francia nel XV secolo
Lo studio della pittura francese del XV secolo negli ultimi decenni si è notevolmente arricchito permettendo di riportare alla luce molte personalità da tempo cadute nell'oblio e di ricostruire l'attività di numerosi centri artistici che costituiscono anelli essenziali della catena di scambi europei. Questo libro cerca di rintracciare tale complessa geografia artistica a partire dall'analisi dell'interazione delle corti francesi e dell'ambiente parigino ai tempi del gotico internazionale, per approfondire le modalità di diffusione dell'""ars nova"""" e la sua parziale assimilazione nel regno di Francia ai tempi di Carlo V e Luigi XI. Evidenzia infine la normalizzazione di un linguaggio propriamente francese, fondato sul modello di Jean Fouquet."" -
Ludovico Carracci
Ludovico Carracci, salutato da Carlo Cesare Malvasia nella Felsina Pittrice come il capofila incontestato della scuola bolognese, ha conosciuto un lungo purgatorio. Alcune delle sue opere sono state perfino confuse con quelle di Caravaggio e del cugino e allievo Annibale Carracci, dalla cui gloria è stato eclissato. Nel corso degli ultimi vent'anni, la ricostituzione della sua opera dipinta e grafica ha consentito di restituirgli il giusto posto nell'evoluzione della pittura moderna. La sua prima maniera, che lascia trasparire un naturalismo spontaneo al di là di un'eredità neo-manierista, cede il posto, intorno al 1590, a un linguaggio assolutamente originale, tra eleganza stilizzata ed espressionismo misurato. -
I giri del mondo. Ediz. italiana, francese e inglese
Nel 2000 Paolo Pellizzari ha avuto l'opportunità di seguire il Tour de France e ha pubblicato un libro intitolato ""La France du Tour"""" (Catleya). Con il sostegno dell'Unione Ciclistica Internazionale e di Federazioni Ciclistiche Nazionali, ha seguito per tre anni, su una motocicletta, giri ciclistici in tutto il mondo. Il volume, che raccoglie le fotografie dell'autore, è una testimonianza della straordinaria popolarità del ciclismo nel mondo."" -
Scultura italiana 1960-2004. Catalogo della mostra (Matera, giugno-settembre 2004; Milano, novembre-dicembre 2004). Ediz. italiana e inglese
Un'esposizione delle opere di dieci scultori italiani colti lungo l'evolversi del loro percorso artistico. Nicola Carrino, Pietro Coletta, Luigi Mainolfi, Eliseo Mattiacci, Hidetoshi Nagasawa, Mauro Staccioli, Giuseppe Spagnulo, Antonio Paradiso, Pino Pascali, Antonio Trotta: dieci figura chiave della scultura italiana del secondo dopoguerra, protagonisti in modi diversi di quel rinnovamento del linguaggio plastico di cui ancora oggi sono evidenti i segni. Una ""crisi della scultura"""" come forma idealizzata, """"monumento"""" in senso classico, a cui le avanguardie storiche avevano cercato di offrire le prime risposte. Il catalogo riporta le opere in mostra introdotte da un saggio di Arturo Schwarz, tra i massimi conoscitori di Duchamp e del dadaismo."" -
Ghiglia
Oscar Ghiglia (1876-1945), pittore livornese gravitante fra la sua città d'origine, Firenze e Castiglioncello, concilia la comprensione profonda della lezione pittorica di Giovanni Fattori e lo scarto fra la provincia macchiaiola e la Francia già cézanniana. Su tale alchimia si fondano le ragioni dell'odierno interesse. Sarà infatti l'apertura del pittore oltre che a Cézanne, a Van Gogh e Medardo Rosso, collezionati dall'amico Gustavo Sforni, e al sintetismo dei Nabis, a generare la presa di coscienza della propria autonomia dal linguaggio ottocentesco e toscano. Tentando in questi anni di rivivere ""sulla propria pelle"""" l'esperienza di Fattori, Ghiglia la traduce, attraverso la propria visione interiore, in linguaggio novecentesco."" -
Ligozzi. Ediz. illustrata
Jacopo Ligozzi (1547-1627) fu un disegnatore raffinato e poliedrico, molto apprezzato al suo tempo. Versato sul piano della tecnica, originale nell'invenzione e accorto nella trasposizione grafica, di un'attenzione analitica che fa sì che egli stesso si definisse più volte 'miniatore', Ligozzi concepì il disegno come un prodotto finito, di autonoma dignità rispetto alla pittura. Giunto nel 1577 alla corte di Francesco I de' Medici, Ligozzi si dedicò al disegno naturalistico, fornì invenzioni per incisioni, illustrò temi danteschi, serie di soggetti morali, dando conto con la propria opera degli esiti piò avanzati del fasto cortigiano del tardo manierismo internazionale, venato dalle inquietudini della Controriforma. -
Pierre Aubert. L'oeuvre gravé. Ediz. illustrata
Nato nel 1910 nel cantone svizzero del Giura, dopo una numerosa serie di viaggi si stabilì definitivamente in Francia nel 1962 a Romainmotier, dove mori nel 1987. Grande maestro incisore, predilesse e utilizzò per gran parte delle sue opere l'antico metodo della xilografia. Questa tecnica prevedeva di stampare su carta o tessuto il positivo di una raffigurazione precedentemente incisa su una matrice in legno. In tutta la sua attività grafica, dallo stile coerente nel corso degli anni, si riscontra una notevole forza espressiva, che scaturisce dal rigore del segno tracciato. Grande osservatore della natura e fortemente attratto dai giochi di luce, Aubert seppe creare, nelle sue incisioni in bianco e nero, sublimi effetti pittorici nonostante le difficoltà imposte dalla tecnica scelta. Egli stesso durante la sua intensa ricerca della rappresentazione chiaroscurale ebbe a dire che la luce ""è come una melodia che ammalia l'orecchio"""". I suoi paesaggi testimoniano una profonda conoscenza della natura e l'attaccamento alle montagne della sua terra, rappresentati dai pini che ricorrono immutabili nelle sue opere."" -
David. Ediz. illustrata
Insieme a quella di Nicolas Poussin e di Paul Cézanne, l'opera di Jacques-Louis David (1748-1825) rappresenta una delle tre grandi svolte nell'evoluzione dell'arte francese. Uomo dei Lumi, ma formatosi anche sugli esempi morali della letteratura antica, David ha saputo imporre un cambiamento al corso della scuola pittorica del suo tempo e simboleggia meglio di chiunque altro quella forma di ""ritorno all'ordine"""" che rappresenta il Neoclassicismo francese. L'utilizzo del disegno fu determinante in questa evoluzione. Davanti allo spettacolo delle rovine antiche, scoperte nel corso dei suoi soggiorni romani, David non smise mai di disegnare sui suoi taccuini e album, dando vita ad uno stile grafico originale, fatto di rigore e acutezza."" -
Il mondo simbolico degli amuleti egizi della collezione Jacques-Édouard Berger
Questo libro si propone di accompagnare il lettore alla scoperta dell'universo simbolico rivelato dagli amuleti dell'antico Egitto, testimoni di tutto ciò che costituisce l'originalità e la ricchezza della civiltà faraonica. Di dimensioni davvero ridotte, questi oggetti evocano tuttavia un ventaglio molto ampio di situazioni: le preoccupazioni quotidiane dei contadini del Nilo verso un ambiente che non dominano ancora perfettamente, la complessità del pantheon degli dèi e degli animali sacri, le varie sfumature del culto reale. La maggior parte degli amuleti presentati nel libro sono esposti al Musée de Design et d'Arts appliqués contemporains (MUDAC) di Losanna, dove si trova tutta la collezione di Jacques-Èdouard Berger. -
Voyages croisés. Dakar, Milano, Biella, Torino, Roma, Zingonia. Ediz. italiana, francese e inglese
Nato da un'idea di Gennaro Castellano e Reporting System in collaborazione con Huit Facettes Interaction, ""Voyages croisés"""" consiste nella creazione di uno spazio collettivo di confronto tra culture e discipline. Il volume si propone, attraverso la voce di esponenti del mondo dell'arte, della cultura, della politica africani e italiani, di fornire spunti ed elementi di riflessione sul ruolo della cultura e sulla complessità del dialogo interculturale. Attraverso queste voci sono transitati la riflessione, ma anche il senso dell'unicità dei parlanti. Attraverso queste voci """"Voyages croisés"""" ha raccolto e a sua volta rappresentato l'espressione del tempo che viviamo, e ne ha rimandato diversità, urgenze, complessità."" -
Luba. Ediz. inglese
Il ruolo delle arti visive e interpretative nella politica tradizionale; il simbolismo che presso l'etnia dei Luba assume l'immagine femminile e il motivo per cui ""il re è donna""""; l'uso degli oggetti artistici nella creazione e nella trasmissione della conoscenza storica. Questo e altri temi in questo volume che indaga il substrato delle modalità espressive visive dei Luba."" -
Toulouse, pages d'histoire. «Les Toulousains de Toulouse» ont 100 ans. Catalogo della mostra (28 avril-28 août 2006)
Un partenariato tra il comune di Tolosa e il Musée du Vieux Toulouse è all'origine di una esposizione al Convento dei Giacobini di Tolosa, volta a celebrare i 100 anni della società ""Les Toulousains de Toulouse"""" impegnata nella salvaguardia e tutela del patrimonio di Tolosa. Il risultato di questo partenariato è l'edizione di una catalogo scritto da specialisti della storia della città. Numerose opere, quadri, sculture e documenti grafici costituiscono """"pagine di storia"""", di una storia che evoca i grandi momenti vissuti dalla città con i suoi magistrati municipali, il suo parlamento, l'affare Calas, l'epoca napoleonica, i cambiamenti politici sotto la Restaurazione e la monarchia di Luglio così come sono stati vissuti a Tolosa."" -
Peng Wan TS. Peintures, dessins, écrits
Il volume raccoglie per la prima volta un insieme rappresentativo dell'intera opera del pittore cinese contemporaneo Peng Wants: la monografia è accompagnata da una serie di testi scritti da critici, sinologi, storici e storici dell'arte e sono per lo più inediti. Il libro si propone di presentare il percorso artistico del pittore attraverso l'analisi dei suoi dipinti a olio, dei disegni e delle composizioni poetiche, tradotte per la prima volta dal cinese. Peng Wants realizza, nella sua opera, una sintesi tra la cultura occidentale e quella orientale: la prima fortemente legata alla contemporaneità, l'altra ancorata alla dimensione onirica. Al centro di tutta la vasta produzione artistica si pone la questione esistenziale dell'uomo, nella quale il corpo si fa segno grafico all'interno di una spazialità pittorica che segue il filone della pittura cinese antica. -
Pende. Ediz. inglese
Le vivide maschere e le sculture dalle valenze architettoniche, che un tempo caratterizzavano molte popolazioni stanziate in Congo, sono state studiate, alla stregua di tradizioni vive e vitali, soltanto presso poche comunità, e tra queste, in particolare, i Pende. Usando il ricco materiale derivato dal lavoro svolto sul campo da numerosi ricercatori fin dagli anni Cinquanta, questo testo offre una rassegna dei contesti dinamici nei quali trovano collocazione le maschere e l'architettura dell'Africa centrale. -
Van Gogh. I capolavori. Ediz. illustrata
L'immagine che si è consolidata di Van Gogh è quella di un outsider, che ha portato a farne il prototipo del genio incompreso, dell'artista folle e intuitivo, che precorse i tempi attraverso i suoi quadri colmi di colori intensi, forti, dalle pennellate dense e pastose che caratterizzano l'opera dell'artista olandese. Il volume scritto da Belinda Thomson, una delle più note esperte di Van Gogh, prende in esame la produzione artistica del pittore dagli esordi - legati alla rappresentazione della vita popolare con i celebri ""Donne che portano sacchi di carbone"""", """"Tessitore al telaio"""" e """"I mangiatori di patate"""" - fino al trasferimento parigino con le vedute della città. Si passa attraverso gli espressivi ritratti tra i quali spicca il """"Ritratto del postino Roulin"""" e gli autoritratti, fino alle ultime opere. Le opere di Van Gogh sono conservate nei più importanti musei mondiali dal Metropolitan e MoMA di New York al Musée d'Orsay di Parigi."" -
Érik Desmazières. Imaginary places-Les lieux imaginaires d'Érik Desmazières. Catalogo della mostra (Vevey, 15 juin-9 septembre 2007). Ediz. inglese e francese
Nato nel 1948, Érik Desmazières può essere considerato il vanto dell'incisione francese contemporanea. Questo volume permette di far scoprire al pubblico il suo universo assolutamente straordinario - misterioso ed estetico - di paesaggi panoramici urbani, vedute di giardini, fantasie grottesche nella tradizione dei grandi maestri come Piranesi, Gaillot, Bosch o Goya e di ripercorrere la precedente produzione dell'artista, creata negli anni 1970 e 1980.