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Da Pigmalione a Pinocchio. Miti arcaici e cartoni animati
Siamo sinceri: chi non vorrebbe riordinare casa schioccando le dita come Mary Poppins, o superare il traffico cittadino grazie a un tappeto volante? Anche se oggi la tecnologia ci viene molto in aiuto, non siamo ancora soddisfatti. A maggior ragione non lo erano i greci nel V secolo a. C., infatti esprimevano in letteratura desideri molto simili ai nostri. Diverse scene, soprattutto delle commedie, erano ambientate in mondi utopici in cui l'uomo non doveva faticare, perché erano gli utensili a farlo per lui. Gli antichi greci definivano automatos bios il fenomeno degli oggetti che prendono vita per sottostare agli ordini dell'uomo, appagando ogni sua richiesta. Proprio come fanno gli ingredienti della torta ne ""La bella addormentata nel bosco"""" o le scope di Topolino ne """"L'apprendista stregone"""". A distanza di secoli, i casi di automatos bios nell'immaginifico regno Disney sono moltissimi: è evidente che ci troviamo di fronte a un archetipo connaturato nell'identità stessa dell'uomo. Questo libro propone un percorso che condurrà il lettore dal mito classico al mito moderno, riscoprendo ed evidenziando la classicità dietro ai film d'animazione che hanno accompagnato - e continuano ad accompagnare - intere generazioni. Introduzione di Giulio Giorello."" -
Islam in love
La storia d'amore e passione proibita tra Laila, anglo-araba velata, di fede musulmana, e Mark, non musulmano, figlio di un leader di partito di estrema destra della città di Dover. Laila si racconta con tutte le sue contraddizioni ed insicurezze, schiacciata tra due culture tra loro distanti. Il sesso, seppure proibito, sarà il territorio che i due protagonisti varcheranno con naturalezza e con la sfrontatezza dei loro diciotto anni. Esploreranno i mondi sommersi che custodiscono nei loro cuori, pronti ad affrontare un intimo scontro di civiltà. Laila e Mark si spoglieranno completamente dei loro simboli, dogmi insindacabili per la nostra società, amandosi al di là di questi. -
L' universo amoroso
Il filo d'Arianna che unisce le sei conversazioni con Francesco Alberoni ci guida a una riflessione sui cambiamenti che stanno interessando le relazioni d'amore. Oggi la coppia si forma in totale libertà, senza freni né vincoli, senza costrizioni da parte della famiglia e delle leggi. Il declino del paradigma patriarcale, che ha dettato le regole per oltre duemila anni, sta lasciando emergere nuove modalità di relazione, non ancora codificate e più instabili dove il vecchio si scontra con il nuovo e con il bisogno interiore di un vero amore. L'intervista, realizzata da Cristina Cattaneo, è anche un'occasione per far incontrare la psicologia, che si occupa più delle patologie dell'amore, e la teoria di Alberoni, che ne ha indagato gli aspetti positivi e vitali; tra la spinta del mondo di oggi all'individualismo e la naturalità della coppia che tende sempre a riformarsi. -
Viaggio in direzione 270°
Iran. In un freddo inverno a cavallo fra il 1986 e il 1987 - il settimo di un estenuante e sanguinoso conflitto con il vicino Iraq, governato da Saddam Husseyn - l'adolescente Naser conduce un'esistenza tranquilla, divisa tra lo studio e la famiglia. Eppure, nonostante la tenera età, Naser è un esperto veterano. Non sono trascorsi che pochi mesi da quando, rimasto ferito al fronte, Naser ha voltato le spalle al conflitto. Un giorno, però, il giovane riceve un telegramma a lui indirizzato dai vecchi commilitoni. Qualcosa di grande, in prima linea, pare sia imminente. Tormentato dal ricordo dell'ultima operazione e desideroso di rivedere i compagni di un tempo, Naser abbandona ancora una volta i libri e la famiglia per recarsi al fronte. Il giovane ignora la portata della sfida a cui lo ha sottoposto il destino. Le forze iraniane si preparano infatti a penetrare in suolo iracheno allo scopo di assediare la città di Bàssora, in quella che verrà ricordata come ""Operazione Karbala-5"""". Considerato uno degli scontri più cruenti del XX secolo, l'Operazione Karbala-5 rappresenterà per Naser, ancora una volta disceso agli inferi, l'occasione per raggiungere la maturità e la consapevolezza tanto agognate. Una storia universale, qui declinata in una forma sconosciuta o dimenticata: quella del più grande conflitto della storia del Medio Oriente. Prefazione di Simone Cristoforetti."" -
Piante e fiori dell'ikebana. Tradizioni, leggende e curiosità
I fiori hanno il particolare potere di comunicare sentimenti ed emozioni alle persone di ogni cultura. La voglia di codificare un ""linguaggio dei fiori"""" è comune a molti paesi e il Giappone certamente non se ne sottrae. Questo linguaggio affonda le sue radici nella storia di questo sorprendente Paese, che fa del rapporto con la natura una imprescindibile priorità e di cui l'ikebana, arte tradizionale della disposizione dei fiori, è da secoli portavoce. La curiosità di capire perché alcuni fiori sono venerati più di altri, perché in letteratura, in poesia, nell'arte, nell'architettura ma anche in cucina, nell'abbigliamento e negli oggetti d'uso quotidiano alberi e fiori sono sempre protagonisti, ha spinto Roberta Santagostino a cercare notizie, curiosità e leggende sul legame profondo che unisce questo popolo al meraviglioso mondo vegetale, per racchiuderle in un libro ricco di immagini e illustrazioni a colori."" -
Questo istante presente. Testo inglese a fronte
A una domanda sul suo nuovo libro di poesie ""This Present Moment"""" Gary Snyder rispose: """"la sua forza è averlo lasciato imperfetto"""". Il libro è una sorta di viaggio attraverso nodi d'albero, dipinti su pergamena, vecchi amici, genealogia sociale, mitologia profonda, inconvenienti tecnologici e connettività ecologica. Non si tratta di un libro epico come Mountains and Rivers Without End o di un libro di 'prima linea' come Turtle Island, ma di un'opera permeata da una salutare saggezza che Snyder iniziò a coltivare fra le foreste di abeti Douglas della sua infanzia, per poi elaborarla e ricondurla """"ai valori più arcaici della terra. Risalgono al tardo Paleolitico: la fertilità del suolo, la magia degli animali, la visione di potere nella solitudine, l'iniziazione terrificante e la rinascita; l'amore e l'estasi della danza, il lavoro comune della tribù"""". Questa sorta di stella polare lo ha accompagnato nella vita attraverso monasteri Zen, escursioni nella wilderness, nel lavoro della comunità, nella meditazione Zen, nella pratica riabitativa e in fiumi di scrittura eccellente. Un tipo di saggezza così aliena al mondo conformista di quegli anni (ma anche di oggi) che ha attratto l'interesse di menti affini (come Jack Kerouac) che hanno trovato in essa l'ispirazione necessaria per il proprio percorso di vita."" -
Il santo sufi della valle del Nilo. Sayh Muhammad 'Utman 'Abduhu al-Burhani (1904-1983) e la tariqa Burhaniyya
"Il Santo Sufi della Valle del Nilo. SayhMuhammad 'Utman 'Abduhu (1904-1983) e la tariqa Burhaniyya"""" analizza una tra le figure più carismatiche del Sufismo del Ventesimo secolo nella regione della Valle del Nilo, un esempio emblematico della persistenza del pensiero e della devozione sufi all'interno delle società arabe. Al centro del libro è il ruolo del maestro sufi come modello di perfezione per i propri discepoli nella società araba contemporanea: il processo storico di consolidamento e diffusione del Sufismo tra Egitto e Sudan, l'elemento dottrinale, il metodo e gli adattamenti pratici scaturiti dal cambiamento sociale. La vita e l'insegnamento di sayh Muhammad 'Utman 'Abduhu - per i discepoli, Fahr al-Din, ossia «Orgoglio della fede» - si distinguono per ricchezza e unicità nella storia del Sufismo presente nei territori attorno al Nilo, consentendo di ripensare stereotipi e semplificazioni sulla sopravvivenza dell'insegnamento sufi nel mondo odierno. La biografia del maestro sudanese rappresenta, pertanto, un caso paradigmatico di compimento del sentiero sufi, oltre che di perseveranza dell'iniziato teso a percorrere la via fino a diventare maestro e a far rivivere una tra le più consolidate tradizioni sufi della Valle del Nilo." -
La leggenda nera. Storia proibita degli spagnoli nel Nuovo Mondo
Il libro rappresenta un documento di importante testimonianza. Quella che viene raccontata è storia di prima mano: gli indios e i loro costumi, le credenze originarie, prima della contaminazione spagnola. La scrittura di Las Casas è semplice ed efficace, a differenza della tipica prosa dell'epoca, e conduce il lettore a calarsi con semplicità nel ritratto di un intero popolo, spazzato via dall'avidità europea. Opera tradotta in tutta Europa, ha influenzato il pensiero illuminista del filosofo francese Montaigne ed è stata la base, nei secoli moderni, per la ricostruzione di una coscienza storica sudamericana. Le cronache e le descrizioni contenute in essa raccontano le atrocità commesse dai conquistadores e ne hanno fatto, nel corso del tempo, uno strumento di propaganda per i nemici del colonialismo spagnolo e un elemento cardine della ""leggenda nera""""."" -
Il fornaio
Boxe clandestina, guerra in prima linea e traffici illegali: tutto attraverso gli occhi di un fornaio. Maksim, figlio di una famiglia dell'est, è cresciuto a Palermo tra i pericoli della periferia e la guida del cugino Sergey, che è stato l'unico a credere nei suoi ideali rivoluzionari adolescenziali. Mosso da questi stessi ideali, Sergey si arruola tra i miliziani del Donbass e sparisce. Così inizia il viaggio ostile e gelido di Maksim, tra posti di blocco, sbronze, arresti, paesi devastati, una prima linea dura da digerire, bombardamenti, fame e delusioni. Ma di Sergey non c'è l'ombra. Alcuni indizi portano Maksim a Parigi, proprio durante gli attentati terroristici che scuotono la Francia, ed è lì che incontra nuovamente la boxe del suo passato e trova delle lettere di Sergey. Gli ultimi indizi portano Maksim in Burkina Faso, per trovare un'altra rivoluzione e, con essa, altre delusioni. Tra martiri e traffici clandestini Maksim giunge alla distruzione definitiva della figura di Sergey, in un incontro che sarà il crepuscolo di tutti gli ideali di quello che si riteneva solo un fornaio. -
I vizi capitali
Ripartiti in sette capitoli corrispondenti ai vizi capitali elencati dalla dottrina cattolica, questi venti racconti confermano la raffinata capacità dell'autore di mettere in scena, con tinte ora drammatiche ora fantastiche ora tragicomiche, un ampio ventaglio di personaggi, situazioni, vicende. La lingua di queste narrazioni esemplari, sempre adeguata al tema trattato, è oggetto di una cura estrema: il risultato è una grande fluidità sostenuta da un ritmo in cui ogni sillaba è pesata e disposta con gusto sicuro. Dall'accidia mortale de ""La condizione umana"""" alla greve e crudele seduzione de """"Il nome della città"""", dall'erotismo voyeuristico e lenticolare de """"Il periscopio"""" alla pirotecnica e dolente vicenda di """"Ménage à trois"""", dall'esasperato tormento di """"Gildo"""" alla barbara e ingiustificabile segregazione de """"Il buon esempio"""", il prisma multicolore di questo libro vario, affascinante e talora sorprendente, colloca ancora una volta Giuseppe O. Longo tra i narratori più validi del panorama italiano."" -
L' ascensione del profeta. Al cuore della mistica musulmana
I primi studiosi del sufismo si mossero con l'intento di tramandare l'insegnamento dei loro precedenti maestri - pratica che si è sviluppata dal X secolo in poi -, e tra questi nomi illustri c'è quello di al-Sulami. L'autore è storicamente riconosciuto tra i grandi teorici del sufismo: la sua attività, a cavallo fra X e XI secolo, gli ha fatto guadagnare il merito di aver riunito la produzione letteraria dei primi maestri e i trattati sufi fondamentali, risalenti al V secolo. Così è stato, ad esempio, per la tematica del viaggio notturno, che per i maestri rappresentava il contatto diretto con Dio, senza mediazione alcuna. Grazie all'opera di al-Sulami il viaggio ha assunto un significato simbolico più profondo, divenendo rappresentazione dell'ascensione del Profeta verso il cielo e modalità simbolica di rivelazione dell'esperienza mistica. -
Aman Ullah, il re riformista. Afghanistan 1919-1929
Sovrano ""scomodo"""", Aman Ullah si è trovato a regnare sull'Afghanistan tra le due guerre mondiali. Lottatore contro il suo tempo, aveva portato il suo paese all'indipendenza dall'Impero britannico, sconfiggendo, almeno temporaneamente, il """"Great Game"""", """"Il Grande Gioco"""", termine con cui nel XIX secolo R. Kipling aveva definito la politica britannica in terra afghana. Nel 1921 promulgò la prima costituzione afghana nella quale veniva garantita l'eguaglianza dei diritti a tutti i cittadini del paese senza distinzione di sesso. E dunque durante il regno di Aman Ullah che per la prima volta i diritti delle donne sono posti al centro dell'attenzione. Il re, insieme alla regina Soraya, mise all'ordine del giorno la questione delle donne in un paese in cui la società patriarcale e tribale le aveva tenute lontane da qualsiasi forma di diritto. Per tutte queste vicende, l'Afghanistan era diventato un paese modello, libero e soprattutto indipendente. E dunque... un nemico da abbattere. Dopo una serie di sommosse istigate da interessi di altre potenze estere, i sovrani con i loro figli furono costretti a lasciare il paese e andare in esilio. Nel 1928 si recarono in Italia dove stabilirono la loro residenza. Per la prima volta in italiano viene pubblicata la biografia di questo sovrano illuminato, una vita eccezionale raccontata da suo figlio."" -
Il cristianesimo in Cina. Autobiografia del primo missionario gesuita nell'impero celeste
La vita di Matteo Ricci, il gesuita che diffuse in Gina il messaggio cristiano e la cultura dell'Occidente, ha dello straordinario: astronomo e teologo, studente di diritto e matematico, missionario e diplomatico, scienziato e sinologo. Inviato in Cina nel 1582, Ricci approda a Macao, allora possedimento portoghese sulle coste meridionali della Gina, il 7 agosto dello stesso anno. Qui inizia lo studio appassionato della lingua cinese, assistito anche da una straordinaria memoria. L'anno successivo fonda la prima residenza missionaria a Sciaochin, per poi trasferirsi a Sciaoceu nell'agosto 1589. Qui fonda la seconda residenza e rimane gravemente lesionato a un piede in seguito all'aggressione di un ladro. La sua immersione nella cultura cinese è totale: veste alla maniera dei letterati cinesi, con abiti di seta, e abbandona gli abiti tipici dei bonzi, poco apprezzati dal popolo. Si sposta in portantina, come usavano fare i personaggi più colti della città, e si fa crescere la barba e i capelli. Ecco come inizia una storia incredibile che questa edizione restituisce nella sua genuinità grazie alla viva voce del protagonista. -
Undici pianeti
"Undici pianeti"""" è un testo legato a una data chiave per la storia araba e mondiale, il 1492, anno della scoperta dell'America e dell'espulsione di musulmani ed ebrei dall'Andalusia. Questi eventi sono i temi su cui ruotano le prime due parti dell'opera, """"Undici pianeti sull'ultima scena andalusa"""" e """"Penultimo discorso del «pellerossa» all'uomo bianco""""; Darwish, recuperando la storia dell'esilio andaluso e quella dello sterminio degli indiani d'America, racconta il tragico destino del popolo palestinese. Il poeta """"ritorna"""" al mito e alla storia cananea in """"Una pietra cananea nel Mar Morto"""" e in """"Sceglieremo Sofocle"""" in cui (ri)costruisce le fondamenta dell'identità del popolo palestinese per riaffermare la sua esistenza. L'esilio nell'amore è l'esperienza narrata in """"L'inverno di Rita"""", mentre l'ultimo componimento, """"Un cavallo per lo straniero"""", è un'elegia per un poeta iracheno, che diviene elegia per l'intero Iraq, """"assassinato"""" nella guerra del Golfo del 1991." -
Viaggio contro il tempo
Un'anziana coppia, che vive da sempre in un paesino del sud del Libano, riceve una lettera inaspettata. Si tratta di un messaggio da parte dei loro figli, emigrati in Canada vent'anni prima, che li invitano a trascorrere sei mesi nella loro terra d'elezione. Dopo una lunga e vana attesa del ritorno dei loro cari, Radwan e Rayya decidono di intraprendere quel ""viaggio contro il tempo e lo scorrere dei loro giorni"""". Ma lo scoppio della guerra civile conferirà nuove dimensioni e significati alla rivoluzione ormai in corso nelle loro esistenze."" -
Unità diritto libertà. Il fattore Weimar e l'identità istituzionale in Germania
La Costituzione di Weimar ha ampiamente oscurato la sua tragica fine. Il valore profondo della Repubblica di Weimar è nel pericolo, sempre presente per la società e le istituzioni democratiche, di crollare in assenza di un ampio consenso sociale. La classe dirigente e politica della Repubblica di Weimar, probabilmente senza nemmeno accorgersene del tutto o certamente senza comprenderne le conseguenze, si smarrì nel percorso di raggiungimento della piena maturità politica. Il disastro era imminente e la minaccia arrivava da ogni parte. Il crollo della prima democrazia tedesca ci ammonisce che un sistema istituzionale non può reggere senza istituzioni politiche forti e democraticamente saldate nel tessuto sociale, culturale e politico. L'insegnamento della storia della Repubblica di Weimar è che nessuna comunità può resistere alle sfide politiche ed economiche a cui è soggetta senza istituzioni autorevoli e riconosciute come tali dai cittadini. -
Avida cupiditas. Profili giuridici degli acquedotti romani pubblici nel tardo antico
Uno dei simboli più evidenti della romanizzazione consiste nella realizzazione, le cui tracce sono ancora in parte visibili, di infrastrutture legate alla distribuzione delle acque pubbliche: in particolare sono sopravvissuti i resti di grandiosi acquedotti e quelli, altrettanto mirabili, di molti edifici termali. Le infrastrutture idrauliche non solamente servivano per l'approvvigionamento delle fontane da cui scaturiva acqua potabile per l'uso dei cittadini e della rete di derivazioni private, ma rifornivano in gran quantità bagni pubblici, ninfei e terme, elementi considerati imprescindibili in ogni città romana, dalla Britannia all'Africa, dall'Hispania all'Asia. Scopo della presente ricerca è stato quello di verificare se e quali forme di mutamenti hanno interessato la gestione degli acquedotti pubblici nel tardo antico, a partire dal principio del IV secolo fino al VI secolo d.C., dal punto di vista dell'organizzazione amministrativa, della lotta contro gli abusi totali o parziali, dell'impegno atto a contrastare il degrado delle strutture e a garantire la loro manutenzione costante, delle tipologie di pene comminate in caso di trasgressione delle norme stabilite e del rapporto, sempre difficile e controverso, tra pubblico e privato. -
Ravenna. Le iscrizioni greche
Questa nuova edizione critica di tutte le epigrafi in greco rinvenute nel territorio di Ravenna e di Glasse o conservate nei Musei di Ravenna raccoglie quaranta iscrizioni, datate tra il II e l'VIII secolo d.C, corredate da lemma genetico, apparato, traduzione italiana, commento e immagini. Nella prospettiva di un recupero della 'grecità' ravennate, una rinnovata valutazione delle iscrizioni greche di Ravenna può costituire la base per ricomporre il quadro del linguaggio epigrafico dei committenti di origine greca e orientale presenti in città nelle varie epoche del mondo antico. -
Quetzalcoatl, il serpente piumato. Un antico mito azteco
Sculture, affreschi e strutture architettoniche di invidiabile bellezza. Ancor prima degli Aztechi in Messico esisteva una civiltà progredita artefice di tutto questo. È a partire dal rinvenimento di arredi sacri e dipinti murali, compiuti durante i suoi innumerevoli scavi, che Laurette Séjourné inizia uno studio approfondito di questa civiltà, basandosi anche sull'analisi di racconti epici e testi dei cerimoniali. All'interno della sua preziosa ricerca prende forma Quetzalcoatl, la mitica creatura metà serpente, metà uccello, che sta alla base del mito dell'incontro tra uomini e divinità. Un essere che rappresenta il percorso compiuto dall'uomo che si eleva dalla sua condizione terrena per alzarsi verso il cielo grazie alla forza del suo spirito e al coraggio del proprio sacrificio. -
Lutero e Thomas Müntzer. Riforma, utopia e cristianesimo
La diffusione dell'Utopia di Thomas More coincide con momenti di straordinaria tensione politica e sociale. La sua fortuna editoriale, col favorire un'ampia circolazione delle idee dell'autore anche negli ambienti vicini alla Riforma radicale, poteva suscitare prima o poi il desiderio di tradurle in pratica. Quando ai primi di maggio del 1525 apparve il libretto luterano contro i contadini tedeschi, la loro rivolta aveva raggiunto la massima espansione. Lutero attaccava con veemenza Thomas Müntzer, associandolo ai contadini nell'accusa di banditismo per delegittimarne l'azione e smascherarlo come falso profeta. Müntzer possedeva tuttavia una cultura notevole e conosceva Erasmo, Platone e probabilmente anche More. La condivisione dei beni, che avvicinava Platone e l'umanista More al cristianesimo evangelico, sarà per il riformatore di Allstedt - diventata l'anti-Wittenberg - un sogno profetico da realizzare in un Regno terreno di Cristo senza empi e peccatori, regolato da principi di moralità e giustizia in coerenza con la parola di Dio. Ma Lutero, con la sua realistica apologia della repressione, poneva le premesse teoriche per il massacro di Frankenhausen e la nascita di un ethos militare della Riforma.