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Il cocchio alato del tempo
Il giovane Sandro, dopo aver rifiutato per anni la figura paterna la riscopre e inizia a discutere, con il coltissimo genitore, sui grandi temi della vita perché vuole avvalersi del suo insegnamento e della sua esperienza. Al centro dei colloqui ci sono il problema del tempo (saperlo spendere bene) e della saggezza della vita (come conquistarla senza dover attendere la vecchiaia). L'altro protagonista dell'appassionato dialogo è la cultura (la quinta dimensione) e il suo insostituibile valore: essa dovrebbe essere il faro che guida gli uomini nella nostra complessa e difficile civiltà in cui viviamo, per poterla meglio comprendere e affrontare, facendosene estremo scudo, riparo e strumento di salvezza contro la violenza della Storia e le offese di un mondo che appare sempre più disumanizzato e che per salvarsi, avrebbe bisogno di un nuovo Umanesimo e di una riseminazione degli ideali e dei valori più autentici. Al figlio che chiede suggerimenti su come raggiungere la saggezza, non aver paura della morte e sentirsi eterno il padre, alla fine, lascerà un originale testamento culturale e spirituale. -
Storie di un tempo breve (anzi, brevissimo)
La brevità e la ricerca di essenzialità sono del nostro tempo che fugge; delle comunicazioni sempre più rapide e stringate, della concentrazione necessaria per afferrare un messaggio o una storia velocemente. Tempo di instagram, facebook; tempo breve, tempo da non perdere. Niente, o rarissime, descrizioni, lungaggini, psicologismi, queste sono le caratteristiche dei racconti di Anna Fresu. Si entra subito nel vivo della storia con l'obbiettivo di colpire direttamente al cuore del lettore. E bisogna ammettere che l'autrice riesce a farlo in modo ammirevole. -
Fratture a legno verde
Antonio Ferrara imbocca la strada della poesia offrendo al pubblico un'opera prima che stupisce per la trasparenza dei contenuti e la combinazione stilistica e di poetica. C'è in questi versi l'indicazione di un cammino, una luce che illumina la strada percorsa negli anni, attraverso una voce che ha recuperato l'innocenza di un bambino, consapevole che ""chi cresce senza amore / non se lo scorda, / gli dura tutta la vita / dentro, come un buio"""". In """"Fratture a legno verde"""", come sottolinea Aldo Ferraris nella prefazione, è dunque presente """"un narrare che lentamente si scioglie in consapevolezza terapeutica, in parola che guarisce, che restituisce alla realtà la sua cocciuta antica resistenza, la sua capacità salvifica di creare""""."" -
Arimanere
L'opera prima di Maria Del Vecchio è il risultato di un processo di maturazione stilistica e umana, la prova evidente di come la poesia costituisca una forma d'arte in grado di strutturare la propria ""voce"""" restituendo parola al mondo, nominando i drammi e le gioie della propria esistenza. Come sottolinea Maria Grazia Calandrone nella prefazione del libro «eccezionalmente per la nostra poesia contemporanea, nelle poesie di Maria Del Vecchio ricorre la parola """"gioia"""" e, altrettanto eccezionalmente, viene ripetutamente dichiarata un'inclinazione alla gioia della persona scrivente, un muovere """"a favore del sole"""" e """"a scapito della notte""""». Fa bene la lettura di «Arimanere»: come scrive l'attrice Sonia Bergamasco, al termine della nota finale che chiude la raccolta, questo libro «porta beneficio»."" -
Al centro dei rovesci
C'è un grido che percorre i versi di Simona Cerri Spinelli. Una voce precipita e illumina le pagine di questa raccolta. Giampiero Neri scrive nella nota finale del libro come queste poesie «vengono da molto lontano, prive come sono di ornamenti, nude e non si possono ignorare». Non si può non notare come «Al centro dei rovesci» rappresenti un chiaro invito a danzare il ballo della vita, a «non temere niente dai sogni». -
Tra terra e cielo
L'eleganza stilistica e la semplicità dei versi di Filomena Ciavarella, sono il riflesso di un cammino che conduce il lettore dentro le cavità dello sguardo poetico dell'autrice. Non un esercizio di stile bensì il tentativo, riuscito, di cantare ciò che ""Tra terra e cielo"""" seduce, ispira, parla."" -
A una poesia non ancora nata. Ediz. multilingue
Raccolta antologica delle poesie di Arundhathi Subramaniam, una delle principali voci della poesia indiana contemporanea. Il volume antologico in lingua inglese, tradotto e curato da Andrea Sirotti, riunisce il meglio dei testi pubblicati da Subramaniam in India e nel Regno Unito, restituendo la cifra stilistica, dichiaratamente lirica, della poetica dell'autrice e il senso del fare poesia, ovvero di compiere un ""viaggio verso la crescita interiore"""". Come segnala Sirotti nella prefazione, i temi delle liriche spaziano """"dalla relazione col divino, ai rapporti amorosi, alla vita urbana, alla questione dell'identità, alla difficoltà di essere donna in una società come quella indiana"""". Dunque, un itinerario che attraverso la poesia affronta le contraddizioni del mondo contemporaneo, ma segnala anche una via per fare della libertà un cammino possibile, necessario."" -
Dammi tue notizie e un bacio a tutti
"Dammi tue notizie e un bacio a tutti"""" di Valerio Grutt è il risultato di un percorso di maturazione stilistica ed esistenziale, la traccia nitida, cocente, di un lavoro durato anni intorno all'idea di una poesia che parli la lingua del mondo e dei sentimenti, al servizio del bene, per affrontare i temi della morte e dell'amore con l'esigenza di una lirica che tocchi i lettori." -
Le vie delle parole. Testo inglese a fronte
Anne Stevenson, una delle poetesse anglo-americane più incisive e unanimamente riconosciute dal secondo Novecento ad oggi, per la prima volta tradotta in Italia in un'antologia che ne presenta la qualità, l'altezza e lo spessore di tale voce. I componimenti, tradotti e curati da Carla Buranello, offrono al lettore il percorso fecondo e luminoso, fatto di incontri, viaggi, analisi del proprio cammino esistenziale, secondo una dialettica e una poetica che mira a restituire l'immagine di un poeta ""artigiano che, usando gli strumenti fornitigli dalla tradizione, o forgiandone egli stesso di nuovi, sa plasmare la materia sonora e sa realizzare in concreto le cose che pensa"""". Come sottolinea la curatrice dell'opera - e come scoprirà il lettore - la poesia per Anne Stevenson """"è arte del ritmo""""."" -
La città bucata
Dalla prefazione di Franca Mancinelli: ""La città bucata di Antonella Palermo è la mappatura di una geografia interiore costellata di faglie e distanze che aprono vuoti tanto più dolorosi quanto a essere in gioco è la possibilità di un legame con l'altro. Questo rapporto con un tu è cercato costantemente, oltre il senso di estraneità e di perdita che si ripresenta nelle vicende, con quella forza tenace e sempre intatta di chi è pronto a combattere inerme, «a ferri scoperti / con l'anima a vista». Il proprio bisogno di fondamento non arretra di fronte alle mancanze dell'altro, alle cavità profonde del terreno che gli è concesso""""."" -
Tre di uno
"Tre di uno"""", l'opera prima di Beatrice Cristalli, come sostiene nella postfazione il lessicografo Silverio Novelli, """"è un libro forte"""". Un percorso umano, prima ancora che linguistico, rigoroso e tenace, nel quale il lettore è spinto a fare i conti con le proprie certezze, attraversando le pagine di una raccolta che, per intensità stilistica e di tematiche trattate, non può non catturare l'attenzione. Come afferma Giovanna Rosadini all'inizio della prefazione, """"fin dalla prima poesia di questa compatta e intensa raccolta, i temi fondanti della poetica di Beatrice Cristalli si annunciano e delineano: quello dell'identità di un soggetto depotenziato dalle dinamiche del mondo contemporaneo, e il suo rapporto con la parola""""." -
Inventario per il macellaio
Nicola Grato, voce siciliana tra le più originali, presenta un’opera orgogliosamente meridionale, carica di un linguaggio che evoca atmosfere e contesti sociali nei quali il mondo contemporaneo è intriso di un costume legato alla tradizione, di una natura primitiva, vicina al sentire umano. Una poesia lirica che sintetizza appieno i vizi e le virtù di un meridione appassionato, carico di vitalità. -
Coppie minime
"Coppie minime"""" di Giulia Martini, una delle voci più sapienti e originali tra i giovani poeti nati negli anni '90, consegna al lettore una folgorante prova di maturità stilistica e linguistica, riflesso di un'approfondita consapevolezza dello spazio vitale entro cui il corpo, le relazioni e lo sguardo si sono formati e hanno assunto una propria, precisa, dimensione. """"La ricerca espressiva di questo libro"""", come descrive nella prefazione Francesco Vasarri, è piena """"di movimenti che dalla lingua puntano alla sua ombra, o comunque lavorano in un'intercapedine tra la cosa effettivamente detta e quella a cui, anche con residuati di surrealismo freudiano, si stava - forse con maggior precisione - pensando""""." -
Lo sbarco salato del risveglio
"Il titolo di questa seconda raccolta di poesie, 'Lo sbarco salato del risveglio', riprende il verso interno di un componimento, secondo una pratica messa in atto da Marco Pacioni già nel precedente lavoro pubblicato, 'Il bollettino dei mari alla radio'; ma ad accomunare i due libri c'è in primo luogo il tema di fondo, che è il mare, inteso nello specifico come Mar Mediterraneo; e che l'autore rappresenta come spazio demotico, come topos, luogo simbolico e insieme storico e geografico in grado di essere specchio del nostro tempo, perfetto contraltare di quella modernità liquida della società che Zygmunt Bauman ha descritto così efficacemente"""". (Dalla postfazione di Sebastiano Triulzi)" -
Sofia ha gli occhi
"La raccolta di Verusca Costenaro s'incentra su Sofia, un alias dell'autrice, una figura-specchio introdotta come un'artista della fuga, autodefinizione che compare nell'epigrafe del libro tratta, come del resto il nome stesso del personaggio, da un romanzo di Paolo Cognetti. Sin dall'inizio, dunque, l'autrice stabilisce un'esplicita correlazione con un'altra opera letteraria, dichiarando l'intenzione di rapportarsi dialetticamente con altri generi letterari e, per estensione, anche con altre forme di espressione artistica, come la musica e la fotografia"""". (Dalla prefazione di Andrea Sirotti)" -
Abbiamo parlato di fortuna
L'opera prima di Francesca Boccaletto entra a passi leggeri nella sfaccettata realtà della poesia contemporanea. Lo fa con una voce matura e sorridente, consapevole delle proprie potenzialità, del proprio vissuto, delle cadute e della linfa vitale che le relazioni riescono a dare; come riporta Gianmarco Busetto nella prefazione: ""queste poesie sono un aprile, un inizio di primavera. Hanno il profumo delle stanze appena arieggiate e la fragranza dei caffè divorati nei tardi pomeriggi, quando il sole comincia a somigliare a un'arancia e la sera incombe con un carico di nuove possibilità per il vivere""""."" -
Nessun pensiero conosce l'amore
Con ""Nessun pensiero conosce l'amore"""" Fabrizio Falconi consegna il suo sguardo, la sua voce poetica, a quel lettore in cerca di risposte aperte sull'amore, visioni sensibili e insieme sagge, in grado di accogliere la multiformità del sentimento amoroso. Come afferma nella prefazione Olga Cirillo: """"la dimensione lirica del canto si adagia in un ritmo narrativo che sembra raccontare la storia di un solo uomo, pur accogliendo una moltitudine di ritratti""""."" -
Anatomia di una convivenza
"Anatomia di una convivenza"""" è un libro intimo, la messa a fuoco di una coinvolgente storia d'amore dentro il fragile equilibrio delle mura domestiche. La quotidianità prende forma grazie ad una poesia chiara e diretta, uno stile che abbraccia la realtà e la descrive nei suoi incendi, nei suoi furori, nelle paure più remote, sui corpi nudi di una coppia che sa cosa vuol dire amarsi." -
Salutarsi dagli aerei
"Salutarsi dagli aerei"""", l'opera prima di Alessandro Burbank, è un libro compatto e insieme caratterizzato da più registri linguistici e tematici. La poesia d'amore abbraccia la lirica, l'esperienza privata si scontra e si riflette con le contraddizioni della realtà contemporanea, le nevrosi e le ossessioni quotidiane, messe a nudo con uno stile unico e riconoscibile, che sa far divertire e commuovere: «non c'è niente di più bello / se si viene ricordati / all'interno di un contrasto»." -
Elegie al futuro poeta. Ediz. italiana e inglese
"Elegie al Futuro Poeta"""" del vietnamita Nguyen Chí Trung, come presenta nella prefazione Filomena Ciavarella, è """"un canto lieve e melanconico, che ci invita ad entrare nel secolo futuro, dove la nostalgia diviene una delicata preghiera all'ignoto. Dolcemente la sua voce accarezza ed esorta le anime dei poeti del futuro, innalzando una melodia che riverbera l'Oriente nel tono doloroso e affettuoso dell'elegia. Tesse con le corde della poesia un inno che si eleva nel cielo perduto, come solo un flautista della poesia può fare. Le Elegie sono preghiere profondamente lievi nella forma del Sutra, nascono dal fiume millenario della tradizione dei Veda in India""""."