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La strega e la pioggia
"La strega e la pioggia"""" provocò in Lituania uno scandalo nazionale a causa dei temi trattati, ovvero tre storie d'amore parallele raccontate da tre donne: una contemporanea, una strega medievale e Maria Maddalena. Il romanzo fu condannato dalle autorità cattoliche (evidentemente per il fatto che le storie d'amore coinvolgevano religiosi), fu censurato, tolto dalle librerie e relegato nei negozi di prodotti erotici, il che ovviamente ne moltiplicò le vendite e ne favorì le traduzioni." -
Il caso Chessman. Per un metodo senza pena di morte
Da ragazzo, nel 1960, Sergio ""Teddy"""" Di Tonno organizzò uno sciopero studentesco per favorire la grazia del condannato a morte Caryl Chessman e il 2 maggio dello stesso anno, da una piccola radio a transistor apprese la fine di colui che all'epoca fu definito, forse frettolosamente, """"il bandito della luce rossa"""". Nonostante in precedenti pubblicazioni l'autore abbia già esposto il problema della pena di morte, ha voluto qui dedicarsi ad un impegno definitivo: affrontare la vicenda e la vita di Chessman con ampie, precise e dettagliate documentazioni suffragate da approfondite testimonianze. Il risultato? Un libro di grande interesse che pone al centro l'essere umano e che s'interroga sulla civiltà raggiunta dai Paesi più progrediti che applicano ancora la pena capitale. È il racconto del caso di un condannato alla camera a gas, ma soprattutto della crudeltà e della cinica risolutezza di un apparato che ha fatto un cieco uso della giustizia. Questo lavoro prova che la pena di morte sia in contraddizione con una società civile e moderna."" -
Il respiro incatenato
La poesia di Maria Luisa Lamanna dipinge un mondo in cui la contemplazione delle bellezze della vita, sentite profondamente, con l'anima e con il corpo, convive con una onesta ed implacabile osservazione dei guasti dell'esistenza, delle fratture, delle ferite dell'amore, delle crepe nella luce. I versi ci consegnano uno sguardo capace di cogliere nello stesso istante, nella stessa inquadratura (non a caso l'autrice è anche fotografa), luci ed ombre, non artificialmente bilanciate ma osservate nella profondità del loro naturale mostrarsi e nella loro simbiosi dolorosa. -
Quando giunse a termine la gentilezza... Ediz. multilingue
Tredici poesie dedicate ai grandi eventi bellici e politici della storia più recente, per un canto contro tutte le guerre che dall'originale lingua farsi l'autore ha tradotto in italiano: siano i testi dedicati a Sarajevo o all'Afghanistan, al Cile o a Timor Est, è la sofferenza del popolo dei deboli a trovare una voce che la racconti. Non a caso, la dedica del libro è: ""A tutti coloro che in qualsiasi modo hanno lottato, lottano e lotteranno per la difesa della pace, della libertà e della giustizia""""."" -
Origini e sviluppo dell'aforisma poetico nel Novecento italiano
L'aforisma poetico sembra una contraddizione. Invece è una delle forme più creative della letteratura contemporanea. L'aforisma può dunque essere in versi? E una poesia può essere un aforisma? La celebre poesia di Ungaretti ""Si sta come / d'autunno / sugli alberi / le foglie"""" è una poesia o un aforisma? una poesia aforistica? un aforisma poetico? E """"La morte, si sconta, vivendo""""? A queste e ad altre domande cerca di dare risposta Stefano Elefanti in questo documentato e meditato volume. La ricerca di Elefanti è rigorosa e creativa; cerca di fare chiarezza in un ambito letterario poco studiato e molto fertile, per il quale propone nuove prospettive critiche, mettendo in luce sia i fruttuosi aspetti teorici del problema sia le molte e differenti pratiche di aforismi (e, nello specifico, di aforismi poetici)."" -
Res balticae 2013. Ediz. italiana, inglese, francese e tedesca. Vol. 13
Contributi di Daniel Petit, Adriano Cerri, Pietro U. Dini, Letas Palmaitis, Lea Sawicki, William R. Schmalstieg, Francesco Zamblera, Francesco Parasole, Piero Bugiani. -
In tempo a casa del diavolo
Agli appassionati di letture diremo subito che Diane conobbe bene la casa del diavolo. Ella l'aveva frequentata assiduamente in gioventù; taluni la considerano ancora oggi fra le più belle costruzioni del quartiere, al 14 di rue La Fontaine. Eretta tra il 1895 e il 1898 era stata voluta dal grande Hector Guimard, nel nobile stile Art Nouveau. Castel Béranger, la casa del diavolo, rese allora all'architetto molta celebrità. Eppure in tanti non compresero inizialmente il valore dell'edificio, le sue peculiarità, l'espressione nuova, certo; e da ciò il soprannome legato a quel disappunto, connesso al maligno: Béranger, da cui appunto ""dérangé"""", in disordine, diroccato; o addirittura, quindi, maledetto. Una casa diabolica."" -
Né partito né marito. I fatti del 7 marzo 1978 e il movimento femminista genovese degli anni Settanta
Questo libro si muove tra diversi registri e generi espressivi: narrativa, rassegna e analisi si alternano e talvolta si intrecciano, in una meticolosa ricostruzione della storia del femminismo a Genova. Opera meritoria in un campo in cui le lacune sono molto forti e la storia su scala nazionale e internazionale incontra l'ostacolo insormontabile di una scarsa attenzione alla storia locale, mentre, dal punto di vista interno al femminismo, proprio la dimensione locale e addirittura microstorica è assolutamente cruciale per costruire una storia adeguata del movimento e dei suoi contributi pratici e teorici. Il libro ha un valore che va di là dell'ambito del femminismo genovese, e contribuisce alla storia del femminismo nel suo complesso. -
Se cade la notte
Per circa trent'anni, John Taylor si è tuffato come critico nei torrenti della moderna poesia europea; vale a dire, nelle singole letterature nazionali che, inoltre, hanno accettato come affini alcune delle migliori voci poetiche americane, come quelle di Walt Whitman, Ezra Pound, T.S. Eliot, o Wallace Stevens. John Taylor è decisamente a suo agio nella ricca vita acquatica di questi fiumi europei: in effetti, è uno dei conoscitori meglio informati del panorama della poesia continentale, con tutte le sue vivaci diversità. Qui però Taylor presenta invece sue prose poetiche, che raccontano della prima fanciullezza nel Midwest americano, ma che comunque, nelle loro tecniche stilistiche e simboliche profondità, riflettono sottilmente certi generi di poetica europea. -
Vedute. Poesie 1917-1923
La poesia di Fundoianu non si riduce a essere una semplice veduta, pastello, scorcio di un paesaggio descrittivo realisticamente riconoscibile o oggettivamente identificabile. I suoi poemi sono aperti allo scambio, disposti ad accogliere l'alterità più inquietante di cui sono profondamente intrisi. Anche quando accennano alla noia profonda e alla crudeltà della malinconia ""moldava"""", queste poesie non corrono il rischio di chiudersi in sé stesse, perché il loro """"soggetto"""" è fatto di immagini e di parola, e soprattutto perché questo """"soggetto"""" parla quando vede, e risponde anche quando resta in silenzio. Il """"soggetto"""" di """"Vedute"""" testimonia l'essere vedente, in cui si vede e si ascolta anche quando la struttura del mondo appare sorda e muta di fronte al reale desertico del disastro."" -
Uva di Cipro. Antologia della giovane poesia greco-cipriota
Nel presente florilegio gli autori nati tra il 1960 e il 1980 trovano posto in tre diversi gruppi generazionali: i più anziani costituiscono le ultime propaggini della generazione dell'80 (praticamente Galasis e Frangos e, cum grano salis, Kalosois e Papadòpulos), segue il nucleo centrale dei poeti propriamente del '90 (Loisidis, Theristì, Christodulidis, Ioannidis, Stavridis, Nikolaìdis, Jeorgallidis, Kefàla, Grigorìu, Kuzalis, Panaghì, Kiriàku, Papavassilìu, Reussis, Filussi) e concludono il panorama i più giovani rappresentanti di questa generazione (Avraamidu, Jeorghìu, Thomà, Panajòtu, Siakallì) - nati negli anni 1978-1980 con le prime pubblicazioni poetiche attuate dal 1998 in poi, in sostanza tutte nell'iniziale decennio del 2000. -
Il ventre della regina
Il protagonista di questo romanzo, un educatore psichiatrico, vive una vita nella quale sono fittamente intrecciati mascheramenti, giochi di ruolo e fantasie spesso erotiche (il ventre della regina è proprio l'accogliente grembo di una psichiatra). Con un linguaggio rutilante, ironico e ricco di sorprese l'autore ci consegna una storia cupa, dolorosa. Impossibile infatti seguire senza partecipazione il percorso della psiche del protagonista mentre si addentra in un viaggio senza ritorno, nel quale lacerti di quotidianità appaiono e scompaiono lasciando a loro volta tracce pesanti (il figlio rifiutato, la morte della madre anaffettiva, il rapporto con i colleghi spesso incompetenti o cinici) e annullando il confine tra realtà e allucinazione. -
Varianti di stupro
Questi testi sono legati dalla comune tematica della violenza. Il titolo collettivo proposto usa la parola forte ""stupro"""" in quanto carica di valenze storiche e sociali, ma è qui da intendersi nell'accezione ampia di violenza fisica e psicologica nei confronti di chiunque. Abbiamo scelto di mettere in scena vittime femminili perché indubbiamente la storia, le culture e l'indifferenza hanno consegnato soprattutto alle donne questo triste destino. Tuttavia l'analfabetismo emotivo che caratterizza la nostra epoca porta tutti noi a confondere, ancora, l'amore con il possesso, la riservatezza con la pavidità, la tradizione con la sopraffazione, la pazienza con la legittimazione della violenza. La violenza è infatti una ininterrotta catena che trova alimento e giustificazione in sé, e si irradia investendo ogni aspetto dell'esistenza umana. La letteratura e il teatro possono tentare di far riflettere non tanto sui singoli casi quanto sulle matrici profonde, sui tipi di op pressione, sui conflitti che generano altri conflitti, sulla storia che si ripete nelle gesta memorabili come nelle miserie e negli orrori della più sommersa quotidianità."" -
Io sono di piume e di carne
Fermare il mondo significa vederlo, capirlo, conoscerlo. Le descrizioni della vita come negazioni del non essere, contenute nelle liriche d'amore, nelle poesie riflessive, si concentrano attorno a ogni inezia - lo scaffale dei libri, il letto, una lampada, un mazzo di fiori. Troviamo congiunti l'atteggiamento possessivo e quello contemplativo, una consapevolezza fortemente marcata della propria corporeità e l'ascolto in se stessa. È la definizione del soggetto che è stato chiamato Halina Poswiatowska. Un'osservazione fredda, distaccata, a volte con tenerezza, ma senza eccessiva emozione. Halina Poswiatowska - creatura corporea, a volte vegetale, verde stelo, foglia, ripresa mentre si accoccola, mentre si tinge le unghie o aspetta un bacio. È lei che osserva il lavoro del proprio cuore, che guarda i piedi oziosi immersi ""fino alle caviglie nella filosofia""""."" -
Un' idea senza fine. Così nacque la Croce Rossa: il Risorgimento italiano e oggi
Dalle sue idee ispiratorie ai giorni nostri, la Croce Rossa viene celebrata, avendo raggiunto l'importante traguardo dei 150 anni di attività. Il libro illustra le figure di Ferdinando Palasciano, medico di Capua che prestò servizio nell'esercito borbonico, che per primo enunciò il principio della Neutralità applicato agli individui, e poi quella del ginevrino Jean Henry Dunant, che da civile si adoperò nella sanguinosa battaglia di Solferino nella seconda guerra d'Indipendenza italiana e che da quella esperienza trasse lo spunto per far nascere l'istituzione. Quale sia stato il cammino della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa fino ad oggi, lo sottolinea l'intervista a Massimo Barra, italiano da tempo ai vertici internazionali dell'organizzazione. -
Abbiamo tempo per tutto
"Più noto come memorialista, saggista e prosatore che come poeta, Paler espone nella sua poesia una parola carica di eventi in cui vengono a raccogliersi suggestioni memoriali, segni culturali, allusioni sentimentali, che racchiudono l'ostinata ricerca di una forma mitica, di un'immagine appropriata che, oltre a rinviare a se stessa, riproduce l'idea, la raffigurazione di verità che il sacro tradizionalmente contiene. La poesia di Paler - che include nel suo essere il percorso da cui nasce - rinvia all'enigma tragico dell'apparenza, muore per poi rinascere nella silenziosa gestualità dell'origine. Essa spinge a guardare nel segreto mitico dell'origine, nella luce e nel buio dell'origine. La memoria poetica di Paler è della stessa natura dell'ossessione. Il passato che ritorna - e che trascina un'aura di colpevolezza assillata dai ricordi - rievoca una rappresentazione mentale in cui l'ethos culmina nel pathos. In una sofferta messa in discussione del mandato del poeta - in cui il tragico e il mitico si sposano con la lamentazione biblica - si gioca la partita della poesia di Paler, che lo porta verso una parola in grado di articolare la vita e la morte, la speranza e il dolore""""." -
Antologia del premio internazionale per l'aforisma «Torino in Sintesi» 2014. 4ª edizione
Il Premio, così come la presente antologia, serve innanzitutto a permettere agli autori di uscire allo scoperto leggendosi a vicenda, conoscendosi ed arricchendosi, e facendosi conoscere presso il pubblico amante di questo genere. Non smetteremo di ribadire la necessità di una reale attività sinergica tra autori, critici ed editori, la necessità di confronti e dibattiti sull'aforisma, ma soprattutto di un confronto autenticamente interessato al prossimo. Troppo spesso infatti si registrano, anche da parte di autori di indubbia qualità, personalismi eccessivi, narcisismi quasi patologici, egoismi, gelosie e tutti quei comportamenti dai quali emerge come l'ego dello scrivente sia più importante della cosa scritta, a tutto svantaggio di quest'ultima e in palese tradimento di ogni sana e fruttuosa idea di letteratura. Qualsiasi operazione letteraria che consideri la letteratura come un territorio privato, o un mercato, è destinata alla morte, e soprattutto alla rapida scomparsa di chi così la intende. -
Verità parallele
Questo nuovo libro di Leonidas Donskis, intellettuale di primo piano della vita politica e accademica della Lituania e già deputato presso il Parlamento Europeo, segna un ulteriore e forse definitivo distanziamento dell'autore dalla politica militante e un suo deciso avvicinamento alla letteratura. Ecco realizzarsi sotto i nostri occhi quel passaggio dalla politica all'estetica, ""giacché l'estetica è la madre dell'etica"""", che Josif Brodskij aveva già visto e preconizzato.""""Verità parallele"""" raccoglie e presenta aforismi che Donskis ha pubblicato in tre libri pubblicati in Lituania durante l'ultimo lustro. La raccolta riunisce le riflessioni in forma di aforisma di un sociologo ed ex politico sulla società, la politica e l'individuo in un'epoca di declino della politica. Sarebbe tuttavia sbagliato pensare che vi sia solo questo. Le cinque sezioni in cui si articola il libro, ognuna caratterizzata da una specifica triade tematica, mostrano bene tanti mondi a prima vista anche molto distanti l'uno dall'altro, pure tutti accomunati da quelle """"verità"""" racchiuse negli aforismi che non solo si richiamano reciprocamente, ma creano anche un ordito di realtà esperite come """"parallele""""."" -
Umafeminità. Cento poeti per un'innovazione linguistico-etica
Cento tra le voci più rappresentative, significative e attive del panorama nazionale dicono ""no"""" coralmente agli obbrobri infiniti, senza soluzione di continuità, della umanità passata e presente e rilanciano il sogno dell'inderogabile cambiamento. A cominciare da un nome nuovo e più giusto che li identifichi: umafeminità. Un nome che, nulla togliendo all'uomo, rivendica un ruolo di visibilità alla donna. Nella speranza che l'uscita linguistica alla luce la spinga ad una maggiore consapevolezza di sé e responsabilità verso tutt*. Le ricordi che troppo nei millenni, per misericordia, ha tollerato, permesso, concesso. Troppo ha dimenticato. Di essere soprattutto la fonte della vita, la culla dell'esistenza, che deve tornare a proteggere, come al tempo della Grande Madre. Per far rivivere il matriarcato? No assolutamente. La dimensione dell'umafeminità è all'insegna della complementarietà e della parità tra i sessi. Dimensione che può essere attuata solo col rispetto reciproco, nell'equa effettiva ripartizione dei compiti senza prevaricazioni e soprusi. Nella costituzione di una forma amministrativa nuova che l'avveri. In una società felice. Per la riconquista del Paradiso perduto."" -
Un destino chiamato Nilo. Storia dell'avv. Virginio Mogliazza
Un giorno dell'autunno 1871 un giovane di 18 anni lascia la casa natale e l'amato paese, Garbagna, per cominciare l'università. Il destino lo porterà, suo malgrado, a Torino, a Roma e a Napoli, tre città che stanno vivendo, ciascuna in modo diverso, le grandi trasformazioni del secondo decennio post-unitario. In ognuna si pone come protagonista attivo, iniziando una brillante carriera forense, senza mai dimenticare il paese di origine e il territorio circostante, coinvolti in progetti complessi e articolati: vuole fortemente che il vento del progresso e della modernità che percorre l'Italia del tempo raggiunga le sue terre, donando loro prosperità e benessere. Anche a costo di mettere in gioco la carriera, la propria salute e la stessa vita.