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Lettera di Lord Chandos
La ""Lettera di Lord Chandos"""", opera che il poeta e drammaturgo austriaco Hugo von Hofmannsthal pubblica nel 1902 e che si situa a pieno titolo all'interno del dibattito filosofico fra XIX e XX secolo sull'essenza e il ruolo del linguaggio, dibattito che in Germania e in Austria coinvolge, fra gli altri, autori quali Mauthner, Nietzsche, Wittgenstein e Mach, continua a costituire ancor oggi un punto di riferimento fondamentale nello sviluppo di tale riflessione. È possibile riconoscere come con il """"Chandosbrief"""" si abbia a che fare non tanto con un caso di """"scepsi linguistica"""", quanto piuttosto con uno dei momenti in cui il trionfò della parola, nel suo tentativo di rinvenire i propri fondamenti e i propri presupposti, assume la sua forma più alta e significativa: l'opera ci pone di fronte al mistero dell'uomo nel suo rapporto con quell'orizzonte di totalità che egli aspira a esprimere, e che questo volume tenta di ripercorrere in una dimensione comparativa fra la filosofia, la storia della letteratura, la poesia, la storia dell'arte, la psicologia e il pensiero politico."" -
Mondi nel mondo. Fra gioco e matematica. Ediz. illustrata
Nell'esperienza di molti, grandi e piccoli, il gioco, che si svolge nel ""cerchio magico del divertimento"""" e della fantasia, è agli antipodi della matematica, continente misterioso, legato a regole ferree, talvolta spaventoso. Pure, a cominciare dalle conte, che spesso aprono le danze, i passi della matematica e quelli dei giochi si intrecciano e si inseguono. La spirale del Gioco dell'oca ha una storia antichissima e densi significati simbolici, che la matematica srotola in una semplice linea; i dadi lanciati in aria richiamano matematicamente la probabilità, come giocosamente ci riportano a tentativi di previsione del futuro; la Dama è un gioco che simula strategie belliche, che diventano strategie logico-matematiche di scelta e di analisi delle conseguenze delle mosse fatte. Esaminando la struttura e la storia di vari giochi del mondo, si trova un nesso con problemi, strutture e metodi propri della matematica, tanto che questi due mondi, apparentemente così distanti, rivelano affinità inaspettate: sono entrambi immersi nella realtà comune, ma sono anche """"a parte"""", con caratteristiche proprie; corrispondono a bisogni ed esigenze universali e usano linguaggi universali. La matematica non è un gioco e il gioco non è matematica, ma tutti e due sono attività """"straordinariamente ordinate"""" che si fondano sull'astrazione e sul fecondo rapporto tra regole e fantasia; si possono dunque imparare, praticare e insegnare in forme e modi non così distanti."" -
Dopo Foucault. Genealogie del postmoderno. Atti del Convegno (Napoli, 15-16 febbraio 2007)
Il persistente interesse per l'opera di Michel Foucault sembra essere il sintomo di una profonda corrispondenza tra la genealogia foucaultiana dell'Occidente e le attuali, violente metamorfosi imposte a quest'ultimo dalia mondializzazione. La modernità ha realizzato, sia sui piano individuale (etico e speculativo) che su quello collettivo (sociale e politico), un gigantesco processo di soggettivazione/assoggettamento dell'umano, del quale Foucault ha tracciato la mappatura genealogica scavando nel premoderno. Oggi, nella misura in cui la postmodernità (con i suoi nuovi poteri-saperi) sembra realizzare un'inquietante, regressiva de-soggettivazione dell'Occidente, il lavoro di scavo lasciatoci da Foucault tende a funzionare come un grimaldello: da un lato esso aiuta a comprendere ed interrogare i sensi e gli effetti (anche estetici) della globalizzazione; dall'altro può rovesciare l'epocale perdita d'identità soggettiva occidentale in occasione di ""resistenza"""". Questa potenzialità spiega il significativo allargamento del dibattito su Foucault oltre i limiti specialistici dei foucaultismo, e l'esigenza di esplorare nuovi percorsi archeo-genealogici in grado di catturare il legame tra Foucault e ciò che è apparso """"dopo"""" di lui: il nostro paesaggio enigmaticamente post-umano."" -
L'Europa fuori dall'Europa
Non è mai positivo lasciare alle proprie spalle parti rimosse della propria formazione né nell'evoluzione di un individuo né in quella di una istituzione: si rischia di portare il peso di paure inconfessate, sensi di colpa o percezioni di estraneità. Così è stato quando l'Europa ha tentato di disconoscere il retaggio bizantino, quanto portato dalle scuole umanistiche boeme o quanto deriva dal costituzionalismo magiaro per confinarli in una indefinita categoria di ""Orientalità"""". Ciò equivale a rendere incomprensibili agli Europei molte fasi del loro stesso tessuto e dalla loro odierna autoidentità. Con contributi di: Ezio Angelini, Franco Saporetti, Ermanno Calderoni, Antonio Carile, Paolo M. Costa, Fabio Martelli, Paolo Ognibene, Alba Maria Orselli, Giuseppe Potenza, Michele Rallo, Alessandro Romagnoli, Alessandro Vanoli."" -
Conorovesciato. Un esperimento di didattica per problemi nella scuola primaria. Ediz. illustrata
Questo libro documenta una sperimentazione sull'uso dei problemi come momento forte dell'insegnamento della matematica nella scuola primaria, sperimentazione condotta dal Gruppo di ricerca sull'uso del Gioco nella Didattica della matematica (Dipartimento di matematica ""F. Enriques"""", Università degli Studi di Milano)."" -
La fisica. Testo greco a fronte
"Fisica"""" è il titolo di un trattato in otto libri di Aristotele. E uno dei trattati più significativi del filosofo. Come tutte le altre opere aristoteliche, anche """"Fisica"""" è il risultato del lavoro di ricostruzione operato da Andronico di Rodi sui frammenti sparsi scritti dallo Stagirita in epoche diverse, su argomenti diversi, tutti tuttavia attinenti il mondo della """"Physis"""" (natura). Il I libro tratta dei principi del Divenire. Il II libro è un trattato sulle Quattro cause. I libri III, IV, V, VI costituiscono uno studio organico sul concetto di mutamento (movimento) e le sue implicazioni: infinito, luogo, tempo, continuo. Il VII continua, in modo tuttavia autonomo, l'analisi del Movimento, introducendo il concetto di Movente. L'VIII postula inferenzialmente l'esistenza di un Primo movente immobile ed eterno." -
Sociologia e globalizzazione
Quest'opera nasce dall'esigenza di affrontare il rapporto tra sociologia e globalizzazione; dibattito che conduce rapidamente a dover affrontare i molteplici problemi contemporanei riguardanti le forme dei mutamenti in atto nelle società. L'assunto principale dell'indagine è che la globalizzazione, lungi dall'essere meramente strutturale, sia invece anche un mutamento culturale e come tale includa le dinamiche del potere, della disuguaglianza, dell'egemonia culturale e mediatica. Studiare la globalizzazione, dando conto della qualità e dell'ampiezza di questi cambiamenti richiede anche mettere profondamente in discussione il paradigma dominante. I crescenti conflitti economici, etnici, religiosi, sempre più spesso militari, i disastri ecologici, il persistere di ineguaglianze sociali tradizionali, mentre rapidamente se ne creano di nuove, inducono a sperare e a lavorare nella creazione di relazioni diverse, non più basate sullo sfruttamento dell'uomo sull'uomo, dell'uomo sulla donna, di entrambi sulla natura. I nuovi movimenti sociali, le mobilitazioni ecologiste e contro le guerre, le associazioni di donne, di volontariato e di mutuo aiuto, le sperimentazioni dei social forum e delle reti internazionali chiedono a gran voce il cambiamento: che un altro mondo sia possibile. Un'altra sociologia è possibile? Gli autori di questo studio credono di sì. -
Storia dei Melik' del Larabal (1600-1827). Materiali per la storia moderna degli armeni
Raffi (1835-1888) fu lo scrittore armeno di maggior successo dell'Ottocento, famoso soprattutto per i suoi romanzi storici, che spaziano dall'antichità alla guerra russo-turca del 1877-78. Questo testo fonde invece in una diversa combinazione il talento narrativo di Raffi con il suo interesse per il passato dell'Armenia. Si tratta infatti di una vera e propria storia della regione del Larabal, ed in particolare della sua aristocrazia, i cosiddetti melik', che per secoli organizzarono la resistenza armena contro Turchi e Persiani. Quest'opera ha un significato notevole non solo nell'ambito storico e letterario, ma anche in quello politico, in quanto delinea efficacemente le radici dell'odierno conflitto tra l'Armenia e l'Azerbaigian per il Larabal. -
Commentario al libro di Zosimo «Sulla forza», alle sentenze di Ermete e degli altri filosofi
L'alchimia è l""'arte sacra"""" per eccellenza. Una cosmologia incentrata sulla ricerca e sull'estrazione di una meravigliosa sostanza invisibilmente presente nell'universo e racchiusa nella cosiddetta prima materia: tutto ciò che esiste nel cosmo è in perenne movimento, l'""""opus"""" alchemico lo traspone in forma permanente, """"corporificando"""" a suo modo il tempo. Il testo di Olimpiodoro coniuga i saperi della tradizione greco-egiziana di Alessandria con le concezioni provenienti dal mondo iranico e dall'antico Oriente, mostrando come le dottrine alchemiche di macro e microcosmo viaggiassero da un capo all'altro del mondo antico, e i sapienti orientali come Ostane il Meda e Maria l'Ebrea e quelli Greci come Zosimo potessero confrontarsi e influenzarsi vicendevolmente per la costruzione della """"Grande Opera""""."" -
Fra Sartre e Wojtyla. Saggi su fenomenologie ed esistenze
Perché si avverte il bisogno di parlare ancora di fenomenologia? La fenomenologia, dopo un secolo di fasti, sembra essere messa in crisi come fosse un sapere datato. La fenomenologia dopo Husserl, però, potrebbe essere permanentemente attiva per la sua riflessione sull'esistenza, per l'ermeneutica che ne è scaturita, per la narratologia descrittiva che ne è stata la naturale e più interessante conseguenza. Questo vale non solo per autori ormai classici e inseriti di diritto nella storia del pensiero del Novecento, come Sartre e Merleau-Ponty, ma vale anche per una costola significativa della nostra cultura come la filosofia femminile che si chiama anche pensiero della differenza sessuale o di genere. Di Karol Wojtyla rimarrà certamente più impresso il ruolo nella chiesa cattolica rispetto al suo laboratorio filosofico-fenomenologico attivo sino al 1978, anno del pontificato. Il testo accosta il suo nome a quello di Sartre, proprio per significare come dalla stessa matrice fenomenologica siano nati pensieri divergenti: quello del francese che ha elaborato un'ontologia del Nulla e quello del polacco che ha coniugato la fenomenologia militante con la cultura carmelitana di Teresa d'Avila e di Giovanni della Croce. -
Alchimia
Materia nomade, erratica, dai contorni identitari incerti, è ancora oggi difficile dare una definizione dell'alchimia all'interno della storia culturale dell'occidente, definirne un territorio, una lingua. Terreno ibrido tra tecnica manipolatoria della materia e tensione soteriologica a una rigenerazione microcosmica e macrocosmica, l'alchimia, con la sua natura anfibia, sfugge anche nella modernità, nonostante i molteplici tentativi ermeneutici, epistemologici, storici, psicoanalitici, a ogni tentativo di classificazione. Un altrove assoluto, una ""scienza degli imponderabili"""" (secondo una nota definizione coniata da Elémire Zolla) in cui è assai complesso riconoscere radici e nozioni note, rassicuranti. Un argomento ideale per inaugurare una nuova collana di studi sui rapporti tra l'uomo e il sacro."" -
Politica religiosa e regalità sacra nell'Iran preislamico. Ediz. italiana, inglese e francese
"A fronte di una costante sollecitazione con cui da decenni si invoca l'adozione di criteri di ricerca sempre più interdisciplinari, spesso anche le scienze umanistiche sembrano avere imboccato quella via di crescente chiusura negli spazi della specializzazione autoreferenziale che già Konrad Lorenz paventava risolversi in una perfezione priva di contenuti. Quando perciò uno studioso intraprende il proprio percorso di ricerca muovendo da un contesto disciplinare in seno al quale la dimensione di nicchia viene sancita inevitabilmente dall'esigenza di padroneggiare testi e materiali in lingue al di fuori dello spazio culturale di norma appannaggio di storici, antropologi e sociologi, pare difficile attendersi che la sua produzione possa interagire con i filoni di studio di altri cultori di scienze umanistiche. L'opera di Antonio Panaino, pur essendo ricca di contributi all'iranistica in quanto tale, ha costantemente proposto la volontà di sondare innanzitutto le interconnessioni che dimostrano quanto dalle antiche culture orientali sia presente nel pensiero religioso, filosofico, politico e persino nelle istituzioni del mondo ellenico, ellenistico, romano e tardoantico sino a riemergere in pieno umanesimo, con un retaggio che è ancora oggetto di dibattito alle soglie dell'eera contemporanea. """" (dall'introduzione)" -
Il seme umanissimo della filosofia. Sul pensiero di Giuseppe Semerari
Una ricostruzione teoretica del pensiero di Giuseppe Semerari a partire dal suo dialogo con autori e orientamenti della filosofia del passato, dalle sue ""esperienze"""" del pensiero moderno e contemporaneo, italiano e straniero, in vista di una filosofia possibile, umanamente progettata, esposta al rischio della sconfitta e del fallimento, che si decide nella relazione con se stessi, con gli altri e con il mondo. Si tratta di una filosofia in cui ciò che viene ad essere (senza garanzie ed al rischio del non essere) non è la Verità, ma la responsabilità umana. La subordinazione della gnoseologia all'etica, conseguente alla definizione del trascendentale come insecuritas, è una delle cifre caratterizzanti la filosofia di Semerari: la ricerca della verità procede dallo sforzo dell'essere umano verso la propria responsabilizzazione, la quale assume, dunque, il carattere di elemento costituente."" -
Cyberdemocrazia. Saggio di filosofia politica
Su internet non solo tutti o quasi possono esprimere on line la loro opinione o si possono creare dei forum di discussione, ma nascono anche delle vere e proprie città e regioni virtuali. Esse tessono dei legami di tipo nuovo, che sfuggono alle barriere politiche e geografiche tradizionali. Questa nuova libertà è un pericolo oppure un'opportunità? Per Pierre Lévy, essa preannuncia l'avvento di una possibile democrazia generalizzata e getta le basi per una vera società civile planetaria e, forse, una nuova forma di Stato, una sintesi visionaria delle trasformazioni che l'avvento di Internet provoca nella vita democratica. -
Le ceneri del diritto. La dissoluzione dello stato democratico in Italia
Dall'Unità d'Italia a oggi, i fallimenti della costruzione dello stato democratico di diritto nella nostra penisola appaiono di giorno in giorno sempre più evidenti. La continuità storica che contraddistingue la classe politica dirigente, dall'Unità alla Seconda repubblica, passando per il fascismo e il dopoguerra, tende sempre più a identificarsi con comportamenti autoritari, violenti e illegali. Tali pratiche politiche hanno avuto anche pesanti riflessi nella gestione della giustizia, che non è mai stata super partes, ma espressione dei poteri di volta in volta egemoni nel paese. Questo volume indaga proprio questo percorso di subordinazione della legge alle classi dirigenti e alla politica. Particolare attenzione è rivolta alla dubbia attività svolta dalla magistratura italiana nel passaggio tra Prima e Seconda Repubblica. Il libro cerca di indicare alcune strade giuridiche e politiche da percorrere per costruire finalmente uno stato di diritto in Italia. -
Dopo la solitudine. Pedagogia narrativa tra donne e uomini
Il libro percorre nei primi due capitoli la storia antica e mitica della figura del ""doppio"""", che resta tuttora vitale e giunge fino alla contemporaneità attraverso molte opere letterarie e le interpretazioni che ne ha fatto la psicanalisi. È una storia tutta al maschile, storia di solitudine e dolore, di una patologia che ha saputo anche trasformarsi e tradursi in testi poetici e narrativi. Di questi in particolare si avvale il testo, oltre che di riflessioni teoriche. Nel terzo e quarto capitolo compaiono le figure femminili, figure secondarie e supporto delle grandi narrazioni maschili, ma successivamente si discute la possibilità di un nuovo patto tra i due sessi e una lettura positiva dell'immagine del """"doppio"""", che può assumere i volti, i pensieri e le intenzioni, le risorse dell'essere donne e uomini. Nelle conclusioni si tratta della scrittura come possibilità di conoscenza di sé e del mondo, racconto di vite e di soggetti. Della scrittura si approfondisce inoltre il valore educativo, ma l'attenzione pedagogica è presente e prevalente in tutto il libro e ne è uno dei significati principali. Nei due intermezzi si trattano i temi dello specchio, metafora esplicita e molto usata, non solo in letteratura, del doppio e, nel secondo, si analizza una coppia famosa, immagine suggestiva e simbolica di un doppio maschile e femminile: il Commissario Maigret e la moglie."" -
Idee e schermi bianchi. Filosofia e cinema tra il mito e il falso
Questa pubblicazione si inserisce nel confronto-disputa, di forte attualità, tra cinema e filosofia. Il volume procede prevalentemente tra due piste di lettura trasversali: quella del ""mito"""" e quella del """"falso"""". Il testo esamina la valenza filosofica, implicita o dichiarata, di film, sceneggiature, registi e intercala il tutto con riferimenti a radici ed echi filosofici. Si troveranno, quindi, riflessioni su Sartre e il cinema americano, sul neorealismo, sulle figure di Aracne e dell'Anticristo nella filmografia occidentale. Sono presenti anche saggi su Dr. Jekyll e Mr. Hyde nel tempo del muto, su Ingmar Bergman e Dreyer, su Bertolucci e il suo """"Ultimo tango a Parigi"""". In appendice, un contributo sull'attore-cantante Domenico Modugno e la sua sicilianità """"autofalsificata""""."" -
Oltrecorrente. Vol. 13: Spazi della religione.
Molteplici le forme della religione: la religione del singoio a fronte dell'incommensurabilità di Dio, la religione dove prevale la dimensione etico-giuridica, la religione come direzione spirituale della politica, come saggezza, come ricerca di armonia con il mondo naturale, come culto degli antenati, come ritualizzazione della vita collettiva e altre forme ancora. Ciascuna di esse poi intrattiene rapporti particolari con altre forme della vita. Un universo di differenze e di problemi. -
Sognando l'impero. Modena-Addis Abeba (1935-1941)
Questa ricerca deve molto allo stimolo venuto dai promotori: associazioni umanitarie che operano oggi in Etiopia, e che hanno spinto per riaprire una pagina buia - che anche per questo va compresa - della nostra storia, quando altri italiani si recarono in Etiopia, con ben diverse intenzioni, portando morte e distruzione. Questo studio ripercorre e riflette l'esperienza coloniale di una città (Modena) e dei suoi abitanti: come si viveva nel fronte interno ai tempi delle adunate generali e della lotta contro le ""inique sanzioni"""", come nel fronte di guerra del lontano Corno d'Africa si conquistava e si costruiva l'effimero impero fascista. Le memorie e le immagini di quella guerra, portate a casa dai conquistatori, sono uscite dai cassetti e dalle soffitte dove si trovavano grazie ai molti che hanno accettato di contribuire a questa ricerca consegnando fotografie e documenti del loro passato familiare. È emersa in questo modo una preziosa e inedita memoria dal basso, un contributo alla riflessione civile su un evento tragicamente straordinario, con cui non siamo ancora riusciti a fare i conti."" -
Conversazioni. Interviste di Roger-Pol Droit
Tre interviste rilasciate da Michel Foucault in un momento decisivo per le sue ricerche - è stato da poco pubblicato ""Sorvegliare e punire"""" - e una testimonianza del giornalista Roger-Pol Droit, suo amico, che le ha raccolte. Sono gli ingredienti di questo libro, nel quale vengono a precisarsi i contorni, anche personali, di uno degli intellettuali più importanti del Novecento. Inutile chiedere a Foucault dove si colloca, in quale ambito disciplinare si dispongono le sue ricerche, quali sono le premesse ideologiche del suo lavoro: le sue risposte lo vedranno sempre sottrarsi a una precisa appartenenza, a una identificazione, persino a una istanza di identità. Eppure, attraverso gli abili e talvolta addirittura beffardi smarcamenti, Foucault lascia trapelare una serie di indizi suggestivi, intriganti, ma soprattutto preziosi per chi voglia mettersi sulle tracce di una ricerca sistematicamente rivolta alla costruzione di strumenti in grado di produrre effetti di libertà.""