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La scoperta della città antica. Esperienza e conoscenza del centro storico nell'Europa del Novecento
Illustrata nella sua diversità e raccontata attraverso storie altrettanto differenti (tanto cronologicamente quanto geograficamente), la città storica è l'indiscussa protagonista di questo libro. Il volume, infatti, affrontando la complessa vicenda dell'affermarsi della nozione di ""centro storico"""" nella cultura urbana italiana ed europea a partire dagli ultimi anni dell'Ottocento, cerca di delineare le fasi alterne che hanno caratterizzato la consapevolezza culturale e il riconoscimento dei valori storico-artistici della città, delle istanze di rappresentatività delle sue stratificate topografie, del mutevole legame tra centro e periferia, crescita e salvaguardia, tradizione e reinvenzione. L'analisi spazia dalla Como anteguerra di Giuseppe Terragni ai casi canonici della Urbino di Giancarlo De Carlo e della Bologna di Pierluigi Cervellati; dalla Torino del centenario dell'Unità alla Napoli dall'inafferrabile centro storico; fino ad alcuni paradigmatici esempi europei, come il Barrio Gòtico di Barcellona, il piano urbanistico di Reims del 1920, le Halles di Parigi, il Chiado di Lisbona (negli interventi di Alvaro Siza), la Berlino degli anni Ottanta e la Francoforte del secondo dopoguerra. Al lavoro storico si aggiunge infine una considerazione sulla politica globale di tutela svolta dall'Unesco negli ultimi quarant'anni."" -
Rigenerare Tor Bella Monaca
Nell'ambito della questione della rigenerazione urbana ed edilizia, che vede impegnati tutti i Paesi europei, il rinnovamento dei quartieri di edilizia residenziale pubblica realizzati tra il dopoguerra e gli anni '80 costituisce un campo di studio e d'intervento indispensabile per affrontare la questione più generale del miglioramento della qualità delle aree periferiche e delle condizioni di vita degli abitanti. Con l'obiettivo di contribuire alla diffusione di questo tipo di interventi anche in Italia, un gruppo di docenti, ricercatori, dottori di ricerca e dottorandi di sei università italiane, propone la sperimentazione di metodi e strategie per rigenerare gli insediamenti di edilizia residenziale pubblica attraverso un caso-studio: il quartiere Tor Bella Monaca a Roma. Un quartiere di particolare interesse per la sua storia, la collocazione urbana, le preesistenze archeologiche, il valore del contesto paesaggistico e ambientale, ma anche per la qualità dei collegamenti pubblici con il tessuto urbano circostante. Partendo dalle criticità presenti nell'area, il gruppo di ricerca ha individuato linee guida e ipotesi progettuali in grado di valorizzare e mettere a sistema le potenzialità del quartiere e di trasformarlo in un'importante risorsa per la città di Roma. -
La linea del fuoco. Scritti, disegni, macchine
Daniel Libeskind è molto noto per l'intensa attività professionale degli ultimi anni, quelli seguiti al completamento del suo opus magnum, il Museo ebraico di Berlino. Il primo abbozzo del celebre progetto ha il titolo provvisorio di Linea del fuoco, in riferimento all'origine dell'architettura narrata nel mito vitruviano, e questa antologia intende restituire il lato nascosto, più intimo e inedito del lavoro di Libeskind. La sua formazione è avvenuta anche grazie alle esperienze musicali avute fin dalla più giovane età, al dialogo a distanza con filosofi di prima grandezza, quali Jacques Derrida, e soprattutto all'arte del disegno, verso la quale la cultura architettonica manifesta oggi un'imprevista rinascita di interesse. Le virtuosistiche serie di disegni ""Micromegas"""" (1979), """"Anatomia della melanconia"""" (1981), """"Chamber Works"""" (1983), """"Theatrum Mundi"""" (1985), """"Sonnets in Babylon"""" (2011), per lo più inedite, sono infatti inseparabili dalla riflessione sui grandi temi che riverberano nella sua architettura: la memoria, lo spazio e il suo negativo, il vuoto, sono il fuoco concettuale di questi scritti rapsodici. Introduzione di Lev Libeskind. Con un testo di Aldo Rossi."" -
Piccola storia delle eresie
Il libro racconta vita e dottrina, usi e costumi di gruppi eretici più o meno noti, dal primo secolo dopo Cristo fino al grande scisma del 1054; una piccola storia delle eresie, che accoglie senza raddrizzarle le faziosità e le falsificazioni dei vincitori del conflitto, i padri della storiografia ecclesiastica. Un panorama incredibilmente variegato e bizzarro, che comprende sette eretiche che si considerano immortali, oppure angeli discesi dal cielo; che venerano Caino e tutti i dannati dell'Antico Testamento, che pregano senza sosta il Dio che li ha messi al mondo, che girano sempre scalzi, che fanno il voto del silenzio perpetuo, che praticano l'autocastrazione, o si abbandonano a orge rituali, che accettano la Trinità, oppure credono in una Santa Quaternità; che adorano Maria offrendole pane biscottato, o mettono in dubbio la sua verginità... Tutti - chi più chi meno - hanno dato il loro contributo prezioso alla formazione sul versante opposto dell'ortodossia. -
Paesaggi metropolitani. Teorie, modelli, percorsi
La città è oggi al centro di un ampio dibattito che coinvolge diverse competenze disciplinari. Pensato sia come strumento di sintesi e ricostruzione, sia come apertura di nuovi possibili percorsi di ricerca, questo volume discute rilevanti aspetti dell'analisi della dimensione urbana nella prospettiva sociologica, semiotica e linguistica. Alla base del percorso a più voci così delineato si pone la nozione di paesaggio urbano inteso come forma fluida, irregolare, mutevole e plurale di organizzazione dello spazio umano. La città è infatti il prodotto di una molteplicità di modi di osservare, immaginare e pensare lo spazio ma anche di abitarlo. Di tutto questo si intende dare conto attraverso segmenti di indagine funzionali alla messa a fuoco dei diversi livelli di analisi oggi chiamati in causa nella riflessione sulla città come luogo di esperienza. -
Il sogno della forma. Un'idea tedesca nel Novecento di Gottfried Benn
Si racconta qui la storia di un'idea tedesca nel Novecento: l'idea di forma una forma non già sotto il giogo della staticità caratteristica della sua versione classica e latina, bensì una forma in perenne vicissitudine. Il libro nasce con un intento polemico contro un pregiudizio consolidato nella cultura del Novecento, e ancora in auge nel dibattito contemporaneo. A che prò, si diceva già nello scorso secolo, rimpiangere totalità ideali, quando sia l'io sia il suo pensiero hanno perduto contorni definiti, e la vita, come scriveva Theodor W. Adorno in una lettera a Thomas Mann, si è rivelata ""aperta e frammentaria""""? Eppure mai come nel Novecento la forma ha dimostrato il proprio potere di resistenza critica. Così, nei versi di Benn, essa diventa il medium di una polemica contro il destino dell'arte nel tempo della tecnica nonché contro la cultura del divenire storico e la sua bancarotta nella Germania nazista. Per ricostruire una simile contesa, combattuta con l'arma della forma, le riflessioni qui raccolte si confrontano con scritti e opere di altri protagonisti di quell'epoca, da Paul Hindemith a Oskar Schlemmer, che con Benn, o diversamente da Benn, pensarono il gesto artistico come gesto della forma. """"Qui sono uno dell'altro ieri, o forse un rinnegato, perché dipingo come un 'classicista'"""", confessava Schlemmer all'amico pittore Otto Meyer-Amden in una lettera inviata dal Bauhaus nel dicembre 1925."" -
Erasmus effect. Architetti italiani all'estero
3GATTI/Architecture and Vision/Atelier D/Atelier Manferdini/AWP, Alessandra Cianchetta/B+C/Barozzi / Veiga/Pietro Belluschi/Francesco Benelli/Lina Bo Bardi/Shumi Bose, Roberta Marcaccio/Cannatà & Fernandes/Pippo Ciorra/Meredith Clausen/Michele Colucci/CORREIA / RAGAZZI/CRISTÓBAL + MONACO/Claudia Cucchiarato/Domitilla Dardi/Delugan Meissl/Olivia De Oliveira, Claudia Zollinger/Djuric-Tardio/DOSarchitects/Durisch + Nolli Architetti/ecoLogicStudio/Peter Eisenman, Guido Zuliani/EMBT Enric Miralles - Benedetta Tagliabue/Exposure/External Reference/Fil Rouge/fondaRIUS/Silvia Forlati/Fusina6/GA Architecture/Pedro Gadanho/Vittorio Garatti/Romaldo Giurgola/gravalosdimonte/Hans Ibelings/KOKAISTUDIOS/KUEHN MALVEZZI/LAN/Leap/John A. Loomis/LOOP/LOT-EK/MAB Marotta Basile/Duccio Malagamba/Marpillero Pollak/mOa mario Occhiuto/MORQ*/NABITO/Sergio Nava/nbAA Nadir Bonaccorso/Caterina Padoa Schioppa/Paratelier/Paritzki Liani/Renzo Piano, Piano & Rogers/PiSaA/Stefano Rabolli Pansera/Carlo Ratti/Raymond Terry Schnadelbach/Paolo Soleri/Federica Soletta/Simone Solinas/Studio Fuksas/RAMOPRIMO/Elisabetta Terragni + metaLAB + XYcomm/Ternullomelo/Paolo Tombesi/XCOOP. -
Erasmus effect. Italian architets abroad. Ediz. illustrata
3GATTI/Architecture and Vision/Atelier D/Atelier Manferdini/AWP, Alessandra Cianchetta/B+C/Barozzi / Veiga/Pietro Belluschi/Francesco Benelli/Lina Bo Bardi/Shumi Bose, Roberta Marcaccio/Cannatà & Fernandes/Pippo Ciorra/Meredith Clausen/Michele Colucci/CORREIA / RAGAZZI/CRISTÓBAL + MONACO/Claudia Cucchiarato/Domitilla Dardi/Delugan Meissl/Olivia De Oliveira, Claudia Zollinger/Djuric-Tardio/DOSarchitects/Durisch + Nolli Architetti/ecoLogicStudio/Peter Eisenman, Guido Zuliani/EMBT Enric Miralles - Benedetta Tagliabue/Exposure/External Reference/Fil Rouge/fondaRIUS/Silvia Forlati/Fusina6/GA Architecture/Pedro Gadanho/Vittorio Garatti/Romaldo Giurgola/gravalosdimonte/Hans Ibelings/KOKAISTUDIOS/KUEHN MALVEZZI/LAN/Leap/John A. Loomis/LOOP/LOT-EK/MAB Marotta Basile/Duccio Malagamba/Marpillero Pollak/mOa mario Occhiuto/MORQ*/NABITO/Sergio Nava/nbAA Nadir Bonaccorso/Caterina Padoa Schioppa/Paratelier/Paritzki Liani/Renzo Piano, Piano & Rogers/PiSaA/Stefano Rabolli Pansera/Carlo Ratti/Raymond Terry Schnadelbach/Paolo Soleri/Federica Soletta/Simone Solinas/Studio Fuksas/RAMOPRIMO/Elisabetta Terragni + metaLAB + XYcomm/Ternullomelo/Paolo Tombesi/XCOOP. -
Cuore di stella
L'inettitudine è una condizione da cui ci si può divincolare? Milo e Rodolfo, inetti professionisti, hanno smesso di cercare una risposta, ma finiscono comunque per inciamparci sopra. Goffamente. La loro cocciuta indolenza viene scossa da un ricatto accademico e da una missione impossibile: si ritroveranno infatti nel cuore della Bassa friulana, seguendo il filo di un misterioso manoscritto attribuito a Pirandello. E sarà il caso, più che l'istinto, a metterli sulla pista di un vecchio episodio di cronaca nera, trasformandoli rapidamente in maldestri detective. Un ironico giallo di provincia che tocca le sponde di Rivignano e Teor. Un blues fluviale che si snoda, fra storia e segreti, fra leggenda e tradizione, lungo il corso dello Stella, alla scoperta di una terra bellissima dove ""le osterie sono osterie"""" e """"i bar hanno la sobria e scura eleganza del legno""""."" -
Città pensanti. Creatività, mobilità, qualità urbana
Da molti anni va crescendo in urbanistica una linea di ricerca che ha come obiettivo una migliore efficienza delle prestazioni offerte dai servizi urbani. Etichette divenute tanto ricorrenti quanto vaghe come ""sostenibilità"""" o """"smart city"""" vengono attribuite ai più svariati esperimenti, studi o progetti, spesso senza fornire delle verifiche puntuali. Questo libro si propone di offrire un'analisi comparata di alcuni progetti, realizzati o meno, in diverse grandi città europee, da Firenze a Karlsruhe, da Strasburgo a Barcellona, dialogando nell'ultima parte con alcune importanti figure di riferimento, spesso anche critiche, come Andrea Branzi e Gilles Clément, sull'applicazione della tecnologia alla città con il semplice fine di migliorarne la qualità della vita. Un sogno ormai antico, accarezzato per primo da alcuni pionieri bostoniani, che in fondo è un tentativo di razionalizzazione delle risorse e della mobilità. Tale ricerca di città pensanti è dunque l'ultima manifestazione di quel comportamento creativo che, per Emilio Garroni, da sempre svolge un ruolo essenziale nel modo in cui la nostra specie si adatta all'ambiente, urbano e no."" -
Un pasto caldo e un buco per la notte
Tom è un vagabondo in cerca di un buco per dormire e di qualcosa da mettere sotto i denti nell'America della Grande Depressione. Una vita in fuga perenne, ridotta al minimo, e senza speranza. Il protagonista è però un barbone che ha studiato, e la sua istruzione contrasta col mondo che si trova a frequentare nei suoi vagabondaggi tra le panchine dei parchi, i dormitori pubblici, le prostitute, i poliziotti, e gli altri vagabondi come lui. Per questo gli va sempre piuttosto male, e ogni sua piccola avventura finisce sempre per avere un esito tragicomico. Scritto nel 1933, il libro è originato da un'esperienza di vita dell'autore che nel 1929, dopo aver lasciato l'università, si mette a vagabondare per cinque anni, vivendo per strada e viaggiando sui treni merci. Questo suo unico romanzo è da molti considerato, per lo stile e il genere di umanità che lo popola, l'antesignano di quella linea narrativa americana che giunge fino ad autori come John Fante e Charles Bukowski. -
Il cimitero ebraico in Italia. Storia e architettura di uno spazio identitario
Il volume è frutto di un'accurata indagine dei luoghi di sepoltura ebraici dal punto di vista della storia dell'architettura e delle città. Dagli ""orti"""" o """"campacci"""" medioevali e rinascimentali fino alle sezioni israelitiche nei moderni cimiteri ottocenteschi, la regolamentazione di questi spazi è stata spesso l'occasione per ridefinire i rapporti fra la comunità e questa antica minoranza, fra tentativi di assimilazione e antigiudaismo, andando ben al di là degli aspetti pratici del problema. Passando in rassegna i cimiteri israelitici di Trieste, Roma, Milano, Torino, Firenze, Livorno, Venezia fino a quelli di comunità più piccole ma non meno significative come Bologna, Ferrara, Modena, Ancona o Napoli, ci si accorge che lo studio di queste architetture simboliche e dei luoghi destinati al ricordo svela il loro valore altamente metaforico: lo studio di queste speciali """"città dei morti"""" è in grado di restituirci un affascinante intreccio di storie e memorie che è parte integrante e inscindibile della storia d'Italia."" -
Filosofia del paesaggio
Cento anni fa Georg Simmel intitolava ""Filosofia del paesaggio"""" un suo saggio famoso. Oggi, però, il discorso sul paesaggio sembra migrato verso altre discipline, come l'architettura o l'ecologia. Questo libro vuole riaffermare che il paesaggio è un oggetto precipuo della riflessione filosofica, perché non può essere compreso e salvaguardato se ci si rifiuta di prendere in considerazione la sua dimensione estetica. Si tratta dunque di ripercorrere la ricca riflessione filosofica sul paesaggio che si è sviluppata nel corso del Novecento, e di qui muovere a comprendere le sfide che pone la situazione del nostro tempo: il rapporto tra paesaggio e arte, in particolare quello con il cinema e con l'arte ambientale; il confronto critico con l'estetica ambientale e i suoi tentativi di dissolvere il paesaggio nell'ambiente; i diversi orientamenti dell'estetica e dell'ecologia. Ma si tratta anche di capire quale idea del paesaggio stia dietro gli interventi che su di esso si attuano, e in particolare quali concezioni fondano le politiche di tutela e riqualificazione, nella convinzione che il modo in cui ci rappresentiamo il paesaggio risulta decisivo per il modo in cui lo abitiamo."" -
Gualtieri di San Lazzaro. Scritti e incontri di un editore d'arte a Parigi
Editore e scrittore d'arte, Gualtieri di San Lazzaro (Catania 1904-Parigi 1974) ha vissuto da testimone diretto la stagione più vivace dell'avanguardia artistica parigina, a cui ha dato, per un cinquantennio, il suo contributo attraverso l'editoria d'arte di pregio. Le edizioni ""Chroniques du Jour"""" e la rivista di lusso """"XXe Siècle"""", da lui fondata nel 1938, ebbero un'incidenza non trascurabile sulla diffusione dell'arte francese e italiana, facendo del loro direttore una decisiva figura cerniera negli scambi fra i due versanti delle Alpi. Alle opere d'arte, scrisse, preferì collezionare l'amicizia degli artisti, divenendo sodale, se non intimo, di Picasso, Matisse, Chagall, Fontana e Capogrossi. Tutto questo trovava nella letteratura uno sbocco naturale: scrittore fine e acuto osservatore dei costumi, la sua attività letteraria restituisce una vivace testimonianza di quando, come recita il suo libro più famoso, """"Parigi era viva"""". Questo libro traccia la biografia intellettuale di San Lazzaro, restituendo la sinopia della fitta rete di rapporti intessuta con le sue due patrie (di nascita e d'adozione) che, disse, considerava due province della stessa nazione."" -
Vita dell'arte. Risonanze dell'estetica di Hegel
Ripetutamente si è considerato Hegel il profeta di un'apocalisse culturale, il filosofo visionario che ha vaticinato una morte dell'arte che nel Novecento si sarebbe manifestata in tutta la sua drammaticità. Ma l'eredità che la filosofia dell'arte hegeliana ha consegnato al nostro tempo è veramente un'eredità luttuosa? Alcuni tra i più autorevoli interpreti di Hegel, da Dieter Henrich a Annemarie Gethmann-Siefert, da Erzsébet Rózsa a Klaus Vieweg si confrontano con questo interrogativo mostrando le suggestioni ancora vive nella filosofia dell'arte sviluppata da Hegel. Da questo confronto con lo Hegel berlinese si aprono molteplici interstizi che garantiscono all'arte nuova vita, nonostante la frammentazione e la parzializzazione che la investe nel moderno. Quando l'arte si svincola dal legame simbiotico con la religione e si secolarizza rimane infatti come elemento imperituro l'umano, quel nuovo sacro che l'arte moderna celebra nelle sue opere, spesso dissonanti. E seppure la più elevata destinazione dell'arte è ormai passata, essa continua ad essere Bildung, continua cioè a formare la coscienza umana attraverso la profonda capacità di rispecchiamento che offre agli uomini. -
Giulio Paolini. Essere o non essere. Ediz. italiana e inglese
Il volume documenta le due mostre dedicate a Giulio Paolini e realizzate tra il 2013 e il 2014 al museo MACRO di Roma e alla Whitechapel Gallery di Londra. Le due esposizioni, curate da Bartolomeo Pietromarchi e Daniel F. Herrmann, presentano opere che vanno dal 1965 al 2013, tra cui un nuovo lavoro ideato appositamente per l'occasione. Con 23 opere, catalogate in schede realizzate da Maddalena Disch, e con i contributi critici dei curatori, di Gabriele Guercio, Barry Schwabsky, Ilaria Bernardi e dello stesso Paolini, il catalogo rappresenta un punto di riferimento nella riflessione attorno alla poetica dall'artista. -
Renato Mambor. Atto unico. Ediz. illustrata
Renato Mambor (Roma, 1936) - tra i protagonisti, negli anni Sessanta, della Scuola di Piazza del Popolo - si distingue per una ricerca iconica e oggettuale che tende a scardinare codici linguistici precostituiti. La sua opera si pone al confine tra varie forme espressive e, attraverso la sperimentazione di linguaggi diversi e l'abbandono dell'oggetto pittorico in sé, si apre sempre ad un rapporto metalinguistico tra parole, immagini, cose e persone, creando un cortocircuito vitale tra oggetto e soggetto. Il volume documenta le oltre quaranta opere esposte nella mostra allestita al museo MACRO di Roma e rappresenta la prima esaustiva ricerca sulla produzione dell'artista legata al mondo del teatro, proponendosi come una monografia imprescindibile per conoscere il lavoro di questo maestro del Novecento. Con testi di: Lorenzo Mango, Anna Borriello, Benedetta Carpi De Resmini e una testimonianza dell'artista. -
Le galline pensierose
Un libro dove le galline pensano, parlano, progettano e si danno da fare, sempre ad imitazione e in concorrenza con gli esseri umani, moltiplicandone la comica stupidità e il sempre fallimentare anelito filosofico. Sono 146 brevissime storielle, più 9 inedite composte da Malerba nel 2008 da aggiungere alla precedente edizione Mondadori 1994 (la prima è Einaudi 1980). Italo Calvino ha scritto che queste storielle sulle galline stanno tra il leggero umorismo del nonsense e la vertigine metafisica degli apologhi zen. -
La valle di ladri
Questo romanzo racconta le avventure del protagonista in un mondo chiamato Bassomondo, dove la popolazione è tutta di ladri, truffatori, teppisti, bugiardi, parolai, perdigiorno, falsari, adescatrici, pedofili... Lontano, da un lontano altipiano, c'è qualcuno che osserva lo spettacolo comico e scarsamente sensato dell'umanità, irrimediabilmente stolta e fallimentare. E tutto finisce in un modo che non ci si aspetta. Il libro, che ha avuto il titolo di ""Cirenaica"""" (Einaudi 1999), viene ora riportato al suo titolo originario, ed è rivisto e corretto dall'autore."" -
Annarella benemerita soubrette. CCCP fedeli alla linea
«Lasciami qui / lasciami stare / lasciami così / non dire / una parola / che non sia / d’amore / per me / per la mia vita / che è / tutto quello / che io ho / tutto quello / che io ho / e / non è ancora finita». Questa canzone, registrata nell’aprile del 1990, anno della fine del gruppo, ha preso con unanime accordo il titolo di Annarella quale risarcimento amoroso nel periodo in cui i CCCP si stavano sciogliendo. Era il loro momento culmine, e questa, ascoltata (e letta oggi), è probabilmente una delle più belle canzoni del gruppo.Porta il nome della Benemerita Soubrette, non a caso. L’elemento femminile è la radice prima di quei versi e di quella canzone: sincopata nelle parole, dolce nella musica. Sussurrata e gridata. Un grido rivolto all’interno che diventa armonia nello spazio esterno. La fine era vicina. La fine ha il nome di Annarella, bambola sexy e madre dolorosa, soubrette e icona santa. Il più e il meno, l’alto e insieme il basso, dei CCCP.Scorrendo le immagini di questo libro si vede una ragazza che si presenta come ballerina di flamenco, poi con il tutù della danzatrice classica, quindi come una signora con il cappellino. È sempre lei, e non è mai lei. Si veste e traveste: balla, canta, si dimena, sta ferma. Appare sotto le spoglie della paesana, della mondina emiliana, poi è una star, un poco dark. La bellezza è difficile da portare, e Annarella la maltratta e insieme l’accentua. Vuole essere una diva ma anche una ragazza normale.Il travestimento è la sua forma. Sul palco copre con abiti inattesi il suo corpo seducente. È vestita anche quando propone momenti di nudità. È l’emblema del travestitismo della banda musicale, ne è l’elemento più serio e insieme più umoristico, potenzia l’intero impianto visivo del gruppo, lo pone sotto gli occhi di tutti ricreando un piccola ma perfetto Carnevale della Storia.Il volume di grande formato si compone di 290 immagini inedite (a colori e in bianco e nero) che documentano secondo una scansione tematica (Emilia, Europa, Islam, Asia, Sentimenti, Luigi Ghirri) i concerti, le performance, i passaggi televisivi, i servizi fotografici per le case discografiche e altre varie esibizioni nel corso degli anni di vita del gruppo.Tra i fotografi coinvolti primo fra tutti ricordiamo Luigi Ghirri, poi tra gli altri Federico Brandani, Vittorio Catti, Toni Contiero, Diego Cuoghi, Giovanni Lindo Ferretti, Gianni Ingrosso, Roberto Rocchi, Roberto Serra, Rossana Tagliati, Benedetto Valdesalici-Claudio Oleari. Gli scritti sono di Marco Belpoliti,Annarella Giudici, Giovanni Lindo Ferretti, Benedetto Valdesalici, Rossana Tagliati.