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Strappi-Tears
"Strappi"""" è il tema su cui ho sviluppato, per più di un anno, la mia ricerca fotografica e pittorica. Lo strappo è sempre una lacerazione o una perdita o una ferita. Ecco che l'incontro di un """"confine strappato"""" fra Turchi e Greci come l'isola di Cipro diventa un tema della mia ricerca rappresentato da una serie di manifesti sfregiati fotografati proprio lì, sul luogo del confine violato nell'autunno 2012. Così come l'incendio di una pineta, della nostra pineta, rappresenta per me uno sfregio a quell'arte divina che è la natura e che mi ha fatto sentire il bisogno quasi di una catalogazione o archiviazione dei """"monumenti"""" andati in fumo. Ma anche """"nascere"""" è uno strappo: uno strappo alla madre o uno strappo alla vita. I colori scelti sono il bianco e il nero. Non c'è assenza di cromatismo, giacché il rapporto pittorico tra il bianco e il nero è l'essenza del cromatismo. Così come il confine tra pittura e fotografia non esiste più. Il bianco e il nero, entrambi sintesi di tutti i colori, preludono al loro contrario e pretendono la rinascita di quel mondo strappato." -
Cal dó canàj d'Romolo e Remo
La lunga esperienza scolastica e l'amore per il dialetto romagnolo hanno indotto l'autore a sintetizzare in sonetti i più significativi episodi della storia romana. Dalla nascita di Roma alla divisione dell'impero romano, passando per le vicende dell'età repubblicana, le guerre puniche e i fasti dell'età imperiale, la descrizione si spinge fino all'epoca in cui Ravenna divenne capitale dell'impero romano d'occidente. Con la tagliente ironia che lo contraddistingue, Minghetti riesce ad evidenziare vizi e virtù dell'antica Roma che nonostante i secoli trascorsi sono ancora presenti nei comportamenti di noi romagnoli. -
La città sfinge. Rilettura in tre atti della novella di Nastagio
"Alla fine dell'immensa pianura, sull'orlo della terra... Una Roma in ritardo, una Venezia troppo in anticipo."""" """"La pazzia gli ha donato l'autorità, quando si parla di lui le bocche ammutoliscono, i visi sbiancano. Incute rispetto. E tanto meglio se lo incutesse anche al popolo. Il popolo non è solo capace dicredere alle favole, di lavorare e di far figli: è anche capace di usare i bastoni."""" """"Si può vivere benissimo senza terra. È solo da morti che ne abbiamo bisogno. Allora ce ne sarà abbastanza per tutti noi."""" """"Non sono loro i veri padroni. Lo credi anche tu, lo so. I Da Polenta sono sangue brullo, privo di radici. Non sanno governare, non lo meritano.""""" -
Scritti santalbertesi
Romano Pasi s'impegna qui in indagini erudite e appassionate che coinvolgono S. Alberto come centro degli scontri tra bolognesi, ravennati, estensi e veneziani per il monopolio del sale di Cervia e che vedono poi i santalbertesi cacciatori e pescatori di frodo nelle valli di Comacchio nel corso dei secoli, e nella loro solidale partecipazione al salvataggio di Garibaldi, o in altri momenti della loro storia. L'autore alterna a questi studi storici l'autobiografica descrizione degli anni dal 1958 al 1968 e i vivi ricordi passati come medico a S. Alberto. Ogni nuova generazione di santalbertesi penserà al proprio vissuto, così diverso da quello di allora. E forse avranno ben ragione loro di credersi migliori. Ma potranno giovarsi di queste pagine per meglio capire il passato del loro paese e guardare al loro futuro con più solida comprensione. -
Perfide e cattive
A un certo punto Teodora parlò, poi pianse e infine sorrise. Secondo gli antichi lapidari le pietre sono dotate di grandi poteri ma vanno utilizzate con estrema cautela per non offenderle, tanto che il furto di una sola madreperla può provocare esiti stupefacenti che scoprirai leggendo questa fantasia mostruosamente vera o verità mostruosamente fantastica costruita sul filo delle tessere di un celebre mosaico. -
Guarigioni. Il dolore, la preghiera, le mani
In questa seconda edizione accresciuta, l'Autore raccoglie 50 racconti: 15 in più rispetto alla prima edizione del 2015. L'asterisco a fianco del titolo di alcuni episodi significa che il personaggio a cui quell'episodio è dedicato ha acconsentito a indicare il proprio nome reale. «Non ci sono guaritori qui, e se qualcuno ne cerca in questo libro non ne trova. Aldo Cavaleri non è di quelli. Lui è uno che prega con gli ammalati, e attraverso quella fede condivisa, quella confidenza, il Signore fa passare la Sua grazia che è anche guarigione. Perché ad Aldo è stato dato questo dono di farsi prossimo della sofferenza e di addossarsela, in talune situazioni, neppure lui lo sa. Come non sa perché alcuni ammalati guariscono e altri no. Resta tutto nel disegno di Dio». «...nessun rituale complicato, nessuna preghiera nascosta e sconosciuta, nessun luogo appositamente preparato per l'incontro. Leggendo ciò che qui è raccontato ci si incontra con il miracolo del quotidiano. [...]». (dalla prefazione di frate Contardo Montemaggi) -
In zir. Itinerari di un ciclista curioso nei dintorni di Ravenna
Una guida dei dintorni di Ravenna, scritta da un ciclista ma non solo per ciclisti. ""Un'operazione di divulgazione di storie e curiosità ad ampio raggio, che diramata sul reticolo tracciato dalle vie di acqua, vuole in fondo ravvivare nei lettori conoscenze un tempo diffuse e salde, oggi spesso perdute"""". Così commenta nella sua prefazione Claudia Giuliani, direttrice della Biblioteca Classense. In zir è un'espressione del dialetto romagnolo che significa """"in giro"""". Ecco, questo libro vi porta in giro per 40 itinerari ben descritti e con indicazione dei chilometri percorsi - lungo gli argini, nelle pinete, nelle campagne, nelle valli, nelle colline. Dalle Valli di Comacchio alle Saline di Cervia. Dal litorale alle prime colline forlivesi e faentine. Ma non solo. Vi dà informazioni sulla natura del luogo che state visitando, racconta ciò che lì è accaduto: la storia, la cronaca, le leggende. In maniera sintetica, accessibile e non senza la giusta dose di humour. Le fotografie (tutte a colori) sono un semplice assaggio di ciò che vi attende lungo gli itinerari. Itinerari che non ci si stanca mai di percorrere perché sono sempre nuovi, specie in stagioni diverse. """"Bôn viaz!"""""" -
I sapori della scienza
Il libro affronta i vari aspetti del rapporto fra la scienza e l'alimentazione: etica del cibo, cibo equo e sostenibile, cibo e gusto, cibo e salute, la fisica in cucina. L'obiettivo è: una città dei saperi e dei sapori. Non manca un capitolo con le migliori ricette dell'autore. Il volume è arricchito in appendice dai contributi di Ivan Simonini, Cristina Mazzavillani Muti, Beppe Casadio, Mariella Busi Delogu (autrice anche delle opere grafiche riprodotte a colori all'interno), Roberto Manzoni, Ouidad Bakkali, Bruno Giorgini, Pierangelo Orselli, Mauro Mambelli e Giannantonio Mingozzi. In apertura la prefazione di Guido Tampieri. -
Piano B. Giallo Mediterraneo
Giallo Mediterraneo: così un esperto giornalista definì ""Doppio delitto alla Bassona"""" (del Professor Nello Agusani """"rifondatore"""") pubblicato recentemente dalle Edizioni del Girasole. Qui continuiamo in quel """"nuovo"""" genere. Stavolta con due autrici che non nascondono la loro fede politica opposta. Finalmente un romanzo tutto contemporaneo dichiaratamente di destra! Scritto a quattro mani. Ma che sembrano una mano sola. Griglia formale comunicativa prescelta: email, sms, nonché citazioni da internet in nota. Messaggini e posta elettronica (strumenti fondamentali di relazione fra le nuove generazioni e non solo) assurgono a canali quasi esclusivi di una narrazione con cui due agenti segreti (che non si conoscono) elaborano, sulla vicenda di una nota congiura di perenne attualità, un """"libro-rivelazione immateriale"""" destinato ad essere rubato dalla terza immancabile """"spia"""" che non ci pensa un attimo a materializzarlo su carta provocando clamoroso scalpore mediatico nonché il """"crimine"""" che infine interrompe sia il racconto sia il complotto."" -
L' astrofisica in pillole
Questo ""romanzo scientifico"""" in 26 capitoli propone un'affascinante excursus nell'astrofisica, esaminando in modo discorsivo temi e problemi del Grande Universo, esponendo ipotesi originali dal pre Big Bang al futuro cosmico lontanissimo e integrando il tutto con sperimentazioni semplici ma efficaci, facilmente ripetibili nella concreta vita quotidiana di ognuno di noi. È una proposta editoriale snella, da poter leggere ovunque, rivolta al colloquio innanzitutto con i piccoli per risvegliare in loro l'interesse per la scienza, poi con i ragazzi che cominciano a conoscere scolasticamente la materia, infine con gli adulti lettori di argomentazioni scientifiche e con gli studiosi curiosi di trovare nuovi spunti di riflessione sulle controverse questioni delle dimensioni universali estreme."" -
Onorio, galla, Teodorico. Tre racconti fantastici delle leggende imperiali
Galla Placidia conosceva un linguaggio segreto che le permetteva di comunicare attraverso le colombe? Teodorico era venuto in possesso di un misteriosa pietra di potere seppellita a Ravenna ai tempi di Onorio e l'aveva opportunamente occultata sotto al suo mausoleo? Erano entrambi iniziati alla Lingua degli Uccelli? Sullo sfondo di una Ravenna Capitale spesso sofferente per le ingerenze della Corte di Costantinopoli, i personaggi principali dei tre capitoli si muovono secondo dinamiche del tutto personali. Il libro raccoglie numerose leggende imperiali seguendo le tracce della narrazione storica degli eventi. Ma, se il periodo storico copre più di 120 anni, la lettura sembra ricondurre tale tempo ad un solo giorno ideale, un giorno emblematico della Storia che da questa città è passata e qui ha lasciato segni indelebili e unici. Questo giorno è indicato dall'alba in valle con cui si apre il primo racconto e dalla buona notte che conclude il terzo al tramonto. -
Il tema di Però. Un professore nell'inferno del bullismo
Il giovane agronomo Franco Ranieri entra nel mondo della scuola come insegnante e si trova a svelare una serie di atti di bullismo, sopraffazione e violenza di cui sono vittima alcuni suoi studenti e studentesse. Il ritorno con la memoria alla sua adolescenza gli viene d'obbligo e così una parola, un luogo, un'azione, un profumo, un motivo musicale, il viso di una persona, o la consapevolezza che il tempo trascorre inesorabile, distruggono gli argini costruiti nella sua mente e liberano un fiume di ricordi cui non è in grado di opporre resistenza: i sogni di un'intera vita balzano prepotentemente al suo cospetto, sia quelli realizzati che grondano gioia, sia quelli rubati, che la sua vita l'hanno portata altrove, su una strada imprevista e indesiderata: e niente è più come prima. -
Parole moribonde-Paröl ch'al j'è drì a murì
Dopo le tante proposte per il recupero del dialetto, Minghetti ha rivolto la sua attenzione al vocabolario ""Romagnolo-italiano"""", riscoprendo e presentando parole del dialetto romagnolo che il parlare italiano ha quasi completamente cancellato. L'appiattimento del linguaggio ha limitato l'antico sapore del parlare contadino, la sua rude musicalità e quel senso di appartenenza che induceva i nostri nonni a dire con orgoglio """"mè, pu, a sò un rumagöl"""". Sono scomparsi inoltre gli atteggiamenti, i personaggi, e le situazioni che l'antico mondo rurale offriva a profusione. Tuttavia ogni singolo romagnolo ha la possibilità di riscoprire questa grande ricchezza, magari pronunciando in un contento idoneo quelle parole che da anni non trovano più voce e sembrano volere scomparire."" -
La sposa di cenere ed altre poesie
"Secondo Matteo la tanto agognata coppia mostra nel concreto della quotidianità (e non solo) tutta una serie di limiti che, dettati più dall'apparenza e dal riconoscimento sociale che dal reale volersi bene, evidenziano invece l'assenza di sostanza e di consapevolezza rendendo inaffondabile un rapporto che invece fa acqua da ogni parte e affonda, umiliandolo, l'amore. Così più che una """"Sposa di cenere"""" è l'amore che brucia ed è il vero sconfitto dei giorni nostri. Quell'amore ardente ed appassionato che non brucia più le nostre vite catapultandole dall'innamoramento al desiderio di rendere felice l'altro, ma che, ormai incapace di materializzarsi nelle coppie riconosciute, vive la sua selvaggia clandestinità solo negli amori impossibili e non goduti."""" (Dalla prefazione di Angelamaria Golfarelli)" -
La giovane Dotta. 18 interviste bolognesi under 25
Alessandra Arcuri, Leonardo Bonetti, Cecilia Camellini, Leonardo Candi, Matilda De Angelis, Chiara Del Bono, Giulia Ginestrini, Adam Masina, Matteo Montano, Alessandro Orefice Campogrande, Marco Orsi, Lorenzo Penna, Giulia Petragnani, Samuele Piccinini, Andrea Celeste Righi, Marco Salicini, Virginia Stagni e Lorenzo Visci. Diciotto giovanissimi bolognesi, di nascita od adozione, Under 25, già protagonisti nei rispettivi e variegati ambiti, che si raccontano.. fra speranze, idee, proposte, difficoltà, sogni ed obiettivi. Il tutto nella splendida cornice di una Bologna che armonizza l'antico col moderno, forte delle sue tradizioni, ma anche pronta ad innovarsi e rinnovarsi, e da sempre fonte di fascino e ispirazione. -
La partecipanza
Giuseppe Chicchi è al suo quarto romanzo (in ventidue densi capitoli nei quali non mancano gli inserti dialettali) ripercorre genesi e tracollo del ventennio fascista visti col filtro popolano della profonda provincia modenese, lasciando sullo sfondo i misteriosi simboli arcani di Wiligelmo e del Duomo di Modena, nonché la millenaria esperienza della Partecipanza di Nonantola. -
La cattura del respiro. Piccola guida yoga del signor Pranayama
Coreografa, scrittrice e insegnante di yoga, Francesca Proia, ravennate, riconsidera qui con criteri nuovi tutta la sua precedente conoscenza yogica sottoponendo ogni singola tecnica alla più sincera delle ragioni per scriverne: ""un attracco autentico e stabile nel mio cuore"""". L'autrice si getta così con tutto il corpo alla personale ricerca della chiave per poter agire, attraverso il respiro, sul prana, ovvero sul nostro patrimonio di forza vitale. Attraverso questa via il pranayama viene introdotto e offerto al lettore come vera e propria pratica filosofica del soffio. La trattazione, corredata di numerose foto e immagini, è arricchita passo dopo passo da efficaci esercizi pratici di semplice applicazione ed esecuzione."" -
Capo d'ano. Poema in 25 dediche
Artista, scrittore, Presidente dell'Associazione Culturale Glass, Stefano Mancini offre, in questo poema in 25 dediche, la sua voce singolare per rivolgersi agli altri mentre li guarda proiettati su specchi che riflettono anche chi parla, nel segno della ricerca di una nuova scrittura nascente da una destrutturazione linguistica e da contaminazioni semantiche e concettuali portate agli estremi. I 25 personaggi dedicatari delle 25 liriche sono: Marco Pacioni, Daniela Bianchi, Alessandro Zannoni, Giorgio Agamben, Catia Agatelli, Jacques Lacan, Mariangela Gualtieri, Morena (Clandestino - Faenza), Fabio Benincasa, Alessandro Celan, Gaetano Ciani, René Char, Lorenzo Bazzocchi, Marcello Moscelli, Ettore Scola, Rocco Ronchi, Vittorio Sgarbi, Massimo Recalcati, Franco Costantini, Francesco Rosetti, Gea Eliana Mirenda, Michele Ranchetti, Stefano Mangelli, Stefano Gattelli, Enzo Tinarelli. -
Natura. La carne del segno
Rosetta Berardi (all'anagrafe Rosetta Lavatura) nata in Sicilia, vive e lavora a Ravenna. Da anni opera nel campo dell'arte e dell'editoria. Nel 1962, assieme alla famiglia, si trasferisce a Ravenna dove si diploma in pittura all'Accademia di Belle Arti. Si laurea a Bologna in Storia dell'Arte Contemporanea (DAMS). Il suo percorso artistico, iniziato alla fine degli anni '70 con un linguaggio pittorico, si sviluppa per fasi con una ricerca tesa al piacere dell'uso dei materiali. Nanni Menetti vive e lavora a Bologna. Nato a Monzuno (BO) il 21 aprile 1939, con il nome di Luciano Nanni ha insegnato per anni Estetica e Semiotica dell'arte all'Università di Bologna. Attivo fin dagli anni '60 sia in campo poetico che visivo, dal 1982 ha firmato le sue opere non più con il nome di battesimo ma con quello, appunto, di Nanni Menetti (Menetti è il cognome materno). I materiali delle sue opere sono quelli connessi alla pratica della scrittura: carte assorbenti, carta carbone, veline ecc. In questa mostra propone le sue criografie. Presentazione di Renato Barilli. -
Fantasmi rossi. Enigmi arancioni
Questo racconto di viaggio è tanti viaggi insieme. È un viaggio ad Angkor, naturalmente. Nella cultura e nella natura di un piccolo lontano lembo di terra che racchiude bellezze incomparabili. Un viaggio di parole e di immagini. È un viaggio nella politica del Novecento, a ripercorrere i sogni e le disillusioni della generazione post sessantotto, che prende le mosse da una figura nera di quell'epoca: Pol Pot. È un viaggio interiore nella vita e nella storia personale dell'autore che si racconta senza nascondere fragilità e sconfitte. È un viaggio spirituale alla ricerca di una nuova dimensione nel lontano Oriente, venata di esotismo e segnata dalla fascinazione per i monaci buddisti. Infine, è anche un viaggio fra i fantasmi del passato e gli enigmi della vita, che accompagnano ciascuno di noi per tutto ""il"""" viaggio. Ovunque si vada.""