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Lavoro, istruzione e formazione. Il ruolo delle Camere di commercio (1861-2011)
Questo volume rappresenta una ""sfida"""", poiché va ad affrontare un argomento, quello dell'istruzione e della formazione professionale sul quale si registra """"nella storiografia scolastica nazionale una grave carenza""""; in tal senso la mancanza di studi sui """"percorsi formativi dei lavoratori"""", ritenuti """"un semplice addestramento al destino professionale"""" può essere interpretata come sintomo o conseguenza delle difficoltà attraversate dall'istruzione e dalla formazione professionale in Italia che, solo nel corso degli ultimi venti anni ha cercato di colmare il ritardo con gli altri paesi europei, schiacciata come da consuetudine nella morsa di polemiche ideologiche e politiche. Esso naturalmente non vuole proporsi come una storia dell'istruzione tecnica e della formazione professionale in senso lato, ma valorizzare il contributo offerto dall'azione delle Camere di Commercio che, a partire dalla legge istitutiva del 1862, furono coinvolte nel sostegno all'istruzione professionale, provvedendo all'istituzione o al mantenimento di scuole di scienze applicate al commercio e alle arti. In un quadro normativo poco chiaro e con una differenza di risorse tra le Camere settentrionali e meridionali, le Camere di Commercio talora si sono sostituite allo Stato, oppure hanno integrato la loro azione con esso; ciò è accaduto soprattutto nei momenti di crescita del Paese, quando l'istruzione professionale ha goduto di maggior fortuna."" -
Nella natura. 21 progetti per il parco del Neto
Una natura inaspettata e rigogliosa, un bellissimo parco romantico incastonato tra la città e la collina, un tema suggerito da un'Amministrazione Comunale particolarmente attenta alle questioni d'architettura e un Laboratorio universitario di Progettazione Architettonica, sono solo alcuni tra gli elementi più significativi con i quali è stato possibile tratteggiare la serie di itinerari compositivi presentati in questo libro. Ventuno proposte per un padiglione di servizi nel Parco del Neto a Calenzano in provincia di Firenze, elaborate nel rispetto dei molti sensi del contesto e capaci ognuna di declinarne caratteri e identità senza rinunciare alle disarticolazioni imposte dalla dimensione contemporanea. Tra natura e artificio, tra regola e infrazione, tra memoria e aspettativa, le architetture immaginate, siano esse interpretazioni sensibili di una figuratività direttamente estratta dai temi della natura, o frammenti ad essa assonanti, o nuove topografie capaci di far diventare il paesaggio architettura e l'architettura paesaggio, nascono tutte come scaturigine del luogo a ricordarci come il comporre, altro non sia che un modo straordinariamente potente di guardare al mondo per poi narrarlo e condividerlo con gli altri. -
La collina delle conchiglie
Anno 1476: un anno di peste. Nella Firenze di Lorenzo il Magnifico l'epidemia sconvolge la vita degli abitanti nella città e nelle campagne circostanti. La paura del contagio e l'elevato numero dei morti turbano gli affari, il lavoro, le relazioni sociali, il funzionamento delle istituzioni e mutano l'esistenza degli individui. Rimasta sola, la giovanissima Lorenza decide di abbandonare la casa sui campi in cui ha vissuto fino a quel momento, non lontano da Certaldo, sui rilievi dolci della Valdipesa, per cercare un lavoro e un futuro diverso a Firenze. Comincia così un lungo viaggio nello spazio geografico e sociale che la condurrà nella capitale dello Stato e poi fuori dai confini della Toscana, nel ducato Estense dei Signori Ercole ed Eleonora e a Venezia, incontro a personaggi oscuri o famosi che modificheranno profondamente la sua vita. Un viaggio coraggioso e non privo di rischi per una giovane donna senza protezioni, durante il quale compirà un personale cammino di trasformazione. -
Il giardino rampante. Diamo vita ai muri degli edifici. Soluzioni per la città sostenibile. Ediz. italiana e inglese
"Il giardino rampante. Diamo vita ai muri degli edifici. Soluzioni per la città sostenibile"""" combina uno sguardo tecnico scientifico con uno investigativo progettuale per esplorare le più recenti forme di integrazione di architettura e natura, ovvero i giardini verticali, e proporre probabili visioni di paesaggio urbano." -
Architettura e paesaggio a Montecatini. Itinerari metropolitani nella città termale
Alla nascita e allo sviluppo di Montecatini Terme hanno dato un contributo, a partire dal Settecento fino a tutto il Novecento, architetti e paesaggisti di maggiore o minore fama che, attraverso un attento lavoro hanno saputo armonizzare le esigenze di un termalismo moderno, fatto anche di momenti di svago e di riposo, con la cura delle acque. Si sono succeduti Niccolò Maria Gaspero Paoletti, Giulio Bernardini, Ugo Giusti, Ugo Giovannozzi, Raffaello Brizzi, Angelo Mazzoni, Pietro Porcinai, Maurizio Tempestini, Carmelo Pucci, Italo Gamberini, Aldo Rossi, per citarne solo alcuni, ciascuno dei quali ha lasciato un segno indelebile nell'odierna città termale. ""Architettura e paesaggio"""" intende rivisitare, attraverso un'agile lettura, le principali tipologie architettoniche lungo itinerari virtuali metropolitani, la Montecatini di oggi, alla luce di molti scorci fotografici e di immagini d'epoca. Ne scaturisce un quadro che è capace di evidenziare quei caratteri di autenticità e di integrità che sono il presupposto per l'inserimento di Montecatini nella World Heritage List, in una candidatura transnazionale Unesco delle maggiori città termali europee."" -
Il paesaggio nell'opera di Giuseppe Poggi per Firenze capitale
Il volume analizza in maniera completa e dettagliata il piano di Giuseppe Poggi per Firenze capitale, anche con l'intento di evidenziare l'influenza che esso ha avuto nella conformazione del paesaggio urbano e dei suoi caratteri identitari. La trattazione dei temi di natura paesaggistica ed urbanistica è accompagnata da una sezione finale dedicata all'analisi dello stato conservativo degli arredi e dell'apparato vegetale progettati da Poggi per i viali urbani e per i giardini. La complessità dell'opera poggiana risulta essere ancora un tema di grande attualità scientifica ed assume particolare rilevanza alla luce delle imminenti celebrazioni per l'anniversario di Firenze capitale. -
Bordi figurati del Rinascimento nella collezione Horne
Nel corso del Quattrocento e all'inizio del successivo furono prodotti in largo numero i così detti bordi figurati. Tali tessuti, spesso arricchiti con fili d'oro, presentano immagini singole e scene che, ripetute in moduli, sono applicate sui parati ecclesiastici in sostituzione dei ricami costosi e impegnativi. Un nucleo consistente di frammenti è tornato alla luce nei depositi del Museo Horne, mettendo a disposizione di studiosi o di semplici estimatori un patrimonio di grande interesse, che qui viene pubblicato. -
La basilicale di Santa Maria Maggiore di Lomello. L'architettura e il ciclo decorativo in stucco. Ricerche, restauro e valorizzazione
"Questo volume raccoglie i risultati dell'importante lavoro svolto dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo con la Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici della Lombardia e le Soprintendenze di settore, sul complesso della Basilica di Santa Maria Maggiore di Lomello vicino Pavia e sul prezioso, pur se frammentario, ciclo decorativo in stucco altomedievale. La Direzione Regionale della Lombardia ha progettato, diretto e realizzato tra il 2005 e il 2014 l'attività di studio e restauro del corpus degli stucchi nonché il recupero e l'allestimento degli spazi della canonica annessa alla basilica per la loro conservazione e valorizzazione dopo il restauro. Tutta l'attività, compreso il rifacimento della copertura della basilica e i lavori architettonici per l'allestimento del museo, è stata realizzata con fondi del Ministero, che ha stanziato più di e 270.000. L'attività svolta rappresenta un esemplare percorso virtuoso che dal recupero dei lacerti in una situazione di semi abbandono che ne ostacolava la fruizione e li metteva a serio rischio di perdita, attraverso lo studio e gli interventi conservativi, è arrivato fino alla realizzazione di uno spazio espositivo all'interno del complesso e alla pubblicazione di tutti i dati scientifici acquisiti. Si è voluto compiere un intervento 'globale', non frammentato e parziale, ma tale da svolgere l'intero ciclo..."""" (Dalla presentazione di Caterina Bon Valsassina)" -
Le fortezze di Portobello e del Rio Chagres a Panama. Un progetto di documentazione per la tutela del patrimonio e lo sviluppo di siti UNESCO
Il disegno, strumento di analisi del paesaggio, è impiegato per decifrare il patrimonio storico architettonico e interpretare il carattere della baia di Portobello e della Fortezza di San Lorenzo del Chagres. Il volume riporta uno studio condotto da docenti e ricercatori per disvelare le tracce della storia e raccontare ciò che rimane dell'opera edificatoria degli ingegneri militari che hanno progettato le difese spagnole contro la pirateria inglese. Dal rilievo tradizionale all'utilizzo delle tecnologie digitali per la produzione di modelli tridimensionali, l'architettura storica, il villaggio e le fortezze, vengono ricostruiti in un ambiente virtuale nel quale possono trovare nuove opportunità di sviluppo per favorire la crescita e la tutela del paesaggio reale. -
L' immagine riflessa. Ediz. illustrata
La pubblicazione è il catalogo della mostra itinerante che coinvolge i comuni dell'empolese Valdelsa e del Chianti fiorentino. Il cardine della mostra è la grande tela, oltre 2 metri per 6, formata da ben 65 ritratti degli operai della Shelbox gli ""invisibili"""" che da mesi lottano per mantenere il posto di lavoro e sui quali si è posato lo sguardo dell'artista: un tappeto di sguardi e sorrisi che raccontano una realtà, quella lavorativa, in grave crisi. L'arte contemporanea vuole essere un mezzo, un linguaggio con il quale si può parlare di crisi, di lavoro, ma soprattutto vuole mantenere alta l'attenzione sul problema lavorativo, perché gli operai che hanno perso il lavoro non debbano mai sentirsi degli """"invisibili""""."" -
Firenze. Dalla colonna dell'Abbondanza alla porta di San Gallo. Percorsi di architettura
Senza imporre alternative di valore e di incidenza a itinerari universalmente noti, si suggerisce un nuovo tipo di percorso che ci accompagni in una lettura dei fenomeni aggregativi di alcune tipologie urbane, come la strada, il borgo e la piazza o di complessi edilizi, come palazzi, conventi, monasteri, ospedali, che hanno determinato la definizione spaziale e formale della città, nonché alla necessaria segnalazione di episodi che hanno incontrato minore attenzione e fortuna critica. Un percorso cadenzato dalle piazze, dagli incroci viari e dai relativi canti, vera rete geografica urbana, e che non è separabile dal movimento della sua gente, dalle sue botteghe artigianali, dai Caffè e dai negozi di eccellenza di via Roma, attraverso borgo San Lorenzo, la piazza San Lorenzo, fino alla via de' Ginori, che alterna l'incanto delle sue ""case da Signore"""" ai fondi commerciali, per proseguire poi sulla via San Gallo fino all'omonima porta. Questo percorso fa parte di un progetto più ampio, teso a far conoscere i due assi storici, cardo e decumano massimi, fondamentali per la definizione della strutturazione urbana di Firenze: la ricchezza e la complessità dei tanti episodi architettonici che vi si incontrano, hanno determinato la necessaria suddivisione dei percorsi, che partendo tutti dalla Colonna dell'Abbondanza, monumentalizzazione dell'incrocio dei due assi, si diramano a Nord verso Porta San Gallo, a Sud verso Porta Romana per il cardo massimo, a Est verso Porta la Croce..."" -
Con le rovine. La musealizzazione contemporanea del sito archeologico
Il libro s’interroga sui molti aspetti legati alle varie contraddizioni della musealizzazione del sito archeologico. Prima fra tutte, quella legata alla consueta discrepanza che si innescava tra l’attenzione dedicata ai vari reperti sottratti al sito e quasi sempre trasferiti al chiuso di un museo, di contro all’abbandono e all’oblio nel quale versavano i siti dopo averli spogliati dei loro elementi più pregevoli. Per far fronte a questo, la cultura archeologica si è evoluta verso l’idea di una musealizzazione in loco. Nasce quindi una generazione di architetture che si pongono come scopo prioritario, la creazione di un regime di salvaguardia del campo dello scavo. Sono queste, semplici coperture, magari molto estese, ma quasi sempre elementi che non innescano nessuna relazione progettuale con le preesistenze. Da alcuni anni, però, la cultura architettonica, ha focalizzato una progettualità che fa del sito archeologico, un ricco potenziale di temi, tipi e figure dal quale partire per l’individuazione di una via che possa dirsi sistema di relazioni prima di essere oggetto architettonico. Testimonianza, memoria, interpretazione, sono le parole chiave di questo atteggiamento progettuale. Il libro getta uno sguardo sapiente su quel particolare segmento attualmente non molto indagato, dedicato alle molte sfaccettature del rapporto tra architettura contemporanea e archeologia. Tale ricerca, dopo aver affrontato la tematica da un punto di vista teorico e storico-disciplinare, getta uno sguardo critico su molte delle recenti realizzazioni sull’argomento. Il corpo principale della ricerca si compone infatti di un nutrito esempio di architetture realizzate in Italia e all’estero che spaziano dalla generale musealizzazione del sito archeologico, alle singole architetture a servizio del sito. -
Predicatori, artisti e santi nella Toscana del Rinascimento
Questa raccolta di saggi mostra la ricchezza di nuove informazioni, che le immagini e i sermoni possono offrire quando si usa un metodo d'approccio interdisciplinare, unendo studi sull'arte e sulla predicazione. I vari saggi analizzano la relazione tra predicazióne e arie, studiando nel dettaglio l'uso delle opere d'arte nella predicazione, il culto dei santi nelle immagini e nei sermoni, e l'importanza dei pulpiti in quanto monumenti architettonici e scene per la predicazione popolare. L'autrice adotta un approccio interdisciplinare al soggetto, unendo la storia dell'arte, l'analisi storica e gli studi sui sermoni, esaminando così la questione della committenza, delle forme, dei riti e il significato spirituale e simbolico della tradizione omiletica e visiva, nella Toscana del tardo medioevo e dell'era moderna. -
Fredi Drugman. Idee per un progetto di museo lungo il Trebbia
Il volume pubblica la copia anastatica del progetto di Fredi Drugman per la valorizzazione del patrimonio storico-culturale della Val di Trebbia; esso costituisce uno sviluppo applicativo dell'idea del ""museo diffuso"""". I saggi dei curatori, a corredo del progetto, si pongono in continuità con l'attività del Laboratorio città/museo creato da Drugman presso il Politecnico di Milano."" -
Oggetti sacri in collezioni sacre. I musei delle istituzioni religiose fiorentine ed il loro pubblico. Ediz. italiana e inglese
Questa raccolta di saggi affronta le problematiche specifiche connesse alia conservazione e all'esposizione di collezioni di oggetti storicamente appartenenti a istituzioni religiose - un naturale seguito al precedente volume dei Forum sui musei e la religione sulle chiese, templi, e moschee, che a loro volta sono visitate come musei. I musei associati alle istituzioni religiose hanno un mandato speciale per mantenere il profilo della loro istituzione nel suo insieme e parlare ai membri delle loro comunità; tuttavia, spesso possiedono oggetti di grande valore storico ed estetico, che sono di interesse per pubblico un più ampio e non necessariamente religioso. In alcuni casi queste collezioni sono gestite da istituzioni non-religiose (o non più religiose). Come custodi di oggetti sacri di diversa natura e tipologia, fino a che punto tali istituzioni si devono sentire responsabili della trasmissione del carattere sacro delle loro collezioni al loro pubblico? Qual è il modo migliore per stimolare una comprensione profonda dei messaggi spirituali, senza che questo intento possa essere scambiato per proselitismo? Questo studio si inserisce nel dibattito su queste tematiche per cercare di garantire la sopravvivenza e l'apprezzamento di tali raccolte nella zona fiorentina, e conclude con la trascrizione di una tavola rotonda. -
Studi sulla Santissima Annunziata di Firenze in memoria di Eugenio Casalini osm
Nel terzo anniversario della morte, la Provincia dei frati Servi di Maria e il Convento fiorentino della Santissima Annunziata vogliono ricordare con questa miscellanea la figura e l'opera di fra Eugenio Casalini, personalità complessa e spiritualmente variegata che ha trascorso la sua vita per oltre sessant'anni nel Convento della Santissima Annunziata, vivendo dai difficili anni del Dopoguerra in questa città allora ricca di eventi politici ed ecclesiali che hanno segnato la sua storia di un uomo e di frate. -
Il patrimonio della Fraternita dei laici. Libri, manoscritti e documenti tra biblioteca e archivio
Il presente volume è il primo di una trilogia dedicata, nell'ordine, al patrimonio librario e archivistico, archeologico e artistico della Fraternita dei laici, oggi conservato rispettivamente nella Biblioteca Città di Arezzo, nell'Archivio Storico della Fraternita, nel Museo Archeologico Gaio Cilnio Mecenate e nel Museo Nazionale d'Arte Medievale e Moderna di Arezzo. Lo scopo di questa impresa editoriale che è quello di fare conoscere il patrimonio di Fraternita nella sua interezza, oltre che ricchezza, uscendo quindi anche dalle ""stanze"""" del prestigioso palazzo di piazza Grande e andando ad individuare tutto quello che proviene dall'Ente, sebbene collocato altrove rispetto alla sede storica, dove l'antica istituzione è tornata nel 2011, dopo due secoli. Molto interessante è la storia della raccolta libraria, iniziata con il lascito di un grande benefattore, Girolamo Turini, medico aretino che ha lasciato alla Fraternita nel 1602, la sua libreria. Dalla donazione del Turini si passa all'impresa di aprire una Libreria pubblica nel palazzo di piazza Grande. Negli anni successivi la biblioteca fu arricchita da altri lasciti. Dopo l'incendio del 1759 e la necessità di restauro, la libreria ha goduto di un momento di splendore, inserendosi a pieno diritto nel clima culturale enciclopedico del momento."" -
Rimarchiamolo! Concorso per il nuovo marchio del Chianti Rùfina
Una tra le più rinomate realtà produttive del mondo vitivinicolo toscano e una tra le più fervide e preparate realtà accademiche italiane, si sono potute incontrare nell'inedito quanto produttivo territorio del concorso di idee. Il concorso per il nuovo marchio del Consorzio del Chianti Rùfina ha visto, infatti, coinvolgere le giovani e creative menti degli studenti del DIDA Dipartimento di Architettura dell'Università degli Studi di Firenze, in un'esperienza progettuale inedita quanto fruttifera, i cui diversi esiti sono raccolti nel presente volume. L'esperienza, coordinata da Fabio Fabbrizzi docente e ricercatore presso lo stesso DIDA - ha dato modo di sviluppare non solo una serie di proposte progettuali che sono l'espressione dei valori e delle aspettative richieste dal Consorzio del Chianti Rùfina e fra le quali è stata prescelta quella che diverrà il suo nuovo marchio, ma ha anche rappresentato un'ulteriore riprova della sempre più urgente necessità di collaborazione tra l'Università e il mondo del lavoro. -
La «Tavola Doria». Tra storia e mito
Nel volume sono raccolti i contributi della giornata di studio ""La Tavola Doria tra storia e mito"""", tenutasi il 22 maggio 2014, organizzata dalla Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze e l'Opificio delle Pietre Dure e Laboratori di restauro. La Tavola Doria recentemente acquisita dallo Stato italiano e la cui attribuzione è oggetto di discussione da parte degli studiosi è stata in passato attribuita alla mano di Leonardo, che avrebbe così compiuto una sorta di prova della sua opera; ma si tende oggi a considerarla una derivazione dall'originale leonardesco, eseguita da un artista fiorentino che resta per il momento ignoto. Nel volume saranno presentati i risultati degli studi scientifici compiuti e dell'intervento di conservazione che si è reso necessario sul dipinto, così come sarà illustrato il progetto espositivo realizzato. Seguiranno contributi per un confronto sull'interpretazione del significato storico-artistico del problematico dipinto."" -
Giovanni Michelucci. Lo spazio che accoglie. Ediz. illustrata
Il volume raccoglie gli scritti dell'autore su varie tematiche percorse da Giovanni Michelucci nella sua lunga ricerca progettuale. Il tema dell'accoglienza, vero nucleo teorico e operativo attorno al quale ruota tutta la sua opera, si esprime attraverso le diverse declinazioni della cosiddetta ""variabilità"""", ovvero quel particolare modo di pensare la forma architettonica partendo non da una visione aprioristica ma dalle infinite e mutevoli relazioni che concorrono a formarla. Da qui si snoda un itinerario critico che affronta visioni, opere e progetti sotto questa medesima chiave di lettura. Il volume è corredato degli schizzi del Maestro toscano, coservati presso la Fondazionie Michelucci di Fiesiole.""