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Social-linguistica. Italiano e italiani dei social network
Questo testo non è una guida; è piuttosto il diario di bordo di vent'anni di frequentazione dei ""socialini"""" da parte di una sociolinguista interessata a capire cosa succeda alla nostra lingua e alla nostra società nella commistione tra vita online e offline. È il web che condiziona la lingua o è l'italiano che attraverso la rete sta mostrando mai come ora il suo stato? Questo libro tenta di raccontare qualcosa di nuovo dei social network a chi li frequenta, nella speranza di renderli meno """"ostici"""" a chi, invece, non è abituato a frequentarli. Soprattutto, vuole essere un contributo all'ecologia linguistica dei mezzi di comunicazione elettronici, la cui vivibilità è responsabilità di tutti gli utenti."" -
Grammatica in tasca. Per scrivere, parlare, leggere, digitare
In un mondo in cui la quantità di informazioni a nostra disposizione è sempre crescente e in cui la scrittura è tornata a essere un mezzo di comunicazione fondamentale in tutti i contesti, da WhatsApp alle e-mail di lavoro, ecco uno strumento che aiuta a identificare le informazioni principali di un testo e guida nel labirinto della composizione scritta. Questo libro si presenta come una grammatica ""al contrario""""; un percorso che va dal difficile al facile, che ha come punto di partenza il periodo complesso e ne analizza le componenti e le loro funzioni per proporre un approccio ai testi scritti che diventi anche metodo di lettura, studio e organizzazione del pensiero. Una guida snella per mostrare come le regole della lingua non siano fini a sé stesse, ma siano un mezzo per informarsi, sintetizzare, memorizzare ed esprimersi al meglio. Un prontuario con gli errori più comuni (la rubrica Lo sbagli anche tu?) e alcuni consigli per evitarli. Una grammatica da tenere in tasca, utile per chi studia e per chi i banchi di scuola (o dell'università) li ha lasciati da tempo."" -
Digital marketing grammar. For the contemporary economy
L'idea di questo libro nasce dal desiderio di raccontare con un linguaggio semplice - che si addice a una grammatica, come ha la presunzione di essere - in primis agli studenti ma poi anche a tutti coloro che vogliono avvicinarsi al mondo del marketing della rete, il prima, il presente e una fetta sottile del dopo di questa straordinaria disciplina. Il volume non vuol essere un testo di marketing digitale in senso stretto, ma un testo che tenta, attraverso un ""filo rosso"""", di portare i paradigmi del marketing nel mondo della rete. I cinque capitoli del volume conducono il lettore attraverso il mare dell'evoluzione della disciplina per poi lasciarlo nell'infinita prateria del consumer behaviour e dirigerlo, ancora, verso le vette dei modelli di business online. Infine si è cercato di fornire al lettore qualche strumento operativo per proseguire consapevolmente il viaggio nel mondo della net economy. Prefazione di Silvia Ranfagni."" -
Viaggio e comunicazione nel Rinascimento. Atti del 27º convegno internazionale (Chianciano Terme-Pienza, 16-18 luglio 2015)
L'Istituto di Studi Umanistici Francesco Petrarca ha attuato il XXVII Convegno Internazionale su “Viaggio e comunicazione nel Rinascimento” a Chianciano e a Pienza dal 16 al 18 luglio 2015. La tematica è stata analizzata nelle seguenti sezioni: Viaggi di piacere, Viaggi diplomatici, Viaggi di scoperte, Pellegrinaggi, Viaggi immaginari. Si è scelto tale argomento perché è un tema che può suscitare interesse anche nella nostra società in quanto il viaggiare è sempre stata una prerogativa dell'uomo e nel Rinascimento raggiunge il suo apice con la scoperta del Nuovo Mondo e con le problematiche inerenti a tale evento. -
Dante visualizzato. Carte ridenti. Vol. 1: XIV secolo
"Questo è il primo volume di una serie di cinque, tutta dedicata allo studio delle diverse visualizzazioni su supporto cartaceo della 'Commedia' di Dante, vale a dire all'indagine del rapporto esistente tra il testo e le immagini contenuti in manoscritti, in incunaboli ed in edizioni a stampa, in quanto cardine della ricezione dell'opera di Dante nei secoli XIV, XV e XVI. È nostra intenzione proporre un quadro il più possibile esatto e cronologico di questi manufatti. Ma oltre la volontà di censire il materiale, c'è anche la determinazione a ripercorrere programmaticamente e approfonditamente la storia delle illustrazioni della 'Commedia' lungo questi primi secoli della sua ricezione artistica, in relazione al contesto in cui sono state prodotte ma anche alle altre manifestazioni letterarie, artistiche, culturali, ideologiche, politiche e religiose con le quali possono essere collegate, mediante uno studio sia dell'aspetto formale che della tipologia di visualizzazione/illustrazione che volta per volta ci troveremo davanti. Il titolo generale 'Dante visualizzato' s'ispira ovviamente al notissimo 'Boccaccio visualizzato. Narrare per parole e per immagini fra Medioevo e Rinascimento', promosso da Vittore Branca (Branca 1999); il sottotitolo 'Carte ridenti' rimanda invece alla famosa frase con cui Oderisi da Gubbio, in Pg. XI, 82-83, fa riferimento alle miniature di Franco bolognese («più ridon le carte / che pennelleggia Franco bolognese; / l'onore è tutto or suo, e mio in parte»), ripresa poi da Millard Meiss (Brieger/Meiss/Singleton 1969: 31-80). Il numero latino che accompagna il sottotitolo indica la periodizzazione: I corrisponde a tutto il Trecento; II alla prima metà del Quattrocento; III alla seconda metà del Quattrocento; IV tratterà solo Botticelli; V corrisponde a tutto il Cinquecento."""" (Dalla Presentazione)" -
Book blogger. Scrivere di libri in rete: come, dove, perché
Chi è il book blogger e cosa fa? Cosa significa oggi fare critica letteraria 2.0? Il libro di Giulia Ciarapica propone un percorso attraverso i diversi modi di raccontare i libri in Rete: dal blog ai social network e YouTube, tutti gli strumenti sono utili per parlare di letteratura e per farlo in modo originale, fresco, ironico e creativo. Senza dimenticare però che dietro ogni blogger c'è prima di tutto un lettore, che ogni giorno si informa, confronta testi e cerca di trasmettere la propria passione al pubblico (piccolo o grande che sia) con un linguaggio chiaro e semplice. Partendo dai ferri del mestiere e dalla scelta dei testi, passando per le fasi della recensione e i relativi stili, senza lesinare consigli pratici e di lettura, Book blogger ci conduce alla scoperta di un mondo in grande fermento, provando anche a tracciare una mappa per orientarcisi: dai primissimi portali e lit-blog italiani alle ultime tendenze sui social, per arrivare ai siti contemporanei più attivi e seguiti e al fenomeno degli youtuber. -
In fieri. Ricerche di linguistica italiana. Atti della 1ª Giornata dell'ASLI per i dottorandi (Firenze, 26-27 novembre 2015)
Con questo primo volume si inaugura una serie di pubblicazioni biennali in collaborazione con l'ASLI, Associazione per la Storia della Lingua Italiana. Obiettivo, dare spazio ai dottorandi di linguistica italiana e alle loro ricerche in corso. Il volume si divide idealmente in tre sezioni (testi letterari, antichi e moderni) e comprende: - il progetto di glossario ai testi della Scuola poetica siciliana secondo l'edizione nei «Meridiani» Mondadori del 2008 (De Blasi); un contributo sul fenomeno microsintattico, l'uso dei clitici nel Furioso (Giovine); uno scritto sul lessico politico delle traduzioni francesi del trattato machiavelliano sull'arte di governare, il ""De principatibus"""" (Aboaf); un approfondimento sul tema del dialetto nelle rime del poeta veneziano Maffio Venier (Ferrari); un'analisi delle scelte sintattiche adottate da Verga negli inserti paesaggistici del Mastro Don Gesualdo (Mantegna). Tre contributi invece riguardano testi non letterari e vertono: sui documenti d'archivio come fonte importante per lo studio dei volgari marchigiani centrali tardomedievali (Aprea); sulla Chirurgia Magna di Bruno da Longobucco in volgare (Ventura); sui testi giuridici comunitari in italiano (Usenko). All'ambito dialettologico, toponomastico e sociolinguistico, infine, sono dedicati i saggi: sullo studio del plurale maschile in -e nelle varietà della Tuscia viterbese (Di Carlo); sulla grammatica della parlata di Monastero di Lanzo (Mas); sulla realtà linguistica avellinese che emerge dalle dichiarazioni e dalle riflessioni metalinguistiche dei parlanti (Elda De Santis); sulla scelta degli informatori nella raccolta di dati orali toponomastici (Ghia). Completano il quadro il lavoro di Alessandra Cutrì sugli appunti inediti delle lezioni di Giovanni Flechia e quello di Claudia Tarallo sulla competenze di scrittura di studenti di madrelingua italiana e di studenti non-nativi dell'italiano, iscritti presso alcune scuole secondarie di primo grado a Napoli."" -
Compendium particulare artis ritmicae in septem generibus dicendi
Il volume propone un'edizione critica del Compendium particulare artis ritimicae in septem generibus dicendi, trattato di metrica scritto intorno al 1448, all'età di 16 anni, da Francesco Baratella, figlio del poeta loreggiano Antonio Baratella. L'opera - concepita e composta sotto l'egida di quest'ultimo - si colloca nella storia dei volgarizzamenti della Summa artis rithimici vulgaris dictaminis, scritta in latino dal poeta padovano Antonio da Tempo. L'appartenenza di entrambi gli autori all'area veneta non è casuale: sentendo il bisogno di comprendere i meccanismi e le regole di composizione della poesia provenzale prima, toscana poi, il Veneto produsse infatti vari tentativi di descrizione dei generi metrici più importanti proprio per mezzo di trattati-manuali che avevano lo scopo di portare un pubblico non istruito alla conoscenza dei princìpi rudimentali e delle forme della poesia volgare. Un bisogno interpretato dallo stesso compendio baratelliano, di cui il volume mette in luce caratteri e peculiarità, non ultime la tendenza del giovane autore ad attingere esempi poetici dalla produzione paterna e la presenza del primo, conosciuto, abbozzo di micro-rimario volgare delle origini. -
La comparseria. Luigi Pirandello accademico d'Italia
Il presente volume affronta, sulla base di documentazione archivistica, l'esperienza di Luigi Pirandello accademico d'Italia. Occupando gli ultimi otto anni dell'esistenza dello scrittore (1929-1936), tale carica ne emblematizza l'intera parabola umana e artistica, in tutte le sue contraddizioni. A cominciare da quella della fedeltà al fascismo, la cui nota problematicità viene ulteriormente suffragata dal rapporto con la massima istituzione culturale del regime, nei cui confronti egli fu certo insofferente pur però senza mancare di adoperarsi in diverse occasioni, se non altro allo scopo di vedere coronate talune aspirazioni: su tutte, la vittoria del premio Nobel per la letteratura nel 1934. Il ritratto delineato è quello di una personalità che nell'incarico di accademico vedeva messo alla prova un irrisolto contrasto tra anarchismo del grande artista e necessità di ossequiare le regole indispensabili all'assecondamento dei propri obiettivi: ne scaturisce il profilo di un compromesso difficoltoso, emblematico di una vicenda che come poche altre nel Novecento culturale italiano ha sperimentato i privilegi ma anche i tormenti dell'uomo pubblico. -
Viaggio nei tempi della lingua italiana
La nostra lingua, a cui il sentire comune attribuisce una fisionomia stabile e riconoscibile a partire da Dante, ha faticato molto a trovare una dimensione a tuttotondo in cui potessero riconoscersi tutti gli italiani. Per secoli il problema prevalente è stato il rapporto tra il latino e i vari volgari presenti nella penisola e solo con l'invenzione della stampa è emersa l'esigenza di un'unità linguistica nazionale. A lungo declinata come ricerca di una lingua comune agli scrittori è soltanto a partire dal 1861, con l'unità politica, che la questione dell'italiano riacquista una dimensione più ampiamente sociale. In un viaggio nel tempo che va dal 476 d.C. a oggi, il volume focalizza i punti di svolta di questa lunga ricerca, soffermandosi sulle tappe significative del percorso, dal Placito campano, l'atto notarile che nel 960 certifica la nascita del volgare italiano, a ""Lettera a una professoressa""""."" -
L' italiano e le sue varietà
Il volume offre un quadro sintetico e aggiornato dell'italiano variazionale. Dopo una breve introduzione che fa il punto sullo stato attuale della ricerca, dando spazio anche alle varietà d'italiano usate dagli stranieri, i vari capitoli delineano le diverse varietà dell'italiano sulla base dell'analisi di testi significativi, con particolare attenzione alle forme linguistiche ibride, alle nuove e meno nuove pratiche di scrittura digitata (e-mail, social network, ecc.), fino all'uso della gestualità concomitante al parlato. -
Perché scrivere? Motivazioni, scelte, risultati. Atti del convegno internazionale di studi (Olomouc, 27-28 marzo 2015)
Dopo secoli in cui la cultura scritta ha registrato un costante incremento quantitativo e qualitativo, gli ultimi decenni sembrano aver valorizzato, piuttosto, la cultura orale. Ciononostante, nella storia dell'uomo non si è mai scritto così tanto come oggi. Alla luce di ciò, è lecito dunque chiedersi: perché si scrive? Perché lo si fa optando per una lingua piuttosto che per un'altra? Quanto e come possono le motivazioni influire sulla forma e sul contenuto di un testo scritto? Intorno a questi interrogativi indagano i 49 saggi che compongono il volume: differenti per taglio e per argomento, essi presentano aspetti specifici del perché si scrive o del perché si è scritto, e del perché lo si fa (o si è fatto) proprio in italiano. La prospettiva è interdisciplinare: i contributi, per formazione degli autori e per strumenti scientifici impiegati, sono ascrivibili alla storia della lingua e a quella della letteratura, alla glottodidattica e alla critica letteraria, all'italianistica e alla comparatistica, non di rado con felici approcci transdisciplinari. A corredo del volume, uno spazio in rete dedicato ai Materiali supplementari. -
Petrarca
Il volume offre un panorama completo e aggiornato della figura e delle opere di Francesco Petrarca. Dopo una dettagliata esposizione intorno alla vita e gli scritti dell'autore, presenta per ognuna delle opere i tratti sia storici che stilistici essenziali e, nel caso del Canzoniere e dei Trionfi, un esauriente studio dei problemi filologici che hanno portato alla formazione dei due testi, il primo dei quali ha segnato la storia della cultura e della lingua italiane. La ""formazione"""" del Canzoniere nel corso della vita dell'autore, che vi lavorò incessantemente per quasi mezzo secolo, è un esempio mirabile di testo che si andò facendo, pezzo dopo pezzo, fino a divenire un monumento della cultura europea. Proprio per questo, larga parte è assegnata alla storia del petrarchismo nella cultura non solo italiana."" -
Scugnizzo. Una storia italiana
Lanciata dalle cronache del quotidiano «Il Mattino» e dalla letteratura, la parola scugnizzo si diffonde rapidamente nell'Italia del Novecento, veicolata anche da canali tipici della modernità (teatro, canzoni, cinema), in una storia in cui entrano poeti e cronisti, poliziotti e criminologi, attori e cantanti, ricchi filantropi e sacerdoti, ma anche i futuristi e gli eroici scugnizzi delle Quattro Giornate di Napoli del 1943. Attraverso le testimonianze di fonti diverse, questo libro ricostruisce la storia di scugnizzo a partire dal dramma sociale dell'infanzia abbandonata, che in diverse città europee (Londra, Napoli, Milano, Torino, Firenze) si trovava a stretto contatto con la malavita. Proprio ascoltandola dai bambini di strada il poeta Ferdinando Russo (1866-1927) scoprì la parola scugnizzo come voce del gergo, da lui in precedenza mai sentita in napoletano. I dati storici e ambientali incoraggiano ora una nuova ipotesi etimologica orientata a sondare la particolare creatività del lessico gergale e delle sue motivazioni semantiche. -
Miti cristiani e forme del politico nella letteratura del Rinascimento
Dedicati al rapporto tra letteratura, religione e potere politico, i capitoli di questo libro affrontano, prendendo spunto dalle opere di scrittori di prima grandezza (Guicciardini, Della Casa, Folengo, Tasso) ma anche di personaggi meno noti (Ferrante Carafa, Tommaso Buoninsegni, Giovanni Fratta), una serie di questioni cruciali per la civiltà del Cinquecento: il rapporto tra profezia e astrologia, la rappresentazione in forma epica di eventi contemporanei reali o fittizi, le relazioni tra intellettuali e forme del potere. Le pagine dedicate all'arte metaforica di Giacomo Lubrano, inserite in appendice per ragioni cronologiche, costituiscono la prosecuzione del medesimo discorso in un contesto storico ormai profondamente mutato. -
Racconto & storytelling. Attualità e forme del narrare
La magia della narrazione ha da sempre rapito la mente dell'uomo con il suo potere immaginifico e la capacità di creare ponti tra generazioni, di trasmettere valori e di costituire un'identità comunitaria, nelle sue forme più svariate: il mito, la fiaba, la favola, il racconto, il romanzo. Oggi l'arte del narrare è ancora più centrale: ci si racconta sui social network e sui blog, si leggono reportage narrativi, si scrivono fanfiction sulle community; persino i selfie e i video su Snapchat non sono altro che un modo di raccontare la propria storia. Per non parlare dell'ambito della comunicazione (d'azienda, politica, turistica ma non solo), in cui l'evoluzione delle tecniche di storytelling dà vita a coinvolgenti universi narrativi per promuovere un prodotto, un marchio, ecc. Il volume passa in rassegna le modalità di racconto del sé e del mondo, partendo dalla tradizione orale, per poi concentrarsi su elementi di narratologia, sui tipi di storytelling e sui suoi settori di applicazione, affrontando inoltre il tema dell'autobiografia (e la sua trasformazione in personal storytelling) e, in ambito giornalistico, quello del reportage narrativo. -
Dante
Tradizionalmente Dante viene considerato il padre della lingua e della letteratura italiana. La sua produzione, in effetti, ci appare oggi come un vivacissimo cantiere di idee, forme, stili, modelli, generi, problemi: un laboratorio in cui Dante affronta e rielabora le grandi questioni del Medioevo, quasi chiudendolo, ma insieme pone i fondamenti e gli strumenti della nuova società e della nuova cultura che stanno nascendo. Lo scaffale delle opere di Dante non è infatti solo particolarmente vasto, ma anche assai vario per generi e temi. Fondamentale dunque - per un pubblico di studenti ma anche soltanto di appassionati - è una lettura che, con chiarezza ma anche puntualità critica, ricostruisca per ognuna delle opere la loro ricchezza formale e culturale. Al volume si aggiunge poi un'appendice che presenta con semplicità il quadro contemporaneo di edizioni, riviste, commenti, strumenti, biografie dedicati a Dante. -
Le migliori gioventù. I periferici e la sessualità nella narrativa italiana del secondo dopoguerra
Nello spazio globalizzato della contemporaneità, il concetto stesso di distanza sembra essere stato abolito; eppure c'è chi ancora parla di centri e periferie, richiamando l'attenzione su un divario che si sta accentuando. Non sarà, dunque, anacronistico ripensare il nostro passato prossimo, gli anni dalla Liberazione al 'Boom', che costituirono per l'Italia uno spartiacque economico, culturale, forse antropologico. Moravia, Brancati, Parise, Pasolini, Bianciardi, Viani, Morante, Testori, Cassola, Meneghello, Fellini hanno raccontato il cambiamento, assumendo come punto di osservazione il rapporto tra giovani e sessualità, inscenato in vacillanti microcosmi marginali. Hanno rappresentato, cioè, le seducenti ambiguità insite nell'omologazione portata avanti dai centri e, al contempo, la varietà fascinosa e declinante di province e periferie. -
Al femminile. Scritti linguistici in onore di Cristina Vallini
"Il volume che ci accingiamo a presentare è un contributo in onero di Cristina Vallini, offerto da amici, colleghi e allievi, che hanno voluto cimentarsi intorno a un tema a lei caro, quello del femminile, affrontandolo secondo una pluralità di prospettive, tutte da lei nel tempo variamente e sapientemente esplorate.""""" -
L' «invenzione» della colpa. L'antropologia negativa leopardiana tra «Zibaldone» e «Operette morali»
Se «la storia degli errori è lunga come quella dell'uomo», come Giacomo Leopardi afferma nella conclusione del ""Saggio sopra gli errori popolari degli antichi"""", la ricerca verso l'origine - l'invenire - significa imbattersi nella cifra che più di tutte la caratterizza: la colpa. Noi non potremmo mai essere il tempo di una cometa. Gli errori della nostra storia, infatti, non si consumano in un periodo limitato. Ecco che la condizione di esilio eterno e il sentimento di caduta, fissati e acutamente interrogati in un saggio che abbraccia prosa, riflessione filosofica e poesia, trovano conferma in quel desiderio di infinito nato con l'uomo già nel giardino dell'Eden. Lo studio di Beatrice Cristalli mira a evidenziare, a partire dall'analisi di un'affinità con l'Antico Testamento che va ben oltre l'immaginario poetico, la complessa cosmogonia negativa che Leopardi costruisce attraverso una serie di riflessioni che coinvolgono, in particolare, Zibaldone e Operette morali.""