Sfoglia il Catalogo feltrinelli027
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 7461-7480 di 10000 Articoli:
-
Amore mio non piangere. La melanconia del mangiare contemporaneo
"Dice il vocabolario che 'melanconia' sta ad indicare uno stato di abbattimento, di perdita del tono vitale, senso di vuoto, forse molto vicino alle patologie depressive, oggi così in voga. Questo non è il mio stato: è invece lo stato del mondo, una contemporaneità finanziaria, spettacolare e immateriale, che tende a dissolvere l'origine di tutte le cose. Nascere a metà degli anni '50, mi ha permesso di conoscerne due di mondi: prima i contadini, gli operai e i manovali, il saper fare, l'arrangiarsi, le lunghe cotture, la politica e l'essere di parte; e poi tutto quello che è venuto dopo: la semplificazione, l'omogeneizzazione dei sapori e delle competenze, la cucina televisiva, gli edonismi predisposti e replicabili, le socialità artificiali al posto dei circoli e delle piazze. Che cosa è successo? Forse la grande macchinazione, o un qualunque contagio o un qualunque colpo di stato, chissà, ma ormai l'insalata non sa più di insalata e il pomodoro non sa più di pomodoro. Eppure, si potrebbe provare ancora, con la ragionevolezza della sovversione, la cognizione del gusto e l'emozione della terra: un po' di sapere, un po' di saggezza e il più sapore possibile.""""" -
Forme visuali in movimento. L'arte toscana e il cinema
Il volume è dedicato ai rapporti tra il cinema e le arti figurative realizzate da artisti toscani (in quanto nati in Toscana o comunque ""toscani di adozione"""", quali Leon Battista Alberti e Silvestro Lega). Dal Medioevo a oggi, la Toscana ha contribuito in maniera assai rilevante alla storia dell'arte italiana: dalla rivoluzione giottesca a quella della prospettiva di Brunelleschi, Donatello, Masaccio, da quella macchiaiola al Novecento di Modigliani e di Rosai. Il libro è suddiviso in due Parti: nella prima, Artisti, l'argomento riguarda le opere cinematografiche; la seconda, Iconologie, tratta delle opere cinematografiche che si ispirano a film sulla pittura o documentari d'arte (ossia opere cinematografiche incentrate su un ciclo di affreschi, un pittore, una scuola o uno stile). Il titolo del libro, """"Forme visuali in movimento"""", è un'espressione di Carlo Ludovico Ragghianti che tende a definire la sua idea di cinema, arte visiva e molto legata alla pittura (da cui, del resto, direttamente deriva per il tramite della fotografia). Un profondo studioso d'arte che fu anche profondo studioso di cinema."" -
Un laboratorio culturale nella provincia toscana. L'Accademia Valdarnese del Poggio
Nata nel 1804 a Figline dall'iniziativa di Giacomo Sacchetti, l'Accademia Valdarnese del Poggio ha accompagnato da oltre due secoli la storia del Valdarno. Questo volume ne presenta le vicende dalla fondazione fino agli ultimi decenni, approfondendo i grandi temi delle sue attività culturali e i personaggi che ne animarono le iniziative. Dagli anni ""napoleonici"""" alla Restaurazione, dai primi fermenti delle idealità politiche risorgimentali fino alla Grande Guerra e poi oltre fino al secondo Dopoguerra, la storia dell'Accademia è in gran parte una storia del Valdarno, dei suoi ceti dirigenti e delle sue trasformazioni, segnata da alcune figure di primo piano come Francesco Martini, Ruggero Berlingozzi, Giovanni Capellini, Isidoro Del Lungo. L'aspetto monumentale oggi visitabile nella struttura che si sviluppa intorno al chiostro di San Lodovico, nelle sue articolazioni di Biblioteca, Museo Paleontologico, Sezione archeologica e Audioteca, testimonia materialmente la costruzione storica di un patrimonio culturale qui seguito nella sua formazione."" -
Donne in guerra scrivono. Generazioni a confronto tra persecuzioni razziali e Resistenza (1943-1944)
Il fortunato recupero, in Israele, di un dattiloscritto di Elisa Rosselli (1873-1971) aggiunge un tassello importante all'autobiografia di questa scrittrice fiorentina, e racconta le vicende sue e quelle della famiglia durante la seconda guerra mondiale. Il testo ritrovato ripercorre l'intera esperienza di questa famiglia di solide tradizioni antifasciste sotto le persecuzioni antiebraiche: a partire dall'impatto delle leggi razziali del 1938 con il loro carico di vessazioni, dolorosi espatri e sradicamenti, fino agli ancor più tragici accadimenti successivi all'armistizio dell'8 settembre 1943 quando, sotto l'occupazione tedesca e la Rsi, i Benaim-Rosselli dovettero nascondersi e vivere in clandestinità cercando di sfuggire alla caccia all'ebreo che si era scatenata, a Firenze, con modalità ferocemente efficaci. Nella sua prefazione Dacia Maraini coglie lo spirito vitale della scrittura di queste tre donne, attraverso cui anche nei suoi momenti più drammatici «la Storia riesce a diventare un affresco pieno di colori e l'emozionante racconto di una città, del suo popolo, delle sue paure, della estenuante attesa della fine di una guerra spaventosa». -
Via Flaminia. Un viaggio in bicicletta. Da Roma a Rimini sulle tracce dell'antica via consolare. Ediz. a spirale
Questa guida, a cura di Fabio Masotti, cicloviaggiatore che delle sue esperienze e della conoscenza del territorio senese ha tratto gli spunti per le sue pubblicazioni, è la prima di una nuova collana sulle vie consolari e sulle strade del pellegrinaggio che Aska propone in collaborazione con la FIAB - Federazione Italiana Amici della Bicicletta. ""Flaminia in bicicletta"""" è un viaggio da Roma a Rimini che ripercorre puntualmente i due tracciati della consolare romana - Flaminia vetus e Flaminia nova - attraverso un territorio di assoluto fascino, ricco di tante rilevanze storiche di epoca romana (ponti, sostruzioni, siti archeologici), città e piccoli centri di straordinaria bellezza, parchi naturali dalle più diverse connotazioni ambientali. La guida, suddivisa in sei tappe per quanto riguarda il tracciato della Flaminia vetus e una per la variate Narni-Foligno della Flaminia nova, è corredata di altimetria del tracciato, traccia scaricabile su gps, brevi note informative dei centri più significativi, box di argomento storico, naturalistico, di costume e gastronomico."" -
Inedito Venturino. Ritratti dal 1948 al 1984. Catalogo della mostra (Montevarchi, 16 giugno-16 luglio 2018). Ediz. illustrata
Venturino Venturi è considerato una delle principali personalità culturali del Novecento. Nato nel 1918 a Loro Ciuffenna, egli ha stretto rapporti di amicizia e di formazione con i maggiori intellettuali italiani, tra i quali Ottone Rosai, Mario Luzi, Eugenio Montale, che ritrovandosi insieme nel caffè fiorentino delle Giubbe Rosse sono stati in grado di esprimere, con le opere, una particolare e suggestiva interpretazione del mondo in chiave moderna. Nei ritratti scultorei, oltre al materiale primitivo composto da elementi come pietra, legno o ferro, si ritrova una particolare attenzione per un percorso visivo caratterizzato da debolezze, sofferenze, ricordi e da una straordinaria curiosità per le gioie e i dolori della vita. Attraverso un linguaggio figurativo semplice, familiare, quasi popolare, si coglie una profonda riflessione sull'esistenza umana. -
Francisci Mochis de Montis Varchi. Ediz. illustrata
Francesco Mochi, figlio di Lorenzo, nacque a Montevarchi il 28 luglio 1580 da un'agiata famiglia di notai. Lo scultore si recò giovanissimo a Firenze, per svolgere il suo apprendistato presso il pittore Santi di Tito. Intorno al 1600, attratto più dalla scultura che dalla pittura, Mochi si trasferì a Roma, dove ebbe modo di vedere e studiare l'arte antica. Poi si spostò ad Orvieto, Piacenza per poi ritornare a Roma, dove morì nel 1654. Il lavoro fotografico di Luca Canonici propone con uno stile personale e suggestivo le opere dell'artista montevarchino, collocate in diversi luoghi della penisola, tra cui si possono ricordare: il busto di Carlo Barberini, Museo di Roma, la statua del duca Ranuccio Farnese Piacenza, il monumento equestre di Ranuccio Farnese Piazza Cavalli a Piacenza, Santa Veronica San Pietro (Roma), il busto di Arcasio Ricci, Cattedrale Gravina di Puglia, San Filippo Chiesa di Sant'Agostino di Orvieto, l'Angelo annunziante Chiesa di Sant'Agostino di Orvieto, San Paolo e San Pietro Chiesa dei Fiorentini di Roma, il busto di Marcantonio Eugenj Galleria Nazionale dell'Umbria. Note biografiche e cronologia delle opere a cura di Marcella Favero. -
Paesaggi d'autore in Toscana. Aria, acqua, terra
Baj, Buren, Estoppey, Fabro, Fuchs, Gori, Graige, Guasti, Haring, Inoue, Karavan Kounellis, Marangoni, Martini, Mattiacci, Mitoraj, Morris, Nagasawa, Nunzio, Paladino, Paolini, Parmiggiani, Philippe, Saint Phalle, Sonfist, Spoerri, Staccioli, Trafeli, Tufan, Varotsos, Venturi, Zorio. Da secoli artisti provenienti da tutto il mondo hanno scelto di realizzare le loro opere nel paesaggio toscano. Una preferenza che si potrebbe definire storica, ma che sembra aver avuto una significativa intensificazione nel corso della seconda metà del Novecento incoraggiata da un mecenatismo pubblico e privato diffuso. Committenza, accoglienza e ospitalità si sono legati ad una cultura artistica radicata nel territorio in grado di recepire le espressioni di una contemporaneità artistica come parte della trasformazione del paesaggio naturale, agricolo e urbano. Il territorio e la sua cultura hanno permeato l'azione degli artisti, che hanno saputo plasmare contesti particolari e specifici assecondandone lo spirito e intercettando con le loro creazioni nuovi momenti di identità. -
Dipende da te. Le tre chiavi del cambiamento interiore
Alcune persone sembrano entrare nella nostra vita con il solo scopo di farci star male. Alcuni problemi sembrano fare lo stesso, impedendoci di raggiungere la nostra felicità. Perché capita tutto questo? Che senso hanno simili vicende? Albert Einstein ha definito la follia come la tendenza a fare sempre la stessa cosa aspettandosi risultati diversi. Ebbene, in queste pagine è presente una formula per impedire che questo destino si compia. ""Le chiavi di cambiamento interiore sono tre"""" - Entrare dentro per uscire fuori. Guardare in faccia le proprie bugie, vedere le proprie resistenze e capire il motivo per cui ce la raccontiamo. - Ricordare per dimenticare. Prendere coscienza dell'origine del proprio carattere, capire quali volumi sono più alti nella melodia della propria personalità. - Trasformare in oro quel che non brilla. Imparare a fare esperienza della propria esperienza. Il metodo presente in questo libro rappresenta il grimaldello per sciogliere l'incantesimo della tirannia delle emozioni e divenire ciò che siamo destinati ad essere."" -
Pugni chiusi. Storia transnazionale di un Sessantotto di periferia. Gauchisme, controculture e rivolta giovanile in provincia di Arezzo (1968-1977)
Il libro è strutturato in tre capitoli (Contesti, Mappe, Cronologie), a cui seguono due ricche sezioni (Documenti, Memorie) e un'articolata Appendice (Biografie, Bibliografia e fonti, Galleria fotografica, Indice dei nomi). Se nel primo capitolo si incrociano le dimensioni micro e macro e i contesti ""locale"""" con quelli nazionale e globale, nel secondo - con lo stesso metodo - si delinea una mappa del """"gauchisme"""" sessantottino, ossia una geopolitica dei movimenti. Nel terzo infine sono esemplificate, in comparazione, cronologie di natura completamente diversa: una dedicata al triennio rosso 1967-1969 in chiave locale; l'altra sulle origini globali e lontane del Sessantotto, rinvenute per tracce in quell'inedito e """"incredibile miscuglio"""" antropologico culturale (e contestativo) che aveva già preso forma nel dopoguerra. Alla sezione documentaria, piccola raccolta di articoli consacrata in parte ai ricordi, segue la corposa e variegata sezione delle memorie individuali, vero fiore all'occhiello di questo lavoro collettivo."" -
Ludovico. Il vampiretto che non sapeva volare
Se si pensa che l'autore del presente racconto ha solo, come il protagonista della storia, 9 anni, lo schema, per quanto originale, non stupisce: solo trasponendo (sublimando) sul versante comico-fiabesco il tema horror, si poteva stemperarlo e svilupparlo serenamente. Così streghe, vampiri, pipistrelli, cimiteri, tombe e bare che pur costituiscono oggetti dell'interesse emotivo del giovane autore, non mantengono più quella loro aura terribile che induce paura ed angoscia ma diventano soggetti, ambienti ed oggetti capaci di dispensare buonumore, ilarità e rassicurazione. Età di lettura: da 9 anni. -
4 percorsi storici nel Valdarno Superiore. In cammino tra Firenze e Arezzo
La guida, a cura dell'Accademia Valdarnese del Poggio, del Club Alpino Italiano sezione Valdarno Superiore e Aska Edizioni, è realizzata, dopo un lungo lavoro di ricerca storico-artistica e naturalistica sulla base dei percorsi escursionistici CAI, oppure su percorsi che seguono strade demaniali o arterie in parte asfaltate. Al lettore vengono proposti quattro itinerari da percorrere a piedi, ciascuno completato in cinque tappe, che attraversano la vallata, consentendo di conoscerne i valori paesaggistici e culturali da diverse prospettive. Tutti i territori comunali del Valdarno sono coinvolti dagli itinerari, che seguono sia tracciati collinari che di fondovalle, su entrambe le sponde dell'Arno. Il volume è corredato di altimetria del tracciato ed arricchito da un ampio corredo iconografi co. Con opportuni supporti digitali (codici QR) si possono scaricare dal sito www.caivaldarnosuperiore.com le tracce per gps. Il volume vuol essere un utile strumento di conoscenza del territorio per quella categoria di viaggiatori che fa del movimento lento la sua caratteristica nel tempo libero, in modo da prendere contatto in maniera molto profonda con la realtà del paese. Le varie tappe possono essere il momento più opportuno per unire alla bellezza dei monumenti il piacere di assaggiare i prodotti tipici del territorio valdarnese. -
Guida per picci(o)ni viaggiatori. Arte e storia nel Chianti e nelle colline fiorentine
Guido, ""un piccione viaggiatore"""" sarà una guida speciale! In queste pagine faremo un percorso a tappe attraverso i Comuni del Chianti e delle Colline Fiorentine che permetterà di scoprire la storia di ogni centro abitato, i suoi edifici più importanti e gli interessanti musei da conoscere e visitare. Un viaggio attraverso un territorio meraviglioso, ricco di storia e di tradizioni. L'uomo lo abita da secoli e vi ha realizzato opere e costruzioni fantastiche che, insieme alla bellezza della natura, alle colline e ai panorami mozzafiato, hanno reso questo pezzo di Toscana famoso, in tutto il mondo. Età di lettura: da 6 anni."" -
Zhejiang: il tempo e le acque. Appunti di viaggio, Cina 2017-2018. Ediz. illustrata
ll volume è un reportage fotografi co che racconta di alcuni viaggi di studio effettuati fra il 2017 e il 2018 nelle campagne della Provincia dello Zhejiang (Cina). Sono suggestioni riportate attraverso immagini, tracce e impressioni personali dell'autore che si riferiscono a situazioni di particolare bellezza, che rischiano di appannarsi in nome di una modernità e di un progresso che sembra rivolgersi a uno sviluppo turistico di massa. Mariella Zoppi architetto, urbanista, professore emerito dell'Università di Firenze, è JianFeng Scholar Professor alla Zhejiang Normal University, Cina. -
Tessere il mondo, l'invenzione della realtà e la costruzione di sé. Opere di Sara Bolzani e Nicola Zamboni
Nicola Zamboni e Sara Bolzani, ""scultori sociali"""", resistono. Non sono contaminati dalle mode, non hanno timore di non essere originali, il loro principale obiettivo è esprimere concetti universali con semplicità e umiltà. Entrambi, del resto, sono classicisti convinti e autentici: per loro, come già per Johann Joachim Winckelmann, «l'umiltà e la semplicità sono le due vere sorgenti della bellezza». E la bellezza, come ricorda sempre Zamboni, è «la più grande conservatrice della memoria». Le loro opere raccontano di uomini, di luoghi, di tradizioni; vivono a contatto con la carne del mondo e sono capaci di farci vedere in modo nuovo l'unico sogno possibile: la realtà."" -
La valle dei racconti. In Casentino con Emma Perodi
Il Casentino di Emma Perodi tra storia, leggenda, folklore e millenarie foreste. Nella raccolta ""Le Novelle della nonna. Fiabe fantastiche"""" (Roma,1893 Perino Ed.), la scrittrice toscana filtra lo scenario del Casentino attraverso una sensibilità letteraria capace di trasmettere al lettore una dominante sensazione, quella di non sentirsi mai solo; il lettore viene accompagnato in un itinerario dove realtà storica, leggende, folklore s'intrecciano con la fantasia in complicati ed alchemici miscugli. La scrittrice rende protagonista delle sue storie anche la natura misteriosa ed affascinante con i monumentali alberi della foresta: castagni, abeti, querce che fanno da rifugio agli eremiti o aprono il tronco per dare accesso ad antri sotterranei o si animano fino ad interloquire con i protagonisti. Il volume è un """"testo letterario"""" con la riscrittura di alcune """"Novelle della Nonna"""", con la collaborazione degli autori Alberta Piroci, Paolo Ciampi, Massimiliano Scudeletti, Simona Baldanzi, Marino Magliani, Emiliano Gucci, e conterrà delle pagine dedicate al Parco e ai Comuni del Casentino."" -
Pinocchio. Ediz. illustrata
La ristampa del volume ""Pinocchio"""" di Carlo Collodi, illustrato dal pittore Marino Parigi avviene dopo 73 anni dalla prima edizione, ormai quasi introvabile (una delle poche copie reperibili si trova nell'archivio della Fondazione Collodi). La pubblicazione narra """"le Avventure di Pinocchio"""" con 48 illustrazioni a colori delle storie del burattino di legno, tanto amato dai grandi e dai bambini."" -
Cartina 4 percorsi storici nel Valdarno Superiore. In cammino tra Firenze e Arezzo. Scala 1:42.000
Cartina (scala 1:42000) in cui sono tracciati i quattro percorsi denominati ""Via Sancti Petri"""", """"Via Vecchia Aretina"""", """"Via dei Cavalieri"""" e """"Via dei Monaci"""" ognuno di circa 110 chilometri e suddiviso in cinque tappe da percorrere a piedi, che con opportuni supporti digitali (codici QR) si possono scaricare dal sito www.caivaldarnosuperiore.com le tracce per gps."" -
La geometria delle cose. Sergio Traquandi
Sergio Traquandi ama le scienze matematiche, il rigore elegante della geometria, ma ama anche il calore delle 'cose'. All'interno di questo ossimoro l'artista si muove con disinvolta nonchalance, lasciandosi prendere ora dalla costruzione esatta di un modello matematico, ora dalla fascinazione del recupero funzionale di un oggetto abbandonato. Un contrasto solo apparentemente insanabile, però, perché in realtà l'opera di Traquandi, proprio in questo contrasto, trova la sua ragion d'essere. L'incessante aggirarsi dell'artista intorno ai materiali di recupero dà forma e sostanza a un intervento che non esitiamo a definire 'politico', proprio perché la trasformazione degli oggetti assume piena consapevolezza nel tentativo di creare ipotesi di esistenza nuova. D'altra parte la geometria, come estremo tentativo di razionalizzazione, ci appare come l'altro piatto della bilancia, diverso ma complementare, teso a ricercare l'utopia progettuale, assoluta, dell'esistente. Due aspetti quindi, il recupero degli oggetti smessi e la costruzione geometrica, che si fondono in un 'unicum' che dà vita e senso all'arte di Sergio Traquandi. Un 'unicum' ideale. La geometria delle cose. -
Dove erano le isole. Portolano mediterraneo delle storie e delle rotte dimenticate
Ci piacciono soprattutto le isole. Tutte le isole, in realtà, ma soprattutto le isole del Mediterraneo. E tra di esse le più minuscole, a volte poco più che scogli, che gli uomini non abitano o hanno deciso di non abitare più. Del mare che più di tutti è civiltà di città sono l'immagine capovolta, l'eccezione che conferma la regola. Eppure, sorpresa, è come per i banchi di pesce, più abbondanti dove meno ci si aspetta. Proprio qui si nascondono i più popolosi banchi di storie. Qui dove ciò che è stato può contare sulla nostra distrazione. Abbiamo gettato la rete e tirato su. Quanto è bastato per un nostro portolano di storie e parole. Seduti al solito bar, una birra e una chiacchiera, prima che i venti gonfino ancora le vele.